Mercoledì, 04 Dicembre 2019 11:23

Auto vandalizzata nel parcheggio di via Suor Maria

La giornata di ieri è stata caratterizzata da un tiepido sole molto atteso dai colornesi, arrivato dopo un periodo di pioggia che è sembrata infinito.
La giovane mamma ha così deciso di approfittarne, e nel primo pomeriggio ha accompagnato la sua bambina per la somministrazione del vaccino antinfluenzale presso gli studi medici della casa della salute di via Suor Maria.
A intervento sanitario terminato, verso le 15:00/15:30, sono tornate al parcheggio e lì ecco l'amara sorpresa. La loro autovettura è stata vandalizzata, e il vetro anteriore lato guida è stato sfondato. Amara sorpresa per questa mamma e la sua piccola avvenuta in pieno giorno e in pieno sole. Ennesimo episodio avvenuto a poco tempo di distanza da quello del parcheggio adiacente il parco della reggia di Colorno.

Non siamo in grado di dire se altre autovetture siano stato vandalizzate o meno, ma ciò che è certo, è che questo non dovrebbe mai succedere dinanzi al parcheggio di un ospedale. Va' detto ad onor del vero, che ultimamente all'ingresso della casa della salute, si verificano situazioni non proprio trasparenti. Sovente c'è qualcuno che chiede "l'elemosina" anche con un pò d'insistenza, e nelle ore notturne ci segnalano di persone che a volte dormono in auto nel parcheggio di via Suor Maria, oppure che si "imboscano" in qualche anfratto dell'ex rudere - manicomio adiacente, per abbeverarsi di alcolici.

Nell'attesa che questi vandali vengano riconosciuti e puniti, vogliamo esprimere solidarietà alla mamma colornese che ci ha contattati immediatamente dopo l'odioso fatto. Non è possibile recarsi in ospedale in pieno giorno ed avere l'auto distrutta!!

Il gruppo
Amo Colorno

 

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Mercoledì, 04 Dicembre 2019 06:47

Maxi sequestro di droga (video)

Maxi sequestro di droga: la polizia di stato arresta un parmigiano incensurato con oltre 23 kg hashish.

Parma: nella mattinata di martedì 26 novembre scorso, la Polizia di Stato ha tratto in arresto SILVESTRI Leonardo, classe ’73 in quanto trovato in possesso di 23 Kg. e mezzo di hashish, 80 gr. di marijuana e 5 gr. di cocaina, oltre a 1450 € in contanti e vario materiale per il confezionamento ed il consumo della sostanza stupefacente.


Nel corso degli ultimi mesi, erano state raccolte delle informazioni in merito al Silvestri, già noto come consumatore di sostanza stupefacente, che lo indicavano come coinvolto in un’importante attività di spaccio. Le attività di riscontro operate dal personale della Squadra Mobile hanno consentito di verificare che l’abitazione dell’uomo era spesso frequentata da soggetti noti come consumatori di droga e, pertanto, nella mattinata di martedì si è proceduto alla perquisizione all’interno della stessa.


All’interno di un locale adibito a ripostiglio/cantina chiuso a chiave e protetto da sistema di allarme disattivato dallo stesso Silvestri, sono stati rinvenuti 23 pacchi contenenti sostanza stupefacente del tipo hashish per un peso complessivo di grammi 23.427,3, occultati tra le bottiglie di vino in un frigorifero spento. All’interno della mansarda in uso esclusivo dell’uomo, invece, veniva rinvenuto un barattolo di vetro contenente gr. 80,1 di marijuana, 4 barrette di hashish ed altri frammenti della stessa sostanza per un peso complessivo di gr. 101, 5 ed un involucro in cellophane contenente la cocaina. Nella stessa stanza, dove certamente il Silvestri riceveva i propri clienti e vi consumava lo stupefacente, sono stati, altresì, rinvenuti 25 “spinelli” di marijuana già confezionati e custoditi all’interno di contenitori cilindrici trasparenti, una pipa in vetro e del denaro contante.


Il Silvestri che non rilasciava alcuna dichiarazione sull’origine dello stupefacente rinvenuto, è stato tratto in arresto ed associato in via Burla, dove è tuttora detenuto in stato di custodia cautelare.

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Link download filmato: http://www.poliziadistato.tv/c_ciViXiwtQP

 

Oltre 2300 persone identificate, 23 persone denunciate in stato di libertà per vari reati, 88 veicoli controllati e 29 sanzioni amministrative elevate.

Questi i risultati conseguiti dalla Polizia Ferroviaria dell'Emilia Romagna nella settimana appena trascorsa, che ha visto impegnati sull'intero territorio regionale oltre 580 operatori della Specialità Polizia Ferroviaria, sia in uniforme che in abiti civili, che hanno vigilato sulla sicurezza dei viaggiatori presenti nelle principali stazioni ed a bordo dei convogli.

In particolare, nella giornata di giovedì 28 novembre personale della Polizia di Stato in servizio presso il posto di Polizia Ferroviaria di Modena, coadiuvato da operatori della specialità appositamente inviati dalla sede di Bologna, ha effettuato un'operazione straordinaria di controllo nella stazione di Modena, finalizzata al contrasto generale delle attività illecite e alla prevenzione dei reati in ambito ferroviario.

Nel corso dell'operazione che ha visto l'impiego anche di una unità cinofila della Guardia di Finanza ed il concorso di militari impegnati nell'operazione Strade Sicure, sono state controllate decine di persone e bagagli, sequestrati 15 grammi di sostanza stupefacente ed un cittadino italiano minorenne è stato segnalato all'Autorità amministrativa per detenzione di sostanze stupefacenti per uso personale.

Oltre 400 eventi tra spettacoli mostre e incontri. L’assessore Guerra “Con Parma2020 abbiamo imparato che cosa vuole dire lavorare insieme, mettendo in relazione ambiti diversi, che potrebbero sembrare distanti dai temi culturali”

Articolo di Chiara Marando - 

Una presentazione in grande stile questa mattina a Milano per Parma 2020 Capitale Italiana della Cultura. Ad aprire gli interventi, l’iconico filmato rappresentativo della ragazza in giallo che visita le vie del centro storico cittadino, ammirandone le bellezze artistiche, architettoniche e soffermandosi ad assaporare le eccellenze del territorio. Un omaggio a Bertolucci, ripreso anche nel cortometraggio che ripercorre il territorio della provincia, con richiami evidenti ai film del regista, attraverso immagini, riprese e dialoghi originali.

Sul palco, il Sindaco di Parma Federico Pizzarotti, il Presidente della Regione Emilia Romagna Bonaccini, Alessandro Chiesi, Presidente “Parma, io ci sto” e del Comitato per Parma 2020, il designer Erik Spiekermann, che ha ideato concept grafico e logo ufficiale Parma 2020.

“La parola chiave di Parma 2020 è “capacità di custodire” il nostro patrimonio preservandolo nel tempo – ha dichiarato il sindaco Pizzarottiquello che desideriamo mettere in evidenza e far risaltare è il valore culturale in termini di identità, ovvero quello che siamo e quello che potremmo essere.

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“Per noi questo riconoscimento rappresenta una opportunità per iniziare un viaggio – ha aggiunto Alessandro Chiesi, Presidente “Parma, io ci sto” e del Comitato per Parma 2020 – una occasione sia sul piano strategico sia su quello culturale. Ci siamo poi fortemente impegnati per dare vita al Comitato Parma 2020 a sostegno del raggiungimento degli obiettivi e della realizzazione del programma, mobilitando tutte le energie della città e sperimentando così un nuovo modello di collaborazione pubblico-privato e un metodo di lavoro che auspichiamo prosegua ben oltre il 2020”.

“Parma è la prima provincia italiana con 44 prodotti IGP e DOP prosciutto e parmigiano da soli valgono 2 miliardi e 970 milioni ha industrie che l’hanno resa famosa nel mondo – ha voluto sottolineare il presidente della Regione Bonaccini È un bene per tutti che Parma abbia fatto squadra con le imprese, le istituzioni, i territori vicini di Piacenza e Reggio. Sono state superate differenze anche politiche e questo sarà un bene per tutto il territorio. L’idea è quella di una Emilia Romagna aperta al mondo. Ed ora quello che dobbiamo fare è investire nel sapere, questa è la nostra missione per il futuro”.

Quello proposto in occasione di Parma2020 è un calendario con oltre 400 eventi tra spettacoli, mostre, incontri, ma anche aziende aperte e restauri che riporteranno alla città alcuni importanti monumenti, come l’Ospedale Vecchio, la chiesa di San Francesco e l'ex monastero di San Paolo.

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Con Parma2020 abbiamo imparato che cosa vuole dire lavorare veramente insieme, mettendo in relazione ambiti diversi, che potrebbero sembrare distanti dai temi culturali – ha concluso l’Assessore alla Cultura Michele Guerra - Oggi abbiamo un programma che lega il tessuto culturale della città, fatto di una visione condivisa e sguardi che sapranno aiutare Parma a sentirsi fulcro di esperienze e azioni internazionali”.

IL PROGRAMMA

Il programma generale di Parma 2020 ha come nucleo fondante il Dossier di candidatura, dal quale si sono poi sviluppate una serie di azioni da parte di città e territorio, sotto il comune denominatore "La cultura batte il tempo".

Il Programma generale della Capitale della Cultura è composto da: Il Dossier di candidatura e gli eventi speciali; L’energia del territorio; Il programma dell’Università di Parma; Emilia 2020.

QUI IL CALENDARIO COMPLETO DEGLI EVENTI: https://parma2020.it/it-IT/Il-calendario-di-Parma-2020.aspx 

Galleria foto Francesca Bocchia

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Aggiornamento sull'incendio alla scuola Albertelli-Newton di Parma ++


Sono in corso le operazioni di messa in sicurezza. Per fortuna non ci sono stati feriti o intossicati e gli alunni presenti nella parte adiacente la palestra, dove si è sviluppato l'incendio, sono stati fatti tutti evacuare.
Sul posto sono intervenute 2 squadre dei Vigli del Fuoco, per un totale di circa 20 uomini che hanno sedato le fiamme.

Martedì, 03 Dicembre 2019 10:54

Incendio alla Scuola Newton Albertelli

Un vasto incendio si è sprigionato, poco dopo le 9,00, dal tetto in riparazione della scuola Newton Albertelli nella zona Est di Parma.

La scuola è stata evacuata dagli allievi e dal personale mentre a sostegno dei Vigili del Fuoco di Parma sono intervenuti anche i colleghi di Reggio Emilia.

https://youtu.be/ydA6rEVEqcQ 

 

Intensificata la vigilanza presso il Palazzo di Giustizia 

Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza, dopo i ripetuti allarmi che hanno interessato il Palazzo di Giustizia reggiano, hanno posto in essere un piano coordinato di controllo del territorio disposto dalla Prefettura di Reggio Emilia effettuando la vigilanza del perimetro esterno della struttura giudiziaria

Nullo il verbale se l’autovelox fisso è installato nell’altro senso di marcia. Necessarie le segnalazioni dell’apparecchio nella corsia percorsa dall’automobilista

Nuovi “Stop” della Cassazione contro gli autovelox per “far cassa” dopo altre recenti decisioni segnalate dallo “Sportello dei Diritti”. Con la sentenza n. 31411, resa in data odierna dalla sesta sezione civile della Suprema Corte, sono stati ribaditi i principi a tutela del diritto di difesa dei conducenti, secondo cui deve essere annullato il verbale e nessun punto va decurtato dalla patente di guida per eccesso di velocità se l’autovelox fisso è installato nell’altro senso di marcia. Sono infatti necessarie le segnalazioni dell’apparecchio nella corsia percorsa dall’automobilista. Ma non solo: poco contano le autorizzazioni del Prefetto. Gli Ermellini, respingendo il ricorso presentato dal Comune di Macchia d’Isernia. hanno disatteso la tesi della difesa dell’ente locale che aveva opposto alla decisione di merito le autorizzazioni ricevute dal Prefetto.

Nel passaggio chiave delle motivazioni, viene spiegato che l'apposizione del prefabbricato contenente uno strumento per la rilevazione della velocità degli autoveicoli in transito, era stata autorizzata per entrambi i sensi di marcia ma veniva realizzata per un solo senso di marcia apponendo il prefabbricato di rilevazione in una carreggiata opposta al senso di marcia indicato nel provvedimento di autorizzazione. Il Comune di Macchia di Isernia, insomma, ha ritenuto di collocare un semplice prefabbricato considerandolo, e non lo avrebbe potuto fare, operativo per entrambi i sensi di marcia, senza tenere conto che il prefabbricato installato, per il senso stesso dell’autorizzazione, era legittimato a rilevare la velocità dei soli veicoli provenienti in quel senso di marcia ma non anche, come è avvenuto, nel caso in esame, per le autovetture che provenivano dalla direzione opposta.

Piuttosto, era necessario che fosse installato altro rilevatore per il contrapposto senso di marcia corredato da ogni elemento di identificazione e preventivamente segnalato, con appositi cartelli, opportunamente collocati nello stesso senso di marcia. Correttamente, dunque, la sentenza di merito ha affermato che l'autovelox in questione posto sul lato destro della careggiata nella direzione di marcia Isernia -

Venafro non era idoneo a rilevare la velocità degli autoveicoli che percorrevano l'altro senso di marcia. Il che determina l’illegittimità derivata dall'impugnato verbale di contestazione.. Insomma, per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, non basta premurarsi per fare multe a gogo se poi non si pensa effettivamente alla sicurezza stradale, alla certezza delle rilevazioni ed al rispetto del diritto di difesa dei presunti trasgressori.

(2 dicembre 2019)

Controlli congiunti Polizia di Stato e Polizia Municipale: denunciati i titolari di due aziende nel carpigiano per impiego di manodopera clandestina

Il 28 novembre scorso, personale del Commissariato di P.S. di Carpi, unitamente a uomini del locale Comando Polizia Municipale, nell’ambito del Controllo Integrato del Territorio, ha effettuato verifiche, al fine di contrastare il fenomeno dello sfruttamento di manodopera clandestina, presso due laboratori artigianali di confezione di abbigliamento, gestiti da cittadini di nazionalità cinese.

Sono state controllate complessivamente 18 persone, di cui tre prive di regolare permesso di soggiorno, intente a lavorare.

I titolari delle due aziende sono stati denunciati in stato di libertà ai sensi di quanto disposto dal Testo unico sull’immigrazione, perché al fine di trarre profitto dalla condizione di illegalità hanno occupato, alle proprie dipendenze, lavoratori stranieri privi del permesso di soggiorno.

 

L'evento al Ratafià in occasione della giornata mondiale contro l’Aids.

Di Nicola Comparato 1 dicembre 2019 - Spesso non è il virus che uccide, molte volte è l’ignoranza.
Tante sono le domande quando si parla di HIV e AIDS… Quali sono le differenze? Si muore ancora di AIDS? Esiste una cura? Come si può evitare il contagio? Quali sono i soggetti a rischio? In occasione della giornata mondiale contro l’Aids, il Comitato “Parma Pride”, ha organizzato una serata a tema in collaborazione e presso il “Ratafià Teatro Bar” in via Oradour 14 a Parma alle ore 18 di domenica 1 dicembre.

Un modo semplice ma efficace per dare le risposte giuste su una malattia di cui purtroppo si parla sempre meno e che rende le persone contagiate vittime del pregiudizio altrui. 

A seguire il videomessaggio di Paola Montermini, membro del comitato “Parma Pride 2020”. 

Per info e contatti: 

La pagina Facebook Parma Pride 

https://www.facebook.com/PrideParma/  

La pagina Facebook Ratafià Teatro Bar 

https://www.facebook.com/ratafia.teatrobar/ 

 

Una ventina di unità della compagnia Carabinieri di Parma sono state impiegate per un servizio di controllo coordinato che ha viste coinvolte via Garibaldi, viale Piacenza, la zona stazione e via Don Minzoni.

Parma 1 dicembre 2019 - Durante il servizio sono stati sequestrati oltre 120 gr di marijuana, 9 gr. di cocaina e oltre 1.000€ provento dell’attività di spaccio.
Inoltre sono stati arrestati:
⁃ un cittadino nigeriano classe 91, in Italia senza fissa dimora censurato in quanto trovato in possesso di oltre 100 g di marijuana nonché circa 600€ in banconote da piccolo taglio presumibilmente provento dell’attività di spaccio;
⁃ un cittadino nigeriano classe 9,1 in Italia senza fissa dimora, incensurato sorpreso nel parco ducale con una modica quantità di sostanza stupefacente, all’atto del controllo tentava di reagire con violenza nei confronti dei militari operanti. Pertanto veniva anche arrestato ai sensi dell’articolo 337 del codice penale, resistenza pubblico ufficiale. Successiva perquisizione personale consentiva di rinvenire anche la somma di 190 € in banconote da piccolo taglio presumibilmente provento dell’attività di spaccio.

Entrambi i nigeriani sono stati trattenuti presso le camere di sicurezza della compagnia carabinieri di Parma in attesa di rito per direttissima.

Sempre durante il servizio coordinato venivano inoltre deferiti in stato di libertà locale procura:
⁃ un cittadino nigeriano classe 94 residente a Busto Arsizio, trovato in possesso di sostanza stupefacente del tipo cocaina nonché la somma, in banconote da piccolo taglio, di circa 300 € presumibile provento dell’attività di spaccio;
⁃ un cittadino nato a Massa classe 96 in quanto trovato in possesso di un coltello serramanico
e infine venivano segnalati alla locale prefettura, per uso personale di sostanze stupefacente, 10 cittadini parmigiani in età compresa tra i 18 e i 25 anni.

Nel complesso, durante l'operazione sono state identificate oltre 40 persone ed effettuate 12 perquisizioni personali.

Roma, 28 novembre 2019 - Si pone prioritariamente un tema reputazionale. Acadi rappresenta con le filiere dei suoi associati il 70% del comparto del Gioco Pubblico il cui ruolo ed il cui valore aggiunto nel sistema Pase sono ben rappresentati dalle quattro espressioni della giornata di oggi: Responsabilità, Legalità, Crescita e Occupazione.

Di qui il senso dell’avvio di un percorso che porterà a proporre pubblicamente un rapporto di sostenibilità del gioco pubblico e che oggi proponiamo nella forma che potete vedere.
Allo stesso tempo è chiaro che la percezione degli stakeholder - Politica, Istituzioni etc. - ma anche dell’opinione pubblica occorre sia aderente alla concreta situazione con cui il comparto si confronta.
I temi da risolvere unanimemente condivisi sono: esigenza di stabilità e pianificazione, stop all’aumento di tassazione che è riduzione di aggi, soluzione della questione territoriale e riordino con vero contrasto al disturbo da gioco d’azzardo senza ipocrisie.
Ricorrendo, per assicurare in concreto detto contrasto, a misure - diverse da distanziometri espulsivi e da limitazioni di orari asfissianti e non efficaci - volte a realizzare un processo di qualificazione della domanda, un processo di qualificazione dell’offerta (in termini di prodotti, ambienti e personale) anche ricorrendo all’innovazione tecnologica e di finanziamento, con le imposte già raccolte e senza aumenti di tassazione, del servizio sanitario regionale con risorse da destinare a Serd e Sert (Servizi delle dipendenze) per la comorbilità che caratterizza il DGA.
Il tutto solo dopo avere restituito stabilità e certezza del diritto, basilari per la pianificazione e copertura degli importanti investimenti imposti.

1. TEMA REPUTAZIONALE.
Partiamo dalle quattro parole in sala che sintetizzano il contributo al Paese del sistema concessorio del gioco pubblico.
Responsabilità significa tutela della persona (salute risparmio, fede pubblica).
Tutela dei consumatori dalle frodi. Offerta di prodotti controllati, regolati e misurati. Impedisce l’accesso al gioco dei minori. Attuazione immediata di interventi diretti alla prevenzione del disturbo di gioco d’azzardo. Si occupa del contrasto ai problemi di dipendenza dal gioco.
Legalità significa assicurare sui territori il rispetto della legalità e delle regole, da un lato, e contribuire al contrasto alla criminalità, dall’altro (ordine pubblico).
Presidio dei territori con un’offerta legale. Controllo dell’accesso al comparto e vigilanza sugli operatori e sulla filiera. Contributo attivo alle indagini. Gestione del patrimonio informativo dei flussi di denaro con adempimenti antiriciclaggio. Tracciabilità dei flussi finanziari.
Crescita significa assicurare un importante contributo allo sviluppo economico del Paese.
Contrasto al sommerso ed all’evasione. Sviluppo di gettito erariale da emersione. Copertura di misure di politica economica senza aumenti di tassazione per i contribuenti. Sviluppo diretto ed indiretto del PIL. Innalzamento delle iniziative.
Occupazione significa sviluppo di importante sistema imprenditoriale e di rilevanti livelli occupazionali diretti ed indiretti.
Sistema di imprese del comparto altamente specializzato e qualificato per gli imposti standard di specializzazione di professionalità e di tecnologia, da un lato, e qualitativi in termini reputazionali, economici, finanziari e patrimoniali, dall’altro. Attrazione nel Paese di capitali di investimento dall’estero. Creazione di occupazione diretta. Sviluppo di occupazione delle imprese del comparto nelle aziende delle filiere distributive. Sviluppo dell’occupazione nell’indotto.

2. IL PRIMO RAPPORTO SUL GIOCO PUBBLICO CHE PRESENTIAMO IN CONFCOMMERCIO
Ha come obiettivo misurare e dimostrare quanto sopra detto ruolo e valore aggiunto del comparto. Sul punto si rinvia alla sintesi del rapporto.

3. PUNTI DI ATTENZIONE DI OGGI

FISCO.
Non è un tema ordinario di troppe tasse. Si tratta di riduzioni di aggio rispetto all’inizio delle convenzioni di concessione.
Numerosi e ripetuti sono gli aumenti di tassazione imposti al comparto del gioco pubblico che si sono susseguiti nel tempo, dal rilascio delle concessioni, con impatto diretto sul comparto, posto che gli aumenti sono concepiti in larga parte in misura diversa da meri aumenti di tariffe. Solo l’ultimo aumento dei ben tre già imposti negli ultimi quindici mesi (e prima dell’attuale manovra) ammonta a circa un miliardo e cinquecento milioni di Euro, che rappresenta circa il 27% dei ricavi della filiera della verticale distributiva su rete fisica degli apparecchi.
Il livello di pressione fiscale attuale sul margine lordo ha raggiunto per le AWP il 68,9% e per le VLT il 51.9% e, in ragione della legislazione vigente, è destinato ad arrivare già nel 2020 rispettivamente al 70,5% ed al 55%. Il Rapporto dell'Ufficio Parlamentare di Bilancio "Focus tematico n. 6 - La fiscalità nel settore dei giochi" del maggio 2018 denunzia che "Gli aumenti delle aliquote a fronte di una domanda di giochi che mostra generalmente una elevata elasticità al prezzo e, soprattutto, la riduzione dei punti di vendita potrebbero comportare una significativa flessione della raccolta complessiva, indebolendo la stabilità economica della filiera e causando una riduzione delle entrate erariali. La corrente sostenibilità economica del comparto deriva da investimenti passati, intrapresi sulla base di condizioni fiscali più convenienti.". Tale scenario è formulato addirittura prima non solo dei richiamati tre aumenti del prelievo sulla tipologia di apparecchi AWP, dei due su quella VLT e di quello sulle scommesse e sui giochi online (imposti prima con il Decreto Dignità di agosto, poi con la Legge di stabilità 2019 di dicembre ed ancora con il Decreto Quota Cento e Reddito di Cittadinanza) ma anche di quello che la Legge di Bilancio in fase di discussione parlamentare allo stato ulteriormente prevede. I meri aumenti di tassazione non rendono strutturale il gettito e modificano radicalmente le condizioni di esercizio delle concessioni, pregiudicando il loro equilibrio nonché la sostenibilità degli investimenti imposti dalle stesse concessioni e già effettuati.
Gli aumenti di tassazione previsti in questa manovra si aggiungono a quanto sopra ed in relazione al medesimo l’Associazione ha avuto modo di precisare la propria posizione in una lettera aperta al Governo. Medesime preoccupazioni destano gli atri aumenti previsti nei documenti relativi alla manovra.

LA QUESTIONE TERRITORIALE.
Tema del Territorio. Lo scenario rappresentato dall’Ufficio Parlamentare di Bilancio prescinde, inoltre, anche dalle conseguenze delle misure imposte da Regioni e Comuni che, vietando la distribuzione del gioco pubblico dalla sostanziale totalità del territorio, determinano la marginalizzazione, se non l’effetto espulsivo, dell’offerta legale. Si tratta di misure che, oltre a non essere armonizzate tra di loro e con la normativa nazionale, oltre a non essere riconosciute come efficaci per la prevenzione dalle più recenti ricerche epidemiologiche pubbliche (Istituto Superiore di Sanità, CNR altri studi scientifici, da ultimo EURISPES), determinano - per errori tecnici palesi - il venir meno dell’offerta pubblica su intere aree di territorio del relativo gettito erariale, oltre che di numerosi posti di lavoro. Vi sono già, negli ultimi mesi, segnali degli effetti di riduzione della raccolta di gioco con apparecchi da intrattenimento (base imponibile del prelievo), per sversamenti della domanda nell’offerta illegale. La capacità di controllo istituzionale sull’offerta di gioco sarà ancor più difficile da mantenere nei prossimi mesi, quando importanti riduzioni della rete distributiva in concessione saranno provocate dalle misure espulsive regionali in vigore in Emilia-Romagna, Toscana, aggiungendosi a quelle già in essere in Piemonte che peraltro ha posto le condizioni per espellere anche dalle sale specializzate il gioco pubblico con gli apparecchi a partire dal mese di maggio 2019, con effetti immediati sulla ripresa delle attività illegali.
Si deve quindi evidenziare che l’espulsione del gioco pubblico da intere aree regionali (così come gli aumenti di tassazione già rilevati dall’UPB e quelli plurimi recenti) oltre ad indebolire il controllo pubblico del gioco fino ad eliminarlo da intere aree, oltre a non rappresentare un’autentica misura di tutela per l’utente, rappresentano un rischio concreto di espansione dell’offerta illegale (studi EURISPES, maggio e ottobre 2019).
In questo contesto di incertezza, peraltro, si devono registrare altresì richieste, da parte dello Stato al comparto, di nuovi ed immediati investimenti per decine di milioni di Euro per l’introduzione imposta di nuovi modelli di apparecchi (AWPR) e di nuove misure tecnologiche (come la tessera sanitaria), il tutto in prossimità della scadenza delle concessioni, con indefinitezza dei tempi per la copertura degli investimenti e delle condizioni di mercato che si impongono per programmare le coperture dei fabbisogni necessari all’implementazione di questi strumenti di controllo telematico pubblico dell’offerta. Questa evoluzione tecnologica, centrale nella tutela dei giocatori e nella stabilità del sistema di controllo pubblico, avverrà con lentezza in assenza della possibilità, per le imprese di settore, di un quadro chiaro di rientro degli investimenti richiesti.
A risentire delle criticità esposte è anche la programmazione delle gare per le concessioni scadute o in scadenza (scommesse, bingo e tra un po' Awp e Vlt) senza che sia risolta la “Questione Territoriale”, non essendosi le Regioni adeguate alla Intesa raggiunta in Conferenza Unificata nel 2017 nonostante il precetto della legge di stabilità 2018 e non risultando quindi rimossi gli errori tecnici delle norme locali che impediscono di fatto di mettere a terra i punti eventualmente assegnati a seguito dello svolgimento delle gare. Ciò risulterebbe altresì dai pareri interlocutori nn. 1057/2019 e 1068/2019 con i quali il Consiglio di Stato ha chiesto al MEF come intenda gestire il tema della formulazione delle gare alla luce del proibizionismo inflitto dalla normativa territoriale e della mancata attuazione dell’Intesa Stato/Regioni del 2017, atteso il non adeguamento da parte delle Regioni e delle Province Autonome pure previsto nella Legge di stabilità per il 2018. Ora la proroga delle convenzioni in parola ne rappresenta la prova.

IL RIORDINO. Manca un riordino per la stabilità del sistema concessorio, per l’effettiva tutela dei consumatori, del gettito erariale, nonché per il presidio di legalità e per la tutela delle imprese e delle migliaia di lavoratori del comparto.
I concessionari aderenti ad ACADI sono convinti che il sistema concessorio garantisca l’adeguato presidio del settore del gioco con vincite in denaro tramite le reti in concessione e che con un adeguato riordino del settore si possa continuare a contrastare l’illegalità, nonché a garantire la tutela dei consumatori ed una concreta possibilità di prevenzione delle dipendenze dal disturbo da gioco d’azzardo, direttamente nelle reti di vendita legali.
I concessionari dello Stato gestiscono l’economia del gioco legale con imprese sane ed oggi al servizio dello Stato e hanno creato le condizioni per molte decine di migliaia di redditi di lavoro. Si ritiene, quindi, essenziale riattivare l’interlocuzione qualificata per condividere il bagaglio esperienziale su temi centrali, dai risvolti sociali, sanitari, di ordine pubblico, di tutela di gettito, delle imprese e del lavoro, anche per questo di natura estremamente tecnica.
Altrimenti, così continuando, senza un adeguato presidio del settore del gioco in denaro tramite le reti in concessione, il Paese sarà costretto ad una nuova stagione di illegalità, di assenza di tutela dei consumatori e di mancanza di una concreta possibilità di prevenzione delle dipendenze direttamente nelle reti di vendita legali. Il tutto senza agire in concreto sulla rilevante problematica del gioco compulsivo, da un lato, nonché distruggendo economia legale con la chiusura di imprese sane oggi al servizio dello Stato e con la perdita di molte decine di migliaia di posti di lavoro, dall’altro, facendo poi venir meno entrate erariali statali, sino ad oggi dichiarate strutturali, dalle quale derivano importanti risorse anche per i trasferimenti alle Regioni, quali i fondi sanitari e quelli specifici per la prevenzione ed il contrasto al gioco patologico.
Il riordino è stato annunciato (e non attuato) in numerose occasioni e a partire dal 2012.

Il CONTRASTO AL DISTURBO DA GIOCO D’AZZARDO. LE AZIONI CONCRETE.
Una delle ultime previsioni di Riordino (la terzultima per esattezza, il Decreto Dignità 87/2018 prevedeva quanto segue (all’art. 9, c. 6-bis): «una riforma complessiva in materia di giochi pubblici in modo da assicurare l’eliminazione dei rischi connessi al disturbo da gioco d’azzardo e contrastare il gioco illegale e le frodi a danno dell’erario, e comunque tale da garantire almeno l’invarianza delle corrispondenti entrate».
Ebbene il Riordino potrebbe “mettere in ordine” una serie di punti.

Innanzi tutto occorre restituire stabilità al sistema concessorio per il ruolo indiscusso nel contrasto al disturbo da gioco d’azzardo. E la stabilità passa per
- una certezza e coerenza normativa e delle remunerazioni delle attività previste in concessione e dunque per un definitivo stop agli aumenti di tassazione;
- un processo di qualificazione reputazionale del gioco pubblico che non solo lo distingua dall’offerta illegale ma che lo ponga al centro delle misure di contrasto all’illegalità ed al disturbo dal gioco d’azzardo sia agli occhi dell’opinione pubblica sia gli occhi delle Istituzioni.

In secondo luogo, occorre definire il superamento della “questione territoriale” che sta sempre più velocemente imponendo la chiusura di intere filiere distributive del gioco pubblico per i divieti sulla sostanziale totalità di intere Regioni dei distanziometri espulsivi, da un lato, e per l’insostenibilità di limitazioni orarie eccessive, dall’altro. Occorre presidiare il territorio in modo misurato senza concentrazioni o marginalizzazioni, tenendo conto della struttura urbana del medesimo.
- i distanziometri, peraltro inefficaci, sono viziati da dimostrati e conosciuti errori tecnici (sono troppi e inutili i luoghi sensibili, eccessivi i metri di interdizione, troppo spesso illogici i criteri di calcolo, cerchio o percorso pedonale) al punto da rendere non insediabile la quasi totalità dei territori;
- il numero delle ore di interdizione giornaliera supera di gran lunga il limite massimo di divieto imposto dalla Conferenza Unificata in materia del 2017 di 6 ore giornaliere;
- queste misure, quasi sempre inefficaci ai fini dell’obbiettivo che dichiaratamente intendono perseguire ovvero il contrasto al disturbo da gioco d’azzardo, stanno invece riducendo progressivamente le condizioni di tutela degli utenti in quanto, provocando la cancellazione dell’offerta pubblica, determinano lo sversamento della domanda nella crescente parallela offerta illegale (con le inevitabili conseguenze per la tutela dei giocatori e di danno alle imprese e alle entrate erariali).

In terzo luogo occorre definire l’introduzione di strumenti realmente efficaci di prevenzione e contrasto rispetto al disturbo da gioco d’azzardo, attivando un processo di “qualificazione della domanda”, quali:
- incentivi al processo di maturazione della domanda, programmando campagne di informazione e responsabilizzazione a cura di operatori privati e pubblici;
- trasferimento a favore gli Enti locali di parte delle esistenti imposte sul gioco pubblico sviluppato sul territorio di riferimento (senza ulteriori aumenti di tassazione), per assicurare al Servizio Sanitario Nazionario risorse per l’attuazione di politiche di prevenzione e cura sul territorio nelle strutture per le dipendenze del Servizio stesso e prevedendo un piano di controlli e verifica regionale;

In quarto luogo occorre definire l’introduzione di strumenti realmente efficaci di prevenzione e contrasto rispetto al disturbo da gioco d’azzardo, attivando un processo di “qualificazione dell’offerta” di gioco pubblico e delle reti distributive (apparecchi da intrattenimento, scommesse e gioco del bingo), in termini di prodotto, ambienti, personale, tramite:
- l’attivazione di strumenti di accesso alle aree di gioco e del Registro nazionale di esclusione alimentabile anche da familiari (già operativo per il gioco a distanza);
- la revisione dei parametri di gioco degli apparecchi (volta a ridurre la spesa oraria da parte del giocatore);
- la certificazione delle caratteristiche dei luoghi di gioco (modalità di accesso, formazione e responsabilizzazione degli addetti, ponderazione degli orari commerciali);
- la diversificazione dell’offerta di gioco tra punti specializzati (sale dedicate VLT, sale scommesse e sale bingo) e punti “generalisti”;
- l’effettiva evoluzione tecnologica delle AWP (c.d. “AWP remote”) con completa gestione online realtime (da server remoto) delle funzioni essenziali degli apparecchi da intrattenimento: (i) trasmissione dei contenuti di gioco agli apparecchi, monitoraggio e studio della domanda, modificabilità a distanza di tutti i parametri di gioco; (ii) autorizzazione all’avvio delle partite; (iii) verifica dell’integrità del software, in funzione di non manomissione; (iv) abbinamento con soluzioni di filtro di accesso al gioco e di induzione al gioco responsabile.

E’ chiaro infine che dette eventuali ulteriori iniziative ed investimenti potranno essere chiesti al comparto solo ed esclusivamente dopo avere definitivamente ripristinate la stabilità di sistema e la certezza del diritto del regime e della remunerazione del sistema concessorio in premessa evidenziate. Diversamente risulta non possibile la pianificazione delle attività.

La donna italiana potrà più metter piede in nessun casinò maltese, e non potrà più giocare ad alcun gioco d’azzardo online

Una siracusana di 47 anni è stata condannata dal Tribunale di Malta per essersi giocata al casinò dei fondi a lei affidati per un investimento. A nulla è servita la difesa dell'avvocato che aveva chiesto l'assoluzione, sottolineando che la donna non aveva precedenti penali e che aveva già rimborsato la somma di 10.000 euro persa al gioco.

Le ammissioni di S.P. e la sua richiesta di aiuto per uscire dalla dipendenza dal gioco hanno influito sulla decisione del magistrato, l’imputata è stata infatti condannata a due anni di reclusione con quattro di condizionale, e quindi resterà in libertà.

La donna dovrà seguire un trattamento riabilitativo contro la ludopatia di tre anni e non potrà più metter piede in nessun casinò maltese, e non potrà più giocare ad alcun gioco d’azzardo online.. Il gioco d’azzardo, è oramai considerato una patologia vera e propria, che verrà curata presso ogni Asl del territorio. Il nome scientifico della malattia è ludopatia, appunto “dipendenza da gioco d’azzardo”, e il numero delle persone che ne soffrono è sempre in aumento, anche nel nostro Paese, soprattutto tra i giovani.

Per Giovanni D'Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, i genitori considerano raramente, o mai, che i giochi di denaro rappresentano un comportamento a rischio. Sono moltissimi coloro che diventano “dipendenti dal gioco” e che per questo mettono in discussione le loro vite, i loro affetti e il loro futuro, coinvolgendo le famiglie in un vero baratro. La situazione rappresenta una tale emergenza tanto da mettere in allerta anche le più alte cariche dello Stato.

(30 novembre 2019)

Perché anche in vacanza, non smettiamo mai di essere poliziotti con il cuore e nelle azioni!

Ne è dimostrazione un agente della Squadra Volante del Commissariato di P.S. di Carpi, libero dal servizio, che il mese scorso ha salvato la vita ad un signore di 70 anni in arresto cardiocircolatorio.
I fatti sono avvenuti ad Antrodoco, in provincia di Rieti, paese natale del poliziotto, che si trovava in quella località per trascorre qualche giorno di vacanza. Udite delle urla di una donna provenire dalla casa di fronte, l’agente si immediatamente precipitato a casa della signora, dove sdraiato sul divano il marito respirava con estrema difficoltà.


All’improvviso, l’anziano - tra l’altro affetto da cardiopatia, edema polmonare e sofferenza renale – ha cessato di respirare andando in arresto cardiaco. Subito l’agente di Polizia, capendo che la situazione era disperata e che l’uomo lottava tra la vita e la morte, ha iniziato le manovre di rianimazione, acquisite durante i corsi di abilitazione BLSD in Questura, in attesa dell’arrivo dei sanitari.
Grazie al massaggio cardiaco e alla respirazione bocca a bocca effettuate per diversi minuti che sembravano interminabili, il cuore del 70enne ha ripreso a battere e contemporaneamente l’uomo ha ricominciato a respirare autonomamente se pur con molta fatica.


L’auto medica, giunta sul posto, ha poi proceduto al trasporto in ospedale dell’anziano.
Condividiamo di seguito le parole di ringraziamento pervenute al Dirigente del Commissariato di P.S. di Carpi da parte dei familiari:
“…volevamo esprimere in qualche modo il nostro infinito ringraziamento per l’operato del suo dipendente … che il 25 ottobre 2019, ha salvato la vita a mio padre, colpito da una crisi respiratoria. Noi Alberto lo conosciamo bene, abita a pochi passi da casa nostra quando torna in paese, ma quel giorno ringrazio il cielo che si trovasse qui, perché appena mia madre ha iniziato a gridare aiuto, lui si è precipitato a casa nostra eseguendo la respirazione bocca a bocca a mio padre salvandolo da morte certa. Ci perdoni se la disturbiamo con questa lettera ma ci sentivamo in dovere di farla, le porgiamo i nostri cordiali saluti e vi ringraziamo tutti per quello che fate ogni giorno sempre.”

 

Sabato, 30 Novembre 2019 15:12

Sassuolo, droga e armi in un autolavaggio

Droga e armi in un autolavaggio a Sassuolo: arrestati dalla Polizia di Stato i due proprietari


Personale del Commissariato di P.S. di Sassuolo ha tratto in arresto due cittadini italiani, padre e figlio, rispettivamente di 57 e 29 anni, responsabili del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, nonché di detenzione illegale di arma da guerra e di pistola con matricola abrasa.


Nel corso di una attività di indagine, che ha preso avvio da segnalazioni di alcuni residenti che avevano notato un via vai sospetto nei pressi di un autolavaggio alle porte della città, gli agenti attraverso servizi di osservazione e appostamenti hanno potuto confermare la frequentazione dell’attività commerciale, particolarmente intensificata nei fine settimana, da parte di soggetti tossicodipendenti, noti alle Forze dell’ordine, anche in orari notturni, quando l’attività era chiusa al pubblico.
Confermati i sospetti, gli agenti con l’ausilio di due unità cinofile antidroga della Polizia di Stato, hanno proceduto alla perquisizione dell’autolavaggio, rinvenendo all’interno della roulotte posta nel cortile di pertinenza dell’esercizio commerciale, complessivi 158 grammi circa di sostanza stupefacente del tipo marijuana, nascosti in vari contenitori di plastica; 126 grammi di hashish e 52 grammi di cocaina, parte in sasso e parte pronta per la vendita. Sotto un divanetto, inoltre, sono stati trovati tre caricatori da mitragliatore, privi di cartucce, rinvenimento che ha fatto sorgere negli agenti il sospetto che i due soggetti detenessero anche delle armi, nonostante avessero negato di possederne. In uno sgabuzzino interno su una scaffalatura, avvolto in un sacchetto di plastica, vi era una arma da guerra, nello specifico un mitragliatore marca Madsen, con accanto altri due caricatori, di cui uno rifornito di cartucce.


La perquisizione è stata estesa al locale ad uso ufficio dell’autolavaggio, dove gli operatori hanno rinvenuto una confezione termosaldata contenente 0,83 grammi di marijuana, quattro bilancini di precisione, un coltello a serramanico con lama di 12 cm, un pugnale con lama di 18 cm e quattro proiettili. Infine, in una scatola, posta accanto al computer, occultata sotto diversi fogli, si trovava una pistola marca FLL con matricola abrasa, dotata di caricatore rifornito con cinque cartucce.
Quanto rinvenuto è stato sottoposto a sequestro penale, unitamente alla somma di oltre 1000 euro in contanti di cui erano in possesso i due malviventi.


Al termine degli accertamenti, su disposizione del Magistrato di turno, padre e figlio sono stati tradotti presso la locale Casa Circondariale.

L’ente proprietario della strada deve risarcire il motociclista caduto a causa della buca. Il centauro deve solo provare il rapporto fra il bene demaniale e la lesione patita, al di là della pericolosità. Comune siciliano condannato a oltre 70mila euro di risarcimento

Le nostre strade sono piene di buche, insidie e trabocchetti che spesso sono esse stesse causa di sinistri stradali, anche letali. La manutenzione delle pubbliche vie è un obbligo per gli enti proprietari imprescindibile per la salvaguardia della sicurezza stradale e così se un motociclista cade a causa di una buca, è responsabile l’amministrazione.

A ribadirlo un’interessante ordinanza, la n. 31065/19, pubblicata il 28 novembre dalla terza sezione civile della Corte di Cassazione. Nella fattispecie, sono stati ritenute sufficienti le prove testimoniali raccolte che hanno confermato come l’incidente sia stato causato dall’asfalto dissestato e poco illuminato. In caso di responsabilità da “cose in custodia” di cui all’articolo 2051 del codice civile, infatti, il danneggiato deve provare soltanto il nesso causale fra la cosa in custodia e la lesione patita, al di là della pericolosità della prima. Peraltro, il giudice d’appello può riqualificare come da cose in custodia la responsabilità dell’amministrazione anche se tutto il procedimento di primo grado si è svolto sul presupposto della responsabilità per colpa, laddove l’attore ha agito prospettando colpe compatibili con la fattispecie del richiamato articolo 2051. Nel caso affrontato dalla Suprema Corte, è diventata definitiva la condanna del Comune a pagare in favore del motociclista oltre 71 mila euro a titolo di danno biologico e 600 per rimborso spese, nonostante il Tribunale di Catania avesse rigettato in prima istanza la domanda risarcitoria dello sfortunato centauro. In particolare, il giudice di primo grado aveva negato il risarcimento sull’erroneo presupposto che il danneggiato non avrebbe provato l’insidia o il trabocchetto.

Ma la Corte d’appello ha ritenuto ribaltare tale decisione perché in primo luogo il motociclista ha dimostrato l’esistenza della buca grazie a due testimoni e dall’altra aveva eccepito di aver agito in via principale secondo quanto disposto dall’articolo 2051 Cc e solo in subordine sul presupposto della responsabilità per colpa del comune convenuto. Sul punto il Tribunale aveva sbaglia anche nell’esercitare il potere di qualificare la domanda di cui all’articolo 113 Cpc. Quindi, non conta che il primo grado si svolga sul presupposto della responsabilità ex art. 2043 c.c.: il giudice d’appello ben può riqualificare i fatti costituitivi della pretesa azionata senza essere vincolato dal primo giudice (né da un riferimento formale della parte all’articolo 2043 Cc).

È poi irrilevante che la Corte d’appello non dia conto delle testimonianze favorevoli al Comune: la scelta delle risultanze idonee ad accertare i fatti compete al giudice del merito. È essenziale, al contrario, che il danneggiato abbia dimostrato il rapporto fra la buca e la lesione, al di là delle caratteristiche intrinseche della strada: la responsabilità in questione, infatti, è un contrappeso alla signoria che il custode ha sulla cosa, dalla quale trae beneficio.

Una decisione che per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, costituisce un ulteriore significativo precedente in favore di tutti quei cittadini rimasti vittime di questo tipo d’insidie per ottenere il giusto risarcimento, ma anche un monito per tutti gli enti proprietari e custodi delle strade per incentivare lavori di manutenzione costante della rete viaria.

(28 novembre 2019)

Sono ormai vent’anni che a Baganzola, frazione di Parma, l’Associazione Filodijuta propone sotto le feste, il tradizionale Emporio di Natale.

Aperto soltanto un mese all’anno, racchiude in sé l’impegno di tante persone. Il proprietario del fondo, che cede il negozio gratuitamente, le tante signore che per mesi cuciono, ricamano e inventano addobbi di Natale e altre creazioni originalissime, che troverete tutte in vendita nello splendido spazio espositivo. E poi ancora, biancheria per la casa, corredi per il bagno, borse e astucci, articoli in pelle, collane, bracciali, una vasta scelta di cioccolate artigianali, tea dal Bengala, mostarda mantovana e il famoso caffè della torrefazione Anceschi. Vasta anche la scelta di artigianato dal Bangladesh, con oggetti in juta, preziose stoffe indiane, pietre, ceramiche dipinte a mano e tanti manufatti dal Bangladesh. Insomma, questi sono solo alcuni degli oggetti davvero originali che si possono trovare all’Emporio solidale di Natale, realizzato dall’associazione di promozione sociale «Filodijuta» guidata da Lorena Sghia.  

L’Emporio di Natale è un temporary shop a sostegno di numerosi progetti avviati in Bangladesh. L’Associazione parmigiana in Bangladesh ha dato vita ad una casa famiglia per accogliere bambini di strada, un centro di fisioterapia, un enorme impianto di potabilizzazione che fornisce acqua potabile a duemila persone e al progetto di scuola primaria «Lekhapora Shikbo» del quale fanno parte le scuole dedicate al piccolo Tommy, alla poetessa Paola Cannas, madre dello scrittore Marco Vichi e Domenico Belotti. Lo staff bengalese, coordinato dal parmigiano Alessandro Mossini, è composto da 52 persone che ogni giorno operano per rendere la scuola e l’istruzione una realtà e non solo un sogno, per quasi 1000 bambini. 

Anche il tradizionale strudel del Trentino sarà in vendita nei giorni 15 e 16 dicembre direttamente in negozio, perseguendo, ovviamente, lo scopo della solidarietà.

L’Emporio di Natale Filodijuta è aperto dal 24 novembre al 31 dicembre 2019, a Baganzola, in Strada Baganzola 211, ogni giorno dalle 9.00 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 19.30.

Dal 16 al 22 di dicembre, inoltre, avranno una postazione all’interno del centro commerciale Euro Torri di Parma.

Foto a cusa di Francesca Bocchia 

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L’appuntamento di oggi, all'Auditorium Paganini di Parma per l'inaugurazione dell'anno accademico 2019-2020 dell'Università di Parma, si è aperto alle 11 con l’ingresso del corteo accademico e con gli interventi musicali del Coro Universitario “Ildebrando Pizzetti”, diretto da Ilaria Poldi. 

Dopo i saluti del Presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini, del Sindaco di Parma Federico Pizzarotti e del Presidente della Provincia di Parma Diego Rossi, sono intervenuti il Rettore Paolo Andrei, il Presidente del Consiglio degli Studenti Yuri Ferrari e la Presidente del Consiglio del Personale tecnico amministrativo Rita Ollà.

Ospite d'eccezione il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, accolto al suo arrivo con entusiasmo. 

La prolusione è stata dedicata al tema dello sviluppo sostenibile. A tenerla Enrico Giovannini, Professore ordinario di Statistica economica e portavoce dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS), intervenuto sul tema Salvare il pianeta e salvare l’umanità. Utopia o dovere morale? Anche il capo dello Stato è intervenuto sul tema del cambiamento climatico e della sostenibilità ambientale. 

 

Foto a cura di Francesca Bocchia 

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La panchina rossa. Simbolo del sangue versato ingiustamente da tante donne vittime di violenza. Simbolo di impegno per tutelarle e di rispetto.

Rispetto che in tante piazze d'Italia si è ribadito il giorno 25 di novembre. Rispetto che purtroppo a Colorno è mancato nel parco di via Pasini. Proprio in prossimità della panchina rossa installata nell'area verde, qualcuno ha scelto di bivaccare e di organizzare un festino all'aperto a base di alcool e fumo. Il parco è già stato più volte oggetto di vandalismi frequenti, ma questa volta si è oltrepassato il limite.

Questa mattina il simbolo della "violenza sulle donne" è stato trovato accerchiato dal rudo. Grossi bicchieri trasparenti di plastica, tantissimi mozziconi di sigaretta e persino una grossa bottiglia di spumante. Il tutto è stato abbandonato nell'erba e sulla panchina senza alcun pentimento.

Un brutto gesto che speriamo non avvenga di nuovo. Se non si vuole rispettare il "bene comune" o l'ambiente, che almeno si rispettino tutte quelle donne che hanno perso la vita, le loro famiglie e tutte coloro che stanno soffrendo anche in questo istante, abusi fisici e psicologici.

il gruppo
Amo Colorno

Giornate intense per gli Operatori della Questura di Parma, coadiuvati da personale dell’unità Cinofila di Bologna, Reparto prevenzione Crimine di Reggio Emilia, operatori della Polizia Municipale durante i controlli straordinari del territorio svolti negli ultimi giorni al fine di contrastare il fenomeno di spaccio di sostanze stupefacenti nei Parchi Pubblici della città Parma, nel centro cittadino, e per il contrasto dell’immigrazione clandestina. 

Sono stati effettuati controlli nel Parco Ducale e nel Parco Nord, nonché nel centro cittadino, nelle zone di piazza Ghiaia e del Battistero che hanno portato al rinvenimento di diverse quantità di sostanze stupefacenti nascoste tra le siepi ed in alcuni viali dell’Oltretorrente

Nel Parco Nord sono state rinvenute gr. 103.,7 di sostanza stupefacente tipo Hashish e gr. 268,2 di sostanza tipo Marijuana., nell’oltretorrente circa 55 grammi di Marijuana.

I controlli effettuati portavano all’identificazione di 72 persone e 48 veicoli.

Contestualmente sono stati controllati due cittadini stranieri irregolari e particolarmente pericolosi.

Uno di origini Marocchine 98’, pluripregiudicato, già gravato da diverse condanne per reati contro la persona e il patrimonio. Nel dettaglio aveva compiuto in passato gravi rapine nel centro cittadino di Parma. Per tutti questi motivi è stato sottoposto all’Ufficio Immigrazione che gli ha notificato l’espulsione dal territorio nazionale, con accompagnamento al cpr di Potenza pericolosità sociale. Il tutto in attesa del suo effettivo allontanamento dall’Italia.

Espulsione per pericolosità sociale anche nei confronti di un Senegalese classe 93’, sempre rintracciato da equipaggi delle volanti in questo centro cittadino, gravato da numerose condanne per rapine ed altri reati contro il patrimonio.  Quest’ultimo è stato sottoposto all’espulsione dal t.n. per pericolosità sociale, con accompagnamento al cpr di Bari.

Gli introiti del tradizionale appuntamento che si svolge tutti gli anni a Montecavolo consentiranno di acquistare un monitor e un ecografo utili per la cura dei pazienti in Dialisi.

Un monitor in grado di misurare molteplici parametri vitali, la pressione arteriosa, la frequenza cardiaca e la saturazione di ossigeno del sangue per i pazienti dializzati e un ecografo a infrarossi per visualizzare meglio le vene, utile agli infermieri di Dialisi per effettuare la venipuntura con maggiore precisione. Questi sono gli strumenti che saranno acquistati dall’Ausl IRCCS di Reggio Emilia per il reparto di Nefrologia e Dialisi del Santa Maria Nuova grazie agli 11mila 850 euro raccolti in occasione della “Sagra dal Scarpasoun” e donati dall’azienda reggiana “Nonna Lea-Nonno Pepi” che organizza il tradizionale appuntamento.

Ad accogliere e ringraziare i titolari dell’azienda, la signora Adriana Giberti e i figli Eleonora e Patrick Benassi, sono stati il direttore generale dell’Ausl Fausto Nicolini e l’équipe medica e infermieristica della struttura complessa di Nefrologia e Dialisi con il direttore Mariacristina Gregorini.

Il direttore Nicolini ha ringraziato sottolineando la sensibilità che questa famiglia ha da anni nei confronti dell’attività dell’Ausl e il grande valore che hanno iniziative come questa a testimonianza della vicinanza della comunità reggiana al Servizio di Sanità pubblica.

Nella nostra Provincia le persone che hanno bisogno di dialisi sono attualmente 353: di queste, 144 la effettuano al Santa Maria Nuova, 161 presso i cinque Centri Dialisi presenti sul territorio, uno in ciascun Ospedale della Provincia (cosiddetti CAL o “Centri Dialisi ad Assistenza Limitata”), tutti afferenti alla Struttura Complessa di Nefrologia e Dialisi del Santa Maria Nuova; altri 48 pazienti effettuano la dialisi peritoneale, una metodica dialitica che permette il trattamento a domicilio. I pazienti dializzati sono avviati al percorso di Trapianto renaletutte le volte che le condizioni cliniche lo consentono; nel 2019 hanno ricevuto il trapianto renale 21 cittadini residenti nella nostra Provincia e 175 sono le persone già portatrici di trapianto renale seguite nel Centro.

La Nefrologia e Dialisi è dotata inoltre di 14 posti letto di degenza per la cura delle malattie renali ed effettua una intensa attività ambulatoriale sia al Santa Maria Nuova che in tutto il territorio provinciale per la prevenzione e la cura delle nefropatie.

I volontari impegnati in questi giorni in via del Taglio nella realizzazione degli anolini solidali. 

E’ la città più bella quella che in questi giorni si sta alternando ai taglieri nella sede della Protezione Civile per produrre gli anolini solidali che contribuiranno a migliorare le condizioni di cura dei pazienti del Nuovo Centro Oncologico. Fra Parma e provincia più di 1600 volontari di ogni età e provenienza, impastano nuove amicizie e le materie prime, tutte donate da Conad Centro Nord. 
Gli anolini si potranno comprare sabato 30 novembre e domenica 1 dicembre: a Parma sotto i Portici del Grano, sabato dalle 16 alle 20, domenica dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 20; a Fidenza in piazza Garibaldi sabato 10-13, 15-18 e domenica 10-13; a Noceto nella piazza principale sabato dalle 17 e domenica dalle 10 per tutta la giornata; nei punti vendita Conad di Parma, Fidenza e Noceto. Sempre fino ad esaurimento.

Di carne o formaggio, gli anolini di Parma Facciamo Squadra saranno in vendita in pacchi da un chilo, surgelati e in borsa termica. 

Chi comprerà un pacco da un chilo al costo di 30 euro, in realtà ne donerà 120 perché Barilla, Chiesi Farmaceutici e Fondazione Cariparma aggiungono un euro ciascuno, quadruplicando l’importo donato.

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Forum Solidarietà – Centro Servizi per il Volontariato in Parma 
www.forumsolidarieta.it  0521.228330

 

Giovedì, 28 Novembre 2019 15:15

Si illumina il centro storico di Modena

Modenamoremio, società di promozione del centro storico di Modena, dà il via a un ricco programma di attività per scoprire le meravigliose atmosfere del centro durante il periodo delle festività natalizie.

Domani, venerdì 29 novembre, alle ore 17.30 si accenderanno le tradizionali luminarie con partenza da Piazza xx settembre. Scortati dalla marching band Bandessa ci si dirigerà verso Piazza Grande, Piazzetta delle Ova, Piazza Roma e si concluderà presso la rotonda di Piazzale Natale Bruni. Gli abeti luminosi posizionati in ciascuna Piazza sono sostenuti rispettivamente daBanco BPM, BPER Banca, Ing. Ferrari spa, Usco e Marchio Tradizione e Sapori di Modena. Come negli ultimi due anni, anche grazie al prezioso contributo del Gruppo HERA, le luci del centro città rimarranno accese fino al 31 gennaio 2020 in occasione delle fiere di Sant’Antonio e di San Geminiano. Un ringraziamento particolare va all’Amministrazione Comunale e ai commercianti del centro storico che sono riusciti a prolungare l’allegro clima di festa così da rendere più sicura e accogliente la città nel mese di Gennaio.

Sempre domani verranno inaugurate due installazioni firmate Lunati Manufacturing. La prima “Il Natale vien da sotto” sarà allestita al centro di Piazza xx settembre mentre la seconda #teniamocipermano comparirà nella rinnovata Piazza Mazzini. Saranno due allestimenti creativi che attireranno la curiosità di tanti modenesi e non solo. Invitiamo tutti i visitatori a condividere i propri scatti sulla pagina Facebook e Instagram di @modenamoremio.

Sabato 30 novembre, invece, per il tredicesimo anno consecutivo, torna a grande richiesta il Trenino di Natale. L’inaugurazione ufficiale avverrà alle ore 17 alla presenza di autorità e sponsor. Quest’anno il capolinea è in Piazza Grande. Il trenino sarà attivo tutti i giorni fino al 6 gennaio, escluso il 25 dicembre e il 1 gennaio (orario: 9.30 - 12.30 e 15.30 - 19.30).

Durante le mattine dei giorni feriali, fino al 20 dicembre, il mezzo sarà a disposizione delle scuole. Come lo scorso anno, i bambini fino a 12 anni pagheranno 1 euro e gli adulti 2 euro. Parte dei fondi raccolti saranno donati ad AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla)

Novità: Domenica 1 e 8 dicembre Massimo Olivieri Fotografo scatterà il vostro ricordo di Natale che grandi e piccini potranno ritirare gratuitamente presso il suo negozio in via Albinelli 52!

Ringraziamo per il sostegno Marchio Tradizione e Sapori di ModenaGruppo Cremonini,Roadhouse, GB Ricambi Group e Banco BPM.

A seguire, verso le ore 18, sarà inaugurata anche l’Accademia del ghiaccio in Piazza Roma: 400mq da pattinare per un’emozionante e imperdibile esperienza dedicata a tutta la famiglia. La pista sarà aperta tutti i giorni fino al 2 febbraio 2020 (orari e costi su www.modenamoremio.it).

Obbligatoria la prenotazione per le scuole e i gruppi superiori alle 10 persone (Clarissa 3332396770) così come per le lezioni di pattinaggio (Catia 3382342204).

Il programma e l’elenco completo dei negozi associati a Modenamoremio, che contribuiscono ad arricchire il centro della nostra città, sono consultabili anche su www.modenamoremio.it

Si ringrazia per il sostegno e il patrocinio il Comune di Modena.

Raccolta fondi Centro oncologico oltre quota 200mila. In attesa degli anolini solidali del prossimo weekend, le istruzioni per donare e firmare insieme un grande progetto a servizio del territorio.

Parma -

I mattoncini di cuore crescono e fanno salire la raccolta fondi per il nuovo Centro Oncologico a oltre 200 mila euro. Un importante traguardo raggiunto grazie alla volontà di tanti donatori che si arricchirà della solidarietà degli Anolini di Parma Facciamo Squadra e di tutti coloro che sabato e domenica prossima decideranno di acquistare il “galleggiante” parmigiano sotto i Portici del Grano in piazza Garibaldi.

Per sostenere il progetto del nuovo Centro oncologico, sempre sabato pomeriggio (dalle 16 alle 20) e domenica tutto il giorno (dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 20) sarà possibile acquistare, a fianco dello stand dell’anolino solidale, i biglietti della lotteria lanciata dalle associazioni di volontariato con oltre 30 i premi in palio ed estrazione il 13 gennaio sotto i portici dell’Ospedale Vecchio.

Per chi volesse firmare un mattoncino di cuore è inoltre possibile fare una donazione tramite bonifico bancario (Iban IT47F 06230 12700 0000 38377020) con offerta minima di 50 euro ed inviare una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. per accordarsi sulla firma. 

Tanti i modi per contribuire ad un grande obiettivo al servizio di un intero territorio: rendere più funzionale e accogliente il nuovo Centro oncologico, con migliorie introdotte da subito perché il meglio della cura può essere adesso.  Grazie al fondamentale sostegno di Fondazione Cariparma è, infatti, già entrato in funzione nel reparto di radioterapia dell’Ospedale Maggiore HyperArc, un raggio per trattare in modo più rapido ed efficace le lesioni cerebrali negli adulti e nei bambini. E’ questo è solo il primo obiettivo di “insieme con te”, la raccolta fondi che ha il sostegno di Azienda Ospedaliero-Universitaria con il Comitato Consultivo Misto aziendale, Azienda Usl e Università degli Studi di Parma, CTSS, Fondazione Cariparma, Unione Parmense degli Industriali e Munus Fondazione di Comunità di Parma onlus.

 

Un Centro di eccellenza

Il Centro Oncologico rappresenterà un nodo di alta specialità all’interno di una rete diffusa sul territorio attraverso le Case della Salute e i servizi dedicati ai malati oncologici.

La struttura si svilupperà su 6 piani e ospiterà la Radioterapia, l’Oncologia medica con l’area prelievi e ambulatoriale (ex day hospital) e il reparto di degenza. In totale circa 9.000 metri di superficie lorda, con un raddoppio delle aree attualmente a disposizione dei singoli reparti.

Il Centro oncologico sorgerà all’ingresso di via Volturno dell’Ospedale Maggiore, a fianco della Torre delle Medicine alla quale sarà collegata attraverso percorsi interni. Il parcheggio attualmente esistente verrà ampliato e passerà dagli attuali 100 a 300 posti auto, di cui gran parte riservati ai pazienti oncologici.

Il primo piano rappresenterà l’ingresso vero e proprio del Centro Oncologico con un vasto spazio dedicato all’accoglienza con servizi per gli utenti, sala d’attesa e un’aula polivalente. Il piano terra e il piano seminterrato ospiteranno invece la Radioterapia, con gli ambulatori e i 3 grandi locali per i trattamenti oncologici ad alta tecnologia. Il secondo piano sarà dedicato agli ambulatori per le visite oncologiche e i prelievi con un’ampia sala d’attesa, mentre le stanze per le terapie saranno collocate al terzo. La degenza di Oncologia medica occuperà invece il quarto e ultimo piano della struttura di cui si vedrà la posa della prima pietra nella prossima primavera.

Guardia di Finanza. Parma: un chilo di droga nello stomaco. Arrestato “ovulatore”.

Nell’ambito del potenziamento dei controlli di polizia economico-finanziaria, svolti sulle principali vie di comunicazione della provincia parmense, le Fiamme Gialle di Parma hanno sequestrato oltre un chilo di sostanze stupefacenti, tra eroina e cocaina, e tratto in arresto G.U. di 19 anni – cittadino nigeriano – che fungeva da corriere ovulatore.


Durante uno dei controlli antidroga, svolto nei pressi della stazione ferroviaria del capoluogo, l’attenzione dei finanzieri in servizio veniva attirata dal giovane nigeriano, appena sceso da un treno proveniente da La Spezia. Il diciannovenne, infatti, appariva particolarmente nervoso e guardingo per cui i militari decidevano di effettuare un controllo, richiedendo i documenti identificativi e la motivazione della sua presenza a Parma.

Le risposte evasive del giovane alle domande di routine inducevano i finanzieri ad approfondire il controllo presso la caserma di Via Torelli, sede del Gruppo delle Fiamme Gialle di Parma. Successivamente, l’atteggiamento del diciannovenne, sempre più agitato e sofferente, convinceva i finanzieri ad accompagnare il giovane all’Ospedale Maggiore di Parma, per eseguire una radiografia allo stomaco e verificare la presenza di eventuali ovuli ingeriti. All’esito dei controlli sanitari, il nigeriano risultava essere un “ovulatore”, ossia quel tipo di “narco-corriere” che carica all’interno del corpo, ingerendoli, ovuli termosaldati contenenti sostanze stupefacenti.


L’utilizzo dei corrieri ovulatori nelle rotte del traffico di stupefacenti risulta sempre più frequente a motivo del bassissimo costo del trasporto, cui si aggiunge la facilità di reperimento di persone in difficoltà disposte ad assumersi il rischio di fungere da corriere.
Al termine dell’operazione, sono stati sequestrati 95 ovuli, per un totale di 1,1 chili tra eroina e cocaina, il cui valore complessivo sul mercato illecito è pari a oltre centomila euro.
Il giovane extracomunitario è stato quindi tratto in arresto in flagranza di reato e posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.


L’operazione si inquadra in una più diffusa azione di controllo economico del territorio che coinvolge quotidianamente i Reparti del Corpo, anche attraverso il servizio di Pubblica utilità “117”, con finalità preventive e repressive e mediante piani di intervento dinamico in tutta la provincia, in modo particolare nelle zone più a rischio, come le principali rotabili e le stazioni ferroviarie.

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Così è all'interno il primo sottomarino transoceanico intercettato in Europa carico di droga: ecco il video della Guardia Civil. Gli agenti hanno contato 152 balle di cocaina, che rappresentano 3.000 chili di droga

Questa mattina, gli agenti della Guardia Civil spagnola, hanno finito di contare un totale di 152 balle di cocaina che il natante sottomarino stava portando all'interno, pari a 3.000 chili di droga, come già annunciato sulla stampa mondiale. Il sommergibile è realizzato in fibra di vetro ed è il primo ad essere intercettato in Europa. La missione del sottomarino, secondo fonti vicine all'indagini, era di passare la droga tra una nave e l'altra nell'Atlantico. Per Giovanni D’Agata, presidente “Sportello dei Diritti”, il video prova che il traffico di sostanze stupefacenti a livello globale non conosce frontiere ed utilizza metodi sempre più sofisticati ed innovativi per superare i confini e i controlli.

Ecco il video postato su YouTube all'indirizzo: https://www.youtube.com/watch?v=_qlpKLHT8vw.

( 27 novembre 2019 )

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Venerdì 29 novembre sciopero generale nazionale di 24 ore indetto da USB lavoro privato. Possibili disagi per gli utenti dei servizi Seta delle province di Modena e Reggio Emilia.

Modena,

SETA S.p.A. informa che per venerdì 29 novembre è stato indetto uno sciopero generale nazionale di 24 ore da parte dell’Organizzazione Sindacale USB Lavoro Privato. L'adesione allo sciopero da parte del personale SETA potrebbe dar luogo a disagi, pregiudicando la regolarità del servizio con modalità differenti a seconda del bacino provinciale di riferimento.

BACINO PROVINCIALE DI MODENA

Servizio urbano: servizio garantito dalle ore 06,30 alle ore 08,30 e dalle ore 12 alle ore 16,00; possibili disagi nelle restanti fasce orarie.

Servizio extraurbano: servizio garantito dalle ore 06,00 alle ore 08,30 e dalle ore 12,30 alle ore 16,00; possibili disagi nelle restanti fasce orarie.

BACINO PROVINCIALE DI REGGIO EMILIA                                                                                                      

Servizio urbano ed extraurbano: possibili astensioni dalle ore 9 alle 13 e dalle ore 15,30 fino al termine del servizio.

 

Il servizio riprenderà regolarmente con le corse che inizieranno dopo il termine delle eventuali astensioni dal lavoro. Le corse garantite anche in caso di sciopero sono indicate nelle tabelle orarie presenti alle fermate e pubblicate nelle sezioni "Linee" dei rispettivi bacini territoriali sul sito internet www.setaweb.it. Informazioni in tempo reale sugli orari di passaggio dei bus sono disponibili direttamente sul proprio smartphone/tablet scaricando l’applicazione gratuita “Seta”, disponibile negli store online delle piattaforme Apple ed Android. Il servizio è accessibile anche attraverso la sezione “Quanto manca?” del sito internet di Seta.

Per ogni ulteriore informazione gli utenti possono contattare SETA al numero telefonico 840 000 216 oppure via WhatsApp al numero 334 2194058.

Ieri, a metà mattina, due cittadini stranieri di origine Ghanese, sono entrati nel negozio Champions di via Mazzini aggirandosi con fare sospetto. La commessa, accorgendosi che mancavano dei vestiti, nonostante non fosse suonato il dispositivo di sicurezza all’uscita dal negozio, ha chiamato subito il 113 e i due sono stati bloccati dalle pattuglie di Polizia mentre si stavano allontanando in via Garibaldi accennando la fuga, con una strana borsa gialla. 

Ad una prima perquisizione sono risultati entrambi in possesso di diversi capi di abbigliamento di proprietà del negozio Champions, ma anche Tezenis ed H&M, per un valore complessivo di circa 700 euro, ancora tutti con i dispositivi antitaccheggio. 

Grazie all’ausilio della Polizia Scientifica si è riscontrato che nella borsa gialla vi era un doppio fondo schermato che impediva di rilevare gli antitaccheggi. Gli abiti sono stati restituiti ai rispettivi negozi del centro e grazie alle telecamere di videosorveglianza è stato possibile ricostruire tutto il percorso fatto dai due uomini e i momenti dei furti. I due soggetti, su disposizione del pubblico Ministero sono stati trattenuti all’interno delle camere di sicurezza della Questura di Parma e saranno processati per direttissima, per il reato di furto aggravato continuato in concorso.

 

 

Dopo alcuni mesi di osservazione e controllo, i carabinieri hanno scoperto che una coppia di coniugi gestivano un traffico di prostitute di origine cinese, in un appartamento di Monticelli Terme, in provincia di Parma.
Lui parmigiano classe 84 e lei cinese classe 81, residenti a Reggio Emilia sono stati denunciati per favoreggiamento della prostituzione. Al momento del controllo sono state identificate una cittadina cinese classe 72 e una classe 71 in Italia senza fissa dimora.

Sono quattro i soggetti arrestati nel corso di uno specifico servizio antidroga effettuato congiuntamente da personale della Squadra Mobile e della Polizia Municipale nella giornata di ieri, a Modena.

Grazie anche alle segnalazioni dei cittadini relative a via vai sospetti all’interno di due abitazioni in via Rua Frati Minori e in via Battisti, gli agenti hanno effettuato nei giorni scorsi mirati servizi di appostamento, individuando un soggetto che entrava ed usciva dalle suddette abitazioni.

Gli agenti hanno, pertanto, deciso di procedere ad un controllo e, con l’ausilio della Squadra Volante, l’uomo è stato fermato in zona Policlinico a bordo dell’autovettura, dopo un breve inseguimento. Alla vista della Polizia lo stesso aveva cercato di scappare allontanandosi a forte velocità. 

Il soggetto, un tunisino di 31 anni, è stato trovato in possesso di 5 grammi di cocaina e della somma in contanti di 3800 euro. 

La perquisizione è stata estesa all’abitazione di via Battisti, dove al momento del controllo si trovava un italiano del ’67, ivi residente. All’interno dell’appartamento sono stati rivenuti un chilo di eroina, occultato in mezzo alle lenzuola del letto, 100 grammi di cocaina, nascosti dentro un calzino annodato dietro un vecchio stereo, oltre a materiale per il confezionamento. Infine, sotto lo scarico del rubinetto del bagno dentro un mobile, è stata recuperata una pistola scacciacani priva del tappo rosso.

Anche l’appartamento di via Rua Frati Minori è stato sottoposto a perquisizione. Anche qui gli agenti hanno rinvenuto e sequestrato a carico di un 22enne di nazionalità libica e un 17enne tunisino ulteriore sostanza stupefacente: un etto di cocaina, 50 grammi circa di eroina e 10 grammi di marijuana ed hashish, oltre alla somma in contanti di circa 12.000 euro.

Al termine degli accertamenti di rito, su disposizione del Magistrato di turno, i tre malviventi, tutti con precedenti di polizia in materia di stupefacenti, sono stati associati alla locale Casa Circondariale.

Il 17enne tunisino, invece, è stata tradotto presso il carcere minorile di Bologna.

Quest’ultimo è risultato anche destinatario di una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale per i Minorenni dell’Emilia Romagna su richiesta della Procura competente di Bologna a seguito di un’indagine, effettuata proprio dalla locale Squadra Mobile, relativa ad una rapina, avvenuta in zona Morane la notte tra il 2 e il 3 ottobre scorsi, nel corso della quale insieme ad alcuni complici, il giovane aveva rubato 800 euro ad un connazionale.

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