Gruppo di lavoro tra il Consorzio di Bonifica di Piacenza ed IREN per colmare il fabbisogno idrico del territorio piacentino. Coinvolte le Associazioni imprenditoriali piacentine ed il Co.Sil. Piacenza nella fase di valutazione e di confronto cha ne ha accompagnato la formazione.

Piacenza, 12 aprile 2018 - La recente stagione siccitosa della primavera/estate 2017 ha posto ancora una volta, e in modo drammatico, il problema delle esigenze irrigue, potabili e di ripascimento della falda freatica di tutta l'area pedecollinare e di pianura della provincia di Piacenza. Per fare fronte all'emergenza saranno necessari tutti gli interventi di regimazione, accumulazione, impermeabilizzazione ipotizzati nei diversi studi o ipotesi di lavoro effettuati. Le esigenze del territorio richiedono tuttavia anche un aumento delle capacità di invaso oggi disponibili, in quanto la stagionalità delle precipitazioni è stata alterata dall'andamento climatico e, a periodi di eccessiva abbondanza della risorsa idrica, si alternano periodi gravemente siccitosi.

Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, di concerto con quello delle Politiche Agricole, ha predisposto un piano di iniziative concrete per la costruzione di invasi che possano aiutare a superare le più impellenti necessità agricolturali e gli usi idropotabili e siano dettate da uno spirito di salvaguardia dell'ecosistema, dal rispetto dell'ambiente e da una completa sostenibilità.

Nel territorio Piacentino assume quindi rilevante valenza la promozione di invasi a scopo plurimo (idropotabile, irriguo e energetico), per un razionale, integrato e ottimale utilizzo delle risorse idriche disponibili: le Associazioni imprenditoriali del territorio sono interessate a garantire le migliori condizioni di gestione delle aziende dei loro associati ed Iren, azienda del territorio che si occupa di distribuzione idrica ed anche energetica, è interessata a garantire la quantità e qualità dell'acqua per uso potabile dell'intera provincia e anche a sviluppare tutte le possibili forme di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. Da qui l'esigenza di costituire un gruppo di lavoro per studiare le possibili soluzioni al problema, formalizzato in un protocollo sottoscritto oggi tra Consorzio di Bonifica di Piacenza ed Iren.

"Il protocollo siglato in data odierna" ha sottolineato il Presidente del Consorzio di Bonifica di Piacenza Fausto Zermani "segna una importante tappa nel percorso di individuazione di soluzioni per risolvere il problema: è stato infatti avviato un percorso per aumentare la capacità di invaso a servizio del territorio in funzione delle esigenze idropotabili ed irrigue, con annessa produzione di energia rinnovabile. Al percorso hanno partecipato anche le Associazioni imprenditoriali piacentine ed il Co.Sil.Piacenza ai quali va il mio personale ringraziamento per essersi messi a disposizione del territorio. È importante ripartire dalle infrastrutture, per rispondere ad esigenze di una intera comunità. E' da un secolo che non si fanno più interventi strutturali strategici per l'immagazzinamento dell'acqua in questo territorio".

"Iren è sempre presente quando si tratta di dare sostegno al territorio, e di sviluppare iniziative utili per i cittadini e le imprese" ha rimarcato il Presidente della multiutility Paolo Peveraro. "Lo scorso anno, durante il periodo siccitoso, Iren si è adoperata in ogni modo per assicurare la disponibilità di acqua necessaria, affrontando problemi non indifferenti dal punto di vista logistico ed organizzativo. Questo accordo offre l'occasione per cercare di superare queste situazioni di emergenza, a tutto vantaggio di un territorio, quello piacentino, al quale Iren è profondamente legata".

Le parti si impegnano a costituire un gruppo di lavoro formato da tecnici indicati dal Consorzio di Bonifica e da Iren con lo scopo di esaminare tutti gli studi e la documentazione esistente e indicare quali eventuali ulteriori studi possano essere necessari per poter assumere una decisione preliminare indicativa delle scelte progettuali da effettuare successivamente. Tali valutazioni permetteranno di identificare la fattibilità tecnica di siti idonei per aumentare le capacità di invaso del territorio e quindi di delineare le scelte ottimali per il successivo passaggio alle fasi di progettazione e autorizzazione.

 

2018_04_12_Zermani_-_Bercesio_04_1.jpg

Un momento conviviale per ricordare il professor Carlo Carli, per tanti anni docente di Marketing alla Facoltà di Economia di Parma e venuto a mancare lo scorso anno.

L'evento sarà l'occasione, per chi lo conosceva e lo vorrà ricordare, di condividere un proprio pensiero in memoria del professore, che per i suoi studenti è stato molto di più di un semplice insegnante, ma un uomo di esempio, stimolo e crescita dal punto di vista umano e professionale.

Un docente severo ed esigente, ma al contempo affabile e lungimirante, che non si limitava ad insegnare la materia, ma forniva ai suoi studenti momenti di formazione sul campo durante il percorso di studi universitari, grazie alla nascita del Laboratorio di Marketing, alle numerose visite aziendali e agli incontri con manager d'impresa, attività che all'epoca nessun insegnante proponeva.

Oltre ad aver dato vita al Laboratorio di Marketing, negli anni ha creato la Consulta di Marketing e fondato il Marketing Club, attraverso il quale ha continuato a promuovere con convegni a tema la sua idea di marketing connessa alle diverse realtà imprenditoriali.

Grazie a questo approccio innovativo, tanti suoi studenti hanno trovato sbocco già prima della laurea in prestigiose aziende e multinazionali, di cui oggi sono diventati affermati manager e dirigenti.

Il pranzo sociale in ricordo del professor Carli si terrà

 

SABATO 5 MAGGIO 2018 alle ore 12.30

Presso la TRATTORIA DAL BAGOLO'

in Via Colorno , 99/B – 43122 Parma

 

e prevede un pranzo con un menù che può essere consultato sulla pagina Facebook "Marketing Club Parma".

Dopo i saluti iniziali, si intervalleranno gli interventi di chi vorrà condividere tra amici ed ex studenti, un ricordo del professor Carli portando la sua testimonianza.

All'incontro parteciperanno anche la signora Marcella, moglie del professor Carli e i suoi figli, che verranno appositamente da Milano per questo momento rievocativo.

Sarà inoltre l'occasione per rilanciare l'attività del Marketing Club e presentare le nuove iniziative in programma.

Per partecipare è necessario dare la propria adesione entro il 4 maggio al numero 0521 607119 - negli orari di apertura del locale - oppure inviare una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.  specificando - per entrambe le modalità "Marketing Club".

 

Il_professor_Carlo_Carli.jpg

Programma

Ore 12.30 Ritrovo dei partecipanti presso la location indicata

Ore 12.35 Benvenuto e saluti iniziali

Ore 12.40 Inizio pranzo – come da menù indicato di seguito

Ore 13.00 Prima trance di interventi a rotazione – chi vuole ricordare il professore potrà farlo avendo massimo 5 minuti a disposizione

Ore 13.20 Primi piatti – bis di primi

Ore 13.45 Seconda trance di interventi – come sopra

Ore 14.10 Seconda portata

Ore 14.30 Terza trance di interventi – come sopra

Ore 14.50 Sorbetto e caffè

Ore 15.15 Saluti finali e condivisione programma nuovi incontri del Marketing Club

Il menù del pranzo consiste in:

- Antipasto di salumi misti con torta fritta

- Risotto al radicchio trevigiano

- Driselli alla carbonara di asparagi

- Guancialini in umido con patate al forno

- Sorbetto

- Vino

- Acqua

- Caffè

- Coperto

30€ a persona

 

Marketing_Club_-_logo.jpg

Lentezza e sostenibilità: gli ingredienti principali per la vera Pizza Slow sono stati svelati da le 5 Stagioni di Agugiaro&Figna Molini in occasione del Campionato Mondiale della Pizza 2018. Ad aggiudicarsi il titolo di Campione del Mondo della Pizza 2018 è Stefano Miozzo della Pizzeria "Al borgo 1964" di Cerea (VR).

Parma, 12 aprile 2018

Si è conclusa mercoledì 11 aprile 2018 la ventisettesima edizione Campionato Mondiale della Pizza, la più importante manifestazione gastronomica legata al simbolo per eccellenza della cucina mediterranea.

Durante l'evento Agugiaro&Figna Molini – main sponsor dell'evento – ha presentato il vero identikit della pizza slow: un prodotto leggero, croccante, fragrante e ovviamente di qualità certificato dall'utilizzo della linea di farine Le5stagioni. Quest'anno l'azienda ha posto particolare attenzione al concetto di sostenibilità nel processo di macinazione della farina, un percorso lento fatto di passione e dedizione che determina le caratteristiche di una pizza slow. In ogni chicco di grano ci sono componenti estremamente differenti cui vanno dedicate attenzioni diverse, per questo Agugiaro&Figna molini sceglie sempre lo stile che apporta il risultato migliore in linea con la farina che si vuole ottenere. Per il comparto pizzeria, Le 5 Stagioni rispondono con qualità, tecnica, ricerca e testimonianza diretta a tutti coloro che intendono avvalersi di un prodotto performante, di qualità e sostenibile e che possa rivelarsi al meglio dopo un'ultima trasformazione, in questo caso a cura del professionista, che con le sue abilità si affida a Le5Stagioni e porta in tavola il meglio, buono e sano.

PIZZASHOW2018_055-1.jpg

5Stagioni_Identikit_PIZZASLOW.jpg

«La Pizza è un piatto che conosciamo molto bene, al nostro Molino è riconosciuto il primato nell'avere dedicato alla pizza un'intera gamma di farine. - dichiara Riccardo Agugiaro – Vogliamo ricordare che il processo molitorio è una storia di passione e dedizione che accompagna il chicco di grano durante tutta la macinazione: un processo, per noi, lento e sostenibile, per garantire tutti i parametri di qualità. Essere fra i più grandi, in termini di produzione, e fra i più antichi ci impone una doppia responsabilità, nei confronti dei nostri clienti ma soprattutto nei confronti dell'ambiente in cui operiamo. Agugiaro&Figna è l'azienda che per prima ha riservato particolare attenzione al comparto pizzeria e siamo orgogliosi di partecipare in qualità di sponsor al Campionato Mondiale della Pizza, una manifestazione internazionale che raccoglie al suo interno così tante eccellenze come i più grandi Maestri pizzaioli del mondo».

campionatodelmondo-pizza2018.jpg

Un'edizione da record quella del Campionato Mondiale della Pizza 2018. Inaugurata lunedì 9 aprile al Palacassa della fiera di Parma, ha ospitato 773 tra chef e pizzaioli di 44 nazionalità. La pizza classica come sempre è stata la gara che ha registrato il maggior numero di partecipazioni, più di 400 concorrenti in due giornate.

Il Master World Champions 2018 è stato consegnato quest'anno a Stefano Miozzo della pizzeria "Al borgo 1964" di Cerea (VR), vincitore nella categoria di pizza classica con la sua pizza "Cortile dei Nonni". Ecco gli ingredienti" coste, radicchio tardivo, piccione, foies gras, sale maldon vanigliato, aceto balsamico, parmigiano, bottarga di gallina. Miozzo vince anche il premio Parmigiano Reggiano per la migliore pizza col parmigiano.

Ecco i Campioni del Mondo per ogni categoria:

Pizza Classica: Stefano Miozzo, pizzeria "al borgo 1964" di Cerea (VR)

Pizza in Teglia: Mirko Boniolo, pizzeria "Punto Pizza" di Cavarzere (VE)

Pizza Napoletana STG: Vincenzo Palermo, pizzeria "Eataly Moscow"

Pizza in Pala: Meloni Roberto, pizzeria "Da Roberto" di Cagliari

Pizza senza Glutine: Gianni Pompetti, "Pizzeria Dei Poemi" di Penna S. Andrea ( Teramo),

Pizza a Due: Fabio Sebastiani e Marco Lavista, pizzeria "Pizza New" di Trieste

Stile Libero: Takumi Tachikawa

Velocità: Amendola Giuseppe, pizzeria "Ci vediamo da Mario" di Reggio Emilia

Larghezze: Daniele Pasini, pizzeria "Pizza Acrobatica" di Imola

Trofeo Heinz Beck – i primi piatti in pizzeria: Vingiano Gennaro, ristorante pizzeria "Acqu' sale" di Salerno

Parma, 11 aprile 2018. Conferenza stampa di presentazione del progetto di Parma per valorizzare la cultura del cibo. Anche nella città ducale, oggi, ha avuto luogo la presentazione del calendario delle attività e degli eventi 2018 di Parma City of Gastronomy , dopo quella avvenuta a Milano, questa mattina, per la stampa internazionale ed a cui ha partecipato anche il sindaco, Federico Pizzarotti.

E' un nuovo modello di sistema territoriale per la conoscenza e la promozione delle eccellenze enogastronomiche quello che è stato illustrato oggi da Cristiano Casa, Assessore al Turismo, Rapporti Internazionali e Progetto UNESCO del Comune di Parma; Andrea Belli, Relazioni Esterne Barilla e Rappresentante di "Parma, io ci sto!", con loro anche Claudio Leporati, Direttore Marketing Consorzio del Prosciutto di Parma

Nasce la "cabina di regia": player del territorio, pubblici e privati, riuniti intorno a una strategia forte, sotto il coordinamento del Comune, con l'obiettivo di promuovere il territorio e dare visibilità alle eccellenze di Parma, con un approccio innovativo e di sistema che coinvolge i protagonisti del territorio stesso.

Il 2018 – dichiarato "Anno del cibo italiano" dai Ministeri delle politiche agricole alimentari e forestali e dei beni culturali e del turismo – è il primo step di un percorso di valorizzazione per la città e un'opportunità unica per consolidarne il ruolo di capitale della gastronomia, a seguito del riconoscimento UNESCO. Per presentare Parma e in generale la Food Valley e l'Emilia-Romagna a tutto il mondo, attraverso eventi e manifestazioni che raccontino il territorio e le sue buone pratiche riguardanti l'alimentazione e lo sviluppo sostenibile.

Fanno parte della cabina di regia, insieme al Comune di Parma: Alma – La Scuola Internazionale di Cucina Italiana, Barilla, Consorzio per la tutela dei vini DOP "Colli di Parma", Consorzio per la Tutela del Culatello di Zibello, Consorzio del Parmigiano Reggiano, Consorzio del Prosciutto di Parma, Coppini Arte Olearia, Fondazione UNESCO, Mutti, Parma Alimentare, "Parma, io ci sto!", Parma Quality Restaurants, Parmalat, Rodolfi.

«Si sente parlare spesso di "fare squadra", recuperare e far emergere le eccellenze dei territori: a Parma siamo passati dalle parole ai fatti, mettendo a sistema le competenze e le eccellenze enogastronomiche locali. Il riconoscimento di Città Creativa UNESCO per la Gastronomia nel 2015 è stato l'evento propulsore. Abbiamo dato vita a un modello di promozione del territorio in cui protagonisti sono i produttori, i ristoratori, gli albergatori, le aziende, che hanno firmato un "patto": rendere il territorio sempre più attraente dal punto di vista turistico, lavorando in sinergia» ha dichiarato l'assessore Cristiano Casa.

«Oggi presentiamo un importante risultato: la concretizzazione di un lavoro di squadra attraverso una serie di eventi e iniziative di rilievo internazionale, legati al food, che si susseguiranno nel corso del 2018. L'obiettivo è quello di raccontare l'eccellenza e il know-how della nostra Food Valley, che hanno fatto di Parma la capitale della gastronomia italiana e la prima città in Italia per fatturato a livello agroalimentare. Un dato che testimonia la rilevanza produttiva ma anche il saper fare, le competenze del territorio, che vogliamo raccontare attraverso questi eventi» ha detto Andrea Belli.

«Il lavoro di coordinamento dell'amministrazione comunale è stato grandioso, attraverso questa strategia corale possiamo mettere a disposizione di tutti il nostro "saper fare" e il nostro entusiasmo» ha commentato Claudio Leporati.

(Foto realizzate da Francesca Bocchia)

 

City-of-gastronomy-CS_PARMA_CITY_OF_GASTRONOMY_2018_004-1.jpgCity-of-gastronomy-CS_PARMA_CITY_OF_GASTRONOMY_2018_006-1.jpgCity-of-gastronomy-CS_PARMA_CITY_OF_GASTRONOMY_2018_008-1.jpgCity-of-gastronomy-CS_PARMA_CITY_OF_GASTRONOMY_2018_009-1.jpgCity-of-gastronomy-CS_PARMA_CITY_OF_GASTRONOMY_2018_018-1.jpgCity-of-gastronomy-CS_PARMA_CITY_OF_GASTRONOMY_2018_022-1.jpgCity-of-gastronomy-CS_PARMA_CITY_OF_GASTRONOMY_2018_027-1.jpg

 

 

Anche per il mais la situazione non è rosea, sia in Argentina che in Brasile. A livello globale gli stock si sono ridotti ma non sono crollati.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 11 aprile 2018
Ecco i dati Usda di ieri sera. E' da segnalare il forte calo di produzione di seme di soya in Argentina: da quasi 58 milioni a 40 milioni di tonnellate. Anche per il mais la situazione non è rosea sia in Argentina che in Brasile. A livello globale però gli stock si sono ridotti ma non hanno subito collassi.

USDA-10apr18.jpg


Ma lo stato confusionale genera tensione sui mercati internazionali. Solo a titolo di esempio, questa mattina alle ore 11,00 gli importatori non avevano ancora dato i prezzi nonostante sia noto il fatto che i noli siano cresciuti ancora.

Sul mercato nazionale tensione per la poca fisicità della farina di soya e per i cereali. Orzo di difficile reperimento e grano ben tenuto mentre il mais è in netto rincaro. Stop improvviso per i cruscami anche se sarà per un periodo breve considerate le esportazioni impostate a partire dal fine mese.

Indicatori internazionali 4 aprile 2018


l'Indice dei noli è sceso sino a 1016 punti, il petrolio è attorno a 63,50$/bar. e l'indice di cambio €/$ segna 1,22680.

 

(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)

___________________________________________________________________

(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

Officina Commerciale Commodities srl - Milano

____________________________________________________________________


            Andalini Pasta dal 1936

Andalini logo ritaglio

Chiara Laghi subentra a Lanfranco Massari al vertice di Confcooperative - Cultura turismo sport emilia romagna. La federazione regionale rappresenta 169 cooperative con 12.000 soci e 1.500 occupati

Bologna, 10 Aprile 2018. Faentina, 40 anni, Chiara Laghi è la nuova presidente di Confcooperative-Cultura Turismo Sport Emilia Romagna, nuova denominazione della Federazione regionale di settore. Alla guida della cooperativa Cultura Popolare - specializzata in promozione e progettazione culturale, gestione di biblioteche e servizi culturali –, Chiara Laghi è anche l'ideatrice del Cultura Impresa Festival, manifestazione nazionale itinerante che promuove il ruolo dell'impresa nello sviluppo territoriale su base culturale.

L'elezione è avvenuta oggi a Bologna nel corso dell'Assemblea della Federazione, che conta 169 cooperative - attive nei settori comunicazione e informazione, spettacolo, servizi culturali e turistici, scuola, sport, turismo -, oltre 12.000 soci, 1.500 occupati e sviluppa un fatturato di 98 milioni di euro.

Ringraziando i delegati per l'elezione e il suo predecessore Lanfranco Massari, Chiara Laghi ha affermato che "nel prossimo mandato la Federazione sarà impegnata a rafforzare sempre di più i rapporti tra le cooperative associate ed a promuoverne i diversi progetti imprenditoriali".
"Una scelta strategica – ha proseguito la neo presidente di Confcooperative-Cultura Turismo Sport Emilia Romagna – in quanto il lavoro comune e sinergico dei diversi settori può garantire uno sviluppo migliore del territorio e al tempo stesso un maggiore valore aggiunto nei confronti delle Istituzioni. Oggi cultura, turismo e sport – ha concluso – non possono più concepirsi separatamente, ma devono lavorare insieme in modo più integrato".

Chiara Laghi subentra a Lanfranco Massari che, dopo 14 anni alla guida della Federazione regionale, ha scelto di non ricandidarsi affermando che "la democrazia richiede ricambio e alternanza". Ricordando l'ampia attività svolta in questo periodo, Massari ha sottolineato come anche in questo settore le cooperative abbiano saputo rispondere meglio di altre forme imprenditoriali ai cambiamenti imposti dalla crisi economica che ha colpito il nostro Paese e l'Emilia Romagna negli ultimi dieci anni.

Massari_Laghi_Ferraris.jpg

(da sinistra Massari - Laghi - Ferraris)

· Assemblea dei soci del raggruppamento temporaneo di imprese sullo stato di avanzamento del progetto

· Conclusa la caratterizzazione del terreno, in corso le indagini belliche e l'analisi sui modelli di evacuazione

· Infrastruttura unica a livello globale: inaugurazione prevista nella seconda metà del 2019

Reggio Emilia, 10 aprile 2018 – I soci del raggruppamento temporaneo di imprese che si è aggiudicato il bando per la realizzazione dell'Arena Campovolo hanno confermato l'obiettivo di realizzazione di una infrastruttura unica a livello globale, nel rispetto dei tempi previsti dal progetto presentato in gara.

Il punto sullo stato di avanzamento del progetto è stato fatto venerdì 6 aprile, nel corso dell'assemblea dei soci del raggruppamento composto da Coopservice (capogruppo mandatario), Nial Nizzoli e Consortile Campovolo (società costituita da cinque soci).

Il raggruppamento comunica che si sono conclusi i lavori di caratterizzazione del terreno (230 mila metri quadri) e non è emersa una sostanziale presenza di sostanze inquinanti nel sottosuolo, il poco che è stato individuato verrà gestito nei termini di legge

Sta proseguendo l'indagine bellica, propedeutica allo spostamento dei paracadutisti: dalle prime analisi è emersa la presenza di residui ferrosi nel sottosuolo, sui quali sarà necessario effettuare ulteriori approfondimenti per individuare la eventuale necessità di bonifica bellica prima dell'avvio vero e proprio dei lavori. Sta, inoltre, proseguendo l'indagine bellica sul resto dell'area, il raggruppamento è già in possesso del permesso del preposto comando militare per potere effettuare l'eventuale bonifica

Sta continuando l'analisi dei modelli di evacuazione, costruiti con il supporto di imprese specializzate, come richiesto dalla commissione Pubblici Spettacoli. Dai dati in possesso, emerge che i tempi di evacuazione dell'arena sono conformi alle normative di sicurezza.

Il raggruppamento precisa che i lavori veri e propri, di movimento terra e di nuova urbanizzazione dell'area, potranno iniziare solo dopo aver concluso tutte le attività preliminari e ribadisce che l'inaugurazione della struttura avverrà non oltre la seconda metà del 2019.

I soci del raggruppamento hanno ribadito di operare nel pieno rispetto degli impegni assunti nel progetto tecnico presentato in gara, con importanti ricadute di carattere sociale ed economico, e di tutte le prescrizioni chieste dalla Conferenza dei Servizi per dotare il territorio di una infrastruttura unica nel suo genere, che dovrà essere dotata di standard di qualità elevati e la cui realizzazione necessita che tutte le opere propedeutiche all'inizio dei lavori, come quelle descritte, siano portate a compimento.

Il raggruppamento sta lavorando per dare al territorio una struttura unica ma anche sicura sia in fase di realizzazione che di gestione. I tempi devono essere dettati unicamente dal rispetto delle procedure previste per la realizzazione di un'opera unica e complessa.

 

Deciso rimbalzo del latte spot. Il burro cresce di 5 centesimi mentre le due principali DOP casearie restano al palo.

di Virgilio Parma 10 aprile 2018 -

LATTE SPOT Deciso rimbalzo del latte crudo spot nazionale (+3,3%) che quota tra 31,45 e 32,48€/100 litri di latte. Analogo andamento per il latte intero pastorizzato estero che recupera il 3,51% (29,90-30,93€/100 litri di latte). Ben più marcato il rimbalzo del latte scremato spot estero che con un rimbalzo del 11,76% raggiunge quota 9,32-10,35 €/100 litri di latte.

BURRO E PANNA La prima seduta post pasquale rilancia il valore del burro con 5 centesimi guadagnati alla borsa di Milano. In recupero anche la Crema e la Panna mentre resta inalterato il prezzo dello zangolato parmense.

Borsa di Milano 9 aprile 2018:
BURRO CEE: 4,55 €/Kg (+)
BURRO CENTRIFUGA: 4,80 €/Kg. (+)
BURRO PASTORIZZATO: 3,08 €/Kg. (+)
BURRO ZANGOLATO: 2,88 €/Kg. (+)
CREMA A USO ALIMENTARE (40%mg): 2,38 €/Kg. (+)
MARGARINA Marzo 2018: 0,97 -1,03€/kg (=)

Borsa Verona 9 aprile 2018: (+)
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 2,20-2,30€/Kg. (+)

Borsa di Parma 6 aprile 2018 (=)
BURRO ZANGOLATO: 2,43 €/Kg.
Borsa di Reggio Emilia 3 aprile 2017 (=)
BURRO ZANGOLATO: 2,43 - 2,43 €/kg.

GRANA PADANO 9/4/2018 - Nessuna variazione è intervenuta nella ultima seduta della borsa milanese.
- Grana Padano 9 mesi di stagionatura e oltre: 6,05 - 6,15 €/Kg. (=)
- Grana Padano 15 mesi di stagionatura e oltre: 6,80 - 7,35 €/Kg. (=)
- Fuori sale 60-90 gg: 4,85-5,15€/Kg. (=)

PARMIGIANO REGGIANO 06/4/2018 Anche in campo "Parmigiano" nessuna variazione di listino si è manifestata.
-Parmigiano Reggiano 12 mesi di stagionatura e oltre: 9,80-10,10 €/Kg. (=)
-Parmigiano Reggiano 18 mesi di stagionatura 10,40 - 10,85 €/Kg. (=)
-Parmigiano Reggiano 24 mesi di stagionatura e oltre: 11,05 - 11,55 €/Kg. (=)
-Parmigiano Reggiano 30 mesi di stagionatura e oltre: 11,85 - 12,15 €/Kg. (=)

(per accedere alle notizie sull'argomento clicca qui)

 

 

20170530-LOGO Mulino Alimentare

 

http://mulinoalimentare.it

 

 (Grafici)

 

prre24M.png

 

 

 

 

Il percorso operativo per la Candidatura di #PoGrande a MaB Unesco è giunto al rush finale. Una pianificazione congiunta durata due anni, in cui l'Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po ha operato in sinergia con Legambiente, l'Università degli Studi di Parma e i Comuni promotori della Candidatura.

POGRANDE_locandina.jpgCon il Patrocinio del Collegio Europeo, #PoGrande intende incontrare stampa, studiosi, amministratori, stakeholders e abitanti del Grande Fiume GIOVEDI' 11 APRILE alle ORE 11:00 presso la SEDE DELL'UNIONE PARMENSE DEGLI INDUSTRIALI (Strada al Ponte Caprazzucca, 6 - PARMA) al workshop

"RISERVA MAB UNESCO DI POGRANDE" per scoprire il percorso finale di Candidatura e i relativi dettagli tecnici del progetto.

Intervengono all'incontro:

- Cesare Azzali, Presidente del Collegio Europeo di Parma;
- Lorenzo Frattini, Presidente Legambiente Emilia-Romagna;
- Meuccio Berselli, Segretario Generale Autorità di Bacino Distrettuale del fiume Po;
- I Sindaci dei Comuni promotori della Candidatura.

(Allegata locandina in pdf)

 

Il Giappone ha presentato le nuove linee guida proposte per poter regolamentare le ICO, un mezzo piuttosto controverso per poter raccogliere denaro all'interno dell'ecosistema delle criptovalute. E così, uno staff di ricerca supportato dal governo nipponico ha avanzato delle regole che potrebbero portare alla nascita delle prime offerte iniziali di monete (ICO) con esplicita approvazione normativa. Ma cosa prevedono?

Nuove regole sulle ICO
Ricordiamo che le ICO sono un mezzo per raccogliere capitali emettendo e vendendo nuovi token criptovalutari in cambio di criptovalute come Bitcoin ed Ethereum, o valute fiat.

Le linee guida proposte dallo staff di supporto comprendono – tra le altre - l'identificazione degli investitori al fine di prevenire il riciclaggio di denaro sporco, la protezione dei detentori del debito, la restrizione di pratiche commerciali sleali come l'insider trading e l'aumento degli sforzi di cybersecurity.

Un pacchetto evidentemente ambizioso, che arriva proprio mentre Cina e Corea del Sud stanno inurendo il proprio atteggiamento nei confronti delle criptovalute, con espliciti regolamenti che puntano a frenare la speculazione nel nascente mercato. L'anno scorso, entrambi i Paesi hanno bandito le ICO dai propri confini a causa delle preoccupazioni relative all'attività illegale e agli investimenti speculativi, con una presa di posizione che non ha certamente mancato di far discutere.

Gli scandali degli Exchange
Ancora fresco, in Giappone, è il ricordo dell'attacco hacker che ha visto rubare più di 500 milioni di dollari di token all'inizio di quest'anno. Coincheck, l'exchange virtuale colpito dal cyber-attacco, ha dichiarato che avrebbe rimborsato i propri clienti dopo il furto, il più grave della storia, davanti anche ai 400 milioni di dollari di Bitcoin persi dall'exchange Gox nel 2014. Il crollo del Mt. Gox all'epoca fu interpretato come una sorta di test per il Bitcoin, che lo scorso anno ha raggiunto il livello record di quasi 20.000 dollari, ma che da allora è sceso significativamente.

Lunedì, la Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti ha accusato due fondatori di una società di criptovaluta di aver realizzato una ICO fraudolento. Contestualmente, la SEC ha anche aumentato il controllo regolamentare delle ICO, sulla scia della preoccupazione su possibili comportamenti fraudolenti associati a questa pratica di reperimento di fondi.

Intanto, il servizio di messaggistica Telegram sta pensando di porre in essere quella che sarà la più grande ICO mai realizzata. Telegram, che protegge i propri messaggi tramite la crittografia end-to-end, è utilizzata da molti investitori di criptovaluta come mezzo di comunicazione, e vorrebbe raccogliere circa 2 miliardi di dollari da una simile transazione.

Insomma, come risulta facilmente interpretabile dalle poche righe di cui sopra, il panorama delle criptovalute risulta essere piuttosto vario ed eterogeneo.

Quanto basta per creare evidenti margini di interesse da parte di tutti gli investitori che desiderano poter cercare di ottenere un profitto da tale ecosistema, basando magari la propria operatività su broker regolamentati, affidabili e sicuri come AvaTrade, in applicazione di una coerente strategia di diversificazione finanziaria ponderata sulla base delle proprie aspettative di rischio / rendimento e sui propri obiettivi temporali.

 

Editoriale: - Chiuso per lutto - Lattiero caseari. L'andamento del primo trimestre 2018. - Buona la qualità delle acque per l'agricoltura parmense - Cereali e dintorni. Confusione sui mercati - Ecosostenibilità - un imperativo adatto non solo per l'agricoltura. - Il potere curativo nascosto dello zucchero. - sicurezza alimentare -

SOMMARIO Anno 17 - n° 14 8 aprile 2018
1.1 editoriale
Chiuso per lutto
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. L'andamento del primo trimestre 2018.
3.1 Bonifica elezioni Convocazione Elezioni Consortili Consorzio di Bonifica Emilia Centrale
3.2 Bracconaggio ittico Stop al bracconaggio ittico nel bacino del Po
4.1 acqua irrigazione Buona la qualità delle acque per l'agricoltura parmense
5.1 formazione e lavoro GREEN Green jobs: boom di richieste
5.2 sicurezza alimentare Migros richiama gli spaghettini di semola integrale bio
6.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Confusione sui mercati.
7.1 ecosostenibilità Ecosostenibilità - un imperativo adatto non solo per l'agricoltura.
7.2 scoperte Il potere curativo nascosto dello zucchero..
8.1 biodiversità educazione Nuovi appuntamenti con la biodiversità
9.1 export Vola la domanda giapponese di Italian food & Wine
11.1promozioni "vino" e partners
12.1 promozioni "birra" e partners

(per seguire gli argomenti correlati clicca QUI

(Scarica il PDF alla sezione allegati)

 

 

Cibus-14-8apr18-COP.jpg 

 

 

 

 

La moda usa e getta ha conquistato il secondo posto per consumo idrico. L'impatto sull'ambiente è diventata vera e propria emergenza.

di Virgilio Parma 3 aprile 2018 - Non solo "Agricoltura". L'ecosistema sembrava compromesso quasi esclusivamente per effetto dei danni causati dall'agricoltura e in particolare dalla zootecnia.

Il grande utilizzo d'acqua è il punto debole sul quale si concentravano le accuse al settore primario e in seconda battuta l'inquinamento da chimica per le colture agricole e da emissioni in atmosfera degli allevamenti zootecnici.
Per molto tempo, almeno stando alle cronache giornalistiche, l'agricoltura è apparsa come il male per eccellenza dell'ambiente.

Invece, pian piano e ovviamente con le dovute cautele perchè i soggetti coinvolti sono economicamente potenti e danno, più o meno, "da mangiare e poco più" a milioni di persone, l'industria tessile si scopre essere una vera e propria catastrofe ambientale.

Sotto la lente d'ingrandimento in particolare è la "fast Fashion", la moda del basso costo e delle "52 micro stagioni" che negli ultimi 20 anni ha spinto a mutare radicalmente i comportamenti d'acquisto dei consumatori.

Secondo uno studio McKinsey - richiamato da Valerio Gualerzi su Repubblica.it -, "tra il 1995 e il 2014 il prezzo dei capi di abbigliamento è cresciuto molto più lentamente di quello di tutti gli altri beni di consumo, con un record nel Regno Unito dove, a fronte di un aumento del 49% del prezzo medio delle merci, quello del vestiario è diminuito invece del 53. Un crollo che ha conquistato folle di consumatori, innescando un meccanismo infernale".

Un tempo eravamo abituati alle due stagioni della moda "Autunno-Inverno" e "Primavera-Estate", con l'avvento delle gradi catene come H&M e Zara per intenderci, ogni settimana è una nuova stagione di moda e il basso costo dell'Outfit spinge al cambiamento e i capi, secondo uno studio delle Nazioni Unite, vengono indossati per la metà del tempo rispetto gli anni 2000, mentre circa il 40% non viene proprio mai indossato.

Secondo il medesimo studio, presentato il mese scorso a Ginevra, come riportato da Wwd.com richiamando le parole di Olga Algayerova, executive secretary della U.N. Economic Commission for Europe, questa industria, il cui valore globale si aggira sui 3mila miliardi di dollari, sia la seconda al mondo per consumo di acqua, produca il 20% del totale delle acque di scarico e il 10% delle emissioni globali.

A ciò si aggiunga il fatto che le fabbriche di cotone utilizzano un quarto di tutti gli insetticidi e l'11% per cento dei pesticidi usati a livello globale, a fronte di un misero 3% dell'investimento in superficie agricola totale. Un impatto, quello della produzione del cotone, ben visibile anche dal satellite, dove si rileva che il lago d'Aral si è ridotto al 10% rispetto agli anni '60 per effetto delle piantagioni di cotone Kazako.

E' evidente che si è di fronte a una vera e propria emergenza.

Dopo l'industria dell'estrazione dei minerali, la seconda per impatto ambientale è quella legata all'abbigliamento.

Per certi versi il mondo del "Fast Fashion" è molto prossimo al regno petrolifero. A partire dal 2007, infatti, il poliestere è diventato la fibra più diffusa per l'abbigliamento con ripercussioni drammatiche anche per l'inquinamento degli oceani dove la maggior parte degli scarti infine giunge.

In conclusione, se gli ambientalisti chiedono all'industria tessile pratiche industriali molto meno impattanti, è il cambiamento nel comportamento del consumatore che potrebbe fare la differenza riducendo drasticamente la domanda di moda "usa e getta".

 

Domenica, 08 Aprile 2018 07:02

Nuovi appuntamenti con la biodiversità

In arrivo ad aprile e maggio nuovi appuntamenti con la biodiversità locale. Al Rural Market di Parma continuano gli incontri del sabato mattina dedicati ad approfondimenti su prodotti biodiversi. Il 14 aprile, il 5, il 12 e il 26 maggio 2018, dalle 10.30 alle 12.30

Al Rural Market di Borgo Giacomo Tommasini 7 a Parma proseguono gli appuntamenti del sabato mattina (dalle 10.30 alle 12.30) dedicati alla biodiversità agricola del territorio tosco-emiliano. Una data ad aprile e tre a maggio, per scoprire razze e prodotti dimenticati che hanno accompagnato le tavole dei nostri nonni e che ora, grazie alla passione e all'impegno di agricoltori e allevatori custodi, possiamo anche noi tornare a gustare.

Sabato 14 aprile con Alessio Zanon, esperto di biodiversità animale, si parlerà di alcune razze bovine in via d'estinzione, come la vacca Bianca Valpadana, l'Ottonese, la Grigia dell'Appennino e la Bardigiana, dal cui latte crudo intero si ottengono dei formaggi unici di grande personalità.

Il 5 maggio sarà la volta di Laura Peri che a Montevarchi (Ar) alleva all'aperto, tra vigneti e ulivi, il pollo Valdarnese bianco, un'antica razza autoctona toscana.

Il 12 maggio si conosceranno invece due antiche varietà di legumi toscani: il fagiolo zolfino, color giallo paglierino e dalla buccia finissima che lo rende molto digeribile, e il cece rosa, particolarmente apprezzato per la sua particolare consistenza. Non mancheranno gli assaggi!

Infine il 26 maggio l'agronomo ed esperto di biodiversità Mauro Carboni parlerà di alcune varietà locali di ciliegia, come la Mora piacentina, la Gialla, la Flamenco, la Giambella e la Pavesi. Ognuna, come si può immaginare dai nomi, caratterizzata da colori, sapori e caratteristiche unici!
Il Rural Market è aperto dal martedì al sabato dalle 9.30 alle 13.30 e dalle 17 alle 20.

Chiuso la domenica e il lunedì. Per approfondire: www.rural.it .

Ismea, vola nel 2017 la domanda di italian food&wine in Giappone.

Roma, 30 marzo 2018 - L'export agroalimentare italiano ha superato la soglia dei 41 miliardi di euro nel 2017 (+6,8% sull'anno precedente). Molto positiva la performance verso il Giappone (+42,3%) e verso la Russia (24,6%).

L'export agroalimentare italiano ha superato la soglia dei 41 miliardi di euro, in aumento del 6,8% sul 2016. Alla performance molto positiva delle spedizioni oltre frontiera ha contribuito in particolare l'industria alimentare, che esprime l'83% dell'export agroalimentare e ha mostrato un incremento annuo del 7,5%. Più contenuta la crescita della componente agricola che ha registrato un più 3,4% sul 2016.

Anche le importazioni sono aumentate, ma a un tasso inferiore rispetto alle esportazioni, arrivando a sfiorare i 45 miliardi di euro, con un miglioramento del deficit per complessivi 670 milioni di euro.

Guardando alle destinazioni del nostro export, l'Ue con 26,7 miliardi di euro nel 2017 (+6,0% sul 2016), concentra ancora il 65% del valore complessivo dei prodotti agroalimentari esportati.

L'andamento delle esportazioni è risultato di segno positivo per tutti i principali mercati di sbocco, mostrando tuttavia tassi di crescita più sostenuti verso Spagna (+13,3%, con 1,6 miliardi di euro esportati nel 2017), Polonia (+12,8% con 844 mila euro) e Francia (+8,1% con 4,5 miliardi di euro).
Più dinamiche sono state le esportazioni dirette verso i paesi extra-Ue, che nel 2017 sono cresciute dell'8,2% su base annua, attestandosi a 14,3 miliardi di euro; gli incrementi sono risultati particolarmente consistenti per Giappone (+42,3% con 1,3 miliardi di euro), Russia (+24,6% con 524 milioni di euro) e Cina (+14,9% con 448 milioni di euro).

Da evidenziare in particolare l'ottima performance commerciale italiana in Giappone, da ricondurre all'accordo di partenariato economico raggiunto a inizio luglio 2017 fra Ue e Giappone teso a eliminare le barriere commerciali.

Molto bene i flussi verso la Russia per i prodotti non soggetti a embargo, come i vini che hanno generato un fatturato di 71 milioni di euro nel 2017 (+50,1%).

Reggio Emilia – 6 Aprile 2018 - Con delibera del 4 aprile scorso il Commissario Straordinario del Consorzio di Bonifica dell'Emilia Centrale Franco Zambelli, preso atto del parere favorevole della Consulta in rappresentanza dei consorziati, ha indetto le elezioni consortili per il periodo da lunedì 24 a domenica 30 settembre 2018.

(Delibera n°167/2018 consultabile dal sito istituzionale del Consorzio: www.emiliacentrale.it/le-delibere/  )

Il provvedimento recepisce le indicazioni che il TAR per l'Emilia-Romagna (Sezione di Parma) ha fornito con una recente Ordinanza nella quale i Giudici Amministrativi, rilevando una situazione di incertezza di durata indeterminata, hanno ravvisato la necessità di una sollecita fissazione della data delle nuove elezioni.

La data delle elezioni (come per altro già specificato negli avvisi di pagamento con indicazione del periodo autunnale) è stata determinata nel rispetto dei termini dei vari adempimenti previsti nel procedimento elettorale, che prevede, tra le altre cose, l'aggiornamento dell'elenco dei votanti mediante procedura di pubblicazione.

Nelle prossime settimane il Commissario straordinario regionale al Consorzio di Bonifica Emilia Centrale Franco Zambelli convocherà le associazioni rappresentative di tutte le categorie di consorziati per illustrare le varie tappe del percorso di avvicinamento alle elezioni.

Per ogni informazione gli interessati potranno consultare il sito del Consorzio www.emiliacentrale.it/elezioni-2018/  .

Stop al bracconaggio ittico nel bacino del Po: al via l'accordo per la lotta alla pratica illegale e dannosa per l'intero ecosistema

A Parma incontro dell'Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po con i rappresentanti delle Regioni Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto per garantire soluzioni comuni e praticabili che fermino il fenomeno

Parma – La pratica illegale e immorale del bracconaggio ittico sta progressivamente depauperando le acque di moltissimi fiumi e canali in tutta la pianura padana mettendo a repentaglio la vita acquatica dell'intera area di bacino del fiume Po.

Dai resoconti puntuali degli uffici di Polizia Idraulica risulta che questo tipo di attività illecite siano programmate e pianificate attraverso una vera e propria organizzazione delinquenziale che fa leva su gruppi coordinati tra loro in aree di azione determinate. Queste bande prelevano periodicamente dai corsi d'acqua quantitativi ingenti di pescato – che possono variare da alcuni quintali fino ad alcune tonnellate – utilizzando metodologie vietate, dannosi per l'intero ecosistema, talvolta inquinanti e distruttive per l'intera fauna ittica dei bacini presi di mira.

E' per queste ragioni che con massima urgenza, presso la sede dell'Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po a Parma, si è tenuto un incontro operativo della Consulta Interregionale per la gestione sostenibile e unitaria della pesca e della tutela del patrimonio ittico del fiume Po. Occorre infatti individuare rapidamente un percorso condiviso e soprattutto concreto nella fase di attuazione che porti al più presto alla redazione di un Piano Antibracconaggio su tutto il Grande Fiume e i suoi affluenti di bacino.

Massima sinergia dunque tra gli attori dell'incontro che si sono stretti attorno alla necessità impellente di creare strumenti adeguati alla dimensione della criticità per fornire soluzioni comuni e praticabili alle diverse realtà territoriali coinvolte. Seguendo ed ampliando il modello virtuoso attuato a Mantova negli ultimi due anni, in cui le istituzioni hanno sperimentato un percorso comune di lotta al bracconaggio ittico sotto il coordinamento delle Prefetture, da oggi anche in tutto il bacino del Po saranno convolte per il raggiungimento dello stesso obiettivo le Regioni, le Province, le Forze di Polizia e le Associazioni di pescatori sentinelle del reticolo sul territorio.

«É fondamentale che tutte le Regioni del bacino del Po collaborino insieme attivamente – ha rimarcato Simona Caselli, Presidente in carica della Consulta e Assessore all'Agricoltura della Regione Emilia Romagna – per dare finalmente una risposta adeguata al problema del bracconaggio che sta mettendo a rischio il patrimonio ittico del Po e sta compromettendo le prospettive di sviluppo turistico e di fruizione diffusa dell'intero fiume». Il pensiero del Presidente Caselli è stato ampiamento condiviso dai rappresentanti delle Regioni Lombardia, Veneto e Piemonte.

«Più che un tema da affrontare quello del bracconaggio sta diventando una vera e propria calamità da arginare con mezzi adeguati e l'Autorità di Bacino metterà a disposizione tutte le proprie competenze e la propria esperienza di coordinamento delle attività interregionali legate al fiume Po», ha dichiarato il Segretario Generale dell'Autorità di Bacino Meuccio Berselli.

All'incontro parmigiano hanno presenziato, oltre al padrone di casa Berselli, i rappresentanti della Regione Emilia Romagna (Simona Caselli, Assessore Agricoltura, Caccia, Pesca), della Regione Lombardia, della Regione Piemonte e della Regione Veneto.

COSA È LA CONSULTA PESCA PO
La Consulta Pesca Po, che si è costituita con Protocollo d'intesa sottoscritto nel giugno 2017 dall'Autorità di Bacino e dalle 4 Regioni del Po, ha preso avvio dalle attività condotte dal Tavolo Tecnico sulla pesca sostenibile realizzato all'interno del progetto LIFE CONFLUPO, che ha permesso la realizzazione del passaggio per pesci ad Isola Serafini.
La Consulta è un tavolo permanente interregionale che ha lo scopo di affrontare in modo unitario e coordinato la gestione della pesca, attraverso l'armonizzazione della normativa in materia, la messa a sistema delle forze di polizia per contrastare il bracconaggio, le politiche di miglioramento delle specie ittiche e di contenimento delle specie alloctone invasive e la tutela dell'ittiofauna autoctona.

Un accordo per la legalità: siglato il protocollo d'intesa tra le Prefetture emiliano romagnole e Confapi Industria Emilia Romagna

Prevenire e reprimere i tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata nel mondo dell'impresa e del lavoro. A questo mira il protocollo d'intesa firmato oggi in Prefettura a Bologna a Palazzo Caprara Montpensier tra i Prefetti delle province emiliano romagnole coordinate dal Prefetto di Bologna Matteo Piantedosi e il Presidente regionale di Confapindustria Emilia Romagna Cristian Camisa.

"Obiettivo dell'accordo - commenta il Presidente regionale di Confapi- è quello di potenziare, con l'attivazione di nuove misure di legalità e trasparenza, la partnership pubblico-privato per contrastare la penetrazione criminale nel settore degli appalti per lavori, servizi e forniture, che impedisce anche il rilancio delle attività produttive di piccole, medie e grandi dimensioni".

"In particolare - continua il Presidente Camisa - l'accordo prevede che Confapindustria Emilia Romagna si impegni a promuovere, presso le aziende associate, l'adozione di regole mirate a disciplinare la scelta responsabile dei propri partner, subappaltatori e fornitori, a promuovere specifici corsi di formazione per diffondere la cultura della legalità, a informare le proprie associate che l'adesione al presente Protocollo comporta l'assunzione di specifici impegni e, in particolare, la sottoposizione all'accertamento antimafia volto ad escludere la sussistenza di motivi automaticamente ostativi e di tentativi di infiltrazione mafiosa".

Le Prefetture della regione Emilia Romagna eseguiranno le verifiche antimafia, propedeutiche al rilascio della comunicazione o informazione antimafia, mediante consultazione della Banca dati nazionale unica della documentazione antimafia, riferendone l'esito all'Associazione provinciale di competenza per i successivi adempimenti, svolgeranno, a campione, degli accertamenti, attraverso la consultazione della predetta Banca dati sulle autocertificazioni rilasciate ai fini del rinnovo dell'iscrizione nell'elenco dei fornitori, dandone comunicazione degli esiti all'Associazione provinciale preposta.

"Un ringraziamento a tutti i Prefetti dell'Emilia Romagna - conclude Camisa – per la disponibilità dimostrata e la celerità nell'arrivare ad una firma congiunta che siamo certi darà nuovi strumenti alle piccole e medie industrie del territorio da noi rappresentate".

Mercoledì, 04 Aprile 2018 16:07

Cereali e dintorni. Confusione sui mercati.

Il mercato in stato confusionale, fra dati USDA, aspettative meteo, danni e ritorsioni per i dazi. La dimostrazione sono i dati di sotto riportati a partire da mercoledi 28 marzo.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 04 aprile 2018
Mercoledi 28 marzo 2018 e a seguire il 29/3 e il 3/4/2018

cereali_4apr18.jpg
Nel complesso la tendenza non è ribassista, perché al momento i fuochi che alimentano il mercato sono molteplici: i danni del raccolto in Argentina, (Cordonnier: ultima stima un altro milione in meno, quindi 40 milioni di tonnellate), dall'altra i prevedibili danni al grano negli Stati Uniti, "il "buono/eccellente" è stato stimato al 32% contro il 51% della scorsa campagna. La Reuter riportava che per trovare un così cattivo inizio di stagione per il grano, bisogna tornare indietro di 16 anni", ed infine le iniezioni di denaro fresco che dalle borse valori confluiscono sulle commodities.

Comunque tutte le ipotesi e gli scenari sono ancora in divenire; tra dazi e contro dazi, la guerra commerciale è solo all'inizio.

Sul mercato interno nulla di diverso da segnalare. Prosegue la difficile posizione della farina di soya sui porti, dove la merce scarseggia, quindi una tensione da prodotto fisico che inevitabilmente si riflette sugli altri proteici.

Il mais recupera qualche euro, tenuta per il grano, ricercatissimo l'orzo per il quale sono stati registrati valori oltre i 200 euro tonnellata. I cruscami sono ancora in rialzo seppure si inizi a vedere il fine corsa.

Per il settore delle bioenergie cresce la ricerca di alternative ai cruscami di grano e sottoprodotti dell'industria del riso, mentre è già partita la campagna acquisti / prenotazione degli areali a trinciato di mais.

Indicatori internazionali 4 aprile 2018


l'Indice dei noli è sceso sino a 1016 punti, il petrolio è attorno a 63,50$/bar. e l'indice di cambio €/$ segna 1,22680.

 

(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)

___________________________________________________________________

(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

Officina Commerciale Commodities srl - Milano

____________________________________________________________________


            Andalini Pasta dal 1936

Andalini logo ritaglio

Cessione del latte spot e rivalutazione del burro. Il Grana Padano in lieve flessione da oltre un anno mentre il prezzo del "Parmigiano" è rimasto sostanzialmente stabile.

di Virgilio Parma 3 aprile 2018 -

LATTE SPOT Era lo scorso agosto quando il prezzo del latte spot ha avviato un percorso di ridimensionamento che è proseguito sino a fine 2017. Il primo trimestre 2018 non ha mostrato grandi variazioni di tendenza. Salvo le tre settimane centrali di marzo, per tutto il primo trimestre il Latte spot ha registrato una costante riduzione di valore. Il latte crudo spot nazionale è attualmente a 30,41 - 31,45€/100 litri latte. Il latte intero pastorizzato spot estero si è adagiato tra 28,87 e 29,90€/100 litri di latte. Tra 8,28-9,32€/100 litri invece è l'ultimo prezzo registrato del latte scremato pastorizzato estero.

BURRO E PANNA Nonostante nelle ultime 5 settimane il prezzo del burro non abbia subito variazioni, il burro ha mostrato un andamento opposto rispetto al latte spot nel primo trimestre 2018. Precipitato da 6,45€/Kg. di settembre 2017 sino a 3,83€/kg di gennaio 2018, si è improvvisamente invertita la tendenza da capodanno giungendo a quotare 4,50€/Kg (burro CEE).

Borsa di Milano 26 marzo 2018:
BURRO CEE: 4,50 €/Kg (=)
BURRO CENTRIFUGA: 4,75 €/Kg. (=)
BURRO PASTORIZZATO: 3,03 €/Kg. (=)
BURRO ZANGOLATO: 2,83 €/Kg. (=)
CREMA A USO ALIMENTARE (40%mg): 2,34 €/Kg. (-)
MARGARINA Febbraio 2018: 0,97 -1,03€/kg (-)

Borsa Verona 26 marzo 2018: (-)
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 2,15 -2,25€/Kg. (-)

Borsa di Parma 30 marzo 2018 (=)
BURRO ZANGOLATO: 2,43 €/Kg.
Borsa di Reggio Emilia 3 aprile 2017 (=)
BURRO ZANGOLATO: 2,43 - 2,43 €/kg.

GRANA PADANO 26/03/2018 - Flessione quasi costante per il Grana Padano DOP il cui prezzo medio cede dal 11 al 14% rispetto al medesimo trimestre dell'anno precedente. Il 15 mesi di stagionatura, ad esempio, da 8,15€/kg (media mese) di gennaio 2017 ha raggiunto il valore medio di 7,08 registrato a marzo scorso.
- Grana Padano 9 mesi di stagionatura e oltre: 6,05 - 6,15 €/Kg. (=)
- Grana Padano 15 mesi di stagionatura e oltre: 6,80 - 7,35 €/Kg. (=)
- Fuori sale 60-90 gg: 4,85-5,15€/Kg. (=)

PARMIGIANO REGGIANO 30/03/2018 Nel segno della stabilità per il Parmigiano Reggiano. La media mensile di gennaio 2017 del 24 mesi (11,11€/kg) si è aggiornata a 11,30 €/kg. nello scorso mese di marzo, registrando un 1,30% sull'anno precedente.
-Parmigiano Reggiano 12 mesi di stagionatura e oltre: 9,80-10,10 €/Kg. (=)
-Parmigiano Reggiano 18 mesi di stagionatura 10,40 - 10,85 €/Kg. (=)
-Parmigiano Reggiano 24 mesi di stagionatura e oltre: 11,05 - 11,55 €/Kg. (=)
-Parmigiano Reggiano 30 mesi di stagionatura e oltre: 11,85 - 12,15 €/Kg. (=)

(per accedere alle notizie sull'argomento clicca qui)

 

 

20170530-LOGO Mulino Alimentare

 

http://mulinoalimentare.it

 

 (Grafici)

 PRRE_prezzo-giacenze.jpg

 

 

 

 

Editoriale: - Buona Pasqua. - Lattiero caseari. Listini stabili per Parmigiano e Grana Padano - Mai abbassare la guardia. Sottoscritto il tavolo permanente della crisi idrica - Rischio vongole veraci. Ecco i lotti. - Lotta al dissesto idrogeologico: monitoraggio, pianificazione e interventi mirati - Parmigiano Reggiano: approvato il bilancio 2017 e il nuovo piano di regolamentazione dell'offerta -

SOMMARIO Anno 17 - n° 13 1 aprile 2018
1.1 editoriale
Buona Pasqua.
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Listini stabili per Parmigiano e Grana Padano
3.1 acqua - Crisi idrica Mai abbassare la guardia. Sottoscritto il tavolo permanente della crisi idrica
5.1 parmigiano reggiano Parmigiano Reggiano: fusione tra i caseifici di Spilamberto e Vignola
5.2 sicurezza alimentare Rischio vongole veraci. Ecco i lotti.
6.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Chiusure al rialzo nella settimana appena conclusa.
7.1 ambiente difesa idraulica Lotta al dissesto idrogeologico: monitoraggio, pianificazione e interventi mirati
8.1 danni da gelo killer Gelo killer: con punte di -5 gradi a rischio albicocche, susine e kiwi
8.2 agevolazioni montagna Montagna e Collina - Dalla Regione 15 milioni di euro per le indennità compensative.
9.1 parmigiano reggiano Parmigiano Reggiano: approvato il bilancio 2017 e il nuovo piano di regolamentazione dell'offerta
10.1 Finanziamenti giovani Ismea, 70 milioni di euro per l'accesso alla terra da parte dei giovani
12.1promozioni "vino" e partners
13.1 promozioni "birra" e partners

(per seguire gli argomenti correlati clicca QUI

(Scarica il PDF alla sezione allegati)

 

 

Cibus-13-pasqua-COP.jpg 

 

 

 

 

Cristiano Fini, presidente Cia Emilia Romagna: "Purtroppo è una situazione, quella delle gelate notturne, che si è già ripetuta e la conta dei danni, tutt'ora in corso, darà sicuramente cattive sorprese. E sono previsti abbassamenti ulteriori di temperatura"

Bologna - "È stato come sparare sulla croce rossa"! Questo il commento di qualche agricoltore che la questa mattina ha dovuto fare i conti con la gelata della notte. 
Il termometro, che è sceso in alcuni casi anche di tre o cinque gradi sotto lo zero, ha colpito soprattutto gli albicocchi che presentavano i fiori già da diversi giorni.

Quelle stesse piante che avevano subito la grandine nel 2017 e il freddo di fine febbraio.
 Nella zona di Modena e Bologna difficoltà anche per le susine precoci ma nella Vallata del Santerno, regno delle albicocche romagnole, la situazione si è ulteriormente aggravata.
Produzione pressoché azzerata anche nel ravennate, anche se per il pesco forse è prematuro fare previsioni: qualcosa si era salvato a fine febbraio, ma per il freddo di stanotte qualche conseguenza è possibile.

Anche per l'actinidia in generale il danno c'è stato a fine febbraio mentre maggior preoccupazione c'è per il kiwi giallo che è in una fase più avanzata di sviluppo e che inizia ad avere estensioni importanti. In molti casi sono entrati in azione i mezzi antibrina, avvolgendo fiori e piante con ghiaccioli lunghi anche 15 centimetri, una 'protezione di ghiaccio' che dovrebbe preservare il fiore dal cosiddetto 'allessamento' da gelo. I sistemi di irrigazione quando entrano in funzione si trasformano in mezzi antibrina: l'acqua ricopre le superfici e ghiacciando protegge i fiori.


"Purtroppo è una circostanza, quella delle gelate notturne, che si è già ripetuta – osserva Cristiano Fini, presidente della Cia Emilia Romagna – e la conta dei danni, tutt'ora in corso, darà sicuramente cattive sorprese. Quest'anno sono aumentate peraltro le tariffe assicurative e le compagnie hanno allungato di alcuni giorni l'intervallo di tempo che intercorre tra la data della stipula e quella in cui scatta la reale copertura del rischio: insomma è una annata tutta in salita".

actinidia2-gelo.jpg



(CIA - Bologna 22 marzo 2018)

Agricoltura. L'impegno della Regione per sostenere le imprese agricole e zootecniche di montagna e collina, dalla Regione 15 milioni di euro per le indennità compensative

Al via due bandi del Psr 2014-2020. L'assessore Caselli: "Interveniamo per compensare i costi aggiuntivi sostenuti da chi opera in difficili contesti ambientali e per contrastare l'abbandono dell'Appennino e il dissesto del territorio". Entro il 15 maggio la presentazione delle domande.

Bologna - Arrivano dalla Regione circa 15 milioni di euro sotto forma di indennità compensative a favore delle aziende agricole e zootecniche che operano in aree svantaggiate di montagna e altre zone collinari sottoposte a vincoli naturali, con ricadute negative sull'attività produttiva. È questa la dotazione finanziaria stimata per l'attivazione di due bandi approvati dalla Giunta regionale dell'Emilia-Romagna nell'ambito della Misura 13 del Programma regionale di sviluppo rurale 2014-2020.

Si tratta della quarta annualità di attuazione della misura che per l'intero periodo settennale può contare su un budget di circa 90 milioni di euro.

Le domande per entrambi i bandi devono essere presentate entro il 15 maggio. Sul sito di Agrea ( http://agrea.regione.emilia-romagna.it/servizi/come-presento-la-domanda ) è già disponibile il modulo del Piano colturale grafico 2018 necessario alla compilazione della domanda. Entro la prima metà di aprile, con comunicazione sul sito di Agrea, sarà disponibile il secondo modulo per completare la presentazione della domanda.

"Con questo intervento- sottolinea l'assessore regionale all'Agricoltura, Simona Caselli- mettiamo a disposizione un consistente pacchetto di risorse per compensare i costi aggiuntivi sostenuti dalle aziende che operano in difficili contesti ambientali e per contrastare in questo l'abbandono delle zone di montagna, dove l'agricoltura svolge un ruolo fondamentale di prevenzione del dissesto idrogeologico a favore dell'intera collettività, come testimoniano i danni provocati dalla recente ondata di maltempo".

I due bandi in sintesi
Il primo bando (13.1.01) è rivolto alle aziende di montagna e prevede l'erogazione di un premio base di 125 euro per ettaro di superficie agricola per l'anno 2018; il secondo (13.2.01) è invece indirizzato agli imprenditori agricoli delle aree collinari svantaggiate: il premio base è di 70 euro. Per entrambi i bandi è previsto un meccanismo di riduzione progressiva delle indennità (cosiddetta modulazione) in funzione dell'estensione della superficie agricola dichiarata. Sopra i 50 ettari il premio non sarà più corrisposto. Tutte le domande ammissibili saranno soddisfatte, anche se l'ammontare complessivo delle richieste di pagamento per i due bandi dovesse superare il fabbisogno stimato.

La delibera è stata pubblicata oggi sul Burert dell'Emilia-Romagna. /G.Ma.

Il Consorzio ha approvato il bilancio consuntivo 2017 che segna un record assoluto per produzione, ricavi e investimenti in comunicazione. E' stato inoltre approvato dall'Assemblea il nuovo accordo per il Piano di regolazione dell'offerta per accompagnare la crescita della Dop.

Parma, 27 marzo 2018 – Si è tenuta oggi a Parma l'Assemblea generale dei consorziati del Parmigiano Reggiano durante la quale il Consorzio ha approvato all'unanimità il Bilancio consuntivo 2017 e l'accordo per il nuovo piano di regolazione dell'offerta.

L'Assemblea ha visto una grande partecipazione di tutte le province del comprensorio: 209 produttori che rappresentano il 62% del totale dei caseifici del Parmigiano Reggiano.

Il bilancio 2017 evidenzia una crescita record della produzione: un incremento del 5,2% che corrisponde a 180.697 forme in più rispetto al 2016. Un record assoluto per il Parmigiano Reggiano che chiude il 2017 con 3.650.562 forme (contro le 3.469.865 dell'anno precedente). Sono conseguentemente aumentati i ricavi (27.342.237 contro i 23.037.945 del 2016) che derivano principalmente dai contributi che i caseifici devono versare al Consorzio per produrre la Dop.

Proprio per accompagnare questo sviluppo e collocare il prodotto sul mercato, il Consorzio già dal 2017 si è dato da fare per trovare nuovi spazi di mercato, investendo in comunicazione per trasmettere al consumatore le distintività di prodotto. Nel 2017 gli investimenti in comunicazione hanno infatti superato i 15,2 milioni di euro contro i 12,6 milioni dell'anno precedente.

"Il mercato sta premiando il nostro lavoro, ma gli aumenti di produzione sono significativi e non possono non delineare un rischio di calo dei prezzi. La sfida che ci attende è quella di collocare il Parmigiano Reggiano sul mercato ad un prezzo remunerativo: nei primi mesi del 2018 abbiamo già riscontrato un ulteriore incremento della produzione che porterà il numero delle forme a superare quota 3,7 milioni. Per questo motivo abbiamo presentato un piano di regolazione dell'offerta innovativo, semplice ed efficace che ci permetterà di crescere in modo razionale e con flessibilità, così da potere reagire prontamente ai cambiamenti del mercato" ha affermato Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano.

L'accordo preventivo che è stato approvato dall'Assemblea riguarda sia la modifica del piano 2017-2019, sia il piano 2020-2022 che seguirà le medesime direttive. Tale accordo dovrà essere successivamente approvato da Caseifici e Allevatori (le adesioni dovranno essere pari ad almeno il 66%) per poi essere trasmesso al Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali per la procedura di valutazione e formale approvazione.

Quali sono le novità del piano di regolazione dell'offerta?

In primo luogo è stata definita la "produzione di equilibrio comprensoriale" (PEC) che corrisponde al livello produttivo al di sotto del quale il Consorzio non applicherà alcuna contribuzione aggiuntiva in caso di produzione superiore alle quote assegnate.
Per l'anno 2019, così come per il triennio 2020-2022, la PEC base viene stabilita in 17,8 milioni di quintali di latte trasformato.

Nel caso in cui il comprensorio superasse la PEC base, gli allevatori saranno soggetti ad una contribuzione aggiuntiva che sarà pari a 15 euro a quintale. Scompaiono pertanto gli scaglioni percentuali di contribuzione in favore di un più semplice unico importo di contribuzione che potrà essere modificato dall'Assemblea secondo le evoluzioni del mercato.

Ciò garantirà una maggiore flessibilità e la possibilità di accompagnare la crescita in modo più oculato.

Compare altresì la nuova figura del "grande splafonatore": all'allevatore con uno splafonamento superiore al 20% rispetto alla quota assegnata verrà imputata una contribuzione unica pari a 25 euro al quintale. Sarà inoltre escluso dalla compensazione di caseificio e comprensoriale, da sconti soggettivi e dall'eventuale franchigia annuale. Anche in questo caso, l'Assemblea potrà modificare il valore della contribuzione nel corso dell'anno per l'esercizio successivo.

Un'altra importante novità riguarda la scelta del Consorzio di non applicare alcuna franchigia di esenzione contributiva per l'anno 2018. Nel 2017 il Consorzio aveva deciso di applicare una franchigia del 3%, ma, considerando la crescita dell'offerta sul mercato, ha scelto di perseguire una via più rigida, evitando qualsiasi tipo di esenzione.

"Sono soddisfatto dell'accordo che è stato approvato oggi dall'Assemblea dei Consorziati. Il consenso è stato fortissimo: senso di responsabilità e spirito di squadra hanno fatto vincere ancora una volta l'interesse comune. Gli obiettivi del piano produttivo sono sostanzialmente tre: rendere la regolazione dell'offerta più semplice ed efficace, frenare i grandi splafonatori con misure più severe, dare all'Assemblea la possibilità di intervenire sul piano anno per anno con flessibilità per accompagnare la crescita del comparto nel modo migliore" ha concluso Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano.

Ismea, 70 milioni di euro per l'accesso alla terra da parte dei giovani. Via libera al bando 2018 per il Primo insediamento in agricoltura.



E' stato pubblicato oggi in Gazzetta Ufficiale l'avviso di bando 2018 per il Primo insediamento in agricoltura, lo strumento ISMEA che ha l'obiettivo di facilitare l'accesso alla terra da parte dei giovani che intendono diventare imprenditori agricoli.

I giovani di età compresa tra i 18 e i 41 anni non compiuti che si insediano in agricoltura per la prima volta potranno beneficiare di mutui a tasso agevolato per acquistare un'azienda agricola.

Le agevolazioni sono legate alla presentazione di un Piano di Sviluppo aziendale che dimostri la sostenibilità economica, finanziaria e ambientale dell'intervento in relazione allo sviluppo dell'attività agricola.

La dotazione finanziaria che ISMEA mette a disposizione per il bando 2018 è di 70 milioni di euro suddivisi in 2 lotti, 35 milioni di euro per le iniziative localizzate nelle Regioni del centro-nord e 35 milioni di euro per le iniziative nel Sud e nelle Isole.

Negli ultimi due anni sono stati 151 i giovani che sono diventati imprenditori agricoli grazie all'intervento finanziario di ISMEA. Le risorse complessivamente messe in campo dall'Istituto sono state circa 116 milioni di euro che hanno interessato un totale di circa 6 mila ettari e contribuito alla creazione di 450 posti di lavoro.

Le domande di accesso al bando potranno essere presentate attraverso lo Sportello Telematico dell'ISMEA a partire dalle ore 12 del 28 Marzo 2018 fino alle ore 12 dell'11 Maggio 2018.

(Ismea Roma 28 marzo 2018)

Se l'inverno appena trascorso è stato "clemente" questo non deve consentire di abbassare la guardia. Sottoscritto nella sede del Consorzio della Bonifica Parmense – che coordinerà l'intera attività – il protocollo volto ad individuare nuovi fabbisogni e soluzioni strategiche per contrastare la siccità.

di LGC - Parma 29 marzo 2018 - Le carenze di approvvigionamento idrico in particolari periodi dell'anno stanno sempre più interessando anche i nostri territori. Le precipitazioni cadute in modo violento e in tempi molto ristretti, a testimonianza di una variabilità idrologica quasi endemica, rischiano di non essere più sufficienti per soddisfare a pieno il fabbisogno idrico complessivo Per quanto concerne l'utilizzo irriguo dell'acqua a sostegno indispensabile delle produzioni tipiche del nostro territorio l'anno appena trascorso ha dimostrato quanto sia necessaria un'azione concertata da parte di chi svolge gestione e governo dei flussi volta ad un utilizzo consapevole e virtuoso della risorsa disponibile.

Ecco quindi che il Tavolo Permanente, per quale si è sottoscritto l'accordo presso la sede del Consorzio di Bonifica Parmense, tra i molti soggetti coinvolti, sarà un punto d'incontro tra le politiche territoriali attuate da parte di ognuno dei singoli soggetti coinvolti che insieme individueranno le tematiche di sviluppo prioritarie.

"Probabilmente avremo un'una estate con problematiche molto inferiori a quella precedente - sottolinea Filippo Fritelli presidente della Provincia, ma questo non deve farci abbassare la guardia. Il problema dell'acqua va gestito con una forte consapevolezza, in cui tutti insieme ci uniamo e portiamo avanti un lavoro congiunto sul tema dell'acqua e delle risorse idriche del nostro territorio, perché se questo inverno è stato un po' più clemente e ci lascia pensare che avremo di fronte, facendo gli opportuni scongiuri, un'estate meno problematica di quella precedente questo non ci deve fare abbassare la guardia su quello che è un discorso di prospettiva."

"E' un passo importante, sottolinea invece il presidente della bonifica Luigi Spinazzi, perché abbiamo cercato di coinvolgere le varie forze migliori del territorio parmense che possono dare un contributo, in termini di proposte, progetti concreti, a queste problematiche al quale dovremo dare un seguito da trasmettere ai livelli decisionali superiori, Regione, Ministero, Unione europea."

Il fabbisogno idrico, anche nella nostra provincia, è mutato. Le criticità dovute al fenomeno della siccità si fanno pressanti a tal punto che nell'estate 2017 anche la Provincia di Parma è stata tra le prime in Italia a dichiarare lo stato d'emergenza.

Gli ultimi dati sul fabbisogno minimo giornaliero di acqua pro capite si attestano complessivamente intorno ai 57 litri comprendenti i diversi utilizzi: dall'uso alimentare a quello igienico-sanitario. Per l'OMS, al di sotto dei 50 litri pro capite, si è in presenza di manifesta sofferenza idrica. Gli Italiani ne consumano in media oltre 200 litri al giorno con variazioni notevoli da regione a regione.

Per queste ragioni i soggetti che oggi sottoscrivono il Protocollo d'Intesa che attiverà il Tavolo Provinciale Permanente sulla Crisi Idrica hanno acquisito la consapevolezza delle criticità diffuse conseguenti al contesto sopra citato e la conseguente necessità di intraprendere una gestione oculata e virtuosa della risorsa idrica a beneficio della comunità e del patrimonio agrario.

Avviato per competenza in fase emergenziale dalla Provincia di Parma di concerto con le Istituzioni Regionali, il Tavolo sarà da oggi coordinato dal Consorzio della Bonifica Parmense. Al centro del documento l'obiettivo di contribuire ad incrementare il valore sociale, ambientale ed economico del proprio territorio. Le Istituzioni coinvolte condivideranno e concerteranno tutte le esperienze maturate nei rispettivi ambiti di azione costituendo un unico "Big Data" di patrimonio informativo al fine di creare una rete che realizzi progetti concreti mirati e strategici per il futuro del territorio alla luce dei suoi nuovi fabbisogni.

Il Tavolo Permanente sarà un punto d'incontro tra le politiche territoriali attuate da parte di ognuno dei singoli soggetti coinvolti che insieme individueranno le tematiche di sviluppo prioritarie.

Nel corso dell'incontro odierno, tenutosi nella sede del Consorzio della Bonifica Parmense, alla presenza di numerosi esponenti di Istituzioni, associazioni e stakeholders, i rappresentanti degli enti sottoscrittori hanno inoltre dichiarato:
"Il lavoro d'insieme è utile perché non unisce solo le professionalità riconosciute dei vari enti, ma anche i traguardi da raggiungere – dichiara il Presidente della Provincia di Parma Filippo Fritelli – per un lavoro di verifica e di programmazione importante. Come ente abbiamo avviato già dalla fine dell'estate scorsa questo coordinamento: lo affidiamo oggi al Consorzio di Bonifica come organismo tecnico competente in cui riponiamo massima fiducia per la verifica del fabbisogno idrico del territorio parmense e le possibili soluzioni praticabili".

"La siccità che ha colpito i territori della nostra provincia nell'estate 2017 è stata non semplice da affrontare non solo per la disponibilità d'acqua potabile, ma anche per quella destinata all'agricoltura e all'industria – sottolinea il Presidente della Bonifica Parmense Luigi Spinazzi – . La funzione di ente coordinatore affidata al Consorzio è un onere che accogliamo con grande senso di responsabilità e impegnandoci a mettere insieme le valutazioni sulle esigenze e sui fabbisogni del nostro territorio".

"Il mio ringraziamento al Consorzio della Bonifica Parmense per aver promosso una così importante sinergia per il territorio parmense – così il Rettore dell'Università degli Studi di Parma Paolo Andrei – : fare squadra intorno alle criticità certificate da questo protocollo ci consentirà, grazie all'unione delle singole competenze, di studiare insieme le soluzioni da attuare per raggiungere gli interlocutori più adeguati".

PR_Bonifica_firma_convenzione_IMG_6465_1.jpg

OBIETTIVI E FINALITÀ DEL PROTOCOLLO (ART. 3)
- promuovere il territorio tenendo conto delle sue peculiarità, con particolare attenzione ai temi dell'innovazione, dell'ambiente, dell'agricoltura, dello sviluppo rurale, dei diversi comparti industriali e in particolare dei settori idroesigenti;
- analisi dei fabbisogni dei territori coinvolti;
- rappresentare i fabbisogni dell'intero territorio a livello regionale (in particolare per i finanziamenti a valere sui fondi strutturali), nazionale ed europeo;
- incentivare la capacità di aggregazione e sviluppo di strategie comuni rivolte a progetti condivisi quali ad esempio: miglioramento della qualità dell'acqua, nuovi bacini di stoccaggio idrico, prevenzione e individuazione delle perdite di rete per ridurre al massimo la dispersione, l'applicazione di tecniche di risparmio irriguo specifiche per l'area e per le colture più idroesigenti, l'adozione di pratiche agronomiche in grado di limitare i consumi irrigui;
- coinvolgere i soggetti pubblici e privati che operano nel territorio creando maggiori occasioni di partecipazione ai progetti europei e di acquisizione di risorse;
- organizzare e gestire al meglio il patrimonio informativo posseduto dalle diverse strutture in una logica di ottimizzazione delle risorse, evitando la duplicazione di attività che possono essere gestite in maniera coordinata tra gli Enti;
- creare una collaborazione di professionalità dotate di idonea e complementare competenza tecnica, finalizzata alla progettazione o supporto nella progettazione;
- promozione ed organizzazione di attività di formazione, informazione, comunicazione e sensibilizzazione interne ed esterne (enti di categoria, imprese, enti di formazione, cittadinanza ecc.);
- monitoraggio, raccolta, analisi, studio e tempestiva diffusione interna delle opportunità relative a bandi ed eventi.

I FIRMATARI dell'intesa:
Consorzio di Bonifica Parmense, Provincia di Parma, Comune di Parma, Università di Parma, Unione Industriali, Agenzia per il Po, AIPO, ARPA, ATERSIR, Emilia Ambiente, IRETI, Montagna 2000, Confagricoltura, CIA, Ente Gestione Parchi e Biodiversità, Comune di Palanzano, Società degli Utenti Naviglio Taro, Ordine degli Ingegneri e Ordine dei Geologi.

PR_Bonifica_firma_convenzione_IMG_6454_1.jpg
(Foto - membri del Tavolo, da sinistra: Tiziana Benassi, Filippo Fritelli, Luigi Spinazzi, Paolo Andrei e Fabrizio Useri)

Piacenza, 29 marzo 2018 - La primavera è da poco cominciata e si contano, nei territori montani e appenninici, i danni dell'inverno appena trascorso. La Regione Emilia Romagna ha chiesto al Governo lo stato di emergenza nazionale per gli esiti del maltempo delle ultime settimane. In vista di tale richiesta anche il Consorzio di Bonifica di Piacenza ha provveduto a inviare alla Regione una stima dei danni nel nostro Appennino, per quanto è di competenza dell'attività che il Consorzio stesso svolge in ambito montano e collinare. Sia per il settore montano Ovest che per quello Est, le due zone nelle quali è diviso il nostro territorio per la gestione della bonifica montana, dopo un accurato monitoraggio, è stata fatta una stima di 217.000 euro, per quanto riguarda gli interventi di pertinenza del Consorzio.

La bonifica montana, comprendente anche le azioni mirate per la lotta al dissesto idrogeologico, è una delle attività principali compiute dal Consorzio (insieme a Irrigazione e Protezione Idraulica).

PC-Bonifica-20180316_cassimoreno_prima_2.jpg

Un esempio relativo alla tipologia di opere compiute è l'intervento sulla strada di bonifica San Gregorio-Cassimoreno Roffi (Ferriere). A seguito dell'alluvione del 2015 si erano resi necessari, per i quattro chilometri di strada, sei interventi. L'intervento più significativo è consistito nella realizzazione di 4 briglie in gabbioni sul Rio dei Cogedazi in località Cassimoreno (Ferriere) per rallentare il corso dell'acqua e in conseguenza, evitando erosioni, salvaguardare la strada. I lavori per la realizzazione delle briglie erano terminati nel 2016 ma solo a seguito delle ultime precipitazioni dell'inverno appena concluso l'opera è entrata in funzione e se ne è potuto fare un "collaudo naturale".

In generale la BONIFICA MONTANA gestita dal Consorzio di Bonifica di Piacenza si concretizza nella gestione e manutenzione di 125 chilometri di viabilità consortile e di 46 acquedotti rurali. Il territorio, diviso a seconda della vallata di appartenenza, è governato da due responsabili, sotto la guida del Direttore di Area Tecnica. Le strade di bonifica (tutte a fondo bituminato) e gli acquedotti rurali sono stati realizzati principalmente negli anni Sessanta e Settanta come opere a sostegno dell'agricoltura. Gli interventi per la gestione di strade e acquedotti vengono programmati dall'ufficio tecnico sulla base di un attento e costante monitoraggio del territorio.

Agli interventi realizzabili coi contributi dei consorziati si aggiungono, per la manutenzione delle strade, quelli straordinari che la Regione Emilia Romagna ha già stanziato per il triennio 2017-2019. Gli interventi vengono per lo più affidati a ditte esterne.

Per quanto riguarda invece la LOTTA AL DISSESTO IDROGEOLOGICO il Consorzio di Bonifica di Piacenza, come previsto dalla legge regionale del 6 luglio 2012 (numero 7) interviene a seguito di una strutturata concertazione con le amministrazioni locali.

E' di recente creazione infatti un nuovo e strategico strumento (il Nucleo Tecnico Politico della Montagna) che pone attorno allo stesso tavolo gli amministratori locali e il Consorzio di Bonifica di Piacenza, per raccogliere le segnalazioni e pianificare gli interventi.
Si tratta di operazioni di varia natura per regimentare i corsi d'acqua con strutture (per esempio briglie che ne riducano la velocità), per consolidare le sponde e diminuire l'erosione in alveo. Si procede anche al recupero di zone franose, al ripristino degli argini, al controllo dell'erosione, al contenimento del deflusso delle acque, ...
La lotta al dissesto idrogeologico non si ferma in quota ma prosegue nelle SCUOLE. Nell'anno scolastico in corso è iniziata infatti un'attività didattica direttamente negli istituti scolastici che si rivolge anche alle scuole superiori. Recentemente, presso il Liceo Scientifico Statale "L. Respighi", i nostri tecnici e geologi hanno presentato agli studenti gli interventi svolti in montagna e gli strumenti tecnologici e cartografici per il monitoraggio del territorio. L'iniziativa si è svolta proprio all'interno di un laboratorio dedicato alla lotta al dissesto idrogeologico.

PC-Bonifica-20170112_Liceo_Respighi_focus_dissesto_idrogeologico-sfoc_2.jpg

Nella sua terza edizione, il Marketing Business Summit, punta su relatori di altissimo livello con speaker internazionali per la prima volta in Italia e tematiche che spaziano dal Marketing al Coaching.


Torna a gran voce il Marketing Business Summit (www.mbsummit.it), l'evento che non tratta solo di Web Marketing, ma anche di Business Online, Coaching e Motivazione.

Due giornate di alta formazione con spunti concreti per migliorare il proprio business online!

Le date da segnare in agenda sono giovedì 29 e venerdì 30 novembre 2018: prenderanno vita due giorni ricchi di alta formazione, networking ed opportunità di business presso il centralissimo Hotel Michelangelo a Milano (situato a pochi passi dalla stazione centrale di Milano), location scelta per questa terza edizione del #MBSummit.

Sul palco si alterneranno oltre 20 relatori ognuno con un know-how e un'esperienza mirata e specifica in grado di fornire spunti e metodologie concrete.

Tra i primi speaker confermati:

Omi Sido,Technical SEO di Canon Europe, ha lavorato per clienti come Vectone Mobile, Delight Mobile, The Global Real Estate Institute e Daily Mail. Un esperto di fama mondiale per la prima volta in Italia che saprà spiegare come la SEO può rivoluzionare il business della di un'azienda!

Craig Campbell, SEO Specialist con oltre 16 anni di esperienza. Ha risollevato le sorti di diverse aziende online. Carismatico e tecnico saprà fornire il giusto input per capire metodologie SEO da lui applicate per raggiungere obbiettivi concreti.

Andrea Albanese, esperto in Social Media, Professore a contratto in IUSVE, Docente presso la Business School de IlSole24Ore e professore per moltissimi enti pubblici e privati riuscirà a trasmettere la sua passione per il Digital e mostrare strategie concrete per sfruttare i Social Media per le attività online.

Federica de Stefani, Avvocato, si occupa di diritto della rete. I suoi interventi sanno coinvolgere il pubblico e porre l'attenzione su tutti quegli aspetti legali che molto spesso sono sottovalutati nel mondo digitale.

Taz Thornton è specializzata in coaching, motivazione e crescita personale. Taz è spesso ospite sulla BBC Radio ed è stata menzionata su Sky TV, Huff Post, Kindred Spirit, Spirit e Destiny. Carismatica e simpatica, farà cambiare il modo di vedere e percepire il mondo del Business Online.

Sebastiano Zanolli, Manager e Speaker Motivazionale, è autore di 7 volumi di grande successo. Ha occupato i ruoli di Product Manager, Brand Manager, Responsabile Vendite, Direttore Generale ed amministratore delegato di brand di abbigliamento in aziende come Adidas e Diesel. Porterà la sua esperienza concreta sul palco del Marketing Business Summit.

Gavin Bell, Vlogger expert in Facebook ADV, è un ragazzo giovane di grande talento. Pochi al mondo sanno spiegare come sfruttare Facebook ADV per incrementare Lead, Vendite e guadagni. Per la 1° volta in Italia, Gavin sarà in grado di trasmettere la propria esperienza personale su progetti concreti.

Roberto Galati, Country Manager Italy Afone, spiegherà come i pagamenti online hanno un ruolo cruciale per migliorare il tasso di conversione. Su un e-commerce, una landing i sistemi di pagamento adeguati e le giuste tecniche di persuasione possono fare la differenza.

Chris Marr, imprenditore di successo multi-premiato, crede che il Content Marketing sia l'unico modo per fare davvero business. Avremo l'onore di ascoltarlo in Italia e di capire le regole del content marketing per raggiungere risultati tangibili.

Stefan Thomas è l'autore di Business Networking per Dummies e Instant Networking, entrambi bestseller su Amazon. È stato descritto come la maggiore autorità mondiale sul networking nel 21 °secolo, aiuta le imprese a capire come sfruttare la rete per migliorare il proprio business.

Claudio Belotti è uno dei soli 4 Senior Trainer al mondo per Anthony Robbins con il quale collabora nei corsi della Mastery University e del Leadership Programme. Il co-fondatore della PNL, il Dottor Richard Bandler, gli ha conferito il massimo titolo in NLP Master Trainer ed è il primo al mondo ad averlo ricevuto con la specializzazione nel Business. Claudio darà una carica di energia e una visione differente su come concepire il proprio percorso lavorativo.

Janet Murray è una giornalista pluri-premiata in UK, esperta in PR e autrice. Ha aiutato più di 150 aziende e brand a raccontare la loro storia attraverso i media. Per la prima volta in Italia, Janet illustrerà le tecniche di Web PR per migliorare il proprio brand e il proprio business.

Alfio Bardolla è proprietario e socio fondatore di oltre 29 aziende. Ha operato in differenti segmenti di mercato e il suo patrimonio cumulato è stimato a circa 40 milioni di euro. Esperto in finanza e business, fornirà pillole e metodologie concrete per realizzare business vincenti.

Sam Rathling è LinkedIn Expert & Inbound Lead Generation Specialist. Grazie alla sua visione, al suo entusiasmo e alle sue tecniche semplici ma efficaci ha permesso di aumentare il fatturato a centinaia di imprese ed aziende creando credibilità e brand awareness attraverso LinkedIn.

Mark Preston,E-commerce Specialist & SEO Trainer, divulgatore, esperto nell'arte dei motori di ricerca è uno speaker in grado di coinvolgere e trasmettere spunti tecnici unici per aumentare la visibilità online.

Sonia Peronaci è fondatrice del sito web di cucina: GialloZafferano.it, un punto di riferimento per tutti gli amanti della buona cucina. Conduttrice e presentatrice tv porterà la sua esperienza di imprenditrice online sul palco dell'MBSummit.

Mariacristina Gribaudi, Imprenditrice, maratoneta e madre di sei figli. Dopo una prima esperienza nell'azienda di famiglia, diventa nel 2002 amministratrice unica di Keyline S.p.A. Grande professionista saprà darti utili spunti e metodologie per portare un business aziendale al successo!

Foto relatori
Tutti i relatori presenteranno case study ed esempi perché il denominatore comune di ogni edizione dell'evento è la praticità, la concretezza.

"Gli elementi costanti che contraddistinguono il Marketing Business Summit" - dice infatti Marco Maltraversi, co-founder dell'evento insieme a Valentina Turchetti – "sono il tocco pratico, concreto, orientato al "how-to" di ogni speech, e la presenza di relatori scelti da una commissione didattica che hanno dimostrato competenza, professionalità e successo nella loro carriera lavorativa e professionale. In ogni edizione vogliamo sempre fornire la possibilità ai partecipanti di ascoltare e conoscere speaker nuovi, molti per la prima volta in Italia, e approfondire tematiche nuove e fondamentali per gestire in modo produttivo qualsiasi attività imprenditoriale online."

"Tra le novità di questa edizione 2018" – aggiunge Valentina Turchetti – "oltre alla forte presenza di relatori internazionali, ci sarà la traduzione bi-lingua per inglese-italiano e viceversa per permettere anche a partecipanti europei di presenziare nelle due giornate milanesi. Nuove sono infine le tematiche legate al Business Online e al Coaching&Motivazione: la parola d'ordine per questa terza edizione è ISPIRAZIONE."

Un evento dedicato a marketing manager, web marketing specialist, SEO e Social Media Strategist, web agency e agenzie di comunicazione, imprenditori e businessmen, che potranno ascoltare interventi di alto livello su SEO, Social media, Facebook ADV, Ecommerce, Business Online, Coaching&Motivazione, Diritto della Rete e Business Networking.

Informazioni utili

✔ Per acquistare il biglietto e partecipare al Marketing Business Summit 2017: https://www.mbsummit.it/biglietti-marketing-business-summit/

✔ Per rivivere la precedente edizione: https://www.youtube.com/watch?v=GnDejGw07po

✔ Per seguire il Marketing Business Summit sui social e unirti alla community:

Facebook: https://www.facebook.com/mbsummit

Twitter: https://twitter.com/MBizSummit

Instagram: https://www.instagram.com/marketing_business_summit/

Youtube: https://www.youtube.com/channel/UCJSWFnqaSqejpFAIJ3HydXQ/videos

Hashtag ufficiale: #MBSummit

Contatti
Marco Maltraversi - Founder
e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
mobile: 333 4521078

Mercoledì, 28 Marzo 2018 07:25

Un aiuto in più per chi è gravato dai debiti

Un aiuto in più per chi è gravato dai debiti: anche a Modena è attivo l'Organismo di Composizione della Crisi da Sovraindebitamento

Lo strumento di consulenza e supporto per risolvere i casi più critici di soggetti privati e piccoli imprenditori è attivato dal locale Ordine dei Commercialisti congiuntamente agli Ordini di Reggio Emilia, Parma e Piacenza.

MODENA, 27 MARZO 2018 – Rate del mutuo, debiti con fornitori, quote di prestiti contratti con banche e finanziarie: in Italia il peso dei debiti di famiglie, consumatori e piccoli imprenditori non accenna a diminuire. Per provare a risolvere le situazioni più problematiche di comuni cittadini e piccoli imprenditori (non soggetti, quindi, alle norme fallimentari) esiste da qualche anno, grazie alla Legge n°03/2012, uno strumento concreto che si chiama "Organismo di composizione della crisi da sovraindebitamento" (OCC).

L'OCC opera dietro autorizzazione del Ministero della Giustizia come un normale curatore fallimentare, fornendo consulenza e supporto al debitore ed attivando una procedura di tipo concorsuale con i suoi creditori.

Anche a Modena è possibile rivolgersi ad un Organismo di composizione della crisi da sovraindebitamento: lo ha infatti attivato il locale Ordine dei Dottori Commercialisti, in collaborazione con gli Ordini territoriali di Reggio Emilia, Parma e Piacenza. Consumatori, debitori civili, piccole imprese, aziende agricole e professionisti iscritti agli albi che si trovano nella situazione di non poter più far fronte alle richieste dei creditori, si potranno rivolgere quindi all'OCC interprovinciale per presentare la propria istanza e gestire la situazione di indebitamento. Il referente per l'OCC interprovinciale è il dott. Vittorio Zanichelli, già Presidente del Tribunale di Modena.

La procedura per la composizione della crisi da sovraindebitamento permette, se vi sono le condizioni, di gestire situazioni debitorie prima impossibili da governare arrivando perfino alla chiusura totale di ogni esposizione debitoria. Il debitore ha la possibilità di far sospendere qualsiasi azione esecutiva (già in corso o ancora da avviare), proponendo ai propri creditori un piano di pagamento/ristrutturazione dei debiti. In concreto, viene redatta una proposta di pagamento dell'intero arretrato in qualsiasi forma, anche in misura ridotta o mediante cessione di crediti futuri.

"L'obiettivo dell'Organismo di composizione della crisi da sovraindebitamento è quello di raggiungere un accordo che consenta di soddisfare le esigenze di entrambe le parti, mediando tra i soggetti coinvolti e predisponendo un piano di rientro credibile ed efficace" sottolinea il dott. Stefano Zanardi, Presidente dell'Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Modena, che ricorda come "Per attivare la procedura di risoluzione del sovraindebitamento il debitore deve presentare all'OCC l'istanza per la nomina del professionista che gestirà il procedimento ed assisterà il debitore, assumendo ogni iniziativa necessaria ed utile alla predisposizione e all'attuazione del piano di ristrutturazione dei debiti o del piano del consumatore".

All'interno dell'OCC di Modena, Reggio Emilia, Parma e Piacenza sono 184 i professionisti che hanno i requisiti per ricoprire il ruolo di gestore. Una volta nominato il professionista, il debitore dovrà predisporre e presentare il piano di composizione della crisi che poi, una volta effettuate le opportune verifiche, il gestore a sua volta sottoporrà, quando necessario, al parere dei creditori e quindi all'Autorità giudiziaria.

Per ogni ulteriore informazione è possibile rivolgersi alla segreteria dell'Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Modena: la sede è in via Emilia Est 25, il recapito telefonico è lo 059 212620.

Primo segnale di cedimento del latte spot. Stabile il burro mentre cede la crema. Grana e Parmigiano: listini stabili.

di Virgilio Parma 27 marzo 2018 -

LATTE SPOT Segnale di cedimento dopo tre rincari consecutivi.
Cede il -0,83% il latte crudo spot nazionale (30,41 - 31,45€/100 litri latte). Più sensibile la perdita del latte intero pastorizzato spot estero che si adagia tra 28,87 e 29,90€/100 litri di latte (+3,39%). Prosegue oil periodo di stabilità del latte scremato pastorizzato estero per la settima settimana consecutiva. Listini inalterati compresi tra 8,28-9,32€/100 litri di latte.

BURRO E PANNA Nessuna variazione registrata per i listini del burro mentre registra un leggero cedimento la crema alla borsa milanese (-2,50%) e ancor più mirata la perdita della panna veronese (-6,38%). Lo zangolato parmense non mostra variazioni da alcune settimane.

Borsa di Milano 26 marzo 2018:
BURRO CEE: 4,50 €/Kg (=)
BURRO CENTRIFUGA: 4,75 €/Kg. (=)
BURRO PASTORIZZATO: 3,03 €/Kg. (=)
BURRO ZANGOLATO: 2,83 €/Kg. (=)
CREMA A USO ALIMENTARE (40%mg): 2,34 €/Kg. (-)
MARGARINA Febbraio 2018: 0,97 -1,03€/kg (-)

Borsa Verona 26 marzo 2018: (-)
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 2,15 -2,25€/Kg. (-)

Borsa di Parma 23 marzo 2018 (=)
BURRO ZANGOLATO: 2,43 €/Kg.
Borsa di Reggio Emilia 20 marzo 2017 (=)
BURRO ZANGOLATO: 2,43 - 2,43 €/kg.

GRANA PADANO 26/03/2018 - Nessuna variazione registrata in "Casa Padano". Inalterati i listini per il Grana Padano DOP.
- Grana Padano 9 mesi di stagionatura e oltre: 6,05 - 6,15 €/Kg. (=)
- Grana Padano 15 mesi di stagionatura e oltre: 6,80 - 7,35 €/Kg. (=)
- Fuori sale 60-90 gg: 4,85-5,15€/Kg. (=)

PARMIGIANO REGGIANO 23/03/2018 Stabili anche i listini del Parmigiano Reggiano.
-Parmigiano Reggiano 12 mesi di stagionatura e oltre: 9,80-10,10 €/Kg. (=)
-Parmigiano Reggiano 18 mesi di stagionatura 10,40 - 10,85 €/Kg. (=)
-Parmigiano Reggiano 24 mesi di stagionatura e oltre: 11,05 - 11,55 €/Kg. (=)
-Parmigiano Reggiano 30 mesi di stagionatura e oltre: 11,85 - 12,15 €/Kg. (=)

(per accedere alle notizie sull'argomento clicca qui)

 

 

20170530-LOGO Mulino Alimentare

 

http://mulinoalimentare.it

 

 (Grafici)

 PRRE_prezzo-giacenze.jpg

 

 

 

 

Martedì, 27 Marzo 2018 10:40

Rischio vongole veraci. Ecco i lotti.

Rischio vongole veraci contaminate con un batterio pericoloso, il Ministero della Salute lancia l'allarme. Richiamo volontario e precauzionale per rischio microbiologico. Ecco i lotti

Per le vongole veraci (Tapes semidecussatus) è stata appena diramata un'allerta dal Ministero della Salute perché potrebbero contenere il pericoloso batterio Escherichia Coli "oltre i limiti di legge".

L'allerta in questione è del 26 marzo riguarda solo due lotti L570 18-03-2018 e L570 19-03-2018 con marchio Ittica Luciani S.r.l. con sede dello stabilimento Porto Garibaldi (FE) via Dei Poderi n 2/8 e riguarda le confezioni da 1 kg.

L'allerta riguarda non solo la Grande distribuzione ma pescherie e mercati. Quello che è certo è che il ritiro (presumibilmente) è stato già avviato in tutta Italia, misura a tutela della salute dei consumatori. L'azienda ha tenuto precisare: "La ditta Ittica Luciani ha già attivato tutte le misure idonee a fronteggiare la situazione e riunirà anche l'Unità di Crisi per adottare gli interventi specifici imposti dalla problematica. Tuttavia si riserva fin da ora il diritto di agire in tutte le sedi opportune, al fine di tutelare nel modo migliore il buon nome della ditta, considerato che il controcampione ufficiale analizzato, è conforme ai limiti previsti dalla normativa vigente."

Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", ricorda che il consumo dei molluschi Bivalvi è considerato uno dei principali responsabili di trasmissione all'uomo di diverse malattie d'origine batterica e virale nonché intossicazioni da enterobatteri.

Pertanto, invita chiunque avesse acquistato questo prodotto a consumarlo ben cotto evitando il consumo di prodotti crudi.

 

MinSalute-1.jpg


(26 marzo 2018)

(In allegato la scheda Ministeriale "allegato 2")

Martedì, 27 Marzo 2018 09:53

Bonifica Parmense, campagna irrigua 2018

Bonifica Parmense: primo incontro sulla Campagna Irrigua 2018 con le associazioni agricole. 

Parma 26 marzo 2018 – A fronte di una stagione invernale agli sgoccioli, ma che ancora non molla la presa e che potrebbe riservare nuove gelate dagli effetti distruttivi per molte colture del territorio il Consorzio di Bonifica Parmense e le associazioni agricole Coldiretti, Confagricoltura e CIA si sono riuniti nella sede consortile per analizzare - con sufficiente anticipo ed in modo approfondito - le possibili criticità e soprattutto le soluzioni praticabili in caso di siccità nei prossimi mesi.

Da più osservatori metereologici infatti trapela che per l'estate in arrivo le condizioni climatiche potrebbero riservare caldo intenso e afoso come nel 2017 e che questo contesto generale potrebbe alternare anche violenti fenomeni temporaleschi violenti ed improvvisi: una condizione non agevole che impone una pianificazione mirata per l'impiego di ogni quantitativo di risorsa idrica disponibile alla luce del fatto che dall'Appennino al Po, nella fascia tra la pedemontana e la pianura, non esistono invasi per trattenere i flussi nelle stagioni in l'acqua cade abbondantemente. Le necessità irrigue di quest'area di conseguenza sono ormai strutturali e occorre anticiparle.

Nel corso dell'incontro tecnico si sono alternati negli interventi il presidente del Consorzio di Bonifica Spinazzi, il direttore generale Useri e i vice presidenti dell'ente Tamani e Grasselli alla presenza di numerosi rappresentanti delle associazioni di categoria Corsini (Coldiretti), Zedda (Confagricoltura) e CIA e altri consorzi coinvolti tutti chiamati a partecipare alla condivisione delle scelte strategiche più idonee.
A tal proposito la giornata del 29 Marzo prossimo sarà assai rilevante tenuto conto che un panorama molto più esteso di soggetti istituzionali si ritroverà per la firma del protocollo che metterà nero su bianco alcune azioni virtuose da attivare in caso di crisi emergenziale.

Venerdi segnato da mercati in fibrillazione. Fortemente ribassisti nella mattinata e poi improvvisamente in controtendenza nel pomeriggio. Il 29 marzo usciranno i dati USDA sulle semine primaverili.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 26 marzo 2018
Nella scorsa settimana si è assistito a un lieve aumento del mais e dell'orzo nazionale, mentre erano rimasti fermi sulle loro posizioni ill frumento duro e tenero. I semi di soia in calo nonostante di merce nazionale ne fosse rimasta poca e i mercati esteri si erano raffreddati registrando cali più o meno significativi per tutte le commodities.

Nella giornata di venerdì scorso si è assistito assistito ad un terremoto sui mercati delle materie prime, con ribassi ripetuti per arrivare invece alle chiusure mediamente miste ma non certo all'insegna del ribasso come si sarebbe potuto ipotizzare.

cereali-26mar18.jpg

Da segnalare infatti che il seme era arrivato a -17 e la farina a -8 registrando un differenziale di 15,60 punti sul seme e di 17,90 di variazione sulla farina.
In un primo momento i mercati si attendevano ritorsioni Cinesi su beni di prima necessità, cosa che poi non è ancora avvenuta. In finale di settimana le condizioni meteo in Argentina e nelle grandi pianure statunitensi erano tornate alla ribalta, in attesa dei dati USDA su seminativi del seme, del corn e del grano primaverili che verranno pubblicati il prossimo venerdi 29/3.

Nella giornata odierna il mercato telematico segnava ancora positivo.

Da supporre che, in condizioni di normalità, saranno ben tenuti i proteici e fermi i cereali.


Indicatori internazionali 19 marzo 2018


l'Indice dei noli è sceso sino a 1143 punti, il petrolio è attorno a 62$/bar. e l'indice di cambio €/$ segna 1,23127.

(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)

___________________________________________________________________

(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

Officina Commerciale Commodities srl - Milano

____________________________________________________________________


            Andalini Pasta dal 1936

Andalini logo ritaglio

È GRATIS! Clicca qui sotto e compila il form per ricevere via e-mail la nostra rassegna quotidiana.



"Gazzetta dell'Emilia & Dintorni non riceve finanziamenti pubblici, aiutaci a migliorare il nostro servizio e a conservare la nostra indipendenza, con una piccola donazione. GRAZIE"