Mercoledì, 05 Aprile 2017 08:36

Grana e Parmigiano, listini in flessione

Prosegue la risalita dei listini del burro e delle panne, mentre cedono Grana e Parmigiano. In flessione da diverse settimane il latte spot.

di Virgilio, Parma 5 aprile 2017

LATTE SPOT In calo il costante il latte spot analizzato alla borsa di Verona. In particolare il latte crudo spot nazionale cede lo -0,72% litri di latte posizionando il prezzo tra 35,05 e 36,09€/100 litri di latte. Conferma solo per il latte intero pastorizzato (34,02-35,05€/100 litri) mentre è significativa la flessione negativa riscontrata per il latte scremato pastorizzato estero che scende del -6,90% (13,46-14,49€/100 litri latte)-

BURRO e PANNA Prosegue la crescita del burro. Altro 8 centesimi guadagnati alla borsa milanese dai listini presi in esame. In risalita anche la crema, la panna e il burro zangolato emiliano.

Borsa di Milano 03 aprile: (+)
BURRO CEE: 4,13€/Kg
BURRO CENTRIFUGA: 4,28 €/Kg.
BURRO PASTORIZZATO: 3,18€/Kg.
BURRO ZANGOLATO: 2,98€/Kg.
CREMA A USO ALIMENTARE (40%mg): 2,20/Kg. (+)
MARGARINA marzo 2017: 1,15 -1,21€/kg (=)

Borsa Verona 03 aprile : (+)
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 2,10 - 2,20 €/Kg. (+)

Borsa di Parma 31 marzo 2017: (+)
BURRO ZANGOLATO: 2,50€/Kg.
Borsa di Reggio Emilia 28 marzo 2017 (+)
BURRO ZANGOLATO: 2,50 - 2,50 €/kg.

GRANA PADANO Listini in costante discesa per il Grana Padano. 5 centesimi perduti anche in questa quattordicesima settimana. Uno scivolone costante da 6 settimane consecutive.
- Grana Padano 9 mesi di stagionatura e oltre: 6,85 - 6,95 €/Kg.
- Grana Padano 15 mesi di stagionatura e oltre: 7,55 -8,15 €/Kg.

PARMIGIANO REGGIANO E' venuto il momento anche del Parmigiano Reggiano. L'aria di crisi ha iniziato a sfiorare anche il Parmigiano. Per la prima volta, dopo circa un anno, i listini registrati alla borsa merci comprensoriale di Parma, cedono 5 centesimi.
- Parmigiano Reggiano 12 mesi di stagionatura e oltre: 9,65- 10,15 €/Kg.
- Parmigiano Reggiano 24 mesi di stagionatura e oltre: 10,80 - 11,35 €/Kg.

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LOGO Mulino Alimentare 20170405-lattespot

 

Una straordinaria e spettacolare operazione di dragaggio del Po a Boretto consentirà alle imprese agricole di poter contare in anticipo sulle acque irrigue per le colture. Emilia Centrale e AIPO hanno collaborato per liberare gli impianti idrovori del Consorzio da una vera e propria penisola di 200 mt di sabbie e fanghi che impedivano il completo sollevamento delle acque per la distribuzione irrigua.

Borett, 4 aprile 2017

Il caldo da record del mese di Marzo e dei primi giorni di Aprile, secondo soltanto a quello del 2012 con punte di 26 gradi e 13-15 millimetri di pioggia caduta rappresenta un fatto eccezionale che ha significato quasi l'80% di precipitazioni in meno rispetto alla media del periodo. Un dato assolutamente non sottovalutabile soprattutto per le nostre colture in cui la siccità potrebbe diventare preoccupante se la tendenza non s'invertirà a stretto giro di posta fra la fine del mese in corso e quello di Maggio. Per queste ragioni la richiesta irrigua da parte delle imprese agricole reggiane è diventata sempre più crescente e il Consorzio di Bonifica dell'Emilia Centrale si è reso subito interprete delle necessità manifestata con un'utile operazione straordinaria, anche spettacolare nella forma, per incrementare in modo rapido e proficuo la quantità di acqua disponibile per le nostre colture tipiche. In stretta sinergia e sotto alta sorveglianza di AIPO si è provveduto, mediante l'impiego di un'imponente draga, a spostare fisicamente una ingente quantità di sabbie dall'alveo del fiume Po che avevano creato una caratteristica penisola di quasi 200 metri di lunghezza. Questo corposo tratto di fanghiglia limacciosa impedivano che i due impianti idrovori di sollevamento dell'Emilia Centrale a Boretto potessero derivare i flussi per poi, attraverso la fitta rete di bonifica in gestione ai due Consorzi dell'Emilia Centrale e di Terre di Gonzaga, consegnarli alle aziende agricole reggiane, modenesi e mantovane che ne avevano e ne hanno tutt'ora necessità. L'operazione è durata circa tre giorni e ora il punto di insabbiamento e deposito che ostruiva la derivazione è stato completamente liberato a beneficio delle pompe idrovore che hanno ripreso a pieno ritmo la loro funzione garantendola fornitura della risorsa idrica in un comprensorio di circa 140mila ettari vocato a produzioni di pregio (Parmigiano Reggiano, vino, pere ecc.).

(Fonte: Consorzio Bonifica Emilia Centrale)

Una lunga catena solidale di numerosi imprenditori agricoli parmigiani: 75 quintali di mais in granella non Ogm Emilcap donati agli allevatori di ovini delle montagne ascolane colpite duramente dal terremoto.

Parma, 3 aprile 2017

Quindici allevatori di ovini dell'Appennino della zona terremotata del comprensorio del Comune di Ascoli Piceno potranno alimentare i loro animali gratuitamente grazie alla Coldiretti – Sezione di Traversetolo – che, insieme al Consorzio Agrario di Parma e Emilcap, ha unito in una lunga catena solidale numerosi imprenditori agricoli parmigiani nel nome della solidarietà con le popolazioni colpite gravemente dal sisma dello scorso anno. Le aziende agricole ascolane riceveranno in dono una ingente quantità di mangimi Non Ogm, in particolare mais da granella, stoccato nell'Agenzia del Cap di Basilicagoiano e stivato su un camion della ditta di autotrasporti Agliari di Traversetolo che, anch'essa a titolo gratuito, porterà la merce a destinazione. L'iniziativa benefica, come detto, nasce dalla sinergia tra il Cap di Parma, che ha fornito il mais e la Coldiretti sezione di Traversetolo che comprende anche associati dei paesi limitrofi di Lesignano Bagni, Montechiarugolo, Neviano Arduini.

"In questi casi è bene non spendere troppe parole se non per ringraziare tutti coloro che hanno partecipato a questa iniziativa solidale in modo concreto– ha commentato il presidente del CAP Giorgio Grenzi intervenuto alla partenza del carico di mais insieme ai responsabili della Coldiretti e all'azienda Agliari- tutto il prodotto arriverà a destinazione in breve tempo e i nostri amici allevatori dell'ascolano potranno alleviare di un poco le loro pene dopo i gravissimi effetti del sisma che li ha colpiti".

(Fonte: Ufficio Stampa Consorzio Agrario)

Editoriale: 60 anni e li dimostra tutti - Derivati grassi in risalita e il Grana cede altri 5 centesimi - Acetaia San Giacomo, una storia di successo. - Agrobiodiversi a kilometro zero - Agevolazioni per l'insediamento di giovani in agricoltura - Questioni energetiche, bolle informative e paraocchi (2) - Cereali e dintorni. Prosegue il ridimensionamento del mercato. -

SOMMARIO Anno 16 - n° 13 2 aprile 2017
1.1 editoriale
60 anni e li dimostra tutti.
2.1 lattiero caseario
Derivati grassi in risalita e il Grana cede altri 5 centesimi
3.1 aceto balsamico
Aceto balsamico di Reggio Emilia da elisir di lunga vita a icona di stile. Acetaia San Giacomo, una storia di successo.
4.1 Biodiversità
Agrobiodiversi a kilometro zero
4.2 giovani e primo insediamento
Agevolazioni per l'insediamento di giovani in agricoltura
5.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Prosegue il ridimensionamento del mercato.
6.1 questioni energetiche Questioni energetiche, bolle informative e paraocchi (2)
6.2 Ambiente Ekoclub International, Correva l'anno 1977...
7.1 enolitech Ad Enolitech cantine smart per una vitivinicoltura che guarda al futuro
8.1 promozioni "vino" e partners
9.1 promozioni "birra" e partners

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Venerdì, 31 Marzo 2017 13:33

CLCA e ITS Tech &Food Parma cercano intese

Si è tenuto presso la sede del CLCA di Parma un incontro con la Fondazione ITS Tech & Food Parma, polo di eccellenza nato dalla partnership tra imprese del settore agro-alimentare, istituzioni, scuole, università, enti di formazione e di ricerca scientifica del territorio. Il Centro Lattiero Caseario e Agroalimentare, al fine di valutare possibili intese che possano tra i due soggetti operativi, ha presentato la sua attività e le sue professionalità a supporto del comparto.

Presenti all'incontro, per il CLCA il direttore, Alessandro Raffaini, e la responsabile del laboratorio Maria Simona Mariani, per ITS hanno presenziato il presidente Egidio Amoretti, il coordinatore generale Francesco Bianchi e la direttrice generale di CISITA Elisabetta Zini. L'incontro ha rappresentato il primo momento di confronto tra i due enti, utile anche per illustrare nel dettaglio il quadro dei servizi rivolti alle imprese di trasformazione presenti sul nostro territorio. E' stato un incontro improntato alla massima collaborazione per favorire, tra le altre cose, anche l'avviamento del progetto di accoglienza presso la sede del CLCA degli studenti (soprattutto del secondo anno) nel percorso di alternanza scuola/lavoro, che prevede esperienze dirette di laboratorio e visite mirate nei caseifici.

Parma, 31 Marzo 2017

Sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana V Serie Speciale n.36 del 27 marzo 2017 è stato pubblicato l'avviso di Bando per l'insediamento di giovani in agricoltura in versione integrale.

di Virgilio Parma, 30 Marzo 2017
Il 29 di marzo sono stati pubblicati anche i chiarimenti e le le domande più frequenti (FAQ) utili a una più agevole interpretazione del bando e per produrre una domanda che rientri nell'ambito dei criteri previsti.
Il Bando è articolato in tre lotti in base alla localizzazione geografica delle operazioni fondiarie:
a. LOTTO 1 comprende le Regioni: Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia,
Liguria, Lombardia, Piemonte, Trentino Alto Adige, Valle d'Aosta, Veneto,
Lazio, Marche, Toscana e Umbria. La dotazione destinata a finanziare le
operazioni del LOTTO 1 è pari a euro 30.000.000,00.
b. LOTTO 2 comprende le Regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania,
Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. La dotazione destinata a finanziare le
operazioni del LOTTO 2 è pari a euro 30.000.000,00.
c. LOTTO 3 comprende i Comuni indicati negli allegati 1 e 2 al D.L. 17 ottobre
2016, n. 189 , convertito, con modificazioni, dalla L. 15 dicembre 2016, n.
229. La dotazione destinata a finanziare le operazioni del LOTTO 3 è pari a
euro 5.000.000,00

Le domande di partecipazione potranno essere presentate mediante lo sportello telematico a partire dalle ore 12:00 del giorno 28 marzo 2017 fino alle ore 12:00 del giorno 12 maggio 2017.

- In allegato i documenti scaricabili -
(Fonti Ismea)

Errore 2: smettere di usare i combustibili fossili è una necessità pressante ed impellente

Di Costantino De Contrariis – Roma 27 marzo 2017 -

Quando si parla di "farla finita" con carbone, gas e petrolio (le fonti energetiche fossili) si dà purtroppo per scontato che si debba smettere necessariamente di utilizzarli.

Sembra quasi che stiamo per smettere a momenti, che sia ineluttabile. In realtà non esiste alcuna necessità pressante ed impellente per fermare l'uso dei combustibili fossili.

Al contrario, avere e/o utilizzare combustibili fossili è tuttora una precondizione per la generazione di ricchezza – è un dato di fatto, poco importa che cosa i fan delle tecnologie energetiche alternative sostengano. I Paesi cosiddetti in via di sviluppo, in particolare, si stanno tirando fuori dalla povertà in gran parte (anche se, per fortuna, non del tutto) con gli stessi mezzi che hanno usato in precedenza i Paesi cosiddetti sviluppati: utilizzando le fonti di energia più economiche, più affidabili e disponibili, vale a dire perlopiù carbone, gas e petrolio.

Certo, questo potrebbe significare che Paesi poveri e Paesi ricchi finiranno per essere duramente colpiti dalle devastazioni del "clima che cambia e cambia male". Ma il problema qui ed ora è che nella mente dell'utilizzatore medio di combustibili fossili i vantaggi dell'utilizzo odierno annientano i rischi di un domani.

D'altro canto paradossalmente è molto difficile trovare un dibattito sull'energia dove non si assuma, almeno tacitamente, l'esistenza di una sorta di necessità imposta dall'esterno in grado di garantire che l'uso di combustibili fossili si fermerà. Il più delle volte senza neppure distinguere tra i diversi utilizzi possibili: combustione per produrre calore o elettricità, produzione di derivati per l'industria chimica, ecc.

Pertanto, quando si afferma che non possiamo continuare a bruciare "dinosauri morti" per sempre, non si dovrebbe dimenticare che molto probabilmente siamo in grado di farlo fino a ben oltre il punto di non ritorno fissato dagli "esperti", ossia anche dopo avere "demolito" il sistema climatico del pianeta Terra – date le riserve ad oggi note, la crescente domanda di energia, ecc.

In altre parole stiamo dando per scontato qualcosa che non lo è affatto. I dibattiti sull'energia sono completamente contaminati da questo errore basilare. Assistiamo ad interminabili discussioni tra sostenitori della tecnologia alternativa A e sostenitori della tecnologia alternativa B come se fossero eredi con l'eredità già in tasca.

Ma il vecchio re non è morto!
Per quanto si scrutino le statistiche del settore energetico, come fossero una cartella clinica, in nessun modo il vecchio malato appare moribondo. I combustibili fossili rappresentano ancora circa l'85 per cento della fornitura globale di energia, più o meno come negli anni 90 del secolo scorso, quando abbiamo incominciato a preoccuparci per i cambiamenti climatici.
Continua...
(Ekoclub International - Energia)

Ekoclub International oggi è dunque una associazione a pieno titolo di protezione ambientale che dall'Alpe al Lilibeo promuove, tutela, studia l'ambiente naturale.

Di Fabio Massimo Cantarelli – Roma 28 marzo 2017. Correva l'anno 1977.
Presidente di Federazione Italiana della Caccia era Italo Giulio Caiati, un pugliese, docente universitario di filosofia e pedagogia e deputato di stretta osservanza andreottiana.
Fu lui che concepì l'idea di dar vita ad Ekoclub International, un'associazione finalizzata a sensibilizzare i giovani all'amore per la natura e ad educare il mondo venatorio alle tematiche ambientali.

Erano gli anni in cui il fanatismo verde cominciava a prendere piede.
La caccia era un bersaglio facile ed il mondo venatorio era molto vulnerabile a causa della sua arretratezza culturale rispetto a grandi temi di attualità generale in materia ambientale.
Non che non vi fossero cacciatori illuminati ma era ancora radicata una diffusa cultura popolare che vedeva nella pratica delle armi l'esercizio di attività utili in funzione di possibili utilizzi di valore "nazionale".
Con le armi fu fatta l'Italia, la Patria aveva bisogno di armi per difendere l'unità Nazionale conquistata.
Il Risorgimento, la sanguinosa Grande Guerra e la Resistenza erano state lotte armate.
In secondo luogo la fauna selvatica era res nullius, perché era considerata un bene inesauribile, tanto diffuso da poterne fruire a piacimento senza preoccuparsi della sua limitatezza.

Tutte considerazioni che oggi appaiono prive di consistenza scientifica e sociologica ma che in passato hanno concorso a formare la pubblica opinione soprattutto quella popolare.
Nel frattempo lo sviluppo tecnologico aveva sì creato migliori condizioni di vita assicurando nel mondo occidentale industrializzato un benessere diffuso ma aveva anche generato un fenomeno, l'inquinamento, che, pur esistente anche in passato, aveva assunto proporzioni allarmanti.
A fronte di questo evolversi della situazione italiana (e non solo) l'esigenza di costituire un'associazione di protezione ambientale nasceva da una serie di valutazioni ancor oggi condivisibili: in primo luogo la polemica antivenatoria da parte di taluni non doveva rappresentare un alibi per chiudere gli occhi al cospetto alle cause vere (ma occulte) del degrado ambientale.
In secondo luogo il mondo venatorio aveva bisogno di un'anima critica interna che educasse, sensibilizzasse, provocasse il mondo dei cacciatori.
In questo spirito in quasi quarant'anni, Ekoclub International ha esercitato un indubbio ruolo di stimolo, non solo rispetto ai seguaci di Diana, ma anche nelle più diverse realtà culturali e geografiche del Paese.
Oggi aderiscono ad Ekoclub International, persone delle più disparate formazioni culturali; in molti, anche dirigenti, non sono cacciatori.

Non per questo Ekoclub International si confonde con altre associazioni non solo perché rifugge l'animalismo che considera nelle sue espressioni più virulente una pericolosa forma di inciviltà ma perché si prefigge di formulare una proposta ideologica suis generis che vede l'Uomo al centro del mondo con quel carico di doveri e di responsabilità che tale collocazione implica.

A pieno titolo Ekoclub International si posiziona sulla scia dell'amore per la natura che aveva indotto già da fine '800 a dar vita ad enti ed associazioni quali il CAI (1863), ENPA (1938) a cui si aggiunsero varie associazioni dei botanici.

Ma se vi è un'istituzione alla quale è doveroso fare riferimento, è la "Pro Montibus et Sylvis" guidata per anni dal prof. Alessandro Ghigi, uno fra i più insigni zoologi italiani ed a livello internazionale.
Senza retorica, si parva licet componere magnis, è ad Alessandro Ghigi che ci piace guardare come punto di riferimento culturale e storico pur non senza ombre e tenendo conto delle modifiche che il costume, la natura ed il mondo in genere hanno subito in questi ultimi decenni.

Ekoclub International oggi è dunque una associazione a pieno titolo di protezione ambientale che dall'Alpe al Lilibeo promuove, tutela, studia l'ambiente naturale.

Lo fa senza demagogia e con realismo.
Senza eccessi ideologici ma operando in concreto (basti ricordare il benemerito e diffuso servizio di vigilanza che opera su tutto il territorio nazionale in una con gli operatori della Protezione Civile che pure rappresenta un settore di intervento della nostra associazione).

Ed oggi, a quarant'anni dalla fondazione, si può dire che molti obiettivi sono stati raggiunti ed altri restano ancora da perseguire con spirito di servizio e molta umiltà, ma senza complessi nei confronti di alcuno.


foto: Oasi di Canneviè gestione tenacemente voluta dal past president Professor Mario Spagnesi
"Video Oasi di Cannevié"

 

Dal 9 al 12 aprile 2017, con Vinitaly e Sol&Agrifood. Alla ventesima edizione espositori in crescita del 30% da 15 Paesi.

Al Salone Internazionale delle Tecniche per la Viticoltura, l'Enologia e delle Tecnologie Olivicole ed Olearie aumentano le proposte di servizi, in particolare informatici, per ottimizzare i cicli di produzione, mentre si arricchisce di innovazione anche l'offerta dei tradizionali mezzi tecnici e la sostenibilità non è più solo una moda.

Verona, 27 marzo 2017 – Con un incremento del 30% del numero di espositori rispetto al 2016, Enolitech 2017 si presenta più ricco e completo nella sua offerta di tecnologie, mezzi tecnici e servizi alla filiera del vino, dell'olio e ora anche della birra artigianale. Per accogliere i circa 200 espositori provenienti quest'anno da 15 Paesi, è stato ampliato il padiglione dedicato, che raggiunge quasi 9.000 metri quadrati coperti lordi.

In programma dal 9 al 12 aprile (www.enolitech.it), in contemporanea con Vinitaly e Sol&Agrifood, per i cui espositori rappresenta una fiera di servizio, Enolitech festeggia quest'anno la ventesima edizione. Dopo aver accompagnato l'evoluzione delle filiere vitivinicola e olearia partendo dalle attività di campagna, nel tempo ha visto espandersi il settore dei servizi, in linea con le esigenze delle imprese. Le novità quest'anno sono rappresentate principalmente dai suoi espositori e dai prodotti esposti.

Le aziende, tra le più importanti nel settore di appartenenza, provengono, oltre che dall'Italia, da Stati Uniti, Francia, Austria, Gran Bretagna, Repubblica Ceca, Spagna, Ucraina, Cina, Irlanda, San Marino, Danimarca, Germania, Serbia e Svizzera. Obiettivo della loro partecipazione ad Enolitech è entrare in contatto con operatori di tutto il mondo: 38.000 nel 2016, dei quali il 21% esteri.

Tra le proposte più innovative, soluzioni su misura e chiavi in mano per cantine 4.0, pensate come avveniristiche sale di comando che mettono in connessione macchine, persone e impianti per ottimizzare i processi produttivi e migliorare l'efficienza e la redditività delle imprese. Contestualmente aumentano di numero i software gestionali sempre più specializzati.

Anche il packaging si evolve e assume sempre maggiore importanza. Realizzato con materiali riciclabili, adeguato a proteggere la qualità dei prodotti durante il trasporto, è facilmente movimentabile e si adatta a una logistica world wide in grado di accontentare le esigenze di piccole a grandi aziende.

A monte della filiera, per il vigneto e l'oliveto ci sono i concimi biologici, mentre ogni attività dell'azienda agricola è sempre più ecocompatibile, grazie al recupero di tutti gli scarti di lavorazione, dai residui di potatura alla carta siliconata delle etichette applicate alle bottiglie.

In crescita l'offerta di resine e di pavimenti industriali, con aziende leader che dal settore industriale alimentare si rivolgono con crescente interesse ai produttori di vino e olio di oliva.

Tra le tecnologie e i mezzi tecnici, grande spazio alle imbottigliatrici, ai tappi, di sughero, di vetro o sintetici, e alle bottiglie, anche di design, pronte per la sublimazione, con apparecchiature per realizzarla direttamente in azienda così da personalizzare il packaging dei propri prodotti. L'importanza dell'immagine è confermata dalla presenza di un gran numero di aziende specializzate nella realizzazione di etichette, con soluzioni non solo belle, ma capaci al tempo stesso di decorare una bottiglia, di informare e tutelare il consumatore e di promuovere il prodotto.

Per gli operatori del canale horeca, a Enolitech ci sono gli strumenti del mestiere, con l'offerta di oggetti e arredi professionali, ma dal design sempre più raffinato, come vetrine climatizzate per vini, salumi e formaggi, bicchieri soffiati e in polimero, cavatappi e secchielli.

Entrate massicciamente in Sol&Agrifood, il Salone Internazionale dell'agroalimentare di qualità che si svolge in contemporanea con Enolitech e Vinitaly, negli ultimi anni, le birre artigianali stanno riscuotendo anche l'interesse dei fornitori delle tecnologie di birrificazione, sempre più numerosi all'appuntamento veronese.

(Fonte Veronafiere)

Giovedì, 30 Marzo 2017 10:08

Agrobiodiversi a kilometro zero

Continuano le iniziative e lo sviluppo consapevole della Tribù degli Agrobiodiversi che stavolta trova il suo naturale seguito in quel di Sassuolo, provincia di Modena, a testimoniare la versatilità delle Terre Emiliane e la capacità di creare iniziative ben integrate al territorio circostante.

da L'Equilibrista

Si dice che per crescere bisogna fare della strada e che sia bene godersi il percorso in ogni sua forma, perchè solo l'evoluzione porta al progresso.
Gli Agrobiodiversi lo sono per davvero perchè coniugano semplicità e sviluppo collettivo dei loro associati partendo dal giusto compromesso di fare le cose con calma e bene.
Le cene agrobiodiverse, stanno diventando un appuntamento irripetibile e di incontro vero con i produttori locali per dare la giusta spinta verso la conoscenza dei territori e delle migliori pratiche agricole.
L'avventura aveva preso piede alla Torrefazione Gallo proprio a Parma, dove dal 16 Dicembre è possibile trovare prodotti di tanti protagonisti del progetto agrobiodiverso, fra i quali le Aziende: Agriappennino, La Natura e Le Comunaglie.

agrobiodiverso-torrefazionegallo

L'idea delle cene a km zero sta prendendo piede perchè è possibile parlare e scambiare idee direttamente con il produttore, trovando spunti interessanti e modi alternativi di cucinare o degustare, grazie ad un ambiente informale. Mentre si consumano vere prelibatezze locali come: farro, farine, verdura e frutta provenienti dalle nostre ricchissime Terre emiliane, i produttori prendono parte ad una cena conviviale e creano un momento unico di rinnovata conoscenza ricreando un format innovativo che sta interessando tante persone e ne solletica curiosità ed entusiasmi.
Tutti i piatti sono frutto di ingredienti semplici e tradizionali che troppo spesso sono stati poco e mal valorizzati a causa del selvaggio imperversare delle grandi distribuzioni e delle mode degli anni novanta ma che da oggi, ritrovano slancio sulle tavole di tutti i giorni e valorizzano i palati che vogliono parlare il linguaggio della Terra.
Oggi il futuro attinge dal passato, già molti ambiti dal tecnologico al medicale, alla stessa viticultura moderna, hanno riscoperto tecnologie del passato e reinventate su pianificazioni e strutture moderne, questo perchè si è capito che la chiave di volta deve essere il piacere di riscoprire ed apprezzarle a pieno le nostre origini e reinventarle in chiave moderna.

agrobiodiverso

Il menù è variegato e per la serata di Sassuolo prevederà:

Antipasto
Bruschette con salsa del contadino - Azienda Il ciliegio
Torta salata – Azienda Antico mulino Cadonega

Primi
Fagottini di farina di castagne ripieni di crema di anacardi, zucca ed erbe aromatiche – Azienda Agriappennino
Farro con cavolo nero e nocciole - Aziende Shanti e Prati sal sole

Secondo
Burger di verdure con chips di pastinaca - Azienda Umileterra
Insalatina marinata - Azienda Prati al sole

Dolce
fantasia del bosco - Aziende Agriappennino e il ciliegio
vino lambrusco reggiano - Cantina Il Mello
caffé incluso

Info e prenotazioni DANIELA: 3403084799
C/O GREEN KITCHEN, VIA RADINI IN PANO 248 - SASSUOLO (MODENA)

VENERDì 31 MARZO ORE 20,30
acqua, vino + caffè inclusi 25,00 euro

Dati sempre più precisi e azioni mirate: con il nuovo Super Drone il Consorzio di Bonifica migliora la prevenzione del dissesto e l'analisi delle falde acquifere nel Piacentino. Il Consorzio di Bonifica di Piacenza ha realizzato un sistema di pilotaggio remoto in modo "sartoriale" ovvero tarato per le esigenze più adeguate del territorio in cui opera. In questo modo la tecnologia più avanzata fornirà dati sempre più precisi e l'esatta percezione dei cambiamenti del paesaggio.

Piacenza, 29 Marzo 2017

E' con viva soddisfazione e soprattutto con il desiderio di iniziare in tempi rapidi ad utilizzare l'innovativa apparecchiatura tecnologicamente avanzata che il Consorzio di Bonifica di Piacenza ha presentato il nuovo sistema di pilotaggio remoto - meglio conosciuto come drone - che supporterà fattivamente l'attività dell'ente nelle diverse fasi operative in cui è quotidianamente impegnato nella gestione capillare del territorio. All'interno dell'incubatore di idee, giovani e tecnologia 4.0 made in Piacenza Urban Hub infatti il Consorzio piacentino ha creato lo scorso anno Water Lab proprio con l'intento di mettere a profitto ed ampliare il ricco bagaglio di conoscenze, dati ed esperienze che consentiranno di poter disporre di Big Data territoriali completi, analisi idrologiche, morfologiche, catastali e paesaggistiche di straordinario valore sia sotto il profilo della prevenzione che sotto quello strettamente legato alla gestione delle emergenze climatiche.

Dopo aver indetto il bando di gara in autunno - cui hanno preso parte sei start up da tutta Italia - il Consorzio ha trovato in Cyberfed - partner di qualità certificata a livello europeo – l'ideale esecutore materiale del progetto; start up che ha collaborato sinergicamente anche con le professionalità di Urban Hub che hanno provveduto a loro volta al confezionamento di una importante componente del drone mediante l'utilizzo della stampante 3D. La sofisticata apparecchiatura è stata consegnata dal fondatore di Cyberfed Giampietro Fedrigoni al presidente del Consorzio di Bonifica di Piacenza Fausto Zermani e allo staff di Water Lab Angela Zerga, Chiara Gemmati, Deborah Federici (nella foto): tra i numerosi impieghi il drone verrà fatto volare con lo scopo di ottenere in tempo reale fotogrammi aggiornati, estremamente fedeli al millesimo rispetto ad una realtà ambientale che è in progressivo mutamento.

Immagini video geo-referenziate per mappare con precisione e in tipologia 3D il comprensorio di bonifica e, più in generale, l'intero territorio piacentino. Il perimetro di volo in missione potrà essere programmato in base alle necessità segnalate dall'Ufficio Tecnico del Consorzio, necessità molteplici che variano durante il corso dell'anno, ma che comprendono in ogni caso la costante rappresentata dall'analisi accurata e approfondita dell'area considerata. Nel corso del tempo poi il drone potrà avvalersi di ulteriori applicazioni: potranno essere inseriti sensori adeguati adatti a svolgere determinate funzioni analitiche specifiche. Per esempio per quello che riguarda l'analisi di frane, l'attuale configurazione con fotocamera Sony alpha 5000 e' ottimale e utilizzando la navigazione automatica con Mission planner si potranno realizzare foto-frame ravvicinati in grado di essere successivamente elaborati e ricostruiti con un software per analizzare le dimensioni e i volumi stessi di terreni sconnessi, franosi e smottamenti. Inoltre sarà possibile l'uso per le misurazioni e le stime delle falde acquifere nella terra a diverse profondità o delle percentuali di umidità delle colture mediante l'impiego di termo-camera ad hoc.

Per realizzare questo esemplare di drone che offre alti standard di sicurezza e che si inserisce nella categoria "esacottero" ovvero a 6 bracci, 6 motori e 6 eliche, materialmente sono serviti circa due mesi di lavoro. 
Un drone che consentirà in futuro di trasportare altri e diversi sensori anche contemporaneamente per le diverse statistiche. Questa configurazione prevede già due distinte stazioni di controllo a terra per consentire al pilota di gestire i movimenti rapidi del drone e al tecnico video di controllare contemporaneamente la foto/videocamera. Le immagini riprese dal drone poi saranno trasmesse subito a terra e visualizzate su un monitor a disposizione del pilota e degli assistenti. Sarà anche possibile trasmettere le immagini in diretta sulle varie piattaforme social per informazione e condivisione dei contenuti (Facebook, You Tube ecc.) in qualsiasi parte del mondo e soprattutto a disposizione di quegli operatori chiamati a prendere decisioni utili in caso di contesti straordinari di emrgenza ambientale (alluvioni, frane, terremoti, siccità). Il Super Drone dispone di un sistema parallelo di "terminazione del volo" (in pratica un ulteriore trasmettitore a terra) che in caso di avaria grave dell'apparecchiatura provvede a spegnerlo nell'immediato e a farlo atterrare in sicurezza grazie ad uno speciale paracadute installato al suo interno. La sicurezza è stata un punto essenziale nella fase di progettazione del sistema e in questo modo le dotazioni a bordo consentiranno di effettuare anche quelle riprese che vengono tutt'ora definite "operazioni critiche", soprattutto in prossimità dei centri abitati, degli opifici industriali, sulla rete viaria e vicino ad infrastrutture. Diversi i collaboratori del Consorzio di Bonifica di Piacenza che stanno affrontando il percorso di formazione destinato ad ottenere l'attestato di "Pilota di APR" rilasciato per conto dell'Ente Nazionale dell'Aviazione Civile. E a coordinare le linee guida un decano tra gli esperti del settore di pilotaggio dei droni il piacentino Gian Francesco Tiramani che sta affiancando il Consorzio di Bonifica in questo percorso virtuoso.

"La tecnologia – ha affermato il presidente del Consorzio Fausto Zermani – ci aiuta notevolmente a migliorare i nostri standard operativi sul territorio offrendo ai nostri tecnici una panoramica di statistiche ricca e soprattutto completa difficilmente pensabile fino a poco tempo fa. L'innovazione applicata è il futuro, ma per chi ha lo slancio di adottarla in tempo è già il presente, anche degli enti che vogliono prendersi cura del proprio territorio in modo rapido, affidabile e che soprattutto sia davvero utile per la propria comunità. Il Consorzio di Bonifica di Piacenza, nell'ultimo periodo, ha investito competenze professionali e risorse nell'incremento delle dotazioni e strumentazioni tecnologiche e oggi con il telecontrollo dell' estesa rete di bonifica, con l'impiego del drone per il rilevamento e monitoraggio e con il sistema Web Gis abbiamo la lettura complessiva ed esaustiva del contesto in cui siamo chiamati ad operare quotidianamente per la sicurezza e la difesa delle nostre comunità e dell'economia locale".

Il partner del Consorzio di Bonifica: "CyberFed": 
- è una start up europea innovativa nelle applicazioni di droni professionali. Prendendo spunto dalla teoria cibernetica dell'autoregolazione e della trasmissione delle informazioni delle macchine, l'azienda vuole aiutare le imprese private e pubbliche ad aumentare la produttività e la sicurezza - progetta e costruisce sistemi aeromobili a pilotaggio remoto (SAPR), fornisce i relativi servizi di monitoraggio e formazione ad aziende private e pubbliche.
- è un'azienda nata a Verona nel Marzo 2014 dall'idea del suo fondatore, per convogliare differenti tecnologie e sviluppare sistemi SAPR
- è presente nel Polo meccatronica di Rovereto (TN).

(Fonte: Consorzio Bonifica Piacenza)

Il mercato continua il suo ridimensionamento, ormai in corso da otre un mese. I grafici mostrano segnali positivi a partire dal 14 di febbraio. Stock e previsioni ottimistiche sui raccolti, sulle semine e le buone previsioni del meteo quasi ovunque, prevalgono sulle vendite.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 28 marzo 2017
Le immissioni di liquidità si sono ormai ridotte, l'ottimismo post elettorale sta scemando e una prova ne è anche l'indebolimento del Dollaro.
I Fondi d'investimento dal 14 febbraio sono passati da un lungo di oltre 790.000 contratti, a un lungo di 230.000 contratti circa a dimostrazione della consistente riduzione.
L'Usda di fine mese comunque incombe e questo ha portato i valori in terreno positivo.

Nel mercato domestico regna sempre la calma. Fatta eccezione per i cruscami di grano e per il seme di soya nazionale o ogm free, dimostrando di essere un mercato a parte che risente in misura minore del calo del mercato principale.
Un problema di fisicità/scarsità di merce, potrebbe arrivare sulla farina di soya ogm free sui mesi futuri prima del nuovo raccolto. Questo potrebbe far aumentare ancora il differenziale che ormai è prossimo a 80 euro ma, come già visto in un recente passato, potrebbe anche raggiungere e superare i 100 euro tonnellata.

Qualche prezzo di ieri 27 marzo: farina soya normale 332 ,proteica 343 sul disponibile ma anche sino a giugno (fatta eccezione Venezia che rimane a quota leggermente superiore), il luglio dicembre qualche euro in più, il 2018 a 338/350 su Ravenna. Il girasole proteico 193/195 euro partenza dai porti sino a giugno, bucce di soya da luglio a dicembre 138 euro partenza porto di Ravenna, colza sul pronto 260 partenza silos interni 265/370 arrivo dall'estero, mais in base alle qualità e alle varie origini da 176 a 183 euro partenza mentre arrivo dall'estero da 183 a 185, grano 185-188 partenza silos interni e 188 arrivo dall'estero, orzo 175 sia arrivo che partenza.

Cruscami di grano in forte deciso rialzo specie per i farinacci. Il mondo delle bioenergie continua a rincorrere i cruscami e cerca di accaparrarsi areali a trinciato e o pastone di mais.
Indicatori internazionali 28 marzo 2017 
l'Indice dei noli è risalito nuovamente a 1282 punti, il petrolio è attorno a 48,00$/bar e l'indice di cambio segna 1,08454.

(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

Officina Commerciale Commodities srl - Milano

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            Andalini Pasta dal 1936

Andalini logo ritaglio

Prosegue la risalita del burro e delle creme. In flessione invece il Grana Padano e il latte spot. Stazionari i listini del Parmigiano Reggiano.

di Virgilio 29 marzo 2017

LATTE SPOT Ancora in flessione negativa i listini del latte spot. Assenza di oscillazioni solo per il latte spot estero di provenienza Germania e Austria che conferma l'intervallo tra 34,02 e 35,05€/100 litri di latte. Il latte crudo spot nazionale invece arretra a 35,05-36,60 mentre lo scremato pastorizzato estero scende tra 14,49 e 15,53 €/100 litri di latte.

BURRO E PANNA Prosegue la risalita dei listini del burro quotato a Milano. In risalita costante anche la Crema e la Panna pastorizzata. Tutti positivi quindi i listini dei derivati grassi presi in esame.

Borsa di Milano 27 marzo: (+)
BURRO CEE: 4,05€/Kg
BURRO CENTRIFUGA: 4,20 €/Kg.
BURRO PASTORIZZATO: 3,10€/Kg.
BURRO ZANGOLATO: 2,90€/Kg.
CREMA A USO ALIMENTARE (40%mg): 2,14/Kg. (+)
MARGARINA marzo 2017: 1,15 -1,21€/kg (=)

Borsa Verona 27 marzo: (+):
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 2,05 - 2,13 €/Kg. (+)

Borsa di Parma 24 marzo 2017: (+)
BURRO ZANGOLATO: 2,45€/Kg.
Borsa di Reggio Emilia 21 marzo 2017 (+)
BURRO ZANGOLATO: 2,45 - 2,45 €/kg.

GRANA PADANO Aria di ritorno di crisi. 5 centesimi lasciati sul campo anche in questa tredicesima settimana. Il Grana Padano sta registrando un ridimensonamento dei listini da ormai 5 settimane consecutive.
- Grana Padano 9 mesi di stagionatura e oltre: 6,90 - 7,00 €/Kg.
- Grana Padano 15 mesi di stagionatura e oltre: 7,60 -8,20 €/Kg.

PARMIGIANO REGGIANO Restano invece invariati i listini del Parmigiano Reggiano alla borsa merci comprensoriale di Parma. Il presunto scandalo messo in evidenza dalle indagini della PM reggiana Maria Rita Pantani, e che ha coinvolto imprese, caseifici e i vertici anche dei due consorzi DOP (grana Padano e Parmigiano Reggiano), sembra che ancora non abbia intaccato il mercato dei due straordinari prodotti, bandiera del made in Italy nel mondo.
- Parmigiano Reggiano 12 mesi di stagionatura e oltre: 9,70- 10,20 €/Kg.
- Parmigiano Reggiano 24 mesi di stagionatura e oltre: 10,85 - 11,40 €/Kg.

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Aceto balsamico di Reggio Emilia, nato come elisir di lunga vita, oggi icona di stile emiliano non replicabile altrove. Perche' se fatto bene, con passione e rigore diventa vanto italiano e assoluta eccellenza.

da L'Equilibrista

Da anni seguo Acetaia San Giacomo come appassionato e ho sempre cercato di carpirne l'essenza e la sua geniale intuizione. Il segreto è semplicemente nella qualità del prodotto che ormai ha varcato i confini europei andando a toccare i mercati americani ed asiatici, creando delle vere e proprie passioni nelle persone che conoscono e si rapportano con la proprietà, tutta rigorosamente reggiana di questa ormai famosa Acetaia.
L'altro ingrediente è la qualità delle persone che lavorano con il cuore e che dispensano sogni in cui credono fermamente.

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In un passato recente il proprietario Andrea Bezzecchi si è dimostrato aperto a tutto e tutti, in modo lungimirante e critico, tanto che ad oggi l'Acetaia San Giacomo ha sviluppato prodotti innovativi come una deliziosa gelatina al balsamico adatta ai formaggi pasta molle o semiduri e deliziosa su piatti di verdure cotte solo per fare alcuni esempi, senza tralasciare i condimenti cotti ormai un must dell'alta ristorazione in Italia ed all'estero.
Quello che impressiona è soprattutto la grande voglia di sfornare idee con classe e qualità degne di nota, tanto che l'ultima trovata geniale porta l'attenzione ad una camera sensoriale per esaltare profumi e qualità dell'aceto balsamico. Questa camera porta i sensi soprattutto olfattivi e visivi ai loro massimi e ne esaltano l'ingresso nel palato, soprattutto meglio quando si tratta di aceto balsamico tradizionale.

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                                                                         Camera sensoriale

La qualità più spiccata è quella di non mostrarsi mai sordi o ciechi verso niente e nessuno, producendo qualcosa che abbia un accurato standard di qualità e mantenendo in modo maniacale le relazioni con il pubblico specializzato, affrontando platee di tecnici o panel degustativi in prima persona.
La difficoltà che si incontra continuamente è infatti quella di fronteggiare molto spesso ostacoli imposti dalla poca cultura che vanno a minare questo straordinario prodotto.

acetobalsamico-AcetaiaSanGiacomo

Andrea Bezzecchi, 41 anni, proprietario di Acetaia San Giacomo e Presidente del Consorzio dell'Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia, nel recente 1994 eredita dal Padre insieme al fratello Christian 110 botticelle che questi curava da sempre con grande e viva passione.
Una storia molto comune per la provincia emiliana soprattutto quando si parla di Reggio Emilia, dove è nato l'aceto balsamico, come citato anche nelle odi di Omero e nelle opere dedicate alla contessa Matilde di Canossa. Quello che va fuori dall'ordinario è che Andrea si laurea in giurisprudenza e che insieme al fratello che già lavorava, non ha pensato di vendere questo tesoro e fare cassa come si suol dire, ma anzi tenerselo stretto e continuando gli studi, appassionandosi giorno dopo giorno alla produzione del balsamico, iniziandone a conoscere pregi vendendone le prime botticelle on-line.
Il ragazzo si laurea nel 2001 e la brillante carriera da avvocato è li che lo aspetta ma lui decide di prendere una strada che trasformerà la sua vita in modo radicalmente diverso. La paura di trasformare una passione in lavoro è evidente ma avendo chiaro che l'obiettivo è ed era quello di portare avanti una tradizione per consegnare il passato nelle mani di chi ne gestirà il futuro, inizia la sua salita. Si specializza nell'ambito enogastronomico con diversi titoli, diventando fra gli altri assaggiatore di Parmigiano Reggiano perché esiste un filo rosso che lega i due ambiti e che come riporta lui stesso: "Più li conosci, meglio li sai tutelare".
 Il percorso è duro ma in pochi anni riesce ad acquistare una corte del Cinquecento dove tenere le botticelle, che adesso da 110 sono diventate 700. E' lui stesso ad ammettere che questo passaggio sia stato fondamentale ma che allo stesso tempo sia stata un'autentica follia, perché la ristrutturazione costò parecchio e fu un bagno di sangue per due ragazzi giovani, ma d'altro canto sarebbe stato l'unico modo per non scendere a compromessi e d'altronde l'impostazione di un qualsiasi progetto per Andrea prescinde dal calcolo del guadagno: "il successo economico deve essere la conseguenza di un'iniziativa fatta con passione e serietà. Ora, dopo 15 anni, posso dire di aver avuto ragione.

Oggi, con lo scenario attuale, affermazioni come questa possono solo essere citate da esempio, perché laddove ci sono interrogativi e dove la gente si ferma a pensare e trova tempo solo per generare altre inquietudini, ci sono altri che decidono e vanno oltre, vanno a trovare le loro radici e conquistano i loro sogni.

Editoriale: Moriremo sani e infelici - 7 settimane di crescita per il latte spot. Cede ancora il Padano. - Formaggio contraffatto. Scoppia la grana dei DOP. - Il pasticcio dei voucher - Cereali e dintorni. Mercati esposti all'umore dei fondi. Timori per la siccità in Italia. - Questioni energetiche, bolle informative e paraocchi - A Parma apre la bottega della Biodiversità. Il Rural Market.
SOMMARIO Anno 16 - n° 12 26 marzo 2017

1.1 editoriale La tortura! Moriremo sani e infelici.
2.1 lattiero caseario
7 settimane di crescita per il latte spot. Cede ancora il Padano
3.1 export
Parmigiano Reggiano e l'Accordo Canada-UE. Parma e Reggio, una combinazione vincente.
3.2 frode e contraffazione
Formaggio contraffatto. Scoppia la grana dei DOP.
4.1 lavoro
Il pasticcio dei voucher
4.2 educational
ARGA, gli specialisti in cattedra
5.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercati esposti all'umore dei fondi. Timori per la siccità in Italia.
6.1 questioni energetiche Questioni energetiche, bolle informative e paraocchi
6.2 clima e carenza idrica Siccità al nord e rischio per le colture e la fauna.
7.1 biodiversita' A Parma apre la bottega della Biodiversità. Il Rural Market
8.1 promozioni "vino" e partners
9.1 promozioni "birra" e partners

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Il Mulino Alimentare spa, guidato dal Claudio Guidetti, è stato l'apripista e testimonial del successo del Parmigiano Reggiano tra i consumatori Canadesi. Un processo avviato 5 anni fa che pone l'azienda parmense come privilegiato interlocutore della principale catena distributiva del nord america.

di redazione Parma, 22 marzo 2017 - Salutato con grande e quasi unanime apprezzamento, l'accordo CETA (accordo commerciale tra l'UE e il Canada che semplificherà l'esportazione di beni e servizi) è senza ombra di dubbio un rafforzamento dei rapporti commerciali tra il Paese dei Grandi Laghi e dell'Acero e L'Unione Europea. Alcuni intravedono l'apertura di una falla dalla quale entreranno nel nostro Paese prodotto di bassa qualità mentre molti altri lo vedono come una enorme occasione per portare sulle tavole dei consumatori canadesi i nostri prodotti di qualità, unici al mondo.

20160925-Guidetti-mini-snackCosì deve averla pensata il reggiano Claudio Guidetti, che attraverso la CAI (Compagnia Agroalimentare Italiana) controlla al 100% la parmigiana Mulino Alimentare spa specializzata nel confezionamento e commercializzazione del Parmigiano Reggiano e di altre eccellenze italiane DOP, quando 5 anni fa riuscì nella difficile impresa di esportare ma anche a divulgare le qualità del Parmigiano Reggiano in Canada.

Apripista e testimonial della promozione del Parmigiano Reggiano, anche attraverso la felice intuizione di stabilire il record mondiale di apertura contemporanea delle forme e omologato dal World Guinness Record (Guinness dei Primati), Claudio Guidetti ha saputo consolidare il rapporto di collaborazione con la più importante Catena distributiva del Nord America, andando a specializzare l'intera filiera, dalla stalla al caseificio per finire al confezionamento, sottoscrivendo importanti rapporti con gli altri attori territoriali, come è stato il caso del Caseificio "Il Boiardo" di Scandiano.

Al partner canadese è stato perciò sottoposta una ben precisa catena di fornitura che va dall'allevamento sino al confezionamento. Un progetto che ha ricevuto il pieno consenso e apprezzamento da parte della dirigenza di Loblaw calata "alle origini del Parmigiano Reggiano" nello scorso mese di settembre e portando al seguito una decina tra giornalisti, cine-operatori e blogger canadesi, per toccare con mano la realtà del processo di filiera e darne testimonianza ai consumatori canadesi.


"Fraudolenta produzione e commercializzazione, nonché contraffazione di ingenti quantitativi di formaggio..." è l'accusa mossa dal PM di Reggio Emilia.

di Virgilio, Reggio Emilia 23 marzo 2017 -

Dalla procura di Reggio Emilia pesantissime accuse mosse a 27 indagati e tra loro ben 12, "gravitanti intorno alla Nuova Castelli spa", sono accusati di associazione a delinquere.

L'accusa mossa dal sostituto procuratore Maria Rita Pantani parla di utilizzo di latte per la produzione di formaggio atto a divenire Parmigiano Reggiano DOP e Grana Padano DOP contenente residui di antibiotici, aflatossine, "nonché immettevano nella panna della soda (idrossido di sodio)".

Il caso, che prende origine dal sequestro di 7000 forme nel 2015 da parte dei Carabinieri, nonostante circoscritto a operazioni legate, direttamente e indirettamente, alla "Nuova Castelli spa" trascina nell'inchiesta le due più importanti DOP del nostro Paese con presumibile grave danno di immagine anche in ragione del fatto che la società reggiana è leader nell'esportazione dei due prodotti.

Prende molto in largo l'indagine della procura di Reggio Emilia. Infatti, tra i 27 indagati sono coinvolti nell'inchiesta anche due rappresentanti di vertice dei due Consorzi di Tutela ma anche semplici casari, espertizzatori e responsabili commerciali come dettagliatamente esposto nell'articolo di Benedetta Salsi che, dalle colonne del Resto Del Carlino, ha dato per prima evidenza alla notizia.

In base all'ultimo report reso noto dall'agenzia di rating Fitch le tariffe Rc auto in Italia sono destinate ad aumentare nell'arco del 2017. Il calo delle tariffe, che ha caratterizzato almeno in parte gli anni appena trascorsi, rischia di subire un notevole cambio di marcia, ma risparmiare sull'acquisto di una polizza auto sarà ancora possibile facendo attenzione alle scelte, ai servizi aggiuntivi e alle particolarità offerte dai prodotti di cui dispone il mercato assicurativo. Il panorama assicurativo in Italia vanta la presenza di oltre 40 compagnie di settore, attente ad offrire proposte all'avanguardia all'insegna della convenienza.

Valutare nuove polizze e compagnie

La giusta attenzione alle variazioni permette di acquistare il prodotto più adeguato al prezzo più interessante. Per questo il primo consiglio per risparmiare è quello di non fossilizzarsi su una compagnia ma è bene cambiare. Oggi fruire di nuove polizze è più facile, dal 2013 infatti non è necessario comunicare la disdetta dell'assicurazione ed è possibile acquistare una nuova polizza senza dare preavviso attendendo soltanto la scadenze del contratto precedente.

Se si intende cambiare la compagnia è bene valutare gli elementi di convenienza a partire dal prezzo del prodotto offerto. Ma il prezzo più basso non è il solo elemento distintivo per scegliere la polizza Rc auto più conveniente. Il confronto deve andare oltre considerando elementi quali i massimali previsti, e la franchigia.

Accanto alle compagnie tradizionali, che vantano una rete di agenzie e uffici sparsi un po' su tutto il territorio, nella scelta della polizza Rc auto è bene prendere in considerazione anche le compagnie che svolgono la propria attività attraverso canali di comunicazione alternativi, diretti come il telefono e la rete internet. Vantano costi di gestione più bassi quindi possono offrire prodotti più convenienti.

I costi accessori: si, quando l'utilità è accertata

Sottoscrivere la polizza meno costosa non è sempre indice di risparmio, ma lo può essere se si tengono in stretta considerazione le garanzie accessorie.
Dettagli specifici che garantiscono la copertura in fatto di assistenza stradale, tutela legale, furto e incendio, rottura dei cristalli, infortuni al conducente devono essere scelti con attenzione valutando il reale rapporto fra costo effettivo ed utilità accertata.

Risparmiare con la legge Bersani

Nel valutare la sottoscrizione di una polizza auto è importante considerare la classe di merito.
Benefici specifici possono essere ricondotti alla Legge Bersani. Entrata in vigore nel 2007 la normativa consente a chi stipula per la prima volta una polizza di ottenere una classe di merito inferiore alla 14ma, classe di avvio per un nuovo assicurato.
Per fruire dei benefici della Legge Bersani il neo assicurato può ottenere in eredità da un famigliare una classe di merito inferiore, a patto che l'auto assicurata sia stata acquistata recentemente.
La polizza da cui si intende ereditare la classe di merito deve essere attiva, quindi non scaduta ne congelata. Il trasferimento si può considerare valido solo fra veicoli appartenenti alla stessa tipologia. Non è consentito passare da auto a moto o viceversa.

Promozioni, scatola nera a assicurazioni temporanee

La ricerca di un'assicurazione conveniente deve tenere nella debita considerazione l'universo delle promozioni.
Nell'arco dell'anno non sono rari i casi in cui le compagnie offrono promozioni degne di nota.
Promozioni che ad esempio considerano l'applicazione di uno sconto nel caso in cui l'assicurato sottoscriva la polizza con alcuni giorni di anticipo rispetto alla scadenza naturale, oppure utilizzi per il pagamento con la carta di credito.
Promozioni ad hoc possono considerare l'appartenenza all'universo femminile, oppure possono essere proposte ai più giovani.

Si può risparmiare sul costo della polizza auto anche decidendo di installare sulla propria vettura un dispositivo satellitare, meglio conosciuto come scatola nero o black box, oppure sottoscrivere assicurazioni a premio proporzionale in base ai chilometri che si dichiara verranno percorsi in un anno, o assicurazioni stagionali o temporanee, se l'auto verrà utilizzato soltanto per alcuni mesi nell'arco dell'anno.

Massimo risparmio con i comparatori on line

In fatto di risparmio il massimo si può ottenere dalle polizze on line e dalla comparazione dei prezzi.
Lo strumento più utile in questo caso sono le pagine web messe a disposizione dai cosiddetti comparatori on line, che confrontano per voi prezzi, tariffe e condizioni delle Rc auto.

Qualche esempio?

MIOAssicuratore Broker assicurativo di nuova generazione, svolge la propria attività on line offrendo un servizio di ricerca delle polizze auto decisamente accurato.
Grazie ad un pannello unico, semplice ed intuitivo, consente il confronto dei prezzi delle diverse compagnie e dei partner intermediari, in perfetta linea con i dati che ha fornito l'utente all'atto della compilazione del questionario di ricerca.
Questo grazie all'utilizzo di algoritmi e tecnologie di machine learning, che permettono un calcolo istantaneo del prezzo per ciascuna compagnia. Il comparatore offre un servizio di supporto durante tutta la procedura di ricerca.

Facile.it consente di avere una panoramica sempre attuale e ampia.
Il confronto fra i tanti preventivi di assicurazioni auto è la soluzione ottimale per trovare la polizza più conveniente e garantirsi viaggi sicuri a bordo della propria vettura, senza rinunciare ad inserire in polizza garanzie accessorie.

In fatto di assicurazioni auto Facile.it consente il confronto grazie a tre facili passaggi:

  • compilazione del modulo in soli 3 minuti
  • confronto di più compagnie
  • acquisto on line o al telefono.

Burro in controtendenza rispetto al latte. Continua la risalita della materia grassa (Burro e crema) mentre in costante flessione negativa risultano i listini del latte spot e del Grana Padano. Stazionario, per il momento, il Parmigiano Reggiano.

di Virgilio Parma 22 marzo 2017 -

LATTE SPOT Discesa consolidata anche in questa 12esima settimana del 2017. Alla borsa merci di Verona sono già 4 le settimane di flessione registrate e in totale sono 7 quelle negative a partire da inizio anno.
In particolare il latte spot crudo nazionale arretra tra 36,09 e 37,12€/100 litri, lo spot pastorizzato provenienza Francia tra 32,99 e 34,02 mentre lo scremato pastorizzato provenienza Germania si adagia tra 13,46 e 15,01€/100 litri.

BURRO E PANNA Andamento in controtendenza invece per la materia grassa. Il Burro prosegue la sua risalita alla borsa merci di Milano che guadagna altri 5 centesimi e ben 8 centesimi dalla Crema a uso alimentare. Rimbalzo positivo di 7 centesimi anche per lo zangolato parmense.

Borsa di Milano 20 marzo: (+)
BURRO CEE: 4,00€/Kg
BURRO CENTRIFUGA: 4,15 €/Kg.
BURRO PASTORIZZATO: 3,05€/Kg.
BURRO ZANGOLATO: 2,85€/Kg.
CREMA A USO ALIMENTARE (40%mg): 2,10/Kg. (+)
MARGARINA marzo 2017: 1,15 -1,21€/kg (=)

Borsa Verona 20 marzo: (+):
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 2,00 - 2,08 €/Kg. (+)

Borsa di Parma 17 marzo 2017: (+)
BURRO ZANGOLATO: 2,40€/Kg.
Borsa di Reggio Emilia 14 marzo 2017 (+)
BURRO ZANGOLATO: 2,40 - 2,40 €/kg.

GRANA PADANO Quarta settimana di listini in flessione per il Grana Padano. Ancora altri 5 centesimi lasciati sul mercato.
- Grana Padano 9 mesi di stagionatura e oltre: 6,95 - 7,05 €/Kg.
- Grana Padano 15 mesi di stagionatura e oltre: 7,65 -8,25 €/Kg.

PARMIGIANO REGGIANO Restano inaviati i listini del Re dei Formaggi. Al palo ormai da fine gennaio, i prezzi del Parmigiano Reggiano non subiscono variazioni dal 20 gennaio scorso, ultima registrazione in aumento.
- Parmigiano Reggiano 12 mesi di stagionatura e oltre: 9,70- 10,20 €/Kg.
- Parmigiano Reggiano 24 mesi di stagionatura e oltre: 10,85 - 11,40 €/Kg.

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Situazione dei mercati ancora relativamente calma. Momenti di fibrillazione derivano dalle rapide operazioni in acquisto o in vendita dei fondi. Timori per le riserve idriche nazionali che potrebbero compromettere la produzione maidicola.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 21 marzo 2017
Continua la fase di relativa calma, tutti i dati di base sono buoni e le previsioni meteo pure ma i fondi ,con dei semplici Clik in acquisto o in vendita, influenzano enormemente l'umore dei mercati.
Tanto è vero che lo scoperto del grano ha fatto un balzo a - 100.629 contratti da - 63.189 della settimana prima, quindi fortemente ribassisti. Il corn/mais ha visto un "corto" di - 23.602 contratti contro un "lungo" precedente di +80.081, quindi da rialzisti a ribassisti. Il "lungo" del seme di soya si è ridotto a + 98.354 contro + 127.638, quindi un po meno rialzisti. Il "lungo" della farina di soya praticamente non si è modificato di molto +59.944 contro + 61.533 e invece hanno abbandonato le posizioni lunghe dell'olio.

Nella seduta di lunedi sono ricomparse le vendite e il mercato ha chiuso con modesti segni negativi fatta eccezione per l'olio. Per poter esprimere giudizi più attendibili occorrerà attendere la posizione definitiva della amministrazione Trump in merito al ventilato taglio dei sussidi all'agricoltura con conseguenze immediate poco immaginabili.

In linea generale il mercato potrebbe/dovrebbe scendere ma i giochi sono nelle mani dei fondi che hanno liquidità e rapidità di movimento ben superiori allo scambio fisico di prodotto. Occorrerà quindi agire sui futuri con la loro stessa velocità quando questi arriveranno a prezzi ragionevoli.

Nel mercato interno regna calma, anche se fuoco sotto la cenere ne cova.

Il settore delle bioenergie è in fermento per gli approvvigionamenti stante il fatto che le trincee cominciano a svuotarsi. Il calo dei cruscami di grano sembra terminato e probabilmente inizierà una fase ascendente che perdurerà sino a tutto aprile.

Continua a perdurare la minaccia derivante dalla scarsità di riserve idriche che potrebbe influenzare specialmente il mercato del mais, per il quale si prevede una riduzione di areali di semina dal 3 al 5%. Di Mais non ne mancherà di certo nel mondo ma una minore produzione interna di trinciato potrebbe compromettere i conti delle bioenergie prima e quello della zootecnia, basata sull'auto approvvigionamento, subito dopo.

Indicatori internazionali 21 marzo 2017


l'Indice dei noli è risalito nuovamente a 1205 punti, il petrolio è attorno a 48,00$/bar e l'indice di cambio segna 1,07635.

(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Editoriale- Politica arroccata e autoreferenziale - Torna a salire il burro mentre cede il latte spot. -Cresce la produzione di Mais e Soia in Brasile. - Cereali e dintorni. Mercati stabili ma con qualche fattore di incertezza sopratutto sul domestico. - Ambiente: in scadenza l'ultimo avvertimento UE all'Italia - Caldo record in Antartide - Le mitiche Terme di Salsomaggiore e Tabiano ancora al fianco della Farm Run. - Ismea, al via la "Banca delle Terre Agricole".

SOMMARIO Anno 16 - n° 11 19 marzo 2017
1.1 editoriale
Politica arroccata e autoreferenziale.
2.1 lattiero caseario
Torna a salire il burro mentre cede il latte spot.
3.1 mais e soia
Cresce la produzione di Mais e Soia in Brasile
4.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercati stabili ma con qualche fattore di incertezza sopratutto sul domestico.
5.1 vino Spergola: Terroir Reggio Emilia
6.1 smog e sanzioni UE Ambiente: in scadenza l'ultimo avvertimento UE all'Italia
6.2 CLIMA e riscaldamento globale Caldo record in Antartide
7.1 territori e salute Le mitiche Terme di Salsomaggiore e Tabiano ancora al fianco della Farm Run
9.1 riordino fondiario Ismea, al via la "Banca delle Terre Agricole"
10.1 promozioni "vino" e partners
11.2 promozioni "birra" e partners

(per seguire gli argomenti correlati clicca QUI

(Scarica il PDF alla sezione allegati)

 20170219-COP

 

Il Dipartimento per l'Agricoltura Statunitense, nel rapporto WASDE di Marzo 2017, stima produzioni globali di Mais e Soia in aumento rispetto alle stime formulate a Febbraio, rispettivamente a 1049.24 Mio t (+0.9%) e 340.79 Mio t (+1.2%).

Clal Team 15 marzo 2017 – [Mais e Soia - n°3/2017]
La produzione di Mais è prevista in aumento in Argentina (+2.7%), Sud Africa, India e specialmente Brasile (+5.8%), con incrementi delle aree coltivate e delle rese dovuti alla rapida crescita vegetativa in vista del secondo raccolto di Mais nella regione Centro-Occidentale. In Brasile anche la produzione di Soia è prevista in crescita (+3.8%), dato l'aumento del raccolto, previsto a un record di 108 Mio t, in seguito alle piogge favorevoli durante la stagione di crescita.

Negli USA l'export di Soia è stimato in diminuzione a 55.11 Mio t (-1.2% rispetto alle stime di Febbraio); di conseguenza gli stock finali sono previsti in rialzo a 11.84 Mio t (+3.6%). Le previsioni per il Mais negli USA mostrano un maggiore utilizzo nella produzione di etanolo e una diminuzione del quantitativo destinato all'alimentazione e nell'utilizzo residuo. Il Mais utilizzato per produrre etanolo è in crescita del 0.9% rispetto allo scorso mese, riflettendo l'elevato ritmo nella produzione di etanolo durante il mese di Febbraio.

Maggiori esportazioni di Soia per Brasile e Paraguay bilanciano la diminuzione prevista per gli USA. Parallelamente ad un maggior export è stimato un aumento di 1.0 Mio t per l'import di Soia della Cina, raggiungendo un record di 87 Mio t. L'export di Mais è stimato in aumento in Brasile, Argentina e Sud Africa, mentre l'import è in crescita in Iran.
Gli stock finali globali sono stimati in aumento sia per il Mais (+1.4%) che per la Soia (+2.5 Mio t, suddiviso tra Brasile, Cina e Stati Uniti).

Di CLAL Team

20170315-clal1

Domenica, 19 Marzo 2017 08:50

Caldo record in Antartide

Dal Polo Sud un' ulteriore conferma del riscaldamento globale. +17,5°C e una forte riduzione dei ghiacciai registrata soprattutto negli ultimi 12 anni potrebbero essere sintomi di un inasprimento del riscaldamento globale.

Roma 14 Marzo 2017 - -
Il Comitato Mondiale di Meteorologia (WMO) ha recentemente annunciato i nuovi record registrati dalle temperature nella regione antartica, nell'ambito dei continui sforzi per ampliare il database delle condizioni estreme che si manifestano nel globo terrestre.
Va sottolineato che il record diffuso dal WMO, lo scorso 1 marzo, risale al 24 marzo 2015 quando alla base antartica permanente di Esperanza, gestita dall'Ejército Argentino venne registrato un +17,5°C.
Per intercettare un dato ancor più elevato occorre risalire al 30 gennaio 1982 sull'isola di Signy (Isole Orcadi Meridionali), che però rientra in quella che i geografi identificano "Regione Antartica" (quindi non "Continente antartico) poiché si trova oltre il 60esimo parallelo, dove nell'occasione il termometro si fermò a 19,8°C. Per la cronaca, la temperatura più bassa registrata da misurazioni a terra per la regione antartica e per il mondo intero, è stata -89,2 ° C (-128,6 ° F) rilevata alla stazione di Vostok il 21 luglio 1983.

Insomma, in barba alle rigide temperature del recente gennaio in Europa, sembrerebbe proprio che il riscaldamento globale sia effettivamente in atto, almeno a osservare le metamorfosi climatiche che nel polo sud si stanno manifestando, in termini di temperature ma anche e soprattutto per estensione e consistenza dei ghiacci.

Esteso per 14 milioni di km2 (circa il doppio delle dimensioni di Australia), l'Antartide è freddo, ventoso e secco. La temperatura media annuale varia da circa -10 ° C sulla costa antartica a -60 ° C nel più profondo interno. Il suo immenso strato di ghiaccio è spesso fino a 4,8 km contiene il 90% di acqua dolce del mondo, sufficiente per alzare il livello del mare di circa 60 metri dovesse sciogliersi completamente. La Penisola Antartica (la punta nord-ovest vicino al Sud America) è tra le regioni del pianeta che registra il riscaldamento più veloce del pianeta, quasi 3 ° C nel corso degli ultimi 50 anni. All'incirca l'87% dei ghiacciai della costa occidentale della penisola Antartica si sono ritirati negli ultimi 50 anni ma con un'accelerazione molto più rapida registrata negli ultimi 12 anni.

Le indagini svolte dal WMO hanno l'obiettivo, non solo di tenere sotto osservazione una zona particolarmente sensibile, ma anche per migliorare la qualità delle osservazioni stesse e selezione le attrezzature più adeguate.

"La necessità di monitorare costantemente tutta la peraltro vasta zona antartica non ha un'importanza solo di scala regionale ma dispiega i suoi effetti scientifici su tutto il Globo e, per quel che non sfugge agli incalliti antropocentrici di Ekoclub International, anche alle future generazioni della specie umana quantunque ad oggi gli effetti non possano ancora dirsi catastrofici", ha ricordato il Presidente Fabio Massimo Cantarelli prendendo le mosse dal commento di Randall Ceveny, relatore sul Clima e Meteo estremi del WMO, che ha raccomandato che vengano registrati i migliori dati possibili per effettuare la più precisa analisi possibile dei cambiamenti climatici sia su scala regionale che globale".

(Ekoclub International - News)

1912-Antarctica 1912 edit

È on line lo strumento che raccoglie, organizza e mette a sistema la domanda e l'offerta dei terreni agricoli al fine di favorire la ricomposizione fondiaria e la competitività dell'agricoltura italiana.

Roma 15 marzo 2017 - L'obiettivo è quello di costituire un inventario completo della domanda e dell'offerta dei terreni e delle aziende agricole italiane e fornire tutte le informazioni necessarie sulle caratteristiche naturali, strutturali e infrastrutturali dei terreni definendone modalità e condizioni di cessione e di acquisto.

Lo strumento della "Banca delle Terre Agricole" (istituito con la Legge 28 luglio 2016, n.154, Art.16) presentato oggi dall'Ismea - Istituto di servizi per il mercato agricolo e alimentare - nel corso di una conferenza stampa presso il Mipaaf, alla presenza del Ministro Martina, costituisce una novità finalizzata a rimettere in circolo capitali e investimenti sul bene terra, segnando un punto fondamentale nella ricomposizione fondiaria e nella lotta all'abbandono dei terreni agricoli a beneficio della competitività dell'intero sistema agricolo italiano.

La "Banca delle Terre Agricole", amministrata dall'Ismea, può essere alimentata sia con i terreni derivanti dalle attività fondiarie gestite dall'Istituto, sia da quelli appartenenti a Regioni e Province Autonome o altri soggetti pubblici interessati a dismettere i propri terreni. Grazie all'applicativo le terre sono individuate geograficamente e raggruppate per provincia.

Lo strumento consente, per ogni provincia, di visualizzare numero di terreni disponibili, superficie, tipologie colturali, informazioni catastali e mappa. In caso di richiesta d'acquisto effettuata da giovani, è prevista la possibilità di richiedere un mutuo ipotecario all'Ismea. È importante sottolineare come le risorse finanziarie derivanti dalla vendita dei terreni saranno finalizzate esclusivamente a interventi in favore dei giovani.
(Fonte Ismea 15 marzo 2017)


20170314-banca-terre-agricole

BANCA DELLE TERRE AGRICOLE -Clicca qui per accedere

 

Venerdì, 17 Marzo 2017 15:08

ARGA - Gli specialisti salgono in cattedra

Il tema sempre più incalzante degli abbinamenti migliori, delle sottili differenze fra i calici da usare in caso di ospiti preziosi, le buone maniere a tavola ed infine la tanto sospirata e desiderata cena con gli amici e cari coadiuvata da una competenza ricercata. Tutto questo viene presentato molto bene da ARGA Emilia Romagna.

da L'Equilibrista 

Il 1° marzo 2017 è partito a Parma un corso di cinque serate aperto a tutti e patrocinato da ARGA Emilia Romagna – Associazione che raggruppa i giornalisti specializzati nell'informazione dei settori agricoltura, alimentazione, ambiente, energie rinnovabili, boschi, foreste, caccia, pesca e territorio – e ben strutturato dallo stesso staff di ARGA e coordinato da Francesca Caggiati, giornalista di ARGA e grande appassionata del tema vitivinicolo.

Le serate sono state pensate per poter presentare in modo ottimale agli appassionati ed al personale di settore, una serie di tematiche di introduzione al vino della nostra Regione e della città di Parma in particolare.

Cerimoniere, della serata di mercoledì scorso, un personaggio di eccellenza e grande esperto della materia come Pier Luigi Nanni, docente di scuola alberghiera e giornalista gastronomico associato ad ARGA di Bologna che vanta una lunga esperienza come responsabile dei servizi presso alberghi e cucine stellate. Con grande dialettica e precisione sono state snocciolate diverse tematiche del servizio al tavolo e le migliori tecniche di servizio, ad una sala attenta e curiosa. Gli ospiti hanno dispensato domande puntuali come in merito alla tanto decantata coppa di Champagne, oggi utilizzata essenzialmente per vini spumanti dolci che quasi tutti pensavano infatti essere ancora in voga.

pierluiginanni-arga-vini

L'ultima lezione infatti ha raccolto molta curiosità perché verteva sul servizio di sala, ovvero come servire il vino, nonché la decantazione, la pratica che separa eventuali depositi dai vini rossi molto maturi o da lungo affinamento rispetto ai classici rossi da pronta beva.
Infine le attrezzature di sala, un'attenta disamina sui più utilizzati attrezzi per poter effettuare delle aperture ad hoc, preservando prodotti così preziosi e di valore come i vini più costosi o vini da tutti i giorni da servirsi alle temperature ottimali.

Ogni serata vengono degustati tre diverse tipologie di vino di cantine locali e nazionali in abbinamento a deliziosi stuzzichini studiati per l'occasione.

Le restanti serate riguarderanno temi di spicco quali:

4 ^ lezione: Abbinamenti cibo/vino: i principi e le regole

5^ lezione: Bon Ton a tavola: cosa fare e cosa evitare

Soprattutto l'abbinamento cibo-vino solitamente può rappresentare un vero e proprio ostacolo per chi si approccia alla scelta del miglior piatto da servire ai suoi commensali. Per questo in linea con la passione crescente per talent show culinari o ricercate cene preparate in casa come si faceva una volta per amici e parenti, il vino resta l'assoluto protagonista della tavola e per questo ne vanno capite e valorizzate le sue peculiarità.

ARGA lavora nel giusto intento di far apprezzare e promuovere la conoscenza del territorio lasciando un tocco di Bon Ton che traspare nell'esposizione e nella sua offerta variegata.

Arga-corso vini-parma

Nelle medie del periodo è già operativa da giorni l'imponente derivazione dal Po ora si attivano anche le derivazioni secondarie dai fiumi Appenninici. La prolungata mancanza di piogge, criticità ormai endemica degli ultimi anni, potrebbe creare disagi nel lungo periodo.

Reggio Emilia, 16 marzo 2017

Le sollecitazioni che arrivano al Consorzio di bonifica dal composito universo agricolo rappresentano periodicamente, nei fatti, un ponte che unisce nel quotidiano diverse realtà che hanno l'obiettivo di mettere a profitto gli importanti valori territoriali del nostro comprensorio. Pertanto ogni segnalazione viene sempre considerata e valutata con la massima attenzione perlopiù in una fase di straordinaria gestione commissariale come quella che sta temporaneamente interessando l'ente consortile. Oggi più di ieri le criticità climatiche, palesi e tangibili, conseguenze dirette e non preventivabili degli stravolgimenti metereologici che interessano tutto il pianeta, obbligano il Consorzio di bonifica ad interpretare diversi ruoli attivi, per essere pronto a qualsiasi tipologia di necessità incombente; ad essere flessibile, ad operare con celerità per risolvere le problematiche che si manifestano e soprattutto per agire preventivamente per la salvaguardia diffusa del territorio in cui opera ed in particolar modo per il sostegno essenziale delle produzione tipiche che stanno alla base del nostro agroalimentare.

Nei giorni scorsi abbiamo iniziato, in via anticipata, a rilasciare acqua invasando la nostra capillare ed estesa rete irrigua dapprima attivando l'imponente derivazione dal fiume Po a Boretto, mentre le altre derivazioni sono tutt'ora in via di attivazione. Ad oggi sono stati già immessi nei nostri canali irrigui 115.000 metri cubi d'acqua e con questa modalità contiamo di soddisfare con certezza le 36 richieste irrigue attualmente pervenute finora al nostro Centro Operativo, per un totale di circa 176 ettari, di cui 26 in Provincia di Reggio Emilia e 10 nel modenese, per alcune delle quali attualmente è iniziato il prelievo irriguo. Come detto la rete irrigua consortile (che ha pure funzioni scolanti) ha dimensioni davvero imponenti - comprendendo circa 2.500 km di canali e 70 impianti di sollevamento - con un volume di invaso di circa 15 milioni di metri cubi d'acqua. Tra le altre cose segnaliamo che in questo periodo sono in corso anche alcuni importanti lavori di pubblica utilità sulla stessa rete dell'ordine di circa 20 milioni di euro la cui anticipata sospensione esporrebbe il Consorzio alla minaccia di danni economici per i vincoli contrattuali con le imprese ma in ogni caso questi interventi, che comunque interessano in sistema irriguo, non avranno un particolare impatto sulla continuità delle forniture di acqua. Complessivamente il Consorzio sta facendo il possibile per far fronte, in modo puntuale e regolare, alle esigenze di approvvigionamento irriguo dei propri consorziati agricoltori delle provincie di Reggio Emilia, Modena e Mantova, così come avvenuto in altre campagne irrigue di anni precedenti particolarmente siccitosi.

(Fonte: Consorzio Bonifica Emilia Centrale)

Mercoledì, 15 Marzo 2017 10:19

Spergola: terroir Reggio Emilia

La storia, la nostra tradizione e quindi la passione per la viticultura Reggiana, hanno contraddistinto la riscoperta della Spergola, un vitigno tipico della zona di Scandiano, in provincia di Reggio Emilia, detta comunemente "l'alata" perché i grappoli principali sono sempre accompagnati da un grappolo più piccolo, simile ad una piccola ala.

Reggio Emilia, 15 marzo 2017

da L'Equilibrista

Si parla giustamente di tradizione perché la territorialità è la forza della Spergola, tanto che le prime testimonianze risalgono al XV secolo quando fu citata dalla Granduchessa di Toscana che ne tesseva le lodi e la grande duttilità. Parliamo quindi di un vitigno autoctono davvero antico, che per molto tempo è stato accostato e talvolta confuso con il più celebrato Sauvignon, se non che negli anni 2000, analisi specifiche sul DNA della ne hanno dimostrato definitivamente la diversità genetica rispetto proprio all'internazionale Sauvignon, consentendone la registrazione nel Catalogo Nazionale delle Varietà della Vite ed il conseguente inserimento nella DOC Colli di Scandiano e Canossa.

Molto apprezzato nelle degustazioni si sta facendo strada anche a livello italiano, andando a meritarsi interesse e curiosità soprattutto verso un pubblico più attento e giovane a caccia di novità. Vitigno eclettico che regala interpretazioni degne di nota sia come vino fermo che frizzante (nelle versioni secco, semisecco e dolce), spumante o passito, mantenendo inconfondibile personalità data dalla sua struttura e freschezza. Grazie poi ad una leggera surmaturazione delle uve, la Spergola si carica di profumi più intensi ed eleganti, acquisisce anche una decisa struttura e conserva armonico equilibrio con un piacevole finale amandorlato. Il vitigno Spergola consente di ottenere ottimi vini bianchi che nella versione spumante metodo classico arrivano forse al loro massimo splendore, presentando anche colori di grano appena colto o nel caso di prodotti più giovani, riflessi vivi che tendono alla mela poco matura, con delicato profumo di fiori ed un gusto fragrante. Le influenze dei prodigiosi calanchi reggiani, regalano poi note iodate ben calibrate, mai invasive.

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Attorno a questa riscoperta si sta creando un vero e proprio movimento che vede coinvolte cantine ed operatori del settore altamente specializzati. A tal proposito, a cinque anni dalla sua fondazione, la Compagnia della Spergola è ad oggi un'Associazione che promuove il vitigno autoctono a bacca bianca tipico della zona di Scandiano-Ventoso-San Ruffino-Casalgrande, in provincia di Reggio Emilia e che si allarga a tre nuovi Comuni ed a ulteriori quattro Aziende produttrici. Ai fondatori, il comune di Scandiano e le cantine Aljano, Arceto, Bertolani e Casali Viticultori, si uniscono le aziende Fantesini di Bibbiano, Agricola Reggiana di Borzano, Colle di Rondinara e Cantina Sociale di Puianello compresi nei comuni di Albinea, Quattro Castella e Bibbiano.

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La capacità di fare sistema è la chiave di volta quando si concretizzano progetti di questo tipo e quindi a dare man forte alla causa, anche l'Associazione Italiana Sommelier di Reggio Emilia che ha deciso di raccogliere la sfida e con entusiasmo si è fatta promotrice di queste grandi realtà locali. Nello specifico, un gruppo selezionato di sommelier reggiani coadiuvati dal delegato Gaetano Palombella e dalla responsabile del progetto Giulia Bianco, hanno iniziato visitando tutte le cantine, degustando tutti i vini proposti, ricercando gli abbinamenti migliori e facendosi portatori d'interesse per diventare i futuri ambasciatori della Spergola. Il progetto è ambizioso ma quando si uniscono passione e concretezza, sia le cantine che i degustatori possono rappresentare la risposta per portare conoscenza e sviluppo verso gli operatori del settore e direttamente sulle tavole nazionale ed internazionali.

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La promozione e la riscoperta di un territorio attraverso un vitigno autoctono è una delle cose più caratterizzanti, fa parte di fini scuole di pensiero che appartengono alla volontà di creare una sana differenziazione ed una valorizzazione delle ricchezze locali, perchè lo merita il territorio, lo meritano i professionisti in gioco e lo merita la cultura che il vino porta con sé.

 

 

Il mercato è in una fase, tutto sommato, stazionaria e i dati di base sono positivi così come lo sono le previsioni meteo. Ciononostante i fondi continuano a tenere le loro posizioni: sempre rialzisti sul comparto soia, mentre al ribasso sui cereali.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 14 marzo 2017
In linea generale o meglio stante la situazione degli indicatori, il mercato potrebbe scendere ma i padroni del gioco sono difficilmente interpretabili nelle loro rapide azioni alla breve portata di un click.

Sul mercato interno continua a regnare la calma, anche se segnali di attività cominciano a manifestarsi. Il seme di soia nazionale è relativamente caro e il mercato ancora poco liquido mentre per i grandi arrivi dall'estero occorre attendere il mese di maggio. I cereali sono fermi-tenuti, ma cominciano a manifestarsi le preoccupazioni legate alla campagna maidicola per la scarsità d'acqua che si prevede.

Il grano di base è sempre più ricercato mentre è ben offerto quello di qualità, l'orzo è in fase di stasi ma potrebbe anche iniziare una fase arretramento dei listini. Riguardo ai proteici è da segnalare che il delta di prezzo fra soya geneticamente modificata e convenzionale 44% è ormai prossimo ai 70 euro alla tonnellata.
Per quanto riguarda le normali farine di soia, ormai da mesi il differenziale dei prezzi tra Ravenna e quelli di Venezia sono significativi e dell'ordine tra i 5 e i 10 euro ton. Non vi è abbondanza di merce sul mercato.
I sottoprodotti sono fermi-tenuti. Le crusche hanno pressoché finito di scendere e si presume che presto torneranno a rincarare.

In generale la dipendenza dall'estero del mercato domestico è sempre più marcata e questo potrebbe generare qualche problema a alcune filiera DOP.
Il settore delle bioenergie è in fermento per gli approvvigionamenti, stante il fatto che le trincee cominciano a svuotarsi.

Indicatori internazionali 14 marzo 2017


l'Indice dei noli è risalito nuovamente a 1099 punti, il petrolio è attorno a 48,00$/bar e l'indice di cambio segna 1,06397.

(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Grana Padano in flessione da tre settimane mentre il "Parmigiano" resiste. Burro in risalita mentre si incrina il listino del latte spot.

di Virgilio Parma 15 marzo 2017 -

LATTE SPOT Flessione negativa per il latte spot, che a Verona cede alcuni centesimi, all'indomani della decisione dell'obbligo segnalazione in etichetta dell'origine e che entrerà in vigore il prossimo 19 aprile.
Il latte spot nazionale si colloca tra 37,63 3 38,66€/100 litri di latte (-2,63%), il latte intero pastorizzato di provenienza estera invece perde il 1,43% e si stabilisce tra 35,05 e 36,09 mentre l'arretramento maggiore lo registra il latte scremato pastorizzato spot estero che si assesta tra 16,04 e 17,08 €/100 litri di latte (-8,57%).

BURRO E PANNA Rimbalzo di 7 centesimi per il burro all'ombra della madonnina al quale fa eco la crema a uso alimentare. Inalterato il prezzo del burro zangolato da creme fresche emiliane.
Borsa di Milano 13 marzo: (+)
BURRO CEE: 3,95€/Kg
BURRO CENTRIFUGA: 4,10 €/Kg.
BURRO PASTORIZZATO: 3,00€/Kg.
BURRO ZANGOLATO: 2,80€/Kg.
CREMA A USO ALIMENTARE (40%mg): 2,02/Kg. (+)
MARGARINA febbraio 2017: 1,15 -1,21€/kg (=)

Borsa Verona 13 marzo: (+):
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 1,97 - 2,02 €/Kg. (+)

Borsa di Parma 10 marzo 2017: (=)
BURRO ZANGOLATO: 2,33€/Kg.
Borsa di Reggio Emilia 07 marzo 2017 (=)
BURRO ZANGOLATO: 2,33 - 2,33 €/kg.

GRANA PADANO Prosegue la flessione negativa del Grana Padano DOP che alla borsa milanese cede altri 5 centesimi per la terza settimana consecutiva.
- Grana Padano 9 mesi di stagionatura e oltre: 7,00 - 7,10 €/Kg.
- Grana Padano 15 mesi di stagionatura e oltre: 7,70 -8,30 €/Kg.

PARMIGIANO REGGIANO Restano invece invariati i listini del Parmigiano Reggiano alla borsa comprensoriale di Parma.
- Parmigiano Reggiano 12 mesi di stagionatura e oltre: 9,70- 10,20 €/Kg.
- Parmigiano Reggiano 24 mesi di stagionatura e oltre: 10,85 - 11,40 €/Kg.

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Domenica, 19 Marzo 2017 10:47

Caldo record in Antartide

Dal Polo Sud un' ulteriore conferma del riscaldamento globale. +17,5°C e una forte riduzione dei ghiacciai registrata soprattutto negli ultimi 12 anni potrebbero essere sintomi di un inasprimento del riscaldamento globale?

Roma 14 Marzo 2017 - Il Comitato Mondiale di Meteorologia (WMO) ha recentemente annunciato i nuovi record registrati dalle temperature nella regione antartica, nell'ambito dei continui sforzi per ampliare il database delle condizioni estreme che si manifestano nel globo terrestre.

Va sottolineato che il record diffuso dal WMO, lo scorso 1 marzo, risale al 24 marzo 2015 quando alla base antartica permanente di Esperanza, gestita dall'Ejército Argentino venne registrato un +17,5°C.

Per intercettare un dato ancor più elevato occorre risalire al 30 gennaio 1982 sull'isola di Signy (Isole Orcadi Meridionali), che però rientra in quella che i geografi identificano "Regione Antartica" (quindi non "Continente antartico) poiché si trova oltre il 60esimo parallelo, dove nell'occasione il termometro si fermò a 19,8°C. Per la cronaca, la temperatura più bassa registrata da misurazioni a terra per la regione antartica e per il mondo intero, è stata -89,2 ° C (-128,6 ° F) rilevata alla stazione di Vostok il 21 luglio 1983.

Insomma, in barba alle rigide temperature del recente gennaio in Europa, sembrerebbe proprio che il riscaldamento globale sia effettivamente in atto, almeno a osservare le metamorfosi climatiche che nel polo sud si stanno manifestando, in termini di temperature ma anche e soprattutto per estensione e consistenza dei ghiacci.

Esteso per 14 milioni di km2 (circa il doppio delle dimensioni di Australia), l'Antartide è freddo, ventoso e secco. La temperatura media annuale varia da circa -10 ° C sulla costa antartica a -60 ° C nel più profondo interno. Il suo immenso strato di ghiaccio è spesso fino a 4,8 km contiene il 90% di acqua dolce del mondo, sufficiente per alzare il livello del mare di circa 60 metri dovesse sciogliersi completamente.

La Penisola Antartica (la punta nord-ovest vicino al Sud America) è tra le regioni del pianeta che registra il riscaldamento più veloce del pianeta, quasi 3 ° C nel corso degli ultimi 50 anni. All'incirca l'87% dei ghiacciai della costa occidentale della penisola Antartica si sono ritirati negli ultimi 50 anni ma con un'accelerazione molto più rapida registrata negli ultimi 12 anni.

Le indagini svolte dal WMO hanno l'obiettivo, non solo di tenere sotto osservazione una zona particolarmente sensibile, ma anche per migliorare la qualità delle osservazioni stesse e selezione le attrezzature più adeguate.

1912-Antarctica 1912 edit"La necessità di monitorare costantemente tutta la peraltro vasta zona antartica non ha un'importanza solo di scala regionale ma dispiega i suoi effetti scientifici su tutto il Globo e, per quel che non sfugge agli incalliti antropocentrici di Ekoclub International, anche alle future generazioni della specie umana quantunque ad oggi gli effetti non possano ancora dirsi catastrofici", ha ricordato il Presidente Fabio Massimo Cantarelli prendendo le mosse dal commento di Randall Ceveny, relatore sul Clima e Meteo estremi del WMO, che ha raccomandato che vengano registrati i migliori dati possibili per effettuare la più precisa analisi possibile dei cambiamenti climatici sia su scala regionale che globale".

A rischio una sanzione di oltre 1 miliardo di euro. Ministro Galletti: "sono stati fatti notevoli passi in avanti per mettere in condizione le Regioni, che sono responsabili degli interventi, di operare con la massima rapidità: abbiamo reso disponibili 11 milioni per quei comuni che hanno attuato nei periodi di maggiore concentrazione di smog una serie di misure anti-inquinamento"

Roma 11 marzo 2017 - E' in via di scadenza l'ultimo avvertimento pervenuto da parte della UE relativamente alla messa in sicurezza della qualità dell'aria. Il richiamo dell'Unione Europea, peraltro l'ultimo prima che scatti un provvedimento sanzionatorio, ha riguardato le persistenti violazioni dei limiti imposti per il biossido d'azoto (NO2).

Un inquinante che è legato a doppio filo con il traffico veicolare e per il quale il numero di decessi di cui è responsabile sono considerevoli.
Secondo l'ultimo rapporto dell'Agenzia Europea per l'Ambiente, nel 2015 sono state ben 66.630 le vittime imputabili al particolato (polveri ultrasottili PM2,5), 21.040 per il biossido d'azoto e 3.380 relativamente all'ozono (O3). Tre inquinanti per i quali la direttiva 2008/50/CE stabilisce ben precisi limiti.

Ecco perciò che, in caso di superamento di tali limitazioni, gli Stati membri hanno l'obbligo di adottare le opportune contromisure.

In questo periodo invernale che sta andando a esaurirsi, ben 12 sono state le aree del Bel Paese interessate dal fenomeno inquinante tra cui Roma, Milano e Torino, facendo perciò scattare l'ennesimo richiamo.

Già in passato l'Italia venne ripresa e una volta condannati dal tribunale europeo per la violazione dei limiti PM10 in 55 aree geografiche nel 2006 e nel 2007. Da quel momento leggeri miglioramenti sono stati registrati ma le violazioni sono proseguite anche nel 2008-2012 obbligando quindi la Commissione a avviare due procedure d'infrazione, una per il particolato e una per il biossido d'azoto.
Ed ora siamo ormai prossimi alla scadenza dei due mesi concessi dall'ultimo richiamo, peraltro inviato anche a Francia, Germania, Regno Unito e Spagna, con il quale la Commissione chiede di compiere maggiori sforzi ai tre livelli istituzionali (Nazionale, Regionale e Comunale) per tutelare la salute pubblica.

Per il Ministro Gian Luca Galletti, da fine 2015 sono stati fatti notevoli passi in avanti per mettere in condizioni le Regioni, che sono responsabili degli interventi, di operare con la massima rapidità avendo reso disponibili 11 milioni per quei comuni che hanno attuato misure anti-inquinamento nei periodi di maggiore concentrazione di smog.
"Governo, Regioni e comuni - ha dichiarato il Ministro galletti - hanno già scelto di lavorare insieme per la qualità dell'aria e di farlo programmando misure finalmente strutturali, uscendo dalla logica delle risposte emergenziali. E' chiaro a tutti che il problema dello smog non si risolva da un giorno all'altro: è il motivo per cui non può sorprendere l'apertura della seconda fase dell'infrazione, rispetto alla quale siamo del resto in buona compagnia in Europa. Siamo convinti che la Commissione riconoscerà il nostro cambio di marcia".

Ora si tratta di verificare se gli sforzi sono stati sufficienti o se invece la "pratica" dovrà passare alla Corte di Giustizia che sarà anche titolata a stabilire la reale consistenza della sanzione che potrebbe risultare di importo superiore al miliardo di euro.

In proposito il Ministro Galletti ha rilasciato un ottimistico comunicato: "Nel bacino padano, area per sua conformazione tra le più critiche sotto il profilo dell'inquinamento il lavoro con le quattro regioni interessate sta dando i risultati, a partire dal decreto sulla certificazione di qualità delle 'caldaiette'. L'attuazione della direttiva Nec e il relativo programma nazionale di riduzione delle emissioni – conclude Galletti – sarà un ulteriore tassello di un'azione mai così determinata per elevare la qualità ambientale dei nostri centri urbani" a cui ha fatto eco Ekoclub: "Ancora un volta - osserva il presidente Fabio Massimo Cantarelli – la complessa articolazione di competenze non giova ad una spedita risoluzione dei problemi. Va preso quindi come un lodevole auspicio la citata "azione mai così determinata" come viene definita dal Ministro...".

Editoriale- Ma quale Flat Tax! Solo fumo! - Grana Padano in leggera flessione. - Pomodoro. Cia: le aziende di trasformazione propongono un prezzo che non copre i costi produttivi" - Alimentare: Coldiretti, con semafori rischia record export a 28 mld - Cereali e dintorni. Lievi variazioni in attesa dei dati USDA. - ALTRO

SOMMARIO Anno 16 - n° 10 12 marzo 2017
1.1 editoriale
Ma quale Flat Tax! Solo fumo!
2.1 lattiero caseario
Grana Padano in leggera flessione.
3.1 crisi pomodoro
Pomodoro. Cia: le aziende di trasformazione propongono un prezzo che non copre i costi produttivi"
4.1 latte e formaggi
Latte e formaggi: obbligatoria l'origine in etichetta a partire dal 19 aprile. Cosa cambia.
4.2 latte e formaggi Alimentare: Coldiretti, con semafori rischia record export a 28 mld
5.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Lievi variazioni in attesa dei dati USDA.
6.1 vino e consumi Vino, nella GDO aumentano gli acquisti di DOC e spumanti
7.1 acquisizioni industriali Emak: precisazioni su indiscrezioni di stampa
7.2 Bonifica centrale Bonifica Centrale. Il TAR boccia il ricorso Coldiretti.
8.1 strategie export Strategie commerciali e di marketing per le piccole cooperative agroalimentari
9.1 promozioni "vino" e partners
10.2 promozioni "birra" e partners

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