Una due giorni interamente dedicata al vino artigianale. Un salone-mercato rivolto sia al grande pubblico che ai professionisti in una delle più belle location milanesi, il Palazzo del Ghiaccio in via Piranesi 14, che si tiene sabato 18 e domencia 19 febbraio.

Oltre cento, i produttori da tutta Italia e dall'estero. I vini saranno in degustazione con il solo biglietto d'ingresso e si potranno acquistare direttamente dai produttori. Presenti anche banchi dedicati agli alimenti artigianali e all'editoria specializzata. Parallelamente, all'interno della panoramica Sala Piranesi, incontri e degustazioni a tema guidate da Samuel Cogliati. Queste ultime sono a numero chiuso con un biglietto aggiuntivo.

Nel pomeriggio di domenica 19 febbraio è disponibile un'area piccoli dove i genitori che lo desiderano possono affidare i loro bambini a un'animatrice. Di sera inoltre decine di eventi Live Wine Night organizzati nei locali selezionati della città. Live Wine è il più importante evento del vino artigianale mai realizzato a Milano, in collaborazione con la manifestazione Vini di Vignaioli-Vins de Vignerons e l'Associazione Italiana Sommelier Lombardia.

Tutte le info su www.livewine.it 

Forte ripresa - dopo la crisi 2014-2015 - dei prezzi all'origine, soprattutto nella seconda parte dell'anno. Produzione in crescita del 5,1%, scorte in calo del 2,2%. Più di 2.300 azioni di vigilanza e 2.500 analisi sul prodotto all'estero. Bene i consumi interni (+0,3%) e l'export (+5,8%). 15 milioni di nuovi investimenti.

Bologna, 24 gennaio 2017 - Dopo un 2015 che sarà ricordato come uno degli anni peggiori dell'ultimo decennio (quotazioni medie a 7,65 euro/kg, con un solo precedente peggiore nel 2008, fermo a 7,40 euro/kg), per il Parmigiano Reggiano il 2016 si è chiuso all'insegna di una decisa ripresa.
La svolta più marcata è venuta nella seconda parte dell'anno, quando i prezzi all'origine sono balzati dai poco più di 8 euro/kg di giugno ai 9,66 euro/kg di dicembre, consentendo di chiudere l'anno con una quotazione media pari a 8,63 euro/kg, con un incremento del 12% rispetto al 2015.
"Una decisa inversione di tendenza - sottolinea il presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano, Alessandro Bezzi - che continuiamo a registrare anche in queste prime settimane del 2017, con quotazioni vicine ai 10 euro/kg".
"Siamo lontani - spiega Bezzi - dalle quotazioni medie del 2011 e 2012 (rispettivamente 10,76 e 9,12 euro/kg),ma gli attuali valori, uniti alla buona tenuta dei consumi interni, ad un flusso di esportazioni che continua a crescere in modo rilevante e ai nuovi investimenti previsti dal piano quadriennale del Consorzio, creano condizioni complessive in grado di offrire migliori prospettive a quei 3.000 allevatori e 339 caseifici artigianali che compongono il nostro sistema e che nel 2014 e e 2015 hanno pagato il prezzo di una pesante crisi".

I dati forniti dal presidente Bezzi e dal direttore Riccardo Deserti confortano queste previsioni, a partire da un andamento dei consumi interni che ha registrato un incremento dello 0,3%, per arrivare poi al + 5,8% segnato dai mercati esteri, che con oltre 49.000 tonnellate rappresentano ora il 37% sul totale, con una quota raddoppiata negli ultimi dieci anni.

"In Italia - spiegano Bezzi e Deserti - gli effetti positivi delle nuove azioni del Consorzio a sostegno dei consumi si sono avvertite soprattutto nel dettaglio tradizionale e nelle vendite dirette (anche online) da parte dei caseifici, ma anche all'interno della GDO, con vendite sostanzialmente stabili in presenza di una flessione degli altri formaggi duri Dop e di una crescita dei prodotti similari non Dop del 2%".
L'export e le nuove prospettive
Decisamente positivi, e per alcuni aspetti sorprendenti, i dati sull'export, che stanno registrando un testa a testa tra USA e Francia, per molti anni indiscusso mercato leader per il Parmigiano Reggiano. "Se si considera il fatto che proprio negli Stati Uniti e in Canada registriamo il concentrarsi di imponenti fenomeni di imitazione e di "italian sounding" che disorientano e danneggiano consumatori e produttori - sottolineano il presidente e il direttore del Consorzio - è evidente che questa crescita è particolarmente importante e rende evidente l'efficacia delle azioni intraprese in questi anni con le catene distributive nordamericane e gli esportatori, ma anche delle azioni di informazione e di denuncia rispetto a pratiche che in quei Paesi sono comunque ritenute legittime e non contrastate per legge, come invece accade nell'Unione Europea".-

Sulle prospettive future del Parmigiano Reggiano, orientate ad un cauto ottimismo, incide anche il calo delle scorte nei magazzini, con giacenze che al novembre 2016 apparivano del 2,2% inferiori a quelle dello stesso mese 2015.

La produzione e i nuovi investimenti per 15 milioni
"L'insieme di questi fattori, ma soprattutto le nuove risorse che il Consorzio investirà a sostegno dei consumi - sottolinea Bezzi - consente di valutare senza eccessive preoccupazioni la crescita della produzione registrata nel 2016, che ha visto salire a 3.469.000 il numero delle forme, con un aumento del 5,1%".
"Nel prossimo quadriennio - spiega al proposito il presidente del Consorzio - investiremo 15 milioni in più sulla comunicazione in Italia e all'estero e sulla vigilanza (in particolare sul prodotto grattugiato, cui sono destinate nuove risorse per 1,25 milioni), e a questa cifra si aggiungeranno i flussi derivanti dalla contribuzione differenziata legata ai piani produttivi (una contribuzione aggiuntiva, in sostanza, a carico di quanti non rispettano i livelli produttivi assegnati), che per il 2016 ammonteranno a circa 5 milioni".
"In un quadro di regole stabilite dai piani produttivi - che per il 2017 prevedono un incremento dello 0,8% della produzione rispetto ad una quota di riferimento che ammonta a 17.620.000 quintali di latte destinato alla trasformazione - nostro obiettivo - prosegue Bezzi - non è comunque quello di "ingessare" la produzione, ma, al contrario, quello di aumentare le vendite in Italia e di rafforzare ulteriormente i progetti con gli esportatori per conquistare nuovi mercati, rafforzando ulteriormente anche tutto il sistema di vigilanza e di contrasto alle imitazioni".

La vigilanza e il contrasto alle imitazioni ed evocazioni
Anche su questo versante il 2016 ha evidenziato significativi valori.
"La vigilanza sulle imprese che sono legate in vario modo al Parmigiano Reggiano - sottolinea il direttore Riccardo Deserti - ha comportato non solo una selezione di qualità su tutte le forme prodotte, ma 2.325 azioni di vigilanza che hanno incluso 1.980 punti vendita, cui si sono aggiunte 650 imprese della ristorazione italiana e altrettante realtà della distribuzione in 20 Paesi esteri, con oltre 2.500 analisi sul prodotto".
"Nei primi dieci mesi del 2016, e nella sola Unione Europea - prosegue Deserti - il Consorzio ha messo in atto più di quaranta azioni di contrasto in sede stragiudiziale, amministrativa e di denunce che hanno portato a interventi d'ufficio da parte delle autorità competenti in otto Paesi europei: emblematico, al proposito, quello avvenuto al Sial di Parigi, ma anche lo "stop" imposto in Polonia al deposito del marchio "Parmezza".

Cinque interventi di diffida sono poi stati messi in atto negli Stati Uniti a carico di altrettante società che proponevano salse, formaggi (alcuni contenenti anche cellulose), piatti pronti o confezioni di grattugiato ingannevolmente ispirate al Parmigiano Reggiano, tre in Vietnam, con opposizione del Consorzio al deposito dei marchi "Reggianto", "Parmesan" (denominazione in uso esclusivo al Consorzio) e addirittura "Parmigiano Reggiano", precedute dal nome del produttore. Sui canali web sono stati effettuati 390 interventi di rimozione di offerte e siti ingannevoli, mentre altre opposizioni a registrazioni di marchi evocativi sono poi state messe in atto in Giappone, Argentina (tutti con 2 tentativi di falsi richiami al Parmigiano Reggiano), Bolivia, Cina , Colombia (tentativo di deposito del marchio "Parmessano") e Ucraina (diffida rispetto al deposito del marchio "Parmedzyano").

"Questo significa - conclude Deserti - che il sistema di vigilanza funziona, ma che è contemporaneamente necessario continuare ad investire per bloccare questi fenomeni, non solo per contrastare azioni sleali, ma per creare nuovi spazi all'affermazione commerciale del Parmigiano Reggiano e, conseguentemente ampliare le opportunità di reddito per i produttori".

Informatore Agrario: pomodoro da industria 2016 in rosso e ombre sul 2017. Per il pomodoro italiano da industria coltivato nel Nord Italia è rosso anche il bilancio.
Verona, 24 gennaio 2017.
L'anno scorso, infatti, gli agricoltori non solo hanno dovuto patire un calo del prezzo del 7,4% rispetto al 2015, ma hanno dovuto anche sborsare collettivamente 2 euro per tonnellata a titolo di penalità per lo sforamento dell'obiettivo di produzione stabilito.

Un eccesso di offerta, quello della scorsa campagna di raccolta, che ha provocato un elevato livello delle giacenze di prodotto trasformato che deve essere ancora smaltito. Il settimanale L'Informatore Agrario, in uscita domani (25 gennaio ndr), nel fare il punto sul mercato del pomodoro italiano, prevede ombre anche sulla campagna 2017 per la quale si teme di bissare sia la riduzione produttiva del 6% già registrata l'anno scorso, che una ulteriore diminuzione del prezzo all'origine della filiera di trasformazione.
L'Italia è il primo Paese produttore di pomodoro da industria nell'Unione Europea, mentre al livello mondiale si posiziona al terzo posto dopo Usa e Cina. www.informatoreagrario.it

Edizioni L'Informatore Agrario, è la casa editrice, con sede a Verona, che da 70 anni offre un servizio di informazione e formazione agli imprenditori agricoli. Tre le testate di riferimento: il settimanale dedicato all'agricoltura professionale L'Informatore Agrario, il mensile per l'agricoltura part-time e hobbistica Vita in Campagna e MAD – Macchine Agricole Domani, dedicato al mondo della meccanica agraria, oltre a un ampio catalogo di libri e altri supporti multimediali su temi specializzati.

Editoriale: "Angeli" in carne e ossa in lotta contro una "sfiga" disumana. Non si arresta la crescita del Parmigiano Reggiano. La ricetta da Provare: conchiglioni "Andalini", zucchine, ragù di cozze e zeste al limone. Cereali e dintorni. Minori danni riscontati in Argentina. Il sogno della Collina Reggiana. Parmigiano Reggiano: +12% quotazioni nel 2016. Bene export e consumi interni. Informatore Agrario: pomodoro da industria 2016 in rosso e ombre sul 2017. Maestri di innovazione e divulgazione dello Champagne.

SOMMARIO Anno 16 - n° 04 29 gennaio 2017
1.1 editoriale "Angeli" in carne e ossa in lotta contro una "sfiga" disumana.
2.1 lattiero caseario Non si arresta la crescita del Parmigiano Reggiano.
3.1 ricetta "gustosa" La ricetta da Provare: conchiglioni "Andalini", zucchine, ragù di cozze e zeste al limone
4.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Minori danni riscontati in Argentina.
5.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Minori danni riscontati in Argentina.
5.1 Vini e novità Il sogno della Collina Reggiana
6.1 parmigiano reggiano Parmigiano Reggiano: +12% quotazioni nel 2016. Bene export e consumi interni
7.1 pomodoro in crisi Informatore Agrario: pomodoro da industria 2016 in rosso e ombre sul 2017
8.1 champagne Maestri di innovazione e divulgazione dello Champagne
9.1 promozioni "vino" e partners
10.2 promozioni "birra" e partners

20170129-cibus-COP

Il mercato è in un momento di pausa, molto lentamente perde qualche posizione e intanto in Argentina le previsioni del tempo sono migliorate.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 26 gennaio 2017
Le preoccupazioni, legate ai potenziali danni al raccolto del seme e del corn, dovuti alle forti piogge e alle inondazioni, stanno diminuendo.
L'aggiornamento ufficiale si avrà entro domani quando il Ministero dell'Agricoltura Argentino divulgherà i dati.
In Brasile, il raccolto del seme è sempre definito " eccezionale" per ora è stato raccolto il 2,2% su base nazionale (l'anno scorso, a quest'epoca, era il 1,5%) e nel Mato Grosso è al 11,5 % (l'anno scorso 8%). Nella mattinata di ieri, il mercato del seme e della farina era in fase di leggera discesa.

Il mercato di mercoledi 25/1: la farina di soya proteica a 378 Euro partenza al porto di Ravenna e Venezia, e 377 per il febbraio dicembre, mentre il 2018 368 da gennaio a dicembre. Si segnala comunque scarsità di farina di soya ai porti e che anche gli importatori nei giorni scorsi hanno riacquistato alcune loro posizioni in attesa di arrivi di merce. Mercato dei cereali sui silos interni è sempre tenuto stante la carenza di merce per i soliti problemi logistici. Prezzi quindi a 378 al porto e 380/382 nei silos interni per la merce di qualità, per il 103 di base il mercato gira a 175 euro partenza silos interni; più caro in Piemonte e poco più offerto in Veneto. Sempre ben tenuto il mercato del seme di soya.

Comunque il mercato domestico dei cereali è ancora poco liquido. Limitata è la quantità di merce disponibile ma sono restii a vendere anche i detentori che sperano in valori più favorei, difficili comunque da realizzarsi posto la stagnazione dei consumi.
Il cereale più tenuto e ricercato è il grano panificabile di base, fermo l'orzo, mentre più offerti sono i grani di qualità.

Per il mercato delle Bioenergie si segnala il ridimensionamento dei cruscami di grano tenero e duro, che ha dato il via a contratti di farinaccio da febbraio a giugno a 135 euro e di crusca a 118/120/122 euro, mentre è caccia al mais tossinato o di bassa qualità per i quali la merce in farina si posiziona da 160 euro partenza, sino a 170 euro arrivo.

Elevato è il livello di aspettativa riguardo alle mosse di Donad Trump e del suo Governo, tutto orientato, almeno a parole, alla difesa del mercato interno. La preoccupazione aleggia tra gli operatori statunitensi, tant'è che, nei giorni scorsi, almeno una trentina di grandi operatori di mercato hanno indirizzato al Presidente i loro timori per eventuali contraccolpi al mercato agricolo a seguito delle prospettate misure protezionistiche. Gli USA, occorre considerare, esporta prodotti agricoli per 38 miliardi di Dollari.

Indicatori internazionali 26 gennaio 2017


l'Indice dei noli è sceso a 862 punti, il petrolio è attorno a 53$/bar e l'indice di cambio segna 1,07394.

 

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

Officina Commerciale Commodities srl - Milano

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            Andalini Pasta dal 1936

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Nessun produttore nello specifico, nessuno schema prefissato, solo strategia ideata e promossa da Marco Maestri e Fabiano Stabile e la loro iniziativa volta a creare un'accademia del vino che si occupi stabilmente di Champagne a Reggio Emilia.

da L'Equilibrista

Reggio Emilia, 25 gennaio 2017

Un'Accademia dello Champagne è un'idea che viene a pochi, soprattutto a coloro che, in periodi scarsi di idee, decidono che sia quello il momento di sferzare il mercato ponendo l'accento su innovazione e passione, ancora oggi le sole leve delle quali imprenditori e visionari non possono fare a meno.
Entro nell'Accademy e capisco subito che il format delle serate, il tema della divulgazione come conoscenza, il logo scelto e l'offerta così coinvolgente presentata dai titolari Marco Maestri e Fabiano Stabile, è ben amalgamata e spinta da una grande voglia di fare.

Tutto inizia quando i due ideatori del progetto partono per la Francia per un viaggio di piacere e di scoperta che li ha portati a capire le potenzialità di questo grande prodotto e soprattutto la sana motivazione che li muove nell'andare a scoprire le Terre di Francia.
Per comprendere e fare esperienza sul campo, non c'è nulla di meglio che incontrare direttamente gli esperti ed è così che iniziano una serie di viaggi che li porteranno da Moet Chandon a Taittinger, Ulysse Collin (direttamente con Olivier Collin) e Jacques Selosse (accolti proprio da Anselme Selosse), si spostano ancora e visitano Dom Pérignon facendo alcune degustazioni private proprio con Richard Geoffroy.
Qualche tempo dopo, ormai motivatissimi e affamati di conoscenza, incotrano la cantina Louis Roederer, anche qui con degustazioni private guidate da Jean-Baptiste Lécaillon per poi proseguire con GH Mumm dove anche qui le le loro emozionanti esperienze la fanno da padrone, per chiudere poi citando la visita presso Drappier sempre correlata dalle esclusive degustazioni private.

Accademia Champagne Reggio Emilia1

Mi sembra subito chiaro che sono davanti a qualcosa di cui vale la pena scrivere perchè insieme alla consapevolezza ed alla crescita professionale che Marco e Fabiano hanno fatto visitando queste grandi Maison, cresce in loro l'idea e la voglia di far vivere anche agli altri le loro stesse sensazioni portando una piccola parte di Francia proprio qui, nella loro Reggio Emilia.

E così, quello che era cominciato per gioco, si sta trasformando in qualcosa che ancora non ha una mission precisa, ma ha una sede, una cantina fornitissima ed una grande voglia di crescere, tanto che gli eventi sono ben strutturati e proprio lo scorso 23 Febbraio è stata ospitata la prestigiosa Masterclass della Maison Tattinger.
Nelle serate, che normalmente durano un paio di ore, sono descritte le zone, i vitigni utilizzati, le metodologie di allevamento ed ovviamente la parte più bella...la degustazione!

Accademia Champagne Reggio Emilia0

Per qualsiasi riferimento, Marco Maestri e Fabiano Stabile saranno a disposizione per prenotazioni e descrizioni degli eventi che si terranno presso la sede di Reggio Emilia in via Terezin 13.

Contatti e info :
- Facebook: ACCADEMIADELLOCHAMPAGNE di Maestri e Stabile
- E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

L'Equilibrista

Cede il latte spot, in flessione il burro, la crema e la panna. Invariati invece i listini del Grana Padano mentre risulta ancora in crescita il prezzo all'ingrosso del Parmigiano Reggiano.

di Virgilio Parma 25 gennaio 2017

LATTE SPOT Ancora un nuovo passo in discesa per il latte spot. L'ultimo dato con segno positivo risale ormai al 21 novembre scorso. Alla borsa di Verona il latte crudo spot nazionale è calato a tra 38,66 e 39,69€/100 litri di latte, l'intero pastorizzato spot di provenienza estera si è fermato tra 35,57 e 36,60 € e infine lo scremato pastorizzato spot estero con una perdita del -3,23% si ricolloca tra 15,01 e 16,04€/100 litri di latte.

BURRO E PANNA 12 centesimi al kg. è la flessione registrata dal burro quotato a Milano. Crolla la crema a uso alimentare che lascia sul campo il 5,88% e il 6% la panna quotata a Verona. Cala di 5 centesimi anche lo zangolato parmense ma con una prospettiva negativa, almeno osservando la flessione registrata alla borsa di Reggio Emilia nella mattinata di ieri.

Borsa di Milano 23 gennaio: (-)
BURRO CEE: 4,03€/Kg
BURRO CENTRIFUGA: 4,18€/Kg.
BURRO PASTORIZZATO: 3,08€/Kg.
BURRO ZANGOLATO: 2,88€/Kg.
CREMA A USO ALIMENTARE (40%mg): 1,92/Kg. (-)
MARGARINA dicembre 2016: 1,5 -1,11€/kg (+)

Borsa Verona 23 gennaio: (-):
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 1,90 - 2,00 €/Kg. (-)

Borsa di Parma 20 dicembre 2017: (-)
BURRO ZANGOLATO: 2,60€/Kg.
Borsa di Reggio Emilia 24 gennaio 2017 (-)
BURRO ZANGOLATO: 2,48 - 2,48 €/kg.

GRANA PADANO Invariati da tre settimane i listini del Grana Padano DOP.
- Grana Padano 9 mesi di stagionatura e oltre: 7,15 - 7,25 €/Kg.
- Grana Padano 15 mesi di stagionatura e oltre: 7,85 -8,45 €/Kg.

PARMIGIANO REGGIANO Prosegue l'inesorabile risalita del Parmigiano Reggiano che anche nell'ultima seduta della borsa merci comprensoriale di Parma incrementa i listini di altri 5 centesimi.
- Parmigiano Reggiano 12 mesi di stagionatura: 9,65 - 10,20€/Kg.
- Parmigiano Reggiano 24 mesi di stagionatura: 10,85 - 11,40€/Kg.

(Per la Galleria immagini con i grafici Clal - Scorerre la pagina verso il basso)

20170109-latteSpot-scr-estero 

 

 

LOGO Mulino Alimentare 

 

Il mercato del seme e della farina sta mostrando un leggero calo ma la tendenza ribassista si presume non sarà così rapida come lo è stata la crescita. Dall'Argentina segnali leggermente più rassicuranti.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 23 gennaio 2017
Dopo i rialzi, determinati prevalentemente dalle previsioni del tempo in Argentina (piogge al centro e siccità al sud), sembra ora possa esserci una pausa di riflessione. La borsa di Rosario ha dato le stime di raccolto del seme di soya a 52,9 milioni di tonnellate contro il precedente di 54,40 e contro il dato USDA di 57. E' evidente quindi che i danni da maltempo non sono così gravi come ipotizzato e perciò, nonostante il perdurare di uno stato di tensione sul comparto soia, le previsioni sono generalmente più ottimistiche.
Il mercato del seme e della farina sta mostrando un leggero calo ma la tendenza ribassista si presume non sarà così rapida come lo è stata la crescita.

Nella giornata odierna il mercato ha così reagito: la farina di soya proteica a 382 Euro partenza al porto di Ravenna e Venezia, e 381 per il febbraio dicembre, mentre il 2018 369 da gennaio a dicembre. Mercato dei cereali sui silos interni sempre tenuto stante la carenza di merce per i soliti problemi logistici, quindi merce a 378 al porto e 382/384 nei silos interni per la merce di qualità per il 103 di base il mercato gira a 175 euro partenza silos interni ma è più caro in Piemonte e poco più offerto in Veneto.
Si cominciano a segnalare acquisti maggio giugno a 183 reso Brescia ma anche un luglio agosto a 195 euro. Un valore che potrebbe essere il risultato dei timori di una siccità che grava sul Nord Italia e che sta diventando il nuovo fattore destabilizzante.
Comunque il mercato dei cereali domestico si dimostra ancora è ancora poco liquido con "poca presenza di merce".

Per il mercato delle Bioenergie si segnala l'inizio del ridimensionamento dei cruscami di grano tenero e duro, mentre è caccia al mais tossinato o di bassa qualità.
Per ipotizzare una migliore stabilità occorre attendere che il mercato risenta del peso dei raccolti del Brasile, e di una ripresa del bel tempo in Argentina ma anche quelle che saranno le mosse del governo Trump sulla difesa del mercato del lavoro USA e le ipotesi di protezionismo.

Indicatori internazionali 23 gennaio 2017


l'Indice dei noli è fermo a 925 punti, il petrolio è attorno a 53$/bar e l'indice di cambio segna 1,07396.

 

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

Officina Commerciale Commodities srl - Milano

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            Andalini Pasta dal 1936

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Editoriale: Informazione e verità a "Paperopoli". Scivola ancor più il latte spot. Grana Padano in stand by. Cereali e dintorni. L'impennata della Soia potrebbe trascinare anche i cereali. MARCA 2017: un'edizione da record. FARM RUN. Dura sul campo ma accogliente fuori. Bonifica Parmense. Avviata la campagna degli interventi operativi 2017. Prodotti Dop: Ismea in aiuto ai Consorzi contro le truffe.

SOMMARIO Anno 16 - n° 03 22 gennaio 2017
1.1 editoriale Informazione e verità a "Paperopoli".
2.1 lattiero caseario Scivola ancor più il latte spot. Grana Padano in stand by.
3.1 eventi Apre "Marca 2017". A Bologna la fiera del private label.
4.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. L'impennata della Soia potrebbe trascinare anche i cereali.
5.1 truffe DOP Prodotti Dop: Ismea in aiuto ai Consorzi contro le truffe
5.2 dissesto idrogeologico Bonifica Parmense. Avviata la campagna degli interventi operativi 2017
6.1 distribuzione organizzata MARCA 2017: un'edizione da record
8.1 eventi e territorio FARM RUN. Dura sul campo ma accogliente fuori.
9.1 promozioni "vino" e partners
10.2 promozioni "birra" e partners

Cibus-3-2017-COP

Borriello (ISMEA): Il progetto della piattaforma informatica fornirà un supporto efficace all'azione di vigilanza dei Consorzi di tutela.

Roma, 19 gennaio 2017 - Salvaguardare il consumatore finale, garantendo l'autenticità dei prodotti Dop e consentendone la corretta identificazione: questo l'obiettivo dell'incontro "L'evoluzione dell'attività di vigilanza tra nuove tecnologie e sinergie tra consorzi", che si è svolto il 18 gennaio 2017 presso il Ministero delle Politiche Agricole in Via XX Settembre, organizzato da Consorzio Prosecco DOC e Consorzio Mozzarella di Bufala Campana DOP.

Una collaborazione Nord-Sud, quella dei due Consorzi, che si materializzerà in una attività "anti-truffa" su 7 regioni interessate equivalenti al 35% del territorio nazionale (Campania, Sicilia, Puglia, Calabria, Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia) per un totale di circa 1.000 controlli che saranno effettuati nei canali della GDO, Ho.Re.Ca, negozi specializzati e gastronomie.

Una attività che si aggiungerà a quelle già esistenti (il Ministero delle Politiche Agricole ha ricordato tra l'altro le cooperazioni operative attivate con i principali players dell'e-commerce, da Ebay ad Alibaba, e con le altre Agenzie di controllo estere, sempre con il forte coinvolgimento dei Consorzi di Tutela) e alla quale Ismea fornirà, forte dell'esperienza acquisita negli anni, un supporto tecnologico fondamentale.

I dati raccolti durante le azioni di controllo infatti, che consistono nella verifica di corretta presentazione ed etichettatura, nella rilevazione della presenza di prodotti evocativi, nella vendita di prodotto sfuso e nel corretto utilizzo della Denominazione nei prodotti trasformati, saranno caricati nella piattaforma informatica predisposta da ISMEA, che agevolerà la registrazione delle verifiche svolte e consentirà di svolgere analisi statistiche oltre che una mappatura delle aree controllate, come ha ricordato nel corso dell'incontro Raffaele Borriello, Direttore Generale ISMEA: "In questi anni - ha affermato il DG - ISMEA ha stretto una collaborazione molto solida con il mondo delle Indicazioni Geografiche fornendo il proprio contributo su diversi fronti: dal monitoraggio del settore alla formazione degli operatori e dei consorzi. Il progetto della piattaforma informatica fornirà un supporto efficace all'azione di vigilanza dei Consorzi di tutela. Partiamo con la collaborazione con due Consorzi di tutela di assoluto rilievo nel mondo delle IG ma l'ambizione è quella di far diventare la piattaforma un riferimento per tanti Consorzi che riterranno utile lo strumento".

Alcuni momenti della riunione operativa di inizio anno delle maestranze del Consorzio della Bonifica Parmense, propedeutica agli interventi di pianificazione del dissesto idrogeologico per l'attività 2017 nel territorio parmense

Parma, 20 gennaio 2017 - "La riunione propedeutica di tutti i tecnici della montagna - sottolinea il direttore Meuccio Berselli introducendo i lavori - è importantissima per organizzare tutti i sopralluoghi e tutti i monitoraggi per capire quali sono i punti più critici e i punti in cui il Consorzio di Bonifica dovrà fare gli interventi di mitigazione del dissesto".

"La difesa attiva dell'appennino è un progetto che ormai va verso il sesto anno - sottolinea Matteo Dacci responsabile del progetto - consente di andare direttamente dentro le aziende agricole per seguire le operazioni prima, durante e dopo l'intervento." Una attività di prevenzione che trova nelle aziende agricole un partner ideale in quanto a conoscenza del territorio e che vivono direttamente i problemi della loro zona.

VIDEO: https://youtu.be/dDcXXgRkCmU 

Nell' ordine: 1) intervista a Meuccio Berselli, Direttore Consorzio della Bonifica Parmense; 2) intervista a Matteo Dacci, Responsabile Progetto Difesa Attiva Appennino.

Per l'azienda parmense, che realizza all'estero oltre l'11% del proprio fatturato, il mercato nordamericano è sempre più strategico. Merito della crescita esponenziale dei salami a breve stagionatura: è stata la prima, infatti, a esportare Oltreoceano Strolghino di culatello e Salame Felino. A San Francisco, oltre alle specialità cotte e arrosto, Terre Ducali porta in vetrina la nuova linea di salami ai sapori denominata Allegro.

Parma, 21 gennaio 2016

Anche quest'anno, dal 22 al 24 gennaio Terre Ducali vola a San Francisco per partecipare al Winter Fancy Food Show: questo appuntamento, fortemente caratterizzato in chiave gourmet, richiama nella città californiana oltre 30.000 visitatori professionali, tutti provenienti dal settore della Grande Distribuzione, della ristorazione professionale e dell'industria alimentare, e vede la partecipazione di 1.400 espositori in rappresentanza di 25 differenti Paesi.

Per Terre Ducali, la presenza al Winter Fancy Food Show - che sarà bissata nel corso del 2017 dalla partecipazione al Summer Fancy Food Show di New York e ad altre manifestazioni fieristiche in Texas e California, in collaborazione con IVSI - Istituto di Valorizzazione dei Salumi Italiani - ha una valenza strategica: come spiega il CEO Giulio Gherri, «San Francisco e la città della Grande Mela rappresentano due dei più proficui canali di accesso per l'agroalimentare italiano in Nord America e nei mercati ad esso collegati».

Per il salumificio parmense, il mercato americano ha una valenza sempre più importante. L'azienda, che ha chiuso il 2016 con un fatturato di 25,4 milioni di euro (crescita a doppia cifra rispetto al 2015) realizza infatti all'estero oltre l'11% del proprio fatturato. Se si considera la quota export, l'incidenza del mercato UE è pari al 64%, a fronte di un 36% realizzato dall'azienda nell'area Extra UE, dove Usa e Canada rappresentano i mercati principali. «Per Terre Ducali, il mercato Usa ha conosciuto un vero e proprio boom nel 2016: è stato il primo anno in cui abbiamo potuto commercializzare Oltreoceano Strolghino di culatello e Salame Felino, che rappresentano il nostro core business, insieme alla gamma delle specialità cotte e arrosto. Siamo stati la prima azienda italiana a portare negli States questi due prodotti, espressione della migliore arte salumiera della Food Valley parmense: merito della tecnologia delle alte pressioni, che è in grado di garantire il rispetto delle severe normative sanitarie Usa. Per i consumatori nordamericani, i salumi Terre Ducali sono il massimo della sicurezza alimentare, oltre a essere prodotti di eccellenza, per qualità organolettiche e proprietà nutritive».

Le prospettive di crescita sono rosee anche per il 2017. Il salumificio parmense, infatti, confida di poter avviare già nel secondo semestre l'export di salumi stagionati come coppa, pancetta, guanciale e fiocco di prosciutto: tutti salumi per cui è in corso la validazione dei processi produttivi.

Attualmente, oltre a strolghino di culatello e Salame Felino, Terre Ducali è presente negli Usa con le sue specialità cotte e arrosto, in particolare prosciutto arrosto alla brace, culatello arrosto, porchette arrosto e prosciutto cotto alle erbe. A San Francisco, in occasione del Winter Fancy Food Show, Terre Ducali porta la novità Allegro: piccoli salami ottenuti con carne di culatello, ideali per il momento dell'aperitivo e per il consumo fuori casa. I salami della linea Allegro sono proposti in cinque versioni, ciascuna con un gusto particolare, in linea con le preferenze del mercato americano: al Peperoncino, al Parmigiano Reggiano, al Tartufo, al Pecorino e alla Cipolla.

Le Sinfonie di Agugiaro&Figna Molini presentano Auxilium, Mora e V-Egg, tre nuovi prodotti per l'arte dolciaria in esclusiva a Sigep padiglione B5 stand 34, presso il quale i Maestri Pasticceri proporranno un laboratorio interattivo, animato dalle applicazioni dolciarie dei nuovi prodotti e relative degustazione. 

Parma, 19 gennaio 2017 

Quest'anno le ricerche scientifiche dell'azienda vertono sulla caratterizzazione e l'individuazione nelle farine di eventuali aspetti nutrizionali lavorando su applicazioni innovative e migliorando caratteristiche già presenti nei cereali.
Le Sinfonie è la linea interamente dedicata alla produzione artigianale di pasticceria. Ad oggi si articola in sette referenze di frumento delle migliori qualità e sei varianti di semilavorati per soddisfare al meglio qualsiasi tipo di lavorazione che l'arte dolciaria prevede.
Il 2017 per Agugiaro & Figna e le sue SINFONIE si presenta come un anno di svolta: nuove referenze integrano con un'offerta innovativa e contemporanea l'intera gamma.

AUXILIUM un integratore multivitaminico per pasta madre viva, un complesso in miscela con farina di frumento; MORA una farina integrale da macinazione extravergine che mantiene il germe vitale e le frazioni esterne più nobili e vitali del chicco di grano e V-EGG una speciale miscela per produzioni vegane, un complesso di ingredienti selezionati e miscelati, a base di lecitina di girasole e farina di ceci. Questi i nuovi prodotti, frutto del costante impegno e degli investimenti in ricerca a tutela della tradizione e la sua aderenza ai nuovi stili alimentari di produzione e consumo.

artedolciaria sigep nuove farine artedolciaria farina novita vegana

Con un'esperienza nell'arte molitoria secolare, oggi come allora l'azienda Agugiaro&Figna punta all'eccellenza sia nelle materie prime utilizzate sia in tutta la filiera del processo produttivo. Solo grani pregiati provenienti dalle migliori coltivazioni di tutto il mondo. Dopo una sapiente miscelazione dei grani si procede ad un'attenta macinazione per aver cura di non danneggiare le caratteristiche organolettiche.

AUXILIUM, MORA E V-EGG saranno presentatI a Sigep all'interno del padiglione B5 stand 04 presso il quale i Maestri Pasticceri del Mulino di Agugiaro&Figna proporranno un laboratorio interattivo, animato dalle applicazioni dolciarie dei nuovi prodotti e relative degustazione.


#lesinfonie #storiedifarina

SIGEP 21-25 gennaio Stand Agugiaro& Figna

Di seguito il programma completo delle attività previste:
Ore 10.00-11.00: Alla scoperta della colazione buona e salutare - Degustazione di croissant vegani e croissant rustici.
Ore 11.00: Il rinfresco della salute al lievito madre. Come rinfrescare e mantenere sano il proprio lievito madre. Gli interessati riceveranno una porzione di lievito madre e una dose di Auxilium, il nuovo integratore vitaminico firmato Agugiaro & Figna in collaborazione con l'Università di Parma.
Ore 12.00-14.00: Gusto, leggerezza e salute a pranzo – Degustazione di pane e focaccia con Mora, la nuova farina integrale a macinazione extra vergine Agugiaro & Figna.
Ore 15.00 : Il rinfresco della salute al lievito madre. Come rinfrescare e mantenere sano il proprio lievito madre. Gli interessati riceveranno una porzione di lievito madre e una dose di Auxilium, il nuovo integratore vitaminico firmato Agugiaro & Figna in collaborazione con l'Università di Parma.
Ore 16.00: La Pasqua vegana e la Pasqua integrale – Degustazione di lievitati di pasticceria a base V.egg e Mora, i nuovi prodotti 2017 Agugiaro & Figna secondo gli stili alimentari contemporanei.
Tutto il giorno: Gallette dolci e biscotti da caffè vegani, buoni e rispettosi per la vita sotto ogni punti di vista.

Giovedì, 19 Gennaio 2017 17:36

MARCA 2017: UN'EDIZIONE DA RECORD

"La marca del distributore alla sfida dei nuovi processi di acquisto". Il focus del convegno di apertura.

18 gennaio 2017, Bologna - Grande successo, oggi, per la giornata di apertura di "Marca 2017", la due giorni dedicata al mondo della Marca del Distributore, organizzata da BolognaFiere in collaborazione con ADM.
"Abbiamo aperto oggi un'edizione di Marca che conferma il positivo trend evidenziato dalla manifestazione negli ultimi anni - dichiara Franco Boni, Presidente BolognaFiere - con un'ulteriore significativa crescita nelle presenze e nella superficie espositiva, che evidenzia il dinamismo di un settore in espansione nel quale trova ampie opportunità di business il tessuto imprenditoriale del nostro Paese. Il supporto che la manifestazione offre, anche in termini di internazionalizzazione del made in Italy - prosegue il Presidente Boni - ci spinge a ricercare, assieme ai nostri Partner, sempre nuovi strumenti per la business community di riferimento".

Durante il Convegno di apertura, organizzato da ADM sul tema: "Marca del Distributore alla sfida dei nuovi processi di acquisto", è stata presentata l'interessante ricerca di GFK con l'intervento "I nuovi processi d'acquisto dei consumatori".

Secondo la ricerca GfK illustrata al convegno Marca 2017 "in un clima di insicurezze diffuse, la Distribuzione Moderna, comunica piacere e benessere nel fare la spesa per tutti i segmenti della popolazione, dai meno attrezzati culturalmente ed economicamente, ai più esperti e di buone risorse. Perché la Distribuzione Moderna, riconoscono le persone che la frequentano, mai come oggi appare in grado di intercettare e soddisfare bisogni e attese, con prodotti di marca propria e di marca industriale, e con prezzi alla portata di tutti i portafogli. In questo quadro la Marca del Distributore (MDD) sta diventando un riferimento importante e assume i valori e la reputazione dell'insegna. Viene sempre più considerata come una marca a tutti gli effetti, con degli specifici plus: ottimo rapporto qualità-prezzo, ampiezza dell'offerta anche nei segmenti più innovativi e premium, un suo ruolo positivo per la crescita del Paese. Il contatto diretto con il produttore-distributore, l'insegna stessa, diventa la filosofia della marca, un orientamento di rilievo per tutti i segmenti di responsabili d'acquisto. Un prodotto, infine, con ulteriori prospettive di crescita: il 78% degli italiani si dichiara propenso ad acquistare prodotti della MDD" commentano a doppia voce Giuseppe Minoia e Gianluca Nardone di GFK.

Grande attenzione anche per l'intervento di Guido Cristini - Professore di Marketing dell'Università di Parma incentrato sul "Segmento Premium: la svolta di qualità della MDD".
Per la Marca del Distributore (MDD) il 2016 appare un anno di svolta nel quale si assiste ad una crescita (+0,3 di quota) per una quota che si attesta al 18,6%. Tra i fattori di successo va segnalato il rilevante sviluppo dei segmenti premium. Si tratta di prodotti che per qualità, varietà, sostenibilità ed etica non sono inferiori ai prodotti più qualificati presenti nel mercato. L'universo "del premium" a MDD è cresciuto del 15% nel corso dell'ultimo anno e rappresenta sempre di più una scelta importante e riconosciuta dallo stesso consumatore finale.
"Il successo che la Marca del Distributore ha riscosso nel 2016 è il risultato di una straordinaria attività di progettazione e di sviluppo che la distribuzione ha saputo realizzare, in particolare nell'universo del "Premium", dove i fattori di scelta del consumatore sono la qualità, l'innovazione, la sostenibilità e la varietà. In questo senso le Marche del Distributore premium rappresentano una significativa opportunità per piccole imprese industriali che possono così fare conoscere al grande pubblico quei giacimenti di qualità, di eccellenza e di sostenibilità che altrimenti sarebbero confinati unicamente in micro territori, secondo modalità e logiche artigianali." - aggiunge Guido Cristini.

Giovanni Fantasia, Amministratore Delegato di Nielsen Italia e Bruno Aceto Ceo di GS1 Italy hanno poi invitato a riflettere su "Il progetto Immagino e nuove viste sui consumi".
Bruno Aceto, ha introdotto il progetto focalizzandosi sui trend in atto: "I consumatori sono alla ricerca di punti di riferimento e i punti di vendita e le marche dispongono di strumenti informativi assolutamente centrali per costruire una relazione di valore con loro: "informare bene" è oggi una delle mission costitutive per le imprese. Manca ancora, tuttavia, una misurazione reale del rapporto tra informazione ricercata e risultati di mercato. L'Osservatorio Immagino Nielsen GS1 Italy nasce per colmare questo vuoto".
"Grazie all'accordo strategico tra Nielsen e GS1 Italy, per la prima volta, è possibile misurare i trend di consumo che svelano come cambiano i comportamenti di acquisto degli italiani» ha dichiarato Giovanni Fantasia, Amministratore Delegato di Nielsen Italia. "Dall'incrocio dei dati Immagino contenenti le caratteristiche dei singoli prodotti con i dati di venduto, di consumo delle famiglie e di fruizione dei media rilevati da Nielsen, è possibile tracciare un quadro di come sia cambiata la dieta degli italiani, individuando gli acquirenti principali per ogni segmento di mercato e identificandone la dieta mediatica che consente alle aziende di ottimizzare gli investimenti media e raggiungere il proprio target in maniera più efficace" ha concluso Fantasia.

"Il convegno di apertura e l'intera kermesse Marca 2017 si confermano un appuntamento imperdibile per tutto il mondo d'imprese, produttive e distributive, che ruotano intorno alla Marca del Distributore. Un evento che invita a riflettere sui fattori di successo che hanno portato la Marca del Distributore ad assumere un ruolo di vera e propria brand e ad essere così apprezzata dai consumatori" – afferma Giorgio Santambrogio, Presidente di ADM. "Un'evoluzione che può essere sintetizzata nel passaggio da "Private Label" a "Marca del Distributore": non siamo, infatti, di fronte solo a una questione semantica, ma a un autentico cambio di posizionamento. Se prima la marca commerciale esprimeva solo un'opportunità di convenienza, ora identifica un mondo di valori, di diversificazione d'offerta, di innovazione che le hanno fatto conquistare un nuovo spazio e un ruolo guida nel panorama del Largo Consumo". – conclude Giorgio Santambrogio, con l'intervento "Siamo l'industria del commercio".

(Galleria immagini fiera - in fondo pagina)

 

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Il burro arretra e si trascina anche la crema. Non si arresta lo scivolone del latte spot mentre prosegue la cavalcata del Parmigiano Reggiano. Il Grana consolida la posizione di due settimane fa.

di Virgilio Parma 18 gennaio 2017

LATTE SPOT Scivola sempre più in basso il latte spot alla borsa merci di Verona. Tra il -2,5 e il -6% la perdita di valore nell'ultima ottava. In particolare, il latte crudo spot nazionale cede il -2,53% fermandosi tra 39,18 e 40,21€/100 litri id latte, mentre più consistente è la perdita dell'intero pastorizzato estero che si colloca tra 36,09 e 37,12€/100 litri di latte (-5,33%). Ancor più marcata la flessione del latte scremato pastorizzato estero, che con un -6,06% arretra tra 15,53 e 16,56€/100 litri di latte.

BURRO E PANNA Dopo un mese e mezzo di stasi, è venuto il tempo di un arretramento anche del burro. A Milano la perdita registrata è di 5 centesimi al chilogrammo. Anche la crema uso alimentare cede (-4,67%), così come la panna di centrifuga veronese (-2,45%). Mantiene la posizione il burro zangolato di Parma, seppure la tendenza ribassista sia stata anticipata dalla borsa reggiana che ha lasciato sul campo 5 centesimi nella seduta di ieri mattina.
Borsa di Milano 16 gennaio: (-)
BURRO CEE: 4,15€/Kg
BURRO CENTRIFUGA: 4,30€/Kg.
BURRO PASTORIZZATO: 3,20€/Kg.
BURRO ZANGOLATO: 3,00€/Kg.
CREMA A USO ALIMENTARE (40%mg): 2,04€/Kg. (-)
MARGARINA dicembre 2016: 1,5 -1,11€/kg (+)

Borsa Verona 16 gennaio: (-):
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 2,00-2,15 €/Kg. (-)

Borsa di Parma 13 dicembre 2016: (=)
BURRO ZANGOLATO: 2,65€/Kg.
Borsa di Reggio Emilia 17 gennaio 2016 (-)
BURRO ZANGOLATO: 2,60 - 2,60 €/kg.

GRANA PADANO Dopo l'impennata registrata negli ultimi tre mesi dell'anno, il Grana padano DOP sta vivendo un periodo di stasi. Confermati quindi i listini milanesi della settimana precedente.
- Grana Padano 9 mesi di stagionatura e oltre: 7,15 - 7,25 €/Kg.
- Grana Padano 15 mesi di stagionatura e oltre: 7,85 -8,45 €/Kg.

PARMIGIANO REGGIANO Prosegue invece l'ascesa del Parmigiano Reggiano, seppure relativamente ai valori massimi, per entrambe la qualificazioni merceologiche stabilite alla Borsa merci Comprensoriale di Parma.
- Parmigiano Reggiano 12 mesi di stagionatura: 9,60 - 10,15€/Kg.
- Parmigiano Reggiano 24 mesi di stagionatura: 10,80 - 11,35€/Kg.

(Per la Galleria immagini con i grafici Clal - Scorerre la pagina verso il basso)

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LOGO Mulino Alimentare 

 

Una sommatoria di fattori hanno scatenato l'impennata della soia. Dai dati USDA, che prevedono una riduzione di 4 milioni di tonnellate di soia, alla situazione meteo sfavorevole in Argentina, i fondi cercano di trarre nuovi vantaggi e spingono al rialzo le quotazioni di soia.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 17 gennaio 2017
I dati USDA, come avevamo anticipato, hanno dato una scossa rialzista ai vari mercati. Le previsioni meteo negative, relativamente alla sconfinata area dell'Argentina, hanno dato ulteriore spinta al mercato producendo una ulteriore ondata di aumenti a partire da venerdì. Una situazione che ha influenzato in modo particolare le quotazioni della soia e che sta coinvolgendo anche il settore dei cereali.

I fondi, come prevedibile, confermano ancora una volta di essere veri padroni delle tendenze del marcato non avendo mai smesso di credere ad un rincaro del comparto soya e ora hanno tutti gli elementi plausibili per dare una ulteriore spinta verso l'alto delle quotazioni.
"..... le Borse di Buenos Aires e di Rosario - scrive un analista - stimano che su un seminativo totale del paese di circa 20 milioni di ettari, potrebbero non riuscire ad essere seminati circa 300/400.000 ettari", mentre un altro stimato analista internazionale (Mr. Cordonnier) stima che questi ettari potrebbero essere 500/600.000. La Borsa di Rosario parla di un possibile raccolto da 53/54 milioni di tonnellate contro la precedente previsione di 56 e l'USDA di giovedì era a 57. Il tutto si riassume in un deficit di max 4 milioni di tonnellate che non sono poca roba ma nemmeno una enormità, comunque sufficienti per giustificare le reazioni ascendenti dei fondi.

Infatti tutto questo ha messo le ali al mercato dei semi di soya e della farina, che logicamente peserà su tutti i proteici, ma potenzialmente in grado di influenzare altri comparti.
La reazione del mercato, a livello prezzi, è stata immediata con la farina di soya proteica a 380 Euro partenza al porto di Ravenna e Venezia. Mercato dei cereali sui silos interni sempre tenuto stante la carenza di merce per i soliti problemi logistici.

Molto ben tenuto il mercato delle farine di soya convenzionali, no Ogm anche e soprattutto per la sostenutezza del mercato del seme di soya nazionale o comunque ogm free. Il differenziale tra convenzionale e geneticamente modificato sulla 44 si attesta ormai a otre 40 Euro tonnellata.

Il mercato delle Bioenergie non è mutato. Prosegue la ricerca sempre più improbabile di mais tossinato. Un momento particolarmente molto condizionato dal mercato dei cruscami e che risente di carenza di merce sia al nord, per il calo del lavoro dell'industria molitoria, sia per gli scarsi arrivi dal sud Italia connessi ai problemi legati alla viabilità.

Le aspettative per una calmierata ai mercati rimangono legate al peso dell'abbondante raccolto brasiliano, a un miglioramento meteo dell'Argentina e alle mosse del Governo Trump.

Indicatori internazionali 17 gennaio 2017


l'Indice dei noli è risalito a 925 punti, il petrolio è attorno a 53$/bar e l'indice di cambio segna 1,06518.

 

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

Officina Commerciale Commodities srl - Milano

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            Andalini Pasta dal 1936

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Editoriale: Toccherà anche a noi. Lattiero, si volta pagina e...tutto come prima. MARCA a Bologna, private label in mostra. Cereali e dintorni. Da USDA dati diversi da ogni previsione. Pomodoro. L'OI Nord Italia interviene sui mancati pagamenti agli agricoltori. Glifosato. La Regione effettuerà il monitoraggio delle acque superficiali. Energia. L'ambizioso piano della Regione Emilia Romagna.

SOMMARIO Anno 16 - n° 02 15 gennaio 2017
1.1 editoriale Toccherà anche a noi!
2.1 lattiero caseario Si volta pagina e... tutto come prima
3.1 eventi Marca, 18 e 19 gennaio a Bologna. Private label in mostra
3.2 eventi Marca Formaggi DOP. Mulino Alimentare spa al Marca di Bologna.
4.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercati ancora volatili. Oggi gli attesi dati USDA.
5.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Da USDA dati diversi da ogni previsione.
6.1 Pomodoro Pomodoro. L'OI Nord Italia interviene sui mancati pagamenti agli agricoltori
6.2 ambiente Glifosato. La Regione effettuerà il monitoraggio delle acque superficiali
8.1 energia Energia. L'ambizioso piano della Regione Emilia Romagna
9.1 promozioni "vino" e partners
10.2 promozioni "birra" e partners

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Un appuntamento d'eccellenza per tutta la business community di questo importante settore. A Bologna dal 18 al 19 Gennaio per l'esposizione, la formazione e le tendenze di mercato della distribuzione moderna.

di redazione - Bologna, 11 gennaio 2017 - Sarà inaugurata il prossimo mercoledi 18 gennaio la più importante manifestazione italiana e la seconda in Europa, dedicata alla Marca Del Distributore (MDD). Due giorni in cui tutte le insegne della Distribuzione Moderna sono presenti con i la loro gamma di prodotti e con le novità.

Un appuntamento d'eccellenza per tutta la business community di questo importante settore.

A Marca gli operatori hanno l'occasione per entrare in contatto con espositori qualificati che rappresentano l'industria manifatturiera italiana ed estera, perché la fiera rappresenta il luogo dove le principali Insegne della Distribuzione Moderna operanti in Italia espongono con un proprio spazio espositivo, dove trovare le ultime referenze della MDD lanciate sul mercato.

La manifestazione offre esclusivi strumenti di formazione ed informazione: durante i Convegni vengono analizzati i trend di mercato del settore MDD, l'evoluzione dei consumi e dei comportamenti d'acquisto dei prodotti MDD.

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Dal 18 al 19 gennaio Mulino Alimentare spa sarà presente al Marca di Bologna con le sue ultime novità. "Innovazione nella tradizione" Pav. 15 Stand A22.

Baganzola, Parma, 15 gennaio 2017 - "La forma nella sua confezione migliore" è l'obiettivo che Mulino Alimentare Spa si è posto sin dall'origine.
Confezionare i migliori formaggi DOP della penisola e proporli con la migliore confezione possibile, in termini di estetica, qualità, sicurezza e contributo di servizio.

Mulino Alimentare Spa al Padiglione 15 Stand A22 Vi aspetta al Marca dal 18 al 19 gennaio a Bologna. "Innovazione nella Tradizione".

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Mancati pagamenti ai produttori di pomodoro da industria. L'OI: "Chiederemo i motivi dei ritardi e come si intende sanare la situazione. Verificheremo con le OP creditrici l'affidabilità dell'impegno al rientro E se questo non avverrà renderemo pubblici a tutte le OP i profili dei debitori"

"É previsto che l'OI chieda conto dei motivi dei ritardi del pagamento del pomodoro da industria e di come si intenda sanare la situazione che si è determinata. Verificheremo con le Organizzazioni di produttori creditrici l'affidabilità dell'impegno al rientro. E qualora l'impegno non sia considerato adeguato o sufficiente renderemo pubblici a tutte le Op del pomodoro i profili dei debitori insolventi perché ne traggano le dovute conseguenze. Grazie a queste informazioni tutti i soggetti della filiera potranno orientare al meglio le trattative per la nuova campagna che sono nella fase di avvio. Infine sottoporremo agli organi dell'Interprofessione la decisione sulle conseguenti sanzioni sociali".

Agirà in questo modo l'Organizzazione interprofessionale del Pomodoro da Industria del Nord Italia per fronteggiare il problema del mancato pagamento di una quota di prodotto lavorato nel corso della scorsa campagna.

"La verifica del rispetto della puntualità dei pagamenti alle Op – ha aggiunto il presidente Tiberio Rabboni – è proprio una della regole condivise promosse dall'OI per garantire a tutti gli aderenti trasparenza, equità ed eguali condizioni di competitività. Chi aderisce all'OI, infatti, è tenuto a fornire periodicamente lo stato dei pagamenti effettuati per dare modo all'Interprofessione di rilevare e segnalare agli associati eventuali ritardi o mancati pagamenti. Quello che sta emergendo in questi giorni a proposito di mancati pagamenti è quindi l'esito di una regola condivisa voluta dall'OI. In nessuna altra filiera esiste qualcosa di simile".


(Fonte OI Pomodoro da Industria del Nord Italia 9 gennaio 2017)

Dopo il pressing del Movimento 5 Stelle dal 2018 al via le analisi. Silvia Piccinini, consigliera regionale del M5S: "Soddisfatti ma si è perso molto tempo. Adesso escludere il pesticida dai disciplinari di produzione integrata così come hanno già fatto altre Regioni".

Bologna 10 gennaio 2017 - La Regione effettuerà finalmente il monitoraggio del glifosato nelle acque superficiali. Ad annunciarlo è la stessa Silvia Piccinini, consigliera regionale del M5S, che nelle scorse settimane aveva presentato l'ennesimo accesso agli atti per conoscere quanto la Regione stava facendo per il controllo del pesticida utilizzato soprattutto in agricoltura.
"Anche se con largo e colpevole ritardo, finalmente la Regione ha inserito nei piani di monitoraggio delle acque il glifosato – spiega Silvia Piccinini – Si tratta di una decisione che attendavamo da tempo e che è arrivata anche grazie al nostro pressing su Giunta e ARPAE". Il monitoraggio per il momento riguarderà solo quelle superficiali e 2 invasi per le potabili mentre per quelle sotterranee bisognerà invece aspettare ancora. "Si tratta sicuramente di una notizia molto positiva anche se di negativo c'è che, essendo la Regione in un ritardo siderale su questo argomento, il monitoraggio non inizierà prima della fine del 2017 e in modo strutturale soltanto all'inizio del 2018" aggiunge Silvia Piccinini. La Regione, infatti, solo poco tempo fa ha stanziato i fondi per dotare il laboratorio specialistico di ARPAE (sede di Ferrara) della necessaria strumentazione per procedere con il monitoraggio del glifosato e del suo metabolita AMPA. ARPAE, inoltre, ha attivato le procedure per l'acquisizione di tutta la strumentazione idonea attraverso l'attivazione di una gara europea il cui iter prevede tempi molto lunghi (circa sei mesi). Subito dopo lo strumento sarà sottoposto a collaudo e, previa adeguata formazione specialistica del personale addetto, tarato. "Visto che si dovrà attendere ancora un altro anno per avere i primi campionamenti e risultati chiediamo che in questi mesi di vuoto si porti avanti una convenzione con ARPA Toscana – conclude Silvia Piccinini - Nei mesi scorsi, proprio grazie a un monitoraggio di quel tipo, si dimostrò come il glifosato non fosse presente in Emilia-Romagna semplicemente perché nessuno lo aveva mai cercato. Inoltre è necessario che sia eliminato dai disciplinari di produzione integrata e dalle varie deroghe stagionali così come hanno già fatto altre Regioni".

Energia. Udienza conoscitiva su Piano energetico regionale e Piano di attuazione 2017-2019. Il relatore Iotti (Pd): "Piano ambizioso con risorse finanziarie adeguate" (249 milioni in tre anni)

La commissione Territorio, ambiente e mobilità, presieduta da Manuela Rontini, e la commissione Politiche economiche, presieduta da Luciana Serri, convocate in seduta congiunta, hanno svolto un'udienza conoscitiva sul Piano energetico regionale 2030 e sul Piano triennale di attuazione 2017-2019.

Relatore del provvedimento è Massimo Iotti (Pd). Attraverso il Piano energetico regionale (Per)– ha ricordato un tecnico regionale– la Regione stabilisce gli indirizzi programmatici della politica energetica finalizzati allo sviluppo sostenibile del sistema energetico regionale, specificando gli obiettivi e le relative linee di intervento alla cui realizzazione concorrono soggetti pubblici e privati.

Il Per ha come riferimento temporale il 2030, viene attuato attraverso piani triennali e può essere aggiornato in considerazione di mutamenti del sistema energetico o per renderlo compatibile con gli impegni nazionali sui cambiamenti climatici e con gli obiettivi nazionali di promozione dell'energia elettrica da fonti rinnovabili.

Il Piano di attuazione per il triennio 2017-2019– ha evidenziato il tecnico–, prevede lo stanziamento di circa 249 milioni di euro e ha lo scopo di individuare le azioni e le risorse per contribuire al raggiungimento degli obiettivi indicati nel Per in termini di efficienza energetica, sviluppo delle fonti rinnovabili, ricerca di soluzioni energetiche in linea con lo sviluppo territoriale e l'integrazione delle politiche a scala regionale e locale con quelle a livello nazionale ed europeo.

Massimo Iotti (Pd), relatore del provvedimento, ha sottolineato come il percorso che ha portato all'elaborazione del Per e del Piano triennale sia stato "ampiamente partecipato e altamente qualificato". Gli obiettivi fissati nei Piani, ha evidenziato il consigliere, sono "molto impegnativi", ma le risorse stanziante per gli interventi sono "ingenti e finalizzate a generare un importante effetto moltiplicatore". Infatti – ha concluso Iotti –, il tema del finanziamento e del sostegno creditizio agli interventi è cruciale per l'efficacia dei Piani, così come "è trasversale anche rispetto agli obiettivi occupazionali del Patto regionale per il lavoro". Fabrizia Forni (Tavolo regionale dell'imprenditoria) ha espresso condivisione per l'impostazione del Per, sollecitandone una rapida approvazione in quanto coniuga "sostenibilità ambientale e qualità della vita con sviluppo economico e crescita occupazionale". Ha sottolineato, però, come "sia stata sottovalutata la capacità del sistema produttivo di sostenere finanziariamente gli interventi previsti dal Piano, necessari per conseguire gli obiettivi stabiliti". La sfida a carico della Ragione, quindi – ha evidenziato l'esponente del Tavolo dell'imprenditoria –, sarà di "integrare le risorse stanziate per non gravare troppo le imprese di costi e di dare corso alla massima semplificazione possibile degli iter autorizzativi e amministrativi". Infine, Forni ha sollecitato il sostegno alle Esco (Energy service company, le Società per la fornitura di servizi energetici) di minori dimensioni per consentirne l'accesso al credito, invitando la Regione "ad attivare uno specifico fondo di garanzia". Alberto Conti (Wwf regionale) ha ricordato come l'associazione ambientalista ritenga prioritario "incentivare la realizzazione di impianti per la produzione di energie alternative di piccole dimensioni e ben distribuiti sul territorio regionale, finanziando con particolare attenzione le smart grid (reti energetiche intelligenti)". Infine, ha sottolineato come il finanziamento della riqualificazione energetica degli edifici debba prevedere "forme spinte di incentivazione e sgravio fiscale".

Luigi Giove (Cgil regionale), pur esprimendo apprezzamento per il Per, ne ha ricordato alcune criticità. In merito alla mobilità, ha evidenziato come "il rinnovo del parco dei mezzi di trasporto pubblico e la riduzione delle emissioni inquinanti debbano armonizzarsi con gli indirizzi del nuovo Piano regionale integrato dei trasporti (Prit)". Per quanto riguarda l'edilizia, ha sottolineato come "gli interventi per l'efficientamento energetico degli immobili residenziali e industriali debbano passare attraverso una forte e ben visibile incentivazione fiscale e debbano trovare un raccordo fondamentale con le nuove norme della legge regionale sull'urbanistica di imminente approvazione". Infine, ha invitato la Regione a istituire "il Tavolo regionale degli stakeholder" per monitorare l'applicazione del Piano triennale. Paolo Vettori (Assogasmetano) ha richiamato la necessità di tutelare la mobilità a gas metano, minacciata "dalla sconsiderata incentivazione della mobilità elettrica, peraltro difficilmente raggiungibile a causa dell'insostenibile onerosità degli interventi, e la conseguente repentina diffusione dei veicoli ibridi". Lorenzo Frattini (Legambiente regionale) ha sollecitato la Regione a promuovere con forza "l'obiettivo di una società regionale carbon free", attraverso una collaborazione sinergica fra tutti gli assessorati e le direzioni regionali. Ha poi invitato l'Ente regionale "a perseguire con maggior forza la mobilità integrata e il rafforzamento del trasporto pubblico locale, a partire da quello ferroviario". Inoltre, ha richiamato la necessità di "coinvolgere maggiormente il settore terziario nella direzione del risparmio energetico e della conversione alle energie alternative". Infine, per quanto concerne le biomasse, ha chiesto di "puntare sul biometano" e per quanto riguarda gli inceneritori (termovalorizzatori) ha invitato a "procedere alla loro prevista dismissione", nel timore che il potenziamento del teleriscaldamento, indicato nel Piano, possa rappresentare "un pretesto per mantenerli in funzione. Alberto Sogni (consorzio Leap), portavoce dei tecnopoli, ha espresso soddisfazione per il Piano energetico, invitando la Regione, sull'esempio della Lombardia, a "sfruttare maggiormente il potenziale energetico dei piccoli impianti a biomasse mediante l'introduzione di classificazioni di merito e certificazioni specifiche". Giuseppe Vischetti (Confindustria regionale), pur apprezzando lo sforzo della Regione di andare con decisione nella direzione della semplificazione delle certificazioni e delle procedure amministrative in materia di energia, ha sottolineato l'esigenza "di non disperdere le risorse finanziarie destinate al settore industriale" e ha sollecitato l'Ente regionale a "intervenire sul Governo per integrarle". Vittorio Bardi (associazione "Sì rinnovabili no nucleare") ha invitato la Regione a promuovere nell'ambito delle politiche energetiche "una forte innovazione non solo sotto il profilo tecnologico ma anche sotto l'aspetto culturale, attraverso il massimo coinvolgimento possibile della società regionale". Luigi Castagna (Confservizi regionale), concordando nel definire "sfidanti" gli obiettivi del Per, ha sottolineato la necessità di coinvolgere "in questo processo di sensibilizzazione diffusa non solo le aziende, ma anche le famiglie". Inoltre, di fronte alla proliferazione di decreti in materia energetica, ha evidenziato che "le aziende avvertono soprattutto il bisogno di regole certe e durature". Infine, Castagna ha sollecitato la Regione ad accompagnare l'importante crescita di start up con l'avvio di percorsi di formazione adeguata di operatori energetici qualificati, dato che il vero grande obiettivo è "favorire il processo di sostituzione tecnologica velocizzandone le procedure".

L'assessore regionale al Piano energetico e all'economia verde, Palma Costi, ha concluso l'udienza conoscitiva ricordando che "quello che la Regione sta cercando di fare con il Per è costruire insieme a tutti gli attori le modalità per rendere gli obiettivi concreti attraverso uno stretto raccordo a livello regionale". Non si tratta di un lavoro semplice, ha sottolineato l'assessore, ma "il coordinamento istituzionale con i Comuni, sempre più forte nel corso degli anni, ci rafforza nella convinzione che riusciremo a centrare gli obiettivi prefissati".

(Fonte Regione Emilia Romagna - Luca Govoni/Francesca Mezzadri - 9 gennaio 2017)

La nazionale dei record in sala del tricolore. I riconoscimenti ad una squadra di 42 caseifici che a San Sebastian ha fatto del Parmigiano Reggiano il formaggio più premiato al World Cheese Award 2016. 38 medaglie e tre "Supergold". L'elenco dei caseifici premiati.

Reggio Emilia, 14 gennaio 2017

Saranno premiati martedì 17 gennaio alle 11,00 in Sala del Tricolore, a Reggio Emilia, i 42 caseifici che hanno partecipato alla spedizione della nazionale del Parmigiano Reggiano al World Cheese Awards 2016 di San Sebastian, conseguendo un risultato senza precedenti. Dalla Spagna, infatti, la squadra dei caseifici reggiani, parmensi, modenesi, mantovani e bolognesi è rientrata con 38 medaglie e tre "supergold".
Proprio questi risultati hanno fatto del Parmigiano Reggiano il formaggio più premiato in un concorso internazionale che ha visto scendere in campo oltre 2.000 campioni di formaggi.
E' dunque questa affermazione che il Consorzio di tutela del Parmigiano Reggiano andrà a celebrare il 17 gennaio in Sala del Tricolore.
"In questo luogo storico, dove una settimana fa è giunto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella - sottolinea il presidente del Consorzio, Alessandro Bezzi - renderemo il giusto merito a quanti hanno tenuto alto il nome e il prestigio del nostro formaggio in una severa competizione internazionale molto seguita anche dal mondo della distribuzione e della ristorazione".
La manifestazione, come si è detto, inizierà alle 11,00 e prevede la consegna di attestati di riconoscimento sia ai caseifici che ai casari che hanno "sbancato" a San Sebastian, "sottolineando così - osserva Bezzi - il valore di un lavoro che unisce allevatori e maestri casari, grandi protagonisti di un sistema d'eccellenza che anche nel 2016 ha collocato il Parmigiano Reggiano nella top ten dei grandi marchi mondiali ritenuti più affidabili dai consumatori italiani, unica dop presente nella parte alta della classifica".

Di seguito, l'elenco dei caseifici vincitori a San Sebastian suddivisi per provincia.

Parma

Il Battistero, bronzo categoria "22– 29 mesi"
Caseificio Gennari Sergio e figli, bronzo categoria "Oltre i 30 mesi"
Caseificio Sociale di Ravarano e Casaselvatica, bronzo categoria "18 -21 mesi"
Caseificio Sociale di Urzano, argento categoria "22 – 29 mesi"
Caseificio Sociale Berettinazza, argento categoria "Oltre i 30 mesi"
Caseificio La Traversetolese, oro categoria "22 – 29 mesi", argento categoria "Oltre i 30 mesi"
Caseificio Sociale Palazzo, argento categoria "Oltre i 30 mesi"

Reggio Emilia

Caseificio sociale del Fornacione, Supergold, categoria "Oltre i 30 mesi", oro categoria "Oltre i 30 mesi"
Latteria sociale Barchessone, Supergold categoria "Oltre i 30 mesi", oro categoria "Oltre i 30 mesi"
Azienda agricola Grana d'Oro Vacche Rosse, Supergold, categoria "Oltre i 30 mesi", oro categoria "Oltre i 30 mesi", oro categoria "22 – 29 mesi", bronzo categoria "22 – 29 mesi", bronzo categoria "Oltre i 30 mesi"
Caseificio sociale Castellazzo, argento categoria "18 – 21 mesi", bronzo categoria "22 – 29 mesi", argento categoria "Oltre i 30 mesi"
Caseificio sociale di Cavola, bronzo categoria "22 – 29 mesi"
Latteria San Girolamo, bronzo categoria "22 – 29 mesi"
Caseificio Milanello – Terre di Canossa, bronzo, categoria, "22 – 29 mesi"
Latteria Sociale Roncadella, argento categoria "Oltre i 30 mesi", bronzo categoria "22 – 29 mesi"
Latteria Sociale Nuova, bronzo categoria "22 – 29 mesi"
Latteria Sociale San Giovanni di Querciola, argento categoria "Oltre i 30 mesi"
Antica Fattoria Caseificio Scalabrini, oro categoria "Oltre i 30 mesi"
Latteria Sociale San Pietro Valestra, bronzo categoria "Oltre i 30 mesi"

Modena

Caseificio Dismano, argento, categoria "18 - 21mesi"
4 Madonne Caseificio dell'Emilia, oro categoria "Oltre i 30 mesi", argento categoria "18 – 21 mesi"
Cooperativa Casearia del Frignano, oro categoria "22 – 29 mesi"
Caseificio Punto Latte, argento categoria "22 -29 mesi", bronzo categoria "Oltre i 30 mesi"

Bologna

Caseificio sociale Fior di latte, matricola 3624, oro categoria "22 – 29 mesi"
Caseificio Sociale di Querciola, matricola 3623, oro categoria "22 - 29 mesi"

Mantova

Caseificio Caramasche, argento categoria "Oltre i 30 mesi", bronzo categoria "22 – 29 mesi"
Caseificio Venera Vecchia, argento categoria "Oltre i 30 mesi", bronzo categoria "22 – 29 mesi"

(Fonte: Consorzio del Parmigiano Reggiano)

Meno seme, meno stock e minori semine. I dati USDA hanno scatenato il terremoto sui mercati. Mercato delle bioenergie ancora in difficoltà.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 13 gennaio 2017
I dati USDA di giovedi scorso hanno scatenato un terremoto nel comparto soya e sembrano preannunciarne un altro nel comparo grano. A scombussolare il mercato la stima di una mionore produzione USA di seme pari a circa 2 milioni di tonnellate inferiore a quella degli analisti. Inoltre gli stock di fine raccolto segnano 1,30 milioni di tonnellate in meno. Infine la superficie seminata a grano invernale in USA risulta essere di circa il 10% inferiore rispetto alla campagna precedente, mentre era stato stimato un calo del 5 %.

Questo ha messo le ali al mercato, con i semi di soya che hanno chiuso a + 29 punti, la farina a +13 Dollari, mentre il grano a chiuso a + 7 punti e il mais in trascinamento con un modesto + 1. Quindi i fondi hanno avuto ragione a restare lunghi di posizioni sul comparto soya cosa che ormai si notava da diversi mesi.

Comunque merce non ne manca infatti i dati mondiali il grano a 752,69 milioni di tonnellate contro 751,26 di dicembre- il mais a 1037,93 contro 1039,73 - il seme a 337,85 contro 338. Mentre gli stock sono tutti in linea con quelli degli analisti il grano a 253,29 tonnellate contro una attesa di 252,01 - il mais a 220,98 contro 221,94- e il seme a 82,32 contro 82,58.
Per i prezzi dovremo attendere le reazioni del mercato che comunque saranno significativamente al rialzo per il comparto soya, e quindi per tutti i proteici. Mercato dei cereali sui silos interni sempre più tenuto stante la carenza di merce per i soliti problemi logistici.

Molto ben tenuto il mercato delle farina di soya convenzionale e no Ogm dovuto alla chiusure di impianti sia per il sostegno del mercato del seme di soya nazionale o comunque ogm free.
Intanto i mercati dei cereali esteri continua un momento di stasi, per il mais ma di tensione per i cereali autunno vernino colpiti dal gelo senza avere la protezione del manto nevoso. Adesso vedremo come reagiranno ai dati USDA.

Il mercato delle Bioenergie non è mutato. Prosegue la ricerca sempre più improbabile di mais tossinato. Un momento particolarmente molto condizionato dal mercato dei cruscami e che risente di carenza di merce sia al nord, per il calo del lavoro dell'industria molitoria, sia per gli scarsi arrivi dal sud Italia connessi ai problemi legati alla viabilità.

La situazione del mercato rimane perciò ancora molto complessa.

Indicatori internazionali 13 gennaio 2017


l'Indice dei noli è sceso a 892 punti, il petrolio è attorno a 53$/bar e l'indice di cambio segna 1,06335.

 

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

Officina Commerciale Commodities srl - Milano

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Domenica, 15 Gennaio 2017 08:58

Zootecnia. "Più resa e più benessere"

Da Plantamura srl una proposta per migliorare le performance d'allevamento con la nuova linea "Mangiasano". 

di Virgilio 13 gennaio 2017- Alla Plantamura srl ne sono assolutamente convinti. Il servizio al cliente è il plus più efficace per approdare a un rapporto di lungo periodo e di reciproca soddisfazione. Una partnership più di fatto che formale quella che si viene a realizzare tra allevatore e produttore di alimenti quando a domanda corrisponde immediata risposta coerente con le attese e le aspettative dell'allevatore.

Partiti 40 anni fa, come ha sottolineato Carlo Plantamura durante le occasioni di presentazione della nuova linea "Mangiasano", da alcuni anni la società di Altamura (BA) ha abbandonato la esclusiva commercializzazione di materie prime per dedicarsi a una vera e propria impresa industriale per la produzione di mangimi complessi di alta qualità ma mantenendo intatto il principio che fa del "vicinato", ovvero del servizio specialistico di prossimità alla clientela, il plus aziendale.

La nuova linea "Mangiasano" muove proprio in questa direzione andando a massimizzare l'efficacia produttiva e il benessere animale. Le miscele della nuova linea Plantamura interessano tutti gli allevamenti di bovini, suini e avicoli e, mantenendo fede alla tradizione di servizio impostata sin dalle origini, ogni formulazione può essere calibrata in relazione allo stato della mandria attraverso un approccio assolutamente personalizzato delle diete alimentari, formulate con componenti semplici di alta qualità, alcuni provenienti da agricoltura biologica e miscelati e confezionati in modo esclusivo per soddisfare le esigenze specifiche dell'allevamento.

Una alimentazione sana contribuisce alla salute dell'animale e questa è prodromica a una migliore efficienza produttiva che, nel complesso, si traduce in aumento della resa economica dell'allevamento.

Volatilità ancora accentuata in questo inizio d'anno difficile e confuso. I dati provenienti dall'USDA di questa sera potrebbero attenuare l'incertezza che i mercati manifestano in questo periodo a cavallo dell'anno.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 12 gennaio 2017
Il mercato continua a mantenere una forte volatilità speculativa. Nella serata di martedi, ia fronte di stime ufficiali del raccolto Brasiliano previsto prossimo a104 milioni di tonnellate anziché le stimate 102 dell'Usda di dicembre, i valori della soia sono cresciuti. Una motivazione potrebbe essere la vicinanza dei dati USDA e comunque una certa prudenza dei fondi.
Il mercato resta sopra i 1000 punti per il seme e i 300 dollari per la farina. I fondi difendono le loro posizioni lunghe.

Una panoramica sui prezzi registrati martedi sera: farina di soya proteica partenza porto, 367 pronta, 364 per il febbraio-dicembre 2017, e 359 per il gennaio dicembre 2018, la normale 8 euro in meno, girasole proteico a 194, per il pronto e 195 per il gennaio marzo 17, il girasole normale a 150/148, il mais al porto a 180, il grano zootecnico al porto 185. Mercato dei cereali sui silos interni sempre più tenuto stante la carenza di merce per i soliti problemi logistici.
Ben solido il mercato delle farina di soya convenzionale.
Intanto i mercati dei cereali esteri registra un momento di stasi per il mais e di tensione per i cereali autunno vernini, colpiti dal gelo e privi della protezione del manto nevoso.

Mercato delle Bioenergie: prosegue la ricerca sempre più improbabile di mais tossinato. Un momento particolarmente molto condizionato dal mercato dei cruscami e che risente di carenza di merce sia al nord, per il calo del lavoro dell'industria molitoria, sia per gli scarsi arrivi dal sud Italia connessi ai problemi legati alla viabilità.

Un inizio anno tutt'altro che facile nonostante la ricchezza di commodities e consumi internazionali in linea con le aspettative ma distribuiti in modo difforme per macro aree geografiche.

Indicatori internazionali 11 gennaio 2017

l'Indice dei noli è sceso a 926 punti, il petrolio è attorno a 51$/bar e l'indice di cambio segna 1,05123.

 

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Mercoledì, 11 Gennaio 2017 08:45

Si volta pagina e... tutto come prima

Prosegue la flessione del latte spot. Così come era finito così riprende nel nuovo anno la tendenza del latte spot. Burro stazionario e altrettanto dicasi per i due principali formaggi DOP nazionali.

di Virgilio Parma 11 gennaio 2017

LATTE SPOT Così come è finito, così inizia il nuovo anno. Flessione evidente del latte spot che, nonostante le due settimane di pausa di fine anno, ha proseguito la discesa anche nella prima settimana utile dell'anno nuovo. Molto marcata la linea discendente del latte scremato pastorizzato di provenienza estera, unico comunque a avere confermato il prezzo dell'ultima quotazione (16,56 - 17,60€/100 litri latte). Il latte crudo spot nazionale invece cede il -1,86% (40,21-41,24€/100 litri) e il latte intero pastorizzato estero si pone tra 38,15 e 39,18€/100 litri di latte (-1,32%)

BURRO E PANNA Prosegue la fase stazionaria del Burro. Nessuna variazione è stata registrata relativamente alla Crema milanese mentre è risultata in flessione la panna di centrifuga quotata a Verona, che di fatto si allena con i valori del capoluogo lombardo. In attesa della riapertura della Borsa di Parma a Reggio Emilia il burro zangolato ha fatto registrare la medesima quotazione di dicembre. In crescita la Margarina.

Borsa di Milano 9 gennaio: (=)
BURRO CEE: 4,20€/Kg
BURRO CENTRIFUGA: 4,35€/Kg.
BURRO PASTORIZZATO: 3,25€/Kg.
BURRO ZANGOLATO: 3,05€/Kg.
CREMA A USO ALIMENTARE (40%mg): 2,28€/Kg. (-)
MARGARINA dicembre 2016: 1,5 -1,11€/kg (+)

Borsa Verona 10 gennaio: (-):
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 2,10-2,15 €/Kg. (-)

Borsa di Parma 02 dicembre 2016: (ultima quotazione utile)
BURRO ZANGOLATO: 2,65€/Kg.
Borsa di Reggio Emilia 11 gennaio 2016 (=)
BURRO ZANGOLATO: 2,65 - 2,65 €/kg.

GRANA PADANO Dopo l'arrembante ascesa di fine anno, il Grana Padano Dopo si prende una pausa. Alla borsa Milanese di lunedì 9 gennaio i prezzi sono rimasti invariati.
- Grana Padano 9 mesi di stagionatura e oltre: 7,15 - 7,25 €/Kg.
- Grana Padano 15 mesi di stagionatura e oltre: 7,85 -8,45 €/Kg.

PARMIGIANO REGGIANO Riaprirà solo venerdì prossimo la Borsa comprensoriale di Parma. Nel frattempo riportiamo gli ultimi valori registrati il 30 gennaio 2016.
- Parmigiano Reggiano 12 mesi di stagionatura: 9,60 - 10,10€/Kg. (30/12/2016)
- Parmigiano Reggiano 24 mesi di stagionatura: 10,80 - 11,30€/Kg. (30/12/2016)

(Per la Galleria immagini con i grafici Clal - Scorerre la pagina verso il basso)

20170109-latteSpot-scr-estero 

 

 

LOGO Mulino Alimentare 

 

Qualità dell'aria. Quasi 300 milioni per un pacchetto di 90 azioni per combattere lo smog: Pm10 dimezzate, traffico -20%, spostamenti in bici al 20%. Dal 2017 eco-bonus per la rottamazione dei veicoli commerciali più inquinanti, in arrivo oltre 600 nuovi autobus, interventi per mobilità sostenibile ed efficienza energetica di edifici e imprese. La Giunta approva il nuovo Piano aria integrato regionale (Pair) 2020, che inizierà l'iter consiliare in Assemblea legislativa entro fine mese. Il ministro Galletti il 30 gennaio in Regione per fare il punto su risorse aggiuntive e nuove azioni comuni nel bacino padano per migliorare la qualità dell'aria. 

Bologna, 10 gennaio 2017

Polveri sottili dimezzate e nelle città meno traffico, più aree verdi, pedonali e spostamenti in bicicletta. Poi trasporto pubblico, con autobus nuovi al posto di mezzi vecchi, e sostenibilità con ecoincentivi da 2.500 euro per rottamare i veicoli commerciali leggeri più inquinanti e promozione della mobilità elettrica. L'impegno della Regione per vincere la lotta allo smog si concretizza nel nuovo Piano aria integrato regionale (Pair),sostenuto con circa 300 milioni di euro di investimenti da qui al 2020, per migliorare la qualità dell'aria in Emilia-Romagna.

Approvato dalla Giunta, il Piano arriverà in Assemblea legislativa entro gennaio, per l'avvio dell'iter consiliare finalizzato all'approvazione definitiva. Il testo, nei mesi scorsi, è stato discusso con i Comuni, i territori e le associazioni di categoria, economiche e ambientaliste. L'obiettivo del Piano è far scendere dal 64% all'1% la popolazione esposta a più di 35 superamenti l'anno per le Pm10 e assicurare il rispetto dei valori limite degli inquinanti atmosferici sull'intero territorio emiliano-romagnolo. Si prevede inoltre una riduzione delle emissioni, rispetto al 2010, pari al 47% per le polveri sottili (Pm10), del 36% per gli ossidi di azoto, del 27% per ammoniaca e composti organici volatili, del 7% per l'anidride solforosa.

Nei 30 comuni dell'Emilia-Romagna con più di 30.000 abitanti e nell'agglomerato di Bologna si punta alla riduzione del 20% del traffico, all'estensione delle Zone a traffico limitato fino al 100% dei centri storici e delle aree pedonali fino al 20%. E ancora: al 20% degli spostamenti in bicicletta, con 1,5 chilometri di piste ciclabili per abitante, e ad accrescere, sempre del 20%, le aree verdi, oltre alla piantumazione di un albero per ogni nuovo nato.

Entro il 2018, poi, si vuole raggiungere il 50% di "acquisti verdi" di beni e servizi da parte delle Amministrazioni pubbliche del territorio, come previsto dal Piano del Green public procurement.

Le misure: eco-incentivi per la rottamazione dei veicoli commerciali più inquinanti

Il Piano interviene in diversi ambiti per contrastare l'inquinamento, attraverso la realizzazione di 90 misure trasversali, fra cui lo stanziamento di 2 milioni di euro di ecoincentivi per la rottamazione, nel 2017, dei veicoli commerciali leggeri più inquinanti, sia diesel che benzina, sostituiti da nuovi mezzi Euro 6, alimentati a Gpl, metano o elettrici e ibridi. Il contributo sarà di 2.500 euro e potranno beneficiarne in via prioritaria imprese, anche artigiane, fino a 50 dipendenti.

Sono poi previsti incentivi anche per la diffusione della mobilità elettrica (bici, parcheggi gratuiti, colonnini di ricarica, ecc...) e più stazioni per il rifornimento di mezzi a metano.

Per l'efficienza energetica degli edifici delle attività produttive sono previsti fondi per 67 milioni di euro, 53 milioni per la riduzione delle emissioni in agricoltura e 14 milioni per interventi di mobilità sostenibile.

Verranno inoltre sostituiti almeno 600 autobus di categoria inferiore a Euro 3 in ambito urbano, pari al 20% dei mezzi circolanti, per un investimento di 160 milioni. Di questi 80 milioni sono cofinanziati dalle aziende di trasporto pubblico locale.

Tra le novità, anche il divieto di utilizzo di camini e stufe a bassa efficienza, alimentati a legna, nelle zone di pianura sotto i 300 metri per le abitazioni dotate di un sistema alternativo di riscaldamento più sostenibile.

Le limitazioni al traffico nei centri abitati dei 30 Comuni con più di 30 mila abitanti e nei Comuni della cintura di Bologna aderenti alle misure del Pair 2020, nel periodo autunno/inverno varranno per i veicoli a benzina fino all'Euro 1, diesel fino all'Euro 3, ciclomotori e motocicli fino all'Euro 0.

Dal 1° ottobre 2018 la limitazione sarà estesa a tutti i veicoli diesel Euro 4; dal 1° ottobre 2020 anche ai mezzi a benzina Euro 2 e ai restanti veicoli (benzina, gpl e metano e per le due ruote) fino all'Euro 1 incluso.

Gazzolo: "Interventi strutturali, stop alla logica dell'emergenza"

"Lunedì 30 gennaio, in Regione, il Ministro Galletti incontrerà i rappresentanti di Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto per concordare nuove azioni comuni e risorse aggiuntive per migliorare la qualità dell'aria nel bacino padano", annuncia l'assessore regionale all'Ambiente, Paola Gazzolo. "Si uniranno alle azioni del Pair2020, frutto di un approccio trasversale che riguarda tutti i settori che incidono sulla qualità dell'aria: trasporti, riscaldamento domestico, agricoltura, energia e attività e attività produttive", sottolinea Gazzolo. I dati del 2016 sulle concentrazioni di polveri in Emilia-Romagna confermano un trend positivo e segnano uno dei migliori risultati dell'ultimo decennio: solo otto stazioni su 43 hanno superato il valore limite giornaliero di Pm10 (50 μg/m3) per oltre 35 giorni, mentre nel 2015 erano state 23 stazioni. "L'obiettivo è rafforzare ulteriormente questa tendenza- conclude l'assessore Gazzolo- l'attuazione integrata di misure regionali e statali va appunto in questa direzione".

(Fonte: Regione Emilia Romagna)

Editoriale: Smetto di fumare e mi iscrivo in palestra - In calo da 4 anni gli insoluti e i protesti - IER, una bussola per conquistare i mercati esteri - Cereali e dintorni. Mercati incerti in attesa dei dati USDA e comunque i fondi sempre padroni della situazione. - Carni. Aperta la strada per le Filippine - Ismea. Il mercato della frutta in Italia.

SOMMARIO Anno 16 - n° 01 08 gennaio 2017
1.1 editoriale Smetto di fumare e mi iscrivo in palestra
3.1 crisi Reggio Emilia. In calo da 4 anni gli insoluti e i protesti
3.2 export imprese IER, una bussola per conquistare i mercati esteri
4.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercati incerti in attesa dei dati USDA e comunque i fondi sempre padroni della situazione.
5.1 export Carni. Aperta la strada per le Filippine
6.1 frutta Ismea. Il mercato della frutta in Italia
7.1 promozioni "vino" e partners
8.2 promozioni "birra" e partners

cibus-1-17-COP

Per il quarto anno consecutivo, in provincia di Reggio Emilia, si assiste al calo degli insoluti e dei protesti sia in termini numerici sia in termini di valore.

Tre assegni il cui importo complessivo (1.185.540 euro) rappresenta, da solo, u20161230-cciaa-RE-protesti-2016n terzo dell'intero valore degli assegni cabriolet della provincia di Reggio Emilia; un valore medio delle cambiali protestate di pocoinferiore ai 900 euro; un calo, per il quarto anno consecutivo, sia del numero che dell'importo totale degli insoluti provinciali. Sono questi alcuni degli aspetti che emergono dall'analisi effettuata dall'Ufficio Studi della Camera di Commercio sui dati del Registro Informatico dei Protesti.

Trend in flessione, quindi, quello registrato dai protesti nei primi undici mesi del 2016 nella nostra provincia rispetto allo stesso periodo dell'anno passato. E' infatti diminuito del 16,3%, raggiungendo quota 3.217, il numero di titoli esecutivi (cambiali-pagherò e assegni) e contemporaneamente è calato anche il valore complessivo, che in un anno è sceso da quasi 7 milioni a poco più di 5,6 milioni di euro, con una variazione pari al -18,8%.

A determinare questo andamento è stata, in egual misura, la flessione registrata sia dalle cambiali protestate - che rappresentano i tre quarti del totale insoluti – che dagli assegni. Il numero dei pagherò (che comprendono cambiali e tratte accettate) passa da 2.860 del gennaio-novembre 2015 a 2.379 dello stesso periodo dell'anno in corso, con un calo del 16,8%; analoga la flessione registrata per il valore (-16,9%) che è sceso a poco più di 2,1 milioni di euro., a fronte di una diminuzione del 14,9% nella consistenza (da 985 a 838) si registra un decremento del 19,9% nel valore, che passa così da oltre 4,4 milioni di euro dei primi undici mesi dell'anno passato a poco più di 3,5 milioni del 2016. Il maggior calo del valore degli assegni rispetto alla flessione del numero, ne ha fatto scendere il valore medio da 4.492 a 4.229 euro.

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(Fonte CCIAA Reggio Emilia 30 dicembre 2016)

 

Da Unioncamere Emilia-Romagna uno strumento su misura per le Pmi che utilizza i Big Data. IER: Intelligent Export Report individua anche i distributori locali più affidabili.

L'internazionalizzazione è uno dei principali e indispensabili driver per lo sviluppo delle imprese.
Non è però facile per le PMI, che spesso non hanno strutture e risorse dedicate all'esplorazione dei mercati esteri, mettere a punto una strategia efficace per conoscere il proprio posizionamento competitivo a livello globale, intercettare le aree che offrono maggiori opportunità, individuare clienti e partner giusti.

La risposta a queste domande delle imprese è IER - Intelligent Export Report, un servizio per l'internazionalizzazione messo a punto da Unioncamere Emilia-Romagna, in collaborazione con il Sistema delle Camere di commercio, in grado di fornire una mappatura puntuale e personalizzata delle opportunità di business sui mercati, attraverso l'utilizzo dei più moderni e potenti strumenti di monitoraggio statistico dei fenomeni socio-economici, i cosiddetti Big Data, che possono supportare le decisioni aziendali.

Intelligent Export Report è un servizio di analisi innovativo, rispetto a quelli disponibili sul mercato, impostati per macro-categorie, in grado di fornire alle PMI un orientamento strategico per strutturare percorsi personalizzati di internazionalizzazione.
E' infatti un servizio su misura, ritagliato sulle caratteristiche aziendali che consente di effettuare una pre-verifica sulla esportabilità, fino a un dettaglio di cinquemila prodotti a livello mondiale e novemila in ambito nazionale.

E' in grado di confrontare le performance dell'impresa con altre dello stesso settore merceologico sulla base di indicatori per fatturato, risultato d'esercizio, EBIT, profitto su costo del lavoro. Altri indicatori paragonano il grado di internazionalizzazione e attrazione degli investimenti esteri, lo stato di salute aziendale (solidità finanziaria), il grado di innovazione e del sistema relazionale, il livello di dinamicità e di produttività aziendale.

IER consente di misurare l'esportabilità del prodotto, analizzando i flussi delle esportazioni delle singole imprese concorrenti valutando, quindi, il posizionamento competitivo dell'azienda sui mercati internazionali in termini di volumi, valori, prezzi, trend delle importazioni e esportazioni.
Non meno importante il fatto che IER permette di individuare quali sono i partner commerciali più affidabili all'estero perché permette di ricavare schede qualificate di distributori per determinati mercati o aree di interesse, sulla base dei dati di bilancio e di altri indicatori.

(Fonte Unioncamere ER - Bologna 4 gennaio 2017)

Domenica, 08 Gennaio 2017 09:07

Carni. Aperta la strada per le Filippine

Nuovo traguardo per carni suine e salumi italiani: aperto all'export il mercato delle Filippine. Un altro mercato extra-UE si aggiunge a quelli in cui è possibile esportare i nostri prodotti.

Milanofiori - Dopo una lunga e complessa negoziazione, iniziata nel 2015 e condotta dal nostro Ministero della Salute, è stata finalmente ufficializzata l'apertura del mercato filippino alle carni suine, ai prodotti a base di carne suina (stagionati e cotti) e agli involucri naturali esportati dall'Italia. La notizia è di quelle che incidono positivamente sul bilancio di un anno complesso, che ha affrontato l'eredità lasciata da Expo2015, trasformando gli obiettivi di export in opportunità concrete, dimostrando sul campo le competenze delle Istituzioni e di tutte le realtà di settore coinvolte.

L'iter che ha portato al raggiungimento di questo obiettivo, che ha coinvolto da vicino anche ASSICA - Associazione Industriali delle Carni e dei Salumi, ha incluso anche una missione delle Autorità sanitarie delle Filippine nel nostro Paese, che hanno così potuto verificare direttamente i sistemi produttivi e gli standard qualitativi assicurati dal comparto italiano, prima di ufficializzare formalmente la possibilità di esportare salumi e carni suine verso il Paese asiatico.

Il Ministero della Salute ha ufficializzato l'apertura del mercato filippino inoltrando una nota alle associazioni di produttori interessate, nella quale illustra le condizioni per l'avvio in concreto dei prodotti. La comunicazione contiene infatti gli estremi degli accordi siglati con la controparte asiatica, che ha notificato, per salumi e carni trasformate l'approvazione dell'intero Sistema italiano, pertanto l'autorizzazione di tutti gli impianti interessati all'export.

"Non possiamo che accogliere positivamente la decisione delle Autorità Filippine di aprire all'export dei nostri prodotti, ha affermato il Presidente ASSICA Nicola Levoni; siamo convinti che il mercato filippino abbia buoni potenziali di crescita e che, in generale, l'export sia una voce importante per le nostre produzioni. Il lavoro per concretizzare queste opportunità commerciali inizia adesso; ma è una sfida che siamo ansiosi di cogliere".
"Ringraziamo il Ministero della Salute per l'importante lavoro di negoziazione fin qui svolto, ha proseguito Levoni, ma chiediamo che la trattativa prosegua con l'obiettivo di ottenere la completa approvazione del Sistema anche per l'export delle carni suine".

Un mercato dal potenziale interessante
Le Filippine sono una nazione con circa 100 milioni di abitanti, caratterizzata da un mercato e un'economia pienamente immersi nel boom asiatico. I tassi di crescita del PIL (+6%) negli ultimi anni sono stati secondi solo alla Cina nella regione, mentre i costi sono ormai inferiori a quelli cinesi. Si distinguono dal resto dell'Asia, avvicinandosi all'Europa, per quello che riguarda lingua, religione e mentalità.
Caratterizzato da una popolazione giovane, è uno dei Paesi con la propensione al consumo fra le più alte nell'area. Dati i floridi fondamentali, il livello dei consumi (circa il 70% del PIL) rimane in costante aumento. Basti pensare che circa 10 milioni di filippini emigrati nel mondo rappresentano rimesse in denaro - inviato dall'estero in patria - dal volume consistente, divenendo acquisti spesso canalizzati nei centri commerciali del Paese, tra i maggiori dell'Asia. La classe media, quella con situazione economicamente più stabile, è in ascesa e gli ingenti investimenti in atto nel campo delle infrastrutture, delle attività industriali, del turismo e della filiera agroindustriale, lasciano fare agli analisti ipotesi positive per il futuro.

Lo scenario economico, grazie a questa situazione, è in un costante trend positivo e la buona propensione al consumo rende l'Italian food estremamente popolare e ricercato. Il mercato filippino vanta ormai una vasta gamma di prodotti italiani, sia di base che di gastronomia: per l'Italia si stanno affermando rapidamente i prodotti quali pasta e salse di pomodoro.
La presenza in Italia della più ampia comunità filippina in Europa rafforza poi la prossimità tra i due Paesi e in ambito culturale i rapporti bilaterali tra Italia e Filippine sono improntati ad una reciproca collaborazione, regolamentati dall'accordo di cooperazione culturale stipulato il 17 giugno 1988.

La parte filippina è particolarmente ricettiva ed interessata alla nostra cultura nei suoi vari aspetti, come la musica classica, il cinema, il teatro, l'arte, e soprattutto la cucina. Una condizione, questa, che non può che far ben sperare gli operatori italiani del settore food.

(Fonte ASSICA - 28 dicembre 2016)

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