La ditta, seguita nella predisposizione della domanda da Prefina srl, società del sistema CNA specializzata nella consulenza su bandi e credito, si è aggiudicata il contributo a fondo perduto pari a 120mila euro per aver studiato, con il supporto dell’Università di Modena e Reggio - centro interdipartimentale per il miglioramento e la valorizzazione delle risorse biologiche e agroalimentari, BIOGEST SITEIA – oltre all’Università di Camerino e alla start up innovativa LIMIX SRL (Rif. Dott Francesco Pezzuoli), un sistema di sanificazione industriale autonoma basata su una piattaforma robotica mobile per contrastare la pandemia.
In molti però non sono riusciti ad accedere al bando, aperto ad imprese e centri di ricerca, per esaurimento fondi dopo poco tempo dall'apertura delle domande.
“Abbiamo già fatto richiesta sui tavoli istituzionali – spiega Giorgio Lugli, presidente CNA Reggio Emilia - di trovare presto nuovi strumenti e risorse per venire incontro alle piccole e medie imprese, le più colpite dalla crisi ma anche le più dinamiche a mettersi in gioco studiando soluzioni per fare fronte all'emergenza e riconvertire la propria produzione. Oltre al settore tessile che ha subito iniziato a produrre mascherine, hanno iniziato la riconversione anche aziende del comparto manifatturiero, del commercio, della chimica, materie plastiche e carpenteria, del settore ICT. Auspichiamo si intervenga al più presto per dare un sostegno a chi si è messo in gioco rivoluzionando in poche settimane la propria produzione”.
Bioecology rientra nel polo di oltre 60 imprese reggiane aderenti al progetto CNA ‘Ripartire in sicurezza’, specializzate nella produzione e commercializzazione di prodotti/servizi legati a dispositivi di protezione individuale, altri dispositivi medici, barriere protettive e cartellonistica per il distanziamento sociale, prodotti igienizzanti, packaging alimentare e non alimentare e, appunto, sanificazione e pulizia ambienti.