Molesta la titolare, distrugge il bar più volte e più volte fermato dalle forze dell'ordine, torna a minacciare e forzare l'abitazione anche del padre. La settimana di L.M., un "vivace" trentenne tutto parmigiano.
Parma 28 febbraio 2020 - Era il 25 febbraio quando (L.M.) venne tratto in arresto per aver distrutto un bar ed essere risultato molesto verso la titolare dell'esercizio, dopo che già la sera precedente era stato denunciato per atteggiamenti analoghi.
Il 26 febbraio, per direttissima, gli viene dato il divieto di dimora a Parma ma già nel pomeriggio dello stesso giorno si ripresenta nei pressi del bar di via Savani da dove è stato richiesto l'ennesimo intervento, questa volta da parte dei carabinieri.
Nella mattinata del 27 febbraio, dal medesimo bar, partono di nuovo diverse chiamate al 113 per segnalare la presenza dell'uomo. Sul posto giunge la volante ma nel frattempo il trentenne si era presentato in Questura sostenendo che con "gli angeli verdi" doveva preparare una sostanza psico farmaceutica per una nota azienda parmense del settore.
Dalla Questura è stato immediatamente attivata la procedura per un trattamento sanitario obbligatorio (TSO) e quindi il soggetto viene trasferito al pronto soccorso. Il medico psichiatra lo rileverà, per la seconda volta, privo di patologie psichiatriche e perciò rimesso in libertà.
In men che non si dica torna a farsi vedere nei pressi del bar e dell'abitazione del padre, poco distante dall'esercizio commerciale più volte preso di mira, dove tenta di scardinare la porta costringendo il genitore, su suggerimento della polizia che nel frattempo era intervenuta, a esporre denuncia. Dopo pochi minuti una nuova chiamata segnala al 113 che il L.M. era stato segnalato nel poggiolo dell'abitazione del padre sfondando la porta finestra per entrare nella abitazione del genitore minacciandolo di morte e costringendolo alla fuga.
Il pronto intervento della volante intercetta il reo che stava uscendo dall'abitazione del padre, quindi preso in flagranza di reato, bloccandolo ma per tutta risposta reagisce con calci e pugni agli operanti intervenuti e per questo motivo è stato tratto in arresto per i reati di violazione di domicilio aggravata, e per resistenza aggravata. Intorno alle 18,30, su disposizione del Pubblico Ministero, visto anche il pericolo di incolumità anche dello stesso arrestato, verrà accompagnato alla casa circondariale di Parma in attesa del processo per direttissima.
Il Bar la Gustosa, oggetto delle attenzioni del trentenne, ha esposto su facebook il suo inopportuno disappunto verso l'operato dello Stato a commento di un video che riprende il ragazzo durante uno dei momenti di intemperanza e aggressione al locale. https://www.facebook.com/2194185603958708/videos/500869867533315/