"La scorsa notte - scrive la segreteria regionale Sinappe - un Ispettore di Polizia Penitenziaria, unitamente ad altro personale in divisa, sarebbe entrato nella camera di pernottamento di un detenuto italiano che sembrerebbe stesse provando a togliersi la vita tramite auto impiccagione.
Nel mentre il personale di Polizia Penitenziaria provava a liberare il detenuto dal cappio, lo stesso si sarebbe lasciato andare, finendo, di peso, addosso all’Ispettore di cui sopra.
Trasportato d’urgenza in Ospedale, al militare sarebbe stata riscontrata la rottura di tibia e perone. Non trapelano al momento ulteriori notizie sulle condizioni di salute del malcapitato Poliziotto Penitenziario.
Dalle prime notizie giunte dal penitenziario estense, si apprende, inoltre, che il detenuto in questione sarebbe giunto a Ferrara da pochi giorni ma, fin da subito, avrebbe manifestato la propria insofferenza per tale trasferimento, dimostrata con continui insulti e minacce nei confronti del personale di Polizia Penitenziaria.
Questo sarebbe l’ennesimo grave evento critico verificatosi negli istituti di pena regionali (circa una decina negli ultimi 30 giorni), che avrebbe potuto avere conseguenze ben più gravi, se il personale di Polizia Penitenziaria non fosse intervenuto con la consueta prontezza ed il coraggio che da sempre caratterizza l’operato di donne e uomini del Corpo.
Ormai non abbiamo più parole per definire il peggioramento delle condizioni lavorative nelle carceri regionali e per stigmatizzare l’assenza di un piano d’intervento da parte dell’Amministrazione Penitenziaria tutta e della politica nazionale, che serva ad arginare il crollo delle condizioni di sicurezza nel fronte detentivo, in cui ogni giorno troppi soldati finiscono in ospedale, feriti nel corpo e nell’orgoglio.
POVERI NOI !!!
La Segretaria Regionale"