Verstappen trionfa ancora, davanti ad Hamilton e Russell. Quinto Sainz, undicesimo Leclerc, ed è Sprofondo Rosso
di Matteo Landi
Sette gare disputate, più una sprint race, ed è già tempo di verdetti definitivi. La matematica decreterà i campioni del mondo più avanti, eppure la logica ci suggerisce che questa stagione ha già due padroni: Verstappen e Red Bull. Troppo forti, a fronte di una concorrenza che si impegna, con risultati per qualcuno buoni, ma non abbastanza da poter sognare in grande, e per altri assolutamente insufficienti. La Mercedes a Barcellona ha potuto valutare meglio i nuovi aggiornamenti e concretizzare in pista quanto studiato in galleria del vento: adesso è la seconda forza in campo, comunque lontana dalla prima. La Ferrari in Spagna ha parzialmente rivoluzionato la sua vettura, con pance più vicine allo stile Red Bull e meno al concetto della monoposto 2022 ed adottato sulla prima versione 2023. Sulla penisola iberica invece di svoltare, la Rossa ha trovato delle certezze: il brutto anatroccolo SF-23 non si è trasformato in una splendido cigno, mai lo farà, ed i problemi sono comunque sempre gli stessi. La situazione adesso è pure peggiore, perché il raggiungimento del tetto al budget annuale è sempre più vicino, a fronte di risultati demoralizzanti. Tanti sforzi senza risultati tangibili. A gara terminata Vasseur si mostra alle telecamere, dichiarandosi soddisfatto in merito al livello prestazionale raggiunto, meno per quanto concerne il passo gara. Dichiarazioni che lasciano basiti addetti ai lavori ed appassionati. Soprattutto se si pensa al pazzo sabato della Rossa parzialmente da sprofondo Rosso: Sainz secondo, Leclerc penultimo. Ed al termine delle qualifiche se Sainz appariva soddisfatto ma consapevole che in gara non si sarebbe ripetuto, Leclerc era sconcertato. La pessima figura rimediata oggi dal team di Maranello si contrappone alla prova di forza, l'ennesima, del duo Red Bull-Verstappen. Perez ultimamente pasticcia, ma Horner può sicuramente contare sul giovane olandese due volte campione del mondo, implacabile e vincente, anche oggi. Quelle poche volte che incontrerà delle piccole difficoltà state certi che il messicano tornerà a lottare per la vittoria, come già successo quest'anno. Di questo passo Red Bull potrebbe addirittura vincere tutte le gare in calendario.
Ferrari da record, ma in negativo
Quinto Sainz, fuori dai punti ed undicesimo Leclerc. Tralasciando il weekend disastroso del monegasco, stavolta viene da chiedersi chi abbia indossato il suo casco nella tre giorni iberica, la Ferrari dobbiamo valutarla considerando unicamente la prova dello spagnolo. Barcellona era l'ultima spiaggia per la Rossa, non possiamo adesso rimangiarci quanto già scritto e detto. Lo era perché sapevamo che sarebbero arrivate delle grosse evoluzioni, soprattutto a livello aerodinamico. Lo era perché, in caso di ennesimo insuccesso, a Maranello avrebbero dovuto concentrare i prossimi sforzi sulla vettura del 2024. A bocce ferme, guai se Vasseur e soci vorranno comunque mettere troppe energie nello sviluppo della SF-23. Siamo certi ormai, guardando la classifica costruttori, che quella in corso sarà ricordata come una stagione da record, ma in negativo. Nel 1999 la Ferrari di Schumacher (infortunato a campionato in corso), Irvine e Salo riportò l'iride costruttori a Maranello, dopo un digiuno che durava dal 1983. Una traversata nel deserto, un periodo lunghissimo e disgraziato veniva lasciato finalmente alle spalle. L'ultimo titolo costruttori, ad oggi, risale al 2008, artigliato dal duo Massa-Raikkonen. Attualmente la Ferrari, dopo sette weekend di gara, ha circa un terzo dei punti Red Bull, e nessuna chance realistica di vincere il titolo. Fate voi i conti.
Aston Martin in difficoltà, ma una rondine non fa primavera
Stranamente in difficoltà, a Barcellona, è parsa anche l'Aston Martin. Ha comunque collezionato più punti della Ferrari, eppure è parso strano vedere un Fernando Alonso così in affanno, dopo un inizio di campionato da 10 e lode. Battuto oggi anche da Stroll. Settimo l'asturiano, sesto il canadese. Considerando quanto visto fino a Monaco possiamo però considerarlo un weekend sfortunato per il team rivelazione dell'anno. Saldamente terzo in campionato, ad un passo da Mercedes.
Alfa Romeo: bella gara di Zhou!
Bellissima prestazione per mezza Alfa Romeo. Se Bottas versione 2023 non convince, per contro, fortunatamente per il team con sede in Svizzera, il cinese Zhou oggi ha regalato una prestazione esaltante. Ha lottato ed eseguito diversi sorpassi, viaggiando costantemente in zona punti che alla fine ha artigliato con un bel nono posto. Considerando i progressi mostrati dalle vetture con il marchio del Biscione, è lecito sperare il qualche altro exploit. E se vi sembra poca cosa il raggiungimento della top ten, pensate alla gara odierna di Leclerc...