Editoriale: - La gran farsa della "privacy" - Lattiero caseari. Diffusa stabilità. - Labirinto d'acque: il programma - Meuccio Berselli: Occorre il sapere per trattenere l'acqua e utilizzarla in tutti gli usi possibili. - Cereali e dintorni. In Argentina, precipitazioni insufficienti. - Maxi sequestro di Parmigiano - Accordo CETA, Cia: bene export (+9%), crolla import di grano (-35%).

SOMMARIO Anno 17 - n° 12 25 marzo 2018
1.1 editoriale
La gran farsa della "privacy"
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Diffusa stabilità.
3.1 acqua Labirinto d'acque: il programma
3.2 acqua Meuccio Berselli: Occorre il sapere per trattenere l'acqua e utilizzarla in tutti gli usi possibili.
4.1 acqua L'impegno della Regione su acqua e cambiamenti climatici.
4.2 parmigiano reggiano Caseifici Aperti: il Parmigiano Reggiano spalanca le sue porte
5.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. In Argentina, precipitazioni insufficienti.
6.1 allerte alimentari Allerte alimentari - richiamo in via precauzionale: per il salamino piccante
7.1 ambiente difesa idraulica Bonifica Parmense: difesa idraulica straordinaria.
7.2 petrolio Petrolio nigeriano. Shell-Eni accusate di corruzione, bloccati alcuni conti anche a Lugano.
7.3 CETA Accordo CETA, Cia: bene export (+9%), crolla import di grano (-35%).

8.1 Sequestro Parmigiano Reggiano I NAS operano un maxi sequestro nel mantovano
9.1 nomine UE - AREPO Nuovo importante incarico per Nicola Bertinelli
11.1promozioni "vino" e partners
12.1 promozioni "birra" e partners

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Carabinieri NAS, due persone denunciate per frode in commercio: il legale rappresentante e il casaro. Poste sotto sequestro 18.000 forme.

di Virgilio Parma, 21 Marzo 2018 – L'incursione dei Carabinieri NAS di Parma, affiancati dagli agenti vigilatori del Consorzio del Parmigiano Reggiano, all'interno della latteria sociale Rocchetta ha permesso di scoperchiare una frode che, se consumata pienamente avrebbe potuto porre in seria difficoltà il mercato del principe dei formaggi.

Il Caseificio sociale La Rocchetta, il cui presidente Paolo Carra è anche presidente della Coldiretti Mantovana, aderisce al Consorzio Virgilio (oltre 70 aziende per circa 2000 allevatori) attraverso il quale si presuppone avvenga la commercializzazione di tutta la produzione.

La singolarità della frode scoperta dai NAS si compone di due distinte fasi:
Una parte della produzione mantovana (Suzzara) veniva etichettata con le fasce matricolari dell'impianto produttivo di sponda reggiana (Luzzara);
inoltre sono state rilevate forme prive della "Placca di Caseina" senza la quale il prodotto non potrebbe fregiarsi del titolo di Parmigiano Reggiano cosa che ha come effetto una maggiore produzione non autorizzata dal Consorzio di Tutela.

Nonostante il presidente Paolo Carra abbia cercato di minimizzare, come riportato da Reggio Report, l'episodio rischia di generare ricadute negative anche in seno al Consorzio del Parmigiano Reggiano, proprio nel momento in cui il Presidente Nicola Bertinelli sta tentando di mettere a punto un sistema di contenimento della produzione. "È una mera questione amministrativa - sottolinea Paolo Carra come riportato da Reggio Report il 22 marzo scorso - che non ha nulla a che vedere con la qualità e la salubrità che contraddistingue il nostro formaggio, prodotto con il latte delle aziende associate. Si tratta di un sequestro precauzionale e venerdì, come già comunicato ai Nas, faremo la richiesta di svincolo. Tra l'altro, il problema riguarda qualche centinaio di forme".

Ma nelle scorse ore era infatti circolata voce che il consigliere Vanni Binacchi, di Luzzara (esponente di spicco della Coldiretti e associato alla Rocchetta), avesse rassegnato le dimissioni dal consiglio del Consorzio del Parmigiano Reggiano, poi invece trasformate in autosospensione.


NAS_PRRE_MN_Rocchetta-mar18-C_17_newsNAS_924_paragrafi_paragrafo_0_immagine_1.jpgIl Comunicato stampa dei NAS -
I militari del NAS di Parma, con gli agenti vigilatori del consorzio "formaggio parmigiano reggiano", hanno effettuato delle ispezioni igienico sanitarie presso due unità produttive facenti capo alla medesima società agricola e site nelle province di Mantova e Reggio Emilia.

Durante degli accertamenti, gli operatori hanno constatato che presso lo stabilimento mantovano erano utilizzate delle fasce marchianti che risultavano essere state assegnate allo stabilimento della provincia di Reggio Emilia.

Le fasce marchianti, conferite dal consorzio del parmigiano reggiano, sono utilizzate per imprimere sulla superficie di ogni singola forma di formaggio la dicitura a puntini "parmigiano-reggiano", nonché la matricola del caseificio produttore, l'annata e il mese di produzione.
Dette "fasce", pertanto, sono uno strumento essenziale per la corretta identificazione dell'alimento e per la completa ricostruzione della sua tracciabilità.

Gli accertamenti eseguiti dai Carabinieri, quindi hanno permesso di appurare che a partire dal 1 gennaio 2018, tutte e sei le forme di parmigiano prodotte giornalmente dallo stabilimento mantovano riportavano fraudolentemente un identificativo numerico errato, in quanto relativo all'unità produttiva emiliana.

Un'ispezione più approfondita da parte degli operatori, inoltre ha permesso di verificare che la produzione complessiva della società agricola negli anni 2017 e 2018 era superiore rispetto alle quote assegnate dal consorzio.

Dette forme, infatti pur recando la marchiatura che le identificano come "parmigiano reggiano", sono risultate mancanti delle prescritte placche di caseina che vengono per l'appunto distribuite dal consorzio in numero determinato in base alle quote assegnate.

L'assenza delle suddette placche, normalmente inserite sulla superficie piatta della forma al momento della produzione, comporta ai fini legali, l'impossibilità di fregiarsi della denominazione di "Parmigiano Reggiano".

Per le violazioni sopra descritte il legale rappresentante del consorzio agricolo e il casaro della latteria mantovana sono stati denunciati all'Autorità Giudiziaria.

Nell'ambito degli accertamenti, i Carabinieri hanno sequestrato oltre 18.000 forme di formaggio, per un valore commerciale di circa 10 milioni di euro.

L'intervento del NAS unitamente al consorzio, in questo caso come negli altri, oltre a tutelare la salute pubblica, ha l'obiettivo di salvaguardare la genuinità di determinati alimenti famosi in tutto il mondo e assurti a sinonimo dell'eccellenza italiana.

Sabato 28 e domenica 29 aprile torna l'appuntamento con Caseifici Aperti, il week end alla scoperta del mondo del Parmigiano Reggiano con tanti eventi, visite guidate e degustazioni.

Reggio Emilia, 21 marzo 2018 – Torna l'appuntamento con Caseifici Aperti, l'iniziativa che sabato 28 e domenica 29 aprile invita tutti gli appassionati del Re dei formaggi a visitare i caseifici e la zona d'origine.

I caseifici di Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna e Mantova apriranno le porte ai Foodies che avranno la possibilità di toccare con mano la naturalità e la genuinità del Re dei formaggi, partecipando al rito della nascita della forma e alla visita degli affascinanti magazzini di stagionatura nei quali il Parmigiano Reggiano riposa almeno un anno prima di raggiungere le tavole dei consumatori.

Partecipare è semplicissimo! Nel sito www.parmigianoreggiano.it  sarà pubblicata a breve la lista dei caseifici aderenti, orari di apertura ed eventi proposti. Saranno presenti inoltre alcuni consigli per soggiornare e per degustare i piatti tipici della zona al fine di rendere l'esperienza sul territorio completa e indimenticabile.
Caseifici Aperti è un'occasione per scoprire che il Parmigiano non solo è buono, ma fa anche bene.

Le sue proprietà sono molteplici e tutte legate alle qualità intrinseche del prodotto: alta digeribilità, elevato contenuto di calcio, assenza di additivi e conservanti, ricchezza di minerali, piacevolezza e gradimento organolettico.

Per queste caratteristiche, il Parmigiano Reggiano è un alimento fondamentale nella dieta di tutti, dai piccoli agli anziani, passando per gli sportivi che trovano nel Parmigiano Reggiano una carica di energia totalmente naturale. Grazie al suo processo produttivo, il Re dei formaggi è anche naturalmente privo di lattosio già dopo 48 ore dalla nascita dal momento che tutto lo zucchero (lattosio) viene trasformato in acido lattico ad opera dei batteri lattici.

In concomitanza con Caseifici Aperti, il Consorzio del Parmigiano Reggiano aprirà i cancelli a tutti coloro che vorranno visitare lo storico casellino, degustare il Parmigiano Reggiano e fare un viaggio del tempo grazie alla mostra degli attrezzi storici.

 

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A tre mesi dall'applicazione dell'intesa commerciale Ue-Canada, l'analisi dei primi dati ed effetti.

Buone notizie. I primi segnali indicano che l'accordo CETA è favorevole per l'Italia: nessuna invasione di grano e buone performance dell'export agroalimentare verso il Canada. Sono trascorsi tre mesi dall'avvio dell'applicazione provvisoria dell'accordo commerciale e la Cia-Agricoltori Italiani fa il punto della situazione, sulla base degli ultimi dati sul commercio estero pubblicati dall'Istat.

Tra ottobre e dicembre -segnala la Cia- l'approvvigionamento di grano canadese è diminuito del 35%. Si conferma, così, la tendenza che ha caratterizzato gli arrivi negli ultimi anni: nel triennio 2014-2017, le importazioni di frumento sono passate da 1,6 milioni (2014) a 795 mila ton. (2017). Sul fronte dell'export, il mercato canadese si conferma importante sbocco commerciale del Made in Italy agroalimentare: dall'applicazione provvisoria del CETA, l'export tricolore verso il Canada segna, infatti, un'ottima performance (+9%).

Nel 2017 - evidenzia l'analisi dell'Ufficio studi Cia- tra prodotti agricoli, cibi e bevande sono stati venduti in Canada oltre 811 milioni di euro. Negli ultimi tre anni il Made in Italy agroalimentare sulle tavole canadesi è cresciuto del 23%.

Il mercato canadese è particolarmente strategico per alcuni comparti chiave del Made in Italy. Il vino, cresciuto del 9% in un anno, rappresenta il quinto sbocco commerciale dell'export agroalimentare nazionale. Questo primo trend -prosegue la Cia- indica la strada da perseguire per le scelte del nostro Paese: puntare sull'importanza di sostenere l'internazionalizzazione e le trattative commerciali internazionali, soprattutto in risposta alla minaccia (ormai reale) di protezionismo avanzata dagli Stati Uniti.

Per questo motivo, è necessario fornire il sostegno alle imprese agricole nel processo di valorizzazione del Made in Italy a livello globale, affinché l'orientamento all'export sia una strategia per tutte le produzioni di eccellenza. In quest'ottica, è indispensabile aiutare le imprese agricole attraverso la riduzione delle barriere doganali, al fine di aumentare l'accesso ai mercati per tutti i comparti agricoli. Ovviamente, i negoziati bilaterali devono includere il rispetto del principio di reciprocità delle regole commerciali.

Così come -conclude la Cia- bisogna garantire la trasparenza alimentare sui mercati, affiancando ai sistemi di etichettatura dei piani di filiera che assicurino qualità, reddito e competitività al sistema.

Il presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano, Nicola Bertinelli eletto vicepresidente di Arepo, la rete delle regioni e di associazioni di produttori che opera nel settore dei prodotti di origine.

Un nuovo importante incarico per il presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano, Nicola Bertinelli, che nei giorni scorsi - a Bruxelles - è stato nominato vicepresidente di Arepo, la rete europea delle Regioni produttrici di Dop e Igp che riunisce oltre 32 Regioni di 8 Paesi europei.
AREPO ha l'obiettivo di promuovere gli interessi dei produttori e dei consumatori delle Regioni europee impegnate nella valorizzazione dei prodotti agroalimentari di qualità.

L'attività riguarda tutti i temi legati alle produzioni di qualità, dalla promozione alla tutela, dalla ricerca all'adeguamento delle normative comunitarie, dalla cooperazione con le istituzioni europee alla collaborazione con le altre reti internazionali.

"Sono orgoglioso di sedere al tavolo di Arepo in qualità di vicepresidente. Il mio impegno sarà quello di promuovere gli interessi dei produttori e dei consumatori delle Regioni europee impegnate nella valorizzazione dei prodotti agroalimentari di qualità. Ringrazio la Regione Emilia Romagna, in particolare l'Assessore all'Agricoltura Simona Caselli, che ha compreso le grandissime potenzialità di questo strumento e che mi ha coinvolto in questo network che avrà un peso determinante nelle definizione delle scelte che riguardano il mondo delle Indicazioni Geografiche" ha affermato Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano.
"L'Emilia-Romagna è in prima fila per chiedere maggiore attenzione per le produzioni di qualità certificata, anche nell'ambito della definizione della nuova PAC. L'elezione di Nicola Bertinelli a questo importante ruolo nell'ambito di AREPO è un apporto fondamentale in termini di conoscenza del mercato e delle necessità e opportunità della tutela, soprattutto in un contesto in cui sono in fase di definizione sia la futura PAC, sia i trattati che disciplineranno il commercio internazionale" ha dichiarato l'assessore all'agricoltura, caccia e pesca della Regione Emilia-Romagna Simona Caselli a conclusione dell'assemblea di AREPO.
(Parmigiano Reggiano 21 marzo 2018)

Domani, sabato 24 marzo, dalle 20.30 UniCredit spegnerà per un'ora le luci di 77 edifici in 13 Paesi: Austria, Bosnia Erzegovina, Bulgaria, Croazia, Germania, Gran Bretagna, Italia, Repubblica Ceca, Romania, Russia, Serbia, Slovacchia e Ungheria.

In Emilia Romagna saranno interessate le sedi UniCredit in via del Lavoro a Bologna e in via Rivoluzione d'Ottobre a Reggio Emilia.

Il Gruppo parteciperà all'iniziativa internazionale Earth Hour, aderendo per l'undicesimo anno consecutivo al grande evento globale WWF che mira a sensibilizzare l'opinione pubblica sui cambiamenti climatici che minacciano il Pianeta.

Il sostegno di UniCredit alla campagna evidenzia gli sforzi messi in atto dal Gruppo nel corso degli anni in tema di conservazione dell'ambiente e di sviluppo sostenibile. In particolare, la strategia climatica attuata dalla Banca mira a una consistente riduzione delle emissioni di gas serra legate alla sua operatività. L'obiettivo a medio termine è di ridurre le emissioni del 60% entro il 2020 e quello a lungo termine è una riduzione dell'80% entro il 2030.

Nel 2017, UniCredit ha ottenuto una riduzione complessiva del 41% rispetto alle emissioni del 2008 grazie a una maggiore efficienza energetica, all'utilizzo degli ambienti di lavoro in modo più razionale e aumentando la digitalizzazione delle operazioni bancarie.

 

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Erbe infestanti, a breve l'avvio di un nuovo programma di eliminazione attraverso la nuova tecnologia del diserbo a vapore

Gli uffici dell'assessorato all'Ambiente informano che, nelle prossime settimane, compatibilmente con le condizioni meteorologiche, sarà avviato un programma di eliminazione delle erbe infestanti sui marciapiedi e nei viali attraverso una nuova tecnologia: il diserbo a vapore.

"L'utilizzo del vapore – commenta l'assessore all'Ambiente, Paolo Mancioppi - rappresenta un mezzo moderno ed ecologico per il trattamento delle zone soggette alla crescita di erbe infestanti, senza rischio di incendio e senza residui nocivi e tossici sul terreno. L'assenza di prodotti chimici (pesticidi e fitosanitari) garantisce un intervento nel rispetto dell'ambiente. Infatti – conclude Mancioppi -, il calore emesso dall'apparecchio (sotto forma di vapore) provoca uno choc termico che distrugge le cellule della pianta, con un effetto immediatamente visibile e la sua eliminazione dopo solo qualche giorno".

Venerdì, 23 Marzo 2018 09:39

Bardini riapre in centro a Piacenza

La storica cioccolateria piacentina apre un negozio in largo Battisti. La azienda dolciaria piacentina, che iniziò la sua avventura nel 1940, ha da pochi giorni aperto un punto vendita nel centralissimo Largo Battisti a Piacenza nelle immediate vicinanze di Piazza Cavalli.

Una vera e propria Boutique inserita nei percorsi dello shopping cittadino, con graffioni, cremini e uova di pasqua esposte in vetrina come fossero gioielli.
L'eccellenza del cioccolato piacentino, che è anche eccellenza italiana, almeno a detta della rivista La rivista Panorama Travel che include Bardini tra le 50 migliori cioccolaterie italiane, ha ora un punto vendita facilmente raggiungibile e fruibile da chiunque si trovi a passare per le tradizionali vie dello shopping nel centro storico della città.

L'inaugurazione del punto vendita è una tappa nel rinnovamento che l'azienda sta attuando e che la ha già portata in una nuova sede, in via Vittime di Rio Boffalora, più spaziosa della precedente e soprattutto idonea ad ospitare nuovi macchinari per la produzione ed il confezionamento dei prodotti.

A detta di Maurizio Girometti, uno dei soci della azienda, "rinnovarsi, senza uscire dall'alveo della tradizione è necessario per rimanere nel mercato, sempre più esigente, poiché sempre più maturo e consapevole."
"Bardini cioccolateria ha intrapreso un cammino che sta fruttando una espansione del proprio mercato e che parte soprattutto dallo studio e dalla produzione di golosità sempre nuove."
"Accanto agli ormai tradizionali Graffioni al Maraschino, che vengono ancora fatti a mano, uno per uno, con la maestria artigianale che solo generazioni di cioccolatieri hanno saputo perfezionare, abbiamo inserito prodotti nuovi, come le creme a base di nocciola e pistacchio, cremini e gianduiotti, tutti realizzati con una maniacale cura della qualità."

Sicuramente il punto vendita della cioccolateria Bardini merita una visita, se non altro per inebriarsi un poco di quell'aroma di cioccolato che vi regna.
Il centro storico della città si arricchisce di un nuovo punto di riferimento destinato, ci auguriamo, ad entrare nella tradizione cittadina, accompagnando con dolcezza la vita quotidiana dei piacentini.
Graziano Balduzzi, socio dell'azienda, racconta di come "Bardini voleva offrire un luogo nel quale accogliere le persone, proprio nel centro cittadino, e finalmente abbiamo realizzato il desiderio. Entrare è una esperienza veramente bella."

 

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Il presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano, Nicola Bertinelli eletto vicepresidente di Arepo, la rete delle regioni e di associazioni di produttori che opera nel settore dei prodotti di origine.

Un nuovo importante incarico per il presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano, Nicola Bertinelli, che ieri - a Bruxelles - è stato nominato vicepresidente di Arepo, la rete europea delle Regioni produttrici di Dop e Igp che riunisce oltre 32 Regioni di 8 Paesi europei.

AREPO ha l'obiettivo di promuovere gli interessi dei produttori e dei consumatori delle Regioni europee impegnate nella valorizzazione dei prodotti agroalimentari di qualità.

L'attività riguarda tutti i temi legati alle produzioni di qualità, dalla promozione alla tutela, dalla ricerca all'adeguamento delle normative comunitarie, dalla cooperazione con le istituzioni europee alla collaborazione con le altre reti internazionali.

"Sono orgoglioso di sedere al tavolo di Arepo in qualità di vicepresidente. Il mio impegno sarà quello di promuovere gli interessi dei produttori e dei consumatori delle Regioni europee impegnate nella valorizzazione dei prodotti agroalimentari di qualità. Ringrazio la Regione Emilia Romagna, in particolare l'Assessore all'Agricoltura Simona Caselli, che ha compreso le grandissime potenzialità di questo strumento e che mi ha coinvolto in questo network che avrà un peso determinante nelle definizione delle scelte che riguardano il mondo delle Indicazioni Geografiche" ha affermato Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano.

"L'Emilia-Romagna è in prima fila per chiedere maggiore attenzione per le produzioni di qualità certificata, anche nell'ambito della definizione della nuova PAC. L'elezione di Nicola Bertinelli a questo importante ruolo nell'ambito di AREPO è un apporto fondamentale in termini di conoscenza del mercato e delle necessità e opportunità della tutela, soprattutto in un contesto in cui sono in fase di definizione sia la futura PAC, sia i trattati che disciplineranno il commercio internazionale" ha dichiarato l'assessore all'agricoltura, caccia e pesca della Regione Emilia-Romagna Simona Caselli a conclusione dell'assemblea di AREPO.
(Parmigiano Reggiano 21 marzo 2018)

La giornata del 23 marzo sarà l'occasione per la Regione Emilia-Romagna di annunciare l'imminente approvazione dalla "Strategia unitaria per la mitigazione e l'adattamento per i cambiamenti climatici in Emilia-Romagna".

Un documento realizzato con la partecipazione di tutto il sistema regionale, nonché delle assistenze tecniche di Arpae ed Ervet, che racconta dell'impegno della regione sui temi della mitigazione, dell'adattamento e della resilienza, definisce gli scenari climatici e i loro impatti nella regione e suggerisce indirizzi per la futura pianificazione e programmazione.

La strategia unitaria prevede inoltre la creazione di un presidio organizzativo per il climate change, finalizzato al monitoraggio dell'efficacia delle politiche regionali in materia, che si avvarrà anche del supporto dell'Osservatorio per gli scenari climatici e gli impatti istituito presso Arpae.
Gli impegni internazionali della Regione Emilia-Romagna sono ulteriormente rafforzati dall'accordo sottoscritto a novembre 2015 con lo Stato della California: il 'Subnational global climate memorandum of understanding', protocollo internazionale per il controllo delle emissioni climalteranti noto come Under2MoU, stilato in preparazione delle Conferenza di Parigi sul climate exchange che ribadisce il ruolo dei governi sub-nazionali nell'attuazione degli obiettivi di Parigi Cop21 sul clima e impegna a ridurre le emissioni dell'80% entro il 2050.

Investiti 250 milioni per clima ed energie rinnovabili
La Regione Emilia-Romagna ha varato investimenti per quasi 250 milioni di euro nel triennio 2017-2019, attraverso il Piano energetico regionale che prevede: rafforzamento dell'economia verde, risparmio energetico, sviluppo di energie rinnovabili, interventi su trasporti, ricerca, innovazione e formazione. Risorse regionali, europee e nazionali programmate al termine di un percorso partecipato, 9 convegni e 4 workshop tecnici, con la presenza di portatori di interesse, cittadini, enti, associazioni, parti sociali. Gli obiettivi fissati nel documento per clima e energia sono: la riduzione delle emissioni climalteranti del 20% al 2020 e del 40% al 2030 rispetto ai livelli del 1990; l'incremento al 20% al 2020 e al 27% al 2030 della quota di copertura dei consumi attraverso l'impiego di fonti rinnovabili, l'incremento dell'efficienza energetica al 20% al 2020 e al 27% al 2030. E proprio trasporti, elettrico e termico, con le loro ricadute sull'intero tessuto regionale, sono i tre settori sui quali si concentreranno gli interventi per raggiungere gli obiettivi fissati dall'Unione europea e recepiti dal Piano.

Nuovi invasi in agricoltura, 18 milioni contro la siccità
Contro la siccità, la Regione Emilia-Romagna ha invece investito 18 milioni di euro sul potenziamento delle infrastrutture al servizio dell'agricoltura per incentivare la realizzazione e l'ampliamento di bacini di raccolta dell'oro blu a uso irriguo di piccole e medie dimensioni, attraverso nuovi invasi per lo stoccaggio dell'acqua piovana per garantire alle aziende agricole adeguate riserve idriche per l'irrigazione dei campi anche in caso di prolungata scarsità di precipitazioni. Lo ha fatto attraverso due distinti bandi del Programma regionale di sviluppo rurale 2014-2020, rivolti rispettivamente a consorzi tra imprese agricole e ai consorzi di bonifica.

 

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Video Intervista a Meuccio Berselli - Segretario Generale dell'Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po - in occasione del Summit Mondiale "Labirinto d'Acque", in corso di svolgimento sino a sabato 24 marzo, presso il Labirinto della Masone (Fontanellato, PR).

Fontanellato (PR) 21 marzo 2018 - "Siamo al Labirinto della Masone, sottolinea Meuccio Berselli - ci confrontiamo con gli esperti di tutto il mondo e parliamo di Acqua, come valore e come risorsa. Quindi le conoscenze, le buone pratiche degli altri stati diventa per noi fondamentale per la nostra attività e la nostra professionalità. Quindi il riutilizzo dell'acque e l'acqua vista a 360 gradi....".

Video intervista: https://youtu.be/nz5EKYxS1JA 

Giovedì, 22 Marzo 2018 06:15

Labirinto d'acque: il programma

Il summit ha aperto i battenti ieri, mercoledì 21 marzo, con due appuntamenti: la conferenza internazionale, organizzata dall'Università di Parma con il contributo dell'Autorità di bacino distrettuale del fiume Po, su "The virtuous path: from water scarcity to water efficiency", con la presentazione del World Water Development Report 2018 dal titolo "Nature-based Solutions for Water", e il primo incontro dei Salotti d'acqua, dialogo tra ospiti eccellenti. Tra questi: Romano Prodi, Monique Barbut (Unccd) e Karl Burkart (Leonardo DiCaprio Foundation) che presenterà il report "Nature for Water", per rilanciare il tema delle soluzioni offerte dalla natura per contrastare il cambiamento climatico, la siccità e l'inquinamento.

Giovedì 22 marzo, Giornata mondiale dell'acqua, vedrà la presenza di numerosi scienziati e divulgatori scientifici internazionali moderati da Luca Mercalli (Società meteorologica italiana). Per i Salotti d'acqua, Piero Bianucci intervista gli astronauti Samantha Cristoforetti e Gennadij Padalka sul tema dell'acqua nell'universo.
Il governo e l'innovazione nelle politiche per la lotta ai cambiamenti climatici e le ricadute sulla risorsa idrica e l'agricoltura saranno il tema centrale di venerdì 23 marzo, a partire dal convegno "The Blue Challenges and Opportunities: from strategies into actions", curato dalla Regione Emilia-Romagna.

Alla giornata parteciperanno rappresentanti di tutti gli Stati e le Regioni con cui l'Emilia-Romagna ha avviato rapporti e collaborazioni e che sono impegnati nella lotta al cambiamento climatico e interessati alle opportunità di crescita attraverso un uso efficiente dell'acqua e delle risorse naturali. Tra gli altri, saranno presenti Brian Richter, punto di riferimento mondiale nelle scienze dell'acqua e nella conservazione delle risorse idriche e presidente di Sustainable Waters, organizzazione di educazione all'acqua, con una key lecture iniziale; Pietro Laureano (Unesco) unitamente al presidente Stefano Bonaccini, agli assessori regionali Paola Gazzolo e Simona Caselli (Agricoltura), al ministro dell'Ambiente, Gianluca Galletti, e ai rappresentanti dello Stato della California (che affronterà il tema delle politiche di resilienza nella gestione idrica) e del Sud Africa dove il diritto all'acqua costituisce un elemento fondante di democrazia e uguaglianza.

Per l'appuntamento dei Salotti d'acqua è in programma la lectio magistralis "Acqua, arte e architettura" dell'architetto francese Thierry Huau, introdotta da Franco Maria Ricci, e dall'architetto Pier Carlo Bontempi, che approfondiranno il tema nei suoi aspetti artistici e paesaggistici. La giornata culminerà con la performance dal vivo del regista gallese Peter Greenaway, con suggestioni sull'acqua tra filosofia e cinema.

L'ultimo giorno del summit, sabato 24 marzo, affronterà il tema dell'acqua come nutrimento e fonte di salute e benessere presentando due diversi focus: il convegno "Ricerca, sviluppo e innovazione nella medicina termale", coordinato dal professor Umberto Solimene (presidente mondiale di Femtec), e "Acqua primo alimento", dove interverranno, tra gli altri, Paolo Pinton e Marta Antonelli.

A concludere la giornata e tutto il festival con i Salotti d'acqua sarà Federica Pellegrini, intervistata da Davide Cassani. Parleranno del tema ieri, .
Le conferenze sono a ingresso libero, con iscrizione obbligatoria. L'accesso al Labirinto di Franco Maria Ricci e alla collezione d'arte è possibile secondo le regolari tariffe.

Gli enti e i privati organizzatori e promotori
Il summit è nato sotto l'Alto patronato del presidente della Repubblica italiana, sotto l'Alto patrocinio del Parlamento europeo e con il patrocinio delle più alte istituzioni dello Stato, della Regione Emilia-Romagna, del Comune di Parma, del Comune di Fontanellato e dell'Unione parmense degli industriali, è organizzato dalla Fondazione Franco Maria Ricci, con la supervisione di Luca Mercalli (Società meteorologica italiana), con il contributo scientifico di Università di Parma, Unesco Wwap, Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra), Autorità distrettuale di bacino del Po, Wwf, Barilla Cfn Foundation (Bcfn) e Mutti.
L'evento è arricchito dalla collaborazione di Iren, Sangemini-Acque Minerali d'Italia, Cattolica Assicurazioni, Scic Cucine d'Italia, Dulevo International, Inacqua, Cooperativa sociale Società Dolce, Fondazione Cariparma.

Piacenza, 20 marzo 2018 -  Il 22 marzo si celebra la Giornata Mondiale dell'Acqua, istituita nel 1992 dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite per valorizzare e proteggere le risorse idriche. Il tema dell'edizione di quest'anno è Nature for Water (La Natura per l'acqua).

Un'opportunità significativa per riflettere sulla complessa relazione, e interazione, fra uomo, acqua, natura, ambiente, sviluppo ed economia. È anche un'occasione per mettere a fuoco ruoli e finalità del Consorzio di Bonifica di Piacenza.

Il Consorzio di Bonifica di Piacenza, ente preposto alla gestione dell'acqua, al servizio della collettività e dei comparti produttivi, nel rispetto per l'ambiente, opera nella consapevolezza della propria responsabilità quando si tratta di mettere in campo azioni strutturate nella gestione dell'acqua, mirate ad una triplice finalità (irrigazione, protezione idraulica e dissesto idrogeologico).

Finalità irrigua e difesa idraulica del territorio sono, in una visione ampia, connesse fra loro. La gestione operata dal Consorzio di Bonifica di Piacenza infatti opera in modo coordinato attraverso un complesso sistema di impianti, dighe e canali intrecciando la difesa del suolo e degli abitati (in caso di precipitazioni intense), la tutela dell'ambiente e il governo delle acque. Dunque non solo irrigazione ma anche protezione idraulica con interventi finalizzati alla salvaguardia generalizzata del territorio.

Nella giornata mondiale dedicata all'acqua facciamo un breve focus sul tema dell'irrigazione e dell'acqua come bene primario.

Il Consorzio provvede, come da Statuto, "alla derivazione, alla provvista, alla distribuzione e all'uso razionale delle risorse idriche a prevalente uso irriguo". L'orientamento del Consorzio è quello di immagazzinare l'acqua quando c'è per poi utilizzarla quando manca, interagendo con la natura e l'ambiente circostante.

Dal punto di vista della raccolta idrica il Consorzio di Bonifica di Piacenza gestisce due dighe (Molato e Mignano), costruite nel secolo scorso, ed è pronto alle sfide attuali e future con nuovi programmi per l'efficientamento dell'acqua. Non mancano quindi i progetti per la realizzazione di nuovi laghi/invasi e per la realizzazione di sistemi distributivi che tendano all'azzeramento delle dispersioni dell'acqua.

Ricordiamo che sono sette i progetti per nuovi laghi presentati dal Consorzio di Bonifica di Piacenza nell'ambito del PSRR (programma di Sviluppo Rurale Regionale): quattro in val Tidone e tre in val d'Arda. Inoltre, è appena stato ultimata un'importante analisi geologica e idrogeomorfologica finalizzata all'individuazione di aree idonee per la realizzazione di invasi idrici in val Nure e in val Trebbia. Sul fronte del contenimento delle dispersioni (e dunque degli sprechi d'acqua) è di qualche mese fa la presentazione, a un bando nazionale, di un progetto (quasi 23 chilometri di tubazioni) per rispondere al problema specifico della val d'Arda.

Le opere infrastrutturali realizzate dall'uomo (dighe, invasi,...) e volte allo stoccaggio dell'acqua si inseriscono in un processo di antropizzazione che ha caratterizzato, e connota, anche il nostro territorio padano. Gli interventi dell'uomo sulla natura, fondamentali per ogni insediamento e crescita, hanno instaurato nel corso del tempo una convivenza dinamica con l'ambiente e i suoi elementi primari, fra i quali appunto l'acqua.

La consapevolezza della preziosità del valore dell'acqua motiva dunque la gestione della stessa. Una consapevolezza da condividere con le nuove generazioni.
E' attiva infatti la presenza del Consorzio nelle scuole del nostro territorio: dalle elementari alle superiori. Durante tutto l'anno scolastico, e non solo in occasione della Giornata Mondiale dell'Acqua, i nostri incaricati ed esperti incontrano gli studenti per educare al valore dell'acqua oppure li accompagnano nella visita agli impianti gestiti dal Consorzio.

Un incontro fruttuoso che ha generato due nuovi e tecnologici prodotti: il simulatore on line Water Domination e l'implementazione del Web Gis (portale cartografico).

Questi due prodotti tecnologici saranno presentati alle 14.30 del 22 marzo presso lo Urban Hub di Piacenza (via Alberoni, 2). Si tratta di due creazioni (nell'ambito del progetto Urban Hub-Industrie Creative Innovative Piacenza) sviluppate all'interno di Water Lab, il laboratorio del Consorzio di Bonifica di Piacenza, dedicato all'innovazione creativa, con sede nello Urban Hub stesso. Le due creazioni sono state realizzate da Univillage e Hydria Group con la collaborazione attiva di 20 studenti del Liceo Statale "G. M. Colombini" di Piacenza.

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Martedì, 20 Marzo 2018 16:31

Lattiero caseari. Diffusa stabilità.

Listini stabili per burro, formaggio e panna. Cresce ancora il latte spot eccezion fatta per il latte scremato pastorizzato spot estero.

di Virgilio Parma 20 marzo 2018 -

LATTE SPOT Si consolida la tendenza rialzista del latte spot nazionale che si è evidenziata sin dall'inizio di questo mese di marzo.(+3,42% (30,41-31,96€/100 litri latte).
Mantiene un trend positivo anche il latte intero pastorizzato spot estero che ha aggiornato il valore nell'intervallo compreso tra 29,38 e 31,45€/100 litri di latte (+1,72%). Permane stabile il listino del latte scremato pastorizzato spot estero che, per la sesta settimana consecutiva, conferma le quotazioni comprese tra 8,28-9,32€/100 litri latte.

BURRO E PANNA Nessuna variazione registrata per i listini del burro e della crema alla borsa milanese e della panna veronese. A fine corsa lo zangolato parmense che non registra variazioni.

Borsa di Milano 19 marzo 2018:
BURRO CEE: 4,50 €/Kg (=)
BURRO CENTRIFUGA: 4,75 €/Kg. (=)
BURRO PASTORIZZATO: 3,03 €/Kg. (=)
BURRO ZANGOLATO: 2,83 €/Kg. (=)
CREMA A USO ALIMENTARE (40%mg): 2,40 €/Kg. (=)
MARGARINA Febbraio 2018: 0,97 -1,03€/kg (-)

Borsa Verona 19 marzo 2018: (=)
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 2,30 -2,40€/Kg. (=)

Borsa di Parma 16 marzo 2018 (=)
BURRO ZANGOLATO: 2,43 €/Kg.
Borsa di Reggio Emilia 20 marzo 2017 (=)
BURRO ZANGOLATO: 2,43 - 2,43 €/kg.

GRANA PADANO 19/03/2018 - Nessuna variazione registrata. Inalterati i listini per il Grana Padano DOP.
- Grana Padano 9 mesi di stagionatura e oltre: 6,05 - 6,15 €/Kg. (=)
- Grana Padano 15 mesi di stagionatura e oltre: 6,80 - 7,35 €/Kg. (=)
- Fuori sale 60-90 gg: 4,85-5,15€/Kg. (=)

PARMIGIANO REGGIANO 16/03/2018 Stabili anche i listini del Parmigiano Reggiano.
-Parmigiano Reggiano 12 mesi di stagionatura e oltre: 9,80-10,10 €/Kg. (=)
-Parmigiano Reggiano 18 mesi di stagionatura 10,40 - 10,85 €/Kg. (=)
-Parmigiano Reggiano 24 mesi di stagionatura e oltre: 11,05 - 11,55 €/Kg. (=)
-Parmigiano Reggiano 30 mesi di stagionatura e oltre: 11,85 - 12,15 €/Kg. (=)

(per accedere alle notizie sull'argomento clicca qui)

 

 

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 (Grafici)

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In attesa delle strategie di alleggerimento dei fondi, le precipitazioni in Argentina non sono state risolutive par la maggior parte del Paese.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 19 marzo 2018 -  In Argentina nel fine settimana sono arrivate delle piogge che si sono concentrate con quantitativi intorno ai 45 mm nel sud del Cordoba e in direzione nord/ nord-est dello stato del Buenos Aires dove si sono toccate anche punte di 77 mm. Nel resto dell'Argentina meridionale, cioè La Pampa e la maggior parte del Buenos Aires, purtroppo le precipitazioni si sono attestate intorno ai 10-20 mm, addirittura in altri areali del centro e del nord sono stati inferiori ai 10 mm.

In estrema sintesi una parte non trascurabile del paese lo strato superiore dei terreni ha beneficiato delle piogge, ma c'è anche una buona parte delle regioni produttive che non ne hanno beneficiato a sufficienza. La situazione rimane comunque critica anche se è prevista un'altra "buona" perturbazione per il fine settimana.

I fondi  potrebbero alleggerire le loro posizioni ma questo lo sapremo solo a fronte del prossimo loro report degli stessi. (sono obbligati a rispondere)
Nel mercato interno da segnalare la continua tensione sulla farina di soya che viene messa a disposizione e al carico con il contagocce sia per la proteica che per la normale. Una situazione che probabilmente non risentirà del calo che il mercato di Chicago sta registrando da questa mattina con sensibili cali sul seme e sulla farina.

In sintesi: ai porti di Ravenna e Venezia di farina soya proteica, al 09/03, ne erano complessivamente stoccate 125/130.000 tonnellate per una autonomia di massimo 5 settimane. Gli arrivi previsti non saranno consistenti e perciò meglio coprirsi almeno sino a aprile, forse primi di maggio.

Sul secondo semestre molto dipenderà da come procederà la guerra dei dazi e se avrà ripercussioni anche sul 2019. 

Riguardo ai cereali si vocifera di possibili accordi, a breve medio termine, con parziale spostamento di aree di acquisto.

A seguire l'odierna elaborazione sugli areali produttivi del nostro Paese:

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Indicatori internazionali 19 marzo 2018


l'Indice dei noli è sceso sino a 1143 punti, il petrolio è attorno a 62$/bar. e l'indice di cambio €/$ segna 1,23127.

(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Shell-Eni accusate di corruzione, bloccati alcuni conti anche a Lugano. Potrebbe trattarsi di uno dei casi più importanti di corruzione in Europa.

Nel 2017 l'alta corte di Abuja, capitale della Nigeria, ha aperto un fascicolo per corruzione che vede coinvolte la Shell e alcuni funzionari della filiale Agip dell'Eni per la vendita per oltre 1,1 miliardi di dollari di uno dei più ricchi blocchi dell'Africa. Secondo l'accusa le società avrebbero pagato 800 milioni agli ex ministri del petrolio, Dan Etete, e della giustizia, Mohammed Bello Adoke, e al businessman Aliyu Abubakar per la licenza Opl 245, mentre al governo nigeriano sarebbero andati solo 210 milioni di dollari. Ora il caso di corruzione che vede coinvolti in Nigeria e in Italia manager della società britannica Shell e dell'Eni ha anche degli addentellati in Svizzera. Su richiesta della giustizia italiana, il Ministero pubblico della Confederazione (MPC) ha infatti ordinato il blocco di alcuni conti bancari riconducibili alla vicenda.

Nello specifico, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", tenuto conto delle somme in gioco, potrebbe trattarsi di uno dei casi più importanti di corruzione in Europa: le procure nigeriana e italiana accusano diversi manager delle due società di aver versato tangenti milionarie a un ex ministro africano quale pagamento per ottenere licenze di perforazione nel Paese, uno dei maggiori produttori di petrolio al mondo. La giustizia nigeriana parla di una somma pari a 801 milioni di dollari.

Confermando una notizia pubblicata oggi dal "Tages Anzeiger", il MPC ha confermato di aver posto sotto sequestro diversi conti su richieste della procura di Milano fornendo ai magistrati altre informazioni.

Le autorità elvetiche non hanno precisato l'ammontare dei patrimoni congelati. Stando al quotidiano zurighese, le autorità svizzere avrebbero bloccato diverse centinaia di milioni di franchi in banche di Ginevra, Basilea e Lugano.

Il processo di Milano avrebbe dovuto incominciare oggi, ma è già stato posticipato al 14 di maggio.
(19 marzo 2018 )

Bonifica Parmense: difesa idraulica straordinaria anche di notte per il deflusso delle acque dalla città verso la Bassa. Oltre 400 milioni di litri pompati nella rete di canali di bonifica per salvaguardare il perimetro urbano e i centri della Bassa da possibili fuoriuscite

Parma, 19 Marzo 2018 – Impianti idrovori cittadini del Consorzio di Bonifica Parmense in azione a pieno regime nelle ultime 48 ore a causa delle abbondanti precipitazioni cadute sul comprensorio in tempi assai ristretti.

Oltre alle piogge si sono aggiunti anche i flussi derivati dallo scioglimento della neve presente in Appennino nelle ultime settimane e il quantitativo di risorsa idrica arrivato rapidamente alle porte della città ha avuto necessità di un intervento puntuale quanto straordinario.

La messa in funzione tra sabato e domenica, degli impianti consortili urbani, tutt'ora attivi, di Foce Abbeveratoia e Foce Naviglio, unitamente a quelli situati nella Bassa del Cantonale (nell'area sottesa di Busseto, Polesine, Zibello e Soragna), Travacone e Chiavica Rossa a Colorno e Bocca d'Enza a Mezzani hanno consentito di allontanare, mediante l'accensione delle pompe, circa 400 milioni di litri di acqua equilibrandone ordinatamente il deflusso sul territorio.

L'operazione straordinaria ha impiegato una trentina di operatori dello staff tecnico della Bonifica Parmense e un buon numero degli stessi si è prodigato in manovre idrauliche su manufatti, chiaviche e paratoie anche nel corso della notte tra domenica e lunedì in particolare nel Comune di San Secondo in località Grugno e Pizzo.

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Aperte le candidature per UniCredit Start Lab 2018, quinta edizione del programma di accelerazione promosso da UniCredit per supportare startup e PMI innovative. Candidature entro il 9 Aprile.

Piacenza, 19 marzo 2018 – Oltre 3.400 i progetti imprenditoriali italiani analizzati fino a oggi, circa 200 realtà imprenditoriali nazionali supportate, oltre 450 aziende coinvolte in incontri one2one con le startup, 21 i progetti di open innovation decollati. Ecco alcuni dei numeri di UniCredit Start Lab, programma di accelerazione creato da UniCredit per sostenere giovani imprenditori, innovazione e nuove tecnologie, che ha appena aperto le candidature per la sua quinta edizione, confermandosi come una delle iniziative di supporto a startup e pmi innovative italiane di maggiore impatto, anche per il numero di organizzazioni coinvolte: oltre 350 realtà tra incubatori, acceleratori, parchi scientifici e tecnologici, investitori, corporation.

Per l'area di Piacenza, l'istituto di credito ha illustrato i dettagli dell'edizione 2018 di UniCredit Start Lab presso la sede dell'incubatore Certificato In Lab ad una platea di aspiranti capitani d'azienda tra giovani imprenditori e studenti. L'incontro è stato aperto dai saluti introduttivi del Presidente InLab Marco Carini; di Luca Piccinno in rappresentanza di Aster - Area S3 del Tecnopolo di Piacenza; e di Marina Moretti, Area Manager Retail UniCredit. Leonardo Gregianin di UniCredit ha quindi illustrato nel dettaglio l'edizione 2018 del programma di accelerazione per le nuove realtà imprenditoriali, lasciando infine la parola a Andrea Cruciani, Ceo di Agricolus, start up toscana che lo scorso anno ha presentato uno dei migliori progetti per la categoria Innovative Made in Italy di UniCredit Start Lab.

Anche quest'anno, il nuovo bando si rivolge a realtà ad alto contenuto tecnologico e innovativo, in particolare a startup costituite da non più di cinque anni, a PMI innovative e a persone fisiche che vorranno presentare la propria idea imprenditoriale e trasformarla in azienda nel breve termine.

Fino al 9 aprile 2018 è possibile candidarsi al programma, attraverso il sito internet www.unicreditstartlab.eu accedendo alla sezione "Entra in Start Lab".
Le migliori proposte avranno accesso alla Startup Academy (percorso di training manageriale avanzato), ad attività di mentorship, alla possibilità di effettuare incontri con imprenditori e investitori a fini commerciali o di investimento; e ad un premio in denaro da € 10.000 per il 1°classificato di ognuno dei 4 settori di interesse del programma che sono: Innovative Made in Italy (aziende ad alto potenziale in settori chiave dell'imprenditoria italiana come agrifood, moda, design, nanotecnologie, robotica, meccanica e turismo); Digital (aziende e idee imprenditoriali relative a sistemi cloud, hardware, app mobile, internet of things, servizi e piattaforme B2B e fintech); Clean Tech (per piani i impresa relativi a soluzioni per l'efficienza energetica, energie rinnovabili, mobilità sostenibile e trattamento dei rifiuti); Life Science (progetti in tema di biotecnologie e farmaceutica, medical device, digital health care e tecnologie assistive).

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Agenzia Stampa Agroalimentare - Una "spy story" che sembra uscita da un romanzo di Ian Fleming. - Lattiero caseari. Latte spot in leggera ripresa. - Latte di soia, rischio ormonale per le bambine? - Salmonella nel salamino toscano - Cereali e dintorni. Incertezze sulle future semine - SOMMARIO Anno 17 - n° 11 18 marzo 2018 -

1.1 editoriale Una "spy story" che sembra uscita da un romanzo di Ian Fleming.
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Latte spot in leggera ripresa.
3.1 export Export reggiane: +8,7% nel 2017.
4.1 latte di soia Latte di soia, rischio ormonale per le bambine?
4.2 sicurezza alimentare Salmonella nel salamino toscano
5.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. I dazi iniziano a influenzare i mercati.
6.1 food & Wine Identità golose 2018 - L'arte in cucina evolve e prende forma.
7.1 ambiente prevenzione Nuovo Centro operativo del Consorzio di Bonifica Emilia Centrale in Val d'Enza
7.2 cultura musica Federcultura esprime apprezzamento per la nuova legge regionale sulla musica
8.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Tra dazi, clima e stime aggiornate.
9.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Incertezze sulle future semine.
10.1 consumi - agrosserva Agrosserva, agroalimentare record per consumi ed export nel 2017
12.1promozioni "vino" e partners
13.1 promozioni "birra" e partners

(per seguire gli argomenti correlati clicca QUI

(Scarica il PDF alla sezione allegati)

 

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Allarme nazionale mitili dalla Spagna contaminate da Escherichia Coli. Rischio grave, sconosciuti i lotti. Lo Sportello dei diritti: "Mangiate le cozze ben cotte evitando il consumo di prodotti crudi"

Cozze vive contaminate da Escherichia Coli. Il Rasff, il sistema di allerta europeo rapido per la sicurezza alimentare, ha lanciato l'allarme nazionale per le la possibile presenza del pericoloso batterio Escherichia Coli nelle cozze vive.

L'allarme cozze contaminate da Escherichia Coli è stato diffuso in tutta Italia, da nord a sud, poiché queste cozze vive contaminate sarebbero state già immesse sull'intero mercato nazionale e l'Escherichia Coli è un batterio molto insidioso presente in acque inquinate da feci che può essere una bomba per l'apparato digerente e provocare nausea, forti crampi addominali, diarrea, vomito.

L'allerta cozze vive contaminate da Escherichia Coli è del 16 marzo (rif. 731.2018), purtroppo però non si conoscono i lotti con cozze vive contaminate anche perché riguardano non solo la Grande distribuzione ma pescherie e mercati. Il ritiro delle cozze vive contaminate da Escherichia Coli è stato già avviato in tutta Italia, una misura cautelare a tutela della salute dei consumatori.

Il Sistema di allerta invita tutti a prestare la massima attenzione e a non consumare le cozze vive senza prima sottoporle al controllo dal Servizio igiene degli alimenti e nutrizione della Asl locale.

Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", ricorda che "il consumo dei molluschi bivalvi è considerato uno dei principali responsabili di trasmissione all'uomo di diverse malattie d'origine batterica e virale nonché intossicazioni da enterobatteri. Pertanto, invita chiunque avesse acquistato questo prodotto a consumarlo ben cotto evitando il consumo di prodotti crudi".

(17 marzo 2018)

Di Guido Zaccarelli – Mirandola (MO) 18 marzo 2018 - La scrittura è il segno grafico che l'uomo impiega per rappresentare la realtà che lo circonda e descriverla, attingendo dalla sorgente dei propri sentimenti la fonte principale per arricchire il testo di contenuti e di emozioni.

Un viaggio di andata e ritorno da compiere più volte sulla stessa riga per calarsi nella profondità della parola e addentrasi nei meandri di ogni singola sfumatura, per cogliere l'essenza dell'invisibile dove il pensiero s'eleva oltre i confini del presente.

Un modo per donare al lettore il luogo dove riflettere e aiutarlo a colmare il vuoto lasciato libero tra una parola e l'altra. La semiotica è la scienza che studia il linguaggio dei segni in un'ottica di significazione: "è tutto ciò che rimanda a qualcos'altro che non c'è: il fischio del capostazione che segnala la partenza di un treno, il segnale lampeggiante di un semaforo, il testo presente in un libro, qualsiasi frase contenuta in una bottiglia lanciata in mare e ritrovata a distanza di anni."

Ogni cosa che noi vediamo e tocchiamo è un segno semiotico che genera un processo di comunicazione che può essere di natura sociale, attraverso l'interazione di persone, oppure astratto, che non prevede la presenza di una mente umana ma di un oggetto, il suo riferimento nel contesto e il suono che è in grado di generare.

Il significato muta in base al contesto, nel quale il segno è collocato, inteso come l'insieme delle condizioni, delle opportunità e dei vincoli, spaziali, temporali, relazionali e culturali presenti in un qualsiasi scambio comunicativo.

Il contesto si può ampliare o restringere secondo le esigenze presenti nell'interazione comunicativa. Il libro è l'oggetto di questo atto comunicativo che mette in contatto il lettore con lo scrittore, la lettura è il riferimento al testo e l'audiolibro il suono che viene prodotto. Leggere ascoltando è un segno semiotico capace di generare un continuo divenire con l'oggetto che rappresenta e con l'aiuto della voce ornare di ulteriori significati la lettura.

Leggere ascoltando è momento unico da dedicare all'ascolto attivo nei momenti di libertà, dove combinare la quotidianità con l'eufonia della parola in un continuo rincorrersi di suoni e di melodie che incantano le emozioni fissandosi in modo indelebile nella memoria. Il desiderio di leggere e di ascoltare diventa una sana abitudine da incoraggiare ogni giorno per la presa cosciente di generare un diffuso e sano benessere personale e sociale, che coinvolge non solo le persone fragili, ma l'intera popolazione.

Le moderne tecnologie della informazione e della comunicazione sono strumenti sempre allettanti, raffinati e in continua evoluzione, nati per diffondere il valore e il piacere dell'ascolto, in questo particolare caso, della lettura da impiegare per orchestrare una composizione armonica di parole, lettere e suoni. Le persone vivono il disagio del tempo sottratto a dare risposte sempre più complesse anche quando la semplicità è di casa.

Leggere ascoltando è il futuro al quale dobbiamo prestare il fianco per farlo diventare uno strumento quotidiano di condivisione della conoscenza e di crescita culturale e sociale, non solo per le persone fragili, ma per tutti Noi con l'intento di creare un futuro che continuamente si disseta alla fonte principale della lettura e dell'ascolto.

Bibliografia: Dalla Piramide al Cerchio, la persona al centro. Guido Zaccarelli, Franco Angeli Editore.

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GUIDO ZACCARELLI:
Bibliografia: Informatica, insieme verso la conoscenza (2010) - La conoscenza condivisa, verso un nuovo modello organizzativo (2012) - Finestre di casa nostra (2013) - Dalla piramide al cerchio, la persona al centro della azienda (2016)

Curriculum: Guido Zaccarelli è referente dl Servizio Informativo dell'Azienda Sanitaria di Modena, presso il distretto di Mirandola. Laureato in Comunicazione e Marketing, ha conseguito un Master in Management per il coordinamento delle professioni sanitarie. Dal 2008 è docente di informatica presso l'Università di Modena Reggio.

 

 

 

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Domenica, 18 Marzo 2018 07:23

Esportazioni reggiane: +8,7% nel 2017.

E' salito dell'8,7%, nel 2017, il valore delle esportazioni reggiane, che si è così attestato a 10,3 miliardi di euro.

Per ritrovare un incremento più rilevante, secondo l'analisi dell'Ufficio Studi della Camera di Commercio di Reggio Emilia sui dati Istat, occorre tornare al 2010 e al 2011 (in entrambi gli anni l'aumento fu superiore al 13%), quando però l'export reggiano valeva poco più di 8 miliardi e stava semplicemente recuperando la grave perdita del 2009; proprio allora, in un solo anno e in piena crisi economica, le esportazioni crollarono del 23,6%, passando da 8,4 a 6,4 miliardi.

"In effetti - sottolinea il presidente della Camera di Commercio, Stefano Landi - siamo di fronte ad un risultato particolarmente soddisfacente, e non solo per l'entità della crescita, ma soprattutto per l'ulteriore consolidamento di un trend che è in atto dal 2012, quando abbiamo interamente recuperato i valori pre-crisi e, da allora, anno per anno si è registrata una crescita che ci ha portato ad un incremento complessivo che si attesta attorno al 25%, vale a dire due miliardi di esportazioni in più".

"Quello del 2017 – prosegue Landi - è l'incremento più rilevante degli ultimi sei anni; a partire dal 2012, infatti, si è inanellata una serie di risultati positivi, con una successione di +1,3% (2012), +2% (2013), + 4,3% (2014), +3% (2015), +2,5% (2016), fino al +8,7% dello scorso anno".
"Così come l'aumento della produzione industriale degli ultimi tre anni - sottolinea Landi - questo risultato conferma la grande competitività del sistema imprenditoriale reggiano, che ha consentito di migliorare decisamente la situazione anche sul versante dell'occupazione (il tasso di disoccupazione è sceso di oltre due punti in tre anni) e per ciò che riguarda il reddito delle famiglie, in crescita soprattutto negli ultimi due anni".

Con il risultato 2017, tra l'altro, la provincia di Reggio Emilia migliora ulteriormente la sua posizione nella classifica nazionale delle province italiane maggiori esportatrici, raggiungendo il 10° gradino della classifica e confermando al 2,3% il proprio contributo al commercio estero italiano.

A determinare la buona performance 2017 delle vendite oltre frontiera hanno contribuito, pur con comportamenti diversificati, la maggior parte dei settori leader dell'economia provinciale.

Il metalmeccanico, che da solo rappresenta più della metà delle esportazioni reggiane, è passato dai 4,8 miliardi del 2016 ai 5,4 miliardi del 2017, con un incremento del 12,7%; il tessile-abbigliamento, con un aumento del 6,6%, ha raggiunto 1 miliardo e 668 milioni di euro; il ceramico, con un valore di 1,1 miliardi, è cresciuto del 3%; è poi salito da 838 a 877 milioni l'elettrico-elettronico (+4,6%); ha raggiunto i 620 milioni (+5,4%) il settore alimentare, mentre quello della gomma-plastica è passato da 132,7 a 149,8 milioni, con un aumento vicino al 13%.

Relativamente ai Paesi di destinazione delle merci "made in Reggio Emilia", l'Europa, con oltre 7,3 miliardi di esportato, rimane il maggior acquirente di prodotti reggiani. L'incremento delle vendite destinate al mercato europeo è stato dell'8,4% rispetto al 2016, positivamente influenzato dalla crescita dell'8,3% dell'export verso la Germania che, con oltre 1,4 miliardi di euro, si conferma il principale cliente delle imprese reggiane. In crescita dell'11,2% anche le esportazioni verso la Francia, che sono passate da 1,159 a 1,288 miliardi di euro. Uscendo dall'eurozona, le vendite verso il Regno Unito sono aumentate del 4,1% e hanno raggiunto i 688,7 milioni, mentre al di fuori dei mercati dell'UE hanno continuato a crescere le vendite reggiane destinate alla Russia, che è diventata ora il settimo partner commerciale europeo di prodotti reggiani: nel 2017 l'export verso il territorio russo è aumentato dell'11,6% attestandosi a quasi 265 milioni. Ancora positivo l'andamento delle esportazioni verso la Turchia che, in anno, hanno registrato un +9% portando il valore dell'esportato verso il territorio turco a 164,9 milioni.
Nel frattempo è proseguita la crescita del mercato americano, che nel 2017 si è confermato come seconda area di destinazione di merci "made in Reggio Emilia" dopo l'Europa. Le vendite di prodotti reggiani verso l'America sono aumentate del 13,6% superando i 1.300 milioni: Stati Uniti e Messico, rispettivamente con 826,4 milioni (+10,5%) e 137,8 milioni (+9,8%), sono i due principali mercati americani di sbocco per i prodotti reggiani.
In crescita anche le esportazioni reggiane verso l'Asia, che nel 2017 hanno raggiunto un valore di 1 miliardo e 195 milioni di euro con una crescita del 6,1%. La Cina, con 296,5 milioni ed una crescita del 17,4% in un anno, si colloca all'ottavo posto nella graduatoria dei compratori di prodotti reggiani ed è il primo paese asiatico, ma rappresenta anche il principale fornitore della provincia di Reggio Emilia. Da quel paese, infatti, provengono prodotti per oltre 576 milioni di euro e la bilancia commerciale mostra un saldo negativo pari a oltre 279 milioni.

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(Fonte CCIAA Reggio Emilia 14 marzo 2018)

I fattori destabilizzanti i mercati sono sempre riconducibili al clima in Argentina, i dazi statunitensi e le possibili ripercussioni da parte cinese.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 16 marzo 2018. 
 Il mercato è pressoché immobile sui fattori fondamentali, per rendersene conto basta confrontare le due chiusure del 13/03 e la successiva in rosso di ieri sera 15/03.

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Fattori, specie l'ultimo citato, che rendono difficili le stime relativamente alle future semine anche se è logico attendersi un maggior investimento produttivo di soia.

Nel mercato interno da segnalare la continua tensione sulla farina di soya che viene messa a disposizione con il contagocce, sia per la proteica che per la normale. Questo fa sì che mantengono in forza tutti i proteici e loro sostitutivi. Cruscami ancora in aumento, ma con minor forza rispetto alle attese, fibrosi sempre ben tenuti, e questo sarà così certamente sino a maggio. Piano piano stanno prendendo forza i cereali sia sul mercato interno che estero, non tanto sul breve periodo, quanto sul medio lungo termine. Un sussulto potrebbe presto registrarlo l'orzo. mentre per il mais il periodo critico sarà il luglio agosto dove potrebbero esserci sorprese.

Alcuni prezzi di giovedi partenza porti: farina di soya 44 da 380€ ton, non caricabile ma solo nominale a 385-387€ fisicamente caricabile, mentre per la proteica i valori si attestavano sui 390 € tonnellata sia pronta che aprile, mentre in consegna aprile generico quindi 1-30/04 veniva offerta a 380€; il maggio-giugno a 364/378€ per normale e proteica e il luglio dicembre a 356/365€ sempre normale e proteica. Il 2019 331/341€. Il girasole proteico da 215 a 225 € ton in base alle qualità, colza 245€, far girasole normale da 145 a 155€ in base alle varie derivazioni.

Sussiste la possibilità di accaparrarsi del panello di lino di alta qualità di origine polacca, merce in sacconi a prezzi interessanti in confronto agli altri proteici e alla farina di soya ogm frre che ieri quotava 428 e partenza stabilimenti interni.

Si preannunciano ancora circa due mesi di sofferenza sui proteici, a meno che non subentrino ritorsioni ai dazi, sempre possano essere disponibili delle alternative.

Per le bioenergie nulla da segnalare, salvo la necessità di porre attenzione a eventuali rimbalzi di cereali e sottoprodotti derivati. Nel frattempo si è scatenata una è vera e propria caccia ai sottoprodotti sostitutivi dei cruscami. Molti operatori, per non attingere al mercato, stanno erodendo le loro scorte di trinciati e pastoni, contando sugli erbai primaverili.

 

Indicatori internazionali 16 marzo 2018


l'Indice dei noli è sceso sino a 1169 punti, il petrolio rimbalza a attorno 61$/bar. e l'indice di cambio €/$ segna 1,23213.

(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Vola l'export e ripartono con decisione i consumi delle famiglie. Per l'agricoltura si chiude un'annata difficile a causa del clima, ma tiene il tessuto imprenditoriale, con un aumento record delle aziende condotte dai giovani (+ 5,6%).

Bilancio positivo per l'agroalimentare italiano nel 2017, sebbene il settore si sia dovuto misurare con le difficili condizioni meteo. Lo rileva il rapporto AgrOsserva di Ismea relativo all'ultimo trimestre dell'anno.

A trainare l'agroalimentare è stato soprattutto il segmento industriale che, beneficiando in maniera diretta del buon andamento della domanda nazionale ed estera, ha segnato un incremento rispetto al 2016 del valore aggiunto (+1,8%), della produzione industriale (+3%) e degli occupati (+1%).

Molto bene per l'export di alimenti e bevande che chiude l'anno al livello record di 41 miliardi di euro, con una crescita molto più sostenuta di quella, già significativa, messa a segno nel 2016 (+6,8% nel 2017 a fronte del 4,2% dell'anno precedente).

Ma il 2017 sarà ricordato soprattutto per la netta ripresa dei consumi alimentari delle famiglie italiane, che dopo 5 anni di stallo, fanno finalmente registrare un segno più di un certo peso (+3,2%).

Il bilancio dell'annata agraria è stato invece fortemente condizionato dall'andamento meteorologico avverso che ha inciso sul potenziale produttivo con un impatto negativo in termini di valore aggiunto (-4,4% sul 2016).

Il numero di imprese agricole è rimasto pressoché invariato rispetto all'anno precedente (-0,3% nel Registro delle imprese a dicembre 2017 su base annua). Tra i dati positivi si evidenzia la crescita del numero di imprese agricole condotte da giovani con meno di 35 anni che arrivano a 55.331 con un aumento del 5,6%.

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(Ismea - Roma 14 marzo 2018 - in allegato il Report completo in PDF)

A FICO, Parmigiano Reggiano e Grana Padano si sono confrontati con Piero Sardo, presidente della Fondazione Slow Food per la Biodiversità sul tema dei "formaggi naturali".

Bologna, 16 marzo 2018 - Non tutti i consumatori sanno quale sia la differenza tra formaggi a latte crudo e formaggi pastorizzati. Di questo si è discusso oggi a FICO in un incontro che ha coinvolto Piero Sardo, presidente della Fondazione Slow Food per la Biodiversità e i presidenti dei Consorzio dei formaggi DOP più importanti d'Italia: Parmigiano Reggiano e Grana Padano.

Piero Sardo nel suo libro: "Formaggi naturali. Viaggio alla scoperta dei migliori d'Italia" ci racconta che, rincorrendo la massima igienicità richiesta dalle normative igienico-sanitarie, si è azzerata o quasi la flora batterica. La pastorizzazione elimina circa il 99% dei batteri del latte, senza distinzioni tra quelli dannosi per l'uomo e quelli che invece conferiscono un sapore unico a ciascun formaggio. Così il sapore si standardizza, diventa uniforme, identico in ogni stagione. Poche multinazionali producono fermenti per tutto il mondo. Ceppi di batteri estratti da latte munto chissà dove, selezionati e moltiplicati in laboratori specializzati, poi confezionati e rivenduti a centinaia di fornitori che provvedono alla distribuzione sul mercato sotto diversi marchi.

"Ora è giunto il tempo che il mondo del formaggio prenda coscienza sino in fondo di queste tematiche, avvii la sua rivoluzione e dia vita al movimento dei formaggi naturali: a latte crudo, ovviamente, e senza fermenti o con fermenti realizzati in casa": è questa la sintesi del pensiero Piero Sardo.

Su questo tema è intervenuto Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano che ha sottolineato la vicinanza al movimento dei formaggi naturali:

"Siamo perfettamente in sintonia con Slow Food: il silenzio attorno al tema fermenti nei formaggi non è più accettabile. Non essendo obbligatorio evidenziarne l'uso in etichetta, chi acquista un formaggio non può compiere una scelta consapevole. Si va inoltre incontro ad una standardizzazione che banalizza il lavoro dei casari perché la provenienza del latte non è più una variabile fondamentale. La soluzione è una sola: spiegare al consumatore che solo un formaggio a latte crudo con fermenti naturali, come il Parmigiano Reggiano, è in grado di esprimere tutti i sapori e gli aromi della sua terra d'origine. Il Parmigiano Reggiano è frutto del suo terroir e del saper fare delle sue genti, che si tramanda di generazione in generazione. Rispetto a nove secoli fa nulla è cambiato: stessi ingredienti - latte, sale, caglio -, stessa cura e passione, stessa zona d'origine".

A Barco di Bibbiano nasce un importante presidio attrezzato per la gestione delle attività consortili in Val d'Enza. Incremento dell'operatività irrigua in un'area sensibile. In più monitoraggio puntuale e interventi ai fini scolanti con ulteriore incremento della sicurezza idraulica dalla Via Emilia fino al nodo idraulico della traversa di Cerezzola

Reggio Emilia - 15 Marzo 2018 - Il Consorzio di Bonifica dell'Emilia Centrale presenta oggi a Barco di Bibbiano (Re) un nuovo polo logistico polifunzionale a presidio della gestione di tutte le attività utili al territorio svolte dall'ente nel comprensorio della Val d'Enza. La nuova sede consortile consentirà allo staff tecnico di incrementare l'operatività irrigua in un'area che si è dimostrata particolarmente sensibile sotto questo profilo in particolare nei mesi estivi aumentando al contempo il monitoraggio, la sorveglianza e i molteplici interventi a fini scolanti dalla Via Emilia fino al nodo idraulico della Traversa di Cerezzola.

"La manutenzione e il presidio costante del reticolo interconnesso della lunghezza di circa 200 km complessivi nei comuni pedecollinari e di pianura (trasferito recentemente per competenza dalla Regione Emilia Romagna all'indomani del successo del progetto Life europeo Life Rii) – ha evidenziato il Commissario straordinario del Consorzio Emilia Centrale Franco Zambelli – è una zona che necessità di cure e attenzione e per il Consorzio è strategica per raggiungere con maggiore celerità le località dove occorre intervenire in tempi adeguati ai bisogni che via via si manifestano".

Il nuovo Centro Operativo va a rafforzare anche il saldo legame con il territorio in cui è ubicato:

"Ringrazio il Consorzio in tutte le sue componenti – ha commentato nel suo intervento il sindaco di Bibbiano Andrea Carletti – per aver compreso la posizione strategica del nostro comune a beneficio di tutta la vallata che necessita di attenzione particolari".

Una struttura imponente il nuovo Centro Operativo del Consorzio che impiegherà in loco fino ad una decina di tecnici e operai specializzati. "Il Centro Operativo – ha commentato il Direttore Generale Domenico Turazza – è situato in una posizione baricentrica rispetto all'area dell'Alta Pianura Val d'Enza , è servito dalle principali arterie stradali e dista poco più di 15 minuti dalla sede cittadina di Via Garibaldi: questo ci consentirà di operare con uomini e mezzi in modo immediato nei Comuni di Bibbiano, Cavriago, Montecchio, Canossa, Quattro Castella, San Polo d'Enza e Albinea, S.IIlario e Reggio Emilia ".

Alla mattinata di presentazione, oltre alle maestranze consortili, ai rappresentanti delle associazioni agricole e alcuni cittadini interessati erano presenti numerosi amministratori locali di tutta la Val d'Enza che hanno salutato con favore la nuova opportunità voluta dall'Emilia Centrale.

Scheda Tecnica Centro Operativo del Consorzio di Bonifica dell'Emilia Centrale

§ Il capannone è stato edificato già agli inizi degli Anni 2000 ed è situato nell'area artigianale di Barco di Bibbiano in via Ambrosoli 10 su un'area esterna distribuita su tre lati di circa 700mq + 580mq ( di area coperta di capannone) + 60mq circa di spogliatoi + 100mq ad uso uffici.

§ Il polo logistico del Centro Operativo ospiterà automezzi stradali e fuori strada, numerose e diverse attrezzature per operazioni idrauliche, forestali ed edili. All'interno della struttura si trova un'ampia Sala per workshop, attività di formazione del personale , comunicazione interna ed esterna verso l'utenza.

§ Tutte le info sul portale www.emiliacentrale.it

Nuove stime indicano ulteriori riduzioni produttive in Argentina. L'autosufficienza da granella di mais è decisamente sotto il 50%

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 14 marzo 2018 
L'elemento destabilizzante dei dazi aleggia, ma le condizioni meteo in Argentina e i danni relativi si fanno sentire:

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In mattinata l'andamento era misto, su tutte le merci.

Ieri, martedi 13 marzo, è stata aggiornata nuovamente una stima privata sui raccolti Argentini, 43 milioni di tonnellate per il seme di soia (la settimana scorsa era a 45) e 34 per il corn-mais (la settimana scorsa, 35).
Non più tardi di giovedì l'USDA scriveva 47 e 36. E per la precedente campagna le cifre erano 54 e 41(quindi -11 ml.t.per la soya e 8 ml.t per il mais stando alla stima privata).

Numeri dai quali si evince che i danni e le differenze ci sono e sono sensibili mentre le piogge, come sembra, arriveranno verso il 18-20 marzo, cioè praticamente 10/15 giorni prima dell'inizio della stagione di raccolta. le produzioni quindi saranno salvate, ma non certo recuperate, anzi queste piogge, dovessero prolungarsi potrebbero arrecare ulteriori inconvenienti.

Nel mercato interno nulla di nuovo da segnalare. Tensione sulle disposizioni e disponibilità di farina di soya proteica e normale. Si mantengono in forza i proteici, nonostante il calo della farina di soya registrato ieri a Milano, cruscami ancora in aumento, ma con minor forza rispetto alle attese, fibrosi sempre ben tenuti, prendono più forza i cereali sia sul mercato interno che estero ma non tanto sul breve periodo bensì sul medio lungo termine, un sussulto potrebbe prossimamente registrarlo l'orzo. mentre per il mais il periodo critico sarà, presumibilmente, luglio-agosto.

Anche per il settore delle bioenergie nulla da segnalare salvo rammentare di porre attenzione ai possibili rincari di cereali e sottoprodotti derivati.
La situazione è molto delicata. Le ripercussioni dell'imposizione dei dazi e i danni in Argentina sono un mix estremamente pericoloso, ed infatti i fondi d'investimento, dopo alcune prese di profitto, sono rimasti comunque lunghi.

La situazione del mais è ormai a livello di criticità, relativamente alle produzioni tipiche e DOP. Infatti, il tasso di autosufficienza del mais da granella è ai minimi storici. Secondo i dati esposti lo scorso 26 gennaio dall'economista Dario Frisio in occasione della Giornata del Mais a Bergamo, l'autosufficienza è decisamente inferiore al 50%. Una condizione che prima o poi verrà portata all'attenzione dei partner europei con possibili ripercussioni sulle produzioni tipiche (prosciutti e Formaggi DOP) che vantano l'autoapprovvigionamento zonale.

 

Indicatori internazionali 14 marzo 2018


l'Indice dei noli è sceso sino a 1179 punti, il petrolio rimbalza a attorno 61$/bar. e l'indice di cambio €/$ segna 1,23762.

(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

Officina Commerciale Commodities srl - Milano

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Dazzi: "cambiano i gusti e le esigenze abitative ma il Salone di Fiere di Parma continua a rappresentare un riferimento per il mondo del collezionismo"

Parma, 13 marzo 2018 -  "Mercanteinfiera continua a rappresentare uno dei teatri più validi dove fare affari ". A testimoniarlo i numeri.
La rassegna di antiquariato, modernariato e collezionismo vintage più antica d'Europa si è chiusa domenica a Fiere di Parma riconfermando sostanzialmente le 50 mila presenze della precedente edizione nonostante l'ultima zampata d' inverno che aveva attraversato il primo week end.

Mille anni di storia raccontati da stili diversi. Accanto alla scultura polimorfa di un capitello del 1100 si poteva ammirare un monetiere in ebano e tartaruga realizzato cinque secoli più tardi e valutato trentamila euro, oppure una coppia di piatti di Robbia Tadino (valore 4mila euro) ancor più recenti, datati tardo Ottocento. Per arrivare a un cantarano in ulivo con intarsi in avorio di fine Settecento (in vendita a 20 mila euro) o ad un dipinto, decisamente più recente, di Cesare Viazzi del 1901 (quotato circa 200 mila euro). Poi l'Art Nouveau, l'Art Decò, una miscellanea di stili cui si affianca il potere seduttivo della storia che ciascun pezzo può raccontare.

"Al netto del gusto personale o del desiderio di possedere l'oggetto individuato - afferma Ilaria Dazzi brand manager di Mercanteinfiera - si è registrata una sensibile crescita della consapevolezza di cosa si acquista sia in termini di valore economico sia in termini di storia che il singolo pezzo racconta. Le giornate operatori hanno registrato l'aumento delle vendite, anche all'estero, di beni con quotazioni elevate. Sono autentici esempi di collezionismo di livello, che non possono essere semplicemente riconducibili al gusto o alla fascinazione del momento".

Un potere magnetico, quello del salone di Parma che ha richiamato 5000 buyer provenienti da Usa, UK, Turchia, Francia, Germania, Austria, Spagna, Russia Danimarca, Belgio, Svizzera, Cina e Giappone, segnale di un settore in fermento.

I russi vogliono i pezzi più importanti del nostro antiquariato, gli americani - continua Ilaria Dazzi - cercano il modernariato e il design italiano. Il dato per noi positivo è il fatto che molti buyer tornano di edizione in edizione". Segno che la formula di Mercanteinfiera, miscellanea e composita, è entrata definitivamente nelle agende deL collezionismo mondiale.

Non sono mancate le mostre collaterali che come sempre ripercorrono un pezzo del "costume" del Paese: " E i teleromanzi stanno a guardare" dedicata ad Anton Giulio Majano, regista e sceneggiatore che proprio a Parma girò "Quell'antico amore", storia della passione clandestina di Carlo III di Borbone.

Curata da Mario Gerosa studioso di cinema, la mostra ha riacceso i fari, e per molti visitatori una antica memoria, sull'inventore di un genere, il teleromanzo, da cui sono poi derivate le moderne serie TV.

A richiamare l'attenzione di fashion blogger è stata invece la collaterale sul jeans "Blu di Genova. Il Jeans è una storia italiana". Se gli americani furono i padri storici di questo capo di vestiario, spetta alla creatività italiana aver dato ai jeans i connotati attuali di modernità, glamour, taglio ed eleganza ma soprattutto a Genova il merito di averli inventati.
La mostra è stata curata da Serena Bertolucci, direttrice di Palazzo Reale di Genova e da Paolo Aquilini direttore del Museo Didattico della Seta di Como.

Apprezzata soprattutto dal pubblico dei giovanissimi la sperimentazione proposta da l'Illustratore, lo spazio espositivo curato da Alessandro Canu e Jamais Vu e dedicato all' illustrazione indipendente.

Mentre gli organizzatori stanno già pensando all'edizione autunnale (29 settembre - 7 ottobre), il popolo social ( FB 85.202 followers - Instagram 4.912 followers) ancora commenta a colpi di post e di tweet l'edizione appena conclusa.

 

Stabili i listini delle due principali DOP e del burro. Leggero segno negativo per la panna veronese.

di Virgilio Parma 13 marzo 2018 -

LATTE SPOT Anche in questa seconda ottava di marzo si conferma la tendenza rialzista appena accennata la scorsa settimana. latte spot ha registrato infatti un +3,54% (29,38-30,93€/100 litri latte).
Mantiene un trend nettamente positivo (+7,41%) il latte intero pastorizzato spot estero che ha visto aggiornare il valore nell'intervallo compreso tra 28,87 e 30,93€/100 litri di latte. Decisamente stabile il listino del latte scremato pastorizzato spot estero che, per la quinta settimana consecutiva, conferma le quotazioni comprese tra 8,28-9,32€/100 litri latte.

BURRO E PANNA Nessuna variazione registrata per i listini del burro e della crema alla borsa milanese. Leggero cedimento per la panna veronese. Nessuna variazione per la panna di centrifuga. A fine corsa lo zangolato parmense che non registra variazioni.

Borsa di Milano 12 marzo 2018:
BURRO CEE: 4,50 €/Kg (=)
BURRO CENTRIFUGA: 4,75 €/Kg. (=)
BURRO PASTORIZZATO: 3,03 €/Kg. (=)
BURRO ZANGOLATO: 2,83 €/Kg. (=)
CREMA A USO ALIMENTARE (40%mg): 2,40 €/Kg. (=)
MARGARINA Febbraio 2018: 0,97 -1,03€/kg (-)

Borsa Verona 12 marzo 2018: (-)
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 2,30 -2,40€/Kg. (-)

Borsa di Parma 09 marzo 2018 (=)
BURRO ZANGOLATO: 2,43 €/Kg.
Borsa di Reggio Emilia 6 marzo 2017 (=)
BURRO ZANGOLATO: 2,35 - 2,43 €/kg.

GRANA PADANO 12/03/2018 - Nessuna variazione di listino per il Grana Padano DOP.
- Grana Padano 9 mesi di stagionatura e oltre: 6,05 - 6,15 €/Kg. (=)
- Grana Padano 15 mesi di stagionatura e oltre: 6,80 - 7,35 €/Kg. (=)
- Fuori sale 60-90 gg: 4,85-5,15€/Kg. (=)

PARMIGIANO REGGIANO 09/03/2018 Stabili anche i listini del Parmigiano Reggiano.
-Parmigiano Reggiano 12 mesi di stagionatura e oltre: 9,80-10,10 €/Kg. (=)
-Parmigiano Reggiano 18 mesi di stagionatura 10,40 - 10,85 €/Kg. (=)
-Parmigiano Reggiano 24 mesi di stagionatura e oltre: 11,05 - 11,55 €/Kg. (=)
-Parmigiano Reggiano 30 mesi di stagionatura e oltre: 11,85 - 12,15 €/Kg. (=)

(per accedere alle notizie sull'argomento clicca qui)

 

 

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Salmonella nel salamino toscano "Il Borgo": ritirato dagli scaffali. Allerta del Ministero della Salute. Il richiamo del salamino per un possibile rischio microbiologico dopo che durante i controlli è stata individuata la presenza di salmonella nella carne.

Nuovo richiamo di prodotti alimentari da parte degli operatori. Lo segnalato il Ministero della Salute oggi sul sito web in una nota pubblicata nella pagina dedicata alle allerte alimentari nella sezione "Avvisi di sicurezza".

Questa volta il ritiro dai supermercati riguarda un salamino toscano a causa di un possibile rischio microbiologico individuato dal produttore. In particolare durante i test a campione la ditta che lo confeziona ha individuato nelle carni la presenza di salmonella e quindi è stato subito avviato il ritiro precauzionale dal mercato dei lotti interessati.

Il richiamo nel dettaglio riguarda il Salamino toscano prodotto dalla ditta Salumi Il borgo S.r.l. con sede in Via Toscana, 183 a Monteroni d'Arbia, in provincia di Siena, e commercializzato con il marchio "Il borgo salumi di Siena". Il lotto interessato dal richiamo è il salamino nella confezione da 500 grammi circa con numero 801999021003 e termine minimo di conservazione fissato al 4 aprile 2018.

Nell'ottica d'informazione quotidiana ai consumatori in materia di allerte alimentari, lo "Sportello dei Diritti" nella persona del presidente Giovanni D'Agata, ricorda che la procedura di richiamo riguarda solo i lotti in questione. Nel caso fosse stato già acquistato si raccomanda ovviamente di non consumare il prodotto ma di riportarlo in negozio. Per ogni ulteriore necessità l'azienda invita a contattare il numero telefonico 0577 372144.

(12 marzo 2018)

Nella scorsa settimana il mercato nazionale dei cereali ha mantenuto una certa stabilità, segnando lievi rialzi per il mais e ribassi per il frumento duro. Diverso l'andamento dei mercati esteri.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 12 marzo 2018.  L'elemento destabilizzante dei dazi si fa sentire sui mercati esteri:

 

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Una combinazione di incertezze, da un lato con i probabili dazi statunitensi e di certezze circa i danni e le ridotte stime registrate alla Borsa di Buenos Aires, stanno condizionando i mercati. Un andamento misto è registrato anche in queste ore con il seme in leggero recupero e farina e cereali in calo. Una condizione che potrebbe avvantaggiare chi dovesse fare coperture di proteici.
"Indipendentemente dai dazi sì o dazi no il cibo continuerà ad essere prodotto venduto e consumato, ma potrebbero cambiare le rotte commerciali".
Tale fenomeno potrebbe avvenire in brevissimo tempo.

Nel mercato interno tensione sulle disposizioni e disponibilità di farina di soya proteica e normale stanno peggiorando e le giacenze di fisico al porto si stanno pericolosamente riducendo, così anche all'interno.
Si mantengono in forza i proteici, cruscami ancora in aumento, fibrosi sempre ben tenuti, mentre stanno prendendo più forza i cereali sia sul mercato interno che estero ma non tanto sul breve periodo bensì sul medio lungo termine, specie il luglio agosto dove potrebbero esserci sorprese.

Per le bioenergie nulla da segnalare se non di porre attenzione a non lasciarsi prendere in contro tempo da possibili rincari di cereali e sottoprodotti derivati.

In conclusione, la situazione è molto molto delicata, le ripercussioni dell'imposizione dei dazi e i danni in Argentina sono un mix particolarmente pericoloso, tanto più che i fondi d'investimento dopo alcune "succose" prese di profitto sono rimasti comunque lunghi.

 

Indicatori internazionali 12 marzo 2018


l'Indice dei noli è risalito sino a 1201 punti, il petrolio è attorno a 62$/bar. e l'indice di cambio €/$ segna 1,23104.

 

(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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La Corte di Cassazione, con l'importante e condivisibile ordinanza n. 1997 depositata in cancelleria il 26 gennaio 2018, ha confermato il principio, di carattere generale, secondo cui la scadenza del termine perentorio sancito per opporsi o impugnare un atto di riscossione mediante ruolo, o comunque di riscossione coattiva, produce soltanto l'effetto sostanziale della irretrattabilità del credito, ma non anche la cd. "conversione" del termine di prescrizione breve eventualmente previsto in quello ordinario decennale, ai sensi dell'art. 2953 c.c..

Questo importante principio si applica con riguardo a tutti gli atti, in ogni modo denominati, di riscossione mediante ruolo o comunque di riscossione coattiva di crediti degli enti previdenziali, ovvero di crediti relativi ad entrate dello Stato, tributarie ed extra tributarie, nonché di crediti delle Regioni, delle Province, dei Comuni e degli altri Enti locali, nonché delle sanzioni amministrative per la violazione di norme tributarie o amministrative e così via.

Pertanto, ove per i relativi crediti sia prevista una prescrizione (sostanziale) più breve di quella ordinaria, la sola scadenza del termine concesso al debitore per proporre l'opposizione non consente di fare applicazione dell'art. 2953 c.c., tranne che in presenza di un titolo giudiziale divenuto definitivo (Sez. Unite, sentenza n. 23397 del 17/11/2016).

Nel caso in esame, non vi è stato alcun accertamento giudiziale definitivo tra la notifica della cartella di pagamento e la relativa iscrizione a ruolo, avvenuta in data 23 novembre 1999, per crediti del 1996, e l'avviso di mora notificato il 18 marzo 2009 e oggetto del ricorso, con la conseguenza che è stato giustamente e correttamente ritenuto totalmente prescritto il diritto, azionato ben oltre i termini di prescrizione quinquennale per esso previsto.

L'importante ordinanza è diffusa dallo "Sportello dei Diritti" "Sportello dei diritti", presieduto da Giovanni D'Agata e dall'Avvocato tributarista Maurizio Villani.

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