La celebrazione religiosa degli Ognissanti in Duomo. Il primo novembre vengono celebrati  i meriti di tutti i santi, il che significa soprattutto celebrare le meraviglie che Dio ha operato nella vita di queste persone. Nella festa dei defunti (2 novembre), la Chiesa ci invita a pregare per tutti i defunti, non solo per quelli della nostra famiglia o per i più cari, ma per tutti, anche quelli che nessuno ricorda.

 

(Foto di Francesca Bocchia)

Venerdì, 01 Novembre 2019 05:55

Grave infortunio sul Lavoro

Infortunio sul lavoro occorso ieri sera ad cittadino italiano, classe '88, il quale è rimasto bloccato tra un tubo e il mezzo escavatore.

L'uomo, che lavorava per una ditta impiegata al rifacimento delle strade a Monchio delle Corti, è stato ricoverato d'urgenza, in codice rosso, al pronto soccorso di Parma.

Il Parmigiano Reggiano torna in tv con un nuovo spot da 60 secondi che sarà on air da domenica 3 novembre. A fianco dei casari, delle mucche e del territorio del Parmigiano Reggiano vedremo lo chef Carlo Cracco, l’olimpionica Elisa Di Francisca, la conduttrice televisiva Diletta Leotta e la nutrizionista e biologa Manuela Mapelli. Lo spot darà un ulteriore sostegno al mercato del Parmigiano Reggiano che nel 2019 vede una produzione stabile, crescita dell'export e delle vendite dirette dei caseifici. 

 

Reggio Emilia,

Il Consorzio Parmigiano Reggiano torna in televisione con un nuovo spot della durata di 60 secondi. Una storia che ha l’obiettivo di raccontare al consumatore quali sono le peculiarità del prodotto, i valori della sua storia e della sua autentica unicità.

La nuova creatività dell’agenzia Casiraghi Greco& racconta la tradizione e il territorio del Parmigiano Reggiano in modo innovativo e originale, attraverso la voce di ospiti d’eccezione che ne esaltano il gusto, i valori nutrizionali e la convivialità.

Lo spot darà un’ulteriore spinta al mercato del Parmigiano Reggiano che nel 2019 vede una produzione stabile (+0,8% da inizio anno) e una crescita nelle lavorazioni certificate del + 3,4%. Crescono anche le vendite nei mercati esteri (+ 4,5% a volume nel primo semestre 2019) e le vendite dirette dai caseifici al consumatore.

Il mercato del Parmigiano Reggiano si trova pertanto in una situazione di sostanziale equilibrio: la recente oscillazione delle quotazioni riflette un assestamento fisiologico del prezzo dopo che, nei mesi estivi, era stato sfondato il tetto storico degli 11 euro al chilo (stagionatura 12 mesi). 

Nel nuovo spot emerge che il Parmigiano Reggiano, il formaggio più premiato al mondo, si produce oggi sostanzialmente come quasi mille anni fa: con gli stessi ingredienti (latte, sale e caglio), con la stessa cura artigianale e con una tecnica di produzione che ha subito pochi cambiamenti nei secoli, grazie alla scelta di conservare una lavorazione del tutto naturale, senza l’uso di conservanti o additivi.

La storia del Parmigiano Reggiano è la storia della sua zona di produzione: le province di Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna (a sinistra del Reno) e Mantova (a destra del Po).

Per la produzione di Parmigiano Reggiano si utilizza infatti latte crudo prodotto esclusivamente in queste cinque province. Si tratta di un latte particolare, caratterizzato da una intensa attività batterica della flora microbica autoctona, influenzata da fattori ambientali, soprattutto dai foraggi, erbe e fieni del territorio che costituiscono il principale alimento delle bovine dedicate a questa particolare produzione.

 

Il Parmigiano Reggiano non è solo un formaggio: è un perfetto alleato per la salute e il benessere psicofisico, un modello di sostenibilità, un campione di biodiversità, un lifestlyle brand. La nuova campagna di Casiraghi Greco& racconta al consumatore, con freschezza e originalità, quali sono i motivi che lo rendono così speciale” ha commentato Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano. 

  

CREDITS

 

  • Direttore Creativo: Cesare Casiraghi
  • Copywriter: Saverio Lotierzo
  • Art director: Emanuele Pezzetti
  • Account: Chiara Mangiacotti
  • Casa di Produzione: The Family
  • Regista: Federico Brugia
  • DOP: Marcello d'Apporto
  • Executive Producer: Lorenzo Ulivieri
  • Producer: Danielle Joujou
  • Assistente producer: Raffaele Fusco
  • Musica: Composizione a cura di Roberto Cacciapaglia
  • Per il Consorzio: Carlo Mangini - direttore marketing, comunicazione e sviluppo commerciale
  • Pietro Rovatti - brand consultant

 

I Carabinieri di Parma Oltretorrente hanno tratto in arresto un cittadino nigeriano, di 37 anni, residente a Frosinone censurato, perché sorpreso in via Bormioli mentre vendeva una dose di cocaina per il valore di 50 €.
A seguito della perquisizione personale sono stati rinvenuti occultati addosso 10 involucri contenenti cocaina nonché 430 € in contanti presumibilmente provento dell’attività di spaccio. Al momento del controllo ha opposto resistenza con spintoni e calci ai militari operanti, fortunatamente rimasti illesi. Trattenuto presso le camere di sicurezza in attesa del rito per direttissima.

Nel giardino pertinente all’abitazione sono stati recuperati, dentro un barattolo di plastica rossa, 11,40 grammi di sostanza stupefacente del tipo cocaina, suddivisa in 14 dosi in cellophane termosaldato, mentre all’interno dell’appartamento è stata rinvenuta la somma di 1.610 euro in banconote di vario taglio, probabile provento di spaccio.

Questo il risultato di un'indagine svolta dal Personale del Commissariato di Polizia di Stato di Mirandola, che ha denunciato in stato di libertà un cittadino marocchino di 26 anni, titolare di permesso di soggiorno di lungo periodo, per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. 

Gli agenti di Polizia avevano notato uno strano “via vai presso l'abitazione di via Calatafimi a Mirandola, in provincia di Modena, dove era stata avviata una vera e propria attività di spaccio a domicilio.

Agiva con molta cautela, senza scendere in strada e fissando appuntamenti nell’arco dell’intera giornata proprio per non fare sorgere sospetti ed evitare assembramenti sotto casa; i clienti dovevano accertarsi prima di entrare nel condominio che non vi fosse nessuno nei dintorni.

Gli agenti, su delega dell’Autorità Giudiziaria, con l’ausilio di una unità cinofila della Polizia di Stato, hanno effettuato una perquisizione personale e locale con esito positivo. 

 

Il 1° novembre è il World Vegan Day - Secondo i dati Eurispes, il numero di italiani che nel 2018 dichiara di aver scelto di eliminare la carne dai pasti è pari al 7,3% della popolazione: il 5,4% degli italiani è vegetariano, mentre il restante 1,9% si dice vegano. La risposta del mercato al trend alimentare è immediata in molte città d’Italia. Bar, ristoranti e negozi non si lasciano scappare l’occasione ed adattano il menù per poter soddisfare le esigenze di questa nicchia di mercato: dalle merendine alle alghe fino alle patatine di cavolo fritto, nel Bel Paese non manca proprio nulla. Ecco perché Holidu, il motore di ricerca per case vacanza, ha voluto effettuare un’indagine per ricercare quali sono le 10 città più vegan friendly d’Italia. La classifica mostra quali sono le città con il più alto rapporto tra numero di abitanti e numero di bar e ristoranti in città offerenti un menu vegano o vegetariano.

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La top 10 delle città più vegan friendly d’Italia


1. Bologna 4,13 ristoranti / 100.000 abitanti

Al primo posto in classifica, ecco una bella sorpresa: il capoluogo emiliano, terra del ragù, della mortadella e di tutte le prelibatezze culinarie possibili e immaginabili. Nonostante la sua tradizione decisamente non vegan, Bologna offre ai suoi cittadini e ai turisti la più ampia varietà di scelte vegetariane e vegane d’Italia, con ben 19 ristoranti in totale!
Botanica Lab €€€: In centro a Bologna ci sono ben due Botanica Lab, uno più indicato per un pranzo e l’altro per una pausa rilassante o una colazione. In questi due locali, dal menu completamente plant-based, la cucina vegana diventa creatività e sperimentazione, in un ambiente moderno e chic! Da provare: gli spring rolls vegan (5€). botanicalab.com


2. Piacenza 4,85 ristoranti / 100.000 abitanti

La medaglia d’argento se l’aggiudica un’altra città emiliana, Piacenza per l’esattezza, con un totale di 5 ristoranti esclusivamente vegan o vegetariani. Nonostante le prelibatezze piacentine, in cui la carne fa da regina, tra cui la trippa, il coniglio o lo stracotto, anche chi segue una dieta vegan troverà non solo pane per i propri denti...ma anche piatti deliziosi! Holidu GmbH Riesstr. 24 Elena Rita paolo, PR & Online Marketing Manager 80992 Monaco di Baviera E-Mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. Germania

Fala’feel €: Se si parla di cucina vegan, ma senza rinunciare al gusto, la scelta giusta sono i falafel! Le deliziose polpette di legumi, erbe e spezie, vengono servite anche a Piacenza, da Fala’feel. Qui sarà possibile gustarli in un wrap o in una bella piadina. Da provare il falafel sandwich (6€). facebook.com/falafeelveganfastfood


3. Firenze 4,73 ristoranti / 100.000 abitanti

Firenze si guadagna la terza posizione con 18 ristoranti vegan e vegetariani. Qui si celebra uno dei piatti toscani più conosciuti non solo in Italia ma anche internazionalmente: la fiorentina. La carne in generale è un ingrediente che non manca quasi mai sulle tavole toscane, un po’ come il vino, eppure c’è possibilità anche qui di degustare pietanze vegetariane e vegane!
Brac Libreria €: A due passi dall’Antico Vinaio, ecco una scelta decisamente più green! Brac è una libreria, un luogo d’incontro, di pensieri e di buon cibo...esclusivamente vegan e delizioso oltre misura. Qui sarà possibile mangiare primi, secondi e anche dolci, da provare il piatto unico da comporre con un’insalata, uno sfornato e un primo piatto (15€). libreriabrac.net


4. Vicenza 4,48 ristoranti / 100.000 abitanti

La città di Palladio si aggiudica il quarto posto in classifica, con un totale di 5 ristoranti. Vicenza è famosa in tutta Italia per alcune prelibatezze, come la sopressa vicentina o l’oca in onto, ma non si tira indietro neanche quando si tratta di piatti vegan. Chi si trova a visitare questa bellissima città veneta non resterà di stucco solo per l’architettura, ma anche per la varietà di piatti!
La Locanda del Gusto €€: A due passi dal centro storico, si trova la Locanda del Gusto, un ristorante vegan, piccolo e accogliente, dove in cucina ci si diletta con pasta di farina integrale, gnocchi, tortelli e dolci fatti in casa. Qui è possibile pranzare anche con l’amico fido! Da provare le lasagne vegetariane, si dice siano paradisiache! facebook.com/pg/locandadelgusto 


5. Bergamo 4,13 ristoranti / 100.000 abitanti

Al quinto posto si trova Bergamo, in Lombardia, che offre un totale di 5 ristoranti esclusivamente vegetariani o vegan. Qui la cultura del cibo è un connubio tra tradizione e modernità: chi vorrà abbandonare i casoncelli alla bergamasca o la polenta, accompagnata con carne o formaggio, potrà infatti scoprire piatti decisamente deliziosi, senza abbandonare la propria dieta green.
Flower Burger €: Questa catena di fast food è presente in tante città in Italia, anche a Bergamo in pieno centro! Qui la carne viene sostituita da tofu, hamburger vegetariani e funghi, senza rinunciare a varianti coloratissime e gustose. Da provare è proprio il cherry bomb (9€), ripieno di pomodori confit e un burger di lenticchie e un bun fucsia molto instagrammabile! flowerburger.it


6. Monza 4,05 ristoranti / 100.000 abitanti

Per il sesto posto ci troviamo ancora in Lombardia, a Monza per l’esattezza, dove in totale i ristoranti vegan e vegetariani sono ben 5. Nonostante la prelibatezza dei piatti a base di carne della cucina monzese, tra cui il risotto con la luganega, chi vuole abbandonare i prodotti di origine animale nella propria dieta, non avrà alcun problema!
Kilometro Bio €€: Vicino al Duomo, in un cortiletto in pieno centro, si trova Kilometro Bio. Si tratta di un ristorante, che promette di “apparecchiare un angolo di felicità”, dove poter assaggiare piatti prelibati, 100% bio e vegan. La scelta è davvero difficile, tra primi piatti, spuntini e dolci, farsi consigliare dalla gentilissima proprietaria, Barbara, sarà d’obbligo! kilometro-bio.business.site Holidu GmbH Riesstr. 24 Elena Rita paolo, PR & Online Marketing Manager 80992 Monaco di Baviera E-Mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. Germania 

7. Torino 3,51 ristoranti / 100.000 abitanti

Torino non è solamente una delle città con la più vasta offerta dedicata a turisti e cittadini vegani, è anche, a livello mondiale, una delle città più attive nella promozione della dieta vegetariana e vegana. Forse è proprio per questo che occupa la settima posizione nella Top 10 delle città più vegan friendly d’Italia, con un totale di 31 ristoranti.
Verdi d’Indivia €: Ecco una vera chicca vicino al Palazzo Reale di Torino. Verdi d’Indivia, oltre al simpatico nome, offre un’ampia scelta di piatti vegetariani e vegani, che cambiano ogni giorno! Tre scelte nel menù costano 7€ in totale, mentre la soddisfazione, che avrete in questo posticino accogliente non ha prezzo! facebook.com/pg/verdidindivia


8. Siracusa 3,29 ristoranti / 100.000 abitanti

All’ottavo posto ecco l’unica rappresentante della cucina isolana: Siracusa, che con un totale di 4 ristoranti porta alto l’onore della regione Sicilia in campo di dieta vegana. Qui le prelibatezze culinarie variano dal pesce fritto alla salsiccia al finocchio, anche se la scelta non manca per chi ha deciso di dire no agli alimenti a base di prodotti animali.
MOON €€€: Questo locale ad Ortigia è davvero unico nel suo genere. Qui i piatti vengono preparati sul momento e la musica dal vivo rende ogni pietanza ancora più saporita. Gli ingredienti utilizzati provengono da agricoltura bio e sono prevalentemente della zona, oltre a dolci, formaggi vegan, marmellate e pesti tutti di produzione propria! moonortigia.com


9. Modena 3,24 / 100.000 abitanti

Al penultimo posto torniamo in Emilia-Romagna, con Modena, che conta 6 ristoranti vegani o vegetariani in città. Qui dove la cucina emiliana trova espressione in pietanze tradizionalissime come i tortellini in brodo e lo gnocco fritto, anche i turisti vegan friendly potranno dare sfogo al loro amore per il cibo, in tanti ristoranti prelibati.
Bottega Vegana €€: Poco distante dall’Accademia si trova Bottega Vegana, che estende il concetto di cucina bio e green a colazione, pranzo e cena, ma senza rinunce! Qui le materie prime fanno da padrone in un mix tra cultura locale e rispetto per l'ambiente. Da provare i dolci di produzione propria, tra cui crostate (4,50€) e torte crudiste (5€). bottega-vegana.it


10. Ancona 2,97 / 100.000 abitanti

Chiude la Top 10 Ancona, con un totale di 3 ristoranti in totale. Città portuale e capoluogo delle Marche, qui la cucina a base di pesce è un must...oppure no? Sembrerebbe proprio che le cose siano cambiate e che mangiare vegan sia di moda anche ad Ancona! Rinunciare a fritti misti e baccalà non sarai mai stato più semplice.
Zazie €: Nel cuore del centro storico di Ancona si trova Zazie, che si definisce un “laboratorio creativo”, dove vengono creati snack e drink a base di verdura. Tra prelibati cereali, pasta integrale, birra e vini a km 0, qui la cultura culinaria marchigiana cambia davvero aspetto e diventa green e succulenta! lazazie.com/laboratori/ancona-corso-giuseppe-mazzini/ Holidu GmbH Riesstr. 24 Elena Rita paolo, PR & Online Marketing Manager 80992 Monaco di Baviera E-Mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. Germania

Riguardo a questo studio
I dati presentati in questa indagine sono stati raccolti in ottobre 2019 grazie a www.happycow.net , sito specializzato in alimentazione vegetariana e vegana. Per la classificazione delle città si è scelto di calcolare il rapporto tra il numero di abitanti di ogni città ed il numero di ristoranti esclusivamente vegani o vegetariani.
Per maggiori informazioni su Holidu, consulta il nostro sito www.holidu.it 

 

 

“Non c’è nessuno così ricco che non abbia bisogno di ricevere, nessuno così povero che non abbia qualcosa da dare”, inizia così la conferenza stampa di inaugurazione del Fondo Roberta Venturini, svolta all’interno della Biblioteca Sociale di Via Venezia a Parma.

Il fondo, promosso dall’associazione parmigiana Intesa San Martino e gestito dalla Fondazione di comunità Munus, mira a reperire risorse finanziarie da destinare alle attività culturali e sociali, riservando un occhio particolare ai quartieri San Leonardo e Cortile San Martino. 

“Il San Leonardo è un quartiere che per la sua lunga storia e consistenza ha una grande solidità; nei processi di crescita di evoluzione urbanistica e industriale ha subito delle modifiche e lacerazioni che ne hanno mutato gli equilibri sociali. In questo contesto, l’apertura di un fondo che raccolga e metta a disposizione della cittadinanza finanziamenti per portare avanti eventi cultuali e sociali per il quartiere è l’espressione di quella che potremmo definire la cultura del dono, in cui ciò che si ha viene condiviso e che rappresenta il processo basilare di civiltà”, così interviene Don Luigi Valentini, vicario generale della Diocesi di Parma.

Rino Basili, segretario di Intesa San Martino, nel descrivere l’attività quotidiana che l’associazione svolge sul territorio, ha sottolineato l’importanza di essere un modello virtuoso in grado di contagiare non solo il quartiere San Leonardo e Cortile San Martino, ma l’intera città: “Intesa San Martino e la Biblioteca Sociale Roberta Venturini, nata al suo interno, si spende quotidianamente attraverso l’apertura e il presidio della Biblioteca, assieme ad un nutrito programma di conferenze culturali, presentazione di libri, letture animate e vari progetti pensati per la tutela ed educazione dei minori e, spesso, nati proprio dall’idea di soggetti privati ed altre realtà che, credendo in noi, vengono a presentarci i loro progetti. Questo fondo rappresenta il nostro modo di compiere un piccolo passo per intervenire in un presente sempre più critico e contraddittorio”.

Il Fondo è gestito dalla Fondazione Munus, garante e gestore delle donazioni che, attraverso giustificazioni e rendicontazione rimangono nella disponibilità dell’associazione che userà per portare avanti i progetti culturali.

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Così Giorgio Del Sante, presidente della Fondazione di comunità parmigiana: “Munus deriva dal latino e significa dono, ma anche compito e responsabilità. L’apertura del fondo rappresenta un momento importante per il quartiere perché l’associazione Intesa San Martino, scegliendo noi come gestori del fondo, ha la possibilità di farsi conoscere e contribuire attivamente al benessere della collettività. Perché il più alto obiettivo è dare all’altro qualcosa di nostro in nome della gioia, della tolleranza e della conoscenza”.

Il Fondo Roberta Venturini è dedicato alla memoria della moglie del presidente Pasquale Leone Galimi ed è già attivo per la raccolta delle prime donazioni. Si potrà visionare il dettaglio sul sito della fondazione al link https://www.fondazionemunus.it/fondo-roberta-venturini/

Momenti di tensione ieri sera verso le 20.15 al Pronto Soccorso di Parma quando gli operatori in servizio si sono trovati a dover gestire una persona di 30 anni in evidente stato di alterazione che ha iniziato a minacciare l’infermiera che lo stava registrando. Immediato l’intervento dei colleghi che hanno prontamente messo in sicurezza i pazienti e i familiari presenti nell’atrio del triage cercando, al contempo, di calmare l’uomo fuggito all’arrivo delle Volanti chiamate dagli operatori del Pronto Soccorso. 

Avete reagito con grande professionalità – le parole del direttore generale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Massimo Fabi che questa mattina ha fatto il punto sull’accaduto insieme al diretto sanitario Ettore Brianti e al primario del reparto Francesco Scioscioli. – La vostra preparazione ha evitato che la situazione precipitasse”. 

Il personale del Pronto Soccorso segue periodicamente corsi di formazione per imparare a gestire questo tipo di situazioni così come periodici sono gli incontri sulla verifica delle procedure di sicurezza. L’Azienda Ospedaliero-Universitaria ha attivato infatti, da oltre tre anni, un piano di prevenzione e sicurezza che prevede, oltre ad una procedura di intervento, anche un potenziamento dei sistemi di vigilanza e controllo in tutta l’area del Maggiore. Nell’area del Pronto Soccorso sono installate 18 telecamere ed è sempre presente un servizio di vigilanza.

 “L’Azienda è impegnata a mettere in atto azioni di miglioramento”, ha affermato Fabi che ricorda come il posto di Polizia, oggi collocato nei pressi dell’atrio del Monoblocco, troverà spazio nei locali di fianco all’ambulatorio di prima accoglienza del Pronto Soccorso. 

Sono dispiaciuto per l’accaduto – ha ribadito il direttore Scioscioli – ma voglio fare pubblicamente i miei complimenti agli operatori che hanno saputo gestire una situazione che poteva sfuggire di mano”.

Nell’ambito del Controllo Integrato del Territorio, questa mattina sono state effettuate da personale del Commissariato di P.S. di Carpi, unitamente ad una unità cinofila della Guardia di Finanza e alla Polizia Municipale, una serie di verifiche all’interno di tre istituti scolastici di Carpi, l’Istituto Tecnico Meucci, l’Istituto Professionale Cattaneo e il Liceo Fanti.

I controlli finalizzati alla prevenzione e al contrasto del fenomeno del consumo e dello spaccio di sostanze stupefacenti tra i giovani erano stati preventivamente concordati con la Dirigenza scolastica. 

Prima del controllo, gli agenti si sono avvicinati ai giovani studenti con un approccio proattivo in un’ottica di prevenzione e formazione, illustrando loro non solo le modalità di esecuzione dello controllo stesso, ma soffermandosi anche sulle conseguenze penali, amministrative e soprattutto di salute, in cui si incorre quando ci si trova ad avere a che fare con la droga.

Sono state effettuate verifiche sia all’interno delle aule sia nelle aree cortilive di pertinenza degli istituti scolastici.

I controlli hanno dato esito negativo non essendo stata rinvenuta sostanza stupefacente.

 

Mercoledì, 30 Ottobre 2019 15:41

Spara un colpo di pistola nel corso di una lite

Ieri un imprenditore edile, accompagnato dal figlio, si è presentato presso gli Uffici del Commissariato di P.S. di Carpi per denunciare di aver subito, la sera precedente, da parte del proprietario dell’abitazione che stava ristrutturando, un 42enne residente a Carpi, una minaccia aggravata dall’uso di una pistola semiautomatica caricata a salve.

Secondo il racconto dei denuncianti, già nel tardo pomeriggio del giorno del misfatto, l’imprenditore edile aveva iniziato a ricevere numerosi messaggi minatori tramite WhatsApp, con i quali il committente dei lavori lo accusava di non avere eseguito la ristrutturazione “a regola d’arte”, facendo riferimento anche ad esosi compensi e inopportune richieste economiche per terminare i lavori.

I due si erano accordati di incontrarsi presso il cantiere per chiarire la situazione. L’imprenditore edile, accompagnato dal figlio, una volta arrivato sul posto ha spinto bruscamente all’interno dell’abitazione il 42enne, il quale dopo qualche istante ha estratto una pistola esplodendo un colpo.

Padre e figlio prontamente sono riusciti a disarmare l’aggressore, strappandogli di mano l’arma, e sono scappati in auto gettando la pistola per strada. Il fatto che l’imprenditore non fosse stato colpito da alcun proiettile, li ha portati a ritenere che la pistola fosse caricata a salve.

Personale del Commissariato di P.S. di Carpi ha avviato immediate indagini, portandosi sul luogo unitamente a uomini del locale Posto di Polizia Scientifica, che dopo un’attenta e scrupolosa attività tecnica sono riusciti a rinvenire nei pressi della porta di ingresso del cantiere l’ogiva di un proiettile.

Gli elementi acquisiti, le informazioni assunte ed i minuziosi accertamenti esperiti dagli agenti hanno permesso di chiarire la dinamica degli eventi, inquadrando quanto avvenuto nella fattispecie criminosa del tentato omicidio. Presso l’abitazione del 42enne è stata rinvenuta l’arma, che lo stesso aveva recuperato in strada dopo l’aggressione, compatibile con l’ogiva trovata nel cantiere nel corso del sopralluogo.

Il 42enne è stato deferito in stato di libertà per il reato di tentato omicidio, porto abusivo di armi - in quanto lo stesso era titolare solo di licenza per la detenzione di armi e munizioni - esplosioni pericolose ed omessa custodia di armi.

La pistola semiautomatica comprensiva di munizioni, unitamente alle altre armi in possesso del 42enne, regolarmente denunciate, sono state sottoposte a sequestro.

 

 

Sabato 2 novembre il servizio di trasporto pubblico osserverà l’orario di vacanza scolastica. Domenica 3 novembre sui mezzi urbani di Piacenza il biglietto di corsa semplice da 1,50 euro sara’ valido per l’intera giornata.

Piacenza -

Seta informa gli utenti del bacino provinciale di Piacenza che nella giornata di sabato 2 novembre il servizio di trasporto pubblico urbano, suburbano ed extraurbano osserverà l'orario di vacanza scolastica. Si invitano gli utenti a porre attenzione nella consultazione delle tabelle orarie esposte alle fermate. 

Inoltre, in occasione della domenica ecologica in programma a Piacenza per il 03 novembre, Seta ripropone l’iniziativa finalizzata ad incentivare l'uso dei mezzi pubblici ed a promuovere forme di mobilità collettiva a beneficio dell'ambiente: il biglietto urbano di corsa semplice – acquistato a terra o a bordo - sarà valido per l’intera giornata. Sarà quindi possibile utilizzare i bus Seta in servizio sulla rete urbana di Piacenza per tutta la giornata di domenica 3 novembre, senza alcuna limitazione di validità oraria al costo di 1,50 euro (per i biglietti acquistati a terra, tramite app Muver/Roger o a bordo tramite emettitrice automatica e convalidati in giornata) o di 2,00 euro se l'acquisto viene effettuato direttamente dall'autista. Sono esclusi dall'iniziativa le altre tipologie di biglietti.

Per ogni ulteriore informazione è possibile contattare il servizio di informazioni telefoniche di Seta al numero ripartito 840 000 216. Gli utenti possono utilizzare anche il servizio Info SETA su WhatsApp: inviando un messaggio al numero 334 2194058 è possibile ottenere informazioni personalizzate sui servizi erogati dall’azienda (percorsi delle linee, orari, tariffe ed altre richieste) specificando il bacino di interesse. Entrambi i servizi sono attivi dal lunedì al sabato dalle ore 07,00 alle 19,00; la domenica e nei festivi i servizi non sono attivi. Informazioni in tempo reale sugli orari di passaggio dei bus sono disponibili direttamente sul proprio smartphone/tablet scaricando l’applicazione gratuita “Seta”, disponibile negli store online delle piattaforme Apple e Android. Il servizio è accessibile anche attraverso la sezione “Quanto manca?” del sito internet di Seta.

Questa mattina presso la Sala di Rappresentanza del Comune di Modena sono stati premiati i vincitori della dodicesima edizione di Stuzzicagente Autunno, la manifestazione enogastronomica organizzata da Modenamoremio e tenutasi lo scorso 6 ottobre. Erano presenti l’Assessore alle Politiche Economiche Ludovica Carla Ferrari, l’Assessore al centro storico Andrea Bosi e il Direttore di Modenamoremio Maria Carafoli. 

I tre locali più votati dal pubblico e premiati dalle autorità sono stati: Famiglia Bertani, con il suo tradizionale mascarpone con torta cioccolatino; Pugliami per la gola, con la salsiccia a punta di coltello al sugo con pane di Altamura; e Over 18 beerhouse, con la loro personale degustazione di birra a scelta. Sono loro rispettivamente i vincitori decretati dalla GIURIA POPOLARE del menu Tradizionale, Viaggio nel Mondo e Street Food. 

Ma non è finita qui. Come per la scorsa edizione, nel format della manifestazione abbiamo inserito anche un graditissimo premio consegnato direttamente dai prestigiosi componenti della GIURIA DI QUALITA’. Danilo Battilani, titolare dello storico Ristorante Da Danilo, ha premiato La Chersenta con il suo tradizionale tigellone con pesto e Parmigiano Reggiano. Daniele Bordone, titolare de La Vetusta Gastronomia su due ruote, ha decretato vincitore Over 18 beerhouse, già premiato anche dalla giuria popolare; infine Emilio Barbieri, titolare e chef Ristorante Strada Facendo e Ristorante Anna, ha consegnato il suo premio a Prime Restaurant grazie alla loro apprezzatissima “Arepa”, focaccina di mais gluten free farcita con carne o formaggio. 

Inoltre le tre schede di valutazione estratte tra le centinaia raccolte durante la manifestazione sono risultate quelle di: Veronica Gaviano, Giovanni Carta e Roberto Pasquale. Questi tre affezionati partecipanti vincono 2 biglietti a testa per partecipare all’edizione di Stuzzicagente 2020. Complimenti!

Ricordiamo che l’evento ha avuto il patrocinio del Comune di Modena e l’importante sostegno di BPER Banca, Gruppo Cremonini e del Marchio Tradizione e Sapori di Modena.

Un ringraziamento speciale va a Piacere Modena, al Consorzio del Parmigiano Reggiano e al Consorzio tutela aceto balsamico tradizionale di Modena per aver omaggiato ai vincitori e ai giurati prodotti tipici e specialità enogastronomiche. 

Si ringraziano infine Water Time, Radio Stella e le 4 Associazioni di Categoria del Territorio.

 

 

Piacenza protagonista del summit europeo dedicato ai modelli di cura per lo scompenso cardiaco, svoltosi nei giorni scorsi a Dubrovnik, in Croazia. L’incontro scientifico, promosso dalla Società Europea di Cardiologia (ESC), ha visto la presenza, per ogni stato, di una delegazione composta da uno specialista cardiologo ospedaliero, un infermiere specializzato nella gestione dello scompenso cardiaco e un medico di medicina generale. Per la prima volta, erano presenti anche i pazienti affetti da scompenso cardiaco per confrontarsi con tutti gli attori dedicati al percorso di cura e di diagnosi. L’Italia è stata rappresentata dalla delegazione di Piacenza, composta cardiologa Benedetta Matrone, dall’infermiere Gian Luca Lise e dal medico di famiglia Luca Pilla.

Il confronto con le altre realtà nazionali ha messo in risalto il modello organizzativo dell’Emilia Romagna, già attivo per i pazienti diabetici e imminente anche per i pazienti con scompenso cardiaco, che ha dimostrato il valore dell’integrazione tra medicina sul territorio, presidiata dal medico di famiglia e dai servizi infermieristici territoriali, con i medici e infermieri specialisti ospedalieri, grazie a un percorso continuo per prevenire, intervenire e curare gli aggravamenti della malattia, mantenendo il paziente al centro. Tale esempio è risultato del tutto assente in qualsiasi altra nazione dell’Europa. Si va dall’Inghilterra, dove i pazienti hanno come riferimento, non organizzato, l’infermiere o il cardiologo, alla Germania che non ha un modello che permetta di continuare a seguire in modo organizzato, anche a domicilio, il paziente scompensato. Molte delegazioni sono rimaste sorprese dalla qualità di gestione dei dati clinici relativi ai pazienti della regione Emilia Romagna, su supporto informatico, usati per individuare pazienti ad alto e medio rischio non ancora riconosciuti ufficialmente. Per i pazienti già noti, le delegazioni europee hanno convenuto sull’alta qualità dei progetti sanitari dedicati al percorso di cura e di diagnosi, confermando l’avanzato livello di innovazione della regione Emilia Romagna per le cure sanitarie di pazienti cronici. In questo ambito, l’Ausl di Piacenza sta concludendo l’organizzazione del percorso per i pazienti con scompenso cardiaco, che dovrebbe avere il via libera in breve tempo per essere applicato alla popolazione. A conclusione della giornata, il dottor Massimo Piepoli, componente del direttivo della Società Cardiologica Europea, ha ricordato il lavoro che si sta portando avanti in Europa per fornire a questi pazienti la migliore assistenza possibile secondo il grado di gravità della malattia, per i quali ogni nazione dovrebbe pensare a un modello di cura che tenga presente tutte le professionalità sul territorio e in ospedale.

Nella seconda giornata, dedicata al summit dei coordinatori nazionali europei delle società scientifiche che studiano lo scompenso cardiaco, era prevista l’assegnazione dei premi per la campagna d’informazione più efficace per lo scompenso cardiaco rivolto alla popolazione (Heart Failure Awareness): l’Azienda Usl di Piacenza ha vinto anche quest’anno. Il dottor Piepoli ha ritirato il riconoscimento come rappresentante italiano all’incontro. 

Castel San Giovanni (PC), 29 ottobre 2019 - “Giacomo in questi anni è divenuto vero e proprio amico e i castellani continueranno a vedere in lui un punto di riferimento importante”. Il sindaco Lucia Fontana ha voluto salutare Giacomo Forteleoni che dopo quasi nove anni lascia la tenenza della Guardia di Finanza di Castel San Giovanni: andrà a ricoprire infatti l’incarico di comandante della Sezione operativa volante nel Gruppo di Piacenza. Al suo posto subentra Stefano Addabbo, 51 anni, sposato, con due figli. Al ricevimento in Municipio ha partecipato una delegazione della giunta comunale e i vertici delle Fiamme gialle piacentine.

“Nella vita di ciascuno di noi arriva il momento in cui è necessario tracciare un bilancio. E il bilancio di questi nove anni è assolutamente positivo – commenta Fontana - Giacomo è cresciuto insieme a noi e la sua vicinanza è sempre stata una certezza. D’altra parte il rapporto tra Guardia di Finanza e amministrazione di Castel San Giovanni è sempre stato connotato da forte collaborazione e stima reciproca. E siamo sicuri che continueremo a lavorare in modo così proficuo anche in futuro”, conclude il primo cittadino.

Sia Forteleoni sia il nuovo comandante Addabbo si possono considerare piacentini d’adozione, essendo approdati nella nostra provincia insieme, trent’anni fa, nell’agosto del 1989. In passato Addabbo ha ricoperto il ruolo di comandante della tenenza di Fiorenzuola d’Arda per poi essere trasferito alla sezione Verifiche complesse del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Piacenza.

“Ogni avvicendamento rappresenta un momento di crisi – commenta Daniele Sanapo, comandante provinciale della Guardia di finanza – ma in questo caso sono tranquillo perché conosco bene l’esperienza maturata negli anni da Giacomo e Stefano. Si tratta più che altro di un momento di svolta che avrà senza dubbio risvolti positivi”.

L’amministrazione ha omaggiato Forteleoni con una targa in cui l’amministrazione e l’intera comunità esprimono gratitudine e apprezzamento per l’encomiabile dedizione: “Non sono parole formali, ma è davvero ciò che tutti noi sentiamo”, assicura Fontana.

 

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Nonostante l’extra impegno in occasione della  partita di calcio, sono proseguiti i controlli in città da parte dei carabinieri.
Ieri pomeriggio intorno alle 17,00 è stato arrestato, dai militari dell'Arma del nucleo operativo e radiomobile, un cittadino nigeriano (classe 89), in Italia senza fissa dimora con precedenti specifici, per resistenza a pubblico principale detenzione ai fini di spaccio.

Mentre si trovava in Viale Barilla, nei pressi del centro commerciale, nel tentativo di sottrarsi al controllo si dava a una precipitosa fuga. Prontamente raggiunto e bloccato, questi reagiva e  aggrediva fisicamente con calci e pugni i militari intervenuti. Presumibilmente nel tentativo di non farsi ritrovare con della sostanza stupefacente del tipo hashish di cui si era disfatto durante la breve fuga. Il giovane veniva quindi arrestato e trattenuto presso le celle di sicurezza della caserma di Strada delle Fonderie in attesa del rito per direttissima .

Contestualmente i carabinieri di Parma centro sono riusciti a bloccare, mentre tentava di oltrepassare i varchi d'uscita dal negozio del centro commerciale sito in piazzale Balestrieri, una cittadina rumena classe '94 e residente a Milano censurata, che si era impadronita di un iPad, del valore economico di 489 €, refurtiva immediatamente restituita ai titolari dell'esercizio. 

 

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Personale della Squadra Volante, nella giornata di ieri, ha tratto in arresto due cittadini di nazionalità rumena, una donna di 34 anni e un uomo di 26 anni, responsabili del reato di tentato furto con strappo in concorso.

La donna ha avvicinato in corso Canalchiaro un uomo e aveva cercato, con la scusa di stringergli la mano, di sfilargli l’orologio dal polso dopo averlo afferrato con mossa fulminea. La vittima, accortasi dell’inganno, l’ha spinta riuscendosi a liberare dalla presa. A quel punto la 34enne è scappata salendo a bordo di una autovettura, parcheggiata nelle vicinanze a motore acceso, alla cui guida vi era un complice.

La persona offesa ha immediatamente allertato la Polizia, che grazie ad un intervento tempestivo e alle dettagliate descrizioni fornite dal richiedente, è riuscita ad intercettare la vettura in fuga con a bordo i due malfattori.

Accompagnati in Questura per accertamenti più approfonditi, è emerso che entrambi erano gravati da numerosi precedenti di Polizia e penali per reati contro la persona ed il patrimonio, in particolare la donna era destinataria di un ordine di carcerazione, emesso dal Tribunale di Como nel settembre del 2018.

Processati con rito direttissimo questa mattina, sono stati disposti dal G.I.P. gli arresti domiciliari nei confronti della donna, la quale è stata tradotta presso la locale Casa Circondariale in esecuzione dell’ordine di carcerazione, dovendo espiare una pena di mesi 9 e 28 giorni per furto aggravato, e per il 26enne la misura cautelare del divieto di ritorno nel Comune di Modena.

 

 

La Squadra Volante ha tratto in arresto un cittadino ucraino di 32 anni, destinatario di una misura cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Modena il 5 ottobre 2019.
Nel corso del servizio di controllo del territorio, gli agenti - transitando in via Sant’Eufemia – hanno notato un soggetto a piedi che alla vista della Volante si è dato a precipitosa fuga, abbandonando in strada alcuni utensili.

Gli operatori hanno inseguito lo straniero che una volta raggiunta via Emilia Centro e piazza Matteotti si è diretto verso via Taglio per ritornare nuovamente in piazza Matteotti.
Mentre uno degli agenti ha cercato di anticipare le mosse del fuggitivo a bordo dell’auto di servizio, l’altro per non rischiare di perdere le sue tracce ha inforcato una bicicletta presa in prestito da un cittadino e lo ha raggiunto in piazza Grande, dove l’uomo per non farsi prendere ha tentato di frapporre fra sé e l’operatore di Polizia sedie e tavolini che ha trovato a portata di mano.

Nonostante l’agilità e la spregiudicatezza del 32enne, i poliziotti sono riusciti a bloccarlo in via dello Zono all’altezza di via Mondatora.
È stato quindi accompagnato in Questura per accertamenti più approfonditi, dai quali è emerso appunto che lo straniero era gravato da una misura cautelare in carcere disposta dal G.I.P. quale aggravamento di una precedente misura degli arresti domiciliari in quanto resosi responsabile del reato di evasione.
Il 32enne, che risulta indagato per reati contro il patrimonio e per ricettazione, è stato tradotto presso la locale Casa Circondariale a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

 

Ultimi due giorni per presentare la domanda per i contributi della Regione Emilia-Romagna per il pagamento dei maggiori interessi maturati entro il 31 dicembre 2018 in conseguenza della sospensione delle rate dei mutui e finanziamenti a seguito dei terremoti del 20 e 29 maggio 2012, delle alluvioni e altri eventi atmosferici del 2014. 

Il termine scade, infatti, dopodomani – giovedì 31 ottobre. Lo ricorda l’Adiconsum Emilia Centrale (associazione consumatori della Cisl), che ha attivato un servizio per gestire le domande di contributo. 
«La Regione rimborsa l'85% entro 60 giorni dalla presentazione della domanda e il residuo 15% entro il 31 maggio 2020.~Per ottenere il contributo occorre presentare una domanda e allegare il conteggio degli interessi effettuato dalla propria banca – spiega la responsabile Adiconsum Emilia Centrale Adele Chiara Cangini - In questi giorni numerosi cittadini si rivolgono ai nostri uffici per chiederci assistenza nella compilazione e trasmissione della domanda di contributo alla Regione. A un cittadino di Modena la Bper ha chiesto 2.290,65 euro per un periodo di sospensione di sei mesi; a uno di Mirandola Banca Intesa ha presentato un conto di 1.472 euro per undici mesi di sospensione, mentre un cittadino di Castelfranco Emilia dovrà pagare al Crédit Agricole una somma di 3.404 euro per una sospensione di undici mesi. 
Per poter inoltrare la domanda, gli aventi diritto devono presentarsi nei nostri uffici con la dichiarazione della banca presso la quale hanno acceso il mutuo che certifica l’ammontare dei contributi pagati. La nostra assistenza consiste nel compilare il modulo telematico e inviarlo all’indirizzo Pec della Regione unitamente alla certificazione bancaria». 

A Modena il servizio è curato da Massimo Rancati, operatore Adiconsum. A Castelfranco Emilia, Bomporto e Nonantola il riferimento è Maurizio Brighenti, responsabile di zona della Cisl. 
A Mirandola, San Felice sul Panaro e Finale Emilia il servizio è erogato da Carlo Alfonso Preti, responsabile Cisl di zona. Per Carpi e Soliera se ne occupa Claudio Mattiello, responsabile Cisl di zona. 

Il servizio è gratuito per gli iscritti Cisl. Adiconsum Emilia Centrale conclude spiegando che al momento si stanno presentando le richieste di contributo per gli interessi maturati al 31 dicembre 2018, ma analoga domanda potrà essere presentata entro il 30 marzo 2020 per gli interessi maturati al 31 dicembre 2019.

Sciopero generale dei benzinai per denunciare la dilagante illegalità nella distribuzione dei carburanti. La decisione riguarderà gli impianti sia di strade sia di autostrade, compresi i self service: gli oneri del fenomeno dell’illegalità vengono pagati soltanto dai gestori mentre Governo, petrolieri e retisti incassano tutti i benefici.

“Nonostante il grido d’allarme sia stato lanciato più volte negli ultimi anni, il settore della distribuzione dei carburanti è stato completamente abbandonato a se stesso e si è quindi assistito alla progressiva diffusione di varie forme di illegalità: sia sotto l’aspetto fiscale, in termini di evasione Iva e accise, sia contrattuale. Noi gestori non possiamo più tollerare questo atteggiamento che accolla sulle nostre spalle tutti gli oneri senza nessuna tutela.”

Queste le principali motivazioni che portano anche la FAIB (Federazione Italiana Autonoma Benzinai) Confesercenti – assieme alle altre organizzazioni di categoria Fegica Cisl e Figisc/Anisa Confcommercio – a proclamare per mercoledì 6 e giovedì 7 novembre prossimi due giornate di sciopero nazionale di gestori sia sulla rete ordinaria che sulla rete autostradale, self service compresi. L’agitazione inizierà alle ore 7.00 del 6 novembre e terminerà alle ore 7.00 dell’ 8 novembre.

“Denunciamo la complicità in questo atteggiamento di tutti gli altri attori della filiera - così Franco Giberti, presidente di FAIB Confesercenti Modena - A questo si somma la ritrosia delle compagnie petrolifere e dei retisti privati che non rinnovano gli accordi scaduti oramai da anni, non riconoscendo l’adeguamento dei margini in modo congruo da consentire alle gestioni di poter sopravvivere e far fronte ai maggiori costi di gestione”.

Stamattina, una delegazione Ugl, guidata dal segretario provinciale Utl di Parma Matteo Impagnatiello, ha incontrato il direttore e vicedirettore dell'istituto penitenziario. Tanti i punti affrontati: la carenza dei sovrintendenti ed ispettori della Polizia penitenziaria, il vulnus dei posti letto presso il Maggiore di Parma destinati ai detenuti ammalati, l'apertura del nuovo padiglione che ospiterà altri 200 detenuti, ma anche la stabilizzazione della figura del direttore all'interno dell'organigramma del penitenziario parmigiano. È stata infine rilevata la percentuale del 50% di stranieri tra la popolazione carceraria, a Parma. Ugl auspica interventi normativi rapidi, che contrastano però con le intenzioni dell'attuale Esecutivo.

Ha salvato un senzatetto dal suicidio, ha ritrovato una bimba scomparsa, ha fermato con la sua squadra l'aggressione ad un ragazzo da parte di tre balordi. Queste sono solo alcune delle ultime valorose azioni compiute da Gianluca Robuschi detto Rudy. Il 59enne parmigiano, che da due anni fa parte dei volontari dell'Associazione di Volontariato City Angels, è stato nominato Angelo dell'Anno 2019. 

I volontari con giubba rossa e caschetto blu assistono gli emarginati e tutelano i cittadini vittime della delinquenza, dal 1994, quando Mario Furlan, docente universitario di Motivazione e crescita personale la fondò a Milano. Ora l'associazione ha numerosi sedi in Italia e in Svizzera.

Gianluca, che da quest'anno è Caposquadra, ha ritirato la targa ieri in occasione della festa per i 25 anni dell'associazione, attiva anche a Parma da 8 anni.

Complimenti!

Foto di Francesca Bocchia

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Nuovi controlli antidroga nella giornata di ieri da parte gli Agenti della Questura di Parma. Per la prevenzione del fenomeno dello spaccio, sono state impiegate 3 volanti della Questura al Parco Falcone Borsellino per effettuare controlli.

Nel corso dell’attività vi è stato un fuggi fuggi generale, da parte di cittadini stranieri che con ogni probabilità erano presenti al parco per compiere attività delittuose.

Uno di questi, un cittadino nigeriano classe 84 è stato fermato, a seguito degli accertamenti è risultato gravato da precedenti per spaccio, arrestato poco tempo fa a Bologna e gravato da un divieto di dimora nel comune di Bologna. Vista la sua pericolosità e la sua irregolare presenza sul territorio nazionale sono in corso le attività per procedere nei suoi confronti con un’espulsione dal territorio nazionale.

Nel corso della fuga dei vari cittadini stranieri sono state rinvenute 5 biciclette, che cercano il loro legittimo proprietario.

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Parma 27 ottobre 2019 - Alcune sere la Polizia di Stato è intervenuta in strada Martinella per la segnalazione della presenza di un uomo armato di pistola con la quale aveva minacciato un vicino di casa puntandogliela in pancia.

Visto il tenore della chiamata del 113 le volanti sono giunte sul posto in maniera particolarmente rapida ed hanno potuto constatare che a casa del cittadino italiano classe '81 pluripregiudicato e gravato da avviso orale era presente l'arma da lui utilizzata poco prima per le minacce.

La vittima un vicino di casa era stato poco prima minacciato di morte dal reo. Il motivo sarebbe da ricondurre ad un episodio di qualche giorno prima quando l'uomo, possessore di alcuni rottweiler, aveva invaso il giardino del vicino con due dei suoi cani.
Il vicino si era nella circostanza spaventato e chiese perciò che non accadesse più ma per tutta risposta ricevette delle minacce di morte orali.

Nelle scorsa serata, dopo avere rivisto il vicino, quello che lo aveva ripreso di non passare più con i suoi cani, il pregiudicato ha pensato bene di estrarre una pistola dalla cintola dei pantaloni e puntarle line pancia minacciandolo di morte.

In conclusione, a causa di questa condotta, è stato arrestato in flagranza di reato per detenzione illegittima di arma da sparo e conseguentemente, su disposizione del pubblico Ministero, è stato associato presso la locale casa circondariale. A piedi libro è stato denunciato per tentate lesioni aggravate e per minacce aggravate.


La vittima ha ringraziato più volte gli agenti delle volanti per essere intervenuti con così tanta rapidità e per aver assicurato alla giustizia l'uomo che lo aveva così tanto spaventato.

Sorpresi con la droga all’interno di uno stabile abbandonato: arrestati dalla Polizia di Stato due tunisini clandestini.


Nell’ambito di un servizio finalizzato alla prevenzione e al contrasto del fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti, la Squadra Mobile ha proceduto ad un controllo all’interno di un edificio abbandonato, ubicato in via Emilia Ovest.
All’arrivo degli agenti nello stabile, che si presentava in condizioni igienico sanitarie molto precarie, si trovavano due soggetti intenti a confabulare tra loro, i quali sono stati immediatamente sottoposti a controllo, anche alla luce della loro ingiustificata presenza in quel luogo. Entrambi tunisini, di 37 e 42 anni, non avevano documenti di identificazione al seguito.


Il 37enne teneva strette nella mano destra delle banconote accartocciate per un totale di 580 euro, mentre l’altro straniero occultava nella tasca dei pantaloni sei dosi di sostanza stupefacente del tipo cocaina per un peso complessivo di 18,77 grammi.
Entrambi clandestini sono stati denunciati in stato di libertà per violazione delle norme sugli stranieri. Il 42enne è stato, altresì, tratto in arresto per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, mentre il 37enne, al termine degli accertamenti a suo carico, è risultato destinatario di un Ordine di Carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Modena il 22 marzo 2011. Il tunisino è stato pertanto arrestato e tradotto presso la locale Casa Circondariale, dovendo espiare la pena di mesi 2 e giorni 10 di reclusione per il reato di spaccio di sostanze stupefacenti.


La droga rinvenuta è stata sottoposta a sequestro penale.

L'Italia. Un paese dove in molti ormai hanno perso fiducia nella giustizia. La stima proviene da un sondaggio svolto da SWG per conto dell'Associazione "Fino a prova contraria". Secondo il sondaggio due terzi degli Italiani ormai non crede più alla magistratura e alla certezza della pena.

Storie di ordinaria follia si susseguono ormai quotidianamente nel nostro paese. Pedofilia, stupri e omicidi sono all'ordine del giorno, e seppur si dica che siano diminuiti certi reati, la verità è che il carnefice spesso la passa liscia o con pena ben più leggera di quanto ci si aspetterebbe, fruendo di sconti di pena, misure di detenzione alternativa o di strutture alternative come le Rems (Residenze per l'esecuzione delle misure di sicurezza) che nel tempo hanno sostituito gli ex ospedali psichiatrici, grazie alla consueta e spesso frequente incapacità d'intendere e volere.

Ogni giorno si susseguono casi brutali come quello avvenuto a Roma sul giovane Luca Sacchi, ucciso con un colpo di pistola alla testa dinanzi ad un Pub, mentre cercava di difendere la sua fidanzata da una rapina. Luca aveva solo 24 anni. Come il caso del commerciante reggiano di 61 anni che per 15 anni ha compiuto abusi sessuali sulle due nipoti con le quali aveva sempre vissuto; una di loro era disabile. Una storia finita addirittura con uno sconto di pena, e quindi solo 6 anni di reclusione anziché 7 anni e 4 mesi. Il tutto con la possibilità di uscire anche prima dal carcere per buona condotta.
Storie terribili e quotidiane come l'omicidio di Filomena Cataldi, avvenuto a San Polo di Torrile (PR), dove un vicino di casa, approfittando della propria superiorità fisica, ha brutalmente assassinato con violenza a seguito di una premeditazione, una donna gracile, che mai avrebbe fatto del male a qualcuno. L'omicidio di Filomena, donna conosciuta, amata ed apprezzata da un'intera comunità, è stato punito con una semplice detenzione in REMS per 10 anni per via dell'incapacità d'intendere e volere del carnefice, salvo successivamente valutare la possibilità di un suo reinserimento in società. Insomma famiglie distrutte e il carnefice graziato.


Tutto questo non può essere accettato dall'AVRI e a tal proposito inviamo le dichiarazioni del presidente, Angelo Bertoglio, e dei coordinatori Emilia e Parma, Domenico Muollo e Nicola Scillitani.

"Sono circa 1100 i delinquenti ergastolani che dopo la sentenza della Corte costituzionale sull'ergastolo ostativo, potranno fare richiesta di permessi premio anche in assenza di collaborazione con i magistrati. Come riportato da diversi organi di stampa nelle scorse ore, tra gli oltre 1100 ci sono anche boss mafiosi siciliani Leoluca Bagarella, Giovanni Riina, figlio di del "Capo dei capi" Totò Rinna, gli stragisti Filippo e Giuseppe Graviano; il boss catanese Salvatore Cannizzaro. Ma anche i camorristi dei casalesi, Francesco «Sandokan» Schiavone, Michele Zagaria, l’ex “Re” di Ottaviano Raffaele Cutolo. Non mancano neppure i capi delle ’ndrine calabresi di Gioia Tauro Domenico e Girolamo Molè. Vi rendete conto? Oltre alla già sopracitata lista di galantuomini, ci sono anche terroristi, trafficanti di droga, contrabbandieri e responsabili di reati gravi, come la pedopornografia. Questa “fenomenale” sentenza della Corte Costituzionale, segue la pronuncia della Corte Europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo e modifica la norma sul cosiddetto ergastolo ostativo - carcere duro. Una sentenza che non passerà in sordina, visto che non riguarderà solo quei circa 1100 galantuomini, ma anche chi sta scontando pene minori per Mafia, terrorismo, ViolenzaSessuale aggravata, Corruzione e in generale i reati contro la pubblica amministrazione. Tutti reati che sino ad oggi impedivano la concessione di qualunque beneficio penitenziario nel presupposto della pericolosità sociale del condannato. Questa sentenza che si è limitata ai permessi premio e non ad altri benefici penitenziari, potrebbe creare un precedente per la concessione di altri benefici penitenziari. Ora vedremo chi intenderà dare battaglia politica e parlamentare seria, ferma e dura su questo scempio e chi invece deciderà di applaudire a tutto questo o peggio chi deciderà di rimanere in silenzio. In Italia, purtroppo, aleggia un grande silenzio per le famiglie delle vittime. Un silenzio assordante nei confronti dei nostri uomini in divisa, ormai per nulla tutelati e per tutte le In-giustizie che accadono ogni giorno. Un silenzio verso quegli italiani che chiedono aiuto simile a quello "offerto" a quelle famiglie che muoiono di fame e che vengono sbattute fuori dalle prorie case, pur non avendo un posto dove andare. Ogni giorno uomoni in divisa vengono ammazzati e cosa si decide di fare ad esempio?! Si toglie la scorta al Capitano Ultimo. Il silenzio continua ad essere predominante per le vittime e per gli italiani, quando invece per la tutela dei carcerati, si odono fin da lontano urla di rivendicazione per i loro diritti negati. Tutto questo mentre il diritto per la vita delle persone oneste, viene negato. Viviamo ormai in un un paese anomalo e bisogna lottare duramente per cambiarlo, riformarlo, riscriverlo totalmente per ridare la certezza al diritto della giustizia e alla dignità per le vittime e per le loro famiglie. ". (Angelo Bertoglio - presidente Avri).

“In un paese normale tutto questo non succederebbe. E’ assurdo concedere premi e “regali” a veri e propri criminali. Sono le vittime che dovrebbero ricevere tutela, dignità e giustizia. Non è accettabile che un assassino, uno stupratore, un pedofilo, un mafioso o un camorrista, debbano ricevere delle tutele quasi maggiori di famiglie ai quali sono stati strappati i loro cari per esempio. Occorre invero fare tutto il contrario. Garantire certezza della pena e inasprire le pene per i reati peggiori. I criminali non devono passarla liscia. Bisogna cancellare sconti di pena, attenuanti e misure alternative per incapacità d’intendere e volere. Un criminale deve andare in galera lì deve rimanere. Non è possibile che una donna violentata, debba sapere che il suo carnefice possa prendere pochi anni di galera e che possa vederlo nuovamente libero a girare per le sue stesse strade. Faremo opposizione durissima a tutto questo!”. (Domenico Muollo e Nicola Scillitani - coordinamento Emilia e Parma).

 Nella scorsa notte si è ritornati all'ora solare. Lancette indietro e giù dal letto con una oretta in più di riposo.  

Buona Domenica a tutti!

Grazie alla segnalazione di alcuni cittadini I carabinieri di Monticelli terme e di Langhirano sono intervenuti ieri sera,intorno alle 23 circa, in Traversetolo ove nei pressi di strada Ariana, sul bordo della strada, erano parcheggiati due euro autocarri con delle luci accese.


Il comportamento sospetto aveva destato dunque l’attenzione dei cittadini, vigili a quanto accade attorno alle proprie abitazioni, Al sopraggiungere dei carabinieri si poteva appurare che si trattava di uno scambio di 10 bancali (pedana in legno) di pannelli di amianto.


Grazie la collaborazione dei carabinieri forestali di Langhirano è stato possibile denunciare due cittadini parmigiani uno classe '85 e uno classe '79 ai sensi dell’articolo 256 comma 1B del decreto legislativo 152 del 2006 (attività di gestione rifiuti non autorizzata)

 

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Parma 26 ottobre 2019 -  La Polizia di Stato, nel pomeriggio e nella serata di ieri, con pattuglie della Questura, del Reparto prevenzione crimine di Reggio Emilia, con due unità cinofile di Bologna e con una pattuglia della Polizia Locale, ha effettuato diversi controlli antidroga.


Contemporaneamente si sono svolti attenti controlli amministrativi, scaturiti, anche questi, a seguito di un’attenta attività di analisi da parte della Questura. Questi ultimi controlli hanno visto sul territorio una pattuglia della Divisione Polizia Amministrativa della Questura, che ha coordinato il servizio, una della Polizia Locale (c.d. annona), uomini dell’Ispettorato del Lavoro e dell’A.s.l..
Durante tutti i servizi svolti sono state identificate 64 persone di cui 23 straniere, nonché controllati 16 veicoli.
I controlli amministrativi hanno portato ad ispezioni all’interno di 3 esercizi commerciali in zona Via Argini e in Strada d’Azeglio. La Polizia Locale ha comminato in un locale 1600 euro di sanzioni amministrative per mancate esposizioni(scia, divieti di fumo e prezzi), mentre l’ispettorato del lavoro avendo colto un lavoratore in nero ha contestato una sanzione di 500 euro, ed intimato la regolarizzazione entro 48ore, pena la sospensione dell’attività.


I controlli antidroga, invece, ci hanno visto impegnati nel Quartiere S. Leonardo, con particolare attenzione a Via Venezia e al Parco del Naviglio alto, dove sono stati sottoposti a controlli diversi cittadini stranieri. Nel frangente le unità cinofile hanno trovato diverse dosi di hashish e marijuana pronte allo smercio, che sono state conseguentemente sequestrate.
I controlli sono poi proseguiti presso il Parco Ducale e nei viali Vittoria e dei Mille, comprese le strade che insistono all’interno dei viali in direzione piazza Picelli e Matteotti.
Nel corso del servizio sono stati sequestrati 100 grammi di Marijuana e 20 di hashish.
Parallelamente, due stranieri bloccati nel corso dei controlli, entrambi con precedenti e quindi ritenuti pericolosi per la sicurezza, sono stati posti all’attenzione dell’Ufficio Immigrazione. Quest’ultimo ufficio ha sottoposto entrambi al provvedimento dell’espulsione dal territorio nazionale. I due erano un cittadino senegalese classe 87’ ed un palestinese classe 90.


Le attività descritte rispondono alla strategia della Questura, ovvero operare parallelamente attraverso una massiva presenza sul territorio al fine di prevenire e reprimere la commissione di reati nonché verificare le presenze all’interno dei locali, per far si che anche le attività delittuose che si spostano dalla strada all’interno dei locali vengano appunto prevenute e represse.
Tutto ciò operando simultaneamente attraverso l’espulsione di soggetti pericolosi dal territorio nazionale.

 

 

 

 


https://youtu.be/7sBW4odYstc

 

I suoi primi 40 anni Giulia li ha voluti festeggiare in compagnia di tanti amici ai quali non ha chiesto regali personali ma una donazione per la Pediatria generale e d’urgenza dell’Ospedale dei bambini “Pietro Barilla” di Parma. E la risposta è stata corale e generosa tanto che ha consentito a Giulia di arrivare questa mattina con le braccia cariche di doni.

Appena ne abbiamo occasione cerchiamo sempre di raccogliere fondi in favore dei bambini – spiega Giulia Ardenti Morini – quando mio marito ha festeggiato i suoi 40 anni abbiamo sostenuto un pozzo in Sierra Leone così come abbiamo cercato di portare il nostro contributo ad associazioni di cui conosciamo le preziose attività che svolgono. E per il mio compleanno abbiamo pensato all’Ospedale dei bambini. Nel nostro piccolo cerchiamo di essere dei donatori abituali”.

E così la festa si è prolungata nel reparto diretto da Icilio Dodi dove sono arrivate le apparecchiature per i più piccoli mostrate con orgoglio dalla coordinatrice infermieristica Giuseppina Nicosia: una bilancia con carrello pesa neonati, un saturimetro per rilevare i parametri vitali nei bambini, una centralina per misurare automaticamente la pressione arteriosa con manicotti di diverse misure, un set per affrontare le crisi respiratorie nei piccoli pazienti. “Sono strumenti per noi preziosi – ha spiegato Giuseppina Nicosia –che ci consentono di intervenire in casi d’emergenza o assistere più bambini contemporaneamente andando noi da loro senza spostarli dal letto. E di queste apparecchiature ne abbiamo sempre bisogno”.

Parma  25 ottobre 2019 - Nella giornata di ieri le volanti sono intervenute su segnalazione giunta al 113 di un furto in atto presso l’Esselunga di Via Emilia Est.

Tre cittadini nord africani erano stati notati come sospetti dall’addetto alla sicurezza, che li ha quindi pedinati. Durante la loro presenza al supermercato hanno fatto incetta di merce, dal cibo ad apparecchi elettrici.


I tre, una volta riempite le proprie borse hanno pensato bene di portarsi nel varco di ingresso, luogo privo di barriere anti-taccheggio. A quel punto l’addetto alla sicurezza li ha fermati, riuscendo a bloccare due dei tre, il terzo, invece, si è dato alla fuga.
Gli Agenti delle Volanti, giunti sul posto, hanno constatato che i 3 uomini, in concorso avevano tentato di rubare 420 euro di merce.


Per questi motivi, i due, pluripregiudicati per reati analoghi, sono stati tratti in arresto per furto aggravato in concorso.
Ad uno di questi, in mattinata, gli è stato notificato un provvedimento di espulsione dal territorio nazionale con ordine del Questore a lasciare il territorio nazionale.

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