In seguito al blocco delle attività determinato dal lockdown, negli ultimi due mesi la cassa ordinaria ha quasi raggiunto i 10,7 milioni di ore, il 96% delle ore concesse in totale: il comparto più colpito è quello dell’industria, con poco più di 10 milioni di ore. Al suo interno, quasi due ore su tre riguardano il settore della meccanica, per il quale sono state autorizzate più di 6,3 milioni di ore di cassa integrazione ordinaria, oltre a quasi 234 mila ore del settore metallurgico. Sono, poi, 880 mila le ore del settore della ceramica e 850 mila quelle del sistema moda, mentre il settore della chimica, petrolchimica, gomma e materie plastiche ha superato le 535 mila ore.
Anche nel settore delle costruzioni l’impatto del Covid-19 ha fatto segnare un’importante impennata del numero di ore di cassa integrazione ordinaria, che nel primo quadrimestre hanno raggiunto le 649 mila ore.
Valori decisamente inferiori per la cassa integrazioni straordinaria: sono, infatti, 280 mila le ore concesse, 166 mila finalizzate alla riorganizzazione, ristrutturazione o conversione aziendale, mentre 114 mila hanno interessato contratti di solidarietà. Anche per la gestione straordinaria, la maggior parte delle ore ha riguardato il comparto manifatturiero (235 mila ore), mentre sono state poco più di 23 mila quelle destinate all’edilizia e 21.446 quelle per il commercio.
Per quanto riguarda le 147.565 ore di cassa in deroga, la quasi totalità – 143 mila ore - è stata richiesta dal commercio.