Domenica, 15 Gennaio 2017 08:36

Energia. L'ambizioso piano della Regione Emilia Romagna

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Foto di repertorio - Eolico - Foto di repertorio - Eolico -

Energia. Udienza conoscitiva su Piano energetico regionale e Piano di attuazione 2017-2019. Il relatore Iotti (Pd): "Piano ambizioso con risorse finanziarie adeguate" (249 milioni in tre anni)

La commissione Territorio, ambiente e mobilità, presieduta da Manuela Rontini, e la commissione Politiche economiche, presieduta da Luciana Serri, convocate in seduta congiunta, hanno svolto un'udienza conoscitiva sul Piano energetico regionale 2030 e sul Piano triennale di attuazione 2017-2019.

Relatore del provvedimento è Massimo Iotti (Pd). Attraverso il Piano energetico regionale (Per)– ha ricordato un tecnico regionale– la Regione stabilisce gli indirizzi programmatici della politica energetica finalizzati allo sviluppo sostenibile del sistema energetico regionale, specificando gli obiettivi e le relative linee di intervento alla cui realizzazione concorrono soggetti pubblici e privati.

Il Per ha come riferimento temporale il 2030, viene attuato attraverso piani triennali e può essere aggiornato in considerazione di mutamenti del sistema energetico o per renderlo compatibile con gli impegni nazionali sui cambiamenti climatici e con gli obiettivi nazionali di promozione dell'energia elettrica da fonti rinnovabili.

Il Piano di attuazione per il triennio 2017-2019– ha evidenziato il tecnico–, prevede lo stanziamento di circa 249 milioni di euro e ha lo scopo di individuare le azioni e le risorse per contribuire al raggiungimento degli obiettivi indicati nel Per in termini di efficienza energetica, sviluppo delle fonti rinnovabili, ricerca di soluzioni energetiche in linea con lo sviluppo territoriale e l'integrazione delle politiche a scala regionale e locale con quelle a livello nazionale ed europeo.

Massimo Iotti (Pd), relatore del provvedimento, ha sottolineato come il percorso che ha portato all'elaborazione del Per e del Piano triennale sia stato "ampiamente partecipato e altamente qualificato". Gli obiettivi fissati nei Piani, ha evidenziato il consigliere, sono "molto impegnativi", ma le risorse stanziante per gli interventi sono "ingenti e finalizzate a generare un importante effetto moltiplicatore". Infatti – ha concluso Iotti –, il tema del finanziamento e del sostegno creditizio agli interventi è cruciale per l'efficacia dei Piani, così come "è trasversale anche rispetto agli obiettivi occupazionali del Patto regionale per il lavoro". Fabrizia Forni (Tavolo regionale dell'imprenditoria) ha espresso condivisione per l'impostazione del Per, sollecitandone una rapida approvazione in quanto coniuga "sostenibilità ambientale e qualità della vita con sviluppo economico e crescita occupazionale". Ha sottolineato, però, come "sia stata sottovalutata la capacità del sistema produttivo di sostenere finanziariamente gli interventi previsti dal Piano, necessari per conseguire gli obiettivi stabiliti". La sfida a carico della Ragione, quindi – ha evidenziato l'esponente del Tavolo dell'imprenditoria –, sarà di "integrare le risorse stanziate per non gravare troppo le imprese di costi e di dare corso alla massima semplificazione possibile degli iter autorizzativi e amministrativi". Infine, Forni ha sollecitato il sostegno alle Esco (Energy service company, le Società per la fornitura di servizi energetici) di minori dimensioni per consentirne l'accesso al credito, invitando la Regione "ad attivare uno specifico fondo di garanzia". Alberto Conti (Wwf regionale) ha ricordato come l'associazione ambientalista ritenga prioritario "incentivare la realizzazione di impianti per la produzione di energie alternative di piccole dimensioni e ben distribuiti sul territorio regionale, finanziando con particolare attenzione le smart grid (reti energetiche intelligenti)". Infine, ha sottolineato come il finanziamento della riqualificazione energetica degli edifici debba prevedere "forme spinte di incentivazione e sgravio fiscale".

Luigi Giove (Cgil regionale), pur esprimendo apprezzamento per il Per, ne ha ricordato alcune criticità. In merito alla mobilità, ha evidenziato come "il rinnovo del parco dei mezzi di trasporto pubblico e la riduzione delle emissioni inquinanti debbano armonizzarsi con gli indirizzi del nuovo Piano regionale integrato dei trasporti (Prit)". Per quanto riguarda l'edilizia, ha sottolineato come "gli interventi per l'efficientamento energetico degli immobili residenziali e industriali debbano passare attraverso una forte e ben visibile incentivazione fiscale e debbano trovare un raccordo fondamentale con le nuove norme della legge regionale sull'urbanistica di imminente approvazione". Infine, ha invitato la Regione a istituire "il Tavolo regionale degli stakeholder" per monitorare l'applicazione del Piano triennale. Paolo Vettori (Assogasmetano) ha richiamato la necessità di tutelare la mobilità a gas metano, minacciata "dalla sconsiderata incentivazione della mobilità elettrica, peraltro difficilmente raggiungibile a causa dell'insostenibile onerosità degli interventi, e la conseguente repentina diffusione dei veicoli ibridi". Lorenzo Frattini (Legambiente regionale) ha sollecitato la Regione a promuovere con forza "l'obiettivo di una società regionale carbon free", attraverso una collaborazione sinergica fra tutti gli assessorati e le direzioni regionali. Ha poi invitato l'Ente regionale "a perseguire con maggior forza la mobilità integrata e il rafforzamento del trasporto pubblico locale, a partire da quello ferroviario". Inoltre, ha richiamato la necessità di "coinvolgere maggiormente il settore terziario nella direzione del risparmio energetico e della conversione alle energie alternative". Infine, per quanto concerne le biomasse, ha chiesto di "puntare sul biometano" e per quanto riguarda gli inceneritori (termovalorizzatori) ha invitato a "procedere alla loro prevista dismissione", nel timore che il potenziamento del teleriscaldamento, indicato nel Piano, possa rappresentare "un pretesto per mantenerli in funzione. Alberto Sogni (consorzio Leap), portavoce dei tecnopoli, ha espresso soddisfazione per il Piano energetico, invitando la Regione, sull'esempio della Lombardia, a "sfruttare maggiormente il potenziale energetico dei piccoli impianti a biomasse mediante l'introduzione di classificazioni di merito e certificazioni specifiche". Giuseppe Vischetti (Confindustria regionale), pur apprezzando lo sforzo della Regione di andare con decisione nella direzione della semplificazione delle certificazioni e delle procedure amministrative in materia di energia, ha sottolineato l'esigenza "di non disperdere le risorse finanziarie destinate al settore industriale" e ha sollecitato l'Ente regionale a "intervenire sul Governo per integrarle". Vittorio Bardi (associazione "Sì rinnovabili no nucleare") ha invitato la Regione a promuovere nell'ambito delle politiche energetiche "una forte innovazione non solo sotto il profilo tecnologico ma anche sotto l'aspetto culturale, attraverso il massimo coinvolgimento possibile della società regionale". Luigi Castagna (Confservizi regionale), concordando nel definire "sfidanti" gli obiettivi del Per, ha sottolineato la necessità di coinvolgere "in questo processo di sensibilizzazione diffusa non solo le aziende, ma anche le famiglie". Inoltre, di fronte alla proliferazione di decreti in materia energetica, ha evidenziato che "le aziende avvertono soprattutto il bisogno di regole certe e durature". Infine, Castagna ha sollecitato la Regione ad accompagnare l'importante crescita di start up con l'avvio di percorsi di formazione adeguata di operatori energetici qualificati, dato che il vero grande obiettivo è "favorire il processo di sostituzione tecnologica velocizzandone le procedure".

L'assessore regionale al Piano energetico e all'economia verde, Palma Costi, ha concluso l'udienza conoscitiva ricordando che "quello che la Regione sta cercando di fare con il Per è costruire insieme a tutti gli attori le modalità per rendere gli obiettivi concreti attraverso uno stretto raccordo a livello regionale". Non si tratta di un lavoro semplice, ha sottolineato l'assessore, ma "il coordinamento istituzionale con i Comuni, sempre più forte nel corso degli anni, ci rafforza nella convinzione che riusciremo a centrare gli obiettivi prefissati".

(Fonte Regione Emilia Romagna - Luca Govoni/Francesca Mezzadri - 9 gennaio 2017)

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