Venerdì, 22 Luglio 2022 16:09

Papà assolto dalle accuse di pugni e bastonate al figlio In evidenza

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I fatti risalgono al 2009, quando il ragazzino, che all’epoca aveva 9 anni, disse alla maestra di venire bastonato e malmenato dal genitore. Ora, il giudice ha assolto l’uomo, un 55 enne dello Sri Lanka, perché le dichiarazioni del minorenne sarebbero stata esagerate


REGGIO EMILIA – Un uomo di 55 anni, originario dello Sri Lanka, di professione magazziniere e incensurato, è stato assolto dalle pesanti accuse di avere preso a pugni e bastonate in testa il figlio minorenne perché, secondo il collegio dei giudici presieduto da Cristina Beretti e composto da Giovanni Ghini e Donatella Bove “il fatto non sussiste”.

L’incubo per l’uomo inizia nel 2009, quando il figlio, che allora ha 9 anni, racconta alla maestra di essere stato picchiato con pugni e bastonate alla testa. L’insegnante segnala il fatto ai servizi sociali, che convocano la madre, la quale, però, riferisce solo di sgridate e qualche schiaffo per correggere qualche comportamento indisciplinato del ragazzino, molto vivace e restio a studiare e a fare i compiti.

I servizi sociali, tuttavia, allertano la Questura. Il ragazzino viene ascoltato in un incidente probatorio, nel corso di un’udienza volta a cristallizzare in forma anticipata le prove. Il minorenne, tuttavia, in questa situazione riferisce che il padre lo sgridava, ma non lo picchiava, confermando le dichiarazioni della madre.

La pm Maria Rita Pantani, tuttavia, all’epoca ritenne il racconto del bambino, raccolto nell’immediatezza dei fatti e riportato anche ai servizi sociali, attendibile e chiese la condanna 2 anni e mezzo per il padre. Il dubbio, infatti, era che sia il ragazzino che la madre avessero minimizzato i fatti per timore della reazione del padre e marito.

La Corte ha infine accolto la richiesta di assoluzione presentata dall’avvocato difensore del 55 enne, Matteo Iotti, che sosteneva che sgridate e qualche schiaffo rientrassero nei normali metodi educativi e che il ragazzino avrebbe esagerato le sue dichiarazioni, comportandosi da vittima e incolpando il padre di vessazioni fisiche di fronte a un richiamo da parte della maestra.