Si parla di ricavi per oltre 40 miliardi di euro, destinati ad oltrepassare i 60 miliardi di euro nel 2023. Ad ogni modo, circa il 60% del giro d’affari è mosso dai cosiddetti ‘mercati bianchi’, ovvero quelli legittimi e regolarmente tassati, come il circuito dei bookmaker AAMS. A livello globale quella del gioco d’azzardo è un’industria davvero imponente per mole di fatturati e cresce a ritmi anche piuttosto vertiginosi.
“A muovere la maggiore quantità di denaro, - secondo quanto illustra il blog di settore Giochi di Slots -, troviamo il settore delle scommesse sportive, che oramai costituisce proprio un ‘mondo’ a parte, e che detiene più del 50% dell’intero mercato. Subito dopo in ordine decrescente di ricavi troviamo i giochi da casinò, le lotterie, il poker online e gli Skill Games”.
“Anche in Italia, - proseguono gli esperti di Giochi di Slots, si conferma questo trend positivo, anche se inizialmente il varo del Decreto Dignità aveva rallentato leggermente la corsa del settore”. In ogni caso, il Paese è secondo per fatturati e mediamente giocano più di 4 milioni di persone, equamente distribuite tra online e offline.
LIBRO BLU, COSA EMERGE?
E, proprio a proposito della crescita del settore, il Libro Blu dell'ADM, pubblicazione annuale che riporta i dati principali – Raccolta, Spesa, vincite, incassi erariali – sul mercato del gioco d’azzardo legale in Italia, emesso dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, ha valutato anche tutte le dimensioni del settore del gioco nel periodo 2015-2019.
Queste ultime hanno seguito un trend crescente in termini di valore: +25,33 per cento per la Raccolta, +27,95 per cento per le Vincite, +14,41 per cento per la Spesa e +29,55 per cento per l’Erario. Il consistente incremento delle entrate erariali è, in particolare, dovuto all’aumento del prelievo sugli apparecchi da intrattenimento, ottenuto a seguito di modifiche legislative in materia che hanno portato, nel solo 2019, ad un aumento complessivo delle entrate erariali del 9,62 per cento.
Il gioco fisico rappresenta il 67,07 per cento rispetto al totale del raccolto del 2019; per quanto riguarda invece gli altri segmenti del gioco legale, nel triennio di riferimento (2017-2019), le “Scommesse virtuali” hanno registrato il maggiore incremento (+22,37 per cento nella Raccolta, +22,03 per cento nelle Vincite e +24,22 per cento nello Speso). I giochi “Giochi a base ippica”, invece, hanno registrato la maggiore diminuzione (-13,36 per cento nella Raccolta, -10,47 per cento nelle Vincite e -20,74 per cento nello Speso). La spesa netta del gioco fisico nel 2019 è stata di 17,6 miliardi di euro.