L’indagine, che trae origine da una segnalazione ricevuta nell’ambito della cooperazione internazionale di Polizia inerente la detenzione di file pedopornografici su alcune note piattaforme di archiviazione dati, è stata effettuata anche con il coordinamento del Centro Nazionale per il Contrasto alla Pedopornografia Online del Servizio Polizia Postale di Roma (C.N.C.P.O.) e del Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica della Postale di Bologna.
Gli approfondimenti investigativi sulle connessioni effettuate dall’indagato hanno permesso agli investigatori di risalire al soggetto, nei confronti del quale è scattata una perquisizione locale ed informatica che ha portato al rinvenimento di 13.000 file tra immagini e video di sfruttamento ed abusi su minori ed al sequestro di 18 pendrive, 3 smartphone ed un hard disk esterno, che saranno oggetto di ulteriori analisi.
L’uomo, da ritenersi innocente fino a sentenza definitiva, è stato tratto in arresto e nei suoi confronti è stata disposta la misura cautelare degli arresti domiciliari e l’interdizione all’utilizzo di sistemi informatici per accedere alla rete internet, in attesa di giudizio.