Poteva essere un altro caso come quello della povera Saman Abbas, la ragazza pakistana presumibilmente uccisa e fatta sparire dai familiari perché si rifiutava di sposare l’uomo che avevano scelto per lei. Invece, per fortuna, è andata diversamente per una ragazza marocchina di 21 anni, residente a Castelfranco Emilia.
Anche questa volta, la sua “colpa” era quella di vivere “all’occidentale” ma, soprattutto, quella di avere sposato l’uomo di cui si è innamorata, un 42 italiano del posto. Proprio dopo il matrimonio, la vita della giovane si è trasformata in un incubo a causa di uno zio 32 enne, che ha cominciato a minacciarla, pretendendo di controllare la sua vita. La ragazza, che nel frattempo era rimasta incinta, veniva controllata a vista e costretta a uscire coperta, minacciata di morte, insultata e percossa con schiaffi e pugni. Il fine del parente, infatti, era quello di farle lasciare il marito italiano.
Il 32 enne si era persino recato dal nonno della vittima (la ragazza è orfana di padre), annunciandogli che presto avrebbe ucciso la nipote perché aveva sposato un italiano. La ragazza, temendo per la sua incolumità e anche per quella del marito, ha però trovato la forza di denunciare lo zio.
Le indagini hanno consentito di ricostruire più di un anno di vessazioni, minacce e maltrattamenti e il marocchino 32 enne, residente anch’egli a Castelfranco, è stato rinviato a giudizio con l’accusa di maltrattamenti e stalking aggravato nei confronti della nipote e del marito di lei.