anche la Gilda degli Insegnanti negli ultimi mesi ha presentato vari esposti, purtroppo l’ufficio che in quel di Bologna è preposto a gestire e controllare i dirigenti scolastici andrebbe rifondato dotandolo di energie nuove, una necessità che abbiamo già esternato a vari attori politici, che per adesso sembrano poco sensibili al delicato problema. 

In un caso ci era stato segnalato che nel corso di una seduta del collegio dei docenti agli insegnanti che avevano fatto domanda di pensione sarebbe stato “consigliato” di non votare, come loro diritto, quali membri del consesso. 

In un altro caso abbiamo segnalato all’autorità anticorruzione un fatto grave, una docente che espressasi in disaccordo con il dirigente scolastico durante una seduta del collegio docenti è stata, per questo, oggetto di azioni disciplinari da parte della stessa dirigente che quale parte in causa si sarebbe dovuta astenere demandando, eventualmente, ad altri organi. 

Nel giugno del 2022 segnalammo a varie autorità anche che ai docenti venissero richieste anche attività improprie come la rimozione dei materiali, in un altro caso abbiamo dovuto incaricare un legale perché ci veniva negato il diritto previsto dalle norme di svolgere un’assemblea sindacale in presenza. 

Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda degli Insegnanti di Parma e Piacenza, dichiara: "Noi pretendiamo dalla politica risposte chiare in merito alla gestione dei dirigenti scolastici e rivendica la primazia dei corpi rappresentativi politici e sindacali". 

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