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Editoriale: - Le semplificazioni pericolose - Finalmente cade un altro Tabù! Le uova non fanno male anzi... - "Performance Forte" - Quando i "funghi" sono complici nelle prestazioni sportive - Cereali e dintorni. I Mercati riflettono le tensioni della "guerra fredda" USA - CINA - Giornalisti inglesi "stregati" dall'Emilia -

SOMMARIO Anno 17 - n° 21 27 maggio 2018
1.1 editoriale
Le semplificazioni pericolose.
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Listini con il segno positivo. Stabile solo il "Parmigiano"
3.1 nutrizione Finalmente cade un altro Tabù! Le uova non fanno male anzi...
4.1 Sport e benessere "Performance Forte" - Quando i "funghi" sono complici nelle prestazioni sportive -
5.1 caccia Caccia. Via libera in commissione a Calendario venatorio regionale 2018/2019
5.2 AMBIENTE Agricoltura. Al via il piano regionale di controllo degli storni
6.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. I Mercati riflettono le tensioni della "guerra fredda" USA - CINA
7.1 UNESCO Città creativa Le Città Creative Unesco Parma e Alba a Parigi per la giornata sulla cultura del cibo
8.1 igiene alimenti E la chiamano igiene? Chiusi due esercizi.
8.2 turismo Giornalisti inglesi "stregati" dall'Emilia
9.1 Nutrizione salute Mangiare un uovo ogni giorno riduce il rischio di malattie cardiache
9.2 Nutrizione salute Per affrontare la Farm Run 2018: XS Sports Nutrition di NUTRILITE™
10.1 confcooperative emilia romagna Paolo Bono nuovo responsabile per l'agroalimentare e pesca
11.1promozioni "vino" e partners
12.1 promozioni "birra" e partners

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Ismea, l'effetto "sacchetto" pesa nel reparto ortofrutta: aumento record delle vendite di prodotti confezionati.

A pochi mesi dall'introduzione dell'obbligo dei sacchetti biodegradabili in Italia, già si rilevano i primi effetti sulle dinamiche degli acquisti di prodotti ortofrutticoli freschi tra i banchi della Distribuzione Moderna.

Le elaborazioni ISMEA, relative al primo trimestre del 2018, fanno registrare, infatti, una flessione delle quantità vendute di "sfuso" del 3,5% (-7,8% la spesa) a fronte di un'impennata senza precedenti degli acquisti di ortofrutta fresca confezionata (+11% in volume e +6,5% la spesa).

Si tratta, sottolinea l'ISMEA, di numeri che evidenziano come la reazione dei consumatori - anche a seguito del tam tam sui social network - abbia impresso un'accelerazione a un processo di sostituzione di per sé già in atto.

Il peso degli ortofrutticoli confezionati sulle vendite del comparto è salito infatti al 32% contro il 29% del primo trimestre 2017, nonostante, a parità di prodotto, i confezionati costino mediamente il 43% in più degli sfusi.

Complessivamente, nei primi tre mesi del 2018 i consumi dei prodotti ortofrutticoli freschi e confezionati, sono cresciuti di quasi l'1% su base annua. L'aumento ha riguardato essenzialmente gli ortaggi (+6%), le patate (+3%), la IV gamma (+3%) e gli agrumi (+6%), mentre il resto della frutta ha registrato un calo del 10% circa. La spesa delle famiglie, invece, ha registrato una riduzione del 2,5% per effetto del calo dei prezzi medi di tutte le principali categorie.

Editoriale: - Il Governo "populista" - Lattiero caseari. Leggero rimbalzo delle quotazioni del Grana Padano - Speciale Cibus 2018 - "In equilibrio con l'acqua" - Cereali e dintorni. USDA del 10 maggio. - Il Team Farm Run piazza due atleti sui podi all'Inferno all'Idroscalo di Milano -
SOMMARIO Anno 17 - n° 19 13 maggio 2018

1.1 editoriale
Il Governo "populista"
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Leggero rimbalzo delle quotazioni del Grana Padano
3.1 Cibus 2018 Cibus, la sfida dell'innovazione.
4.1 Sport e benessere Il Team Farm Run piazza due atleti sui podi all'Inferno all'Idroscalo di Milano
5.1 acqua e eventi "In equilibrio con l'acqua"
6.1 pomodoro bio Pomodoro Bio, la certezza è un fattore imprescindibile nel rispetto del consumatore.
7.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Cereali in fuga?
8.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercati in apprensione per le stime delle scorte di Corn.
9.1 nomine e consorzio parmigiano reggiano Bertinelli nuovo presidente di Coldiretti Parma. La posizione di Confagricoltura e di Cia
9.2 Cibus 2018 Cibus 2018 - Consumi sempre più orientati al wellness
10.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. USDA del 10 maggio.
11.1 export USA nuove regole Cibus 2018 - le restrizioni USA non preoccupano
11.2 contenimento corvidi Non è reato detenere una trappola per il contenimento dei Corvidi.
12.1 slow food Cibus: il Consorzio del Parmigiano Reggiano sostiene Slow Food
12.2 cibus e giornalisti Cibus 2018 - In Tour con l'ARGA

13.1 cibus 2018 chiusura Cibus 2018 - chiusa la 19esima edizione con piena soddisfazione degli ospiti.
14.1 cibus 2018 chiusura col botto Cibus 2018 - Ottimi risultati acquisiti dal Mulino Alimentare spa
15.1 ambiente Bonifica Centrale: Approvato l'elenco dei votanti
16.1promozioni "vino" e partners
17.1 promozioni "birra" e partners

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Editoriale: - Gli italiani non esistono? - "O famo strano?". Farm Run, la corsa con ostacoli all'aperto, fuori dai centri cittadini, finalmente in campagna.- Richiamo europeo per noto formaggio francese - Alla conquista del primo maggio - Cereali e dintorni. Cosa è cambiato nel mercato delle materie prime? - La più grande via d'acqua d'Italia diventa navigabile. -

SOMMARIO Anno 17 - n° 18 06 maggio 2018

1.1 editoriale
Gli italiani non esistono?
2.1 sport e benessere "O famo strano?". Farm Run, la corsa con ostacoli all'aperto, fuori dai centri cittadini, finalmente in campagna.
3.1 allerta alimentare Richiamo europeo per noto formaggio francese
4.1 1° maggio Alla conquista del primo maggio
5.1 Po e navigabilità La più grande via d'acqua d'Italia diventa navigabile.
6.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Cosa è cambiato nel mercato delle materie prime? .
7.1 cibus 2018 Cibus 2018 - modifiche alla viabilità
7.2 etichettatura Etichettatura alimentare: come essere a norma
8.1 CIBUS OFF Cibus OFF - a Parma il fuorisalone del gusto dal 5 al 13 maggio
9.1 vino tendenze Nuove tendenze al Vinitaly 2018
10.1 etichettatura InnoER 2018 – L'innovazione come sistema di valore
12.1 Economia fluviale La più grande via d'acqua d'Italia diventa navigabile.
13.1 ambiente L'Acqua "Vittel" prosciuga il territorio
14.1 promozioni "vino" e partners
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UniCredit Start Lab 2018: trentasei le candidature pervenute ad aprile dall'Emilia Romagna per la nuova edizione. 
Dal mondo Digital il maggior numero di iscritti in regione.

 

Continua anche nel 2018 la carica delle startup e PMI innovative iscritte a UniCredit Start Lab, il programma di accelerazione promosso da UniCredit, giunto alla sua quinta edizione.

Le 632 candidature, pervenute entro lo scorso 9 aprile al termine di un road-show articolato in oltre 20 tappe in tutta Italia, hanno infatti consentito di superare quota 4.100 business plan ricevuti da UniCredit a partire dal lancio dell'iniziativa, nel febbraio 2014. Un risultato frutto della sempre più intensa collaborazione con oltre 150 stakeholders tra incubatori, acceleratori, università, associazioni di categoria e parchi scientifici.

Quest'anno sono 461 le imprese di nuova costituzione che, assieme ad altre 171 idee imprenditoriali innovative, accedono alla selezione finale dei migliori progetti nelle 4 categorie di scouting settoriale del programma: Clean Tech, Digital, Innovative Made in Italy e Life Science.

La selezione sarà anche per quest'edizione articolata in due fasi: la prima effettuata a cura di un team dedicato della Banca, la seconda da commissioni specializzate composte da aziende Corporate esperte dei quattro diversi settori.

Tutte le startup che supereranno i due livelli di selezione beneficeranno di attività di formazione aziendale (mentoring) e sviluppo del network, di un training manageriale avanzato, grazie a una Startup Academy di respiro sempre più internazionale, e di servizi bancari ad hoc. La startup vincitrice in ciascuna delle quattro categorie, a giudizio delle commissioni, riceverà inoltre un riconoscimento di 10.000 euro.

L'Emilia Romagna, con 36 candidature, si conferma anche quest'anno area attiva in termini di presentazione di nuovi progetti imprenditoriali. Gli startupper della regione, in particolare, sono in prevalenza uomini (89%) e, dal punto di vista del settore di appartenenza, il 52% è focalizzato sull'area del Digital. Il 26% ha invece presentato prodotti, servizi o innovazioni di processo tesi a valorizzare le eccellenze distintive del Made in Italy, come l'agrifood, la moda, il design e il turismo. Il 12% si dedica al settore Clean Tech, con progetti che spaziano dalle energie rinnovabili alla sostenibilità ambientale; il restante 10% fa riferimento a progetti legati al settore delle Scienze della vita (medicina, biomedicale, tecnologie assistive).

 

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Editoriale: -Il Totogoverno - Lattiero caseari. Gran scivolone del latte spot. - Con le fette di prosciutto sugli occhi - Nuovo scandalo sulla carne in Italia? - La "Spergola" - presentate le idee per il rilancio. - Cereali e dintorni. Segnali di rialzo. - 

SOMMARIO Anno 17 - n° 17 29 aprile 2018
1.1 editoriale
Il Totogoverno
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Gran scivolone del latte spot.
3.1 DOP e controlli Con le fette di prosciutto sugli occhi
3.2 siccita' Carenza idrica in val d'Enza. Incontro con le organizzazioni agricole sul fabbisogno
4.1 sicurezza alimentare Nuovo scandalo sulla carne in Italia?
4.2 ambiente Ripuliamo la campagna. Gli Econtadini
4.3 25 aprile - Liberazione Il 25 aprile nelle parole della Presidente Saliera
5.1 eventi La "Spergola" - presentate le idee per il rilancio.
6.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercati tranquilli.
7.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Segnali di rialzo.
8.1 imprese emilia romagna Cresce l'attività, ma si riducono le imprese
9.1 parmigiano reggiano Record di produzione e export
11.1 salute e benessere Elogio del "Mais Viola", straordinario contro l'ipertensione e per prevenire il cancro.
12.1 cibus 2018 I nuovi prodotti alimentari in esposizione a CIBUS 2018.
13.1 ambiente "QUI S'IMPARA POGRANDE" - Sabato 28 aprile a Guastalla il lancio della candidatura MAB Unesco
14.1promozioni "vino" e partners
15.1 promozioni "birra" e partners

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Concordia sulla Secchia (MO), 26 aprile 2018 - Nei giorni scorsi sugli organi di stampa sono apparsi alcuni articoli in merito al Piano Strategico approvato dal Gruppo Coopservice nel quale, tra le diverse linee di sviluppo disegnate, si cita il progetto relativo alla creazione di una società paritaria con CPL CONCORDIA nel settore dell'energy e facility management.

Nel confermare le attività di approfondimento in merito alla newco, è necessario precisare che il progetto è ancora in fase di analisi preliminare.

Una volta conclusa la raccolta e l'analisi dei dati, il Consiglio di Amministrazione di CPL sarà chiamato a valutarne gli esiti e gli effetti sulla cooperativa, e sottoporrà quindi al giudizio e all'approvazione dell'Assemblea dei Soci l'intera operazione.

CPL CONCORDIA approverà nel prossimo giugno il bilancio relativo all'esercizio 2017, che si preannuncia in utile, dopo le complessità affrontate degli ultimi anni, grazie al miglioramento degli indici economico-finanziari e alla ripresa delle acquisizioni commerciali.

Pubblicato in Economia Emilia

Presentato il nuovo Piano Strategico di Coopservice. Obiettivo di fatturato a 1,1 miliardi di euro al 2020:
• Crescita per linee interne e attraverso acquisizioni in Italia e all'estero
• Entro il 2018 creazione con CPL Concordia di una nuova società, leader nell'Energy & Facility Management
• Potenziato il programma di welfare aziendale per soci e dipendenti
• Il presidente Olivi: La nostra priorità è conciliare sviluppo e identità cooperativa. La ricchezza che produciamo continuerà ad essere destinata, in gran parte, ai nostri lavoratori

Reggio Emilia, 24 aprile 2018 – Dai 782 milioni di euro di fatturato di gruppo nel 2016 (ultimo bilancio approvato) agli 1,1 miliardi di euro di fatturato previsto al 2020, con una crescita superiore al 40%.

È questo uno dei principali dati contenuti nel nuovo Piano Strategico 2018-2022 di Coopservice, uno dei principali player nazionali nella fornitura di servizi integrati e nell'Energy & Facility Management.

Il piano, elaborato con il coinvolgimento di oltre 250 persone, tra manager, soci e dipendenti, in oltre sessanta incontri, è stato presentato oggi a Reggio Emilia, nel corso di un workshop con i dirigenti e i responsabili del gruppo Coopservice.

L'incremento di fatturato previsto avverrà sia attraverso la crescita interna sia attraverso acquisizioni in Italia e all'estero. La controllata Coopservice International, recentemente costituita, sta portando a compimento l'acquisizione di una società in Spagna. Nel piano sono previste anche ulteriori attività di sviluppo per linee esterne nei diversi settori nei quali la cooperativa opera, come ad esempio il completamento della filiera per i servizi di ecologia.

Il fatturato della capogruppo Coopservice, al netto delle operazioni straordinarie previste, è stimato a 495,2 milioni di euro al 2020.
Al raggiungimento degli obiettivi del piano contribuirà anche il settore dell'Energy & Facility Management, grazie alla creazione di una nuova società, controllata pariteticamente da Coopservice e CPL Concordia. Nella nuova società, che dovrebbe essere operativa entro il 2018, Coopservice conferirà Gesta Spa e le attività della linea Energy & Facility Management della capogruppo. Dall'integrazione delle attività delle due cooperative, nascerà un soggetto tra i leader di mercato nell'Energy & Facility Management con un obiettivo di fatturato di oltre 400 milioni di euro nel 2023.

"Il Piano Strategico di Coopservice non è fatto solo di numeri e percentuali, ma anche di valori e obiettivi chiave che potrei sintetizzare in tre concetti: rafforzare la nostra identità cooperativa, mettere a sistema il processo di innovazione, valorizzare le persone attraverso la formazione interna e la collaborazione attiva con primari atenei italiani – commenta Roberto Olivi, presidente di Coopservice – C'è un dato che i numeri da soli non raccontano e che vorrei sottolineare, anche in vista della festa dei lavoratori del 1° maggio: i due terzi dei nostri ricavi vanno ai soci e dipendenti e questo rapporto resterà stabile anche con l'aumento di fatturato previsto al 2020. La ricchezza che produciamo continuerà ad andare, in gran parte, ai nostri lavoratori. La creazione di migliori condizioni di lavoro è la principale ragion d'essere della cooperativa e questi dati sono la dimostrazione che Coopservice sta facendo la propria parte per dare una risposta a quella che resta la principale esigenza della società".

Il numero degli occupati crescerà insieme al fatturato sia per la cooperativa (più di 14.500 dipendenti al 31/12/2017) sia per il Gruppo, che attualmente sfiora le 19.000 unità.

L'attenzione ai soci e ai dipendenti è testimoniata anche dalle politiche di welfare aziendale che Coopservice da sempre attua e che nel Piano strategico trovano un importante potenziamento a partire dai risultati della Survey sui bisogni di welfare che ha coinvolto i soci alla fine del 2017.

Il Fondo di solidarietà di 200 mila euro destinato al supporto dei soci e loro familiari che si trovano in situazioni particolari di bisogno è oggi una realtà e sta iniziando a distribuire i contributi di sostegno. Il Fondo è uno strumento inclusivo e integrativo sia rispetto a quanto previsto dai contratti di lavoro, sia rispetto alle ulteriori politiche per i soci.

Il Gruppo Coopservice, che comprende la controllata Servizi Italia, quotata in Borsa, ha chiuso l'ultimo bilancio approvato (2016) con un fatturato di 782 milioni di euro, un patrimonio di 120,9 milioni di euro e circa 19.000 occupati.

(In foto di copertina: Il presidente Coopservice Roberto Olivi)

Pubblicato in Economia Reggio Emilia

3.650.563 forme prodotte (+5,2%), 2,2 miliardi di giro d'affari al consumo, quota export che vola al 38%.

Parma, 25 aprile 2018 - Si è tenuta lunedi a Milano - presso la Borsa - la presentazione dei dati economici del comparto Parmigiano Reggiano. Hanno partecipato il Presidente del Consorzio Nicola Bertinelli, il vice Presidente Guglielmo Garagnani e il vice Ministro alle politiche agricole alimentari e forestali Andrea Olivero.

Il 2017 è stato un anno record per la produzione della DOP che cresce complessivamente del 5,2% rispetto all'anno precedente. Le oltre 3,65 milioni di forme (circa 147 mila tonnellate) prodotte nel 2017 rappresentano il livello più elevato nella storia millenaria del Parmigiano Reggiano. Un giro d'affari al consumo pari a 2,2 miliardi di euro per la denominazione di origine protetta che si proietta sempre più verso l'estero: una valvola di sfogo per una produzione in continua espansione che ha bisogno di nuovi spazi di mercato. Negli ultimi tre anni, la produzione è infatti aumentata da 3,3 milioni di forme a 3,65 milioni di forme, registrando una crescita pari al 10%. Il Parmigiano Reggiano sta vivendo un momento felice anche per quanto riguarda le quotazioni. Se nel 2016 il costo al kg era pari a 8,60 euro, nel 2017 la quotazione media si è attestata a 9,81 euro con un incremento del 14% (fonte: bollettini Borsa Comprensoriale Parma).

L'Italia rappresenta il 62% del mercato, contro una quota export del 38% (+3,9% rispetto all'anno precedente). La Francia è il primo mercato (9.800 tonnellate), seguita da Germania (9.460 tonnellate), Stati Uniti (9.075 tonnellate), Regno Unito (6.163 tonnellate) e Canada (2.380 tonnellate). Se Francia, Germania, Canada e Regno Unito corrono (rispettivamente +11,3% , + 3,2% , +8,1%, +6,6%), gli Stati Uniti frenano (-9,3%) a causa del rapporto euro/dollaro e della concorrenza dei prodotti similari. Al contrario, cresce il Canada che, grazie agli accordi CETA, conferma le previste opportunità di sviluppo.

La conferenza stampa è stata l'occasione per presentare una fotografia del comparto, ma anche per interrogarsi sulle azioni che il Consorzio intraprenderà per guidarne la crescita. La sfida è quella di collocare il prodotto sul mercato a un prezzo remunerativo: nel 2018 si prevede infatti un ulteriore incremento della produzione che porterà il numero delle forme a superare quota 3,7 milioni. Per sviluppare la domanda in Italia e all'estero, il Bilancio preventivo del Consorzio ha previsto un investimento in comunicazione pari a 20 milioni di euro (12 in Italia e 8 all'estero): 7 milioni in più rispetto all'anno precedente.

La strategia del Consorzio si basa su quattro pilastri: distintività di prodotto, incremento dell'export, lotta alla contraffazione e sviluppo delle vendite dirette dei caseifici.

Il primo, e il più importante, riguarda la distintività di prodotto: "Ci sono 3,5 milioni di famiglie fedelissime al Parmigiano Reggiano, 3,9 milioni al Grana Padano e 14 milioni di famiglie che comprano indistintamente uno o l'altro. Per aumentare le vendite, abbiamo messo in campo azioni di riposizionamento della marca, rafforzando la comunicazione con l'obiettivo di far percepire al consumatore i plus che rendono il Parmigiano Reggiano DOP un formaggio unico al mondo. Un prodotto che si distingue dai competitor per la selezione degli ingredienti migliori e naturali, la completa assenza di conservanti e additivi, il rispetto della stessa ricetta da mille anni" afferma Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano.

Il secondo pilastro è quello dell'export: il Consorzio ha incrementato gli investimenti all'estero sia in ambito marketing che relazioni pubbliche, creando un network di uffici stampa presenti nei principali mercati di riferimento. L'export rappresenta una delle leve principali per sostenere l'incremento di produzione: il Consorzio si pone l'ambizioso obiettivo di crescere di 2/3 punti percentuali l'anno e di arrivare nel 2021 a quota 1,6 milioni di forme esportate.

Il terzo è la lotta alla contraffazione che si traduce concretamente in una maggiore trasparenza che va a vantaggio del consumatore. Dal 2017, il Consorzio ha potenziato i programmi di sorveglianza delle ditte di grattugia e dei laboratori di porzionatura (ora al 100%) così da garantire al consumatore l'autenticità del prodotto.

Quarto ed ultimo, il Consorzio sostiene e promuove le vendite dirette. I Caseifici devono avere sempre più accesso al mercato senza mediazioni, non solo attraverso gli spacci aziendali, ma anche con le vendite online, i rapporti diretti con le piccole catene di supermercati e il canale horeca. L'obiettivo è quello di aumentare la quota di vendita diretta fino a raggiungere un terzo della produzione complessiva.

Sempre in merito all'artigianalità e alle distintività del Parmigiano Reggiano DOP emerge un altro dato interessante. Ben 137 caseifici su 335 hanno certificazioni aggiuntive alla DOP per rispondere alle diverse esigenze di mercato. Ci sono il Parmigiano Reggiano Biologico, quello di Vacca Bianca Modenese, di Vacca Rossa Reggiana, di Vacca Bruna, e ancora il Prodotto di Montagna, il Kosher, l'Halal e le lunghissime stagionature "da meditazione". Oltre 360 mila forme che si collocano a prezzi al consumo stabilmente superiori alla media. L'obiettivo del Consorzio è quello di promuovere questi nuovi segmenti così come le vendite dirette dei Caseifici: si tratta infatti di un mercato meno condizionato dalla congiuntura che consente ai produttori una remunerazione più alta.

"Il Parmigiano Reggiano ha vissuto un anno record per produzione, quotazioni ed export. La sfida sarà quella di collocare il prodotto costruendo nuovi spazi di mercato. Per raggiungere i nostri obiettivi, chiediamo alla Politica un aiuto concreto, sia in Italia – dove servono sanzioni più rigide per chi non si attiene alle regole – sia all'estero, per combattere l'italian sounding e per definire i dettagli degli Accordi bilaterali in modo adeguato" conclude Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano.

"Il successo del Parmigiano Reggiano non può che allietarci e rafforzare la partnership tra le istituzioni e il mondo dell'impresa; essere qui oggi vuol dire non solo celebrare il successo di un prodotto italiano DOP, ampiamente riconosciuto e premiato dai consumatori in Italia e all'estero, ma riconoscere il lavoro fatto da tutta la filiera che ha saputo raccontare le caratteristiche intrinseche di un'eccellenza italiana. Come Governo continueremo ad impegnarci per contrastare l'italian sounding e perché le indicazioni geografiche diventino un valore globale" ha affermato il Vice Ministro Andrea Olivero.

 

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Pubblicato in Agroalimentare Emilia

Editoriale: - Tra Bullismo e cattiveria gratuita. - Lattiero caseari. Decisa ripresa del burro e della Panna - Allerta aflatossine: anche Auchan richiama un lotto di Farina di Nocciole - vinitaly il bilancio dell'Emilia Romagna - Un Muschio svedese che digerisce l'arsenico - Ponte sul Po ...

SOMMARIO Anno 17 - n° 16 22 aprile 2018
cibus16-cop.jpg1.1 editoriale
Tra Bullismo e cattiveria gratuita.
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Decisa ripresa del burro e della Panna
3.1 sicurezza alimentare Allerta aflatossine: anche Auchan richiama un lotto di Farina di Nocciole.
3.2 Vinitaly Vinitaly 2018: il bilancio dell'Emilia Romagna
4.1 ambiente Un Muschio svedese che digerisce l'arsenico
4.2 viabilita' Ponte sul Po Colorno–Casalmaggiore: il 26 aprile Conferenza dei Servizi
4.3 zucchero italiano' Emilia-Romagna e Veneto uniti in difesa dello zucchero italiano.
5.1 eventi VINNATUR – Fra passione e riscoperta
6.1 eventi sportivi FARM RUN 2018 - Tra tecnica e divertimento.
7.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Quasi digeriti problemi Argentini e dei dazi.
8.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. I prossimi "ponti" scaldano i mercati.
9.1 Bonifica parmense Naviglio navigabile, tane di nutrie e cunicoli nei tratti di argine crollati a Pizzolese
9.2 Bonifica centrale RE-MO Elezioni Consortili Emilia Centrale
10.1 Vinitaly UniCredit: Il settore del vino in Italia: tendenze, dinamiche competitive e prospettive di sviluppo
10.2 vinitaly Tanti vini dell'Emilia Romagna premiati al Vinitaly 2018 e inseriti nella guida "5 Star Wines"
10.1 Innovazione A Bologna l'Open innovation day sull'agroalimentare.
11.1promozioni "vino" e partners

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