Cresce il numero di imprese della provincia di Reggio Emilia che esprime l'intenzione di assumere (62,3% delle imprese con dipendenti), ma cresce anche la difficoltà degli imprenditori reggiani nel reperire le figure professionali da inserire in azienda.
Il 29,8% delle assunzioni previste dalle imprese reggiane riguarda, infatti, figure di difficile reperimento, e il dato del territorio reggiano supera di quasi cinque punti e mezzo percentuali quello dell'Emilia-Romagna (24,4%) di oltre otto punti quello nazionale (21,5%).
La situazione è evidenziata dall'analisi effettuata dall'Ufficio Studi della Camera di Commercio di Reggio Emilia sui dati del sistema informativo Excelsior sulle previsioni di assunzione delle imprese private con dipendenti dell'industria e dei servizi, realizzata da Unioncamere-ANPAL con la collaborazione delle Camere di Commercio.
Le imprese della provincia di Reggio Emilia continuano quindi a manifestare, in media, maggiori difficoltà a reperire personale specializzato.
Tre le cause fondamentali indicate dalle aziende: la non adeguata preparazione dei candidati (per il 37% delle assunzioni considerata di difficile reperimento), la mancanza di persone con caratteristiche personali adatte alla professione offerta (28,3%) e, infine, il ridotto numero di candidati (34,7%) a causa, ad esempio, di una forte richiesta di figure molto specifiche e di nuove professioni richieste dai cambiamenti indotti dalla globalizzazione e introdotti nell'organizzazione dei processi produttivi e del lavoro.
Dall'ultima edizione di Excelsior è emersa la richiesta crescente di competenze trasversali, ovvero quelle capacità che raggruppano le qualità personali, l'atteggiamento in ambito lavorativo e le conoscenze nel campo delle relazioni interpersonali. Fra le soft skills, quella maggiormente richiesta (95,7% del totale) è la flessibilità e adattamento, seguita dalla capacità di lavorare in gruppo (85,9%) e in autonomia (76,8%). Considerata importante anche la capacità di risolvere i problemi (70,9%).
Fra le competenze richieste dalle imprese reggiane, oltre alla capacità comunicativa scritta e orale in lingua italiana - che si colloca al primo posto con il 62,3% del totale – hanno assunto notevole importanza, proprio per le modifiche tecnologiche in atto, la richiesta di competenze digitali (54,3%) alla quale si aggiunge la capacità di gestire soluzioni innovative applicando tecnologie "4.0" (32,3%) e la capacità di utilizzare linguaggi e metodi matematici e informatici (47,8%).