Domenica, 17 Settembre 2023 22:49

Ferrari, OLÉ! In evidenza

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Sainz, autore di una gara magnifica, riporta al successo la Ferrari. Quarto Leclerc. Secondo Norris, davanti a Hamilton. Weekend nero per Red Bull. 
 
di Matteo Landi
 
Sul podio diventa direttore d’orchestra, mentre gli ingegneri ed i meccanici del box Rosso cantano a squarciagola un inno che nella massima Formula non suonava da tempo. Sainz sorride come forse mai aveva fatto. Manifesta una serenità totale, la stessa di Vasseur. Alla quindicesima gara stagionale si interrompe la lunga striscia di successi Red Bull, ed è la Ferrari con Sainz ad impedire alla casa austriaca un incredibile “all-in”. Nel giorno nero della Red Bull, l’unico vissuto nel loro 2023 d’oro, a svettare è la Scuderia di Maranello. E non lo fa con il “Predestinato”, ma con un pilota che dalla pole position di Monza è entrato nel Cuore dei tifosi, dove adesso occupa ancora più spazio. Carlos sognava da sempre un trionfo del genere. Frutta di tenacia, intelligenza tattica, consistenza e velocità. Una gara, la sua di Singapore, che lo eleva un gradino sopra a quello dei bravi mestieranti. Oggi Carlos ha corso da Campione.
 
Dopo un’altra pole position fantastica Sainz ha condotto la gara con intelligenza fin dall’inizio, dettando il ritmo senza sforzare le gomme. È rimasto lucido quando l’avversario di turno, oggi Russell su Mercedes, ha iniziato una rimonta furiosa dopo aver optato per una strategia a due soste forte di un set di pneumatici medi freschi. Il pilota Ferrari ha continuato a gestire l’usura degli pneumatici, da conservare per gli ultimi giri. Nel finale, quando la freccia anglo-tedesca si è fatta minacciosa alle spalle di Norris (McLaren) secondo, Sainz ha giocato d’astuzia, mostrando un’intelligenza tattica invidiabile (per gli altri). Ha consentito a Norris di rimanergli in scia, ma non abbastanza vicino. Tanto però da permettergli di attivare il DRS, rendendo difficile a Russell il tentativo di sorpasso. Quando all’ultimo giro il pilota Mercedes si è schiantato contro le barriere era finalmente chiaro che Sainz ce l’avrebbe fatta. Permettendo alla Ferrari di vincere la sua prima gara stagionale, nell’anno del cambio di gestione, da Binotto a Vasseur, con quest’ultimo al primo centro in F1. 
 
E Leclerc? E, soprattutto, le Red Bull? Il primo non è mai stato al livello del compagno di team, ed ha dovuto lottare anche con le temperature della power unit della sua Ferrari, terminando quarto. Per le Red Bull è invece stato un weekend decisamente negativo. La Ferrari è esplosa su una pista veloce, senza lunghe curve d’appoggio, trovando le condizioni ideali per esaltarsi. Al contrario Red Bull non ha mai trovato il bandolo della matassa. La variazione della direttiva che punta ad eliminare la flessione delle ali potrebbe aver giocato un ruolo importante, tarpando le ali (proprio a loro, ironia della sorte…) alle prestazioni di una vettura che appunto sulla flessione in corsa delle superfici alari aveva un punto di forza. Tuttavia non è questo sufficiente a spiegare una débâcle del genere, con Verstappen solo quinto, e Perez ottavo. Probabilmente torneranno a recitare il ruolo di primattori già il prossimo fine settimana a Suzuka. Intanto godiamoci il ritorno al trionfo della Rossa. Sainzazionale!! 
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