di Matteo Landi
Non cambia la sostanza. Quanto visto nel GP di Austin non è frutto di irregolarità tecniche che hanno alterato i valori in campo. Mercedes e Ferrari, a ragione, hanno provato a far cambiare idea ai commissari: la presenza della gara sprint all'interno del weekend ha compresso così tanto i tempi da non permettere alle squadre di verificare adeguatamente il fondo delle proprie monoposto. La presenza sulla pista americana di tanti dossi non ha fatto desistere i commissari che, riscontrato dopo il termine della gara un consumo anomalo del fondo delle vetture di Hamilton e Leclerc, hanno squalificato la n.44 e la n.16. Sale quindi sul podio (senza gioia) Carlos Sainz ed artiglia i primi punti in carriera Sargeant, divenendo il primo americano a muovere la classifica della massima Formula dai tempi di Michael Andretti (correva l'anno 1993).