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Editoriale: - Il diritto a essere sedotte - Lattiero caseari. Prosegue il crollo del latte e del burro - Quando le competenze scompaiono nell'azienda liquida - Fonterra rivede le proiezioni della produzione di latte - Cereali e dintorni. Sorpresa seme di soia. -

SOMMARIO Anno 17 - n° 02 14 gennaio 2018
1.1 editoriale
Il diritto a essere sedotte
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Prosegue il crollo del latte e del burro.
3.1 imprese e competenze Quando le competenze scompaiono nell'azienda liquida
3.2 allerta alimentare Candeggina in un omogeneizzato per neonati prodotto in Italia
4.1 maltempo Maltempo. Dalla Giunta sì ai 350 mila euro per i negozi, i ristoratori e piccoli artigiani colpiti da alluvione
5.1 mercato latte Fonterra rivede le proiezioni della produzione di latte
5.2 mercati e consumi Italiani sempre più Bio in GDO
6.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Persiste la fase di stabilità. Domani i dati USDA.
7.1 bonifica Consorzio dell'Emilia Centrale: per il 2018 oltre 10 milioni di euro per la difesa o lo sviluppo del territorio
8.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Sorpresa seme di soia.
9.1 scenario macroeconomico 2018 Scenario macroeconomico. Uno scenario 2018 di tranquillità quasi irreale
11.1promozioni "vino" e partners
12.1 promozioni "birra" e partners

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Domenica, 14 Gennaio 2018 11:46

Italiani sempre più Bio in GDO

Roma, 10 gen. (Labitalia) - Cresce sempre di più la fiducia degli italiani nei confronti dei prodotti biologici e non soltanto per quanto riguarda i negozi specializzati ma anche la grande distribuzione (supermercati e ipermercati) che dal 2011 fa registrare incrementi annuali delle vendite dal 10 al 19%. Il 2017, fa sapere infatti con una nota AssoBio, l'associazione nazionale delle imprese di trasformazione e distribuzione dei prodotti biologici, si è chiuso più che positivamente per quanto riguarda le vendite del biologico anche nella Gdo facendo registrare un +16% rispetto al 2016, a fronte di un +4,1% del settore alimentare in generale.

Questa la top ten dei prodotti bio più venduti attraverso la Gdo: confetture spalmabili a base di frutta; uova di gallina; panetti croccanti; sostitutivi del latte Uht; pasta di semola integrale-farro-kamut; olio extravergine di oliva; latte fresco; frutta secca senza guscio; biscotti; yogurt intero.
Questa, invece, la top five dei prodotti bio per tasso di crescita: uova di gallina; olio extravergine di oliva; confetture spalmabili a base di frutta; verdura; frutta secca senza guscio.

"Sono oltre 20 milioni le famiglie italiane che consumano prodotti bio, un milione in più solo nell'ultimo anno, sempre più consapevoli -commenta il presidente di AssoBio, Roberto Zanoni- che mangiare bio vuol dire mangiare sano e sicuro: l'esclusione degli Ogm e dei pesticidi dall'intero ciclo produttivo, la drastica riduzione degli additivi, la riscoperta dei sapori autentici, un sistema di controllo che certifica la conformità a norme europee sono gli elementi cardine che spingono i consumatori ad acquistare bio?".

"Ma contano anche - continua Zanoni - la qualità complessiva, indicata come motivo d'acquisto dal 34% di chi mette prodotti bio nella borsa della spesa, e il rispetto dell'ambiente, fondamentale per il 29% di chi li sceglie. Il forte aumento del consumo di prodotti biologici favorisce economie di scala: nell'ultimo anno il prezzo dei prodotti biologici è diminuito di oltre il 6%, riducendo il differenziale nei confronti dell'offerta standard, rendendo la scelta bio sempre più accessibile, in una spirale virtuosa".

"Quel che è certo -sostiene il presidente di AssoBio- è che il treno biologico è partito (e nessuno lo ferma più), come abbiamo intitolato il convegno con cui il 17 gennaio alle 14,30, al Marca di Bologna (la Mostra convegno internazionale dedicata alla marca commerciale), presenteremo con Nomisma i dati definitivi per il 2017 sul mercato retail (profilo egli acquirenti, ripartizione geografica, peso delle aree merceologiche, prodotti più venduti e in più forte sviluppo, analisi degli assortimenti). Alla presenza dei più grandi marchi del food bio d'Italia analizzeremo come salire a bordo di questo treno e come coglierne tutte le opportunità".
Introduce Roberto Zanoni, a seguire interventi di Silvia Zucconi, responsabile market intelligence Nomisma, su 'Il mercato italiano dei prodotti biologici', e di Paolo Carnemolla, presidente FederBio Servizi, su 'Gli strumenti al servizio delle aziende'.
(Assobio 10 gennaio 2018)

Dalla Direzione Studi e Ricerche di IMI Banca si evidenziano prospettive mondiali particolarmente positive.

"Uno scenario 2018 di tranquillità quasi irreale".
La fase di moderata ma diffusa espansione economica - scrive la Direzione Ricerca di Banca IMI - che ha caratterizzato il 2017 pare in grado di estendersi al 2018. Per alcune aree, le prospettive sono addirittura migliorate rispetto a qualche mese fa. La restrizione monetaria potrebbe accelerare un po' il suo passo: anche se le dinamiche inflazionistiche continueranno a essere modeste, iniziano a emergere segnali di eccessiva esuberanza finanziaria, che però soltanto in pochi paesi riguardano il credito. I rischi di svolta recessiva, comunque, sono ancora trascurabili. Uno scenario sorprendentemente tranquillo, per ora, che apparentemente soltanto sviluppi geopolitici inattesi potrebbero sconvolgere nel 2018.

Negli ultimi tre mesi, le stime di consenso sulla crescita economica dei paesi avanzati hanno subito una nuova revisione al rialzo: di un decimo per Stati Uniti, Regno Unito e Giappone, di 0,3 punti percentuali per l'Eurozona. Le revisioni riflettono le sorprese positive che il flusso di dati economici ha continuato a offrire negli ultimi mesi, sia nei paesi avanzati sia in quelli emergenti, oltre ai segnali di rafforzamento dell'attività manifatturiera emersi dalle indagini congiunturali. Anche le previsioni di inflazione sono salite: per gli Stati Uniti di 0,2 punti, a 2,1%, per l'Eurozona di 0,1 punti. La tendenza incorporata in tali stime è di modesto rallentamento rispetto al 2017 per la crescita e di sostanziale stabilità per l'inflazione. Una caratteristica confortante di questa fase è che le aspettative appaiono ben radicate e soggette a rischi molto più limitati del solito. D'altronde, la reazione dei mercati alla restrizione monetaria operata dalla Federal Reserve è stata più che ordinata, mentre le preoccupazioni per i rischi di instabilità finanziaria in Cina si sono attenuate sulla scia del rafforzamento congiunturale. In questo momento, la crescita coinvolge gran parte dell'economia mondiale, il che la rende più resiliente a singoli shock locali. I paesi emergenti, molti dei quali hanno vissuto una fase di rallentamento o recessione nel 2016, hanno visto la propria crescita accelerare a oltre il 4% nel 2017 e la tendenza al rafforzamento della loro espansione economica dovrebbe proseguire anche il prossimo anno.

Anche le prospettive delle politiche fiscali sembrano giocare ancora a favore della crescita. Nell'Eurozona si prospetta una blanda restrizione, troppo modesta per destare preoccupazione, mentre negli Stati Uniti la riforma tributaria in corso di approvazione potrebbe far salire la crescita 2018 e forse 2019 di qualche decimo di punto percentuale.

Ci si potrebbe chiedere se l'accelerazione della crescita economica globale, il maggiore coinvolgimento dei paesi emergenti e il raggiungimento della piena occupazione in alcuni paesi avanzati, come Stati Uniti e Germania, potrebbe portare con sé qualche rischio di aumento dell'inflazione. In effetti, i prezzi dei metalli industriali sono stati molto più vivaci nel corso dell'ultimo anno, e le quotazioni petrolifere sono più sostenute di quanto ci attendessimo.

Tuttavia, le dinamiche salariali restano alquanto modeste anche nei paesi ove la disoccupazione ha raggiunto livelli che potremmo considerare ormai frizionali. Inoltre, le trasformazioni ancora in corso nella distribuzione commerciale, in particolare l'avanzata dell'e-commerce, comprimono i margini di profitto. Persistono anche sacche di eccesso di capacità, nonostante le misure adottate dalla Cina per ribilanciare il mercato dell'acciaio e del carbone.

Come detto all'inizio, perciò, le previsioni di inflazione per il 2018 rimangono modeste e in linea con quanto osservato nel 2017.
Né sembrano ancora profilarsi minacce di instabilità finanziaria pericolose per la continuazione della fase di espansione. Ci sono, certo, eccessi speculativi e probabilmente un'eccessiva compressione dei premi per il rischio. Tuttavia, ciò non si è tradotto in dinamiche creditizie aberranti, il che ne riduce di molto il potenziale destabilizzante.

In conclusione, lo scenario 2018 si prospetta al momento piuttosto tranquillo.
Le nostre previsioni non si discostano radicalmente dalle stime di consenso citate all'inizio. In generale, abbiamo apportato modeste revisioni al rialzo alle proiezioni di crescita, in particolare per i paesi dell'Eurozona.

Ci attendiamo una crescita mondiale quasi invariata rispetto al 2017, ma tendenzialmente più alta. Sull'orientamento di politica monetaria, ci aspettiamo 3 rialzi dei tassi ufficiali Fed e la chiusura graduale del programma di acquisto BCE per l'inizio del 2019 – senza rialzi dei tassi ufficiali di interesse nel 2018. Il cambio di passo della politica monetaria americana potrebbe frenare ancora per un po' l'apprezzamento dell'euro, anche se più avanti una risalita sopra 1,20 potrebbe essere giustificata.

Con la maturazione della fase di espansione e l'avvicinarsi della fase di restrizione monetaria anche in Europa, dal secondo semestre del prossimo anno aspettative e mercati potrebbero diventare più volatili.

(Dicembre 2017 - In allegato il testo - formato pdf - del documento completo)

Pubblicato in Economia Emilia

Editoriale: - Regali di Natale - Castelfrigo - Verso una soluzione. - Universo Latte - terza edizione -Nuovo obbligo di comunicazione infortuni sul lavoro - Cereali e dintorni. Il 2018 si apre nel segno della stabilità. - Piombo nella Farina BIO di grano duro Senatore Cappelli -

SOMMARIO
Anno 17 - n° 1 7 gennaio 2018
1.1 editoriale
Regali di Natale.
3.1 lavoro e occupazione Castelfrigo - Verso una soluzione.
3.2 eventi latte Universo Latte - terza edizione
4.1 lavoro Nuovo obbligo di comunicazione infortuni sul lavoro
4.2 sicurezza alimentare Piombo nella Farina BIO di grano duro Senatore Cappelli.
5.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Il 2018 si apre nel segno della stabilità.
6.1 cooperazione Dalle cooperative 1/4 dell'agroalimentare made in Italy
7.1 promozioni "vino" e partners
8.1 promozioni "birra" e partner

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Domenica, 07 Gennaio 2018 07:14

Regali di Natale.

I regali d'opportunità, quelli dimenticati e l'inutile polemica sulla più grande azienda produttrice di bioplastiche e la sua leader.

di Lamberto Colla Parma 7 gennaio 2018 -

Non c'è che dire, la campagna elettorale è iniziata nel peggiore dei modi, all'insegna del politicamente scorretto come da tradizione italica.

Sui "social" si è scatenata l'inutile campagna vessatoria contro la Novamont, azienda leader nella produzione di bioplastiche, per il presunto "favore" ricevuto dal Governo che avrebbe disposto l'obbligo di fare pagare i sacchetti monouso della verdura. 2 centesimi, per un totale stimato annuale pari a circa 15-20 euro di maggiori costi per i consumatori.

Un putiferio mediatico condito da una intollerante acrimonia indirizzata contro Catia Bastioli, amministratore delegato di Novamont, rea di avere partecipato alla seconda Leopolda renziana.

20180107-Arance-etichette e sacchetti-bio copiaUn favore, non favore, posto che la leadership nel settore la Novamont e la sua capace manager, se la è meritata grazie al coraggio di investire, in tempi non sospetti, in nuove tecnologie in un mercato che ancora "acerbo", l'obbligo di utilizzo dei sacchetti, usa e getta, per i prodotti freschi è una norma di igiene e sicurezza indiscutibile.

Falsità. Non è vero che ci sarà un maggior costo ma questo sarà solo messo in evidenza sullo scontrino. Qualcuno forse credeva che in precedenza le borsine e i sacchetti fosse un costo a carico dei supermercati?

Infine il ridicolo. Ecco quindi che l'indignazione popolare, scatenata sui social, arriva alla protesta estrema: etichettare una per una le arance, le banane o gli altri prodotti acquistati al supermercato.
Un piatto ghiotto per gli hater che accolgono l'invito e diventano così paladini stupidi di una protesta inutile che offusca e nasconde i veri problemi e i veri regali di Natale di questa legislatura imposta.

Il popolo degli Hater però, stranamente, non si indigna per i rincari delle autostrade e degli altri balzelli programmati che porteranno a un incremento di costi di quasi 1.000€ a famiglia.

Vogliamo parlare, ad esempio, del rinnovo del contratto del pubblico impiego? Un sacrosanto provvedimento, peraltro tardivo, che poteva essere attuato già da almeno mezzo lustro.

Non è che per caso il contratto sia stato rinnovato strategicamente all'ultimo giorno della legislatura per farlo rendere efficace a fine febbraio (a solo 4 giorni dalle elezioni) per ricordare all'elettorato interessato di mettere una "crocetta" di riconoscimento sul simbolo del PD il 4 marzo?.

A una mossa così politicamente scorretta non voglio proprio credere.

Sulla questione del politicamente corretto, una frecciatina se la merita anche il Presidente Mattarella e il suo discorso di fine anno. Breve, privo di contenuti politici forti e con una dimenticanza che, da emiliano, mi ha ferito.

Nell'elenco delle popolazioni colpite da eventi catastrofici ha dimenticato di ricordare le zone emiliane alluvionate solo 15 giorni prima, ricordando invece il terremoto di Ischia dove la gran parte dei danni è stato accertato fosse a causa di abusi edilizi. La stessa dimora che ospitava l'eroico Ciro (11 anni) e i fratellini Mattia (8 anni) e Pasquale (7 mesi), solo per un la caparbia determinazione e professionalità degli uomini del soccorso e il sangue freddo del giovanissimo Ciro, aveva due piani abusivi.

Così, tra regalie, vere o presunte, haters, scorrettezze varie e dimenticanze più o meno strategiche anche questa, per fortuna breve, campagna elettorale è entrata nel vivo.

Che il 4 marzo vinca il meno peggio o che un miracolo ci assista.

(per restare informati - editoriali )

Pubblicato in Politica Emilia

Busseto, 2 gennaio 2018 - Approvato nell'ultimo Consiglio Comunale dell'anno 2017 il bilancio di previsione per il triennio 2018-2020, per la prima volta dopo anni, nelle tempistiche prefissate.

In particolare quest'anno, il decreto di legge 50/2017 prevede, per gli enti locali che approveranno il bilancio entro il 31/12/2017, una riduzione dei vincoli di spesa. "I continui tagli ai trasferimenti agli Enti locali e quindi una riduzione costante delle risorse finanziarie, ci grava di un compito sempre più arduo e difficoltoso nel garantire ai cittadini servizi adeguati e di qualità. Siamo perciò chiamati – ha chiarito l'assessore al bilancio Stefano Capelli - ad un costante impegno volto al contenimento dei costi, razionalizzare la spesa per ricavare risorse da destinare a servizi e investimenti, concretizzando le linee programmatiche e i programmi operativi dell'Ente come ampiamente descritto nelle Sezioni Strategiche ed Operative del DUP 2018/2020 presentato lo scorso Consiglio Comunale".

Avendo approvato il bilancio nei tempi stabiliti il Comune di Busseto non avrà vincoli per le spese su studi ed incarichi di consulenza; spese per le relazioni pubbliche, convegni, pubblicità e rappresentanza; sponsorizzazioni e attività di formazione. Per quello che riguarda le entrate in materia di Imu, Tasi ed Irpef la manovra tributaria rimane invariata rispetto allo scorso anno.

Per quello che riguarda il fondo crediti dubbia esigibilità l'Amministrazione ha deciso di mantenerlo calcolato con i parametri precedenti al bilancio di previsione approvato in Senato lo scorso 23 Dicembre che ne ha abbassato le percentuali: si tratta di un fondo destinato a coprire la mancata riscossione di entrate incerte ed è stato stimato in 335.000€, oltre 100.000€ rispetto allo scorso anno.

Le spese riguardanti gli investimenti sono previste per il 2018 in 1.899.756€ e riguarderanno, oltre all'inizio del III stralcio della tangenziale, la valorizzazione del centro storico, gli interventi sull'illuminazione pubblica, la sistemazione straordinaria delle strade, la manutenzione straordinaria del patrimonio comunale, interventi antisismici edifici scolastici. "Non sarà possibile – sottolinea l'Assessore – utilizzare l'avanzo di Amministrazione presunto non vincolato (che si potrebbe quantificare in circa 440.000 euro) fino al momento di approvazione del rendiconto, poiché i trasferimenti in conto capitale ed i contributi agli investimenti devono essere iscritti nel bilancio dell'ente secondo la loro esigibilità".

La spesa per ammortamento mutui e prestiti, risulta essere inferiore di oltre 30.000€ rispetto alle previsioni dello scorso anno grazie a riduzioni volute fortemente da questa giunta e scadenze naturali, mentre la copertura per i servizi a domanda individuale, è salita al 63,44%. "Desidero ringraziare – conclude Capelli – l'ufficio che si è occupato della redazione del bilancio e che ha lavorato incessantemente per poter approvare il bilancio entro i termini previsti dal decreto".

Editoriale: - Buon Anno! - Sciolte le Camere e anche lo Ius soli - Epidemia di salmonella tra neonati collegata a lotti di latte artificiale contaminati della "Lactalis Group" in Francia. - Parmigiano Reggiano - il Piano di Bertinelli - La bilancia agroalimentare nazionale -

SOMMARIO Anno 16 - n° 52 31 dicembre 2017
1.1 editoriale
Sciolte le Camere e anche lo Ius soli.
2.1 sicurezza alimentare Epidemia di salmonella tra neonati collegata a lotti di latte artificiale contaminati della "Lactalis Group" in Francia.
3.1 parmigiano reggiano Parmigiano Reggiano - il Piano di Bertinelli
4.1 bilancia agroalimentare La bilancia agroalimentare nazionale nel periodo gennaio-settembre 2017
5.1promozioni "vino" e partners
6.1 promozioni "birra" e partnerss

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Domenica, 31 Dicembre 2017 07:22

Sciolte le Camere e anche lo Ius soli.

Coscienze a posto e elettorato intonso. Molto meno "pericoloso" approvare la legge sul testamento biologico che dare soddisfazione allo Ius Soli.

di Lamberto Colla Parma 31 dicembre 2017 - La diciassettesima legislatura è finita. Come previsto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha sciolto le Camere il 28 dicembre. Alle urne, quindi, si tornerà il 4 marzo del 2018, mentre la prima seduta del nuovo Parlamento sarà il 23 marzo per eleggere i nuovi presidenti, come deciso dal consiglio dei ministri.

E con lo scioglimento delle Camere si è dissolto anche lo Ius Soli al quale è stato preferito il "Testamento Biologico".

L'opportunismo elettorale ha avuto la meglio.

Molto meno "pericoloso" approvare la legge sul testamento biologico, che aprirà la strada al percorso che condurrà all'eutanasia, piuttosto che "scontentare" quella parte consistente di elettorato che ancora non è pronta per "digerire" il riconoscimento della cittadinanza ai figli nati in Italia da coppie immigrate.

E pensare che, solo a ottobre, tre leader del PD (Renzi, Gentiloni e Veltroni), nella iper-mediatica occasione della ricorrenza del l decennale del partito (2007 - fusione tra DS Margherita), avevano dichiarato che era "centrale il Sì allo Ius Soli".

Alla fine, invece, lo scorso 23 dicembre, nell'ultima seduta pre-natalizia, anche 29 senatori (su 89) del PD e 3 su 16 del MPD si sono assentati dalle votazioni facendo così definitivamente franare l'ultima speranza di vedere approvato un provvedimento di cui quasi per un anno si è discusso e spesso ventilata la promessa d'approvazione o meno, pur di agevolare i lavori parlamentari e assegnare le numerosissime occasioni di fiducia al Governo.

20171228 8031 1Le coscienze, sempre che ancora ne esistano, sono state accontentate con un provvedimento etico dell'ultim'ora, seppure il meno influente in termini di voti.

Priorità quindi alla "campagna elettorale" vera e propria.
Già perché da oltre due anni abbiamo dovuto subire, una intensa quanto demagogica, inutile e banale, conflittualità dialettica tra i rappresentanti dei maggiori partiti e le frattaglie del Pd, prevalentemente incentrate a autocelebrarsi o a insultare gli avversari, piuttosto che a risolvere questioni riguardanti gli interessi dei cittadini.

Finito il "renzismo", almeno quello di governo palese, è stata la volta di Paolo Gentiloni che, molto meno incline del suo predecessore a fare annunci e promesse, ha saputo magistralmente tessere una tela di consensi raccogliendo così i favori sia all'interno del suo partito, il PD, sia di quella parte di sinistra che non si rispecchia nel nuovo percorso imposto da Matteo Renzi e forse anche da altra quota di moderati, qua e là sparpagliati nei vari schieramenti.

In silenzio e con l'aplomb da navigato politico della prima repubblica, Gentiloni è riuscito a cavalcare l'onda e a portare a termine i lavoretti di Renzi, lasciando a quest'ultimo lo spazio per raccontare le sue "favolette" in qualità di segretario del partito di riferimento governativo, ma riuscendo a tenergli testa nelle questioni più importanti come ad esempio la nomina del Governatore della Banca d'Italia.

Ma quello che maggiormente l'elettorato, da questa legislatura, pretendeva non si è concretizzato.
Alla tanto auspicata e peraltro più volte promessa di annullare o quantomeno ridurre i vitalizi dei parlamentari non si è avuto notizia. In compenso il 2018 porterà in dote un incremento di spesa di circa 952€ annui per famiglia.
Dalle bollette della luce ai pedaggi autostradali, passando per assicurazioni, servizi bancari, prodotti per la casa e spese scolastiche il portafoglio degli italiani, già abbondantemente alleggerito, verrà ancora una volta sfrondato.

Buon Anno e... che il 4 marzo ce lo mandi buono!

(Immagini dalla conferenza stampa di Paolo Gentiloni prima dello scioglimento delle Camere)

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Editoriale: - Cosa succede in Birmania? - Cereali e dintorni. Mercati stagnanti - Lattiero caseari. Latte spot in caduta libera. - Sol D'oro Emisfero Nord . Dal 14 al 19 febbraio 2018 la 16a edizione - Elogio del mandarino. - Dynamic show di Fieragricola a Verona - Elena Maria Longobardi è il nuovo Console Onorario della Repubblica d'Austria -

SOMMARIO Anno 16 - n° 51 24 dicembre 2017

1.1 editoriale
Cosa succede in Birmania?
3.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Latte spot in caduta libera.
4.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercati stagnanti.
5.1 eventi Sol D'oro Emisfero Nord . Dal 14 al 19 febbraio 2018 la 16a edizione
5.2 salute e benessere Elogio del mandarino. Un toccasana per la nostra salute. Tra le qualità è un nemico di ansia e insonnia
6.1 grano e pasta Pasta: un patto per superare la "guerra del grano"
6.2 eventi Dynamic show di Fieragricola a Verona
7.1 consolato d'austria Elena Maria Longobardi è il nuovo Console Onorario della Repubblica d'Austria
8.1 agricoltura al femminile Ambiente, biologico e agricoltura sociale: premiate le 6 imprenditrici del "De@Terra"
9.1 promozioni "vino" e partners
10.1 promozioni "birra" e partners

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Sabato, 23 Dicembre 2017 10:43

A Vasco Rossi la cittadinanza onoraria di Modena.

A Vasco Rossi la cittadinanza onoraria di Modena. E il "rocker inaugurerà l'area riqualificata dell'ex AEM il prossimo 17 gennaio.

Lo ha annunciato il sindaco Gian Carlo Muzzarelli durante il consueto incontro prenatalizio con la stampa modenese. Ma si è parlato anche di urbanistica, viabilità, sicurezza e ius soli.

Di Manuela Fiorini – MODENA – Vasco Rossi sarà cittadino onorario di Modena. È questa la notizia "bomba" che ha dominato il consueto incontro prenatalizio tra il sindaco Gian Carlo Muzzarelli e la stampa, promosso in collaborazione con l'Associazione Stampa Modenese.

L'eco del successo del Modena Park non si è ancora spenta, complice anche il successo delle vendite dei DVD del concerto, che continuano a celebrare, insieme al cantautore di Zocca, anche il "brand" di Modena. E proprio nell'immediatezza del dopo evento è partito l'iter per il conferimento della cittadinanza onoraria a Vasco Rossi, attraverso una lettera mandata all'artista, nella quale veniva sottolineata l'importanza di rafforzare ulteriormente il rapporto con la città, ma anche "quel sentimento di affetto e gratitudine reciproca che ci lega, per averti sempre più modenese tra i modenesi".

/20171222-Sindaco-Modena-DSC00835L'appuntamento per il conferimento della cittadinanza a Vasco è per il prossimo 17 gennaio, nell'ambito di un Consiglio Comunale Straordinario che si terrà nel pomeriggio (orario da definire) nell'area dell'ex AEM, a conclusione dell'intervento di riqualificazione. Sarà proprio il rocker di Zocca a tagliare il nastro inaugurale dell'edificio rimesso a nuovo, situato nell'area dell'ex AMCM, in viale Carlo Sigonio, che diventerà un Laboratorio aperto sul tema "cultura, spettacolo e creatività". La cerimonia potrà essere seguita anche da un maxi schermo e sarà trasmessa in diretta.

Tuttavia, nel corso dell'incontro con la stampa si è parlato anche di ius soli, una battaglia di civiltà "da approvare al più presto, per garantire diritti, ma anche per far rispettare i doveri", ha sottolineato Muzzarelli.

Altro tema sentito e toccato dal sindaco di Modena è stato quello della sicurezza, sul quale "non possiamo cantare vittoria, ma nemmeno perdere la fiducia". E, sottolineando l'impegno e la collaborazione avviata con i quattordici comitati di Controllo di Vicinato, il sindaco ha comunicato di avere chiesto al Governo di rispettare il patto "Modena Sicura", chiedendo un aumento dell'organico di Polizia e Carabinieri.

"Non abbiamo bisogno di occupazioni abusive per sapere che ci sono immobili da recuperare", ha poi detto Muzzarelli sul tema scottante dell'urbanistica, facendo riferimento ai recenti fatti di cronaca che hanno visto il Collettivo Guernica occupare le aree degli ex cinema Olimpia e Cavour.

Muzzarelli ha poi enumerato gli interventi di recupero e riqualificazione portati a termine, quelli in corso d'opera e il "pacchetto" dei progetti futuri, dove al centro ci saranno interventi e investimenti per fare fronte a una popolazione che invecchia, ma anche per attrarre giovani e arginare la fuga verso le periferie. Modena, tuttavia, in futuro sarà anche una città "verde". Dal progetto urbanistico dei prossimi anni, infatti, sono stati "tagliati" 100 ettari di previsione urbanistica in favore di spazi verdi, tra cui il primo bosco "urbano" nell'area delle Morane.

Parlando poi di economia, il sindaco ha sottolineato come quella modenese abbia fatto registrare quest'anno un segno più e che gli investimenti, diretti e indiretti, per lo sviluppo sono stati di 157 milioni a fronte di un bilancio di previsione di 80/90 mila.

Arriva puntuale dalla platea la domanda sul Modena Calcio, spina nel fianco del Sindaco e di tutti i modenesi. Dopo il fallimento della Società, Muzzarelli ha dichiarato che "l'obiettivo è il Campionato 2018-2019" e il terreno è sgombro, anche se "in concreto, nessuna cordata si ancora è presentata da me" per riscattare la squadra.

(foto di Claudio Vincenzi)

Pubblicato in Cronaca Modena
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