Il titolo è choccante: “Notizia bomba del Vaticano: si apre il portale e viene rivelato il sigillo di Lucifero nella Notte Sacra!”.
https://amg-news.com/vatican-bombshell-portal-opens-sigil-of-lucifer-revealed-on-sacred-night/?fbclid=IwY2xjawHb6JZleHRuA2FlbQIxMQABHew9mSxXhgy7MsSnx__wDlxGEsx-q5Dn6YSZwnb8t-MBHpQN9zCC9RbFrQ_aem_mL1wpa-0U2RIClqHGZ1o6g
Tuttavia, sul sito viene riprodotta una mappa di Roma apparentemente autentica e uno strano simbolo.
Abbiamo così deciso di approfondire, stimolati anche dalla lunare decisione di Bergoglio di aprire una “porta santa” del Giubileo in un carcere, in un luogo dove si sedimentano “energie” non certo positive.
Fra le opere di misericordia c’è sì quella di visitare i carcerati, ma non certo di lodarli, vezzeggiarli, o liberarli.
L’antipapa si è invece lasciato andare a dichiarazioni che lasciano perplessi: «I detenuti sono persone buone, quando vengo qui la prima domanda che mi faccio è perché loro e non io, perché ognuno di noi può scivolare l’importante è non perdere la speranza, bisogna attaccarsi alla corda dell’ancora della speranza e aprire i cuori. Aggrapparsi alla corda dell’ancora. La prima Porta Santa che ho aperto è a San Pietro la seconda in questa basilica. Oggi il carcere è diventato una “basilica”, per questo sono venuto qui. Questa è la seconda basilica”.
Per quale motivo un papa dovrebbe stare in prigione? Dietro la sparata buonista sembra celarsi una sorta di rituale apotropaico, visto che il canone 1375 punisce l’usurpazione di ufficio ecclesiastico e l’antipapa rischia grosso.
In molti hanno notato che mentre nell’aprire la porta santa in San Pietro, Bergoglio è rimasto seduto sulla carrozzella, privo di mitria, per aprire la “porta santa” di Rebibbia si è alzato in piedi, con la mitria e la ferula, in pompa magna. Come se la porta di Rebibbia “meritasse di più”. https://www.youtube.com/watch?v=kwStfg8USCI
Comunque, abbiamo fatto le nostre verifiche sull’articolo americano il quale sostiene che, sulla carta di Roma, le 4 basiliche papali, San Pietro, San Giovanni in Laterano, S. Maria Maggiore e S. paolo fuori le Mura, insieme a Rebibbia, formino un simbolo luciferino.
In effetti la pianta è corretta: le 4 basiliche formano un trapezio, e Rebibbia costituisce un vertice tanto che unendo questi punti con linee rette viene proprio fuori il simbolo riportato da Amg-news. Ma sarà vero che è il sigillo di Lucifero?
Ebbene sì. Come tutti possono constatare su Google immagini, il marchio dell’angelo caduto tanto caro agli gnostici è proprio quello.
Un caso? Intanto, suddividendo la pianta del raccordo anulare in 32 aree, c’è una possibilità su 32 che Bergoglio potesse scegliere proprio una nuova “porta santa” in un’area dove si produce il vertice del sigillo luciferino. Peraltro, ci sono due carceri a Roma: Regina Coeli, proprio vicino al Vaticano, ma il disegno sulla mappa, tracciato comprendendo Regina Coeli, non offre alcun simbolo particolare.
Considerando che, se proprio doveva scegliere un carcere, Bergoglio avrebbe potuto scegliere anche l’altro di Regina Coeli, le probabilità che la scelta sia casuale scendono a 1 su 64.
Se poi si considera che Bergoglio, oltre a non essere il vero papa, e ad essere eretico, come confermato da una sfilza di teologi ed ecclesiastici, è anche uno gnostico fatto e finito, che sostiene che “Gesù si è fatto diavolo” https://www.liberoquotidiano.it/articolo_blog/blog/andrea-cionci/33204800/-gesu-si-e-fatto-serpente-si-e-fatto-diavolo-dove-mirano-le-frasi-choc-di-bergoglio.html le probabilità che la scelta di Rebibbia sia solo una sfortunata coincidenza scendono praticamente a zero. Non di rado, inoltre, egli indulge ad ammiccamenti simbolici perfino nei suoi paramenti come si vede dal piviale fattosi apprestare per il viaggio a Budapest.
Non si sa per quale motivo, i riflessi sull’acqua del fiume che nasce dalla croce, che nel logo del viaggio e nelle casule dei normali sacerdoti celebranti sono tutti verticali, sul piviale di Bergoglio assumano strani andamenti obliqui che, guarda caso, tratteggiano la testa di un caprone.
Interessante notare come Rebibbia si chiami così perché nasce sugli antichi possedimenti del cardinale Scipione Rebiba, il vescovo più antico del quale si è riusciti a ricostruire la data di ordinazione. La maggior parte dei vescovi cattolici, e tra questi anche Bergoglio, hanno una genealogia episcopale che parte proprio da Rebiba.
Ancor più curioso come il carcere di Rebibbia si trovi a 260 m dalla casa di Pierpaolo Pasolini, omosessuale e soprattutto gnostico, almeno secondo quanto afferma il libro di Fabio La Porta”: Pasolini, uno gnostico innamorato della realtà” (Le Lettere 2002).
Nella contigua Piazza Ferriani una targa ricorda i versi del poeta: «Ah, giorni di Rebibbia / che io credevo persi in una luce / di necessità, e che ora so così liberi».
Comunque, se su Rebiba e Pasolini si può avere il beneficio del dubbio, circa una semplice coincidenza, resta un fatto dimostrato dalla geometria: la scelta del carcere di Rebibbia come “seconda basilica papale” non ha alcun precedente nella storia della Chiesa cattolica e consente di tracciare su Roma il sigillo di Lucifero. Punto.
Link utili:
Per conoscere i rudimenti del pensiero gnostico:
https://www.youtube.com/watch?v=yUBiUAiaFC0&t=168s