Venerdì, 21 Marzo 2025 12:49

Parma: falso installatore propone serramenti scontati, incassa 7.000 euro e sparisce. Denuncia 22enne In evidenza

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Un 43enne di Parma è stato truffato da un'offerta ingannevole per la sostituzione dei serramenti. Le indagini dei Carabinieri hanno portato all'identificazione del presunto responsabile.

Nei giorni scorsi, i Carabinieri della Stazione di San Pancrazio Parmense, al termine di un’articolata attività d’indagine, hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Parma un 22enne che, sulla scorta degli accertamenti e verifiche svolte, è ritenuto il presunto responsabile di una truffa ai danni di un 43enne residente a Parma.

Secondo quanto ricostruito, nei mesi scorsi il 43enne, intenzionato a sostituire i serramenti della propria abitazione, si era messo in contatto con un’azienda leader nel settore del miglioramento della categoria energetica della casa.

Un tecnico specializzato inviato dall’azienda si era recato presso l’abitazione dell’uomo ma, invece di promuovere i prodotti dell’azienda mandante, gli ha proposto materiale della sua attività privata, presentando un’offerta commerciale caratterizzata da un forte ribasso del materiale e del costo della manodopera.

Il 43enne, attratto dalla scontistica e dalla promessa di una rapida esecuzione dei lavori, ha accettato la proposta e versato, con un bonifico, la somma di 7.000 euro per la fornitura e la posa in opera di 8 finestre in PVC con vetro a taglio termico, tapparelle motorizzate e zanzariere.

Tuttavia, alla data concordata per l’inizio dei lavori, l’installatore non si è presentato. Dopo alcuni tentativi di contattarlo telefonicamente, durante i quali aveva inizialmente accampato scuse legate a ritardi nella fornitura dei materiali, l’uomo è diventato successivamente irreperibile.

Resosi conto di essere stato truffato, il 43enne si è rivolto ai Carabinieri di San Pancrazio Parmense, presentando denuncia e fornendo tutta la documentazione relativa all’accaduto.

Le indagini condotte dai militari hanno permesso di risalire al 22enne anche grazie all’analisi degli intestatari delle utenze telefoniche utilizzate e alla collaborazione dell’istituto bancario presso cui era stato versato il bonifico.

Il 22enne, risultato titolare di un’azienda ubicata fuori regione, del conto corrente e del numero telefonico usati per i contatti, è stato identificato come il presunto responsabile della truffa e denunciato all’Autorità Giudiziaria.

È obbligo rilevare che l’odierno indagato è allo stato, solamente indiziato di delitto, seppur gravemente, e che la sua posizione verrà vagliata dall’Autorità Giudiziaria nel corso dell’intero iter processuale e definita solo a seguito dell’eventuale emissione di una sentenza di condanna passata in giudicato, in ossequio ai principi costituzionali di presunzione di innocenza.

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