di Matteo Landi, 8 ottobre 2023 -
Dopo le prove libere la Pirelli ha riscontrato delle microlesioni sugli pneumatici, tali da far preoccupare non solo il costruttore di gomme, ma anche la stessa Federazione. Sono stati prima fatti degli interventi sulla pista, in prossimità del cordolo più ostico, restringendo la carreggiata con la vernice. Poi si è deciso di dare un limite, in occasione della gara domenicale, a soli 18 giri di utilizzo per set. Obbligando di fatto tutti ad almeno tre soste. E non è stata l'unica difficoltà incontrata dai piloti nel weekend qatariota. Sabbia fuori dalla traiettoria ideale, track limits poco rispettati ed una valanga di penalità subìte da molti, con Perez ad ottenere la palma del più indisciplinato. Il caldo infernale ed un'umidità prossima all'80% hanno poi costretto i piloti a guidare tutt'altro che in sicurezza. Russell e Norris in rettilineo preferivano lasciare il volante per raffreddare le gonfie mani. Sargeant addirittura si è ritirato volontariamente, prossimo alla perdita dei sensi, quasi incapace di uscire dalla monoposto una volta fermo nel box. Se il Qatar fosse uno stato qualsiasi l'intero Circus adesso si lamenterebbe delle disastrose condizioni incontrate, invece i petrodollari tappano la bocca a tutti.
Max più forte di tutto e tutti
In questo contesto è avvenuto quel che più di scontato non poteva esserci: la matematica conquista della terza corona iridata per Verstappen. Terzo titolo, come Brabham, Stewart, Lauda, Piquet e Senna. Un traguardo incredibile, considerando anche l'ancor giovane età del top driver olandese. Raggiunto con apparente facilità, considerando il mezzo a disposizione ed il margine sugli avversari. Eppure basta guardare l'andamento discontinuo (ed ultimamente fallimentare) di Perez per capire che molta farina viene dal sacco di Max. L'iride è arrivato già ieri, in occasione della gara Sprint, quando c'è stato spazio per la vittoria di Piastri, il giovane pilota McLaren, oggi secondo, che sta facendo parlare molto per quanto di buono sta mostrando nella sua stagione d'esordio. Oggi invece Verstappen non ha lasciato agli altri alcuna speranza di vittoria. Ha trionfato ancora, senza violare i track limits, nonostante i più di 30 gradi e l'afa, con una facilità disarmante. McLaren si è confermata seconda forza, come a Suzuka. Su una pista con molti curvoni veloci la vettura inglese si è mostrata particolarmente a suo agio. Al contrario della Ferrari.
Ferrari-Mercedes: la lotta resta aperta, ma che fatica per le Rosse
La Rossa deve ringraziare l'ego e la voglia di vincere dei due piloti Mercedes. Russell e Hamilton al via si sono toccati. Costringendo immediatamente al ritiro il sette volte iridato, e il compagno di marca ad una rimonta dal fondo che lo ha portato fino alla quarta posizione finale. E comunque davanti a Leclerc, quinto. Considerando il passo delle vetture anglo-teutoniche per le Rosse oggi poteva essere il canto del cigno, in termini di lotta per la seconda piazza nel campionato costruttori. Non ha portato punti Sainz, addirittura assente alla partenza per un problema al sistema di alimentazione riscontrato sulla vettura prima di scendere in pista. La Rossa viene via dal Qatar con meno di 30 punti di svantaggio dalla Mercedes. Considerando quanto sopra ed il passo (pessimo) delle Ferrari, è un vero e proprio miracolo. Se nelle prossime piste i valori in campo rimarrano inalterati a Maranello dovranno farsi un'esame di coscenza.
Alfa Romeo rialza la testa
Sono ben 6 i punti guadagnati oggi dal duo Alfa Romeo. Ottavo posto per Bottas, nono per Zhou. Davvero niente male, se consideriamo che prima del Qatar la Sauber ribrandizzata con il marchio italiano aveva ottenuto appena 10 punti! Un doppio piazzamento in top ten che inoltre permette al team di superare in classifica la Haas, issandosi quindi in ottava posizione fra i costruttori. E la Williams, al settimo, non è lontana. Dall'ultimo anno del Biscione in Formula 1 avremmo voluto di più, obiettivamente, ma considerando l'andamento della stagione ogni punticino è oro che luccica.