Domenica, 19 Novembre 2023 19:22

Viva Las Vegas?

A Las Vegas volano Verstappen, la Red Bull e pure i tombini. Leclerc lotta come un leone ed artiglia il secondo posto. Tante luci, tanti lustrini, lunghi rettilinei ed utilizzo quasi smodato del DRS. Questa è la Formula 1 che volete?

di Matteo Landi

"La storia non basta". Negli ultimi mesi l'ha ripetuto più volte Stefano Domenicali, il Boss della Formula 1. Il tempo passa per tutti, e tutti cambiamo. E probabilmente nel CEO di Formula One Group non è rimasto molto di quel ragazzo che trascinava un divano sul prato della Tosa. Paradossalmente la sua pista di casa, quella di Imola, insieme a Monza e Silverstone è fra i tracciati a rischio di scomparsa dal calendario del massimo campionato automobilistico. I gettoni più alti vengono pagati da Qatar, Bahrain ed Arabia Saudita, e poco importa se la Storia, quella con la "S" maiuscola, è stata scritta altrove. Da quest'anno si è aggiunta anche la sfavillante Las Vegas. Con un tracciato che attraversa tutta la città, facendo propria anche la famosa Strip. Altro che il piccolo circuito del parcheggio del Caesars Palace che nel 1981 vide la vittoria di Jones, e l'anno dopo quella di Alboreto, al primo successo della sua carriera in F1. Il Circus questo weekend è tornato nella "Città del Peccato". Una grande sfera luminosa cambia l'impatto visivo del tracciato al passare degli sponsor, presentazione dei piloti in stile Hunger Games, cantanti pop ben felici di mettersi in mostra, a quello che viene celebrato come il più importante (sicurissimi?) evento sportivo dell'anno. Tanta attenzione per lo spettacolo, ma il giochino si incrina già con le prime dichiarazioni del tre volte iridato Verstappen: "mi sono sentito un clown". Va definitivamente in frantumi con le prime prove, quelle del venerdì. Pochi chilometri ed un tombino distrugge la Ferrari di Carlos Sainz. Lo spagnolo si prende anche un brutto colpo alla schiena, ed i commissari che fanno? La sostituzione del pacco batterie comporta una penalità di 10 posizioni in griglia di partenza, sanzione che viene comminata allo spagnolo. Poco importa se il pilota e la squadra non hanno alcuna responsabilità, ed anzi le colpe sono da ascrivere a chi doveva ispezionare adeguatamente il percorso. Alla Ferrari non arrivano neanche le scuse, le regole sono regole, dicono. La rabbia dello spagnolo monta (e stasera ancora non si è sopita). I commissari ispezionano quindi il percorso, controllano e sistemano i tombini. Vanno per le lunghe, e le seconde libere vengono disputate il piena notte e, nella "Città che non dorme mai", fanno sloggiare gli spettatori dalle tribune, tutti. Eppure c'è chi dice che tutto è un gran successo. Toto Wolff, Team Principal Mercedes, si inalbera in conferenza stampa: "è solo un tombino, facciamola finita", è il succo del suo discorso. Intanto il weekend va avanti, di sabato tornano gli spettatori, le luci sono ancora lì, i lustrini anche, e la narrazione mainstream dice che va tutto bene, le sfortune colpiscono anche a Las Vergas, Signore e Signori. Leclerc strappa una pole position da paura, davanti a Sainz, ma lo spagnolo ha le orecchie basse, sa che dovrà partire a metà schieramento.

Il festival del DRS

Almeno ci hanno risparmiato la Sprint Race, sussurra (neanche tanto) un ispirato Verstappen. La gara scatta, proprio Max alla prima curva si fa sotto a Leclerc e lo spinge fuori pista. L'olandese viene quindi penalizzato di cinque secondi ma non sembra preoccupato. Las Vegas offre dei rettilinei immensi, quasi infiniti. Va in scena il festival del DRS. Tanti sorpassi, tanta emozione, ci dicono, ma a ben (neanche tanto) guardare sono quasi tutti frutto dell'utilizzo dell'ala mobile. Ed è un vero peccato, in realtà. Viene mortificata la gara di Leclerc, veramente in palla questo weekend. Lotta come un leone, solo contro le due Red Bull, più performanti con l'ultimo set di gomme, ma non di molto. Con un DRS meno invasivo avremmo assistito all'arte della difesa, attore protagonista Leclerc? Non lo sapremo mai. Inoltre, se Sainz fosse partito, come meritava, fra i primi, la Ferrari avrebbe lottato alla pari. Alla fine Charles strappa un bel secondo posto, ma che fatica! Un tracciato pensato per i sorpassi in rettilineo, quello di Las Vegas, tanto vale correre in un ovale allora, verrebbe da dire.

Ferrari vicina a Mercedes in classifica costruttori

Al netto di tutto i freddi numeri ci dicono che Verstappen ha vinto ancora, ma anche che la Ferrari ha recuperato molti punti sulla Mercedes in classifica costruttori, con il solo weekend di Abu Dhabi da disputarsi. Adesso quattro lunghezze dividono i due team. Questo grazie anche al sesto posto recuperato da un Sainz abbacchiatissimo, ma pure incattivito dalle dichiarazioni di Wolff che ha sminuito quanto accaduto venerdì allo spagnolo. Adesso il pilota Ferrari è a pari punti in classifica piloti con il connazionale Alonso, al quarto posto. Mercedes-Ferrari, Alonso-Sainz (ma Norris è vicino a loro), chi avrà la meglio in questi testa a testa? Le sfide, tutto sommato, non sono molto emozionanti, ma questo è quello che passa il convento. Ma non dite a Liberty Media che questa F1, talvolta (talvolta?) scade nella noia. E lo scrive un dispiaciuto appassionato.

Domenica, 05 Novembre 2023 22:13

F1, Brasile: la gioia dei vinti

Norris festeggia l'ennesimo secondo posto, Alonso un grande ritorno sul podio. A vincere però è ancora lui, Max Verstappen. Ferrari, weekend disastroso.

Lunedì, 30 Ottobre 2023 00:40

F1, Messico: sogni infranti

Perez delude i suoi tifosi. Leclerc e Sainz sognano dopo una prima fila tutta rossa, ma non vanno oltre alla terza e quarta posizione finale. Si esalta ancora lui, Verstappen, vincente per la 51esima volta

Dopo le verifiche tecniche Hamilton e Leclerc vengono squalificati. Cambia la classifica del GP

Lunedì, 23 Ottobre 2023 00:22

Cinquanta volte al Max

Ad Austin Verstappen conquista il suo cinquantesimo successo in carriera, battendo d'un soffio Hamilton. Terzo è Norris. La Ferrari sprofonda in gara, dopo aver illuso con la pole position conquistata da Leclerc.

L’Emilia Romagna è una regione tra le più rinomate per l’accoglienza della popolazione. Qualcosa di unico soprattutto se si considera la nomea del Nord Italia come parte dello Stivale di per sé poco calorosa, per lo meno rispetto a quella del meridionale.

Parma, 12 ottobre 2023 - E’ stato firmato questa mattina, presso gli uffici della Provincia di Parma, il contratto per la “Progettazione tecnica ed economica del nuovo ponte di attraversamento del fiume Po tra le località di Casalmaggione (CR) e Colorno (PR)”.

Il settore dell’autotrasporto vive un nuovo momento con l’unione sinergica che la Lega Autotrasportatori Indipendenti Siciliani lancia in terra sarda.

Domenica, 08 Ottobre 2023 22:56

Il Regno di Max

Verstappen domina, nel weekend in cui si aggiudica il terzo titolo iridato. Si conferma la McLaren, vincente ieri nella Sprint con Piastri, oggi in seconda e terza posizione. Ferrari male: Sainz non ha partecipato alla gara, Leclerc quinto. Gara difficilissima per vetture e piloti.

Domenica, 24 Settembre 2023 11:28

Red Bull, è qui la festa!

Verstappen trionfa a Suzuka, e per la Red Bull arriva il sesto mondiale costruttori della sua storia. Doppio podio per McLaren. Ferrari quarta e sesta.

Domenica, 17 Settembre 2023 22:49

Ferrari, OLÉ!

Sainz, autore di una gara magnifica, riporta al successo la Ferrari. Quarto Leclerc. Secondo Norris, davanti a Hamilton. Weekend nero per Red Bull. 
 
di Matteo Landi
 
Sul podio diventa direttore d’orchestra, mentre gli ingegneri ed i meccanici del box Rosso cantano a squarciagola un inno che nella massima Formula non suonava da tempo. Sainz sorride come forse mai aveva fatto. Manifesta una serenità totale, la stessa di Vasseur. Alla quindicesima gara stagionale si interrompe la lunga striscia di successi Red Bull, ed è la Ferrari con Sainz ad impedire alla casa austriaca un incredibile “all-in”. Nel giorno nero della Red Bull, l’unico vissuto nel loro 2023 d’oro, a svettare è la Scuderia di Maranello. E non lo fa con il “Predestinato”, ma con un pilota che dalla pole position di Monza è entrato nel Cuore dei tifosi, dove adesso occupa ancora più spazio. Carlos sognava da sempre un trionfo del genere. Frutta di tenacia, intelligenza tattica, consistenza e velocità. Una gara, la sua di Singapore, che lo eleva un gradino sopra a quello dei bravi mestieranti. Oggi Carlos ha corso da Campione.
 
Dopo un’altra pole position fantastica Sainz ha condotto la gara con intelligenza fin dall’inizio, dettando il ritmo senza sforzare le gomme. È rimasto lucido quando l’avversario di turno, oggi Russell su Mercedes, ha iniziato una rimonta furiosa dopo aver optato per una strategia a due soste forte di un set di pneumatici medi freschi. Il pilota Ferrari ha continuato a gestire l’usura degli pneumatici, da conservare per gli ultimi giri. Nel finale, quando la freccia anglo-tedesca si è fatta minacciosa alle spalle di Norris (McLaren) secondo, Sainz ha giocato d’astuzia, mostrando un’intelligenza tattica invidiabile (per gli altri). Ha consentito a Norris di rimanergli in scia, ma non abbastanza vicino. Tanto però da permettergli di attivare il DRS, rendendo difficile a Russell il tentativo di sorpasso. Quando all’ultimo giro il pilota Mercedes si è schiantato contro le barriere era finalmente chiaro che Sainz ce l’avrebbe fatta. Permettendo alla Ferrari di vincere la sua prima gara stagionale, nell’anno del cambio di gestione, da Binotto a Vasseur, con quest’ultimo al primo centro in F1. 
 
E Leclerc? E, soprattutto, le Red Bull? Il primo non è mai stato al livello del compagno di team, ed ha dovuto lottare anche con le temperature della power unit della sua Ferrari, terminando quarto. Per le Red Bull è invece stato un weekend decisamente negativo. La Ferrari è esplosa su una pista veloce, senza lunghe curve d’appoggio, trovando le condizioni ideali per esaltarsi. Al contrario Red Bull non ha mai trovato il bandolo della matassa. La variazione della direttiva che punta ad eliminare la flessione delle ali potrebbe aver giocato un ruolo importante, tarpando le ali (proprio a loro, ironia della sorte…) alle prestazioni di una vettura che appunto sulla flessione in corsa delle superfici alari aveva un punto di forza. Tuttavia non è questo sufficiente a spiegare una débâcle del genere, con Verstappen solo quinto, e Perez ottavo. Probabilmente torneranno a recitare il ruolo di primattori già il prossimo fine settimana a Suzuka. Intanto godiamoci il ritorno al trionfo della Rossa. Sainzazionale!! 

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Gentile Direttore,

ho scelto di trascorrere l’estate del 2023 a Monte Sant’Angelo, paese in cui ho vissuto fino alla maggiore età. Da allora – sono nato nel 1977- tante cose sono cambiate. In peggio, però. Il rientro - seppure momentaneo – in Puglia, mi ha indotto a riflettere su quello che il mio paese era un tempo e sulle condizioni in cui versa, ora.

Trionfa Verstappen davanti a Perez. Sainz fa gioire i tifosi Ferrari, e dopo una grande pole position riporta la Rossa sul podio

Di Mario Vacca Capri, 3 settembre 2023 - Nel nord Italia, in particolare in Trentino ed in Alto Adige sul finire di agosto le aziende hanno dato avvio alla vendemmia 2023.

Domenica, 27 Agosto 2023 19:16

La prova del nove

Altra corsa, altro record. Verstappen trionfa ancora, per la nona volta consecutiva. Sul podio anche Alonso e Gasly. Ferrari in crisi, quinta con Sainz, ritirata con Leclerc.

Strada Provinciale n. 18 "del Pilastrello" — Istituzione di senso unico alternato regolamentato da impianto semaforico al km 7+200, ponte sul Torrente Enza

I lavoratori che viaggiano grazie al welfare aziendale sognano la riviera. Ecco la classifica delle 10 mete preferite per l'estate 2023

Giovedì, 03 Agosto 2023 09:59

6 consigli per la cura del rimorchio auto

Tempo di viaggi e vacanze. E quando l’auto non basta per portare con sé tutto quello di cui si ha bisogno, si può ricorrere a un rimorchio o a un carrello per auto.

LE ASSOCIAZIONI LEGAMBIENTE PARMA, WWF PARMA E NOCARGOPARMA RICORRONO NUOVAMENTE AL TAR CONTRO IL NUOVO PIANO DI SVILUPPO DELL’AEROPORTO DI PARMA

Domenica, 30 Luglio 2023 17:58

Spa-ziale

In Belgio, sullo stupendo tracciato di Spa-Francorchamps, Verstappen rimonta e trionfa ancora. Leclerc e Ferrari finalmente sul podio! Sainz ritirato.

di Matteo Landi

Una penalità per aver sostituito il cambio della sua Red Bull ha relegato Verstappen alla sesta posizione sulla griglia di partenza, lasciando a Leclerc la soddisfazione, puramente statistica (in pista si è beccato un'eternità), della 20esima pole position in carriera. Un dato particolare quello del monegasco, se paragonato alle "sole" cinque vittorie ottenute. Frutto della sua propensione a dare il meglio sul giro secco, oltre ad evidenziare le caratteristiche delle Ferrari che ha guidato negli ultimi anni, spesso in difficoltà sul passo gara. Oggi la Rossa ha ben figurato, tanto da permettere al pilota n°16 di tornare finalmente sul podio. "Solo" il terzo stagionale. Un risultanto che porta il buon umore nel box Ferrari, tramortito dal settimo e dall'ottavo posto della scorsa settimana. Questa è la storia di questo campionato, ogni pista ha le sue gerarchie. Questa è la storia di un campionato, ad esser precisi. L'altro campionato, quello disputato dai soli piloti Red Bull (quando Perez non si perde lasciandosi inghiottire dal gruppone), è invece scontato e monocorde. Verstappen vincerebbe partendo da qualsiasi posizione, anche l'ultima. Oggi l'ha presa quasi con calma. Ha cucinato i suoi avversari a fuoco lento. Fino al giro 17, quando ha artigliato la prima posizione. A quel punto Max ha iniziato a spingere veramente, seminando il compagno Perez. Il messicano ha lasciato da parte i suoi fantasmi ed è tornato a fare il buon secondo pilota, quello che Red Bull si aspetta da lui. Sul traguardo Verstappen c'è passato scodando, festoso, ma non troppo, sicuro dell'invincibilità del binomio Pilota-Auto. Ed ora per l'olandese arriva la pausa estiva più serena della sua vita agonistica.

Ferrari, un podio che riporta il sorriso

Se a metà febbraio Benedetto Vigna, AD Ferrari, non avesse pronunciato quella frase, "non avrà precedenti in termini di velocità", riferendosi alla monoposto 2023, il podio odierno assumerebbe forse un altro sapore. Red Bull ha lavorato meglio, senza dubbio, meritando di stare dov'è. La Ferrari oggi si è messa dietro Mercedes, Aston Martin e McLaren (in difficoltà con l'assetto), le tre squadre che di volta in volta contendono alla Rossa il ruolo di seconda forza. Insomma il risultato odierno non è da buttare, anzi. Un podio che va a migliorare il buon risultato ottenuto nella Sprint di ieri (quarto Sainz e quinto Leclerc). Stona però con i proclami di vittoria vecchi meno di sei mesi. Le parole non si cancellano, così come la velocità e la consistenza della Red Bull. Chi si era messo il cuore in pace già dopo le prime gare (giustamente) oggi avrà gioito non poco nel vedere i volti molto più distesi e sorridenti dei meccanici Ferrari, sotto un podio che raramente si colora, seppur in parte, di Rosso.

Per Piastri e Gasly, eroi della Sprint Race, gara amara

La Sprint di ieri, scattata su pista bagnata, aveva portato sul podio per la prima volta (ma non fa statistica trattandosi di gara corta) un grandissimo Oscar Piastri: secondo dietro al mattatore Verstappen, e davanti ad un buon Gasly su Alpine. L'asciutto oggi ha però segnato una svolta negativa, soprattutto per McLaren. Norris, dopo due podii consecutivi, ci aveva preso gusto. Un assetto troppo carico ha però penalizzato eccessivamente la velocità di punta della sua monoposto, superata a destra ed a sinistra negli allunghi. Il settimo posto finale non gli è andato neanche troppo stretto, considerando che in alcuni giri ha navigato nelle ultimissime posizioni del gruppo. Peggio è andata a Piastri, fuori pochi chilometri dopo il via a causa di un contatto con la Ferrari di Sainz. A differenza dell'australiano, lo spagnolo ha proseguito, ma la sua vettura, con un buco sulla pancia di destra, era inguidabile e lenta. A circa metà gara anche il pilota della Rossa ha quindi alzato bandiera bianca. Poca gioia anche per uno degli eroi della gara corta, Gasly, solo undicesimo al traguardo. Peccato, non solo per il francese ma per tutta la squadra, il cui risultato di ieri aveva portato un pizzico di serenità in concomitanza con un terremoto aziendale che ha pochi precedenti: dopo un inizio di stagione non convincente sono arrivati gli allontanamenti del Team Principal Szafnauer, del Direttore Sportivo Permane e del Direttore Tecnico Pat Fry! Della serie, o la va, o la spacca, per l'ex team Renault.

L’inizio della stagione turistica estiva non era stato particolarmente positivo per la Riviera Romagnola; i danni provocati dall’alluvione verificatasi lo scorso maggio hanno spesso funto da deterrente, determinando un momentaneo calo degli arrivi.

Rally Di Salsomaggiore Terme: Il successo inizia dai numeri. Oltre  125   concorrenti al via promettono spettacolo sabato 29 e domenica 30 luglio. L’“Historic Rally” apre Sabato la kermesse sportiva-  Il grande show nel cuore di Salsomaggiore. Davide Medici e Daniele De Luis vincitori nel 2022 sono i favoriti anche in questa edizione. Fra le storiche la sfida fra le potenti Porsche e le Bmw ma attenzione alle piccole. 

#agricoltura  #trasporto  #autotrasportatori - 24 luglio 2023 - "Lavorare costantemente in condizioni proibitive, a temperature di gran lunga sopra i 40 gradi (anche oggi si sono toccati i 45° in diverse parti dell'isola) trasportando e scaricando paglia destinata agli allevatori sardi. E’ questa la quotidianità lavorativa di Piero Muscas, autotrasportare sardo associato a Ruote Libere. E la sua storia è lo specchio di moltissime altre, spesso dimenticate dalla politica, dalle istituzioni e dalle stesse vecchie associazioni di rappresentanza".

Domenica, 23 Luglio 2023 18:02

Lo Show dei Record

In Ungheria domina Verstappen e per la Red Bull arriva la 12esima vittoria consecutiva. Secondo Norris. Male le Ferrari.

di Matteo Landi

Una Red Bull, a volte due, davanti a tutti. Due campionati in uno. A quello del team anglo-austriaco, capace di battere record su record, si contrappone quello delle restanti nove squadre, pronte a darsi battaglia, consapevoli di non avere chance di vittoria ormai stabilmente appannaggio di Verstappen. Quest'anno l'ha lasciata solo in due occasioni all'altalenante team mate. Quello Red Bull è lo Show dei Record, numericamente rappresentanto da una striscia di ben 12 vittorie consecutive (primato assoluto), di cui 11 dall'inizio di questa stagione (come la McLaren del 1988). Considerando che siamo esattamente a metà campionato, Verstappen e Red Bull possono arrivare a distruggere qualsiasi record stagionale. L'olandese, seppur ancora giovanissimo, non pare avere punti deboli. In Ungheria ha lasciato ad Hamilton la pole position. In molti hanno sperato nel ruggito del leone, quel sette volte iridato che ancora soffre al pensiero del mondiale 2021, perso in circostanze particolari. Da allora per l'inglese è cambiato tutto. Poteva essere la gara della svolta, ma alla partenza Verstappen ha subito ristabilito le gerarchie prendendosi immediatamente la leadership. Per Hamilton si è trattata dell'ennesima buona, ma non eccezionale, gara, per Verstappen dell'ennesima cavalcata trionfale.

Hamilton fuori dal podio. McLaren seconda forza

L'inglese della Mercedes non è riuscito in gara a ripetere quanto di eccezionale mostrato nel giro secco. Battuto dal rimontante Perez (ancora in difficoltà in qualifica), buon terzo al traguardo, e da un Lando Norris che adesso si sta abituando alla meravigliosa doccia frizzante del podio. L'inglesino della McLaren ha vinto la gara degli altri, giungendo secondo sotto alla bandiera a scacchi. Il glorioso team britannico sembra tornato davvero al top: di pura prestazione e sostanza adesso è la seconda forza in campo. Oltre a Norris ha rischiato di salire sul podio pure il compagno di colori Piastri: solo un crollo nel finale lo ha costretto al quinto posto.

Ferrari, così non va

E la Ferrari? Qualche volta le telecamere l'hanno inquadrata, quindi possiamo dire che fosse veramente in pista. In qualifica ha fatto peggio dell'Alfa Romeo, alla quale il Cavallino fornisce le power unit. In gara Leclerc ha patito un pit stop disastroso, e si è pure beccato cinque secondi di penalità per aver superato il limite di velocità in pit lane. Sainz partiva undicesimo a causa di una qualifica poco convincente. Il risultato finale del weekend magiaro recita settimo e ottavo posto per i due piloti della squadra di Maranello. Ancora il campionato è lungo, ci sarà tempo per rialzare la testa. Certe prestazioni però devono far riflettere: la vettura di quest'anno non sarà un fulmine di guerra, ma adesso la Rossa è dietro, e di molto, pure ad una McLaren che all'inizio della stagione navigava in bassa classifica.

Mister Sorriso è tornato!

Certe volte ritornano. In certi casi questi rientri portano il sorriso a tutto il paddock ed a tutti gli appassionati. Dispiace per l'olandese De Vries, ennesimo pilota della galassia Red Bull lasciato a piedi, che avrebbe meritato di concludere almeno la stagione considerando che siamo solamente al giro di boa. Ha reso felici tutti però che il suo sedile sia stato assegnato ad un pilota che scritto la storia della F1 con le sue otto vittorie ed i suoi bellissimi ed indimenticabili sorpassi, rimasto fuori dal giro dopo le ultime, poco convincenti, stagioni. Al termine del 2022 la ciambella di salvataggio gliel'aveva lanciata proprio quel team con cui l'australiano ha ottenuto gran parte delle sue vittorie. Daniel ha comunque pazientato in panchina, come pilota di riserva ed al simulatore. Fino a quando è stato chiamato per gareggiare con la faentina AlphaTauri, squadra sempre di proprietà Red Bull. Tredicesimo in qualifica, stesso risultato in gara, e sempre davanti al compagno Tsunoda. Ben fatto Ric! Bentornato Mister Sorriso!

Ogni anno, al di là del consueto rito delle celebrazioni e delle dichiarazioni ufficiali, è come se un pezzo del suo insegnamento venisse dimenticato. L'impressione, tanto straziante quanto vivida, è che anno dopo anno della lezione di Paolo Borsellino, del suo estremo e cosciente sacrificio, della sua straordinaria testimonianza di lotta alla criminalità organizzata, si perda colpevolmente qualcosa.

Franchini, Ruote Libere: "Rete autostradale senza aree di sosta adeguate, autotrasportatori costretti a rispettare i tempi di riposo sulla corsia di emergenza"

15 luglio 2023 – "Ogni anno siamo alle solite, col calendario divieti, in particolare a luglio e agosto, per gli autotrasportatori lavorare si trasforma in una odissea.

Domenica, 16 Luglio 2023 22:11

Formula E: Roma, non perdona

Il mondiale full electric torna nella capitale. Un doppio appuntamento segnato dalle vittorie di Evans e Dennis, e da due botti paurosi

di Matteo Landi

"Roma ha questo di buono, che non giudica, assolve". Le parole che furono di Ennio Flaiano mal si sposano con quanto visto nell'ultima doppia gara del mondiale full electric. Sulla pista ricavata nel quartiere Eur anche quest'anno è andata in scena la Formula E. Un tracciato difficile, un asfalto sconnesso, una temperatura incandescente. Davanti all'Obelisco, ed all'ombra (si fa per dire..) del Colosseo Quadrato, i piloti hanno girato con le monoposto elettriche più veloci mai realizzate. Era il 2018 quando Sam Bird vinse la prima edizione dell'E-Prix di Roma, con la vettura Gen1. Da allora Roma è rimasta, 2020 a parte causa pandemia, tappa fissa del campionato fino al doppio appuntamento di quest'anno, con le veloci Gen3. Sempre monotelaio Spark-Dallara, ma con power train costruite e sviluppate dalle varie case capaci di erogare una potenza di 350 kw, per oltre 300 km/h di velocità di punta (se i tracciati lo permettessero...). Dall'entusiasmo iniziale, con il pieno di spettatori e biglietti a costi calmierati, alla solida e affermata realtà odierna, che fa meno sconti (visto il corposo rincaro dei biglietti..). Ed a differenza delle parole pronunciate dallo sceneggiatore, scrittore e drammaturgo italiano, Roma stavolta non ha perdonato il minimo errore.

In gara 1, disputata ieri, il primo nome dell'albo d'oro romano, Sam Bird, ha perso il controllo della sua Jaguar innescando una terribile carambola che ha coinvolto pure Buemi, Mortara, Da Costa, Frijns e Di Grassi. La casa del giaguaro ha comunque sorriso grazie alla vittoria conquistata dal "Re di Roma" Mitch Evans. Fino a ieri, su sette gare disputate nella Capitale il neozelandese ne aveva vinte ben quattro, di cui tre consecutive. Alle sue spalle hanno concluso un altro pilota Jaguar, anche se del team Envision, Nick Cassidy, e Maximilian Günther, con la stupenda Maserati Tipo Folgore, che ha sancito quest'anno il ritorno del Tridente in una competizione per vetture a ruote scoperte.

Con la spinta dell'ennesima vittoria in Italia, Evans è partito più spavaldo del solito oggi, in gara 2. La Roma che gli ha sempre sorriso stavolta lo ha tradito. A causa di una frenata tardiva su un dosso la sua vettura si è scomposta ed è letteralmente planata sulla Envision di Cassidy. Un botto spettacolare, fortunatamente senza conseguenze per i piloti. Il neozelandese ha però dovuto abbandonare ogni speranza di vittoria, dovendosi ritirare poco dopo. E con il tremendo botto rischia di dover salutare anche le sue ambizioni di vittoria iridata, adesso che dopo 14 gare disputate manca solo il doppio appuntamento di Londra a chiudere la stagione, e considerando che l'ultimo a festeggiare sul tracciato dell'Eur è stato il leader del mondiale.

Si era presentato a Roma con un improbabile casco marmoreo, raffigurante colonne e capitelli. Jake Dennis, britannico classe 1995, ha l'onore di scendere in pista per due marchi di rilevanza planetaria. Se la Porsche produce le power train della sua vettura, è nientemeno che il glorioso team Andretti a metterle in pista. Un team in grado di far meglio della squadra ufficiale, un team che vince ovunque, anche se in Formula 1 continuano a far tutto tranne che a stendergli tappeti rossi all'ipotesi di averlo in griglia. Ma questa è un'altra (dolorosa) storia. Oggi Dennis ha corso da grande professionista della categoria, riuscendo a gestire alla grande l'energia a disposizione, tenendo a distanza di sicurezza il secondo Nato, pilota Nissan che ha fatto da cuscinetto al ritorno del terzo classificato Bird, sulla teoricamente più performante Jaguar. Magari ancora scosso dal botto di 24 ore prima, fatto sta che il primo vincitore di Roma non è riuscito ad affilare gli artigli, accontentandosi del podio. Appena dietro è giunta la Maserati di Mortara, con lo svizzero al miglior risultato stagionale. Niente male comunque nel complesso la prima apparizione a Roma del marchio italiano, già vincente quest'anno, in attesa di vedere cosa riuscirà a fare in meno di un anno, quando tornerà all'Eur con più esperienza sulle spalle, e nel meno torrido aprile (una buona notizia anche per gli spettatori..).

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