di redazione Rally del Taro 28 maggio 2023 - Per la prima volta nella sua quasi storia, il Rally del Taro parla straniero: la 29° edizione della competizione organizzata dalla Scuderia San Michele, valida quale secondo atto della International Rally Cup, è infatti dominato dagli sloveni Bostian Avbej Damijan Andreja, a bordo di una Skoda Fabia (classe R5) schierata dalla scuderia La Superba e preparata da Munaretto.
Quello di Avbelj-Andrejka è una vittoria schiacciante: i due mettono subito in chiaro le loro intenzioni conquistando la prova iniziale poi, dopo aver lasciato un effimero successo parziale nella breve prova di Tornolo ai locali Razzini-Marcomini, allungano progressivamente conquistando le successive quattro frazioni cronometrate. Arrivati alla fine del secondo giro di prove con un margine di oltre 16” sul primo inseguitore, gli sloveni gestiscono in sicurezza la gara, lasciando a Razzini-Marcomini e Sartor-Rocca il successo nelle due ultime prove speciali.
“È stata una gara piuttosto tirata, anche se non siamo mai stati costretti a spingere al limite ed a prendere rischi – sorride a motore spento Bostjan Avbelj - . Tutto ha funzionato benissimo, la nostra Skoda Fabia ci ha assecondato al meglio e, durante la corsa, abbiamo fatto anche qualche piccola modifica di assetto e di pneumatici. Davvero il modo migliore per riprendere il nostro cammino nell’IRC: ora punteremo a difendere il titolo nelle restanti due gare di un campionato che, da quel che ho visto qui, è come sempre molto competitivo e di alto livello. A completare il perfetto quadro della giornata, il contesto nel quale è maturato questo successo: il Taro è un rally che mi piace sempre molto e nel quale mi esprimo al meglio”.
Secondo posto, a 13”5 da Avbelj-Andreika, per Marcello Razzini e Gianmaria Marcomini (Skoda Fabia – R5): il pilota di Parma ed il navigatore piacentino confezionano una prova di grande intensità e concretezza, firmando una delle loro migliori prove in carriera. L’equipaggio di Collecchio Corse impreziosisce l’ottimo risultato con le due vittorie nelle prove speciali, mentre Razzini incassa anche l’ambito successo nel 15° Memorial Ghiorzi, destinato al miglior pilota di Parma e Provincia.
Solida pure la prova del bellunese Nicola Sartor e del genovese Paolo Rocca (pure su un esemplare della vettura boema): i portacolori della EA Sport Investment non entrano mai nel vivo della bagarre per il successo, ma si mantengono sempre in zona-podio, centrando infine un bel bronzo molto utile in ottica campionato.
Niente podio ed un po’ di amarezza per il lariano Alessandro Re e l’elvetico Marco Menchini (Volkswagen Polo – R5): i due raccolgono applausi per la prova generosa, ma mancano infine l’assalto al gradino più basso del podio valtarese. Quinto posto per i trevigiani Marco Signor e Patrick Bernardi (Skoda Fabia): i vincitori della prima gara stagionale, al Taro non incidono secondo le aspettative della vigilia, soprattutto per qualche difficoltà di adattamento alle sconosciute strade parmensi (Signor non aveva mai corso questo rally). Signor si consola mantenendo il primato nella classifica dell’IRC davanti Sartor, Razzini, Re ed Avbellj.
Buono il sesto posto dei reggiani Tosi-Del Barba (Skoda Fabia), subito seguiti dai lucchesi Michelini-Angilletta, che capitalizzano con un buon piazzamento l’esordio sulla Citroen C3 (classe R5). La top-10 si chiude con gli emiliani Rusce-Musiari (Skoda Fabia), tallonati dai brillanti valtaresi Bertani-Oppimitti (Skoda Fabia) e dai concreti aretini Cresci-Ciabatti (Volkswagen Polo – R5).
Ad esaltare il numeroso pubblico accorso a seguire il Rally Internazionale del Taro ci pensa pure Andrea Crugnola: il varesino, campione italiano in carica, chiude 17° e primo tra le vetture a due ruote motrici a bordo di una Peugeot 106 – classe K10 (al suo fianco, il concittadino Andrea Sassi), nonché vincitore del Trofeo Sport. Spettacolare il duello tra le Renault Clio S1600, vinto dal pisano Michele Rovatti e dalla bolognese Valentina Catone al termine di un’accanita battaglia con il francese Cyril Audirac e la cuneese Vilma Grosso ed i pisani Mirco Straffi e Marco Nesti. A Rovatti anche il successo nel Trofeo 2 Ruote Motrici Prestige nell’ambito dell’International Rally Cup.
Di rilievo pure il successo di Guglielmini-Bosi (Peugeot 208) in classe Rally4 e quello dei valdostani Brache-Bionaz (Peugeot 208) in Rally4/R2. I trevigiani Fiorese-Zannoni (Mitsubishi Evo X – classe R4) firmano il successo nella 4 Ruote Motrici davanti a Leonardi-Moncada (primi tra le Toyota Yaris di classe R1T 4x4 Nazionale). La Rally5 incorona il catanese Giovanni Lanzalaco ed il lucchese Massimo Moriconi (Renault Clio).
Il successo nella classifica delle scuderie va alla reggiana Movisport sulle parmensi Collecchio Corse ed LGM Rally.
ORDINE D’ARRIVO (PRIMI DIECI CLASSIFICATI): 1° Avbelj-Andrejka (Skoda Fabia – classe R5) in 58’25”8; 2° Razzini-Marcomini (Skoda Fabia – R5) a 13”5; 3° Sartor-Rocca (Skoda Fabia – R5) a 22”5; 4° Re-Menchini (Volkswagen Polo – R5) a 34”6; 5° Signor-Bernardi (Skoda Fabia – R5) a 55”2; 6° Tosi-Del Barba (Skoda Fabia – R5) a 1’12”8; 7° Michelini-Angilletta (Citroen C3 – R5) a 1’19”9; 8° Rusce-Musiari (Skoda Fabia – R5) a 1’27”9; 9° Bertani-Oppimitti (Skoda Fabia – R5) a 1’40”6; 10° Cresci-Ciabatti (Volkswagen Polo – R5) a 2’17”9.
RALLY NAZIONALE A VERONESI-FERRARI (SKODA FABIA – R5). La gara di contorno non è da meno del rally Internazionale e distilla a sua volta emozioni a go-go, soprattutto grazie alla sfida per la vittoria tra le Skoda Fabia (R5) del bresciano Luca Veronesi ed il savonese Andrea Ferrari (Skoda Fabia – R5) e del parmense Fausto Castagnoli ed il piacentino Enrico Bracchi. La spuntano, alla fine, i primi, pur aggiudicandosi la metà delle prove (due contro le quattro dei rivali) e per loro è il primo successo in carriera, maturato peraltro con l’esiguo margine di 1”2. Staccati di 1’33”, chiudono il podio i genovesi Alberto Biggi ed Alice Caprile (Skoda Fabia), seguiti dai conterranei Fiore-Casalini (Peugeot 208 – Rally4), primi tra le vetture a due ruote motrici e dai reggiani Bonvicini-Adragna (Skoda Fabia – R5). Collecchio Corse svetta tra le scuderie.
ALBO D’ORO RALLY DEL TARO: 1994: Consonni-Folcio (Opel Kadett); 1995: Figoli-Bertonati (Renault Clio Williams); 1996: Figoli-Gianmarchi (Renault Clio Williams); 1997: Figoli-Bertonati (Subaru Impreza WRZ); 1998: L. D’Arcio-Scorcioni (Lancia Delta HF); 1999: Dainesi-Comanducci (Toyota Celica St 205); 2000: Casadei-Boni (Ford Escort Cosworth); 2001: Flavio Federici-Toffoloni (Renault Clio Maxi); 2002: Zanchi-Goggia (Toyota Corolla WRC); 2003: Zanchi-Carrara (Toyota Corolla WRC); 2004 Zanchi-Florean (Toyota Corolla WRC)); 2005: Bandieri-Vianello (Subaru Impreza WRX); 2006: C. Fontana-Casazza (Peugeot 206 WRC); 2007: Flavio Federici-Amadori (Renault Clio S1600); 2008: Grossi-Pavesi (Peugeot 206 WRC); 2009: Cunico-Pirollo (Ford Focus WRC); 2010: Sossella-Nicola (Subaru Impreza WRC); 2011: Oldrati-D’Amore (Citroen C4 WRC); 2012: Sossella-Nicola (Citroen C4 WRC); 2013: C. Fontana-Arena (Ford Focus WRC); 2014: C. Fontana-Arena (Ford Focus WRC); 2015: C. Fontana-Arena (Hyundai i20 WRC); 2016, 2017 e 2018: Rossetti-Mori (Skoda Fabia R5); 2019: A. Re-Turati (Skoda Fabia R5); 2021: S. Miele-Mometti (Citroen DS3 – WRC); 2022: Rossetti-Fenoli (Skoda Fabia – R5); 2023: Avbelj-Andreja (Skoda Fabia – R5).