Martedì, 25 Febbraio 2020 12:07

Rumeno denunciato per ricettazione

È stato denunciato a piede libero per ricettazione dai militari del norm di Parma un Cittadino rumeno classe 79 residente A Roma con precedenti specifici.

L'uomo si trovava qui a Parma per ricevere la consegna e stava prendendo l’autobus notturno per raggiungere la capitale con due grossi bagagli all’interno dei quali erano contenuti numerosi personal computer e materiale telematico di cui non riusciva a giustificarne la provenienza e perciò presumibilmente provento di attività di furto.

 

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I Carabinieri della Compagnia Carabinieri di Parma hanno dato esecuzione a tre ordinanze di applicazione di misura cautelare emesse dal Gip di Parma in materia di tutela delle vittime di violenza domestica e di genere nei confronti di due cittadini:
- M.A., classe 1989, residente in Parma;
- F.E.W., nato a Santo Domingo, classe 1982, residente a Parma.

Il primo era stato deferito in stato di libertà dalla Stazione Carabinieri di San Pancrazio Parmense in data 23.01.2020 con l’accusa di aver commesso violenza fisica e psicologica nei confronti della nonna, in quanto la sottoponeva a reiterati e continui atti di vessazione tali da cagionarle sofferenze ed umiliazioni e da indurle uno stato di disagio e di paura continuo ed incompatibile con normali condizioni di vita, con condotte poste in essere dal 2018 sino alla data dell’arresto.

Durante le liti, scaturite per futili motivi (ad esempio: pasti non graditi) l’arrestato avrebbe picchiato la vittima dandole pugni alla schiena e sul capo provocandole dolore e un ematoma sul naso (mai refertato); in diverse occasioni l’avrebbe presa per il collo, spintonandola e facendola talvolta cadere per terra; inoltre avrebbe provocato con calci e pugni numerosi danneggiamenti nell’abitazione dell’anziana, spaccando suppellettili, soprammobili, oggetti ornamentali e danneggiando il mobilio e le porte dell’abitazione.

Pertanto la vittima era costretta a vivere perennemente in uno stato di terrore e di paura tanto che per evitare reazioni violente nel nipote la donna si vedeva costretta ad assecondare le richieste e a consegnarli settimanalmente la somma di euro 150 per recuperare la quale vendeva anche dei propri monili in oro.
Attese le condizioni della signora ultrasettantenne, è stata contestata anche l’aggravante di azioni perpetrate ai danni di persona non in grado di difendersi.

Nel 2014 l’indagato era stato giudicato colpevole per gli atti di maltrattamenti, lesioni aggravate ed estorsione commesse ai danni del nonno, nelle more deceduto, e della nonna ancora vivente. Nonostante avesse intrapreso, durante il periodo di reclusione, un percorso riabilitativo presso una comunità terapeutica, evidentemente il soggetto non ha modificato le sue condotte. Egli risiede nell’abitazione materna insistente nella medesima palazzina bifamiliare ove è ubicato l’appartamento della nonna, che provvede al mantenimento di entrambi.

L’arrestato in passato, come denunciato dalla vittima, non avrebbe esitato a scagliarsi contro il nonno, soggetto diabetico e utilizzatore di sedia a rotelle, tanto da provocarne la caduta dalla carrozzina e aggredirlo con pizzichi al volto e sul corpo.
L’aggressore in un escalation di violenza, prima si scagliava contro il mobilio e i suppellettili per poi passare alla violenza fisica nei confronti della nonna. La figlia della vittima, ovvero madre dell’arrestato, sentite le urla dal pianerottolo era più volte intervenuta invano per sedare la lite.

Le condotte descritte avrebbero causato nella vittima uno stato di timore tale da temere di mettere a repentaglio la sua incolumità e quella dei propri figli.
Le dichiarazioni rese sono state giudicate credibili, poiché lineari, dettagliate, prive di intrinseche contraddizioni, oltre che riscontrate dalle annotazioni delle forze dell’ordine intervenute in più occasioni, dalla sentenza di condanna del 2014, dai contributi dichiarativi riversati, tutti conformi nel descrivere la personalità del prevenuto, i suoi scatti improvvisi di ira, i suoi eccessi, i suoi comportamenti maltrattanti ai danni della denunciante e dei familiari.


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Il secondo era stato deferito in stato di libertà dalla Stazione Carabinieri di San Pancrazio Parmense in data 28.01.2020 per aver commesso violenza fisica nei confronti della sua ex compagna, classe 88, a causa dell’interruzione della relazione quinquennale intercorrente tra i due.
In particolare l’aggressore avrebbe insultato la vittima con epiteti offensivi anche in presenza della madre della vittima; per motivi di gelosia l’avrebbe minacciata in plurime occasioni di ammazzarla, accompagnando tali minacce verbali con il gesto di colpirla con il coltello che brandiva; in più occasioni l’avrebbe aggredita con schiaffi e pugni al volto e al corpo, distruggendo più volte i telefoni cellulari della donna, gettandoli in terra; avrebbe danneggiato poi gli abiti e le scarpe di costei, strappandoli o tagliandoli con coltelli; inoltre avrebbe distrutto il televisore, i mobili e un armadio; infine le avrebbe mandato messaggi telefonici con minaccia di ammazzarla.

Viste le condizioni della donna e le condizioni nelle quali le minacce sono state effettuate, è stato contestata anche l’aggravate del fatto avvenuto alla presenza dei figli minori.

Sin dal 2016 la donna sarebbe stata oggetto di violenze da parte dell’uomo, situazione poi degenerata, quando nel dicembre 2019 la relazione era stata interrotta per volere della donna.
L’ultimo episodio su sarebbe verificato nella tarda sera del 27 gennaio 2020, allorquando la donna chiedeva l’intervento dei CC a seguito della ennesima aggressione, questa volta armata, da parte dell’ex convivente. All’arrivo dei militari effettivamente veniva riscontrata la presenza di un uomo armato di coltello. Nella circostanza, dagli accertamenti effettuati, è emerso che l’uomo avrebbe messo completamente a soqquadro l’appartamento, danneggiando fortemente il mobilio, per poi minacciare la vittima con un coltello, colpiva peraltro ripetutamente al volto e sul fianco sinistro con violenti pugni. Nel corso dell’aggressione la donna riportava una ferita al labbro e dolori diffusi su tutto il corpo, venendo poi visitata da personale sanitario del pronto soccorso di Parma. Nonostante i tentativi della donna di placare l’uomo ed invitarlo a calmarsi soprattutto in presenza dei minori, tali esortazioni non avrebbero sortito effetto alcuno, tanto che l’uomo con il coltello tagliava due ciocche di capelli alla donna in presenza dei figli minori e successivamente contattava un amico al fine di allontanarsi dall’abitazione. Oltre al danno fisico, veniva danneggiato l’appartamento della donna e veniva danneggiata la vettura della stessa parcheggiata sotto l’abitazione, in modo da impedirle di muoversi.

La vittima, che fino a quella sera non aveva presentato alcuna denuncia, dichiarava che non si trattava di un episodio isolato bensì di un comportamento ripetuto nel tempo, e che le sue azioni erano guidate dal timore di più gravi ripercussioni soprattutto per quanto concerne la gestione o l’affidamento dei figli minori. La donna in più occasioni si era rifugiata presso l’abitazione della madre o in quella della zia. Nel contesto del rapporto burrascoso tra i due vi sarebbero stati anche dei rapporti intimi che la donna avrebbe dovuto subire.

Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Parma, hanno consentito in tempi brevi l’applicazione della misura cautelare nei confronti di entrambi i soggetti.

UniCredit darà pieno supporto alle aree colpite dal virus COVID – 19 ufficialmente identificate dalle autorità italiane.
In questi territori UniCredit ha deciso di applicare un “Pacchetto Emergenza” dedicato. “Come banca del territorio, ci sforziamo di intraprendere tutte le azioni necessarie per aiutare le aziende
impattate dai recenti episodi, così da supportarle ad affrontare un periodo così difficile. UniCredit è come sempre impegnata nei confronti dei propri clienti e delle economie locali in cui operano" ha detto Andrea
Casini, co-Head del Commercial Banking Italy di UniCredit. "Valuteremo la situazione dei nostri clienti una ad una e cercheremo sempre di aiutarli, di fare la cosa giusta affinché possano continuare a crescere e a
prosperare anche nelle situazioni più difficili” ha dichiarato Remo Taricani, co-Head del Commercial Banking Italy di UniCredit.

UniCredit si impegna a mettere a disposizione degli undici comuni colpiti (Vo’ Euganeo, Codogno, Castiglione d’Adda, Casalpusterlengo, Fombio, Maleo, Somaglia, Bertonico, Terranova dei Passerini,
Castelgerundo e San Fiorano) una moratoria di 12 mesi sulle rate dei mutui per i privati residenti e per le imprese con sede legale/operativa nella zona.
La banca si rende inoltre disponibile a concedere prestiti a tasso agevolato ai clienti privati residenti e ai clienti imprese con sede legale/operativa nei Comuni colpiti.
Inoltre, nelle 7 regioni colpite ad oggi (Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Trentino, Lazio) dal virus COVID – 19 la banca prevede, previa valutazione della banca stessa
sull’effettivo danno subito:
• la sospensione per 6 mesi del pagamento delle rate dei mutui (ipotecari e/o chirografari) per le
imprese con sede legale/operativa in queste zone;
• la proroga delle linee di import fino a 120 giorni in caso di mancata ricezione della merce per
motivi connessi all’evento;
• la concessione di linee di credito di liquidità con durata sino a 6 mesi.
Maggiori informazioni sono disponibili al numero 800.32.32.85 attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 8.00
alle ore 22.00 e il sabato dalle ore 9.00 alle ore 14.00 oppure presso la propria filiale/gestore di
riferimento.

UniCredit e UniCredit Foundation hanno inoltre deciso di donare 500 mila euro alla Protezione Civile per
l’acquisto di materiale sanitario e dispositivi medici per coloro che ne abbiano necessità.

La salute e il benessere dei propri dipendenti e clienti è una massima priorità per UniCredit. La banca
continuerà a monitorare la situazione da vicino e ad agire nel migliore interesse di ciascuno.

Milano, 24 febbraio 2020

Il Torelli Team ha partecipato con tre mezzi stravaganti alla Sfilata dei Fantaveicoli

La creatività da sola non basta. Dove essa finisce, inizia l'ingegno. L'inventore parmigiano Roberto Torelli di Coloreto (Parma) si è aggiudicato il secondo posto al Carnevale di Imola 2020 nella categoria “Fantaveicoli” presentando la sua ultima fatica: la "500 Big Foot".

Tra le vie della città romagnola, Torelli ha sfilato partendo dall'Autodromo Enzo e Dino Ferrari a bordo di un mezzo stravagante realizzato con una vecchia Fiat 500 bianca alla quale sono state aggiunte grandi ruote da trattore per trasformarla in un monster truck.

Grazie ad una piattaforma estensibile elettrica riusciva poi a sollevarsi raggiungendo diversi metri di altezza dinanzi allo stupore del pubblico. La manifestazione imolese è conosciuta in tutta Italia per la sua originalità e particolarità.

I Fantaveicoli sono infatti i protagonisti assoluti di questo evento e sono rigorosamente ecologici, ad emissioni zero e costruiti il più possibile con materiali naturali o riciclati.
Il Torelli Team ha partecipato anche con il "Baby Kart" e con il "Pronto soccorso psicologico", Fantaveicolo ideato ispirandosi liberamente al libro "Amori 4.0" edito da Alpes Italia. Una sorta di ambulanza a pedali per curare le dipendenze da smartphone. Con un messaggio molto apprezzato da pubblico e giuria: "- Social + Love".

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500 Big Foot di Roberto Torelli - Foto Isolapress

 

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Lunedì, 24 Febbraio 2020 12:21

Coronavirus: Mercanteinfiera si sposta on line

Fiere di Parma fa slittare a giugno l’esposizione dedicata ad antiquariato, modernariato e collezionismo vintage e adotta un’iniziativa pionieristica: per i 5000 buyer ed il pubblico di tutto il mondo, lo show è on line.


Parma, 24 febbraio 2020

Mercanteinfiera, ai tempi del coronavirus, va on line. L’appuntamento di Fiere di Parma dedicato all’antiquariato, modernariato e collezionismo vintage, in programma dal 29 febbraio all’8 marzo slitta a giugno. Nel frattempo sostituisce i metri quadrati (45 mila) con i pixel, quelli di www.mercanteinfiera.it dove il pubblico potrà ritrovare dal 27 febbraio per un mese le foto dei pezzi che gli espositori avrebbero presentato agli stand.

“Avevamo già preso questa decisione - spiega Antonio Cellie ceo Fiere di Parma - la settimana scorsa per non esporre ad alcun rischio la salute dei visitatori visti i recenti sviluppi del coronavirus. Però, per non disattendere le aspettative della nostra community mondiale di espositori, buyer e pubblico, anziché annullare un appuntamento di primo piano nel mondo dell’arte, abbiamo deciso di diventare il primo polo fieristico che migra lo show sulla piattaforma on line che stavamo già sperimentando da alcuni mesi”.

Mercanteinfiera.it è infatti la piattaforma “teaser” nata nel 2019 dalla partnership tra Fiere di Parma e Antico-Antico – portale leader del settore acquisito da Fiere di Parma nel 2019 - per agevolare l’incontro tra la domanda e l’offerta delle opere d’arte da parte degli oltre mille espositori della kermesse. Una vetrina virtuale che già ospita decine di migliaia di pezzi (distinti in 19 categorie merceologiche) e che in queste ora si sta arricchendo della proposta espositiva che avrebbe dovuto essere il cuore della 26ma edizione della manifestazione.

Un trasloco, insomma, dal mondo reale a quello virtuale al quale i buyer (erano in arrivo in 5.000 da tutto il mondo) stanno rispondendo favorevolmente confermando il loro posto in prima fila. “Un’operazione pionieristica tutta nel dna di Fiere di Parma” - continua Cellie - che ha un ulteriore elemento di novità. Apriremo per la prima volta la piattaforma nata come b2b al vasto pubblico generalista”. Mercanteinfiera è infatti una vetrina internazionale d’èlite: partita nel 1981 con 60 espositori, è oggi punto di riferimento per oltre 50 mila visitatori ad edizione.

Ma come funzionerà Mercanteinfiera.it? Da casa si entra sul sito di manifestazione esprimendo le proprie preferenze merceologiche come antiquariato, ceramiche e maioliche, cornici, dipinti, vintage, gioielli e orologi ecc… e si accede alle migliori offerte degli espositori blind. Solo dopo aver fatto la propria scelta si scoprirà a quale espositore è abbinato il pezzo scelto.

“Una soluzione - conclude Stefano Vannucchi di Antico Antico - che in un momento eccezionale come quello di questi giorni, consentirà agli espositori di non compromettere le opportunità di business”.

Segno distintivo della kermesse sono ormai da anni le sue due mostre collaterali. “The Golden Twenties. Vita e moda del decennio de Les Années Folles” prima collaterale in programma e “Brillanti Illusioni: omaggio a Kenneth Jay Lane. Il Re dei falsi” la seconda, cambiano soltanto data a calendario.

Sono ore intense quelle del quartier generale di Fiere di Parma ma è certo che quello di Mercanteinfiera Primavera è solo uno slittamento.

Tornerà il 6 giugno e poi come di consueto a ottobre.

 

 Lo “Sportello dei Diritti”: governo vari immediate misure antiaccaparramento di prodotti alimentari e beni di consumo

Non solo dalla Lombardia, ma immagini di supermercati letteralmente assaltati ci giungono un po’ dappertutto e purtroppo anche da aree del paese non marcate dalla quarantena. Per esempio, da Bologna, dove non c’è alcuna “zona rossa” eppure un’utente ci ha postato le foto degli scaffali vuoti e dei centri commerciali stracolmi di gente.

Una situazione da vero panico, insomma, che per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” impone l’immediata emanazione da parte del governo di misure “antiaccaparramento” di generi alimentari e beni di consumo.

Un appello, il nostro, finalizzato a contenere questa psicosi che è a dir poco ingiustificata, se ci basiamo esclusivamente sui dati scientifici e non ci facciamo prendere da paure che ricordano quanto accadde per esempio con la “Guerra del Golfo” quando timori, già allora prevedibilmente infondati, portarono molti italiani a folli e tumultuosi acquisti e gli scaffali si svuotarono in pochi giorni senza alcuna necessità reale, così come l’epilogo storico di quel periodo dimostrò.

(23 febbraio 2020)

Quello che era una normalità, quest'anno, grazie o per colpa del Coronavirus, è diventato un fatto straordinario. Le immagini di festa e spensieratezza delle mascherine 2020 al Parco Ducale, che hanno ancor più valore perché le ultime prima dell'ordinanza dell'Emilia Romagna che interrompe qualsiasi attività, pubblica  e privata, al fine di contrastare la diffusione del virus Covid-19.

Allora godiamoci questi scatti di Francesca Bocchia. 

 

Lunedì, 24 Febbraio 2020 06:33

Tommy, Maria Virginia e Andrea

Si avvicina il mese di marzo, la natura rinasce, le giornate si allungano, ma non sempre portano ricordi che ci rendono felici. Nel mese di marzo dell’anno 2006, la provincia di Parma ha vissuto tre orribili episodi che ancora fanno male a distanza di anni.

L’omicidio del piccolo Tommaso Onofri, rapito e ucciso il 2 marzo con un colpo di pala sul volto da Mario Alessi, Antonella Conserva e Salvatore Raimondi, e il duplice omicidio commesso da Stefano Rossi il 28 marzo ai danni della giovane e bella Maria Virginia Fereoli, uccisa brutalmente nel parco Natura e Vita a Felino, e del tassista Andrea Salvarani, freddato da un colpo di pistola alla testa in località San Martino Sinzano.

Tre famiglie distrutte, tre persone che non potranno più abbracciare i loro cari e festeggiare il Natale con loro. Un omicidio crudele quello del piccolo Tommy, che vede concessi dei permessi premio ai carnefici, una strage che si poteva evitare quella di Stefano Rossi, ossessionato dalla morte, senza un lavoro fisso, senza controllo, ma in possesso del porto d’armi e morto suicida in carcere a Parma con una bomboletta del gas in dotazione ai detenuti. Come associazione per la tutela delle vittime desideriamo esprimere tutta la nostra solidarietà, appoggio e vicinanza alle famiglie Onofri, Fereoli e Salvarani, anche se tutto questo non servirà a riportare indietro Tommy, Maria Virginia e Andrea.

AVRI “Associazione Vittime Riunite d’Italia sezione di Parma” (Nicola Comparato e Domenico Muollo)

Il Palazzo Ducale di Parma è stato per due giornate il set di una esercitazione che ha visto la sinergia tra il Reparto Investigazioni Scientifiche (RIS) di Parma e ANPAS (Associazione Nazionale di Pubbliche Assistenze) presente con rappresentati di numerose Regioni Italiane, capitanate dal Responsabile della Formazione Emilia Romagna Giuseppe Carpana e il Responsabile della Comunicazione nonchè Vice Presidente di ANPAS Emilia Romagna, Iacopo Fiorentini.

Il primo soccorso su una scena del crimine. L’incontro tra due mondi diversi: da una parte quello della gestione dell’emergenza che non può e non deve cedere a nessun’altra logica se non quella della salvaguardia della salute della vittima (e alla sicurezza degli operatori); dall’altra l’intervento sulla scena del crimine ove gli specialisti del RIS si trovano a dover operare per raccogliere le fonti di prova che serviranno ad assicurare il colpevole alla giustizia.

Due esigenze spesso contrapposte e apparentemente inconciliabili. Necessità di operare, muovere, spostare per soccorrere, da una parte; “congelare” la scena cercando di non compromettere alcuna evidenza, dall’altra. Da qui lo sforzo di individuare delle linee di condotta che consentano al personale del pronto intervento di approcciare con maggiore cautela ad una scena del crimine usando una serie di accorgimenti atti a limitarne la compromissione, pur nel rispetto della prioritaria esigenza di soccorso.

L’evento scaturisce da una precedente felice e proficua esperienza tra il RIS di Parma e il personale ANPAS della Regione Emilia Romagna svoltasi nel 2018 sempre nella prestigiosa cornice del Giardino Ducale, sede del Comando Provinciale dell’Arma e del RIS, e si pone come obiettivo quello di intervenire al livello più alto della catena formativa - i destinatari per l’appunto di questo corso – fornendo ad essi gli strumenti, le nozioni e l’esperienza che “a cascata” dovranno successivamente essere riversati sui singoli soccorritori presenti sul territorio nazionale.

Dopo una prima giornata dedicata ad una sessione formativa frontale a cura di personale delle varie Sezioni del RIS di Parma, in cui non è mancato certamente un “travaso” di esperienza degli uomini del Col. Lago nella gestione di casi reali variegati e complessi, si è passati ad una coinvolgente attività di training sul terreno che ha visto la simulazione di tre diverse scene con tanto di attori “feriti e sanguinanti”, magistralmente preparati da personale specializzato per il trucco, ambulanze radiocollegate, e personale di contesto così da inscenare in modo assolutamente verosimile, con tracce, armi, evidenze di ogni genere, situazioni in cui l’equipaggio di una ambulanza si può trovare ad intervenire. Al termine di ogni sessione pratica, una puntuale attività di debriefing in cui è stato dato spazio a commenti e approfondimenti su criticità rilevate.

L’attività ha certamente riscosso unanime plauso e apprezzamento da ambo le parti coinvolte accendendo i riflettori su un tema di indubbio interesse e ponendosi come fulcro di una già impostata collaborazione finalizzata alla individuazione di linee operative condivise per i first responders, e all’acquisizione, anche nei soccorritori, di una “coscienza investigativa”.

Domenica, 23 Febbraio 2020 09:25

Truffatore denunciato dalla Polizia di Stato

Personale del Commissariato di P.S. di Carpi ha denunciato in stato di libertà un 43enne, residente nel cagliaritano, per il reato di truffa.

I fatti risalgono alla scorsa estate quando la vittima, un uomo residente a Carpi, aveva prenotato, su un noto sito di annunci on line, un’offerta di locazione per un appartamento turistico in località Lido Adriano (RA), versando la somma di euro 300,00, quale caparra.

Dopo il pagamento, il locatore si era reso irreperibile.

Appurato che le utenze telefoniche utilizzate per pubblicizzare l’offerta erano fittizie, gli agenti del Commissariato, a seguito di approfondite indagini, sono riusciti a risalire all’intestatario della carta di credito “Poste Pay Evolution” su cui era stato versato l’accredito.

È stato così individuato l’autore dell’illecito, soggetto già noto per i numerosi precedenti a proprio carico, in particolare reati di truffa, attualmente detenuto presso la Casa Circondariale di Bologna per rapina.

 

Il Sottotenente Pantaleo Cagnazzo è il nuovo Comandante della Tenenza della Guardia di Finanza di Fornovo di Taro. Il nuovo Comandante subentra al Luogotenente Liliano Di Mauro, che ha retto il comando del Reparto per circa sette mesi, dopo la partenza del Sottotenente Raimondo Rega, a sua volta trasferito al Nucleo di Polizia economico-finanziaria di Reggio Emilia al termine del corso straordinario interno per neo Ufficiali. 

Il Sottotenente Pantaleo Cagnazzo, 50 anni, originario di Calimera (LE), sposato, con tre figli, proviene dalla Sezione Operativa del Gruppo di Parma, dove si è distinto per i brillanti risultati di servizio conseguiti, partecipando, ad esempio, alla nota Operazione “CocktOIL”, che nel 2018 ha consentito di smantellare un’associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di prodotti petroliferi ed alla commissione di plurimi reati tributari e fallimentari.
Grazie alla lunga permanenza negli incarichi assunti durante la carriera, nel 2019 ha frequentato il 2° Corso Straordinario “M.O.V.M. Sottotenente Attilio Corrubia”, riservato appunto ai Luogotenenti con Cariche Speciali che hanno acquisito una tangibile professionalità, ottenendo così il grado di Sottotenente.

La Tenenza di Fornovo di Taro, posta alle dipendenze del Gruppo di Parma, svolge le attività di controllo economico del territorio nei Comuni di Bardi, Bedonia, Berceto, Borgo Val di Taro, Calestano, Collecchio, Compiano, Felino, Fornovo di Taro, Terenzo, Medesano, Sala Baganza, Solignano, Tornolo, Valmozzola, Varano De’ Melegari e Varsi.

Il Comandante Provinciale, Colonnello t.ST Gianluca De Benedictis, ha augurato al nuovo Ufficiale buon lavoro per l’importante incarico di comando assunto; nel contempo ha espresso parole di vivo apprezzamento e sentito ringraziamento al Sottotenente Raimondo Rega ed al Luogotenente Di Mauro per l’ottimo lavoro da entrambi svolto al comando della Tenenza.

Modena 21 febbraio 2020 - Nella serata di venerdi, due equipaggi della Squadra Volante sono intervenuti in via San Giovanni Bosco a seguito di una segnalazione di una lite animata fra due soggetti, di 24 e 40 anni, che si stavano colpendo a vicenda.

All’arrivo degli Agenti, i due individui, con visibili escoriazioni, hanno riferito di aver avuto un diverbio per futili motivi ormai risolto. Alla richiesta degli operatori di fornire le proprie generalità, il 24enne ha dapprima tentato di temporeggiare per poi scagliarsi repentinamente contro uno degli Agenti, afferrandolo per il collo e spingendolo violentemente contro un’autovettura ivi parcheggiata. Altri due Agenti, intervenuti a protezione del collega, sono stati colpiti rispettivamente con una testata al volto e con dei colpi alle braccia e alle mani.

Anche il 40enne si è scagliato contro gli operatori, colpendo il quarto Agente e provocandogli una contusione alla spalla destra.

I due soggetti sono stati arrestati per resistenza a Pubblico Ufficiale in concorso e lesioni personali. Il 24enne è stato altresì segnalato per evasione dagli arresti domiciliari cui è sottoposto e danneggiamento di cosa sottoposta alla pubblica fede con violenza alla persona.

I quattro operatori di Polizia intervenuti sono dovuti ricorrere alle cure mediche, riportando lesioni giudicate guaribili in 10 e 7 giorni.

A seguito della richiesta del comune di Colorno indirizzata ad Rfi, di abbattere le barriere architettoniche presenti nella stazione di Colorno, la risposta è stata la medesima che Amo Colorno ricevette nell'anno 2017 dopo l'invio di una missiva in cui si richiedeva celerità nell'intervenire.

Secondo Rfi i disabili che non sono in grado di raggiungere i binari della stazione, vista la ripidissima scalinata, devono recarsi a Parma che dista a circa 15 km distanza, essendo Parma munita di sale blu attrezzate per l'occasione, previa una prenotazione di assistenza ad almeno un'ora prima del viaggio. Una risposta che già a suo tempo ci fece indignare e oggi al ripetersi della stessa, ci sconvolge ancora di più.

Vien da pensare che i suddetti dirigenti di Rfi non cambieranno idea nemmeno questa volta, ma invece di arrenderci, vogliamo ricordare alcuni passaggi fondamentali. 

Il decreto del presidente della repubblica n. 503 del 1996 stabilisce che tutti gli spazi pubblici debbano garantire la fruizione a chiunque abbia capacità motoria limitata, che si traduce non solo nell’abbattimento delle barriere architettoniche, ma anche nell’installazione di tutti gli ausili necessari agli edifici pubblici per poterli definire accessibili. La Convenzione O.N.U. sui diritti delle Persone con disabilità, ratificata dal Parlamento italiano nel 2009, identifica con precisione la disabilità come “il risultato dell’interazione tra persone con minorazioni e barriere attitudinali ed ambientali, che impedisce la loro piena ed efficace partecipazione nella società su una base di parità con gli altri”. 

Esistono quindi delle leggi ben precise che vanno rispettate e se anche Rfi non ritiene importante la tutela dei disabili, vogliamo ricordare che esistono degli incentivi come previsto ad esempio dalle legge 13 del 1989 e degli sgravi fiscali di non poco conto.
Siamo certi che una società importante come Rfi non vorrà venir meno a obblighi normativi, violando la legge, e che quanto prima vorrà incontrare le istituzioni per trovare il miglior compromesso atto a garantire a chiunque di prendere il treno da Colorno. 

I disabili vivono già una vita di ostacoli, non complicategli ulteriormente le cose.

Il gruppo
Amo Colorno

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Di Nicola Comparato Parma 22 febbraio 2020 - Nel pomeriggio di ieri a Parma, il reporter di guerra Fausto Biloslavo è stato ospite, in Aula D, presso la sede centrale di via Università 12, di un importante evento organizzato da Azione Universitaria e Checkpoint Pasta riguardante le guerre di ieri e di oggi, in particolar modo incentrato sul tema delle foibe.

Biloslavo, nato a Trieste e figlio di esuli istriani, ha espresso tutto il suo disappunto verso la locandina “Foibe e Fascismo”, esposta al Cinema Astra nei giorni scorsi, dichiarando che è incredibile come la Foiba di Basovizza venga considerata un falso storico nonostante il suo riconoscimento a Monumento Nazionale. A moderare l’incontro erano presenti Priamo Bocchi, esponente di spicco della destra parmense e Jacopo Tagliati, presidente di Azione Universitaria, che hanno evidenziato quanto sia importante non dimenticare e negare tremendi fatti come le Foibe, mettendo in risalto il lavoro svolto da Biloslavo, impegnato da decenni a documentare le sue esperienze come reporter di guerra dai Balcani all’Afghanistan. Non sono mancate le solite proteste di Officina Popolare in via Mazzini al grido di “Fuori i fascisti dalla nostra città”, ad opera di una ventina di manifestanti armati di striscioni e bandiere.

Il commento di Priamo Bocchi, Dirigente Nazionale di Fratelli d’Italia e membro dell’assemblea nazionale:

“Sono molto fiero di avere portato, insieme agli amici di Checkpoint Pasta e ad Azione Universitaria, Fausto Biloslavo a Parma, in università. I suoi racconti di guerra, le sue testimonianze e i suoi video hanno emozionato me e tutto il numeroso pubblico presente. Perché l’introduzione sulle Foibe? Dopo la conferenza negazionista e giustificazionista svoltasi a Parma proprio il 10 febbraio, nel Giorno del Ricordo, volevo che la nostra città vivesse una occasione riparatoria, vendicasse quell’oltraggio in nome della verità. Anche su questo tema la testimonianza di Biloslavo è stata toccante e rigorosa.” 

(Foto di Domenico Muollo)

 

Istituto Romagnosi - Casali Piacenza,  Gilda Insegnanti: perseguire i responsabili di reati che prevedono pene fino a 3 anni

Dopo le dichiarazioni di qualche studentessa rea confessa di aver alterato i dati archiviati nei registri elettronici dell'Istituto Romagnosi Casali di Piacenza, la Gilda degli Insegnanti di Parma e Piacenza ritiene irricevibili le affermazioni della stessa che sfrontatamente si permette d'invocare sanzioni nei confronti della docente alla quale è stata carpita illegalmente la password, invitiamo questa persona ad avere un atteggiamento più compunto e rispettoso dell'insegnante ricordandole, se non le fosse chiaro, che sta parlando di un Pubblico Ufficiale.

La Gilda degli Insegnanti di Parma e Piacenza, per il tramite del suo coordinatore Salvatore Pizzo, ricorda a certi signori studenti ed ai loro genitori che usando abusivamente la password di una professoressa per alterare i registri, si profilano una o più fattispecie penalmente perseguibili che sicuramente la magistratura starà vagliando:

l'art. 615 ter del codice penale sanziona l'accesso abusivo a un sistema informatico con una pena massima di 3 anni di reclusione; l'art. 482 del codice penale prevede per la falsità materiale in atto pubblico commessa da un privato una condanna che può arrivare a 2 anni; la frode informatica è sanzionata dall'art. 640 ter del Codice Penale con la reclusione che oscilla dai 6 mesi ai tre anni di carcere.

Gli unici a non essere imputabili sono i minori infraquattrodicenni, ma ciò non toglie che i genitori possano essere chiamati in sede civile a rifondere eventuali danni non patrimoniali (d'immagine) causati dai loro figli patiti dall'Istituzione Scolastica, anzi auspichiamo l'Avvocatura dello Stato sia stata già incaricata di agire di conseguenza al fine di tutelare l'Istituzione danneggiata dagli atti delinquenziali che sono stati commessi.
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Ditta brucia rifiuti, intervengono i Carabinieri Forestali sequestrata l’area ed individuati i responsabili.

Parma, 19 febbraio 2020. I Carabinieri Forestali della Stazione di Parma sono intervenuti in strada Beneceto dove si stavano illecitamente smaltendo dei rifiuti speciali, non pericolosi e pericolosi, bruciandoli. Sequestrata l’area ed individuati i responsabili.

I Carabinieri Forestali della Stazione di Parma sono intervenuti in strada Beneceto a Parma dove i dipendenti di una ditta stavano smaltendo illecitamente rifiuti plastici, legno e carta attraverso la loro combustione. Nell’area circostante era presente un notevole accumulo di rifiuti ferrosi, rottami di elettrodomestici, rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche e materiali residui di demolizioni edili evidentemente provenienti da altri siti. Il tutto depositato su suolo nudo senza che fossero poste in essere precauzioni per evitare dilavamenti e percolazioni nel terreno.

Spento il rogo che determinava una scura colonna di fumo, grazie al pronto intervento dei Vigili del Fuoco, si è provveduto a sequestrare sia l’area sia i cumuli di rifiuti e ad identificare i responsabili, segnalati alla Procura, a seconda del ruolo svolto nella vicenda, per combustione illecita di rifiuti e/o deposito incontrollato di rifiuti. Ulteriori indagini dovranno caratterizzare compiutamente i rifiuti accumulati e verificare l’eventuale inquinamento del terreno.

 

Venerdì, 21 Febbraio 2020 14:53

Fermato giovane puscher incensurato

Servizi di controllo del territorio per il contrasto allo spaccio: un equipaggio della Squadra Volante ferma e arresta giovane pusher:

Parma 21 febbraio 2020 – La scorsa notte, alle ore 00.15, durante un servizio di controllo del territorio mirato al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, personale appartenente alla locale Squadra Volante, notava due soggetti, uno appiedato e l’altro in sella a una bici, assumere atteggiamento sospetto alla vista della volante. In particolare, i due si separavano, procedendo sulla stessa via, ovvero la via Emilio Lepido.
Mentre il ragazzo appiedato non esitava ad adempiere alla richiesta degli operatori, l’amico in sella alla bici tentava vanamente di fuggire per poi essere costretto a interrompere l’invano gesto nei pressi dei locali notturni che si trovano lungo quella via, notoriamente frequentati da giovani ragazzi.

I due venivano quindi identificati in un minore e un maggiorenne, cittadini italiani incensurati, classe rispettivamente 2003 e 2001, i quali venivano controllati in ragione dell’atteggiamento sospetto assunto. In particolare, il maggiorenne, parmigiano, in sella alla bici, non sapendo fornire spiegazioni esaustive e convincenti in merito alla tentata fuga, veniva sottoposto a perquisizione personale sul luogo. Tramite la stessa gli operatori delle volanti riuscivano a rinvenire 50 pasticche poi accertate essere sostanza stupefacente del tipo ECSTASY, 1 involucro di grammi 0,9 contenete sostanza solida e in polvere del tipo ECSTASY,14 involucri di cellophane contenenti sostanza cristallina del tipo Metanfetamina, 1 frammento di
medie dimensioni di sostanza solida di colore grigio, di grammi 18,7, accertata essere Hashish, il tutto unitamente a un bilancino e 20 bustine di cellophane trasparenti evidentemente utilizzati per la pesatura e successiva vendita della sostanza. Le circostanze del caso hanno indotto gli operatori a ritenere che il ragazzo gravitasse nella zona in oggetto, ovvero la via Emilio Lepido, in cui insistono numerosi locali notturni, per dedicarsi proprio all’attività di spaccio.

Quanto all’amico minore a cui si accompagnava, questo spontaneamente consegnava agli operatori sostanza stupefacente del tipo Marijuana, di grammi 0,7, unitamente a un grinder metallico.
Accompagnati presso gli uffici della Questura per gli accertamenti del caso, mentre il maggiorenne veniva arrestato per il reato di detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio, al minore, invece, veniva contestato l’illecito amministrativo di cui all’art. 75 del Testo Unico in materia di disciplina degli Stupefacenti e Sostanze Psicotrope.
Posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, il maggiorenne arrestato verrà in data odierna giudicato invece secondo il rito del giudizio direttissimo.

Il risultato ottenuto si inserisce nell’ambito di una serie di servizi mirati della Polizia di Stato, che peraltro, proprio due giorni fa, avevano portato, come da precedente comunicato, ad un arresto per spaccio nel quartiere S. Leonardo nei confronti di un cittadino nigeriano classe 96’.

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Roma, 20 FEB. – “Il Governo ha completamento abbandonato il personale della polizia penitenziaria che oggi giustamente ha proclamato, tramite la propria rappresentanza sindacale, lo stato di agitazione. Agli agenti di polizia penitenziaria esprimiamo il nostro convinto sostegno”.

Lo afferma Benedetta Fiorini, deputata emiliana di Forza Italia.

“Ci sono carceri italiane, come ad esempio gli Istituti penali di Reggio Emilia, - aggiunge Fiorini - dove il sovraffollamento dei detenuti è arrivato al 144%. Se a questo dato di fatto se ne aggiunge un altro, ovvero la carenza di organico, risulta evidente che la polizia penitenziaria è costretta ad operare in condizioni particolarmente difficili ed anche di grave pericolo per la propria incolumità. Bisogna dotare questi agenti di un equipaggiamento più adeguato e di strumenti di difesa più efficaci come ad esempio il taser ma evidentemente – conclude Fiorini – il Governo non è interessato a tutelare questi lavoratori che operano nell’interesse della collettività”.

 

La Questura di Parma fa gioco di squadra. La Polizia arresta una borseggiatrice seriale, una rapinatrice e un noto pusher del quartiere San Leonardo.

Parma 20 febbraio 2020 – A seguito di un attento lavoro di analisi e di squadra, la Squadra Volanti e la Sezione Antidroga della Squadra Mobile, ciascuna negli ambiti di propria competenza, hanno tratto in arresto due soggetti noti alle forze dell’ordine in quanto atti a vivere di espedienti e dei proventi delle illecite attività che ponevano in essere.

In particolare, un equipaggio della Squadra Volante alle ore 12:30 indagava in stato di arresto una donna avente cittadinanza bulgara, classe 1971, per il reato di tentato furto aggravato ai danni di anziane Signore a bordo delle linea nr. 3 del pubblico trasporto. La donna, che voleva evidentemente approfittare delle circostanze di tempo e di luogo sicuramente favorevoli, considerato il sovraffollamento del mezzo, si muoveva con fare sospetto affiancandosi alle vittime selezionate, donne rigorosamente anziane, e con atteggiamento serafico, facendo passare la propria mano attraverso il proprio cappotto, la introduceva all’interno della borsa delle stesse. La donna veniva tuttavia colta in flagranza dal figlio di una delle vittime il quale ne seguiva i movimenti e la approcciava chiedendole spiegazioni circa le sue azioni. L’avveduto cittadino richiedeva quindi l’intervento delle forze dell’ordine le quali, dopo aver individuato e identificato la donna, la accompagnavano presso gli Uffici della Questura di Parma. Dagli accertamenti effettuati attraverso la banca dati interforze la cittadina moldava risultava avere a suo carico plurimi pregiudizi di polizia, circostanza che, unitamente alla condotta connotata da offensività e insidiosità, ha determinato l’arresto della donna. Il Pubblico Ministero ha disposto di trattenere la donna a sua disposizione nelle camere di sicurezza della Questura in attesa del giudizio per direttissima.

E ancora, nella serata di ieri, sempre la Squadra Volante, poneva in arresto, per il reato di rapina impropria in concorso, una giovane donna di nazionalità bosniaca che all’interno del supermercato ALDI, unitamente ad un'altra donna poi datasi alla fuga, sottraeva della merce dagli scaffali e dopo averla riposta nel carrello faceva spingere lo stesso oltre una delle casse chiuse dal figlio minore con cui si accompagnava.
Il responsabile alla sicurezza, che aveva seguito l’intera azione delittuosa, avvicinatosi per chiedere spiegazioni veniva spinto contro la vetrata dell’attività commerciale. Frangente nel quale la donna perdeva la propria borsa e per il recupero della quale veniva fermata e bloccata dallo stesso addetto alla sicurezza. L’equipaggio giunto sul posto identificava la donna, pluripregiudicata per reati contro il patrimonio, e la poneva in arresto.

Quanto all’attività posta in essere dalla Sezione Antidroga della Squadra Mobile, nel pomeriggio di ieri è stato tratto in arresto un cittadino di origini nigeriane, classe 1996, in quanto intento a svolgere attività di spaccio nel lungo la via San Leonardo.

A seguito delle numerose segnalazioni da parte dei cittadini ivi residenti, gli uomini della Squadra Mobile ponevano in essere una meticolosa operazione attraverso servizi di appostamento e controllo che hanno determinato l’individuazione del soggetto segnalato in tipico atteggiamento da pusher. In particolare, lo stesso veniva colto nell’atto di cedere della sostanza stupefacente a un avventore sopraggiunto a bordo della propria autovettura. Monitorati gli spostamenti e seguiti, gli Agenti bloccavano l’avventore automunito e procedevano alla sua identificazione e perquisizione che dava esito positivo. L’uomo veniva trovato in possesso di sostanza stupefacente , nel dettaglio una dose di tipo cocaina, proprio quella che aveva appena acquistato dal pusher.

Nella medesima circostanza un altro equipaggio procedeva a identificare il noto pusher che nel frattempo si era allontanato raggiungendo il gruppo a cui si accompagnava. Il medesimo, dopo un primo tentativo di fuga e dopo aver esercitato violenta resistenza nei confronti degli Agenti, veniva posto in arresto e sottoposto a perquisizione, che permetteva di sequestrare il provento del delitto, ovvero una banconota da euro 50.
Accompagnato presso gli Uffici della Questura veniva posto a disposizione della competente Autorità Giudiziaria che in data odierna procederà nei suoi confronti con rito direttissimo.

In attesa dell'evento grave, quotidianamente giungono notizie di poliziotti penitenziari che hanno avuto bisogno delle cure dei medici. Il "bollettino" odierno dal carcere informa che ieri sera un nuovo incendio si è scatenato al reparto isolamento.

Di Lamberto Colla Parma 20 febbraio 2020 - Ieri mattina avevamo comunicato dei 10 giorni di prognosi affibbiati a un poliziotto penitenziario, degli istituti di Pena di Parma, a seguito di un pugno ricevuto in pieno volto da un detenuto italiano.

Era l'ennesimo di una sequenza che sembra inasprirsi tutti i giorni (vedi sequenza). Da Parma, Reggio Emilia ma anche da Bologna ogni giorno un custode, quando non sono addirittura 8 come accadde la scorsa settimana, deve ricorrere alle cure dei sanitari del locale pronto soccorso.

La notizia di stamane è che nella serata di ieri, al reparto isolamento MS, da parte dello stesso magrebino che aggredì un medico pochi giorni fa, si è scatenato un incendio. La notizia è giunta in redazione alle primissime ore del mattino con la segnalazione che questa volta sono stati due i poliziotti a essere intossicati dal fumo ai quali sono stati riconosciuti 7 giorni di prognosi.

Fatto sta che il vivace detenuto non è ancora stato trasferito e, nel dare la notizia dei comportamenti recidivi del detenuto, Gianluca Giliberti, segretario regionale del sindacato Sinappe, ha così commentato: "Vanno presi provvedimenti esemplari per punire i detenuti facinorosi e forniti strumenti efficaci di contrasto alle condotte aggressive. La situazione è esplosiva e prima o poi accadrà qualcosa di irreparabile"

Solo a titolo di promemoria elenchiamo gli episodi di cui siamo venuti a conoscenza nel solo mese di febbraio (https://www.gazzettadellemilia.it/component/search/?searchword=carcere&searchphrase=all&Itemid=371)

Non serve un paragnosta per prevedere che, presto o tardi, qualcosa di particolarmente grave potrà accadere per cui urge che vengano presi drastici provvedimenti al riguardo; per l'incolumità dei poliziotti, dei sanitari ma anche dei detenuti stessi.

Segue elenco e buona lettura.

LINK alla ricerca:


1. Carcere di Parma, un altro poliziotto infortunato nel tentativo di sedare una lite tra due detenuti ...
(Cronaca Parma)
... a manifestazione del 14 febbraio 2020 davanti al carcere di Parma)  ...
Creato il 19 Febbraio 2020


2. Carcere di Parma, altri due poliziotti hanno avuto bisogno delle cure del pronto soccorso ...
(Cronaca Parma)
... one del 14 febbraio davanti al carcere di Parma)  ...
Creato il 18 Febbraio 2020


4. Il presidio davanti al carcere di Parma delle organizzazioni sindacali della Polizia penitenziaria ...
(Cronaca Parma)
...  di trasporto. Di Lamberto Colla Parma, 14 febbraio 2020 - Era stato annunciato già da qualche giorno il sit-in delle 3 organizzazioni sindacali della Polizia Penitenziaria, davanti ai cancelli del Carcer ...
Creato il 14 Febbraio 2020


5. Domani dalle 10 alle 12 sit-in davanti all'istituto di pena di Parma
(Cronaca Emilia)
Domani mattina dalle 10 alle 12,00 si svolgerà un Sit-in di protesta davanti al carcere di Parma, organizzato dalle segreterie regionali delle sigle sindacali della Polizia penitenziaria, per sollecitare ...
Creato il 13 Febbraio 2020


6. Istituti di Pena di Reggio Emilia: gravi eventi critici, gli ennesimi
(Cronaca Reggio Emilia)
... del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, perché questa è una soluzione tampone che sposta il problema da un carcere all’altro. L’Amministrazione tutta e la classe politica devono farsi carico ...
Creato il 12 Febbraio 2020


7. Carcere di Parma. Salvini: "incredibile il silenzio e l’immobilismo del Guardasigilli Alfonso Bonafede ...
(Cronaca Parma)
Carcere di Parma, altri tre agenti ricoverati. Salvini: “è ancora colpa dello stesso detenuto, incredibile l’immobilismo di Bonafede” “Aveva mandato otto agenti in ospedale due giorni fa, e oggi ne ha ...
Creato il 06 Febbraio 2020


8. Carceri: altro evento critico in serata, questa volta a Reggio Emilia
(Cronaca Reggio Emilia)
Dopo i gravi eventi critici di Parma, un altro episodio di violenza si sarebbe verificato, in serata, stavolta presso il carcere di Reggio Emilia. Un poliziotto intervenuto a dividere due detenuti che ...
Creato il 06 Febbraio 2020


9. Nuovi problemi dal detenuto che mandò in ospedale 8 agenti
(Cronaca Parma)
Parma 5 febbraio 2020 - Il detenuto dei fatti narrati il giorno 3 febbraio continua a creare problemi. Sembrerebbe infatti che il magrebino si sia barricato in altra cella ed appiccato fuoco agli oggetti ... Creato il 05 Febbraio 2020


11. Grave episodio al carcere di via Burla ...
(Cronaca Parma) - Parma 3 febbraio 2020 - Un gravissimo episodio è avvenuto quest'oggi all'interno del carcere di Parma. Un detenuto si è barricato in cella ed ha aggredito i poliziotti intervenuti a ripristinare l'ord ...
Creato il 03 Febbraio 2020


14. Reggio Emilia, detenuto incendia la cella e un agente rimane intossicato
(Cronaca Reggio Emilia)
... parte di alcune Direzioni, tra cui quella del carcere reggiano, che potrebbero, a nostro avviso, concorrere ad aumentare il rischio che simili eventi abbiano conseguenze gravi e difficilmente gestibili. ...
Creato il 31 Gennaio 2020

 

L’attività di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti condotta dalla Polizia di Stato e dalla Polizia Locale porta all’arresto di un cittadino straniero in zona stazione.

Modena 19 febbraio 2020 - Nella giornata di ieri, personale della Squadra Mobile e della Polizia Locale di Modena, durante un servizio congiunto di controllo del territorio finalizzato alla prevenzione e repressione del fenomeno di spaccio di sostanze stupefacenti, ha proceduto all’arresto di un cittadino nigeriano classe 1990 ai sensi dell’art. 73 comma 5 D.P.R. 309/90.

L’attività di contrasto ha interessato la zona della stazione ferroviaria ed in particolare via Nicolò dell’Abate, via Crispi e via Mazzoni strade segnalate e frequentate da persone dedite allo spaccio di sostanze stupefacenti.
Durante la perlustrazione gli Agenti hanno riconosciuto all’angolo tra via Mazzoni e via dell’Abate un soggetto che in data 23 gennaio aveva tentato di sottrarsi ad un controllo di polizia dandosi a precipitosa fuga senza però riuscirci e quindi denunciato per il reato di resistenza a P.U.

Gli operatori hanno quindi proceduto al monitoraggio del soggetto sia attraverso un’attività di osservazione nonchè attraverso le telecamere cittadine di sorveglianza opportunamente puntate sull’uomo da cui poco dopo era chiaramente visibile uno scambio tra lo straniero e un cliente di un piccolo involucro termosaldato con una banconota da 20 Euro.
Dall’identificazione dell’acquirente è stato possibile appurare che l’uomo aveva acquistato 0,12 grammi di sostanza stupefacente risultata essere successivamente CRACK dallo straniero a fronte della corresponsione di una banconota dal taglio di 20 Euro.

Per quanto sopra lo straniero, pluripregiudicato per reati in materia di stupefacenti è stato fermato ed identificato e dalla successiva perquisizione personale è stato possibile rinvenire e sequestrare la somma di Euro 170 Euro probabile provento di spaccio e il telefono cellulare utilizzato per gli appuntamenti con i clienti.

Dell’arresto è stato notiziato il P.M. di turno il quale ha disposto il trattenimento presso gli Uffici della Questura e la fissazione del giudizio con rito direttissimo.

Parma 19 febbraio 2020 - Guelin Fang, un folle assassino ritenuto incapace di intendere e di volere, nonostante la capacità di progettare un violento crimine con estrema lucidità, sapendo di riuscire a trovare la sua vittima, Filomena Cataldi, in casa da sola.

Un fatto sconvolgente, una famiglia distrutta che alla fine del processo non riceve nemmeno il risarcimento per le spese legali. Ma facciamo qualche passo indietro. Ci troviamo a San Polo di Torrile, in provincia di Parma, é il 22 agosto 2018.

La dolcissima Filomena Cataldi, amorevole madre innamorata della vita, viene picchiata e uccisa a colpi di mortaio dal suo vicino di casa di origine cinese Guelin Fang, ossessionato dall'idea di essere ucciso a sua volta da Filomena e dal suo compagno. L’assassino, ex collega di lavoro del compagno di Filomena, si era recato il giorno prima dell'omicidio a casa della vittima, e discutendo con la coppia del più e del meno, aveva ottenuto informazioni sui turni di lavoro del compagno di Filomena, scoprendo così in quali orari del giorno avrebbe trovato la donna da sola in casa. Secondo l'assassino l'unico modo per salvarsi era quello di ucciderla.

Al dolore della famiglia per la perdita di Filomena, si aggiunge l'assoluzione di Guelin Fang perché ritenuto incapace di intendere e di volere, "condannato a scontare la sua pena" di almeno 10 anni a Mezzani (PR), presso una REMS (Residenza per l’Esecuzione delle Misure di Sicurezza).

Una sentenza ingiusta che vede la famiglia Cataldi beffata da una giustizia troppo spesso dalla parte di Caino. Un abbraccio a Rosangela e alla giovane Martina.

A.V.R.I. Associazione Vittime Riunite d'Italia sezione di Parma (Nicola Comparato e Domenico Muollo)

Per informazioni:

https://www.facebook.com/avriemilia/ 

Il caso: da gazzetta dell'emilia 16 marzo 2019: https://www.gazzettadellemilia.it/cronaca/item/22735-caso-filomena,-i-familiari-da-vittime-a-vittime-ossessionate.html

 

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Nell’ambito dei servizi di Controllo Integrato del Territorio, finalizzati alla prevenzione e repressione dei reati, nel pomeriggio di ieri, personale del Commissario di P.S. di Carpi, unitamente a uomini della Polizia Locale, con l’ausilio di una unità cinofila della Polizia di Stato e del Reparto Prevenzione Crimine di Reggio Emilia, ha effettuato una serie di verifiche presso esercizi pubblici e parchi cittadini, nonché posti di controllo.

I controlli hanno interessato anche i luoghi di ritrovo degli studenti degli istituti superiori, in particolare un bar nei pressi del quale nei giorni precedenti si era verificato un grave episodio di minaccia con coltello.

All’interno di detto esercizio pubblico il cane antidroga Barack, dopo essersi avvicinato ad alcuni ragazzi, ha segnalato un giovane avventore come possibile detentore di stupefacenti, il quale di fatto era in possesso di mezzo etto di hashish e alcuni grammi di marijuana che celava nella biancheria intima.

Il giovane, un 18enne residente a Novi di Modena, è stato così dichiarato in arresto per detenzione di stupefacente ai fini di spaccio e, su disposizione del Magistrato di turno, sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto.
Una successiva perquisizione presso la sua abitazione permetteva di rinvenire altra marijuana.

Complessivamente sono state identificate 105 persone, di cui 32 con precedenti di Polizia, e controllati 45 veicoli.

Sono stati effettuati 7 posti di controllo lungo le principali arterie stradali in ingresso e in uscita dalla città

 

Conoscere il mondo del betting è indispensabile per chi si vuole avvicinare alle scommesse sportive e incrementare le proprie probabilità di successo. Nella scelta del bookmaker, sono numerosi gli aspetti che occorre valutare, partendo dal presupposto che quello che risulta più vantaggioso per il giocatore è quello che trattiene il margine più. Le quote hanno un ruolo di primo piano per tutte le valutazioni in questo settore: un rapido calcolo, per esempio, permette di capire qual è il margine di profitto del bookmaker e qual è il payout a partire dalla somma delle percentuali delle diverse quote di un certo mercato.

Le quote

Una quota corrisponde al livello di probabilità che un determinato risultato si concretizzi: essa viene indicata in forma decimale. In pratica, dal livello delle quote è possibile dedurre il guadagno potenziale che può ottenere un giocatore che è in grado di piazzare una puntata con esito positivo. La popolarità di uno specifico evento, di un certo campionato o di un particolare sport va di pari passo con le quote: i bookmaker che mirano a raggiungere standard di eccellenza dovrebbero riuscire ad adottare sull’intero palinsesto quote interessanti e competitive.

La scelta del bookmaker

Uno degli aspetti su cui ci si deve concentrare per la scelta del bookmaker a cui affidarsi ha a che fare con la presenza della funzione del cash out: attraverso di essa gli scommettitori hanno l’opportunità di limitare una perdita o di proteggere una vincita in previsione di un evento. Vale la pena di prestare attenzione, inoltre, alla disponibilità di diverse opzioni per i prelievi e per i versamenti: in alcuni casi, infatti, può essere che si sia obbligati a versare una commissione per ciascuna transazione che viene compiuta. Le commissioni rischiano di avere un impatto piuttosto consistente, e vanno prese in considerazione in un contesto più generale che contempla anche le procedure di sicurezza.

Gli effetti delle procedure di sicurezza

Le procedure di sicurezza che sono correlate con i prelievi possono avere un impatto notevole sulla velocità con la quale le vincite vengono erogate. Come è facile intuire, gli operatori che ottengono più fiducia tra gli scommettitori sono quelli che riescono a garantire standard di trasparenza molto elevati e, soprattutto, un servizio estremamente rapido.

Dove scommettere

Sfruttare NetBet per piazzare le proprie scommesse è sinonimo di affidabilità e di tranquillità. Certo è che il numero di operatori di scommesse sportive tra cui scegliere è molto alto, al punto che rischia di confondere i giocatori che per la prima volta entrano in contatto con questo settore. I bookmaker da privilegiare sono quelli a norma di legge, e cioè dotati di una licenza Aams, che deve essere fornita direttamente dall’Agenzia Dogane e Monopoli. Inoltre, è necessario scegliere le piattaforme che hanno un dominio .it; viceversa, giocando su una piattaforma dotata di dominio .com si commette un illecito, anche nel caso in cui il bookmaker disponga di licenze ottenute altrove. I giocatori che non rispettano la legge possono andare incontro a multe molto salate o addirittura a un periodo di detenzione fino a 3 mesi, mentre rischiano fino a 3 anni di reclusione i responsabili dei siti non in regola.

L’importanza di informarsi

In un mercato che risulta decisamente affollato di bookmaker, dunque, non si può prescindere dalla necessità di informarsi con attenzione e precisione, sia raccogliendo le notizie più recenti del settore del gambling, sia mettendo a confronto le diverse piattaforme, magari con l’aiuto delle recensioni che si possono trovare sul web e che garantiscono la certezza di non incappare in brutte sorprese.

Il Sindacato non si sente ascoltato e promette nuove iniziative di protesta dopo quella del 14 febbraio scorso. In particolare chiedono "di rivedere la dotazione di strumenti atti a rispondere alle offese dei detenuti (ad esempio, i taser), per evitare il continuo ripetersi di aggressioni ed eventi critici di ogni genere e di tornare ad investire nella formazione del personale."

A seguire l'ultimo comunicato del sindacato

II.PP. DI PARMA: altro Poliziotto infortunato

Parma 18 febbraio 2020 - Non sembra arrestarsi il numero degli infortunati nelle carceri regionali ed in particolar modo nell’Istituto di Parma, ove gli eventi critici si susseguono senza tregua.
Questa mattina, verso le 10:30, in un reparto detentivo a regime aperto della media sicurezza, 2 detenuti italiani sarebbero venuti alle mani, per futili motivi. L’agente di sezione, con grande prontezza e professionalità, sarebbe intervenuto a dividere i due ed a mettere in sicurezza la sezione, garantendo l’incolumità dei contendenti, accompagnando uno dei due nel box agenti presente nel reparto, fino all’arrivo dei rinforzi allertati per i successivi provvedimenti del caso.
Purtroppo, il suddetto Poliziotto sarebbe stato costretto a ricorrere successivamente alle cure dei sanitari del P.S. del nosocomio cittadino, ove gli sarebbe stato diagnosticato un trauma distrattivo cervicale, spalla destra e lombare, guaribile in 10 gg, salvo complicazioni.

Il Sinappe, continua ad esprimere il proprio profondo sconcerto e la propria rabbia per il continuo verificarsi di tali episodi a danno del personale in divisa, che testimoniano come la situazione non sia più sotto controllo, anche a causa del disinteresse dell’Amministrazione e della politica, che nulla stanno mettendo in pratica per garantire la sicurezza del personale di Polizia Penitenziaria.

Ribadiamo, pertanto, l’intenzione di organizzare nuove iniziative di protesta per chiedere l’adozione di immediati provvedimenti che garantiscano il ripristino di condizioni lavorative dignitose e sicure per il personale in divisa.

Si sollecitano, in particolare ed ancora una volta, le richieste di rivedere la dotazione di strumenti atti a rispondere alle offese dei detenuti (ad esempio, i taser), per evitare il continuo ripetersi di aggressioni ed eventi critici di ogni genere e di tornare ad investire nella formazione del personale.

F.to Il Segretario Regionale
Gianluca Giliberti

(Foto di copertina: un momento della manifestazione del 14 febbraio 2020 davanti al carcere di Parma)

Parma 18 febbraio 2020 – Nel pomeriggio del 14 febbraio un equipaggio della Squadra Volante si recava presso il supermercato “IN’s” a seguito della segnalazione di un soggetto che con atteggiamento sospetto si tratteneva oltre tempo all’interno dell’attività commerciale. Lo stesso, cittadino italiano di origini polacche, portava con sé uno zaino che nell’occasione fungeva da borsa per l’illecita sottrazione di beni alimentari, non di prima necessità.

Atteggiamento che non passava inosservato e che attirava piuttosto l’attenzione dell’addetto alla sicurezza del supermercato il quale, prontamente, chiedeva l’intervento delle forze dell’ordine. Nel frattempo, il giovane ragazzo, avvedutosi della presenza di personale addetto alla vigilanza, si dirigeva verso le casse riponendo la merce sottratta e, adducendo la scusa di aver dimenticato il portafogli in macchina, si allontanava. Una volta uscito, lo stesso veniva fermato e identificato dalla pattuglia della Polizia di Stato nel frattempo sopraggiunta la quale accertava che il ragazzo si stava volontariamente sottraendo a delle prescrizioni precedentemente imposte dall’autorità giudiziaria. In particolare, dagli accertamenti effettuati, lo stesso risultava destinatario della misura alternativa della detenzione domiciliare, prescrizione che gli imponeva di non allontanarsi dal comune di Sorbolo, e in particolare dall’abitazione della madre. In ragione di ciò lo stesso veniva tratto in arresto potendosi ravvisare nella sua condotta il fumus commissi delicti del delitto di evasione. 

Condotto presso gli uffici della Questura di Parma veniva deferito in stato di libertà per il reato di tentato furto aggravato, avendo compiuto atti idonei, diretti in modo non equivoco a commettere il detto reato e veniva altresì posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

A conclusione dell’udienza di convalida dell’arresto, legittimamente eseguito, allo stesso veniva contestato il reato di evasione e applicata la pena di mesi otto di reclusione da scontare presso una casa di accoglienza sita nella provincia di Parma. Veniva quindi ripristinata la misura restrittiva violata.

 

Nella giornata di ieri, militari del Gruppo della Guardia di Finanza di Parma, coordinati dalla locale Procura della Repubblica, hanno eseguito il sequestro preventivo di un immobile ove ha sede legale ed esercita un centro elaborazione dati coinvolto nell’indagine denominata “PAY & STAY”.

Nell’ambito di tale indagine, il 15 gennaio scorso, erano state tratte in arresto sette persone per il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare emessa da Giudice per le indagini preliminari di Parma.

Nella suddetta ordinanza il G.I.P. aveva tuttavia rigettato la richiesta di sequestro preventivo del centro elaborazione dati avanzata dalla Procura della Repubblica, non ravvisando i gravi indizi di colpevolezza a carico degli indagati. Avverso tale rigetto la Procura della Repubblica aveva presentato appello, motivando l’impugnazione con l’elencazione degli elementi che costituivano –a parere dell’accusa- una solida piattaforma indiziaria. L’appello è stato accolto dal Tribunale di Parma –Sezione riesame, che ha pertanto disposto il sequestro invocato.

La complessa attività di indagine, avviata nel giugno 2018 e sviluppata mediante tecniche di investigazione pura (intercettazioni telefoniche ed ambientali audio/video, pedinamenti e appostamenti, acquisizione di documentazione), era nata proprio dal monitoraggio delle prestazioni erogate dal centro elaborazione dati con sede a Parma.

Dalle banche dati, era infatti emerso come il centro elaborazione avesse fornito, nell’ultimo biennio, assistenza fiscale (apertura di partita iva, assunzioni di lavoro con contratto a tempo sia determinato che indeterminato, presentazione di dichiarazione dei redditi) a centinaia di persone extracomunitarie, molte delle quali con precedenti penali, che necessitavano di rinnovare e/o convertire il permesso di soggiorno. In tale ambito, l’attività investigativa aveva riguardato tre distinte vicende caratterizzate dall’impegno degli indagati a favorire la permanenza sul territorio dello Stato di soggetti privi dei requisiti previsti dalla legge.
Nell’ambito di uno di questi filoni investigativi, era emerso come fosse stata predisposta e presentata, da parte dei responsabili del centro elaborazione dati in rassegna, documentazione fiscale fittizia finalizzata a garantire, a numerosi soggetti extracomunitari, il rilascio e/o il rinnovo del permesso di soggiorno. In particolare, era risultato come fossero stati inseriti, nelle dichiarazioni dei redditi, importi puramente casuali e non basati su documentazione fiscale prodotta dal cliente. Dalle registrazioni video/audio intercettate era inoltre emerso come gli indagati avessero proposto ai cittadini extra-comunitari la conversione del permesso di soggiorno in scadenza con un nuovo titolo di soggiorno per “lavoro autonomo”, mediante apertura di una partita iva (ditte individuali di volantinaggio, marketing, muratori) con iscrizione alla camera di commercio. Di contro, dai sopralluoghi eseguiti, era stata rilevata l’inesistenza di queste ultime ditte, i cui luoghi di esercizio dichiarati corrispondevano ad edifici residenziali occupati da terzi estranei.

Attraverso tale escamotage, gli indagati, dietro pagamento di somme di denaro oscillanti da 100 a 300 euro, sarebbero riusciti a far ottenere permessi di soggiorno per lavoro autonomo di durata più lunga (2 anni) rispetto a quelli per motivi familiari, umanitari o per lavoro stagionale.

Nello specifico, tuttavia, nei confronti dei quattro indagati in tale contesto investigativo, il Giudice per le Indagini Preliminari competente non aveva ravvisato la sussistenza dei presupposti per l’emissione di provvedimenti cautelari, nè di natura personale né di natura patrimoniale.

Come detto, avverso tale provvedimento il P.M. aveva presentato impugnazione e l’esecuzione del sequestro costituisce pertanto un importante sviluppo del più ampio contesto investigativo.

Martedì, 18 Febbraio 2020 09:55

POLVERE SOTTILE: Storie di Narcotraffico

In data 21 febbraio 2020 si svolgerà alle ore 20 e 45 presso l'Auditorium Toscanini (via Cuneo 3 - Parma), un incontro organizzato da LIBERA PARMA unitamente ad alcune Associazioni del Quartiere San Leonardo (Amici della Biblioteca San Leonardo - AVIS San Leonardo - CCV San Leonardo Parma - Comunità Solidale - Intesa San Martino – Manifesto per San Leonardo - Punto di Comunità - Quartiere San Leonardo) dal titolo

"POLVERE SOTTILE": storie di Narcotraffico

L'iniziativa ha lo scopo di affrontare il tema dell'illegalità e della sicurezza partendo dai principali fattori che determinano la grande diffusione di sostanze stupefacenti e, al termine della catena di passaggi illegali, producono la situazione di insicurezza e spaccio diffuso nei quartieri. Il Questore, il Prefetto, il Colonnello della Guardia di Finanza, il Colonnello dei Carabinieri illustreranno le principali vie di smercio della droga e le azioni messe in atto, per arrivare ad una presentazione delle principali azioni messe in atto sul territorio al fine di reprimere/affrontare il problema.

In allegato la locandina

(E’ possibile ancora compilare un questionario che ha lo scopo di raccogliere opinioni ed informazioni sul Quartiere per avere una maggiore consapevolezza di ciò che la popolazione pensa, al fine di avere dati utili al colloquio con le Istituzioni.
I dati sono raccolti in forma anonima.https://forms.gle/BAYB2tom5jZjTbxd9 )

 

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Nella mattinata di sabato 15 febbraio scorso, personale del Commissariato di P.S. di Carpi ha denunciato in stato di libertà uno studente del quinto anno dell’istituto tecnico “Leonardo Da Vinci”, il quale poche ore prima, con un coltello a serramanico, aveva minacciato un coetaneo dell’istituto professionale “Vallauri”.

L’episodio è avvenuto davanti ad un bar, che si trova nei pressi dei due istituti scolastici.

La vicenda trae origine da un diverbio avvenuto il giorno precedente al termine delle lezioni, tra il giovane del “Vallauri” ed un ragazzo di Rio Saliceto, studente dell’istituto commerciale “Meucci”, nonché compagno di classe della fidanzata del primo.

Al termine della discussione una donna, anche lei residente a Rio Saliceto e totalmente estranea alla vicenda, era intervenuta a difesa del ragazzo del Meucci e ne era nata una lite, risoltasi con l’arrivo di una Volante del Commissariato.

Il giorno successivo lo studente del “Vallauri”, prima di entrare in istituto, è stato avvicinato dal giovane frequentante il 5° anno dell’Istituto Tecnico “Da Vinci”, fidanzato della sorella dello studente del “Meucci”, con cui il giorno prima vi era stata la discussione, minacciandolo con il coltello di non infastidire più l’amico.

Avuta notizia di quanto accaduto, gli agenti si sono posti immediatamente alla ricerca del giovane armato di coltello, che è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per il reato di minaccia aggravata e porto ingiustificato di strumenti atti ad offendere. Il coltello è stato sottoposto a sequestro.

 

 

Ancora Poliziotti Penitenziari in ospedale a causa delle intemperanze dello stesso magrebino che alcuni giorni fa aveva già aggredito un medico di servizio all'Istituto.

Parma 17 febbraio 2020 - Nella serata di domenica, altri 2 poliziotti sarebbero stati costretti a recarsi in ospedale, dopo essere intervenuti a spegnere un inizio di incendio, appiccato da un detenuto magrebino, rimanendo intossicati dal fumo generato dagli oggetti bruciati dallo stesso.

Dopo essere stati sottoposti alle cure del caso, i due Poliziotti Penitenziari sarebbero stati dimessi con una prognosi di 2 gg, salvo complicazioni.
Da quanto appreso, il detenuto autore del gesto sarebbe lo stesso resosi responsabile, giorni addietro, di un’aggressione ai danni di un medico in servizio presso l’Istituto ducale.

Dal sindacato Sinappe fanno sapere che "Purtroppo, questi episodi continuano a verificarsi senza che chi di competenza, compresi i superiori uffici dell'Amministrazione Penitenziaria, se ne faccia carico in maniera adeguata e risolutiva, motivo per cui il SiNAPPe, unitamente ad altre OO.SS., ha intrapreso un percorso di sensibilizzazione e denuncia, avviato con il sit-in del 14 febbraio scorso, che ci vedrà protagonisti di ulteriori iniziative, affinché le ataviche problematiche sofferte dall'Istituto di Parma siano, senza più alcun indugio, affrontate e avviate a soluzione."

(Nella foto un momento della manifestazione del 14 febbraio davanti al carcere di Parma)

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