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di Mario Vacca Parma 16 luglio 2018 - La procedura prevista dalla legge n. 3/2012 ovvero "composizione della crisi da sovraindebitamento" attribuisce al debitore non fallibile (persone fisiche, aziende agricole, piccoli imprenditori) la facoltà di proporre ai creditori un piano di ristrutturazione del debito che ha tra i requisiti la dignitosa sussistenza della famiglia del debitore.

Il sovraindebitamento viene definito come la difficile condizione di coloro che non riescono a ripagare i propri debiti con le disponibilità economiche proprie.
Attraverso la procedura è possibile sospendere le azioni esecutive, stralciare i debiti chirografari, dilazionare il pagamento dell'iva.

In una recente pronuncia il Tribunale di Monza ha permesso ad una imprenditrice di ridurre il debito con l'Agenzia delle Entrate Riscossione (ex Equitalia).

L'omologa dell'accordo del 25 maggio 2018 prevede la riduzione del 73% del debito maturato, circostanza permessa dalla legge al contribuente che è meritevole di poter pagare secondo le proprie possibilità.

L'accordo è stato garantito dal papà della debitrice e da un'associazione anti usura.

Pubblicato in Economia Emilia

Editoriale: - ONG e migranti, qualcosa non torna.- Discesa per il burro e il Grana Padano. Tengono le panne e il Parmigiano. - Listeria nei surgelati, domenica di allerte per il Ministero della salute - Grandinate e fenomeni sempre più estremi. - Cereali penalizzati dal meteo (-20%) -
SOMMARIO Anno 17 - n° 28 15 luglio 2018
1.1 editoriale
ONG e migranti, qualcosa non torna.
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Discesa per il burro e il Grana Padano. Tengono le panne e il Parmigiano.
3.1 salute e benessere Listeria nei surgelati, domenica di allerte per il Ministero della salute
3.2 educazione - ONAF Come diventare assaggiatore di Formaggi? L'11 settembre prenderà il via il corso all'ONAF.
4.1 ambiente Presentato a Palazzo Giordani l Contratto di Fiume Parma - Baganza
5.1 ambiente Grandinate e fenomeni sempre più estremi.
5.2 ambiente Rifiuti. A Parma IREN vorrebbe passare da 130 a 190.000 tonnellate. Bertani (M5S) chiede intervento della Giunta Regionale
6.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercati ancora fortemente instabili
7.1 cereali emilia Cereali penalizzati dal meteo (-20%)
7.2 lavoro e voucher Voucher in agricoltura, Cisl: "Altro che dignità, legalizzano caporalato"
8.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Effetto grano sul comparto soia
9.1 ambiente Fenomeni meteo sempre più estremi, dalle ultime grandinate danni importanti soprattutto ai vigneti della pedecollina
10.1promozioni "vino" e partners
11.1 promozioni "birra" e partners

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Maggio 2018 è stato un mese decisivo: le richieste di prestiti da parte degli italiani hanno subito una crescita del 6,9% rispetto all'anno precedente. La causa principale è l'aumento dei prestiti personali che hanno registrato un 9,1% raggiungendo il record assoluto di richieste degli ultimi 10 anni. Anche l'importo richiesto fa segnare un valore record pari a 9.966 euro, esattamente +7% rispetto all'anno precedente.

Come richiedere un Prestito Personale?
Per la richiesta di un prestito personale, l'entrata fissa mensile dovuta ad un contratto a tempo indeterminato è sicuramente una delle garanzie migliori per poter usufruire del credito. Ottenere un prestito, nel mercato del lavoro di oggi non è così semplice, specialmente quando non si può contare su una busta paga. Come comportarsi?
Per poter richiedere un prestito personale è necessario:
• Avere un'età compresa tra i 18 e 75 anni
• Presentare un documento di identità valido
• Codice Fiscale
• Il Passaporto o il Permesso di soggiorno per i clienti extracomunitari

Di seguito un'interessante infografica che raccoglie tutte le informazioni essenziali in merito al prestito personale.

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(infografica scaricabile dalla sezione allegati in formato  pdf)


Gli istituti di credito a cui vi rivolgete per chiedere un prestito personale valuteranno l'erogazione del finanziamento anche senza la garanzia della busta paga, ma dovranno essere soddisfatte alcune condizioni che diano alla banca garanzia di pagamento.
La richiesta del finanziamento può essere effettuata direttamente online attraverso apposite piattaforme messe a disposizione dagli istituti di credito. Tale richiesta sarà poi perfezionata presso la filiale stessa con un contatto diretto con il personale dedicato. Il prestito personale IBL Banca, ad esempio consente di richiedere il preventivo comodamente online per realizzare i propri progetti in breve tempo e scegliere le condizioni più adatte alle proprie esigenze.

Alcuni importanti consigli:
• Valutare la richiesta di prestito
• Assicurarsi di poter restituire la somma di denaro richiesta
• Leggere attentamente tutte le clausole del contratto
• Informarsi sulle modalità e il rimborso del finanziamento
• Soffermarsi ad analizzare il TAN e TAEG, rispettivamente Tasso Annuale Nominale e Tasso Annuo Effettivo Globale, indicatori espressi in percentuale che riguardano il costo del prestito e vi possono aiutare nella valutazione delle varie offerte di finanziamento.

 

Editoriale: - L'ultima zampata di Marchionne? - Cede il latte e anche il burro. Positivi segnali per il "Parmigiano" - Farm Run 2018 - un successo da incorniciare e di buon auspicio per 2019!- Farm Run 2018 - un successo da incorniciare e di buon auspicio per 2019! - Cereali e dintorni. Il raccolto nazionale è entrato nella fase clou. -
SOMMARIO
Anno 17 - n° 27 08 luglio 2018
1.1 editoriale
L'ultima zampata di Marchionne?
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Cede il latte e anche il burro. Positivi segnali per il "Parmigiano".
3.1 vino eventi Vinitaly a New York. Vini italiani nel mondo: +4,4% Gli USA restano il primo mercato.
3.2 ambiente - contratto di fiume Il contratto di fiume Parma – Baganza
4.1 sport e natura Farm Run 2018 - un successo da incorniciare e di buon auspicio per 2019!
5.1 PO - sicurezza degli argini Argini del PO: una priorità per il Paese
6.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Il raccolto nazionale è entrato nella fase clou.
7.1 XTractor - sud africa Xtractor, si conclude la seconda edizione in Sudafrica .
8.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Il giorno dei dazi.
9.1 ambiente Il contratto di fiume Parma – Baganza
10.1promozioni "vino" e partners
11.1 promozioni "birra" e partners

 

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Editoriale: - Prima l'Italia! - Lattiero caseari. STOP al latte SPOT! Formaggi DOP stazionari - Farm Run - Una spettacolare festa dello sport  - Segnalata la prima infezione umana da virus Keystone -

Anno 17 - n° 26 01 luglio 2018
1.1 editoriale
Prima l'Italia!
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. STOP al latte SPOT! Formaggi DOP stazionari
3.1 conflupo - progetto life Progetto LIFE "ConfluPO". Migliora Habitat e faunistica
4.1 sport e natura Farm Run - Una spettacolare festa dello sport
5.1 sicurezza alimentare Frodi alimentari e biodiversità. Se ne è discusso da "Medici" a Montecchio Emilia.
6.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Prezzi ancora in flessione
7.1 Pizza e champagne Pizza e Champagne, che connubio! A ogni pizza il suo champagne.
8.1 spumanti C'è fermento in città!
9.1 salute e benessere Segnalata la prima infezione umana da virus Keystone
10.1promozioni "vino" e partners
11.1 promozioni "birra" e partners

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Domenica, 01 Luglio 2018 09:03

Prima l’Italia!

5 milioni di italiani vivono in condizione di povertà assoluta. Un record di cui avremmo fatto a meno. Per il Codacons, quelli riportati dall' Istat sono "numeri da Terzo mondo, indegni di un Paese civile".

di Lamberto Colla Parma 1 luglio 2018 -

Molto ci sarebbe da scrivere sulla maleducazione e supponenza di Emmanuel Macron e, a dire il vero, dell'establishment dei "galletti", ma i dati sulla povertà assoluta, diffusi dall'Istat nei giorni scorsi, meritano una riflessione.

Il risultato delle politiche d'Austerity e l'immobilismo su fronti alternativi di politica economica e sociale, nonostante la favorevole congiuntura economica degli ultimi 4 anni (prezzo del petrolio ai minimi, tassi di interesse addirittura sotto zero, intervento della BCE con il QE - uno strumento non convenzionale di politica monetaria che verrà meno a fine anno) hanno portato sempre più il Paese verso il collasso.

5 milioni di poveri assoluti sono un record che non avremmo mai voluto registrare per il 2017.
L'incidenza della povertà assoluta è del 6,9% per le famiglie (era 6,3% nel 2016) e dell'8,4% per gli individui (da 7,9%). Entrambi i valori sono i più alti della serie storica. Nell'ultimo decennio, insomma, l'esercito dei poveri in Italia è più che raddoppiato investendo anche i più giovani.

Mai così dal 2005, nonostante le entusiastiche dichiarazioni di Gentiloni e Renzi che si gongolavano, aggiudicandosi la responsabilità della crescita di PIL (peraltro ultimi in UE per crescita) e dei posti di lavoro (precarietà e sotto retribuzione a go-go) l'economia reale non è riuscita a distribuire quel poco di ricchezza che , a fatica, è riuscita a generare, soprattutto con l'esportazione.

Come c'era da attendersi, la povertà è diversamente collocata sull'intera penisola. La Regione con la più alta incidenza di povertà assoluta è la Calabria con il 35,3%, seguita da Sicilia (29,0%), Basilicata (21,8%) e Puglia (21,6%). Al contrario il record positivo è assegnato alla Valle d'Aosta (4,4%) seguita da Emilia Romagna (4,6%), Trentino Alto Adige (4,9%), Lombardia (5,5%) e Toscana (5,9%).

E' stato un fulmine a ciel sereno la notizia dell'ISTAT.
Non che la percezione delle condizioni della nostra società fossero positive ma la speranza, che i miseri dati macroeconomici avessero avuto un minimo impatto sociale, c'era comunque.

E invece niente!
Anzi la situazione è peggiorata e peggiorerà ancora quando verrà meno l'"ombrello atomico" della BCE (Quantitative Easing) e i tassi di interesse torneranno a crescere e con essi lo spread obbligando i nostri Governi a misure drastiche.

Per il Codacons, quelli riportati dall' Istat sono "numeri da Terzo mondo, indegni di un Paese civile". La responsabilità – aggiunge il presidente Carlo Rienzi – "è da attribuire alla classe politica, che non ha saputo adottare negli ultimi anni misure realmente in grado di combattere l'impoverimento delle famiglie e sostenere il Mezzogiorno, portando le regioni del Sud a livelli di povertà pericolosamente vicini a quelli della Grecia".

E allora avanti "ragazzi", una nuova politica per l'Italia e gli italiani non è più rimandabile!

(per restare sempre informati sugli editoriali)

Pubblicato in Politica Emilia
Domenica, 01 Luglio 2018 08:47

La residenza fiscale all'estero

di Mario Vacca Parma 1 luglio 2018 - L'individuazione della residenza fiscale della persona fisica è disciplinata dal nostro ordinamento giuridico con specifiche disposizioni contenute nell'art. 2, comma 2, Tuir.

Al riguardo occorre presentare la dichiarazione dei redditi in Italia se per la maggior parte del periodo di imposta ci si trova nei seguenti casi:
• La persona è iscritta nell'anagrafe della popolazione residente;
• Pur residente all'estero ha il domicilio nel territorio dello Stato, definito come sede principale degli affari e degli interessi di cui all'art. 43, comma 1, c.c.;
• Mantiene la residenza nel territorio dello Stato, identificata come dimora abituale dell'individuo , di cui all'art. 43, comma 2, c.c.

Qualora la persona fisica si trasferisca in un paradiso fiscale, l'onere di dimostrare di essere realmente stabili all'estero viene posto in capo al contribuente grazie ad una presunzione legale relativa che il legislatore ha introdotto con l'art. 1 comma 83, lettera a) l. 244/2008 del Testo Unico sulle Imposte.

In ordine all'art. 2, comma 2-bis Tuir, si considerano residenti in Italia, a meno di prova contraria, i cittadini cancellati dall'anagrafe della popolazione residente e trasferiti in Stati a fiscalità privilegiata.

Il cittadino che vuole emigrare e stabilire la propria residenza fiscale all'estero deve cancellarsi dall'anagrafe della popolazione residente del suo comune ed iscriversi all'Aire (anagrafe italiani residente all'estero). Bisogna considerare però, che quest'ultima, non basta a dimostrare l'effettivo trasferimento in altro Paese giacché Vi sono altri elementi sostanziali che l'Agenzia delle Entrate considera grazie alla circolare 304/1997 del Min.Fin., ed una tra tutte è la dimora dei propri affetti (residenza e domicilio di moglie e figli).

Precise istruzione in tema di residenza fiscale sono riportate anche nel Manuale operativo in materia di contrasto all'evasione e alle frodi fiscali del C.do generale della Guardia di Finanza. Il documento chiarisce che la cancellazione dall'anagrafe della popolazione residente e l'iscrizione all'Aire non costituiscono elementi determinanti per escludere il domicilio o la residenza nello Stato, giacché questi ultimo possono essere desunti con ogni mezzo di prova, anche in contrasto con quanto iscritto nei registri.

Sul tema si sono espressi gli ermellini con la sentenza n. 13114 del 21 marzo 2018 e n. 16634 depositato il 25 giugno, con la quale è stato confermato che la mera iscrizione all'Aire non è condizione sufficiente ad escludere la residenza fiscale del soggetto sul territorio italiano. Si considerano in ogni caso residenti in Italia le persone iscritte alle anagrafi della popolazione residente, in applicazione del criterio formale di cui all'art.2 del TUIR, e il trasferimento all'estero non rileva finchè non risulti la cancellazione dall'Anagrafe di un Comune italiano.

Pubblicato in Economia Emilia
Sabato, 30 Giugno 2018 09:41

Coopservice cresce a 862 milioni di euro

IL FATTURATO DEL GRUPPO COOPSERVICE CRESCE A 862 MILIONI. LA CAPOGRUPPO A 475 MILIONI (+3,5%). AUMENTANO SOCI E OCCUPATI
• Sono circa 21 mila gli addetti impiegati nelle società del Gruppo. Occupazione a +9.4%.
• Confermato l'impegno per uno sviluppo sostenibile ed etico
• Il presidente Olivi: Siamo soddisfatti dei risultati, ma abbiamo obiettivi ambiziosi di sviluppo in Italia e all'estero per creare lavoro e garantire le migliori condizioni possibili per i nostri soci e dipendenti.

Reggio Emilia, 29 giugno 2017 – Un 2017 di crescita per il Gruppo Coopservice, uno dei principali operatori nazionali nella fornitura di servizi integrati, che ha chiuso l'esercizio con un valore della produzione di 862 milioni di euro, +10% rispetto al 2016 ed una significativa crescita occupazionale: +9,4%, per un totale di 20.788 addetti.

Il 2017 si è chiuso con un EBITDA di 99,8 milioni di euro (+11,2%) e un risultato netto di 6,7 milioni di euro. Cresciuto del 5,1% anche il patrimonio di gruppo che ammonta a 127,4 milioni.
Alla crescita del gruppo hanno contribuito tutte le società controllate, in particolare: Archimede Spa è passata da 44 a 70 milioni di fatturato, Gesta Spa cresciuta da 56 a 76 milioni di euro e Servizi Italia Spa, quotata in Borsa, che ha registrato un incremento dei ricavi del 6,1% attestandosi a 252,1 milioni di euro.
Positivo anche l'andamento della cooperativa capogruppo: il valore della produzione di Coopservice è stato di 475 milioni di euro (+3,5%), con un EBITDA a 20,3 milioni (+4,2%) e un risultato ante imposte di 4,8 milioni di euro. Gli occupati sono passati da 13.718 a 14.575, con una crescita del 6,3%.

"Siamo soddisfatti di questo bilancio, ancora una volta positivo in un contesto sociale, economico e di mercato tutt'altro che stabile. Siamo una grande cooperativa, che controlla società in crescita, con posizioni di leadership di mercato o impegnate nella costruzione di nuovi soggetti imprenditoriali, come è stato per Servizi Italia o Gesta Spa – commenta Roberto Olivi, presidente di Coopservice – Cresciamo sia come fatturato che come occupazione, ma non smettiamo di porci nuovi obiettivi e di lavorare per migliorarci. Nel 2018 sono già accaduti due fatti di rilievo: abbiamo approvato il piano strategico 2017-2022, che ci porterà a superare il miliardo di fatturato nel 2020, e abbiamo da poco concluso l'acquisizione di un gruppo spagnolo che opera nel soft facility, con sede a Madrid, oltre mille dipendenti e cantieri in tutta la Spagna. Lo sviluppo sui mercati esteri è uno degli assi del piano strategico su cui puntiamo, insieme all'innovazione e all'eccellenza operativa, per la creazione di valore."

In considerazione del positivo andamento economico, è stata deliberata l'assegnazione ai soci di un ristorno di 800 mila euro, in aggiunta ai 426 mila euro di rivalutazione e remunerazione delle quote sociali. Ma i benefici per i soci e i dipendenti si estendono alle numerose opportunità offerte dal sistema di welfare che include soluzioni di previdenza e di sanità integrativa, oltre ad un Fondo di Solidarietà, entrato a regime nel 2017, con una dotazione iniziale di 200 mila euro, destinato a sostenere con un aiuto concreto i soci e le loro famiglie che vivono momenti di particolare difficoltà.

In occasione del bilancio, Coopservice presenta agli stakeholder un report integrato che ai dati finanziari affianca indicatori relativi alla responsabilità sociale d'impresa e alla sostenibilità con l'intento di dimostrare la profonda relazione che esiste tra le performance economica, ambientale e sociale e la capacità dell'impresa di creare valore nel medio e nel lungo termine.

"Il nostro bilancio non è fatto solo di indicatori finanziari. Abbiamo deciso di presentare ai soci un report integrato per dare valore anche ad attività che caratterizzano il nostro modo di essere impresa cooperativa – aggiunge il presidente Olivi – Cito, tra i tanti, solo due elementi significativiti: continuiamo a creare occupazione regolare e a mettere al centro della nostra attività soci e dipendenti. Infine l'attenzione allo sviluppo sostenibile, che si sta trasformando sempre più in un vantaggio competitivo, perchè riusciamo a corrispondere alle richieste crescenti dei nostri clienti che vogliono fornitori in grado di supportarli nel raggiungimento dei propri obiettivi di sostenibilità."

I soci di Coopservice sono 5.718 (+3,3%), in maggioranza donne e per il 14,4% di cittadinanza non italiana. Anche i dipendenti e i componenti del Cda sono in maggioranza donne. Nell'ambito delle proprie politiche di Diversity & Inclusion, Coopservice ha sostenuto progetti di promozione e supporto dell'occupazione femminile e di associazioni contro la violenza sulle donne.
L'importanza della formazione e della valorizzazione del risorse è testimoniata dai numeri della formazione. Nel 2017 sono state erogate 63.500 ore di formazione professionale, con il coinvolgimento di 10.814 addetti. Oltre la metà delle ore di formazione è stata destinata al tema della Sicurezza sul lavoro.

I bilanci di Coopservice e del Gruppo sono già passati al vaglio dei soci, nel corso di 8 assemblee territoriali, con più di 2.400 voti espressi e una partecipazione superiore del 20% rispetto all'anno precedente. L'approvazione finale avverrà il 30 giugno, nel corso dell'Assemblea Generale dei soci, in programma a Ferrara. Interverranno il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, e il presidente di Legacoop, Mauro Lusetti.

 

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Pubblicato in Economia Emilia
Venerdì, 29 Giugno 2018 10:33

Reti di impresa, strumento per lo sviluppo

Venerdì 6 luglio a Bologna, nella sede di Unioncamere Emilia-Romagna, presentazione del Bando "POR FESR 2014-2020, Asse 1, azione 1.1.3- Contributi per Piccole e Medie Imprese costituite in Reti.

E' in programma venerdì 6 luglio (ore 10.30-13.30) a Bologna, nella sede di Unioncamere Emilia-Romagna in viale Aldo Moro, 62, il seminario di presentazione del bando "POR FESR 2014-2020, Asse 1, azione 1.1.3- Contributi per Piccole e Medie Imprese costituite in Reti".

Nel corso dell'incontro, a partecipazione gratuita, organizzato da ASSINRETE in collaborazione con la Regione e Unioncamere Emilia Romagna, sarà illustrato il bando che mette a disposizione delle PMI circa 12.5 milioni di euro di fondi europei da utilizzare per progetti di sperimentazione e innovazione digitale.

Il bando mira, infatti, alla promozione dell'aggregazione in rete tra le PMI, anche attraverso il finanziamento di soluzioni innovative nei processi, nei prodotti e nelle formule organizzative.

Il seminario costituirà, inoltre, un momento di importante riflessione sul contratto di rete, modello di aggregazione flessibile che, pur mantenendo l'autonomia delle imprese, permette un rafforzamento della collaborazione a livello industriale e commerciale e sulla figura del "Manager di Rete" nella gestione efficace e nel perseguimento degli obiettivi di business che la rete stessa si prefigge.

ASSINRETE, associazione professionale costituita ai sensi della legge 4/2013, intende rappresentare il vasto mondo delle professioni collegate al tema delle Reti d'Imprese, interloquendo con imprese ed istituzioni nella costruzione di percorsi comuni di valorizzazione ed utilizzo delle relative competenze specialistiche.

Programma

Claudio Pasini, segretario generale Unioncamere Emilia-Romagna, aprirà i lavori. Quindi Silvano Bertini, responsabile Servizio Ricerca, innovazione, energia ed economia sostenibile, Regione Emilia-Romagna illustrerà il bando.

A seguire, tavola rotonda, moderata da Maily Anna Maria Nguyen, esperto Reti di Imprese e manager di Rete d'impresa Certificato AICQ-SICEV con gli interventi di:

Paolo Fiorentino, presidente ASSINRETE

Oliviero Casale, segretario AICQ Emilia-Romagna

Viola Pingaro, presidente Rete di imprese 4TF for Treatment & Finishing

Marco Venturi, rete di imprese Operatech

Gianmarco Biagi, general manager Luxury Living Group Fendi Casa

Luana Annese, co-founder Generalavia Aerospace Techology Company

L'evento è gratuito previa registrazione inviando il relativo modulo di iscrizione: https://goo.gl/forms/Nn8d7rSOY71QMNWI2 

Informazioni: ASSINRETE - Associazione Nazionale Professionisti Reti di Imprese - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

A Bologna, lunedì 2 luglio, un incontro sul mercato tedesco. Un'iniziativa promossa da Confindustria Emilia-Romagna e dall'Unione Parmense degli industriali, in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna e UniCredit

Bologna, 28 giugno 2018 - Lunedì 2 luglio si terrà a Bologna l'incontro "Germania: sviluppo di opportunità d'affari per le imprese dell'Emilia-Romagna" promosso dal Confindustria Emilia-Romagna e dall'Unione Parmense Industriali, con il sostegno della Regione Emilia-Romagna e in collaborazione con UniCredit, per presentare le opportunità sul mercato tedesco per le imprese della nostra regione.

La Germania è il primo Paese di destinazione delle esportazioni regionali, con un volume annuo che supera i 7 miliardi di euro, pari al 12,5% dell'intero export regionale e al 13,4% delle esportazioni nazionali dirette verso la Germania, con una crescita del +3,45%. Le imprese manifatturiere della regione esportano in Germania principalmente macchine ed apparecchi meccanici, mezzi di trasporto, alimentari, metalli e prodotti in metallo. Sono 260 le imprese dell'Emilia-Romagna che hanno investito in Germania con filiali o con partecipazioni in imprese tedesche, e 150 quelle di origine tedesca con sedi e filiali in regione.

L'incontro, che si svolgerà a partire dalle 14.30 presso Palazzo Magnani, sede UniCredit, in via Zamboni 20, è promosso dal sistema Confindustria Emilia-Romagna con capofila l'Unione Parmense degli Industriali, in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna, è l'occasione per presentare il Progetto regionale "German Business Opportunities for Emilia‐ Romagna Sme's", finalizzato a promuovere, per le PMI emiliano-romagnole interessate, opportunità commerciali e produttive in Germania, con particolare riferimento ai settori della meccanica e dell'alimentare, senza tuttavia escludere la partecipazione di imprese appartenenti ad altri settori aventi prodotti particolarmente interessanti per il mercato tedesco.

Il progetto mira anche a creare momenti di scambio e di informazione tra imprese italiane e tedesche, tramite incontri e visite aziendali, sui temi di Industria 4.0.

Interverranno: Livio Stellati, Responsabile Territorial Development & Relations Centro Nord UniCredit; Ruben Sacerdoti, Responsabile Servizio Attrattività e Internazionalizzazione, Regione Emilia-Romagna; Michele Feletig, Direttore Servizi alle imprese, Informest Consulting; Antonio D'Angiò, Managing Director UniCredit International Center; Rocco Marcuccio, Responsabile Area Internazionalizzazione Confindustria Emilia-Romagna.

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