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Ma quale inclusione? Il Presepe raffigura un evento di salvezza In evidenza

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Di Daniele Trabucco Belluno, 24 dicembre 2023 - Com'è noto dalla cronaca, presso Capocastello di Mercogliano (Provincia di Avellino) il parroco, don Vitaliano Della Sala (sospeso a divinis nel 2002 e poi reintegrato), ha allestito un presepe con due Marie.

Un segno di inclusione e di attenzione, ha sostenuto, per tutte le famiglie, comprese quelle "arcobaleno", e di lotta all'omotransfobia. Ora, premesso che non esistono famiglie, ma la famiglia formata da un uomo e da una donna ed aperta alla trasmissione della vita, don Vitaliano cade in un errore gravissimo, ovvero riveste di ideologia una rappresentazione sacra che raffigura e richiama un preciso evento di salvezza per il mondo intero.

Una "salus universi", che inizia con il mistero dell'Incarnazione di Cristo e si conclude con la Sua passione, morte e risurrezione, così come Dio lo ha creato e con l'ordine naturale suo proprio.

In cosa consisterebbe, allora, la discriminazione? Forse, nel non considerare un bene ciò che, per la fede cattolica e per la stessa legge naturale, è un male? Eppure, il profeta Isaia, il "Dante di Israele", ci ammonisce: "Guai a quelli che chiamano bene il male, e male il bene, che cambiano le tenebre in luce e la luce in tenebre, che cambiano l'amaro in dolce e il dolce in amaro!" (cit. Is 5,20).

È indubbio che il Vangelo ci insegna l'accoglienza, l'amore ed il rispetto per ogni donna e per ogni uomo, ma non anche a giustificare il peccato ed il male.

Ad esempio, il perdono di Cristo alla donna adultera non è una legittimazione del peccato di adulterio ("Neanche io ti condanno", dice Gesù in Gv 8, ma aggiunge "va e non peccare più").

Di fronte a questa ideologia inclusivista che non ha nulla di evangelico, guardiamo con umiltà e semplicità al presepe perché da lì è iniziata, per un dono libero e gratuito di Dio dopo il peccato originale, la nostra salvezza.

A noi sta accoglierla, a pronunciare ogni giorno il nostro sì.

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(*) Autore - prof. Daniele Trabucco.

Associato di Diritto Costituzionale italiano e comparato presso la Libera Accademia degli Studi di Bellinzona (Svizzera)/UNIB – Centro Studi Superiore INDEF (Istituto di Neuroscienze Dinamiche «Erich Fromm»). Professore universitario a contratto in Diritto Internazionale e Diritto Pubblico Comparato e Diritti Umani presso la Scuola Superiore per Mediatori Linguistici/Istituto ad Ordinamento Universitario «Prospero Moisè Loria» di Milano. Dottore di Ricerca in Istituzioni di Diritto Pubblico e titolare di Master universitario di I livello in Integrazione europea: politiche e progettazione comunitaria. Già docente nel Master Executive di II livello in «Diritto, Deontologia e Politiche sanitarie» organizzato dal Dipartimento di Economia e Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale. Socio ordinario ARDEF (Associazione per la ricerca e lo sviluppo dei diritti fondamentali nazionali ed europei) e socio SISI (Società italiana di Storia Internazionale). Vice-Referente di UNIDOLOMITI (settore Università ed Alta Formazione) del Centro Consorzi di Belluno.

Sito web personale

www.danieletrabucco.it

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