Gli equipaggi hanno riportato i giovani presenti, particolarmente agitati e nervosi, alla calma ricostruendo l’accaduto tramite l’ascolto dei testimoni presenti e la visione delle immagini di videosorveglianza, accertando che la protesta era scaturita dal rifiuto dell’educatore di acconsentire l’uscita di un ospite maggiorenne, vista l’ora tarda. Purtroppo scoppiata la protesta anche gli ospiti minori si sono lasciata andare a episodi di vandalismo e violenza tentando di aggredire fisicamente l’educatore, che si è dovuto chiudere all’interno di una guardiola, in attesa dell’arrivo dei carabinieri.
Due dei protagonisti della vicenda, entrambi 15enni, sono stati identificati in un senegalese ed un tunisino, i quali la sera dei fatti avevano attivamente partecipato alle proteste con danneggiamenti e plurimi tentativi di aggressione all’educatore. Questi, riportata la situazione alla calma, nei giorni seguenti aveva continuato ad assumere un comportamento irriverente, picchiando altri ospiti e danneggiando suppellettili ed arredi della struttura resi inservibili.
Per questi motivi l’autorità giudiziaria minorile ha revocato agli stessi i benefici di scontare la pena all’interno di una comunità per minori, ordinandone la traduzione presso l’Istituto Penale Minorile, venendo così tradotti dai carabinieri di Bedonia al Carcere minorile di Bologna.