Grande senso di responsabilità dei cittadini. In un mese, gli agenti della PL hanno effettuato 2.563 controlli: 31 persone sanzionate e denunciate.
A Pasqua e Pasquetta, i cittadini dell’Unione Pedemontana Parmense hanno dimostrato un grande senso di responsabilità nell’osservare le misure di contenimento del Coronavirus varate dal Governo con il decreto “Io resto a casa” e valide fino al prossimo 3 maggio. A dirlo sono i numeri dei veicoli transitati sulle strade dal sistema di videosorveglianza “Occhi vigili”.
A Collecchio, Felino, Montechiarugolo, Sala Baganza, Traversetolo, e nei due comuni di Calestano e Lesignano de’ Bagni, dove le telecamere sono controllate sempre dagli agenti della Polizia locale Pedemontana, il traffico ha toccato il minimo storico rispetto a domenica 8 marzo, quando ancora non era stata disposta alcuna misura restrittiva: domenica 12 e lunedì 13 aprile è stato registrato un crollo percentuale dell’89 per cento, ancora più marcato rispetto al 76 per cento della domenica precedente, il 5 di aprile.
L’appello lanciato dai sindaci dell’Unione è stato raccolto e i controlli serrati delle forze dell’ordine sono stati un deterrente efficace per gli spostamenti ingiustificati, così tantissimi cittadini hanno trascorso tra le mura domestiche le due festività tradizionalmente riservate ai viaggi e alle gite fuoriporta.
Tra Pasqua e Pasquetta in tutta la provincia, le forze dell’ordine hanno controllato 1.275 persone, elevando 177 sanzioni. In particolare, gli agenti della Pedemontana hanno controllato 75 persone, di cui sei sono state sanzionate perché circolavano senza un giustificato motivo.
Complessivamente, dallo scorso 14 marzo la Polizia locale dell’Unione ha effettuato 2.563 controlli, di cui 1.663 negli esercizi commerciali, mentre 900 sono state le persone fermate, di cui 31 sanzionate o denunciate.
«C’è stata una grande adesione agli appelli di rimanere a casa che sono stati lanciati anche da noi sindaci dell’Unione – sottolinea Elisa Leoni, sindaco di Felino e assessore alla Sicurezza e Protezione civile dell’Unione Pedemontana –. Credo sia doveroso ringraziare i nostri cittadini, che hanno dimostrato grande senso di responsabilità non soltanto nei giorni in cui tutti noi siamo abituati a viaggiare, ma anche in quelli precedenti, anch’essi caratterizzati da un sensibile calo dei transiti veicolari. Sicuramente è stata una Pasqua strana, alla riscoperta dell’intimità familiare – conclude Leoni –, e dovremo continuare a osservare queste regole, per non vanificare i risultati raggiunti».
Tumore al seno: Michela, 38 anni, è una mamma di Goiano di Calestano, in provincia di Parma, che ha deciso di raccontarci la sua esperienza.
Di Nicola Comparato Calestano, 28 febbraio 2020 - Abbiamo intervistato Michela Ferrarini, una coraggiosa ragazza, madre di due splendide bambine e moglie innamorata, che è riuscita ad affrontare e sconfiggere un tumore maligno al seno.
1) Ciao Michela, arriviamo al dunque, quando hai saputo di essere stata colpita da un tumore maligno al seno?
E’ successo per caso a maggio 2018… ho fatto controllare di mia iniziativa un nodulo sospetto che avvertivo nettamente sul lato del seno destro. L’esito definitivo è arrivato dopo due mesi di risposte dubbie: ecografia, ago aspirato, ago biopsia… niente riusciva a fare chiarezza al 100%.
2) Come hai preso la cosa all’inizio e come hanno reagito le persone più vicine a te?
Come per tutte le tragedie, c’è un periodo iniziale in cui ti chiedi se veramente tutto questo stia accadendo a te… speri di no, speri nell’”errore medico” anche se dentro me sapevo bene che non si trattava affatto di un errore. Le persone a me vicine hanno avuto reazioni diverse, dettate anche dai loro diversi caratteri: c’è stato chi è scoppiato a piangere, chi mi ha detto fin da subito che ci sarei saltata fuori, chi mi è stato vicino in silenzio… d’altra parte ognuno reagisce in maniera diversa ed è giusto così. Non mi hanno mai trattata da persona malata e questa è stata una cosa che ho apprezzato molto. Anche se il mio aspetto era diverso, io dentro ero la stessa persona di sempre.
3) Hai mai pensato di non riuscire a farcela?
Non lo so… forse questa domanda non ho mai davvero avuto il coraggio di farmela… l’ho chiusa in quell’angolo di me in cui spesso ho preferito non guardare. Mi sono sempre affidata a quello che sarebbe stato, un giorno alla volta, senza fare troppi pensieri ne’ progetti a riguardo. E’ stato così che ho affrontato sempre la malattia, pensando ad una cosa alla volta, un pezzo alla volta…
4) Quando hai saputo del tumore aspettavi anche una bambina, hai avuto problemi con la gravidanza?
Quando ho scoperto di essere incinta era sempre maggio, ma all’epoca dei fatti ancora non si capiva se fosse maligno o meno, viveva ancora dentro me la speranza che non lo fosse, ma nonostante l’esito incerto, mi è stato consigliato, dal primo medico che ha preso in esame il mio caso, di interrompere comunque la gravidanza. È stata una sentenza che mi ha fatto mille volte più male del tumore stesso, credimi. Ho poi sentito un secondo parere, a Milano, dove poi sono stata operata.
5) Puoi raccontarci se te la senti, come hai vissuto il periodo della chemioterapia?
La chemioterapia ha fatto da spartiacque tra la persona che ero e quella che sono diventata. È stata lo scoglio più difficile da superare, è stata la parte visibile di quel male invisibile, è stata una prova durissima, sia fisicamente che psicologicamente… la sensazione che ho provato la mattina in cui di punto in bianco hanno iniziato a cadermi i capelli a ciocche non la dimenticherò mai, farà parte di quelle ferite che non si rimarginano. L’amore dei famigliari è fondamentale per chi attraversa queste situazioni. Loro sono stati il mio sostegno morale, la motivazione per affrontare ogni giornata, per arrivare fino in fondo, per andare avanti nonostante tutto.
6) Si dice che le brutte esperienze insegnano, tu cos’hai imparato dalla tua?
Eh… ho scritto un libro su quello che la malattia mi ha insegnato… proverò a riassumertelo in breve: mi ha insegnato a dare alle cose la giusta importanza, ha ribaltato le mie priorità; mi ha insegnato a rallentare, a gioire delle piccole cose, come alzarmi alla mattina, perché c’è stato un periodo in cui non mi era per niente facile; mi ha insegnato a non rimandare i miei progetti, perché il tempo c’è, ma solo finché lo vuole lui; mi ha insegnato che la vita può cambiare da un momento all’altro, indipendentemente dall’età, dal successo, dal denaro…
7) Il libro parla della tua storia, ma è rivolto solo a te o è un messaggio che hai voluto trasmettere ad altri? Come si intitola?
Dopo questa esperienza ho sentito la necessità di mettere nero su bianco la mia storia, di tirare fuori quello che per tanti mesi avevo represso dentro me, ostentando il mio lato forte. Poi ho pensato di renderlo pubblico, il che potrebbe essere d’aiuto per chi come me sta attraversando la stessa esperienza, ma anche per chi invece in questa esperienza non si è trovato mai, vorrei far capire loro quanto il nostro tempo sia prezioso, di non darlo per scontato, di aggiungere valore alla nostra vita. L’ho intitolato “Al di là del muro”, perché la malattia l’ho interpretata proprio così, come un muro che mi sbarrava la strada, impedendomi di proseguire e di vedere oltre.
8) Che consiglio daresti a chi si trova nella tua stessa situazione?
Il consiglio che mi sento di dare a chi cerca di andare oltre il muro è di non arrendersi, di non fermarsi, anche quando non è facile. Sono sempre stata convinta, ed è stata una cosa che mi sono detta sempre durante il mio percorso, che se non avessi potuto cambiare le cose, avrei potuto comunque cambiare il modo in cui le avrei affrontate. Il mio atteggiamento avrebbe fatto la differenza. Anche se, parliamoci chiaro, il fattore fortuna lo ritengo fondamentale: avere una diagnosi in tempi brevi può fare la differenza, così come la sede del tumore stesso.
9) C’è qualche persona in particolare che ti è stata vicina durante il tuo calvario?
Beh ovviamente mio marito, che mi ha accompagnata ad ogni chemioterapia, quando inizialmente mi recavo a Milano a farle… e molto ha fatto anche la mia famiglia, il loro supporto ha reso tutto più sopportabile. Poi materialmente ho dovuto fare molto affidamento su mia mamma: dopo il parto, eseguivo le chemio a Parma settimanalmente, e sempre ogni settimana avevo appuntamento fisso con gli esami del sangue… finite quelle mi sono sottoposta alla radioterapia per circa un mese e mezzo. Mia madre in ognuna di queste occasioni si occupava della piccola Giorgia.
10) Ritornando al tuo libro, hai già preso contatti per la pubblicazione, è in uscita, sei in cerca di un editore? Qual’è il tuo obbiettivo come scrittrice? Ciao e grazie.
Ho appena reso nota la mia intenzione di pubblicare questo libro, vorrei davvero che arrivasse a quante più persone possibili. Mi piacerebbe, oltre a diffondere il mio messaggio, a devolvere parte del ricavato alla ricerca sul cancro. Vorrei dare il mio contributo affinché, in un futuro non lontano, non sia più quel mostro che oggi fa così tanta paura.
Abbiamo incontrato Paolo Sacchi lo scalpellino di Ramiano, che ci ha raccontato interessanti aneddoti su questo antico mestiere. Per il mese di marzo presso la residenza dello scalpellino, sono previsti due laboratori per i giorni 7/8 e 14/15. L'ultimo giorno nel pomeriggio si terrà una conferenza sulla lavorazione della pietra in Val Baganza.
Di Nicola Comparato 17 febbraio 2020 - Lo scalpellino è colui che lavora, modella e sgrossa il marmo e la pietra con lo scalpello, e che su disegno è in grado di eseguire cornici sagomate. Il mestiere di scalpellino ha origini antiche e le prime testimonianze di questo affascinante, ma al tempo stesso duro impiego, risalgono all' antico Egitto. Nel medioevo gli scalpellini si occupavano delle rifiniture degli interni ed esterni di case e palazzi oppure della creazione di bassorilievi. Al giorno d'oggi la lavorazione e il taglio della pietra sono principalmente eseguiti con l'utilizzo di appositi macchinari. Quello dello scalpellino è un mestiere praticato perlopiù da appassionati del settore o da famiglie che da secoli si tramandano il mestiere da padre a figlio. Paolo Sacchi, lo scalpellino di Ramiano, una frazione del comune di Calestano situato nella Val Baganza in provincia di Parma, è un uomo che ha fatto di questo mestiere il suo stile di vita. Diplomato all' Istituto Toschi di Parma nel 1976, comincia a dedicarsi alla lavorazione della pietra nel 1997, realizzando nel tempo libero anche mosaici vetrosi e ceramici, xilografie e qualunque altra cosa rientri nel campo delle Arti Applicate. Ringraziamo lo scalpellino per averci dedicato il suo tempo e per averci raccontato com'è nata la sua passione.
Il commento di Paolo Sacchi:
"Mi chiamo Paolo Sacchi e sono nato al Torchio di Fontevivo, pianura parmense. Mi sono diplomato nel 1976 al Toschi e per anni ho fatto illustrazioni naturalistiche, prospettive di interni, trompe l’oeil, acquerelli per agenzie grafiche e studi di architettura. Dal 1985 vivo con Susanna, poi diventata mia moglie, a Calestano, in Appennino. L’interesse per la pietra lavorata è nato quando, dal momento che mi appassionava il patrimonio lapideo che andavo scoprendo in quei luoghi, proposi ad un centro di formazione un corso dove apprendere la tecnica della lavorazione della pietra. Avrei insegnato disegno e mi sarei dovuto occupare, per le lezioni pratiche, di convincere alcuni degli ultimi scalpellini in Val Baganza a svelare a me e ai corsisti i loro segreti. Due di loro acconsentirono; facemmo il corso e ora eccomi qua.
Un tempo il suono degli scalpellini risuonava per le valli, ora è un “mestiere dimenticato”.
Oggi come oggi non è possibile ne’ auspicabile far rinascere tal quale questo mestiere. Lo rendono impossibile la spietata concorrenza delle macchine e la globalizzazione della manodopera. Sapere lavorare la pietra può forse integrare una sopravvivenza resiliente che lontano da app e capitali è tesa solo a coltivare passioni antiche legate alle tradizioni. Mi piace considerarmi oggi uno “scalpellino” intendendo con questo nome, dal momento che siamo tutti scalpellini, fare riferimento a figure che spaziano dall’artigiano al divulgatore, dallo scienziato all’artista, che percepiscono l’intima conoscenza della pietra come ossatura del paesaggio naturale e antropico per creare cultura, turismo, divulgazione scientifica in Appennino."
Per maggiori informazioni il sito di Paolo Sacchi
http://siamotuttiscalpellini.it
La pagina Facebook Siamo tutti scalpellini
https://www.facebook.com/Siamo-tutti-scalpellini-1057606531021249/
Causa frana, con massi e detriti che hanno invaso la carreggiata.Dal 5 dicembre a fine lavori di ripristino.
Parma, 5 dicembre 2019 – La Provincia di Parma – Servizio Viabilità rende noto che dalle ore 7 di oggi, giovedì 5 dicembre 2019, è interrotto totalmente il transito veicolare per tutti i mezzi sulla Strada Provinciale n. 15 “di Calestano” tra Ravarano e località Chiastre.
La misura si è resa necessaria dopo che si è manifestato un movimento franoso del versante di monte, con distacco di alcuni blocchi di roccia e detriti che hanno invaso la carreggiata ostruendola. Per realizzare i lavori di messa in sicurezza del versante franato e ripulire dai detriti la carreggiata stradale è necessario interrompere il transito veicolare
L’interruzione durerà fino all’ultimazione dei lavori.
Il transito verrà obbligatoriamente deviato sulla strada Statale SS 62 della Cisa segnalato con apposite indicazioni, in conformità a quanto disposto dal Codice della Strada.
Nella foto: la Sp15 interrotta.
Parma, 12 Agosto 2019 - Ferragosto è alle porte: ecco il vademecum della raccolta dei rifiuti in città e provincia.
A Parma i servizi di raccolta rifiuti saranno garantiti regolarmente, in base ai calendari distribuiti. Negli altri comuni della provincia serviti da Iren, ove previsto e come di consueto in occasione di festività, saranno raccolti il rifiuto residuo e la carta.
Saranno raccolte inoltre anche le seguenti frazioni:
a Calestano: Vetro Plastica e Barattolame nella zona GIALLA
a Langhirano: Vetro Plastica e Barattolame nella zona ARANCIO
a Lesignano: Vetro Plastica e Barattolame nella zona BLU
a Salsomaggiore Terme: Vetro Plastica e Barattolame nella zona GIALLA
a Corniglio: Plastica e Barattolame nella zona BLU
I Centri di Raccolta Rifiuti resteranno chiusi, mentre saranno attive le Ecostation e le Mini Ecostation. Nella giornata di Ferragosto il NUMERO VERDE 800-212607 e il Punto Ambiente di Parma resteranno chiusi.
Il NUMERO VERDE 800-212607 sarà attivo nelle giornate di venerdì 16 e sabato 17 negli orari consueti (venerdì dalle 8.00 alle 17.00 e il sabato dalle 8.00 alle 13.00)
Il PUNTO AMBIENTE di Strada S.Margherita a Parma sarà aperto il venerdì 16 nel solito orario (8.00 – 14.00) mentre resterà chiuso nella giornata di sabato 17 agosto.
Verso il Contratto di fiume Parma - Baganza | MERCOLEDÌ 3 APRILE, ore 18:00 a FELINO (PR
Si invitano i cittadini, le associazioni, gli enti pubblici e privati dei comuni di Berceto, Calestano, Collecchio, Felino, Parma, Sala Baganza e Terenzo a partecipare all'incontro che si terra' presso la
SALA CIVICA "R. AMORETTI" (via Filippo Corridoni, 2 - Felino, PR)
MERCOLEDÌ 3 APRILE, ORE 18:00
L'incontro con il pubblico rappresenta una risorsa fondamentale per il processo del Contratto di Fiume, in grado di offrire una conoscenza capillare e puntuale del territorio. Le informazioni raccolte durante la fase di partecipazione pubblica andranno ad integrarsi e ad aggiungersi a quelle individuati nella prima fase di ascolto, creando un quadro dettagliato dello stato di fatto del bacino Parma-Baganza su cui individuare le opportunità progettuali e le modalità di intervento attraverso il Contratto di Fiume.
Ieri, mercoledì 14 dicembre, la ditta Coppe con alcune cariche ha frantumato il grosso della roccia che minacciava la strada. Restano importanti lavori di profilatura, da eseguire nei prossimi giorni. Serpagli: "Un grazie ai tecnici della Provincia."
Parma, 15 dicembre 2016
Un'esplosione, alle 14,30 di ieri, mercoledì 14 dicembre, ha scosso la montagna sopra la provinciale 15 di Calestano, in località Castello di Ravarano: per incarico della Provincia di Parma – Servizio Viabilità la ditta specializzata Coppe, con alcune cariche, ha frantumato il grosso della roccia pericolante che minacciava la strada.
Una grande quantità di materiale roccioso (v. foto) si è abbattuta sulla carreggiata.
La Sp 15 in quel tratto, dal bivio della strada comunale Castello di Ravarano alla località Chiastre, in comune di Calestano, era già chiusa al transito a tutti i mezzi e le persone dall'8 novembre scorso, e tale resta fino al completo ripristino delle condizioni di sicurezza.
Se il grosso dell'operazione si è conclusa con successo, restano però importanti lavori di profilatura e disgaggio da eseguire nei prossimi giorni, per terminare di mettere in sicurezza la strada.
"Voglio ringraziare i tecnici della Provincia – ha dichiarato il Delegato provinciale alla Viabilità Serpagli – che anche in questa circostanza si stanno prodigando senza risparmiarsi, e con tutta probabilità saranno all'opera anche sabato e domenica. Purtroppo la situazione in quel tratto di strada è particolarmente difficile, ma speriamo di riaprirla a transito in condizioni di sicurezza prima di Natale, almeno a senso unico alternato."
Per tutta la durata dei lavori la deviazione obbligatoria del traffico continuerà ad avvenire utilizzando la strada statale 62 della Cisa.
(Fonte: Provincia di Parma - Ufficio stampa)
Nella notte alcuni blocchi di roccia di consistenti dimensioni e detriti si sono staccati dalla parete e hanno invaso la carreggiata. Serpagli: " Si è trattato di un evento eccezionale, che ha danneggiato in parte le reti paramassi che erano già state posizionate nella zona. Garantita la percorribilità della strada, grazie al lavoro dei tecnici provinciali."
Parma, 5 settembre 2016
Non c'è pace per la SP 15, la provinciale di Calestano: nella notte di ieri (domenica 4 settembre) nei pressi di Ravarano alcuni blocchi di roccia di consistenti dimensioni, insieme a parecchi detriti, si sono staccati dalla parete e hanno invaso la carreggiata sottostante, ostruendola quasi completamente.
I tecnici della Provincia si sono messi tempestivamente all'opera e già nella prima mattina di oggi (lunedì 5 settembre), dopo poche ore, hanno ripristinato il traffico, a senso unico alternato.
Nei prossimi giorni, dopo i necessari controlli, si ripulirà completamente la carreggiata e si metterà in sicurezza il versante.
"Si è trattato di un evento eccezionale, che ha danneggiato le reti paramassi che erano già state posizionate nella zona, le quali però hanno svolto la loro funzione, trattenendo parte dei materiali – spiega il Delegato provincia le alla Viabilità Gianpaolo Serpagli – Grazie al lavoro dei tecnici provinciali, a poche ore dall'evento è già stata garantita la percorribilità della strada. In settimana verificheremo l'entità dei danni e quantificheremo l'intervento necessario alla riapertura nei due sensi di marcia."
Provincia di Parma - Ufficio stampa
Tel. 0521 931 583 - Cell. 335 7413 048
www.provincia.parma.it - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
A tagliare il nastro il Presidente della Regione Bonaccini e il Delegato provinciale alla Viabilità Serpagli, presenti le autorità locali. Intervento da 793 mila euro, finanziato dalla Regione. Si conclude così una grande stagione di lavori sulla Sp 15, che hanno ripristinato la viabilità dell'intera Val Baganza. Investiti in tutto 2 milioni di euro, in 15 interventi, due anni di lavori, a cui hanno collaborato 10 ditte.
Parma, 5 luglio 2016
I lavori sul ponte di Armorano sono conclusi, il ponte è transitabile al traffico dalla serata del 6 luglio 2016 e sabato 9 luglio alle ore 16 ci sarà l'inaugurazione ufficiale. A tagliare il nastro il Presidente della Regione Emilia – Romagna Stefano Bonaccini e il Delegato provinciale alla Viabilità Gianpaolo Serpagli, saranno presenti i Sindaci di Calestano, Felino e Berceto, i consiglieri regionali e i parlamentari del territorio. Sarà una vera festa, per solennizzare il ritorno alla normalità di un'intera vallata.
"Con la riapertura del ponte di Armorano riusciamo a concludere una grande stagione di lavori sulla Sp15 e a dare una risposta concreta e positiva alle esigenze viabilistiche di tutta la Val Baganza – spiega il Delegato provinciale alla Viabilità Gianpaolo Serpagli –E' ormai scongiurato il rischio di isolamento che incombeva nei mesi scorsi su molte frazioni e anche su Calestano. Grazie a consistenti finanziamenti regionali, di cui 793 mila per il solo ponte, la Provincia, è riuscita a portare a termine il suo compito, pur in mezzo alle mille difficoltà determinate dal riordino istituzionale."
Serpagli sottolinea anche gli elementi innovativi di questo percorso: "I lavori sono stati conclusi in un solo anno, un tempo da record: siamo riusciti ad accorciare le tempistiche frazionando i lavori su diversi interventi ed assegnandoli a varie ditte, per ridurre il più possibile i disagi per i cittadini – spiega – inoltre è stata determinante la collaborazione tra enti: per la prima volta una convenzione tra Provincia e Regione ha permesso di riutilizzare soldi destinati a una strada regionale, la tangenziale di Felino, per una strada provinciale collegata. Doveroso un grazie all'Assessore Donini e al Direttore generale Ferretti."
IL PONTE DI ARMORANO
Il ponte a tre campate sul torrente Armorano, lungo la SP15 di Calestano, venne costruito nei primi del '900. La struttura è costituita da due archi di riva e una campata centrale in acciaio con tipologia Bailey. La lunghezza totale dell'opera è di 91 m. Le due campate laterali sono ad arco. La struttura è in blocchi di pietra con armillatura dei bordi. La campata centrale di luce di 44 m è in acciaio e poggia su due pile, realizzate in blocchi di pietra squadrati. La pila lato Calestano ha un'altezza massima dalla fondazione al piano di appoggio delle travi principali di 14,60 m, mentre quella lato Berceto ha un'altezza di 17,10 m.
Nel dicembre 2014 i tecnici della Provincia avevano riscontrato uno sfondamento del piano viabile dell'impalcato, e a partire da marzo 2015 il ponte era stato dichiarato transitabile solo a 10 km l'ora, a senso unico alternato, per carichi inferiori alle 3 tonnellate, e solo per i residenti. La situazione rendeva difficoltosi i collegamenti tra Berceto e Parma e tra le varie località della Val Baganza.
Ai primi di maggio 2015 un'ispezione approfondita, mediante utilizzo di piattaforma by-bridge, anche alle superfici al disotto del piano viabile, aveva evidenziato uno stato di profondo degrado degli elementi portanti secondari dell'impalcato, oltre a un drammatico avanzamento della corrosione negli elementi metallici, col rischio di decadimento meccanico dei materiali e di possibili crolli localizzati dell'impalcato che rendevano improcrastinabile la manutenzione straordinaria del ponte.
L'intervento ha riguardato: la sostituzione della campata metallica in acciaio cor-ten, il consolidamento delle due arcate laterali in muratura e delle pile, la realizzazione di un impalcato idoneo al transito dei veicoli. Poiché l'attuale struttura del ponte, con schema Bailey, è sottoposto a vincolo architettonico le due travature reticolari esterne sono state recuperate in modo da mantenere la stessa conformazione esterna visiva.
Il 30 giugno è stata effettuata, con esito positivo, la prova da carico, con 6 camion da 42 tonnellate l'uno.
I lavori hanno comportato un impegno di spesa complessivo di 793.000 euro, finanziato dal Servizio Viabilità della Regione Emilia-Romagna.
LA SP 15
Uno studio sul rischio geologico e idrogeologico della Provincia di Parma, aveva messo in luce 26 diversi punti critici sulla Strada Provinciale 15 di Calestano in cui era indispensabile intervenire per la messa in sicurezza della percorribilità della strada. Si tratta di un territorio fragile, a causa della sua conformazione geologica e idrogeologica, la cui situazione stata aggravata dalle piene del torrente Baganza degli anni 2000, 2009 e 2014. Molte erano le situazioni al limite con il rischio di isolamento di alcune frazioni come Casaselvatica, Fugazzolo, Chiastre, Ravarano e lo stesso capoluogo di Calestano.
I Comuni interessati erano Felino, Calestano e Berceto
La Provincia di Parma ha appaltato i lavori per la messa in sicurezza dei punti più critici, con 15 interventi per un totale di 2.175.000 euro, finanziati per 518.000 dalla Provincia di Parma, per 287.300 dalla Agenzia Regionale di Protezione Civile dell'Emilia-Romagna e per 1.370.000 euro dal Servizio Viabilità della Regione Emilia-Romagna. A questo si aggiungono interventi eseguiti da privati, Montagna 2000, 2i Rete Gas, Comune di Calestano, Iren, STB, Enel connessi a SP15 per un totale di circa 196.000 euro.
I lavori sono tutti terminati e hanno riguardato, oltre al Ponte di Armorano, le località di Gallignana, Pioppone, Ronzano, il bivio del Castello di Ravarano, Chiastre, Fugazzolo, Poggio di Berceto, Fontana dell'Amore, alcuni tratti strada fra Fugazzolo e Armorano e fra Berceto e Calestano, la frana del Monte Cervellino; si è trattato di interventi vari: manutenzione di tratti di strada, rifacimento di rete scolante, scavo e posa di gabbioni, realizzazione di palificate.
(Fonte: ufficio stampa Provincia di Parma)
Nei comuni di Berceto e Calestano, alla frana del Cervellino e alla Fontana dell'Amore. In primavera le asfaltature. Serpagli: "Messa in sicurezza una strada importante, l'unica di percorrenza della Val Baganza, senza la quale molte frazioni resterebbero isolate." Per i ciclisti a Riva dei Preti posate reti ecologiche per evitare cadute nel dirupo". Soddisfatto il Presidente della Federazione Ciclistica Dattaro: "Una delle prime iniziative del genere in Italia". -
Parma, 29 dicembre 2015
Sono praticamente completati i lavori di sistemazione di una delle strade provinciali che fino a pochi mesi fa era una delle più dissestate, la SP 15 di Calestano. In questi giorni, infatti, sono stati terminate le opere principali nei Comuni di Berceto e Calestano (sul Rio Praberto e sul Rio Presulo, a Fugazzolo a Riva dei Preti), alla frana del Cervellino e in località Fontana dell'Amore.
Mancano solo le asfaltature, che verranno realizzate in primavera, quando le condizioni atmosferiche più favorevoli permetteranno una corretta posa a perfetta regola d'arte.
"Abbiamo messo in sicurezza una strada provinciale importante, l'unica di percorrenza della Val Baganza, senza la quale molte frazioni resterebbero isolate - afferma il Delegato provinciale alla Viabilità Gianpaolo Serpagli – Tra l'altro è la strada più trafficata dai ciclisti dilettanti e amatoriali nel Parmense e proprio a loro tutela a Riva dei Preti sono state posate reti ecologiche, a tenuta d'urto, per evitare le cadute nel dirupo sottostante."
Particolarmente soddisfatto di questa iniziativa Giorgio Dattaro, Presidente del Comitato provinciale della Federazione Ciclistica Italiana: "Si tratta di una delle prime iniziative del genere in Italia – spiega – questa attenzione per la sicurezza dei ciclisti ci fa davvero piacere."
Ecco il dettaglio degli interventi
Miglioramento e adeguamento SP 15 nei Comuni di Berceto e Calestano
Importo:105.900 euro, progetto e direzione lavori della Provincia di Parma, lavori realizzati all'Impresa Euredil di Langhirano.
Sono stati rinforzati manufatti stradali sul Rio Praberto (Berceto) e sul Rio Presulo, a Fugazzolo, il ripristino di barriere ed in particolare in prossimità di "Riva dei Preti" sono state posate reti ecologiche, certificate a tenuta dell'urto dei ciclisti.
Fontana dell'Amore - Calestano
Importo: 155.000 euro, progetto e direzione lavori della Provincia di Parma, lavori realizzati dall'Impresa Vignali di Casaselvatica.
Ripristinata la sede stradale e drenate le acque di monte. Ha comportato, in un periodo di forte siccità, la raccolta e il drenaggio su una frana circa ½ l/s , grazie ad un pozzo drenante e al rifacimento dell'attraversamento stradale sulla SP 15 mediante una perforazione con spingi tubo, operazioni non è di poco conto. Durante i lavori sono stati inoltre riattivati i dreni orizzontali ormai secolari posti a fianco strada, realizzate opere di contenimento del versante e captazione acque disperse in prossimità della "fontana dell'Amore".
Il tappeto d'usura e i guard-rail verranno posati a primavera.
Adeguamento delle sezioni di attraversamento della SP 15 vicino alla frana del Monte Cervellino
Importo: 210.000 euro di finanziamenti regionali, progetto e direzione lavori della Provincia di Parma, lavori realizzati dalla ditta Dardani di Terenzo.
Gli eventi alluvionali del 2000 e del 2014 avevano evidenziato la pericolosità del Rio Arsiso e del Rio del Fazio. Il forte trasporto solido in occasione delle piene e la grande quantità d'acqua causano durante gli eventi meno frequenti l'interruzione della SP 15 con gravi danni ai tomboni, la loro occlusione, il degrado della sovrastruttura stradale causa il transito di acqua di piena sulla carreggiata
I lavori sono consistiti nella posa di tomboni per aumentare capacità di deflusso delle acque, nel rialzo della livelletta stradale e nella sistemazione dei corsi d'acqua a monte e a valle della SP 15 con creazione di platee in massi cementati, e rinforzo sponde con pezzi prefabbricati.
La posa dell'asfalto e dei guar-rail avverrà in primavera.
La Provincia ha poi verificato a qualche km a monte dalla strada provinciale la presenza di acque stagnanti che andranno fatte defluire per evitare percolamenti e quindi rimessa in moto della frana storica del Monte Cervellino. A tale proposito la Provincia ha scritto per competenza al Comune di Berceto oltre che al Servizio Tecnico di bacino e alla Bonifica Parmense.
(Fonte: ufficio stampa Provincia di Parma)
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