Domenica, 01 Marzo 2020 16:48

Ancora un incendio in zona Traversetolo

Ancora un incendio in zona di Traversetolo la scorsa notte.

Non si conosce se l'episodio sia di natura dolosa, fatto sta che la coincidenza con altri incendi sviluppati nel passato recente lasci aperte anche questo tipo di ipotesi. Sul luogo sono prontamente intervenuti i Carabinieri e la quadra dei Vigili del Fuoco.

Nessun danno è stato segnalato a case e persone.

La cantante Cristina Fontanelli è nata a Venezia il 23 giugno 1993. Dopo essersi trasferita a Fornovo di Taro in provincia di Parma, ha iniziato a studiare canto moderno insieme a Michela Ollari.

Successivamente è entrata a far parte della banda musicale del paese, per poi frequentare il Liceo Musicale Arrigo Boito di Parma.

Sotto la guida di Rossana Casale si è laureata in canto jazz a indirizzo popular.

Nel 2015 Cristina Fontanelli ha conseguito il diploma in tromba, che è uno degli strumenti che la cantante ama in modo particolare.

Appassionata di musica fin da bambina, tanto da vederla già impegnata tra le file del Gospel Mini Singers a Venezia all'età di soli 6 anni, l'artista il 20 novembre scorso ha dato alla luce il brano "Secisei", un singolo nato originariamente in inglese ma tradotto in italiano dal paroliere Nartico.

Il videoclip che accompagna questa stupenda canzone che parla di amore vero, un amore da vivere fino alla fine, è stato girato tra Venezia e Burano dal fotografo e videomaker Giacomo Bruno.

Ad Alessandro Renno il compito di accompagnare con la sua barca la cantante durante le riprese.

Direttamente dalla pagina Facebook di Cristina Fontanelli leggiamo:

"Cari amici sorrido così perché è successa una cosa bellissima‼
Il mio brano “Secisei” è stato selezionato da TelesiaTv e sarà in onda nella settimana dedicata alle artiste Donne dal 2 all’8 marzo sugli schermi di TelesiaTv nelle metropolitane di Roma, Milano, Brescia e Genova
e in 15 Aeroporti d’Italia.
Grazie,grazie, grazie, sono tanto felice!”

Per chi non l’avesse ancora ascoltata

https://youtu.be/gesLGbvmNw0 

Ph: Giacomo Bruno
MUA: Manuel Ingrassetto"

Per info e contatti:

La pagina Facebook di Cristina Fontanelli

https://www.facebook.com/CriFontanelli/

 

 

Ancora controlli straordinari. Controlli che si sono svolti per la terza volta in settimana, questa volta giovedì pomeriggio, e hanno visto coinvolti la Polizia di Stato con i colleghi cinofili, due unità giunte da bologna, una  pattuglia delle volanti e 3 del reparto prevenzione crimine di reggio emilia.

Obiettivo dei servizi sono stati il quartiere S.Leonardo e  l'Oltretorrente dove sono stati sequestrati 140 grammi di hashish e 80 di marijuana, già confezionati e pronti per lo smercio.
I controlli continueranno con intensità anche nelle prossime settimane

Comunicato Stampa di Unilog Group Spa ed Uniservice Srl in merito alle notizie apparse sulla stampa riguardanti la condanna di lavoratori impiegati presso il magazzino di Anzola dell’Emilia
Da anni la società Unilog Group Spa che gestisce magazzini alimentari in Anzola dell’Emilia (BO) è costretta a denunciare ripetuti furti.

Gli ammanchi di materiali, pallet ed alimenti negli ultimi anni sono aumentati in maniera preoccupante sino a superare i 300.000 euro.
Ciò nonostante non ci siamo arresi ai comportamenti illegali e abbiamo continuato a denunciare gli eventi più gravi in uno stillicidio di piccoli furti quotidiani di difficile contabilità. Lo abbiamo fatto anche a tutela della grande qualità del lavoro dei tantissimi lavoratori onesti che in questi anni hanno dovuto fare anche il lavoro di chi magari era impegnato a rubare.

Nei primi mesi dell’anno 2019, la svolta: prima l’arresto di un trasportatore che rubava pallet per rivenderli nel mercato illegale, poi l’indagine con telecamere nascoste avviata dalla Magistratura con l’ausilio dei Carabinieri di Anzola che ha portato all’individuazione dei responsabili di numerosi furti.

Nel nostro magazzino lavoratori sono assunti con il contratto della logistica che prevede il trattamento di fine rapporto 13ª 14ª ma, per riconoscere e premiare il “buon lavoro” abbiamo promosso accordi integrativi e previsto indennità e buoni pasto.

Per questo siamo ancor più sconcertati dai comportamenti infedeli di alcuni lavoratori, gli stessi che spesso hanno avuto atteggiamenti d’irrisione o di plateale ostruzione al lavoro.
Non di meno il ripetersi di furti ha iniziato a segnare le relazioni ed il rapporto di fiducia con i nostri committenti che ci affidano le merci per la consegna nella grande distribuzione, mettendo a rischio il lavoro di quel migliaio di lavoratori che direttamente o indirettamente ruotano intorno alla nostra attività.

Ci preme infine ringraziare la Magistratura che ha deciso di avviare le indagini ed i Carabinieri di Anzola che hanno svolto con discrezione professionalità quel paziente lavoro per l’individuazione responsabili.
Chiediamo a tutti di continuare a difendere e sostenere le aziende ed i lavoratori che hanno deciso di stare dalla parte della legalità e che vivono la legalità come un valore imprescindibile.

 

Una donna ricoverata all’ospedale Maggiore di Parma . Il sindaco Fadda: “Situazione sotto controllo”

ll sindaco di Torrile Alessandro Fadda - sentite le Autorità sanitarie competenti - comunica che è confermata la presenza di un caso di Coronavirus accertato nel Comune di Torrile.
“La persona risultata positiva al Coronavirus, una donna residente a Torrile – spiega il sindaco - è attualmente ricoverata nel Reparto Malattie Infettive dell’Ospedale Maggiore di Parma ed è trattata con terapia antivirale. L’Azienda Usl e l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, in raccordo con le autorità sanitarie regionali, hanno attivato, per questo caso positivo, tutte le procedure previste di isolamento ospedaliero durante il ricovero”.

 

La Polizia di Stato arresta residente a Mirandola per il reato di Resistenza a Pubblico Ufficiale. Un tunisino invece rapina un marocchino e viene arrestato.

Verso le ore 23:40 del 28 febbraio u.s., personale del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Mirandola ha tratto in arresto per il reato di Resistenza a P.U. un cittadino italiano classe ’78.

Gli agenti sono intervenuti su segnalazione da parte di un ristoratore di Mirandola che riferiva di avere problemi con un avventore che in evidente stato di alterazione alcolica aveva tentato di pagare il conto con una carta di credito non valida e che al momento non aveva contanti per farlo.

L’uomo sentito in merito alla vicenda immediatamente poneva un atteggiamento ostile verso gli operatori e veniva accompagnato presso il commissariato per procedere all’identificazione.

All’arrivo in ufficio l’uomo sferrava un colpo ad uno degli agenti ed un calcio all’altro prima di essere bloccato definitivamente. Durante le suddette fasi l’uomo continuava ad offendere ripetutamente con frasi ingiuriose e minacciose gli agenti che alla luce dei comportamenti messi in atto procedevano all’arresto per i reati di cui sopra.

Nella mattinata odierna al termine del giudizio effettuato con rito direttissimo l’uomo è stato condannato alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla P.G.

Un tunisino rapina un marocchini, arrestato.

Nella serata del 28 febbraio, invece, personale della Squadra Volante della Questura di Modena ha tratto in arresto un cittadino tunisino di 34 anni, sedicente e clandestino, per il reato di rapina ai danni di un cittadino marocchino.
Gli agenti sono intervenuti in via Emilia Centro angolo Corso Duomo su segnalazione di una rapina consumata in zona centro ai danni di un cittadino nordafricano che in contatto con la sala operativa stava inseguendo il malfattore.
La perfetta sinergia tra gli operatori delle due volanti intervenute sul posto consentiva di bloccare il malvivente che, visto l’orario e il contesto del centro cittadino, aveva cercato di mescolarsi tra la gente al fine di evitare il fermo, senza però riuscirci.
Dai racconti della vittima si accertava che due cittadini nordafricani gli avevano strappato il telefono e lo avevano percosso e spintonato per poi allontanarsi in direzioni opposte, uno a piedi e l’altro con la bicicletta di proprietà della vittima.
L’uomo è stato medicato da personale medico del 118, con prognosi di giorni 4, mentre l’autore della rapina è stato tratto in arresto e su disposizione del P.M. di turno associato presso la locale casa circondariale.

Sabato, 29 Febbraio 2020 16:35

Esplora è diventata Aps

Il presidente Pierangelo Pettenati presenta i nuovi progetti
Tante le attività in programma per il 2020, anno di Parma Capitale Italiana della Cultura


L’Associazione Esplora nasce nel 2016 come associazione culturale dedicata a sviluppare e realizzare progetti musicali, tra cui il premio annuale ParmAwards che permette ai talenti emergenti di farsi conoscere in ambito artistico musicale.

Poi negli anni ha preso sempre più corpo una progettazione che si è via via sviluppata attraverso l’ingresso di nuovi associati con competenze e backgrond diversi: Francesca Caggiati, vice presidente, giornalista e motivatrice, specializzata in comunicazione, ufficio stampa, brand image e relazioni pubbliche; Antonio Iamiglio, segretario e tesoriere di Esplora, specializzato nel campo turistico-alberghiero, pubbliche relazioni nel settore organizzazione di meeting, eventi e fundraising; Alexandra Cadoppi, ha maturato invece la sua esperienza in ambito televisivo, in particolare sul canale musicale Sky Match Music e si è specializzata in eventi musicali ed aziendali; Massimo Bonini, già presidente di Lunae Nuove, ha organizzato per anni rassegne culturali e grandi manifestazioni per enti locali, amministrazioni e altre realtà del territorio.


“Oggi Esplora – spiega il presidente Pierangelo Pettenati - adeguandosi alla nuova normativa che regola il terzo settore, è diventata Associazione di Promozione Sociale e si è data un’organizzazione interna che le permette di portare avanti con maggior forza i progetti già realizzati in passato e svilupparne di nuovi in un ambito culturale e sociale allargato grazie alle risorse e competenze degli associati. Un’associazione fatta di persone per le persone, in particolare i giovani, senza tralasciare progetti sociali e di inclusione rivolti ad un pubblico più adulto, che coinvolgano a vario titolo le diverse comunità”.


Per l’anno in corso le iniziative in cantiere sono diverse e includono attività socio-culturali, esperienziali e formative: si tratta di progetti importanti per le scuole, un contest a livello locale e uno di livello nazionale, la costruzione di una rete di professionisti a supporto di artisti e organizzazioni, corsi e seminari di alta formazione e varie rassegne e festival in città e provincia.

“Il programma di Esplora APS – prosegue Pettenati – è volutamente ampio e porta avanti interessi collettivi differenti che vanno ad integrarsi con le politiche sociali del nostro territorio, che proprio attraverso le diverse realtà associative hanno la possibilità di svilupparsi. Per poter realizzare e far fruire il più ampiamente possibile le varie attività, l’associazione sta partecipando a bandi locali e regionali per l’assegnazione di fondi specifici per la realizzazione delle iniziative e si sta presentando alle aziende del territorio sensibili a sostenere progetti di valore sociale.”

Il programma di Esplora, in costante aggiornamento, può essere consultato sulla pagina Facebook “Associazione Esplora Aps”.

Ambulatori dedicati ai pazienti affetti da disturbi alle vie respiratorie. Nonostante ancora non si sia incappati in una vera e propria emergenza sanitaria, continuano le operazioni di rafforzamento della difesa sanitaria con particolare attenzione ai pazienti potenzialmente affetti da disturbi alle vie respiratorie.

di Redazione e Foto di Francesca Bocchia Parma, 29 febbraio 2020 - Si rafforzano i presidi di triage esterni agli ospedali in Emilia Romagna che serviranno a selezionare già all'ingresso i pazienti con possibili sintomi da Coronavirus. 

Sono operativi da oggi all'Ospedale Maggiore di Parma, nei locali sottostanti il Pronto Soccorso, gli ambulatori dedicati ai pazienti affetti da disturbi alle vie respiratorie: una sala d’attesa e un ambulatorio triage allestiti nelle tende messe a disposizione dalla Croce Rossa Italiana.

Si tratta di un  percorso organizzativo che rientra tra le misure preventive indicate dalla Regione in modo da riuscire a fornire una risposta rapida ed efficace  a tutte le persone che manifestassero problemi respiratori acuti legati a delle sindromi influenzali. 

Per individuare esattamente quali sono le persone che possono avvalersi di questo servizio è stato predisposto un ufficio dedicato, un servizio ulteriore e propedeutico a quello del triage respiratorio, in modo che gli operatori possano far accedere le persone o ai nuovi ambulatori o a quelli solito del Pronto soccorso.

La struttura sarà attiva 24 ore su 24.  Al triage e agli ambulatori si accede dalla rampa del Pronto Soccorso a destra dell’ingresso pedonale, attraverso una specifica segnaletica. 

Sempre da oggi inoltre il numero verde 800.033.033 della Regioni per informazioni sanitarie, è attivo con nuovi orari, ossia 7 giorni su 7, dalle 08.30 alle 18. (lgc)

Foto di Francesca Bocchia

 

Quest'oggi, allo scadere della precedente ordinanza, la Regione Emilia Romagna adotterà, di concerto con il ministero della sanità, le nuove misure precauzionali atte a contrastare la diffusione del Coronavirus "Covid-19". Dalle parole dei vertici della regione, pare che l'ordinanza sarà nel segno della continuità rispetto alla precedente, a partire da nidi e scuole.

Il comunicato di ieri sera della Regione Emilia Romagna:

Coronavirus. Domani la decisione sulle misure precauzionali, a partire da nidi e scuole. L'assessore Donini: "Aspettiamo provvedimento dal Governo sulla base del confronto con la comunità scientifica". Il presidente Bonaccini istituisce l'Unità di crisi regionale

Oggi pomeriggio in viale Aldo Moro a Bologna summit con i sindaci dei comuni capoluogo e i presidenti delle Province per fare il punto. "Condividiamo coi territori l'idea di valutare una possibile ripresa dell'attività di musei, cinema e teatri, seppur con limitazioni negli accessi da definire. Attendiamo però le indicazioni nazionali"

Bologna 28 febbraio 2020 – Verrà presa domani la decisione sulle misure per contrastare il coronavirus, a partire dalla chiusura o riapertura di nidi e scuole. “Aspettiamo infatti il provvedimento che adotterà il Governo sulla base del confronto con la comunità scientifica atteso per domani”, afferma l’assessore regione alle Politiche per la salute, Raffaele Donini. “E’ giusto che la scienza parli e attraverso dati medico-scientifici auspichiamo si possano prendere decisioni omogenee nelle Regioni”.

La decisione di andare a domani ha concluso la riunione di oggi pomeriggio a Bologna, in Regione, che il presidente Stefano Bonaccini ha svolto con i sindaci dei Comuni capoluogo e i presidenti delle Province per fare il punto della situazione. Si è fatta una valutazione territorio per territorio, alla luce dell’ordinanza sulle misure precauzionali firmata dal presidente Bonaccini e dal ministro alla Sanità, Roberto Speranza, in vigore fino a domenica 1^ marzo e che prevede fra le altre misure la chiusura di nidi e scuole e la sospensione di manifestazioni pubbliche.

"Tornare alla normalità è oggi il nostro imperativo- ha aggiunto Donini-, e condividiamo coi territori l’idea di valutare una possibile ripresa dell’attività di musei, cinema e teatri, seppur con limitazioni negli accessi da definire, ma occorre prendere decisioni con rigore scientifico e su basi certe al fine di tutelare, con la prevenzione, la salute dei cittadini emiliano-romagnoli".

Da domani, inoltre, ha annunciato il presidente Bonaccini, si insedierà l’Unità di crisi regionale sul Covid-19 – oggi la firma del decreto istitutivo - che agirà in continuità con il sistema di governance dell’emergenza adottato fino ad oggi, per prendere su tutto il territorio dell’Emilia-Romagna le decisioni necessarie, ed uniformi, per affrontare la crisi Coronavirus.

L’unità di crisi regionale, in costante contatto con il Comitato operativo nazionale, è composta dal presidente Bonaccini, che la presiede, dal Prefetto di Bologna (o un suo delegato), dall’assessore alle politiche per la Salute, Raffaele Donini, dall’assessore alla Protezione Civile, Irene Priolo, dal Direttore generale cura della persona, salute e welfare e da quello dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile, nonché da un rappresentante di Anci e Upi Emilia-Romagna.

Potranno essere invitati componenti e strutture operative di Protezione civile e delle Aziende sanitarie locali, o altri dirigenti/funzionari regionali o appartenenti ad altre Pubbliche amministrazioni in considerazione di specifiche esigenze ed in relazione alle competenze che dovessero essere necessarie. Già domani la prima riunione.

Lunedì 02 marzo p.v. alle ore 23.10 in onda su RaiTre la nona puntata della terza stagione di “Commissari sulle tracce del Male“ - puntata dedicata all’omicidio di Tommaso Onofri

La puntata è dedicata all’omicidio di Tommaso Onofri il bambino di 17 mesi rapito il 02 marzo del 2006 a Casalbaroncolo (Parma) da due malviventi che, dopo essersi introdotti nell’abitazione e aver bloccato i genitori, lo avevano strappato dal seggiolone sotto gli occhi di suo fratello Sebastiano.
L’attività d’indagine permise agli investigatori di individuare i responsabili del sequestro e dell’uccisione del piccolo Tommaso, il cui corpo fu rinvenuto il 02 aprile del 2006, occultato tra la sterpaglia in riva al torrente Enza.

Il sequestro e l’omicidio del piccolo Tommaso fu messo in atto da due operai edili che avevano svolto i lavori di ristrutturazione nell’abitazione degli Onofri: Salvatore Raimondi e Mario Alessi con la complicità della compagna di Raimondi, Antonella Conserva, allo scopo di ottenere un riscatto di circa 5000,00 euro.

Lo stesso Mario Alessi, in seguito, dichiarerà di aver ucciso il bambino venti minuti dopo il sequestro perché ingestibile.

Il racconto dell’attività investigativa è stato affidato al ”Commissario” dr. Vincenzo Nicolì, attualmente Direttore del Servizio Controllo del Territorio, all’epoca dei fatti in servizio presso il Servizio Centrale Operativo.
La puntata include anche la testimonianza del Sost. Comm Coord. Ledis Fontana della Squadra Mobile di Parma.

Sabato, 29 Febbraio 2020 06:55

Arrestato per detenzioni di armi belliche

Nella giornata del 27 febbraio personale del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Sassuolo ha tratto in arresto, per il reato di detenzione di armi per l’impiego bellico, un cittadino ucraino di anni 36 residente a Sassuolo.

Sassuolo (MO) 28 febbraio 2020 - Gli operatori, in esecuzione di uno specifico decreto emesso della Procura della Repubblica di Modena nell’abito di un procedimento penale, hanno proceduto alla perquisizione locale dell’abitazione dell’uomo finalizzata alla ricerca di una pistola con la quale lo straniero avrebbe percosso e minacciato una terza persona.

La perquisizione ha dato esito negativo in merito alla ricerca dell’arma ma tale operazione ha consentito agli agenti il rinvenimento di una bomba a mano della seconda guerra mondiale mod. MILLS M36 in buono stato di conservazione custodita in una scatola appoggiata su uno scaffale del garage dell’abitazione.

Il Nucleo Artificieri di Bologna intervenuto sul posto ha constatato che la bomba a mano, anche se priva di elementi esplodenti ed innescanti, è comunque potenzialmente atto all’impiego e riutilizzabile.
Per tale ragione l’uomo, incensurato, è stato arrestato in flagranza di reato e su disposizione del P.M. condotto presso la Casa Circondariale di Modena in attesa della convalida del GIP.

 

 

Molesta la titolare, distrugge il bar più volte e più volte fermato dalle forze dell'ordine, torna a minacciare e forzare l'abitazione anche del padre. La settimana di L.M., un "vivace" trentenne tutto parmigiano.

Parma 28 febbraio 2020 - Era il 25 febbraio quando (L.M.) venne tratto in arresto per aver distrutto un bar ed essere risultato molesto verso la titolare dell'esercizio, dopo che già la sera precedente era stato denunciato per atteggiamenti analoghi.
Il 26 febbraio, per direttissima, gli viene dato il divieto di dimora a Parma ma già nel pomeriggio dello stesso giorno si ripresenta nei pressi del bar di via Savani da dove è stato richiesto l'ennesimo intervento, questa volta da parte dei carabinieri.

Nella mattinata del 27 febbraio, dal medesimo bar, partono di nuovo diverse chiamate al 113 per segnalare la presenza dell'uomo. Sul posto giunge la volante ma nel frattempo il trentenne si era presentato in Questura sostenendo che con "gli angeli verdi" doveva preparare una sostanza psico farmaceutica per una nota azienda parmense del settore.
Dalla Questura è stato immediatamente attivata la procedura per un trattamento sanitario obbligatorio (TSO) e quindi il soggetto viene trasferito al pronto soccorso. Il medico psichiatra lo rileverà, per la seconda volta, privo di patologie psichiatriche e perciò rimesso in libertà.

In men che non si dica torna a farsi vedere nei pressi del bar e dell'abitazione del padre, poco distante dall'esercizio commerciale più volte preso di mira, dove tenta di scardinare la porta costringendo il genitore, su suggerimento della polizia che nel frattempo era intervenuta, a esporre denuncia. Dopo pochi minuti una nuova chiamata segnala al 113 che il L.M. era stato segnalato nel poggiolo dell'abitazione del padre sfondando la porta finestra per entrare nella abitazione del genitore minacciandolo di morte e costringendolo alla fuga.

Il pronto intervento della volante intercetta il reo che stava uscendo dall'abitazione del padre, quindi preso in flagranza di reato, bloccandolo ma per tutta risposta reagisce con calci e pugni agli operanti intervenuti e per questo motivo è stato tratto in arresto per i reati di violazione di domicilio aggravata, e per resistenza aggravata. Intorno alle 18,30, su disposizione del Pubblico Ministero, visto anche il pericolo di incolumità anche dello stesso arrestato, verrà accompagnato alla casa circondariale di Parma in attesa del processo per direttissima.

Il Bar la Gustosa, oggetto delle attenzioni del trentenne, ha esposto su facebook il suo inopportuno disappunto verso l'operato dello Stato a commento di un video che riprende il ragazzo durante uno dei momenti di intemperanza e aggressione al locale. https://www.facebook.com/2194185603958708/videos/500869867533315/

 

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I ristoratori di Parma uniti in un appello comune per far fronte all’emergenza che ha colpito l’economia generale: tra cancellazioni, eventi persi e tavoli vuoti, la speranza è quella di un ritorno alla normalità.

Di Chiara Marando -

Quella che si sta per concludere è stata una settimana surreale dal punto di vista della vita quotidiana, della normale gestione di impegni, famiglia e lavoro. Una settimana sospesa. Una settimana di paura crescente che ha bloccato tutti noi, portando a un brusco e doloroso calo dal punto di vista economico.

Perché il timore legato al Coronavirus ci ha reso guardinghi verso il prossimo, paralizzati all’idea di parlare faccia a faccia con gli altri, di uscire per prendere un aperitivo, di entrare in un ristorante per gustare un pranzo o una cena in compagnia. Non mi soffermerò sulla psicosi da “attacco incontrollato dei supermercati”, piuttosto vorrei dare voce alle richieste di aiuto che provengono dai ristoratori. In pochi giorni la situazione nei locali di tutto il nord Italia è diventata “nera”.

La nostra città, la Parma Capitale della Cultura 2020, sembra deserta. Un quadro triste, desolante e ingiustificato. Perché ciò che dobbiamo fare non è stravolgere le nostre vite, semplicemente porre la giusta attenzione, seguire le indicazioni che arrivano dal Ministero della Salute, che poi non sono altro che il decalogo delle buone abitudini di igiene e vivere quotidiano, magari con qualche accorgimento in più.

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Quindi perché smettere di godere di un buon pasto fuori casa, comodamente seduti a tavola in uno dei tanti ristoranti a disposizione?

Sono proprio loro a lanciare un appello accorato, dopo giorni di prenotazioni saltate, eventi cancellati e tavoli vuoti. Questo quanto è emerso dalla chiacchierata con alcuni di loro.

 “Quella che abbiamo appena trascorso è stata una settimana disastrosa per l’intero comparto della ristorazione parmigiana, proprio com’è successo nel resto della Penisola – spiega Enrico Bergonzi, presidente Parma Quality Restaurants - Confrontandosi con i vari colleghi è emerso un quadro molto preoccupante, con danni economici che in molti casi si ripercuoteranno sul lungo periodo. E tutto questo è accaduto da un giorno all’altro, oltretutto in un momento dove si iniziavano a pianificare investimenti e nuove assunzioni, stimolati dagli effetti di Parma Capitale italiana delle Cultura e dai numerosi eventi in programma, senza dimenticare l’apertura della stagione fieristica. Sicuramente la presenza del Coronavirus in Italia richiede delle scelte politiche e sanitarie di un certo tipo, necessarie per contenere il contagio, ma occorre restare con i piedi per terra e la mente lucida. Parma non rientra in nessuna zona rossa o gialla, si può continuare a uscire, frequentare negozi e ristoranti, sperando nella riapertura di scuole e luoghi di cultura. I ristoranti, così come le pizzerie, i bar, i negozi non sono mai rientrati negli obblighi di chiusura stabiliti dalla Regione a causa del Cov-19 o siamo stati soggetti a controlli particolari. Quello che ci terremmo a sottolineare è che continuare a frequentare i ristoranti non è pericoloso”.

Mariano Chiarelli (Ristorante I Du Matt, Parma): “Dopo un inizio anno molto buono, con il ristorante praticamente sempre pieno, siamo all’improvviso passati a faticare a ricevere prenotazioni e questo per un locale si traduce in costi, oltretutto non pianificati. La situazione è davvero preoccupante, occorre che le istituzioni pensino seriamente ad azioni a sostegno del comparto che sta subendo un contraccolpo immotivato. Il panico generale causato da una cattiva informazione sta provocando un effetto a catena disastroso. Serve un segnale forte che ridia fiducia alle persone”.

Andrea Nizzi (Ristorante 12 Monaci, Fontevivo): “Domenica sera siamo andati a dormire pensando alle prenotazioni confermate in occasione di Mercanteinfiera e lunedì mattina è stato tutto annullato. Mai vista una cosa del genere in trent’anni che faccio questo lavoro. Tutto il mese di marzo cancellato. Cene, eventi fieristici, catering, accordi con il personale già presi per gestire al meglio tutto e invece ora dobbiamo ridurre al personale l’orario di lavoro. E poi i fornitori, ai quali devi disdire gli ordinativi, perché non è possibile fare scorta di materie prime. È un effetto domino che sta travolgendo tutti, ma non possiamo arrenderci. Anzi, occorre riprendere un po’ di fiducia. Io sono un ottimista per natura e sono convinto che con la riapertura delle scuole la situazione possa ritornare lentamente alla normalità. Riaprire gli istituti scolastici sarebbe un segnale molto importante per ridare serenità e fiducia ai cittadini”.

Davide Censi (Trattoria Antichi Sapori, Gaione): “Sono senza parole, abbiamo ricevuto il 90% di disdette. Una nazione è stata messa in ginocchio. Il panico che si è creato ha fatto più danni del virus stesso”.

Filippo Cavalli (Osteria dei Mascalzoni, Parma): “Prima era tutto uno squillare del telefono per le prenotazioni, ora le chiamate sono solo per disdire. È una situazione assurda e molto preoccupante. Vedere via Farini deserta e i negozi del centro vuoti è devastante. C’è stato un crollo emotivo enorme che sta portando a reazioni fuori controllo. I gruppi che avevano prenotato fino a metà mese, hanno già chiamato tutti per disdire. E poi le aziende che annullando le trasferte, annullano di conseguenze le prenotazioni ristorative e alberghiere. Stavo valutando una nuova assunzione, ma non so se posso più permettermelo, perché se le presenze nei ristoranti non ripartono, sarà l’intero sistema a collassare”.

Angelo Cammarata (Ristorante La Forchetta, Parma): “Da inizio settimana la clientela è calata molto. Da oggi sembrerebbe ci sia una lenta ripresa, speriamo continui così perché il danno causato da una non corretta gestione della comunicazione sta producendo conseguenze irreparabili. La chiusura improvvisa delle scuole ha generato il panico assoluto, le persone hanno perso ogni sicurezza. La nostra prima preoccupazione sono stati i dipendenti e la loro tutela. Confidiamo che ci sia presto un segnale forte che restituisca fiducia a tutti”.

Nico Tamani (Ristorante La Vecchia Fucina, Bannone di Traversetolo): “Noi questa settimana siamo riusciti a lavorare un pochino a mezzogiorno con i pranzi di lavoro, ma la sera è stato il nulla. E i musei chiusi hanno aggravato la situazione, anche il weekend si prospetta tutt’altro che roseo. Noi approfittiamo del tempo a disposizione studiando i piatti della primavera, in attesa di momenti migliori. Io cerco di farmi tornare il buonumore preparando la nostra famosa zuppa inglese. Certamente però serve un segnale forte perché la situazione non può continuare così”.

La campagna informativa del Ministero della Salute ha come principali obiettivi:

- raccomandare semplici regole di prevenzione volte a prevenire il rischio di contagio del virus come il lavaggio frequente e accurato delle mani, non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani, coprire bocca e naso se si starnutisce o si tossisce;
- segnalare l’importanza di utilizzare come fonte di informazione il sito del Ministero;
- invitare tutti i cittadini ad essere responsabili e solidali per fronteggiare questa emergenza così come si evince dal semplice ma efficace messaggio finale recitato da Amadeus “Aiutiamoci l’un l’altro. Insieme ce la facciamo”.

Il claim della campagna è “Proteggi te stesso e gli altri dal nuovo coronavirus”.

Target - Tutta la popolazione.

Strumenti e mezzi

Tenuto conto del target di riferimento, è stata ideata una campagna informativa che prevede la realizzazione di uno spot televisivo ed uno spot radiofonico.

La campagna sarà veicolata sulle Reti Rai negli spazi messi a disposizione gratuitamente dal Dipartimento Informazione e Editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri e sui canali social del Ministero.

Nuovi impianti di illuminazione a Roncaglia e Le Mose. Marco Tassi: “Maggiore sicurezza per i cittadini e più decoro per la città”

Dopo Pittolo, Vallera e Corte Pusterla dove già l’anno scorso sono stati installati nuovi punti luce, nelle ultime settimane sono terminati i lavori per la realizzazione di nuovi impianti di illuminazione a Roncaglia e Le Mose.

“Sono solo alcuni degli interventi che rientrano in un più ampio progetto, finanziato attraverso il Decreto Crescita – commenta l’Assessore ai Lavori Pubblici Marco Tassi – che ci permetterà di installare, entro l’anno, una serie di nuovi impianti di illuminazione in diverse zone della città e, in particolare, nelle frazioni, venendo incontro alle richieste da più parti registrate in questo senso e concretizzando uno degli obiettivi del nostro programma amministrativo. Riteniamo che maggiore illuminazione significhi più sicurezza per i cittadini e più decoro per la città. Gli impianti di Roncaglia rispondono concretamente, in particolare, all’esigenza di maggiore illuminazione a vantaggio della circolazione automobilistica e ciclopedonale; quelli di Le Mose vanno incontro all’obiettivo di più sicurezza e controllo nell’area esterna del cimitero, nel parcheggio adiacente e presso la fermata del bus”.

In particolare, a Roncaglia all’incrocio di Via Calpurnia è stato completato ed è già in funzione un impianto con 7 nuovi punti luce, mentre altri 3 sono installati in Strada della Volpara.
A Le Mose, invece, è stato concluso e acceso il nuovo impianto che interessa la strada del cimitero (4 punti luce), il parcheggio (2 punti luce) e la fermata del bus (1 punto luce).
Il piano di interventi – come detto finanziato nell’ambito del Decreto Crescita – è in corso di realizzazione e nuovi impianti di illuminazione saranno completati nei prossimi giorni in altre zone del territorio comunale.

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Venerdì, 28 Febbraio 2020 10:14

Ladro ruba carro funebre con la bara dentro

Ladro ruba carro funebre con la bara dentro. E' accaduto a Los Angeles: il furto di un carro funebre, compreso la defunta in una bara, si è concluso con un arresto in California dopo un inseguimento. Il sospettato si era immesso su un'autostrada senza pedaggio giovedì. Lì, il carro funebre nero, durante l'inseguimento con la polizia, è stato coinvolto in un incidente.

Non bastava il dolore per la morte della cara congiunta: le lacrime si sono trasformate in rabbia quando il carro funebre, una Lincoln Navigator del 2017, che trasportava la bara è stato rubato di fronte alla chiesa di Pasadena dove si sarebbero celebrati i funerale della donna. E’ accaduto a Los Angeles mercoledì sera: i due autisti dell’impresa di pompe funebri avevano parcheggiato di fronte alla chiesa e avevano iniziato a scaricare i fiori e portarli nella chiesa.

Quando sono usciti hanno trovato l’amara sorpresa: il carro funebre era sparito con a bordo la bara della povera donna. Devastati dal dolore amici e parenti hanno immediatamente fatto scattare le ricerche. Il carro funebre, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è stato rintracciato dalla volante della polizia il giorno dopo, alle 7:45 di giovedì, ora locale, su di un'autostrada senza pedaggio con l’uomo alla guida che aveva tentato di fuggire con il corpo della donna. A quel punto gli agenti di polizia, hanno iniziato l'inseguimento che si è concluso con un incidente stradale e l'arresto dell'uomo. Il ladro è stato trasportato in commissariato e nei prossimi giorni verrà valutata la sua salute mentale.

27 febbraio 2020

Venerdì, 28 Febbraio 2020 08:30

Lotta serrata allo spaccio

Servizi straordinari dalla Questura di Parma per il contrasto al fenomeno dello spaccio e all’immigrazione clandestina da parte di soggetti pericolosi

Parma 27 febbraio 2020 - Nel corso degli ultimi giorni si sono svolte altre due operazioni alto impatto da parte della Polizia di Stato, con l’impiego di 2 volanti, di 4 unità Cinofile di Bologna, 8 pattuglie del Reparto prevenzione Crimine di Reggio Emilia e 2 pattuglie della Polizia Municipale.

Grazie all’ausilio delle unità cinofile sono stati passati al setaccio diversi parchi cittadini, tra cui Parco Falcone e Borsellino, Parco Vero Pellegrini, il Parco Ducale nonché Viale Vittoria, Viale dei Mille e i controviali, con lo scopo di sottrarre dallo smercio la sostanza stupefacente. Durante l’operazione sono stati sequestrati 3 etti di cannabinoidi(Marijuana e hashish) e 6 grammi di cocaina.
Durante gli attenti controlli sono state identificate circa 85 persone e 29 autoveicoli.

Durante i vari accertamenti, è stato fermato un cittadino camerunense classe 88’, gravato da numerosi pregiudizi di polizia, fermato ha dichiarato le generalità di un’altra persona, per questo denunciato per sostituzione di persona e sottoposto al provvedimento di espulsione.

Continua ad essere applicata in modo efficace la strategia del Questore per garantire la sicurezza sul nostro territorio, massimizzando i controlli su strada e le espulsioni dal territorio di cittadini stranieri pericolosi.

 

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Acquista Play Station su E-Bay e viene truffato. Individuato e denunciato dalla Polizia di Stato.

Personale del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Carpi ha deferito all’Autorità Giudiziaria per il reato di truffa un cittadino italiano di anni 33 con a carico numerosi precedenti di polizia per reati contro il patrimonio.

Le indagini hanno avuto inizio a seguito della denuncia sporta presso i locali del Commissariato da parte di un uomo che aveva acquistato una consolle giochi marca Sony, modello Play Station 4, sul noto sito di e-commerce E-Bay e di non averla mai ricevuta.

Dopo aver acquisito tutti gli elementi utili alla conclusione dell’indagine, è stato individuato l’autore della truffa online il quale è stato identificato e deferito all’A.G.
Sono in corso ulteriori indagini volte all’individuazione di altre possibili vittime del raggiro.

Venerdì, 28 Febbraio 2020 08:17

Ricettazione, 5 persone denunciate

La Polizia di Stato denuncia in stato di libertà 5 persone dedite alla ricettazione di attrezzature da giardinaggio.

Nella serata del 23 febbraio u.s. personale del Commissariato di Pubblica di Sicurezza di Mirandola unitamente a due equipaggi della Polizia Stradale hanno deferito all’Autorità Giudiziaria 5 uomini di età compresa tra i 20 e i 48 anni, tutti residenti tra i Comuni di Mirandola e di Novi di Modena per il reato di ricettazione di apparecchiature professionali per il giardinaggio.
I servizi straordinari di controllo del territorio finalizzati al contrasto dei reati di furto presso ditte o abitazioni nelle ore serali ha portato, intorno alle ore 22.30, all’individuazione di un autoveicolo di media cilindrata con 4 persone a bordo che si aggirava con fare sospetto nell’area rurale compresa tra Mirandola e il Comune di Concordia sulla Secchia.

Dal monitoraggio dell’autovettura in questione e dal successivo servizio di appostamento gli agenti hanno notato l’autovettura in questione fermarsi in una piazzola, gli occupanti scendere e caricare su un furgone condotto da un altro uomo delle attrezzature da giardinaggio.

Il tempestivo intervento ha consentito di fermare gli occupanti dell’autovettura, del furgone e di recuperare l’attrezzatura da giardinaggio consistente in un soffione per foglie, un decespugliatore e un tagliasiepi.
Per quanto sopra tutti i soggetti, alcuni dei quali gravati da precedenti di polizia specifici per reati contro il patrimonio sono stati denunciati per il reato di ricettazione in concorso mentre la refurtiva è stata sequestrata in attesa di restituzione.

A Langhirano è stata accertata la presenza di due casi di coronavirus. Le persone risultate positive al COVID-19 sono attualmente ricoverate presso l'Ospedale Maggiore di Parma e le loro condizioni sono considerate buone.

La comunicazione del Sindaco Giordano Bricoli (anche in allegato scaricabile in pdf): 

Comune di Langhirano

CORONAVIRUS: aggiornamento del 27/02/2020
COMUNICATO
Il Sindaco Giordano Bricoli comunica che è stata accertata, dalla competente autorità sanitaria, la presenza di due casi di Coronavirus in due persone residenti nel Comune di Langhirano.
Le persone risultate positive al COVID-19 sono attualmente ricoverate presso l'Ospedale Maggiore di Parma, le loro condizioni sono considerate buone e sono al momento trattate con terapie opportune.
L'Azienda Usl e l'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, in raccordo con le autorità sanitarie regionali, hanno attivato tutte le procedure previste di isolamento ospedaliero durante il ricovero e l'attivazione di tutta la profilassi per coloro che sono entrati in contatto con le persone su cui è stato accertato il contagio.
Le autorità sanitarie confermano che al momento non sono necessarie altre misure di prevenzione o controllo.
Tutte i cittadini sono invitati a seguire le indicazioni emanate dal Ministero, che riportiamo brevemente di seguito:
• Lavarsi spesso le mani, a tal proposito si raccomanda di mettere a disposizione in tutti i locali pubblici, palestre, supermercati, farmacie, e altri luoghi di aggregazione soluzioni idroalcoliche per il lavaggio delle mani.
• Evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute.
• Non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani.
• Coprirsi bocca e naso se si starnutisce o tossisce.
• Non prendere farmaci antivirali né antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico.
• Pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol.
• Usare la mascherina solo si sospetta di essere malato o si assiste persone malate.
• I prodotti Made in China e i pacchi ricevuti dalla Cina non sono pericolosi.
• Contattare il Numero Verde regionale 800462340 se hai febbre o tosse e sei tornato dalla Cina da meno di 14 giorni.
• Gli animali da compagnia non diffondono il nuovo coronavirus.
Si invita la cittadinanza a NON recarsi al Pronto Soccorso o presso gli ambulatori dei medici di famiglia in caso di sintomi, ma contattare il 118 o il 1500.
Si ricorda inoltre che:
- è attivo il numero verde regionale 800 033 033 al quale fare riferimento per ogni tipo di problema legato al Coronavirus
- l'Azienda Usl di Parma ha attivato i seguenti numeri:
0521 396436 per avere informazioni in generale sul virus, i sintomi e le precauzioni per contrastare la diffusione;
339 6862220 per segnalare al Dipartimento di sanità pubblica, provenienze dalle zone dell'epidemia in Italia e all'Estero nelle ultime due settimane.
Si invitano i cittadini ad affidarsi esclusivamente alle notizie e alle informazioni ufficiali emanate dalle istituzioni sanitarie, dal Ministero, dalla Regione e dal Comune, a non lasciare prevalere la paura e l'allarmismo, attenendosi alle indicazioni delle autorità sanitarie e delle amministrazioni pubbliche.
In caso di nuovi aggiornamenti si provvederà a darne tempestiva comunicazione.
Langhirano, 27/02/2020
IL SINDACO
Giordano Bricoli

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Venerdì, 28 Febbraio 2020 07:26

La battaglia di Michela

Tumore al seno: Michela, 38 anni, è una mamma di Goiano di Calestano, in provincia di Parma, che ha deciso di raccontarci la sua esperienza. 

Di Nicola Comparato Calestano, 28 febbraio 2020 - Abbiamo intervistato Michela Ferrarini, una coraggiosa ragazza, madre di due splendide bambine e moglie innamorata, che è riuscita ad affrontare e sconfiggere un tumore maligno al seno.

1) Ciao Michela, arriviamo al dunque, quando hai saputo di essere stata colpita da un tumore maligno al seno?

E’ successo per caso a maggio 2018… ho fatto controllare di mia iniziativa un nodulo sospetto che avvertivo nettamente sul lato del seno destro. L’esito definitivo è arrivato dopo due mesi di risposte dubbie: ecografia, ago aspirato, ago biopsia… niente riusciva a fare chiarezza al 100%.

2) Come hai preso la cosa all’inizio e come hanno reagito le persone più vicine a te?

Come per tutte le tragedie, c’è un periodo iniziale in cui ti chiedi se veramente tutto questo stia accadendo a te… speri di no, speri nell’”errore medico” anche se dentro me sapevo bene che non si trattava affatto di un errore. Le persone a me vicine hanno avuto reazioni diverse, dettate anche dai loro diversi caratteri: c’è stato chi è scoppiato a piangere, chi mi ha detto fin da subito che ci sarei saltata fuori, chi mi è stato vicino in silenzio… d’altra parte ognuno reagisce in maniera diversa ed è giusto così. Non mi hanno mai trattata da persona malata e questa è stata una cosa che ho apprezzato molto. Anche se il mio aspetto era diverso, io dentro ero la stessa persona di sempre.

3) Hai mai pensato di non riuscire a farcela?

Non lo so… forse questa domanda non ho mai davvero avuto il coraggio di farmela… l’ho chiusa in quell’angolo di me in cui spesso ho preferito non guardare. Mi sono sempre affidata a quello che sarebbe stato, un giorno alla volta, senza fare troppi pensieri ne’ progetti a riguardo. E’ stato così che ho affrontato sempre la malattia, pensando ad una cosa alla volta, un pezzo alla volta…

4) Quando hai saputo del tumore aspettavi anche una bambina, hai avuto problemi con la gravidanza?

Quando ho scoperto di essere incinta era sempre maggio, ma all’epoca dei fatti ancora non si capiva se fosse maligno o meno, viveva ancora dentro me la speranza che non lo fosse, ma nonostante l’esito incerto, mi è stato consigliato, dal primo medico che ha preso in esame il mio caso, di interrompere comunque la gravidanza. È stata una sentenza che mi ha fatto mille volte più male del tumore stesso, credimi. Ho poi sentito un secondo parere, a Milano, dove poi sono stata operata.

5) Puoi raccontarci se te la senti, come hai vissuto il periodo della chemioterapia?

La chemioterapia ha fatto da spartiacque tra la persona che ero e quella che sono diventata. È stata lo scoglio più difficile da superare, è stata la parte visibile di quel male invisibile, è stata una prova durissima, sia fisicamente che psicologicamente… la sensazione che ho provato la mattina in cui di punto in bianco hanno iniziato a cadermi i capelli a ciocche non la dimenticherò mai, farà parte di quelle ferite che non si rimarginano. L’amore dei famigliari è fondamentale per chi attraversa queste situazioni. Loro sono stati il mio sostegno morale, la motivazione per affrontare ogni giornata, per arrivare fino in fondo, per andare avanti nonostante tutto.

6) Si dice che le brutte esperienze insegnano, tu cos’hai imparato dalla tua?

Eh… ho scritto un libro su quello che la malattia mi ha insegnato… proverò a riassumertelo in breve: mi ha insegnato a dare alle cose la giusta importanza, ha ribaltato le mie priorità; mi ha insegnato a rallentare, a gioire delle piccole cose, come alzarmi alla mattina, perché c’è stato un periodo in cui non mi era per niente facile; mi ha insegnato a non rimandare i miei progetti, perché il tempo c’è, ma solo finché lo vuole lui; mi ha insegnato che la vita può cambiare da un momento all’altro, indipendentemente dall’età, dal successo, dal denaro…

7) Il libro parla della tua storia, ma è rivolto solo a te o è un messaggio che hai voluto trasmettere ad altri? Come si intitola?

Dopo questa esperienza ho sentito la necessità di mettere nero su bianco la mia storia, di tirare fuori quello che per tanti mesi avevo represso dentro me, ostentando il mio lato forte. Poi ho pensato di renderlo pubblico, il che potrebbe essere d’aiuto per chi come me sta attraversando la stessa esperienza, ma anche per chi invece in questa esperienza non si è trovato mai, vorrei far capire loro quanto il nostro tempo sia prezioso, di non darlo per scontato, di aggiungere valore alla nostra vita. L’ho intitolato “Al di là del muro”, perché la malattia l’ho interpretata proprio così, come un muro che mi sbarrava la strada, impedendomi di proseguire e di vedere oltre.

8) Che consiglio daresti a chi si trova nella tua stessa situazione?

Il consiglio che mi sento di dare a chi cerca di andare oltre il muro è di non arrendersi, di non fermarsi, anche quando non è facile. Sono sempre stata convinta, ed è stata una cosa che mi sono detta sempre durante il mio percorso, che se non avessi potuto cambiare le cose, avrei potuto comunque cambiare il modo in cui le avrei affrontate. Il mio atteggiamento avrebbe fatto la differenza. Anche se, parliamoci chiaro, il fattore fortuna lo ritengo fondamentale: avere una diagnosi in tempi brevi può fare la differenza, così come la sede del tumore stesso.

9) C’è qualche persona in particolare che ti è stata vicina durante il tuo calvario?

Beh ovviamente mio marito, che mi ha accompagnata ad ogni chemioterapia, quando inizialmente mi recavo a Milano a farle… e molto ha fatto anche la mia famiglia, il loro supporto ha reso tutto più sopportabile. Poi materialmente ho dovuto fare molto affidamento su mia mamma: dopo il parto, eseguivo le chemio a Parma settimanalmente, e sempre ogni settimana avevo appuntamento fisso con gli esami del sangue… finite quelle mi sono sottoposta alla radioterapia per circa un mese e mezzo. Mia madre in ognuna di queste occasioni si occupava della piccola Giorgia.

10) Ritornando al tuo libro, hai già preso contatti per la pubblicazione, è in uscita, sei in cerca di un editore? Qual’è il tuo obbiettivo come scrittrice? Ciao e grazie.

Ho appena reso nota la mia intenzione di pubblicare questo libro, vorrei davvero che arrivasse a quante più persone possibili. Mi piacerebbe, oltre a diffondere il mio messaggio, a devolvere parte del ricavato alla ricerca sul cancro. Vorrei dare il mio contributo affinché, in un futuro non lontano, non sia più quel mostro che oggi fa così tanta paura.

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Giovedì, 27 Febbraio 2020 09:24

Insediato il nuovo Questore di Reggio Emilia


Lo scorso martedi, 25 febbraio 2020,  il dr.Giuseppe Ferrari ha assunto la carica di Questore di Reggio Emilia.

Coniugato, originario di Busseto (PR), ha frequentato il 1° Corso quadriennale presso l’Istituto Superiore di Polizia in Roma, dal dicembre 1984 al gennaio 1989, conclusosi con la nomina a Vice Commissario della Polizia di Stato.
Si è laureato in giurisprudenza con lode presso l’Università di Parma.
Ha prestato servizio, fino al novembre 1994, presso la Scuola Allievi Agenti di Piacenza, ricoprendo gli incarichi di Dirigente dell’Ufficio del Personale e di Dirigente dell’Ufficio Corsi, oltre che di docente di materie giuridiche.
E’ stato trasferito nel dicembre 1994 alla Questura di Milano, ove ha svolto le funzioni di Vice Dirigente della Divisione Anticrimine fino all’aprile 1996.
Successivamente è stato assegnato alla Direzione Centrale della Polizia Criminale, Servizio Centrale di Protezione, assumendo la direzione del Nucleo Operativo di Protezione Lombardia di Milano, dal maggio 1996 all’agosto 1998.
Dal settembre 1998 ha prestato servizio presso la Questura di Parma, ricoprendo prima l’incarico di Dirigente dell’Ufficio Immigrazione, e quindi, fino ad aprile 2005, quello di Dirigente dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico.
E’ poi stato assegnato alla Questura di Brescia, ove ha diretto l’Ufficio di Gabinetto fino al giugno 2009.
Nel luglio 2009, poco dopo il terremoto che ha colpito la città di L’Aquila è stato trasferito nel capoluogo abruzzese, per assumere le funzioni di Vice Questore Vicario, coordinando i servizi svolti dalle Forze di Polizia durante le operazioni di soccorso alla popolazione e di supporto alla ricostruzione nei Comuni della provincia interessati dal sisma.
Dal luglio 2012 al settembre 2015 ha ricoperto l’incarico di Vice Questore Vicario di Torino ed ha coordinato i più importanti servizi di ordine pubblico attuati in occasione delle numerose manifestazioni svoltesi in quel periodo, nel capoluogo piemontese e nella sua provincia.
Fino a giugno 2016 ha frequentato, alla Scuola di Perfezionamento per le Forze di Polizia, il 31° Corso di Alta Formazione, conseguendo presso l’Università “La Sapienza” di Roma, il master di II° livello: “Sicurezza, Coordinamento interforze e Cooperazione internazionale”.
Successivamente è stato assegnato all’Ufficio Centrale Ispettivo del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, ove ha assunto le funzioni di Ispettore Generale.
Ha ricoperto l'incarico di Questore di Massa Carrara e dal 24 febbraio 2020 è il Questore di Reggio Emilia.
Durante la sua carriera ha ricevuto tra l’altro: la medaglia di benemerenza connessa ai servizi prestati in occasione dell’alluvione in varie regioni dell’Italia settentrionale, nel settembre - ottobre 2000 e la medaglia di benemerenza per le operazioni di soccorso svolte in Abruzzo, a seguito del terremoto del 2009.

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Piacenza 26 febbraio 2020 - Si è concluso in questi giorni il duplice intervento di sistemazione e riqualificazione dei vialetti pedonali dei parchi Galleana e Montecucco, che presentavano diverse buche e pericolosi avvallamenti dovuti all’usura del tempo.

“Da troppi anni non si interveniva su questi vialetti – commenta l’Assessore all’Ambiente Paolo Mancioppi – e il manto si era particolarmente rovinato, diventando pericoloso per la circolazione ciclopedonale, oltre che brutto a vedersi in particolare nei giorni di pioggia quando le buche si riempivano immediatamente di acqua piovana stagnante. Con questi interventi rispondiamo quindi concretamente alle richieste ed esigenze dei cittadini, restituendo a una fruizione comoda e sicura i viali pedonali e riqualificando e sanificando i due principali parchi, che sono un prezioso polmone verde della nostra città”.

I percorsi pedonali dei due parchi sono stati rimessi a nuovo mediante la scarificazione e la regolarizzazione del fondo stradale, la successiva posa di materiale inerte stabilizzato, opportunamente rullato, e infine con la stesa del caratteristico ghiaietto, che ha permesso di colmare le buche e gli avvallamenti presenti.

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Parma 26 febbraio 2020 – Alle ore 12 del 25 febbraio un equipaggio della Squadra Volante si recava presso l’esercizio commerciale bar “La Gustosa” per trarre in arresto, in flagranza di reato, un giovane ragazzo resosi responsabile del reato di danneggiamento aggravato. 

L’uomo, cittadino italiano classe 1990, già segnalato nella sera del 24 febbraio quale avente atteggiamenti molesti nei confronti della titolare dello stesso esercizio e resosi anche in quella circostanza responsabile del danneggiamento della vetrata del bar, pretendeva essere il proprietario dell’attività e, per tale ragione, giustificava il suo atteggiamento aggressivo e minaccioso.

Nella mattinata di ieri, il giovane, in evidente stato di alterazione, si recava nuovamente presso il bar La Gustosa ove si introduceva furtivamente, dopo aver definitivamente rotto la vetrata principale, e danneggiava l’interno riversando tavoli e sedie sul pavimento, minacciando le persone che esternamente si avvedevano di quanto stesse accadendo.
Una volta giunta la pattuglia della Polizia di Stato il giovane veniva bloccato e tratto in arresto.

Condotto presso gli uffici della Questura di Parma veniva altresì deferito in stato di libertà per il reato di minacce aggravate e veniva altresì posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
A conclusione dell’udienza di convalida dell’arresto, legittimamente eseguito, allo stesso veniva applicata la misura cautelare del divieto di dimora a parma, con rinvio dell’udienza per richiesta termini a difesa.

Malta, due passeggeri italiani provenienti da Bergamo fermati in aeroporto con la febbre. Il Presidente dell'associazione dei medici di Malta: «sospendete i voli»

Due passeggeri italiani provenienti da Bergamo su un volo Ryanair, sono in quarantena preventiva all’aeroporto di Malta, in attesa dei risultati dell’esame del coronavirus. Secondo quanto riportato da Newsbook due passeggeri provenienti da Bergamo sono risultati affetti da febbre presso l’aeroporto di Malta.

Sottoposti a quarantena preventiva si sta verificando se sono positivi al coronavirus. Intervistato dallo stesso giornale il Presidente dell’associazione dei medici maltesi, Martin Balzan, ha avuto parole molto critiche nei confronti del Governo.

Secondo Balzan, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, i voli giornalieri da Bergamo andrebbero sospesi. Nel frattempo il quotidiano Times of Malta segnala che in numerosi supermercati le persone stanno facendo provviste di beni essenziali, mentre monta l’allarme dopo il primo caso di coronavirus diagnosticato nella vicina Sicilia.

(26 febbraio 2020)

Mercoledì, 26 Febbraio 2020 15:27

Ricettazione di attrezzature da cantiere edile.

Ricettazione di attrezzature da cantiere edile. La Polizia di stato denuncia in stato di libertà due giovani residenti nel modenese.

Nella scorsa serata, personale della Squadra Mobile di Modena, ha deferito in stato di libertà due giovani cittadini, residenti in questa provincia, per ricettazione di “attrezzature da cantiere edile”.

A seguito del furto di numerosi attrezzi da lavoro, avvenuto tra il 22 ed il 24 febbraio u.s. all’interno di una ditta edile del modenese, sono state avviate le attività investigative del caso per risalire agli autori dell’episodio delittuoso.

Le positive risultanze hanno consentito di individuare, in un giovane residente di questo centro cittadino, uno dei possibili ricettatori dei materiali derubati all’interno della ditta. Nei confronti del predetto, su delega del Sost. Proc. Dott. Giuseppe AMARA, è stata eseguita perquisizione che, estesa anche al veicolo di proprietà del soggetto, ha dato esito positivo poiché gli operatori della Polizia di Stato hanno rinvenuto e sequestrato alcuni degli attrezzi oggetto del furto in questione.

Gli uomini della Squadra Mobile, nell’immediatezza dei fatti, hanno esperito ulteriori attività investigative, a seguito delle quali, è emerso come, nella vicenda, potesse essere coinvolto anche un altro soggetto, ritenuto responsabile, unitamente al primo, della ricettazione del materiale riconducibile al furto in oggetto.

Ritenendo oltremodo probabile che parte della refurtiva ricercata potesse trovarsi anche nella disponibilità di tale ultimo indagato, gli operatori, per scongiurare il pericolo di ulteriori alienazioni, hanno proceduto ad eseguire la perquisizione nei confronti del predetto.

Anche in questo caso, l’intuizione degli operatori non è stata disattesa poiché, l’atto in questione, ha dato esito positivo. È stata, infatti, rinvenuta e sequestrata, la restante parte del materiale corrispondente a quello sottratto in danno dell’impresa edile.

All’esito delle operazioni, è stato convocato, presso gli uffici della Squadra Mobile, il titolare della ditta oggetto di furto, per procedere all’individuazione e ricognizione della refurtiva, che ha avuto esito positivo.

Pertanto, i due soggetti sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria procedente per il reato di ricettazione.

 

 

Colorno 25 febbraio 2020 - Il senso civico è sempre più raro e la consapevolezza di far parte di una comunità e di tutelare il bene comune sta venendo meno ogni giorno di più. Diverse sono le segnalazioni che abbiamo ricevuto nel tempo in merito ad atti vandalici e abbandono di rifiuti e di coloro che hanno richiamato incivili, salvo poi prendersi insulti.

Ultimamente a Colorno abbiamo assistito ad episodi inqualificabili che purtroppo non sono stati sporadici. Negli ultimi giorni è stato incendiato un cassonetto della carta riversata poi in strada in via Allende e al vandalismo nel parco della reggia, dove sono stati abbandonati diversi rifiuti, spostate panchine in legno (non fissate a terra) e dipinte su pietre e muri scritte di poco senso. Tutto questo mette a disagio molti colornesi e di certo anche con molti turisti.

Sarebbe opportuno intanto fissare le panchine della reggia al pavimento, al fine di evitare lo spostamento inconsiderato e iniziare a provvedere con un piano "anti vandalismo e anti abbandono di rifiuti" con un maggior presidio del territorio e con l'utilizzo di videosorveglianza e di foto/video trappole.
Riteniamo fondamentale controllo e sanzionamento, perché solo così facendo pensiamo possano cambiare le cose. Tale fenomeno non può essere sottovalutato e va affrontato con determinazione.

Il gruppo civico
Amo Colorno

Mercoledì, 26 Febbraio 2020 06:35

Avri: Un pensiero per Elisa Claps

Potenza 25 febbraio 2020 - Oggi vogliamo ricordare la triste storia di Elisa Claps, studentessa all’epoca sedicenne del liceo classico di Potenza, scomparsa il 12 settembre 1993.

Di Elisa si perderà ogni traccia fino al 17 marzo 2010, giorno in cui i suoi resti saranno ritrovati durante dei lavori di ristrutturazione da alcuni operai nel sottotetto della Chiesa della Santissima Trinità di Potenza. I sospetti fin dal primo giorno della sparizione si concentrano su Danilo Restivo, l’ultimo ad aver visto Elisa ancora in vita, incapace di ricostruire i suoi spostamenti dopo l’incontro con la ragazza, considerato da tutti un tipo fuori di testa, per la sua abitudine di importunare le giovani alle quali taglia di nascosto una ciocca di capelli con una forbice che porta sempre con se. I sospetti aumentano quando Restivo si reca al pronto soccorso poche ore dopo la scomparsa di Elisa, con una ferita alla mano che lui dice di essersi procurato cadendo dalle scale vicino alla chiesa della Santissima Trinità di Potenza. Quando i resti di Elisa vengono ritrovati, Danilo Restivo vive in Inghilterra, controllato dalle autorità dopo essere stato visto ad aggirarsi nei boschi armato di stiletto intento a spiare delle donne inglesi. Restivo verrà poi arrestato per l’omicidio della sua vicina di casa Heather Barnett, avvenuto il 12 novembre 2002 e condannato all’ ergastolo il 30 giugno 2011. Estradato temporaneamente in Italia per il processo, Danilo Restivo viene condannato a 30 anni di reclusione dalla Cassazione il 30 ottobre 2014 per l’omicidio di Elisa Claps.

Sul ritrovamento del corpo di Elisa, rinvenuto insieme ad alcuni oggetti, con i jeans e il reggiseno strappati che fanno pensare ad una aggressione di tipo sessuale, la famiglia Claps ha sempre sostenuto la tesi della complicità del sacerdote Mimì Sabia, oggi deceduto, che non ha mai permesso di indagare all’ interno della Chiesa nel corso degli anni, a cui si aggiungono testimonianze discordanti e insabbiamenti vari. Giustizia e verità per Elisa Claps.

A.V.R.I. “Associazione Vittime Riunite d’Italia"

 

di Marco Becchi Parma 25 febbraio 2020 - Anche tu forse ti sei trovato molte volte in una situazione nella quale ci siamo trovati tutti, almeno una volta.

Magari ti sei chiesto da dove saresti dovuto partire per fare in modo che le cose andassero diversamente.
Probabilmente, in quel tipo di situazione, hai vissuto emozioni contrastanti e difficili da gestire.
Sto parlando di quei momenti e quei periodi dove ti sei ripetuto più volte le parole: "vorrei fare"

Dirsi per troppi giorni "vorrei fare" porta con se una situazione di incertezza che, se prolungata nel tempo, si può trasformare in frustrazione e insoddisfazione.
Non voglio soffermarmi sul problema in quanto credo che tu abbia già capito cosa intendo dire.
Personalmente, quando nel corso della mia vita mi sono ripetuto troppo spesso "vorrei fare", in generale, quel periodo corrispondeva ad un periodo poco positivo.

Grazie alla PNL ho capito in che modo avrei potuto cambiare il corso delle cose.
Mi mancava la chiave di lettura di ciò che stavo vivendo e quando l'ho trovata, tutto è cambiato, le cose sono migliorate e il mio "vorrei fare" è scomparso.
Ora mi piacerebbe chiederti che strategia utilizzi tu nella situazioni simili a quella che ti ho descritto.
In queste righe ti svelerò il mio segreto.

Quando divento consapevole che mi sto ripetendo le parole "vorrei fare", divento anche consapevole che me le dico con una emotività depotenziante. Intendo dire che prima di quelle parole c'è spesso una sensazione di fondo che mi avvolge e dentro a questa sensazione c'è spesso sfiducia, paura e indecisione.
Ho capito che "vorrei fare" è conseguenza del mio stato emotivo.

Se voglio cambiare le parole devo cambiare la mia emotività.
A questo punto ti starai quindi chiedendo come si fa a cambiare l'emotività.
Me lo sono chiesto anche io e la risposta sta sempre negli insegnamenti della Programmazione Neuro Linguistica.

Se vuoi cambiare ciò che senti devi assolutamente migliorare il tuo modo di pensare.
Il punto è proprio questo: sono i nostri pensieri a condizionare, in larga misura, come ci sentiamo.
Spesso il modo in cui ci parliamo non è costruttivo e ancora più spesso, abbiamo convinzioni depotenzianti.

Ti faccio un esempio: chi è convinto che per avere successo si debba essere raccomandati, si sta dicendo che non sono le capacità e i meriti ad avere la meglio e questo lo spingerà a non investire su di sé e magari a buttare il proprio tempo in cose inutili e scarsamente costruttive.
Questi pensieri e queste convinzioni lo porteranno in uno stato di depressione e sfiducia totale. La conseguenza è che inizierà a dirsi "vorrei fare" il medico, l'attore, l'imprenditore, ecc. Purtroppo però la realtà non sarà quella che desidera perchè solo quando cambia come pensi, cambia come ti senti e cambia ciò che puoi fare!

Il PNL ONE DAY del 3 marzo 2020 è andato esaurito in poche ore con più di 50 prenotazioni.
Se sei interessato a partecipare ad un workshop gratuito con Marco Becchi, scrivi una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

Marco Becchi
Essere Straordinari
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Parma 25 febbraio 2020 - Nella notte quattro squadre dei Vigili del fuoco sono intervenute in via Lepido, zona San Lazzaro, per l'incendio di un noto locale di intrattenimento. Il rapido intervento dei pompieri ha permesso di spegnere il rogo dall'esterno della struttura evitando la propagazione agli edifici adiacenti; nessuna persona è rimasta coinvolta.

In corso le operazioni di messa in sicurezza del sito.

(Foto di Francesca Bocchia - Video Vigili del fuoco)

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