(Bologna, 24 aprile 2019) – Raccontare la filiera agroalimentare italiana, accendendo i riflettori sul ruolo della cooperazione e con una particolare attenzione alle peculiarità dell'Emilia-Romagna.

Se ne parlerà all'evento "Comunicare la filiera agroalimentare e il ruolo della cooperazione tra analisi, dati e fake news" in programma venerdì 3 maggio 2019 dalle 9.30 alle 13.30 al Palazzo della Cooperazione di Bologna (via Calzoni 1/3). Si tratta di un corso di formazione professionale per gli operatori della comunicazione (la partecipazione attribuisce 4 crediti formativi agli iscritti all'Ordine dei giornalisti), promosso dall'Ordine dei Giornalisti dell'Emilia-Romagna in collaborazione con Confcooperative Emilia Romagna e ARGA (Associazione interregionale giornalisti agroalimentari).

Dopo i saluti di Pierlorenzo Rossi (direttore Confcooperative Emilia Romagna) ed Emilio Bonavita(vicepresidente Ordine dei Giornalisti dell'Emilia-Romagna), il corso entra nel vivo con i relatori. Denis Pantini, direttore area agroalimentare di Nomisma, interverrà su "La filiera agroalimentare italiana. Numeri, valori e caratteristiche per raccontare un asset strategico dell'economia nazionale"; Paolo Bono, responsabile Confcooperative Fedagripesca Emilia Romagna, si soffermerà su "Il ruolo della cooperazione nella filiera agroalimentare italiana ed emiliano-romagnola". Spazio poi a due giornaliste: Lisa Bellocchi (presidente Arga) interverrà su "Fake news in agroalimentare", Ilaria Vesentini (ilSole24Ore) su "Raccontare la filiera agroalimentare. Il ruolo del giornalista".

I partecipanti al corso iscritti all'Ordine dei Giornalisti sono tenuti a registrarsi tramite la piattaforma Sigef e possono lasciare l'auto nel Parcheggio Multipiano Calzoni (via Calzoni n. 8 – davanti al Palazzo della Cooperazione). Occorre ritirare il biglietto alla cassa e presentarlo al servizio accoglienza all'ingresso della Sala "Bersani" per ottenere il pass gratuito.

Al termine dell'evento è previsto un buffet per tutti gli intervenuti.

Per informazioni: 051.375210 – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

 

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Reggio Emilia, 28 aprile. Ha vinto il Circuito OFF di Fotografia Europea 2019 - Valerio Polici con la mostra Ergo Sum ospitata presso Spazio C21 (Palazzo Brami).

Il premio, dedicato allo storico collaboratore del festival Max Spreafico, è stato assegnato da una giuria presieduta da Walter Guadagnini, e offrirà la possibilità all'autore di realizzare una nuova mostra da presentare nello spazio dedicato, interno a Palazzo Magnani, durante la prossima edizione di Fotografia Europea.

Ergo Sum è un progetto fotografico che Valerio Polici ha realizzato tra Europa e Argentina nell' arco temporale di sei anni e che ha segnato una fase di cesura nella ricerca dell'artista, ossia il suo passaggio dal mondo espressivo dei writers a quello della fotografia.

Seguendo alcuni writers protagonisti dei suoi scatti, da lui definiti "compagni di avventura", l'artista ha catturato, in un convulso bianco e nero, i luoghi periferici e interdetti del panorama metropolitano e industriale "in cui le identità definite siperdono e lasciano il passo a infinite possibilità". È qui l'esperienza stessa, come ha sottolineato la curatrice Chiara Pirozzi, a porsi come creatrice di rapporti "culturali e sociali, sconosciuti e inaspettati".

Nonostante Polici sia materialmente dietro la macchina fotografica e quindi "testimone" degli eventi, il suo personale coinvolgimento emotivo segna in modo indelebile un lavoro in grado di restituire visivamente l'adrenalina del momento e l'imprevedibilità del suo epilogo.

Il fotografo stesso ha raccontato di fughe repentine, provocate dal suono improvviso di un allarme, e di lunghe attese, che lui stesso ha vissuto nascosto insieme agli altri street artist, nel tentativo di non farsi cogliere in flagrante dalla vigilanza, di cui si percepisce l'avvicinarsi nella velocità di una messa a fuoco instabile.
La premiazione si è svolta ieri sera ai Chiostri di San Pietro, alla presenza del Sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi.

BIO VALERIO POLICI
Valerio Polici vive a Roma e inizia la sua ricerca fotografica con il progetto Ergo Sum. Successivamente partecipa a 'LAB/ per un laboratorio irregolare' di Antonio Biasucci. In una mostra collettiva del 2017, la Galleria del Cembalo espone i suoi primi lavori, in cui emerge con forte evidenza come la fotografia sia già per Polici lo strumento privilegiato di un viaggio a ritroso, attraverso il quale sublimare le paure e riconciliarsi con il proprio io.
Ergo Sum è stato già esposto alla Biennale di Venezia nel 2016 e al MACROdi Roma nel 2017.

 

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INFO MOSTRA SPAZIO C21
Dal 12 aprile al 9 giugno
Spazio C21, via Emilia San Pietro 21 – Reggio Emilia
Info: https://bit.ly/2WWMkYy 

Sabato, 27 Aprile 2019 09:27

Quattro allievi del Boito ad Amici

Quattro allievi del Conservatorio di Musica "Arrigo Boito" di Parma sono stati scelti da Celso Valli, uno dei più grandi produttori italiani, per la band e il coro di Amici, talent che va in onda su Canale 5. Si tratta di una nuova conferma del livello professionale raggiunto dagli studenti dell'Istituto Musicale parmigiano, dopo la recente selezione di tre allievi per l'orchestra di Sanremo Young. A lavorare ad Amici sono Nicole Brandini, Eugenio Cattini, Sabina Ganora e Pietro Posani.

Nicole Brandini, parmigiana, classe 1997, suona il basso elettrico e frequenta il secondo anno di Triennio Accademico di primo livello nel Conservatorio "Arrigo Boito" con il prof. Fabio Crespiatico.

Eugenio Cattini, nato nel 1993 a Guastalla, in provincia di Reggio Emilia, è laureando in chitarra pop e ha studiato con i docenti Luca Colombo e Stefano Scatozza.

Pietro Posani, nato nel 1995 a Bologna, si è laureato a Parma in chitarra a indirizzo pop con il massimo dei voti e menzione d'onore nel 2017, e ha studiato con i docenti Luca Colombo e Diego Donati.

Sabina Ganora, classe 1995, nata a Voghera, è stata invece scelta per il coro di Amici: si è laureata lo scorso marzo in canto pop dopo aver studiato con Rossana Casale, Susanna Parigi e Gaia Mattiuzzi. Tutti e quattro i ragazzi sono inoltre stati allievi del maestro Maurizio Campo, docente di musica di insieme pop del Conservatorio "Arrigo Boito".

Nicole Brandini e Sabina Ganora sono reduci dalla recente avventura televisiva a Sanremo Young, dove erano parte, rispettivamente, dell'orchestra e dei vocalist del talent di Rai Uno.

 

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Martedì al Circolo di Lettura l'incontro degli studenti con lo storico e scrittore Sebastiano Parisi.

"Cornocchio: la nostra storia, l'ultimo bombardamento 61 civili morti nel rifugio" è il titolo dell'incontro che si terrà martedì 30 Aprile prossimo a partire dalle ore 10 nei locali del Circolo di Lettura e Conversazione in via Melloni.

La mattinata, come ogni anno, approfondirà le tragiche vicende del 2 Maggio del 1944 in cui i bombardieri alleati - nell'intento di danneggiare la ritirata tedesca - colpirono alcuni obiettivi "strategici", ma anche il rifugio in cui si erano radunati per mettersi in salvo numerosi civili.

Un cosiddetto "danno collaterale" che finì in tragedia in cui persero la vita 61 parmigiani e alcuni passeggeri di un convoglio che transitava presso lo scalo ferroviario, tra via Reggio e Viale Piacenza, che scesero frettolosamente all'interno del rifugio per ripararsi dal bombardamento imminente.

Quest'anno l'Associazione Vittime Civili, insieme al Comitato per le Celebrazioni del Cornocchio, con la collaborazione del Comune di Parma e il patrocinio dell'Associazione Arma Aeronautica di Fidenza e l'Università telematica Pegaso ha invitato come relatore ufficiale del convegno lo storico Sebastiano Parisi autore di svariate pubblicazioni su quel periodo dell'Italia settentrionale sotto le bombe.

L'intento dell'Associazione Vittime Civili è infatti quello di individuare in tutte le città colpite da questi drammatici eventi elementi storici e umani che possano creare una rete di iniziative periodiche volte a non dimenticare mai l'accaduto.

Al dibattito, organizzato dal presidente del Comitato per il Cornocchio Egidio Tibaldi e coordinato dal giornalista Andrea Gavazzoli , oltre allo scrittore Sebastiano Parisi interverranno il presidente dell'Associazione Vittime Civili Alfredo Isetti, il Colonnello dell'Aereonautica Alberto Bianchi e i testimoni e superstiti dell'eccidio Dino Sozzi e Alberto Michelotti oltre agli studenti delle scuole superiori.

La nuova indagine del commissario Cataldo, uscito dalla penna del giallista modenese, si svolge tra Sestola e Modena, con incursioni in Trentino e a Roma. E al lettore parrà di riconoscere, oltre ai luoghi della città, anche qualche personaggio o, almeno, qualche sua caratteristica. Abbiamo intervistato l’autore

MODENA

Di Manuela Fiorini

Si intitola “Sporchi delitti” la nuova avventura che vede protagonista il Commissario Cataldo, il personaggio nato dalla penna del giallista modenese Luigi Guicciardi. E, anche in questa nuova indagine, non poteva mancare la città di Modena, non solo un semplice sfondo, ma una città reale, con qualche sfumatura creativa per “esigenze letteraria”, ma viva, cupa, misteriosa. Una città che il lettore riconoscerà nei quartieri, nelle vie, ma che ha comunque un elemento diverso. Tuttavia, l’azione si svolge con incursioni a Sestola, località turistica dell’Appennino modenese, in Trentino e a Roma, dove Cataldo si recherà seguendo il suo infallibile intuito per risolvere tre delitti. 

Tre donne uccise da una mano misteriosa, tre donne che non si conoscevano, ma che in comune avevano l’essersi separate dai mariti, l’aver effettuato interventi di chirurgia estetica in una rinomata clinica privata della città e, soprattutto, a loro modo si assomigliavano.

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Abbiamo incontrato Luigi Guicciardi per parlarci di questa nuova avventura del Commissario Cataldo. 

Dopo il mondo del calcio, che faceva da cornice a Nessun posto per nascondersi, in questa nuova avventura il commissario Cataldo ha a che fare con un'indagine complessa che, oltre alla “sua” Modena, lo porterà a Sestola, in Trentino e a Roma. Come mai hai deciso di “ampliare gli orizzonti” del commissario?

“Ha contribuito indirettamente anche una ricorrenza. Cade quest'anno, infatti, il ventennale della nascita narrativa del mio protagonista, che esordì nel 1999 con La calda estate del commissario Cataldo, interamente ambientato a Guiglia: un romanzo che mi diede molte soddisfazioni, visto che fu tradotto anche in inglese e in tedesco. Ho pensato quindi di riportare Cataldo a indagare in Appennino, questa volta a Sestola, in una sorta di chiusura del cerchio. Per quello che riguarda, invece, la deviazione in Trentino, mi sono avvalso del fatto che ho un piccolo appartamento là, precisamente in Val di Fiemme, e quindi conosco direttamente quei luoghi. Anche stavolta però, come nella maggioranza delle indagini precedenti, è Modena a rivestire il ruolo di location principale: la Modena della ricca borghesia, con zone peraltro che non avevo mai trattato prima, come il Villaggio Zeta”.

 

Nel Prologo uno dei personaggi dice: “L'amore. È sempre questo il principio di tutte le cose. Ma quello che non ho capito è che è anche la fine di tutto.” In questa frase è racchiusa la soluzione del giallo, anche se il lettore non lo capirà fino alla fine. All'autore invece chiedo: in che modo l'amore, solitamente protagonista di racconti e romanzi “romance”, può diventarlo anche di un giallo?

“Non va dimenticato che, fin dal celeberrimo “Odi et amo” di Catullo, poeti e narratori ci hanno detto che l'odio e l'amore possono avere la medesima radice, che l'odio, cioè, può essere a volte amore rovesciato, ribaltato. E come si può maturare ed essere felici con l'amore, così si può anche uccidere per amore, se in amore si viene traditi, o se l'amore ci viene sottratto con la violenza. Infatti “nel cuore le cose non finiscono mai”: che è anche il sigillo con cui si chiude questa storia e questa indagine”.

 

Attraverso i tuoi libri abbiamo assistito alla “crescita” del commissario Cataldo. In questa ultima avventura, come nella precedente, lo troviamo nella sua piena maturità, “alle soglie della pensione”. In che modo Cataldo è “maturato” nel corso dei libri? Chi è il commissario Giovanni Cataldo di Sporchi delitti rispetto a quello dei romanzi precedenti?

“In tanti anni, naturalmente, Cataldo è cambiato molto. S'è trasferito da Catania a Modena, da quarantenne schivo e un po' romantico, per fare carriera e per lasciar decidere alla vita su una storia d'amore in crisi, ma condizionato all'inizio dalla nostalgia per la sua terra, di cui rimpiangeva i profumi, i colori, il mare, la cucina. Poi, via via, s'è inserito sempre più nella realtà modenese, s'è innamorato, disamorato, sposato con un'infermiera conosciuta a Carpi, ha avuto due figli, finché sua moglie l'ha lasciato per un avvocato calabrese ed è partita portandoseli via con sé. Ora Cataldo, in Sporchi delitti, è un uomo solo, al culmine della maturità professionale ma incupito da questa pena segreta: è meno dinamico, quindi, ma più riflessivo, deduttivo, esperto. Ed è un uomo, soprattutto, che cerca di tenere a bada i ricordi e i rimpianti proprio con il lavoro, di cui ha umanamente bisogno”.

 

Anche in questo romanzo Cataldo è affiancato da colleghi più giovani. Dobbiamo pensare a un “passaggio di testimone”? Andrà davvero in pensione il nostro commissario?

“I colleghi più giovani hanno almeno due funzioni: quella di rimarcare per contrasto, con la loro minore esperienza, la superiorità deduttiva di Cataldo (che deve restare pur sempre il protagonista), e quella di costituire la necessaria “spalla” per i dialoghi, numerosi e necessari in un tipo di Giallo come il mio, che si presenta già come “sceneggiato”. Quanto alla pensione, direi che non è ancora il momento: non tanto per l'età anagrafica del personaggio, quanto per la simpatia con cui i lettori ancora adesso lo seguono, e il piacere con cui tuttora ne scrivo”.

 

Ancora una volta nel libro c'è tanto di Modena e dei modenesi: i luoghi, i nomi, gli scorci... Il lettore “modenese”, leggendo, ha l'impressione di conoscere qualcuno con quel “nome e cognome”, così come riconosce i luoghi citati, anche se “c'è qualcosa di diverso”. Che cos'ha la Modena di Cataldo di diverso da quella reale?

“In Sporchi delitti c'è la Modena della ricca borghesia, di gente che ha i soldi e anche una certa cultura. E oltre al centro storico, come ti ho detto, ci sono zone che non avevo mai trattato prima, come il Villaggio Zeta, via del Sagittario e via dello Zodiaco. E circa l'impressione di conoscere qualcuno con “quel nome e cognome”, hai ragione, ci sono personaggi nuovi e in parte allusivi, come per esempio un giornalista sportivo di TRC, un politico locale d'area cattolica (entrambi con cognomi... modenesissimi), e persino una lettrice di tarocchi. Quanto ai luoghi di Modena, posso dire che ultimamente non c'è sostanziale differenza fra la città reale e quella di Cataldo: Modena si mantiene bella e attrattiva nel suo centro storico, coi monumenti e i teatri, mentre le periferie si sono imbruttite: penso alla Sacca o alla Madonnina. Nei primi romanzi della serie, invece, c'era molta differenza tra la Modena reale e quella di carta, dal momento che il punto di vista di Cataldo nel descrivere la città era quello di un siciliano “esterno”, che doveva quindi vederla necessariamente con curiosità, stupore e un po' di ignoranza. Ora invece, dopo vent'anni, l'ottica di Cataldo coincide del tutto con la mia, e realtà e fiction combaciano quasi completamente”.

 

Infine... una curiosità da lettore. Come nasce un'avventura del commissario Cataldo? A che cosa ti ispiri? C'è già qualcosa di nuovo che... bolle in pentola e che ci puoi rivelare?

“Le mie storie nascono da uno spunto imprevedibile, offerto di volta in volta da una notizia di cronaca, dai fotogrammi di un vecchio film, dal ricordo di una pagina letta, da una vecchia memoria di famiglia... Poi, una volta presa forma la trama, giro per Modena per trovare le location più plausibili per le storie. Quanto alla classica “pentola”, qualcosa di nuovo sta già “bollendo”. Nel prossimo romanzo Cataldo indagherà nei ricordi di un gruppo di vecchi amici che hanno fatto la maturità classica insieme; un cadavere li riporterà a confrontarsi col loro passato. Il titolo potrebbe essere, appunto, Un conto aperto con il passato, adatto a questa atmosfera memoriale di indagine a ritroso, ed è anche un verso che mi ha colpito di una canzone di Giusy Ferreri”.

 

E, se volete conoscere di persona il Commissario Cataldo e il suo autore, “Sporchi delitti” sarà presentato mercoledì 22 maggio, alle ore 17, presso la Sala Campori della Biblioteca Estense, a Modena; sabato 15 giugno, alle 18.30, presso la Libreria Ubik di via dei Tintori, sempre a Modena; domenica 7 luglio, alle 20.30, presso il chiostro della Biblioteca di Guiglia, nell’ambito della rassegna “Un chiostro di autori e libri”.

 

SCHEDA DEL LIBRO

Luigi Guicciardi

Sporchi delitti

F.lli Frilli Editore

Pag 272 - € 14

 

Di Manuela Fiorini - 20 aprile 2019 -  Una mattinata intera senza che nessun cliente si fosse presentato nel suo ufficio per Rodolfo Lapidario era una buona notizia.

Gestire un'agenzia di Onoranze Funebri voleva dire avere a che fare quotidianamente con il dolore delle persone. Un sentimento a cui Lapidario, nonostante gestisse quell'attività da tantissimi anni, era ancora abituato a metà. Da un lato c'erano i parenti dei defunti, alle prese con pratiche burocratiche e preparazione delle esequie, dall'altra le anime dei defunti stessi, che Lapidario era in grado di vedere. Un "dono" che aveva ricevuto in eredità da sua nonna, a cui nessuno aveva mai creduto. Tranne lui, nel momento stesso in cui aveva cominciato, appena bambino, a vedere le stesse cose: figure eteree, evanescenti, circondate da un'aurea di luce cangiante, che spesso lo avvicinavano con richieste, o anche solo per chiacchierare o avere delucidazione sul loro nuovo status. Con il tempo, aveva imparato a mettere a frutto quella sua facoltà, cercando di venire incontro alle esigenze dei suoi clienti, vivi e...trapassati. L'estremo saluto era infatti un passaggio molto importante per chi aveva lasciato questo mondo, uno spartiacque attraverso il quale potevano lasciarsi alle spalle la vita terrena, passare oltre e iniziare un'evoluzione spirituale. Per questo era importante che nulla rimanesse irrisolto: rimpianti, rancori, parole non dette...persino le ultime volontà e la modalità delle esequie.

****
Il campanello che aveva appeso alla porta di ingresso tintinnò annunciandogli l'arrivo di qualcuno. Si trovò di fronte un uomo piccolo piccolo, scuro di pelle e di capelli, con gli occhi all'orientale e il naso un po' schiacciato. Insieme a lui c'era una donna anziana, che dalla similitudine dei lineamenti doveva senz'altro essere sua madre. L'uomo congiunse le mani all'altezza del petto e fece un inchino in segno di saluto, la donna fece altrettanto.

"Mi chiamo Agung...e questa è mia madre Ayu..."
La donna sorrideva, ma era evidente che non capiva una parola d'Italiano.
"È appena arrivata dall'Indonesia, per aiutare mia moglie con il bambino che sta per arrivare..."
La donna continuava a sorridere...
"...Io invece sono qui da qualche anno, lavoro in fabbrica, mia moglie lavora in fabbrica...così noi abbiamo comprato casa più grande per stare tutti insieme. Con mia madre è arrivato anche mio padre..."
Rodolfo Lapidario ascoltava con pazienza. L'uomo sarebbe presto arrivato a un punto della narrazione che gli avrebbe consentito di capire il perché si stava rivolgendo a un'agenzia di Onoranze Funebri.
"Noi volevamo chiedere quanto poteva venire a costare una grotta di pietra in giardino per fare casa a mio padre..."
Lapidario ebbe un sussulto.
"Mi faccia capire...suo padre vuole vivere nel giardino di casa sua?"
"Mio padre non può vivere in casa con noi, mio padre è...morto".

Madre e figlio si lanciarono uno sguardo d'intesa e di amore. Lapidario non percepì, tuttavia, il dolore che di solito segue la recente perdita di una persona cara. Era come se il lutto fosse già stato superato.
"Quindi, mi sta dicendo che suo padre è deceduto...e vuole organizzare il funerale?".
"No! Il funerale glielo abbiamo fatto dieci anni fa...quando è venuto a mancare!"

L'italiano elementare dell'uomo non lo aiutava a capire la situazione.
"Mi scusi...dove si trova suo padre, ora?"
"Lui è qui fuori, nel mio furgone! È arrivato con mamma in aereo. Ha viaggiato nella stiva!"

L'uomo continuava a sorridere, mentre Lapidario era sempre più sconcertato. Cominciò a mettere insieme i pezzi. Probabilmente, dopo essere emigrato e aver trovato lavoro in Italia, Agung aveva optato per il ricongiungimento familiare, facendo arrivare dall'Indonesia la madre, viva, e il padre, morto da dieci anni. Solo che gli stava chiedendo di seppellirlo in giardino. E la cosa non era assolutamente fattibile!

"Ascolti, qui i morti non si possono seppellire nei giardini delle case, e nemmeno nelle grotte...devono riposare in pace, nei cimiteri".
"So che cosa sono i cimiteri, ma le tombe vengono chiuse per bene, murate...in questo modo non si possono tirare fuori i propri cari per festeggiare insieme Ma'Nene..."

Al suono di quella parola, l'anziana madre annuì...
"Siamo originari di Tana Toraja", continuò l'uomo, "Noi mummifichiamo i nostri cari defunti, li mettiamo a riposare nelle grotte, e ogni anno li riesumiamo, li vestiamo a festa con abiti nuovi, mangiamo, beviamo, balliamo insieme per Ma' Nene...tutto questo non sarebbe possibile se mettessi mio padre in uno dei cimiteri di qui".

Lapidario si ricordò di avere visto un servizio televisivo su quella tradizione. Tuttavia, si rese conto che questa volta non poteva proprio accontentare i suoi clienti. Doveva solo trovare il modo per farglielo capire.

****
Lanciò un'occhiata fuori dalla vetrina dell'agenzia e vide un vigile che si stava aggirando con fare sospetto attorno al furgone bianco di proprietà dell'indonesiano. Un brivido gli corse lungo la schiena immaginando la faccia dell'agente nel caso avesse aperto il mezzo e si fosse trovato di fronte alla mummia del padre di Agung. Si scusò con madre e figlio e uscì in strada.

"Qualcosa non va agente?"
"È suo questo furgone?"
"No, di un mio...fornitore. Mi ha appena consegnato...dei fiori per un funerale".
"Va bene. Gli ricordi di esporre il disco orario per il "carico e scarico" e di rispettare i tempi della sosta".

Lapidario tirò un sospiro di sollievo e tornò dentro.
"Ascolti, Agung...qui, non è legale seppellire i defunti in una grotta in giardino...e nemmeno riesumarli..."

La donna anziana lo guardò interrogativa. Il figlio tradusse per lei e la vedova scoppiò a piangere.
"Mia madre non potrebbe sopportare di vivere lontano da mio padre. Al villaggio gli portava fiori e frutta alla grotta tutti i giorni".
"Lasciatemi pensare...nel frattempo...siate discreti con...il capofamiglia. Almeno finché non troveremo insieme una soluzione..."
Appena la coppia uscì, Lapidario si mise le mani nei capelli. Poi si mise a fissare il soffitto. Che cosa poteva inventarsi questa volta per convincere quei due? Solo allora si rese conto che la temperatura della stanza era scesa in maniera repentina. Seduto di fronte alla sua scrivania c'era la figura evanescente di un uomo molto simile al "vivente" che era uscito poco prima.

Si fissarono per un istante, entrambi sospesi tra il panico e lo stupore.

"Come fai a essere...ancora qui?", domandò Lapidario. Da quello che gli era stato raccontato, il defunto aveva abbandonato la sua dimensione terrena da dieci anni. E il suo spirito avrebbe dovuto passare alla dimensione spirituale da diverso tempo. Eppure, ora era lì, davanti ai suoi occhi, forse richiamato dalla presenza del figlio e della moglie, oppure dalle sue spoglie mortali. Di solito, tuttavia, gli spiriti non tornavano, semplicemente, chi era ancora sulla Terra dopo tanto tempo...non se ne era mai andato.
Dopo quell'attimo comune di sbigottimento, la figura gli rivolse la parola in una lingua che Lapidario non conosceva. Indonesiano. O qualche dialetto della provincia di Tana Toraja, ancora più difficile da capire. Chissà che cosa gli stava dicendo? Che voleva essere sepolto in giardino per stare insieme ai suoi cari ed essere riesumato per festeggiare insieme il culto dei defunti o qualcos'altro? Lapidario tentò di fargli capire a gesti che lo vedeva, ma non capiva la sua lingua. Lo spirito scosse il capo desolato, poi cominciò a battere i piedi stizzito, fino a colpire il muro a testate.
Lapidario tentò di calmarlo, cercando di fargli capire che, con un po' di pazienza, potevano tentare di capirsi a gesti. L'entità, che continuava a proferire probabili improperi in indonesiano, iniziò a indicare in alto, simulando con la mano il passaggio di un aereo e scuotendo il capo in segno di diniego. Chiuse poi gli occhi e appoggiò la testa con le mani. Lapidario comprese. Quell'anima voleva essere lasciata in pace, era già in ritardo nel suo percorso spirituale, trattenuto per dieci anni dall'attaccamento dei suoi cari al suo involucro terreno. Se loro non erano in grado di staccarsi da lui, nemmeno lui sarebbe stato libero di staccarsi da loro. Doveva solo farsi venire una buona idea per comunicare alla famiglia la volontà del defunto. Quella sera si ricordò di sua nonna, dalla quale aveva ereditato la facoltà di interagire con le anime dei trapassati, e di quel vecchio registratore a cassette.

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Il mattino dopo, Agung e sua madre tornarono all'agenzia di Onoranze Funebri. Lapidario li aveva convocati nella speranza che il suo piano per convincerli a dare al congiunto una degna sepoltura avrebbe dato i risultati sperati. Accanto a lui, lo spirito scalpitava e dava segni di impazienza, inveendo in indonesiano all'indirizzo della moglie e del figlio. Lapidario prese il vecchio registratore a cassette e lo mise sulla scrivania, di fronte ai due.

"Vorrei farvi ascoltare una cosa...", disse, incrociando le dita.
I due si misero in attesa. Spinse il tasto di avvio e dal vecchio apparecchio cominciarono a uscire dei fruscii... A un tratto, si udì distintamente una frase pronunciata da una voce maschile. Lapidario non ne comprese il significato, ma la vedova scoppiò in un pianto dirotto, subito consolata dal figlio. Il registratore tornò muto.

"È sicuramente la voce di mio padre...vuole essere lasciato andare...", disse il giovane Agung. "Come ha fatto a..."
Lapidario non aveva mai confessato a nessuno il suo "piccolo" segreto. Tuttavia, ebbe l'impressione che, questa volta, non lo avrebbero preso per matto.

"Riesco a vederli...ho parlato con lui. Ma non riuscivo a capirlo...così mi sono ricordato di una vecchia registrazione che mi aveva fatto ascoltare mia nonna. La chiamava "la voce dei morti". Così ho fatto un tentativo. Gli ho chiesto di rivolgersi direttamente a voi, nella vostra lingua, e di dirvi qual era la sua volontà".

"Mio padre...non voleva nemmeno lasciare il suo villaggio...", constatò Agung con rammarico. "Sarò fatto come lui desidera. Sarà sepolto in un cimitero, dove potremo andarlo a trovare tutte le volte che vorremmo. Avrà il suo piccolo altare in casa nostra. E resterà sempre nei nostri cuori".

Così fu. E quando tutto fu compiuto, Rodolfo Lapidario vide la figura di Adi congiungere le mani al petto e salutarlo con un inchino, prima di sparire nella luce.

 

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Racconto proposto da
C.O.F. – Consorzio Onoranze Funebri Parmense

-Sede: Viale dei Mille, 108 Parma – Tel 0521.993366 / 290722 – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.  - http://www.cofonoranzefunebri.com  -

Le sale del Commiato consentono ai familiari di vegliare i propri cari in un ambiente sicuro, intimo e confortevole.
Allestite con cura, semplicità, sobrietà e realizzate nel rispetto delle normative sanitarie e di legge, consentono ai parenti e amici di rendere l'estremo saluto al defunto in piena libertà e riservatezza.

Parma – Viale Villetta, 16 – Tel. 0521.960234
Monticelli Terme – Via Spadolini – Tel. 0521.659083
Collecchio – Via P.F. Carrega, 12/A- Tel. 0521.802435
Fornovo Taro – Via Solferino, 14 – Tel. 0525.39873
Felino – Via Roma, 6 – Tel. 0521.833143
Medesano – Via F. Santi, 14 – Tel. 0525.420695

 

 

Letteratura e Cultura in un contesto originale: IL COMPLESSO MONASTICO DI SAN PIETRO.

L'Associazione di scrittori I SEMI NERI interviene dopo la sua partecipazione a BUK e le polemiche sollevate da alcune case editrici. Le dichiarazioni della Presidente Daniela Ori. L'Associazione di Scrittori I SEMI NERI ha partecipato anche quest'anno a Buk, Festival della Piccola e media editoria, su invito del direttore artistico dottor Francesco Zarzana.

"Siamo stati soddisfatti ancora una volta e ringraziamo Zarzana per la fiducia che accorda da anni alla nostra Associazione. Abbiamo presentato il nostro ultimo libro collettivo "La casa dei segni" e questa è stata forse la migliore presentazione del tour, che stiamo conducendo in varie location per questo libro" – così ha commenta Daniela Ori, Presidente dell'Associazione I Semi Neri.

L'Associazione ha proposto quest'anno un reading con la conduzione del giornalista Francesco Folloni, coinvolgendo gli studenti del Liceo delle Scienze Applicate Fermo Corni e gli studenti-attori che hanno preparato le letture si sono molto divertiti e il pubblico li ha seguiti con attenzione ed emozione. Per questo ha destato un po' di dispiacere leggere di qualche polemica di alcune case editrici sulla location e sull'organizzazione di questa manifestazione.

Certo è che il Chiostro delle Colonne del Monastero di San Pietro è un luogo di certo non progettato per ospitare manifestazioni di grande affluenza di pubblico, ma indubbiamente si tratta di una location insolita e di assoluto fascino, che ha purtroppo sofferto del maltempo, che ha impedito di godere appieno della bellezza del luogo.

Tuttavia, vedere il Chiostro pieno di libri e di gente ha di certo consentito a far conoscere un luogo di grande bellezza della nostra città anche a chi, magari, non lo conosceva. E se pure qualche disagio può esserci stato, resta il fatto che BUK, il Festival della Piccola e Media editoria di Modena, da dodici anni costituisce ormai un appuntamento fondamentale nella vita culturale della nostra città, che consente a tanti autori ed editori indipendenti la possibilità di farsi conoscere e presentare i propri lavori.

L'Associazione I Semi Neri ringrazia pertanto Buk per l'invito e il Padre Priore del Monastero, don Stefano De Pascalis, per la grande disponibilità e per aver acconsentito di aprire le porte di un luogo così bello a questa manifestazione e alla cultura dei libri.

 

 

"L'Effimero e L'Eterno, in casa del Vate" è la mostra fotografica collettiva realizzata a conclusione del laboratorio LAB Di Cult 053 Fiaf.

“Siamo partiti con questo progetto dopo il ColornoFhotoLife, - spiega Gigi Montali presidente di Color’s Light. Abbiamo coinvolto il Vittoriale degli Italiani a Gardone, che ci ha dato il permesso di entrare e fare foto nel luoghi in cui ha vissuto D’Annunzio.” Tre uscite fotografiche e altrettanti incontri di studio realizzati con Eles Iotti, curatrice della mostra, per indagare la figura di D’Annunzio.

I 55 scatti in mostra sono stati selezionati dalla curatrice e da Gigi Montali di Color's Light, in qualità di tutor del gruppo, basandosi sulla bellezza dal punto di vista tecnico ma anche la capacità espressiva in relazione al tema affidato al laboratorio (L’effimero e L’eterno). 

Collaborano all'iniziativa il museo Renato Brozzi e il Comune di Traversetolo.

Gli autori delle fotografie esposte sono Antonella Artoni, Paolo Barbieri, Corrado Brianti, Andrea Calestani, Giovanna Cavazzini, Cristina Cozzini, Daniela Dall'Aglio, Cesara De Micheli, Antonio Fazio, Laura Lazzarini, Gigi Montali, Stefano Monteverdi, Katty Nucera, Franco Schianchi, Enrico Volpi.  

Lunedì di Pasqua, 22 Aprile, gli autori saranno in mostra dalle 17,30 alle 19,00 con il direttore del dipartimento cultura della FIAF, Silvano Bicocchi, per scambiare impressione con i visitatori.

La mostra rimarrà aperta fino al 1° maggio. Ingresso libero. Sabato 15-18, domenica e festivi 9-12,30 e 15-18,30. 

 

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Inaugurata da Iva Zanicchi, la mostra in corso presso Spazio Gerra a Reggio Emilia, dedicata alla canzone italiana femminile degli anni ‘70 e facente parte del circuito Fotografia Europea.  

Reggio Emilia -

Confessare un sentimento, esprimerlo per liberarsene o per riuscire a rileggerlo, cercare le parole per tradurlo e interpretarlo. Questo è ciò che la canzone ha saputo fare più e meglio di qualsiasi altra espressione artistica, diventando per almeno cinquant’anni il principale strumento di identificazione popolare per intere generazioni di italiani.

Nei primi anni '70, cantanti che hanno dominato la scena televisiva e discografica si sono esibite in disarmanti interpretazioni, intense, profonde e talmente sincere da abbattere talvolta i confini fra performance e vita reale. Mia Martini, Mina, Iva Zanicchi, Ornella Vanoni, Patti Pravo… hanno saputo esprimere stati d’animo e sentimenti intensamente legati alla sensibilità femminile, impossessandosi in prima persona di melodie e testi, trasformandoli appunto in vita vissuta. Brani scritti però – sia nella composizione musicale che nei testi – esclusivamente da uomini, quali Mogol, Franco Califano, Paolo Limiti, Cristiano Malgioglio e molti altri. Brani nei quali si è quasi magicamente creata un’irripetibile fusione tra il sentire maschile e femminile, quasi non ci fossero resistenze preconcette o separazioni di genere nel momento in cui si parlava d’amore.

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Questo il tema, della mostra in corso presso Spazio Gerra a Reggio Emilia, dedicata alla canzone italiana femminile degli anni ‘70 e facente parte del circuito Fotografia Europea, fino al 9 giugno 2019.

Ad inaugurare l'esposizione, a cura di Associazione ICS – Innovazione Cultura Società, venerdì sera, una delle protagoniste di quegli anni: Iva Zanicchi, in un incontro in cui si é racconatata ai presenti.

In mostra, oltre a fotografie e filmati d’epoca e testimonianze dei protagonisti, i testi e le emozioni trasmesse dalle canzoni sono stati interpretati dai lavori di due giovani fotografe, Giulia Bersani e Alessia Leporati, che si interrogano su quanto la sincera e non filtrata confessione di sé possa essere elemento generatore di legami, relazioni e intimità tra le persone.

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ORARI

dal 20 aprile al 9 giugno
sabato e domenica › 10-19

Aperture straordinarie
22, 25, 26 aprile › 10-19
1, 2, 3 maggio › 10-19

Aperture serali
27 aprile › 10-23
4 e 25 maggio › 10-23
1 e 8 giugno › 10-23


INGRESSO GRATUITO
 
Spazio Gerra, Piazza XXV Aprile 2 – Reggio Emilia
 
Foto a cura di Francesca Bocchia
 
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Il docufilm sul clochard Enzo Sicuri nuovamente sullo schermo del Cinema Astra di Parma giovedì 18 aprile alle ore 21

Nuova replica per il docufilm «"Màt" Sicuri l'ultimo Diogene», giovedì 18 aprile 2019 alle ore 21 al Cinema Astra di Parma. Il programma della serata vedrà la proiezione del film su Enzo Sicuri (34 minuti), di testimonianze e aneddoti (18 minuti), di alcuni divertenti "bloopers" e a seguire un dialogo tra il pubblico e gli autori, i giornalisti Francesco Dradi, Fabrizio Marcheselli e Antonio Cavaciuti.
Un'altra particolarità della serata è l'invito ai parmigiani e parmigiane a venire a raccontare il proprio ricordo di Enzo Sicuri: le nuove testimonianze saranno registrate per arricchire la memoria documentale sulla popolare figura del clochard che animò i borghi del centro storico per cinquant'anni. Ulteriori informazioni sulla serata, sull'origine del docufilm, sul trailer e sull'uscita del dvd si trovano sul sito www.matsicuri.it.

Il film documentario su Enzo Sicuri (1907-1988) ha preso forma in 12 intensi mesi, con l'audio inedito dell'unica intervista concessa da lui (negli anni '80 agli Iraia), foto originali, documenti rari e le testimonianze di chi lo conobbe e frequentò, un evocativo trait d'union tra la Parma di una volta e quella contemporanea, dal grande giornalista Giorgio Torelli ai titolari di storici negozi del centro.

Due gli attori: Alvaro Evangelisti, diplomato all'Accademia di belle arti di Bologna, interprete di un Sicuri particolarmente "lirico", e il celebre Alessandro Haber, già protagonista di 130 film, vincitore di un David di Donatello e quattro Nastri d'Argento per il cinema, qui nel ruolo di Dante Spaggiari, incisore di metalli preziosi, filosofo anarchico e autore di aforismi, ma soprattutto mentore di Sicuri. Poi l'amichevole partecipazione "vocale" del noto speaker radiofonico parmigiano Mauro Coruzzi.

Matto o filosofo? Enzo Sicuri era un clochard per scelta, nella sua città, Parma. Dopo un'infanzia normalissima aveva deciso di vivere sotto le stelle, rifiutando qualsiasi imposizione. Tutti, o quasi, lo chiamavano "Màt". Ma Enzo adorava le poesie, i libri e la musica lirica. Trascorreva le giornate e le notti nei borghi tra il Teatro Regio e piazza Duomo, non chiedeva l'elemosina e riciclava cartoni per pagarsi un piatto di minestra. Il suo motto era "Nella vita si può fare a meno di tutto, tranne che dell'aria per respirare", desunto dal "maestro" Dante Spaggiari. Sicuri è l'unico clochard a cui sia stato dedicato un monumento in Italia, con nome e cognome: opera dello scultore Maurizio Zaccardi nel 2004, in centro a Parma, piazzale della Macina.

Per realizzare il docufilm «"Màt" Sicuri l'ultimo Diogene», gli autori Dradi, Marcheselli e Cavaciuti si sono avvalsi del fondamentale supporto di diversi parmigiani, di una settantina di generosi sostenitori attraverso il crowdfunding e di 15 importanti sponsor "made in Parma": Iren Comitato territoriale di Parma, Fondazione Cariparma, Fondazione Monteparma, Emil Banca, Ocme, Cartongraf, Coop Alleanza 3.0 Consiglio di zona Parma Est, Cigno Verde cooperativa sociale onlus, Impresa Allodi, La Giovane, Coop Multiservice, Parma 80, Euro Torri, Scatolificio Magnani e Ad Personam.

 

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L'ANGOLO DI INTESARubrica sul sociale a cura di Associazione Intesa San Martino Parma.

L'osservatorio nazionale sull'adolescenza ci ha fornito dati allarmanti. Il cyber bullismo - usare la prepotenza mediante i mezzi informatici - è in forte aumento ma nell'era di internet sembra che ci siano nuove patologie dovute all'iper-connessione e oggi vorrei elencarne alcune, le più preoccupanti:

La Nomofobia: il bisogno di essere sempre raggiungibili, la paura di rimanere senza connessione, generando ansia, rabbia e fastidio;

• Il Vamping: le notti insonni degli adolescenti impegnati tra social e chat, svegli fino all'alba a chattare, fino ad influenzare negativamente la qualità e la quantità del sonno e determinare difficoltà di concentrazione e di attenzione sul rendimento scolastico, con stati ansiosi, intaccando l'umore e gli impulsi;

• Like Addiction: la dipendenza da like. È una continua ricerca di approvazione, sembra che milioni di adolescenti condividano tutto quello che fanno, sottoponendolo alla macchina dei "mi piace". Le approvazioni accrescono l'autostima, ma i commenti negativi ne condizionano l'umore. Poi i selfie, dove si è disposti a tutto pur di ottenere like, ma il dato più allarmante è che molti li fanno in modo pericoloso e a volte estremo per dimostrare il coraggio, mettendo a repentaglio la propria vita;

• Challenge: le sfide incentrate sull'alcol. Quantità ingenti che possono portare anche al coma etilico favorendo l'insorgenza di un problema della condotta alimentare, anche sotto la soglia clinica.

Viviamo in una società che non è pronta a contenere il dilagare di questi fenomeni, la scuola non è in grado di cogliere i segnali e le famiglie non conoscono la vera entità del problema, e quando scoprono il disagio del figlio, non hanno gli strumenti per parlarne e per gestire in maniera efficace la situazione. Questo fenomeno evidenzia l'abbandono di una fascia di età che è la pre-adolescenza, sensibilissima e complicatissima e adesso è parte integrante dell'adolescenza, con tutto quello che significa in termini di libertà di comportamento. Noi dobbiamo essere un po' meno distratti e indifferenti e capire che i bambini di 13/14 anni fanno oggi quello che prima si faceva a 17/18.

C'è sempre stata questa fase, il problema è che prima c'era qualcuno che sorvegliava. Tutto diventa drammatico se si lascia un bambino abbandonato, c'è da chiedersi: dove sono certi genitori e la scuola?

Rino Basili
Segretario di Intesa San Martino

www.intesasanmartino.org 

Concerto d’Arpa “Musicarnia”: Venerdì 12 aprile al Teatro di Palazzo Greppi di Santa Vittoria, frazione di Gualtieri, in provincia di Reggio Emilia, l’arpista parmigiana di fama internazionale si esibirà in un entusiasmante evento gratuito. 

Reggio Emilia - 

Per il suo legame con la musica Santa Vittoria di Gualtieri (RE) è nota come “la città dei canto violini”. E proprio seguendo questa sua vocazione per la musica, il prossimo 12 aprile, alle 21, presso il Teatro di Palazzo Greppi, è in programma il Concerto d’Arpa “Musicarnia” dell’artista parmigiana di fama internazionale Carla They.

Nata a Parma da una famiglia di musicisti, Carla They ha frequentato il Conservatorio “Arrigo Boito” di Parma e, successivamente il Conservatoria Nicolini di Piacenza, dove si è diplomata in arpa. La sua carriera di solista l’ha portata a esibirsi presso importanti teatri e istituzioni nazionali e internazionali, tra cui il Consolato Italiano di Parigi, l’Ambasciata Britannica a Roma, il Teatro Regio di Parma, il Teatro Valli e il Teatro Ariosto di Reggio Emilia, il Grand Hotel Hermitage di Montecarlo, il Grand Hotel Villa d’Este di Cernobbio, per citarne solo alcuni.

Tanti anche i grandi eventi a cui ha partecipato, sempre come solista. Tra questi citiamo la presentazione della “Lettera del Papa agli artisti” presso la Basilica della Ghiara di Reggio Emilia e il concerto “Gli Stati Uniti incontrano Parma”, all’Auditorium Paganini di Parma dove si è esibita insieme a grandi artisti americani. 

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Tra le rassegna concertistiche a cui ha preso parte, ricordiamo il Ravenna Festival, il “Festival dei luoghi immaginari”, “I Suoni della via Lattea”, “Estri Armonici”, il “Festival Internazionale Maria Callas”, “Incontri Musicali Farnesiani, le “Celebrazioni Napoleoniche all’Isola d’Elba”, “Celesti Armonie” e molti altri.

La sua voglia di sperimentare si estende alle formazioni cameristiche, con le quali si esibisce in duo flauto e arpa, in duo violino e arpa, in duo violoncello e arpa. Tuttavia, si dedica in particolare al repertorio per duo soprano-arpa, formazione con la quale ha tenuto centinaia di concerti in teatri, chiese e sale da concerto in Italia, Austria, Svizzera, Olanda e Germania, curando personalmente le trascrizioni per arpa di tutti i brani. 

Ha collaborato con artisti e personalità del calibro di Enrico Beruschi, Tullio Solenghi, Licia Colò, Paolo Crepet, Vittorio Sgarbi, Paola Pitagora e Marco Buticchi. Ha preso parte a trasmissioni RAI tra cui “Lo Zecchino d’Oro” e “Sereno Variabile

Dal 2002 intraprende lo studio dell’arpa celtica, che le consente di partecipare successivamente a rassegne e rievocazioni di musica antica, come le Giornate Medievali al Castello Grandson, al Concerto Medievale a Palazzo Municipale di Lugano, al Castello di Compiano (PR), al Castello di Montecchio (RE) e molti altri. La sua attività spazia anche nell’ambito della musica leggera e jazz, e a produzioni discografiche. Nel maggio del 2006 ha ricevuto il “Premio Moruzzi”, nel 2011 il Premio “Lupo Meli Lupi di Soragna”, nel 2012 le è stato conferito il prestigioso “Angelo del Correggio” per i concerti svolti nell’ambito di significative iniziative benefiche. 

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Focus sui percorsi di crescita per le imprese del territorio. Terza tappa del percorso di accompagnamento studiato dal Gruppo bancario e dedicato alle aziende italiane d'eccellenza per delineare strategie evolute nei nuovi contesti globali e tecnologici.
Governance e leadership 4.0 al centro dell'incontro.

Grandi trasformazioni tecnologiche e sociali, nuovi comportamenti dei consumatori e sostituzioni molto rapide dei modelli di business tradizionali determinano una rivoluzione dei pilastri della crescita e richiedono momenti di riflessione e confronto da parte di imprese e banche. Per questo UniCredit ha lanciato UniCredit for Growth, percorso di accompagnamento dedicato alle imprese italiane per delineare strategie evolute nei nuovi contesti globali e tecnologici, individuando insieme le migliori soluzioni per rendere concreti i loro piani di crescita. Dopo Torino e Bergamo, UniCredit for Growth fa tappa a Bologna e, in sinergia con IMA Group che ospita l'incontro, coinvolge diversi imprenditori per un focus su "Governance e leadership 4.0".
Ad aprire il meeting bolognese, i saluti di Alberto Vacchi, Presidente e Amministratore Delegato di IMA, e di Lucio Izzi, Head of Corporate Sales & Marketing UniCredit.

"UniCredit for Growth – ha ricordato Andrea Casini, Co-CEO Commercial Banking Italy, presente all'appuntamento realizzato con IMA – è un'iniziativa che dà ulteriore continuità ai nostri interventi di affiancamento e sostegno alle imprese italiane, soprattutto quelle a più alto potenziale, candidate ad affermarsi come eccellenze del nostro sistema Paese. Tra nuove sfide e opportunità, in un contesto economico globale in rapida evoluzione, crediamo fermamente che le testimonianze dirette da parte di esperti e delle stesse aziende costituiscano un'occasione di reciproco arricchimento per costruire insieme le basi di un dialogo strategico e di un supporto concreto. UniCredit 4 Growth è per noi un incredibile investimento sul capitale umano delle classi imprenditoriali del made in Italy, presenti e future, su cui continueremo a impegnarci con azioni mirate rivolte a diffondere le competenze più moderne necessarie a costruire modelli di crescita robusti e sostenibili nel tempo".

Alberto Vacchi, Presidente e Amministratore Delegato di IMA, ha dichiarato: "Siamo lieti di ospitare presso la sede di IMA l'incontro UniCredit for Growth. L'evento rappresenta l'occasione per uno scambio di vedute sul tema della Governance e leadership 4.0 in un territorio che si caratterizza da sempre per la presenza di formidabili competenze che hanno generato un complesso sistema industriale che potremmo definire di "cluster" integrati nella meccanica avanzata e in altri settori. La capacità di fare innovazione è prioritaria per le nostre imprese: la leadership di IMA impone una posizione altamente competitiva anche nelle sfide dell'Industria 4.0. Il programma IMA Digital, lanciato oltre due anni fa, abbraccia tutti i progetti che rappresentano l'impegno del Gruppo nell'evoluzione verso la digitalizzazione e consolida una serie di iniziative per ottimizzare i suoi processi interni ed esterni: il risultato sarà un miglioramento in termini di efficacia ed efficienza per offrire un valore sempre più alto ai nostri clienti. La nostra interpretazione è stata ampia, coprendo, in un progetto articolato e pluriennale, la competizione per l'ideazione e progettazione di macchine intelligenti in fabbriche sempre più intelligenti. IMA Digital rappresenta la nostra via alla piena attuazione del 4.0, nella salvaguardia della nostra vera forza che dà qualità ed affidabilità ai prodotti ed ai servizi che offriamo, cioè le persone a tutti i livelli dell'organizzazione interna e delle filiere collegate. Una logica 4.0 che porterà all'abbattimento di molte barriere, all'interno delle imprese e tra le reti di imprese che saranno sempre più connesse e pronte alle sfide. I nostri end user ci pongono sempre nuove sfide, e noi siamo competitivi se sappiamo dare risposte, ma anche nuove idee e nuovi stimoli. Oggi, ad esempio, il mondo del packaging sta affrontando il tema delle plastiche. Ed IMA ha già avviato un programma interno per dare un contributo utile su questo tema che ci coinvolge come industria e come cittadini impegnati per un'economia sostenibile. Avremo bisogno di nuove collaborazioni, nuove alleanze e nuove competenze".

UniCredit for Growth, nel suo complesso, è dedicata a 100 imprese italiane distintive per performance, potenzialità di crescita, attitudine all'innovazione e apertura internazionale. Prevede 5 tappe itineranti sul territorio, ospitate presso le sedi di grandi aziende rappresentative dei temi affrontati nelle varie giornate. Ognuno degli appuntamenti, costruiti come un workshop, è dedicato infatti ad un argomento diverso e include testimonianze di imprenditori e opinion leader e sessioni di approfondimento con esperti di UniCredit e di partner dell'iniziativa.

UniCredit for Growth prevede inoltre un set di attività progettuali continuative dedicate alle imprese partecipanti come l'affiancamento nella costruzione del piano industriale individuale, supporto e advisory su temi di internazionalizzazione, innovazione e crescita aziendale e l'utilizzo di strumenti per l'orientamento strategico e l'avvicinamento ai mercati di capitali grazie alla partnership con ELITE, piattaforma internazionale di Borsa Italiana-London Stock Exchange Group che rappresenta l'ambiente di destinazione di queste realtà, per affiancarle nel loro percorso di crescita continuo.
La prossima tappa di UniCredit for Growth è in programma a Verona a luglio.

Fondata nel 1961, IMA è leader mondiale nella progettazione e produzione di macchine automatiche per il processo e il confezionamento di prodotti farmaceutici, cosmetici, alimentari, tè e caffè. Il Gruppo conta circa 5.500 dipendenti, di cui circa 2.300 all'estero, e si avvale di 39 stabilimenti di produzione tra Italia, Germania, Svizzera, Regno Unito, Stati Uniti, India, Malesia, Cina e Argentina. IMA ha un'ampia rete commerciale, che consiste di 29 filiali con servizi di vendita e assistenza in Italia, Francia, Svizzera, Regno Unito, Germania, Austria, Spagna, Polonia, Israele, Russia, Stati Uniti, India, Cina, Malesia, Thailandia e Brasile, uffici di rappresentanza nei paesi dell'Europa centro-orientale e più di 50 agenzie che coprono in totale circa 80 paesi. IMA S.p.A. è quotata alla Borsa di Milano dal 1995 ed è nel segmento STAR dal 2001. Fanno parte del Gruppo le seguenti società industriali: Benhil GmbH, Ciemme S.r.l., Co.ma.di.s. S.p.A., Corazza S.p.A., Delta Systems & Automation Inc., Eurosicma S.p.A., Eurotekna S.r.l., Gima S.p.A., Gima TT S.p.A., G.S. Coating Technologies S.r.l., Hassia Packaging Pvt. Ltd., Ilapak International SA, Ilapak Italia S.p.A., Ilapak (Beijing) Packaging Machinery Co. Ltd., IMA Automation Malaysia Sdn. Bhd., IMA Automation USA Inc., IMA Life North America Inc., IMA Life (Beijing) Pharmaceutical Systems Co. Ltd., IMA MAI S.A., IMA Medtech Switzerland S.A., IMA North America Inc., IMA-PG India Pvt. Ltd., IMA Swiftpack Ltd., Mapster S.r.l., Petroncini Impianti S.p.A., PharmaSiena Service S.r.l., Revisioni Industriali S.r.l., Shanghai Tianyan Pharmaceutical Machinery Co. Ltd., Teknoweb Converting S.r.l., Telerobot S.p.A., Tissue Machinery Company S.p.A., Valley Tissue Packaging Inc.

 

 

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Caso di bullismo a Parma: i docenti non possono rispondere di episodi che avvengono al di fuori del perimetro delle scuole

Dopo che i genitori di una ragazzina hanno denunciato, tra gli altri, anche gli insegnanti della giovane studentessa vittima di presunti atti di bullismo, gravi episodi che sarebbero stati perpetrati con l'uso di modalità telematiche al di fuori dell'orario scolastico, in merito alla vicenda prende posizione anche la Gilda degli Insegnanti di Parma e Piacenza, che si dichiara disponibile a prestare tutta l'assistenza possibile ai colleghi che sono stati involontariamente coinvolti in questa spiacevole vicenda.

Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda di Parma e Piacenza a tal fine precisa: "Si parla di denunce ma siamo curiosi di capire quali reati o delitti si ipotizzano a carico degli insegnanti per atti che sarebbero stati compiuti da minor,i quando questi erano sotto la responsabilità dei loro genitori - continua il dirigente sindacale - comunque sia il Contratto Collettivo che regola il lavoro e le prestazioni professionali dei docenti prevede che questi programmino ed organizzino le lezioni e partecipino a tutte le attività funzionali legate all'organizzazione di esse, spesso equivocando sulla cortese disponibilità degli insegnanti molti ritengono che oltre ad insegnare le loro materie i docenti abbiano anche altri obblighi".

Per chi è alla ricerca di un luogo speciale in cui trascorrere i lunghi ponti di primavera, Parma è la meta ideale. Per chi ama l’arte e la storia, un centro dove l’arte romanica e il Rinascimento si danno la mano. Per chi è alla ricerca di bontà, Parma rappresenta una vera e propria tavola imbandita di ogni sapore. Capitale Italiana della Cultura per il 2020, sta già scaldando “i motori” della creatività. La petite Paris non è mai stata così grande.

 

MOSTRA IL SORPASSO, DAL FILM ICONA AL BOOM DEGLI ANNI 60

Palazzo del Governatore, nella centralissima Piazza Garibaldi, è il quartier generale di mostre ed esposizioni temporanee. Fino al 5 maggio, ad aprire il programma culturale della primavera della città ducale è una mostra dal nome iconico: “Il sorpasso. Quando l’Italia si mise a correre, 1946-1961”. Oltre 160 fotografie, documentari e video installazioni compongono, in dieci sezioni tematiche pensate da Enrico Menduni e Gabriele D’Autilia, un racconto collettivo per immagini che fa rivivere i tempi duri della ricostruzione del Paese, dopo la devastazione della seconda guerra mondiale e verso il boom economico degli anni ’60.

Dopo il successo di Roma, a Palazzo Braschi, la mostra arriva a Parma dove è stata pensata, grazie alla collaborazione fra lo Csac - Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università di Parma, l’Istituto Luce - Cinecittàe l’archivio Publifoto.

Autori italiani e stranieri a confronto, grandi firme della fotografia e artisti indipendenti: la mostra raccoglie, fra gli altri, scatti di Gianni Berengo Gardin, Fulvio Roiter, Cecilia Mangini, Federico Patellani, Caio Mario Garrubba, Pepi Merisio, Wanda Wultz, Tazio Secchiaroli, Ferruccio Leiss, Romano Cagnoni, Walter Mori, Bruno Munari, Italo Insolera, Italo Zannier e, fra gli stranieri, quelli dei grandi Willian Klein, Alfred Eisenstaedt e Gordon Parks. 

Foto e informazioni sulla mostra 

 

VERSO CONTAMINA

Fino al 21 giugno la musica “contamina” la città di emozioni, nel nome dell’integrazione multiculturale. Quattro appuntamenti, 30 artisti – fra cui Paolo Jannacci, Omar Pedrini e Avion Travel - e tre sedi, la Casa della Musica, al centro del distretto musicale di Piazzale San Francesco, il Campus Industry, per le note più rock, con il gran finale del 21 giugno in Piazza Garibaldicon gli Avion Travel.

Ecco il Dna della rassegna “Verso Contamina”, organizzata dal Comune di Parma, in collaborazione con Capas – Centro per le attività e le professioni dell’arte dell’ateneo di Parma. Sabato 20 aprile doppio appuntamento con Paolo Jannacci per un incontro alle 17 presso Casa della Musica e un concerto alle 21 al Campus Industry. Alla Casa della Musica venerdì 10 maggio tocca a Omar Pedrini parlare di hip hop alle 17, per poi raccontarsi al Campus Industry con le sue canzoni in concerto alle 21.

Gran finale venerdì 21 giugno, in concomitanza con la Festa della Musica, con gli Avion Travel che incontreranno il pubblico alle ore 17 alla Casa della Musica, durante la conversazione incentrata su “Il Germe della Ribellione - Le vere armi son la parola, la musica e la poesia” e successivamente si esibiranno in un concerto gratuito in Piazza Garibaldi. Per tutte le informazioni su modalità di ingresso e svolgimento delle iniziative Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

CIBUS OFF E CASEIFICI APERTI

Ad aprile Parma fiorisce, portando in piazza tutti i suoi sapori e i grandi prodotti della Food Valley italiana più golosa, dove si produce un quinto delle Dop e delle Igp del Belpaese. Non bastano? Cooking showe incontri con grandi chef, sia del territorio sia del panorama nazionale, sono una delle migliori ragioni per fare un salto a Parma in questo periodo. Intanto perché torna, per la seconda edizione, Cibus Off, un vero fuori salone del gusto. Dal 6 al 14 aprile, Cibus Off farà da cornice a Cibus Connect, spin off del celebre salone biennale Cibus, dedicato allo sviluppo internazionale del made in Italy. 

Maggiori informaizioni 

 

PARMA 360 REGINA DELLA CREATIVITÁ

Dal 6 aprile al 19 maggio a Parma si parla di idee con la quarta edizione di Parma 360 - Festival della creatività contemporanea che prende il via nel segno di Leonardo da Vinci nell'anno che ne ricorda i 500 anni dalla scomparsa. Con la direzione artistica di Camilla Mineo e Chiara Canali.

L'eredità creativa e tecnologica di Leonardo da Vinci propone al grande pubblico mostre ed eventi diffusi in città, toccando oltre 50 luoghi, fra cui alcuni indirizzi iconici come il ponte Romano, Piazza della Steccata, i borghi del centro, così come le periferie e il suggestivo Oltretorrente, il “Trastevere” parmigiano

Maggiori informazioni 

 

GIARDINI GOURMET

È già uno degli appuntamenti cult della bella stagione di Parma e quest’anno concederà il bis, con una sessione primaverile e una autunnale. Torna l’appuntamento con Giardini Gourmet, il modo migliore per sentirsi bene a casa d’altri, grazie all’apertura di luoghi e spazi di solito off limits al pubblico che, invece, potrà scoprire inediti percorsi d’arte e cultura, affiancandoli a piacevoli occasioni gourmand. Appuntamento nei fine settimana, dal 10 al 12 maggio per quattro date, fino all’1 e 2 giugno e poi di nuovo nei venerdì sera del 6, 13, 20 e 27 settembre. 

L’occasione è imperdibile: arte, buon cibo e musica in onore dei parmigiani che hanno reso grande la città anche con le loro note, da Giuseppe Verdi ad Arturo Toscanini. Loro firmano la partitura musicale delle serate, ma in cucina c’è tutto il saper fare di Parma Quality Restaurants, con il coinvolgimento di importanti aziende alimentari e di alcuni consorzi di tutela. 

 

TUTTI PAZZI PER LA MILLE MIGLIA 

Dal 15 al 18 maggio scatta la 37sima edizione della 1000 Miglia che, anche quest’anno, passerà per Parma, nella mattinata di sabato 18, nella sua corsa a ritroso da Roma a Brescia. La grande corsa d’epoca farà ben tre passaggi a zonzo per la Food Valley, dalle colline alla Bassa, da Langhirano e Torrechiara, fino a Busseto. Si tratta di una buona occasione per andare alla scoperta di luoghi tanto suggestivi, resi unici dalla sfilata delle 430 eleganti signore, già perfette ambasciatrici del made in Italy nel mondo. 

 

IL LEONARDO DI PARMA: LA SCAPILIATA E LE ALTRE

È una delle ragazze più dolci e raffinate di Leonardo da Vinci, ma anche uno dei rebus più belli della storia dell’arte. Dipinta a terra ombra, ambra inverdita e biacca La Scapiliata è, da sempre, uno dei capolavori più amati, fra quelli custoditi nella collezione del Complesso Monumentale della Pilotta di Parma.

Misure minime – 24,7 cm x 21 cm – immensa dolcezza, questa testa di donna si trova a Parma fin dal Settecento e da allora sono in molti a fare un viaggio in città per ammirare quella ragazza spettinata che Leonardo abbozzò intorno al 1510.

Dal 18 maggio al 12 agosto anche Parma celebra il cinquecentenario vinciano con una mostra disegnata intorno a questo volto di fanciulla. La fortuna de La Scapiliata di Leonardo da Vinci proverà a tracciare il valore di quest’opera con una serie di confronti d’autore, chiamando a raccolta opere di Bernardino Luini, del Maestro della Pala sforzesca che saranno messi a confronto – con la curatela di Pietro Cesare Marani, fra i principali esperti di Leonardo da Vinci – anche con alcuni disegni di Leonardo conservati nelle collezioni di di Windsor.

www.pilotta.beniculturali.it 

 

L'ANGOLO DI INTESARubrica sul sociale a cura di Associazione Intesa San Martino Parma.

Vi è ancora una coscienza del dono?

Vi sono tantissime realtà nel nostro Paese che quotidianamente incentrano le proprie attività intorno a tematiche sociali, utilizzando come arma primaria il solo tempo donato dai propri volontari. L’Italia in ciò si dimostra un Paese dall’elevato potenziale, in cui soggiace una grande forza volontaria pronta a disporsi al fianco dei più bisognosi e meritevoli. 

Questa energia, che opera perlopiù all’interno di enti e associazioni no profit al nostro pari, necessiterebbe di un maggiore risalto mediatico e normativo, con l’obiettivo di approdare al grande pubblico e provando a riscuoterne simpatia e un successivo - ma costante - sostegno economico; esser destinatari di incentivi fiscali (sul modello americano), in grado di fungere seriamente da catalizzatori per potenziali e futuri donatori.

 

Ma cosa si intende per donare?

La capacità di soddisfare le esigenze altrui con la sola forza del nostro essere umani. 

Questo a mio avviso esprime adeguatamente il concetto di dono, quel raro valore che oggi, sempre più, diviene arte unica. Il dono concorre ad arricchire quel lato umano che difficilmente si appaga del mero materialismo e che concorre a elevarne lo spirito di colui che – spontaneamente - condivide i propri talenti e averi per una pubblica, sociale, nobile e inestimabile causa benefica. 

Troppo spesso accade però che il dono sia perseguito con prepotenza da chi, forte della propria struttura, catalizza a se le maggiori risorse reperibili sul mercato, distraendole da quella miriade di piccole associazioni che sui territori, con grande passione, si muovono costantemente. Ciò affidandosi alle sole forze dei volontari o di magnanimi presidenti che ‘di tasca’ ne sostengono con dedizione l’operato. Questo si dimostra un serio limite al sistema no profit nazionale che dovrebbe incentivare le tante piccole realtà comunitarie nel perseguire gli scopi di utilità sociale legati al territorio, contenendo l’azione imponente dei grandi operatori presenti nel sistema.   

 

C’è dunque ancora posto per l’arte del donare?

Credo proprio di sì: donare il proprio tempo equivale a riempir la propria vita, a conoscere nuove storie incontrando persone di cui sino a prima se ne ignorava l’esistenza ma, il cui vissuto, può concorrere a cambiare molte vite, a stimolarne il pensiero, a far crescere una comunità nuova.

Dal novembre 2018 con Intesa San Martino abbiam dato vita nella città di Parma al progetto Biblioteca Sociale in cui, raccogliendo oltre 5000 testi interamente donati dalla collettività e forti del fondo di garanzia donato dal Presidente Galimi, concorriamo quotidianamente a combattere il degrado ‘a suon di cultura’ in un quartiere problematico della città (il San Leonardo), spesso al centro della cronaca nera. Da questa esperienza di puro volontariato tutt’ora in corso si può trarre con gioia il positivo riscontro avuto dalla comunità che, tra curiosità e nuove proposte, si è da subito dimostrata in grado di comprendere il beneficio culturale creato da un simile nuovo spazio. Non vi è però ancora ad oggi un positivo riscontro in merito alla ‘banca del tempo’, strumento con la quale sin da subito, abbiamo cercato di coinvolgere molti dei cittadini affinché prestassero volontariato con tenacia e dedizione. 

Il dono vero e genuino non si dovrebbe mai limitare al solo gesto, ma esser costante dotazione al servizio di un’associazione e ancor più, dell’intera comunità operante.  

Andrea Coppola

Tesoriere e Responsabile organizzativo

www.intesasanmartino.org 

"Verdi viaggiatore". E' stato il tema dell'appuntamento culturale, un'abitudine che continua e si rinnova nella casa del Giovane Giuseppe Verdi a Busseto, dove il Maestro visse la sua adolescenza e imparò la musica. Viaggi raccontati dalla ricercatrice verdiana Meri Rizzi e dal professor Corrado Mingardi, illustre bussetano tra i più famosi esperti di vicende verdiane.

Il professor Mingardi ha colto l'occasione per far rivivere al folto pubblico accorso nello storico sito di Via Piroli, nel cuore di Busseto, i particolari inediti e curiosi accaduti a Verdi nel suo girovagare per l'Europa di inizio '800. Spazio e applausi tantissimi per i giovani cantori del coro "Les Choristes" diretto dal Maestro Matteo Cavicchini, i quali hanno eseguito alcune arie verdiane, introdotte da cenni storici illustrati da Meri Rizzi. L'iniziativa è stata possibile grazie alla ideatrice, di questa e altre occasioni di storie verdiane, Anna Sichel, che come sempre ha messo a disposizione lo storico sito per un altro graditissimo incontro, capace di unire storia e musica, un ulteriore omaggio al grande Maestro bussetano.

 

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La quarta edizione di PARMA 360 Festival della creatività contemporanea dal 6 aprile al 19 maggio 2019: un ricco calendario di appuntamenti in diversi luoghi cittadini istituzionali e privati. Fra questi, chiese sconsacrate, palazzi storici, spazi di archeologia industriale, musei, e il Ponte Europa più conosciuto come Ponte Nord, che riapre al pubblico per l’occasione con il party di apertura.

Parma 

In vista delle celebrazioni di Parma Capitale italiana della Cultura 2020, prende il via sotto il segno di Leonardo, nell’anno che ne ricorda i 500 anni dalla scomparsa, la quarta edizione di PARMA 360 Festival della creatività contemporanea, eventodedicato alle massime espressioni delle arti visive contemporanee e alla creatività giovanile.

Dal 6 aprile al 19 maggio 2019 il ricco palinsesto, dal titolo L’eredità creativa e tecnologica di Leonardo da Vinci, propone al grande pubblico mostre ed eventi diffusi in città in luoghi istituzionali e privati, all’insegna della rigenerazione e della rifunzionalizzazione degli spazi urbani per un coinvolgimento attivo della cittadinanza e dei visitatori. 

Nascono così, in dialogo con vie, quartieri e scorci storici e suggestivi di Parma, gigantesche installazioni, pale pittoriche, sculture cinetiche, carte disegnate a mano, proiezioni multimediali, percorsi olfattivi e realtà aumentata, che portano la firma di grandi artisti come Aqua Aura, Maria Cristina Carlini, Giuseppe Ciracì, Peter de Cupere, Duilio Forte, Michele Giangrande, Paolo Mezzadri, Alice Padovani, Enrico Robusti,oltre agli street artists che fanno capoal MAUA Museo di Arte Urbana Aumentata e agli otto artisti cinetici tedeschi Sebastian Hempel, Angelika Huber, Siegfried Kreitner, Pfeifer & Kreutzer, Carolin Liebl & Nikolas Schmid-Pfähler, Hans Schock, Björn Schuelke, Martin Willing

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OMAGGIO AL GENIO DI LEONARDO DA VINCI

Simbolo dell’unione delle culture umanistica e scientifica, il genio di Leonardo Da Vinci viene omaggiato dal Festival, attraverso l’arte contemporanea, per l’eredità creativa e tecnologica trasmessa imperitura attraverso i secoli, privilegiando le ricerche di quegli artisti che continuano a stupirci per la sperimentazione della loro tecnica espressiva, per l’indagine in settori diversi rispetto a quelli di loro stretta pertinenza, come la scienza, la tecnologia e la percezione, e per la capacità di innovare in modo semplice ma creativo.

 

MOSTRE ED EVENTI IN TUTTA PARMA

Parole chiave del Festival, quindi, incoraggiare e divulgare l’arte contemporanea e promuovere gli artistiemergenti, attraverso la valorizzazione del patrimonio artistico parmense trasformato in un vero e proprio museo diffuso sul territorio. In questo modo chiese sconsacrate, palazzi storici, spazi di archeologia industriale e musei, come il Ponte Europa più conosciuto come Ponte Nord, che riapre al pubblico per l’occasione, l’Edicola ottocentesca di Piazza della Steccata, la Chiesa di San Quirino, il Ponte Romano, l’Oratorio di San Tiburzio,tipico esempio di Barocco parmense, l’Antica Farmacia di San Filippo Neri, il Museo d’Arte Cinese ed Etnografico e APE Parma Museo, riacquistano il loro valore aggregativo e si arricchiscono di nuove valenze semantiche.

CIRCUITO OFF 360 VIRAL 

L’iniziativa abbraccia dunque attivamente tutta la città e si arricchisce del circuito off 360 VIRAL per coinvolgere il pubblico in un percorso che spazia dal centro storico fino al quartiere Oltretorrente, con l’obiettivo di rilanciare e promuovere la fervida cultura artistica già presente sul territorio. All’appello sono chiamati oltre 50 spazi creativi di Parma: gallerie, studi professionali, associazioni, coworking, enolibrerie, negozi per una ricca e curiosa offerta espositiva, in collaborazione con Ascom.

PARMA 360 Festival della creatività contemporanea, che vede la direzione artistica e la curatela di Camilla Mineo e Chiara Canali, è organizzato dalle associazioni 360° Creativity Events ed Art Company, con il sostegnodel Comune di Parma e un’ampia rete dipartner pubblici e privati.  

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PONTE NORD

Il percorso espositivo dell’edizione 2019 prende avvio dal lungo e avveniristico corridoio in vetro e acciaio del PONTE NORD, che ospita le creazioni di Michele Giangrande, Duilio Forte e Peter de Cupere. A firma del barese Michele Giangrande la grande installazione site-specific a dimensione ambientale GEARS (Ingranaggi), dove 1.000 cartoni da imballaggio dislocati come molteplici ruote dentate, a lanterna o gabbia, costituiscono le forme circolari di ingranaggi meccanici, di circa 3 metri di diametro ciascuno, che entrano in relazione con le volumetrie del ponte ad evocare i meccanismi delle complesse macchine di Leonardo. Sospese invece le sculture volanti dell’italo-svedese Duilio Forte,ispirate ad animali immaginari e alla mitologia soprattutto scandinava, secondo le regole del movimento ArkiZoic, quali Ptero IX Ingens una riproduzione gigante in legno di uno Pterodattilo simile a quello esposto al Museo di Storia Naturale di Milano, che vola fisicamente sopra di noi a unire metaforicamente passato e presente, e Sleipnir XLIX, installazione in legno di circa 7 metri di altezza raffigurante il leggendario cavallo di Odino, simbolo per l’artista di esplorazione, scoperta e conquista. Infine il progetto Olfactory Portraitsdi Peter de Cupere, instancabile sperimentatore da oltre 20 anni dell'arte olfattiva nel mondo e ideatore dell’Olfactory Art Manifest, che vanta all’attivo più di 700 lavori legati alla percezione olfattiva dei contesti sociali, culturali e ambientali. L’artista belga propone un percorso che si dipana in una sequenza di casse di legno per il trasporto di opere d’arte, di dimensioni differenti, che racchiudono odori e fragranze. In questo modo lo spettatore è invitato ad essere parte attiva nella fruizione dell’opera e ad immedesimarsi con la situazione creata, in quanto gli odori influiscono sulla nostra vita emotiva e sulla formazione dei nostri ricordi. Al secondo piano del Ponte Nord la mostra del MAUA, Museo di Arte Urbana Aumentata, ideata e curata da Bepart in collaborazione con la casa editrice Terre di Mezzo, la scuola di fotografia Bauer e altri partner, permette di ammirare tramite l’App Bepart, disponibile gratuitamente su Google Play e Apple Store, 15 degli oltre 50 lavori di Street Art in diverse città italiane, animati con altrettanti contenuti virtuali attraverso la Realtà Aumentata.

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EDICOLA DELLA STECCATA

Sempre nell’ottica della Realtà Aumentata, i digital artists di Bepart hanno rivestito l’Edicola ottocentesca di Piazza della Steccata con immagini dedicate a Leonardo da Vinci, prelevate dal Codice Trivulziano e dalla Sala delle Asse del Castello Sforzesco di Milano.

 

CHIESA DI SAN QUIRINO

La bellezza e l’ipnosi del movimento sono invece le caratteristiche che accomunano le opere dell’innovativa mostra E PUR SI MUOVE presso la CHIESA DI SAN QUIRINO, a cura di Afra Canali e Siegfried Kreitnr, che riunisce le ricerche di otto artisti cinetici provenienti dalla scena tedesca: Sebastian Hempel, Angelika Huber, Siegfried Kreitner, Pfeifer & Kreutzer, Carolin Liebl & Nikolas Schmid-Pfähler, Hans Schock, Björn Schuelke, Martin Willing, i quali condividono con Leonardo l’entusiasmo nella comprensione della magica coreografia del gioco meccanico. L’esposizione è realizzata in collaborazione con la Galleria Kanalidarte di Brescia, che da sempre segue i movimenti cinetici italiani ed internazionali.

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PONTE ROMANO

Il percorso verso la Chiesa di San Quirino si arricchisce con l’installazione inedita La Chiusa. Omaggio a Leonardo di Maria Cristina Carlini, collocata sotto le arcate del PONTE ROMANO recentemente restaurate nel rinnovato sottopasso della Ghiaia. L’opera, composta da quattro imponenti porte in legno di recupero e ferro, che racchiudono al loro interno un “raggio di luce” dorato, simbolo del riflesso del sole sull’acqua, si ispira al sistema di chiuse fluviali studiato dal maestro fiorentino. La scultrice milanese d’adozione, figura di spicco nel panorama della ricerca plastica italiana contemporanea, indaga nei suoi lavori i rapporti fra l’uomo, la natura e i diversi materiali, interpretando la scultura come continua esplorazione di forme universali e primordiali.

 

ORATORIO DI SAN TIBURZIO

L’artista parmigiano Enrico Robusti presenta un progetto pittorico realizzato appositamente per l’ORATORIO DI SAN TIBURZIO, Danze macabre, sposine ambiziose e angeli caduti. L’opera nasce da una riflessione sulla condizione umana, sullo spirito leonardesco di andare oltre i propri limiti al di là delle leggi universali ed è incentrata sul rapporto tra la sfera terrena e quella celeste. Con il suo stile grottesco e caricaturale, i suoi volti trasfigurati e i cortocircuiti prospettici, Robusti racconta ambizione, progresso, limiti sociali, ansie, disubbidienza, individualismo, momenti di vita quotidiana portati all’esagerazione e all’esasperazione, per rappresentare la voce di una società, dell’uomo, o meglio il suo grido.

 

ANTICA FARMACIA DI SAN FILIPPO NERI 

Inoltre, in occasione del Festival, riapre l’ANTICA FARMACIA DI SAN FILIPPO NERI dopo un oblio di oltre cinquant’anni, grazie a un progetto di rivalutazione promosso dall’Associazione 360° Crativity Events assieme a Positive River Festival e Ad Personam, con il contributo di Fondazione Cariparma. Al suo interno sono presentate le personali dell’artista pugliese Giuseppe Ciracì dal 6 al 29 aprile e, a seguire,della modenese Alice Padovani dal 4 al 26 maggio. Il progetto Le carte di Windsor raccoglie una decina di lavori su carta di Ciracì, datate 2011-2017, che rielaborano ossessivamente alcuni famosi disegni di Leonardo conservati nelle collezioni della Royal Library del Castello inglese di Windsor, raffiguranti studi di anatomia e fisiologia, caricature e ricerche su cavalli, geografia e catastrofi naturali. I disegni sono carte “mediate” dagli agenti atmosferici, che modificano e trasformano i supporti pittorici. L’artista interviene esclusivamente a matita o sanguigna sulle trasparenti pagine di acetato, assecondando lo sviluppo segnico e sovrapponendosi agli appunti del maestro toscano o colmando gli spazi vuoti, per arrivare a comporre un reticolo di forme anatomiche che utilizzano le tecniche dello “sfumato” e del “non finito” leonardesco. In Codice involontario Padovani unisce alla spontaneità dell’impulso creativo il rigore del metodo scientifico e l’interesse per il mondo naturale. La mostra racconta l’evoluzione del suo percorso dall’utilizzo del disegno come mezzo espressivo e strumento di indagine scientifica ed emotiva, alla classificazione materiale più recente, con animali e insetti reali raccolti in teche entomologiche e scatole. Recuperare, catalogare, ordinare sono atti di memoria, strenui combattimenti per il controllo del tempo e dei ricordi, misurati attraverso azioni artistiche quali assemblaggi, installazioni e momenti performativi. Quella di Alice Padovani è una poetica ibrida, da cui si origina un Codice involontario, innato, inconscio, spontaneo. 

Il cortile interno dell’Antica Farmacia è invaso da Il Gioco è il Tempo, enorme installazione di Paolo Mezzadri che, in un percorso ludico e attivo dove lo spazio diventa territorio di un tempo intimo e personale, ci invita a riscoprire dal 6 aprile al 26 maggio il gioco da adulti, a cui abbandonarsi senza schemi e regole per ritrovarne lo spirito, e condividere gesti fanciulleschi senza paura e senza timore.

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MUSEO D’ARTE CINESE ED ETNOGRAFICO

Quest’anno nel percorso del Festival rientra anche il MUSEO D’ARTE CINESE ED ETNOGRAFICO, considerato tra i più importanti al mondo. Nelle sale le opere contemporanee di Aqua Aura, grazie alla mostra La stratégie du camouflage curata da Marta Santacatterina, instaurano un dialogo profondo con le memorie millenarie di civiltà lontane; emblematico in tal senso il video Millennial Tears, che si apre con gli immensi scenari dei ghiacciai artici, per poi restringere il campo visivo dall’infinitamente grande all’infinitamente piccolo, come in The Gift, che presenta in teche scintillanti racchiuse da nastri di tulle cellule impazzite, camuffate da un aspetto ammaliante. L’incessante metamorfosi della vita trova la sua manifestazione estetica anche nelle due serie inedite Sweet November e Carnal Still Life, in cui le elaborazioni digitali di immagini fotografiche fondono l’ambiente della natura e degli oggetti tipicamente urbani con ingrandimenti al microscopio di cellule, tessuti umani, virus e parassiti, al fine di restituire da un lato la complessità di un organismo, dall’altro quella dell’ambiente in cui l’uomo vive e la complessità della riflessione artistica contemporanea.

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APE PARMA MUSEO

La programmazione di PARMA 360 si completa con la mostra STORIE DAGLI ABISSI. Mari di Sicilia tra reale e virtuale, eccezionalmente esposta dal 14 aprile fino al 7 agosto presso APE PARMA MUSEO, il centro culturale ed espositivo ideato e realizzato da Fondazione Monteparma. Il progetto, a cura di Francesco Spaggiari, si snoda attraverso i temi della navigazione antica, degli scambi commerciali e delle battaglie navali, con particolare riferimento alla prima guerra punica, e crea un dialogo innovativo tra archeologia, arte e tecnologia per promuovere la valorizzazione e la conoscenza del patrimonio culturale subacqueo. L’allestimento propone per la prima volta un’inedita combinazione tra l’esposizione fisica di reperti archeologici provenienti dai fondali siculi, l’avventura del loro ritrovamento e le soluzioni tecnologiche in grado di offrire un’esperienza immersiva. Scopo principale dell’evento è, infatti, rendere “accessibile l’inaccessibile” con il ricorso alla realtà aumentata e virtuale.

 

IL PROGRAMMA DELL’INAUGURAZIONE DI SABATO 6 APRILE  

> ORE 11.00. Museo Cinese Parma con la mostra “La stratégie du camouflage” dell’artista Aqua Aura, a cura di Marta Santacatterina. 

> ORE 17.00. Ponte Nord riaprirà le sue porte ospitando diverse mostre e progetti:

     - le sculture volanti di Duilio Forte, parte del progetto ArkiZoic Project IV, a cura di Chiara Canali.

     -  il progetto site-specific “GEARS (Ingranaggi)” dell’artista barese Michele GIANGRANDE, a cura di Chiara Canali.

     - la mostra del MAUA, MAUA - Museo di Arte Urbana Aumentata, ideato da BEPART in collaborazione con la casa editrice Terre di Mezzo, la scuola di fotografia Bauer e altri parner.

     - l’artista belga Peter de Cupere presenta un progetto di arte olfattiva intitolato “Olfactory Portraits”, a cura di Chiara Canali e Camilla Mineo.

> ORE 18.00. Chiesa di San Quirino ospita la mostra “E pur si muove”, 8 artisti cinetici dalla Germania, a cura di Afra Canali e Siegfried Kreitner.

> ORE 18.00. Ponte Romano, Strada Mazzini, ospiterà l’installazione “La chiusa. Omaggio a Leonardo” di Maria Cristina Carlini.                                    

> ORE 19.00. Oratorio di San Tiburzio con la mostra “Danze Macabre, sposine ambiziose e angeli caduti” di Enrico Robusti, a cura di Camilla Mineo.

> ORE 19.30. Antica Farmacia San Filippo Neri con la mostra “Le carte di Windsor” dell’artista Giuseppe Ciracì, a cura di Chiara Canali, e nel cortile interno l’installazione “ Il Gioco è il Tempo” di Paolo Mezzadri a cura di Camilla Mineo

> Dalle ore 21:30 al Ponte Nord Parma360 Opening Party: Guido Catalano Live + Paolo Baldes djset

Il 6 aprile tutte le mostre rimarranno aperte fino alle 24.00

 

Le foto della presentazione del Festival a cura di Francesca Bocchia

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Con " Jambonetto e Balanzone" gli studenti dello Scappi di Bologna vincono ER School Of Food "Dall'Acqua alla Tavola , il cibo è irriguo"

1.2 milioni di contatti e 230 istituti coinvolti attraverso social web Facebook e Instagram. A Maggio la classe sarà premiata a Rimini alla Fiera Internazionale dell'ortofrutticoltura Macfrut 2019

Bologna - Il concorso ER School of Food, vero e proprio social tour dei giovani alla scoperta dei prodotti e sapori regionali, patrocinato da Regione Emilia-Romagna e Ufficio Scolastico Regionale, ha visto primeggiare, tra oltre 1.000 partecipanti per un totale di circa 40 classi di diversi istituti superiori, la classe bolognese 2 Ap del Bartolomeo Scappi.

Nella sezione "Dall'acqua alla tavola, il cibo è irriguo" - ideata da Anbi Emilia Romagna che prevedeva la realizzazione di un progetto in grado di mostrare in modo esemplare il rapporto indissolubile tra la risorsa idrica e la tipicità gastronomica che ne deriva - lo Scappi ha piazzato i suoi studenti sul gradino più alto del podio.

Grazie al lavoro approfondito svolto in classe sulle diverse tematiche che legano strettamente l'ambiente ed in particolare l'acqua alle produzioni di qualità tutelate dalle denominazioni di origine protetta, i filmaker in erba hanno confezionato il video "Jambonetto e Balanzone" ( link visibile su https://youtu.be/5X-BtCr0U3o) dove la selezione mirata degli ingredienti reperibili sul nostro territorio testimoniano direttamente che solo grazie al decisivo contributo dell'irrigazione il cibo può considerarsi a tutti gli effetti "irriguo".

ANBI Emilia Romagna, infatti , l'associazione che riunisce e rappresenta i Consorzi di Bonifica del comprensorio regionale promuove, all'indirizzo delle giovani generazioni, proprio questi traguardi formativi volti ad incrementare, anno dopo anno, la maggior consapevolezza del valore stesso della preziosa risorsa idrica fondamentale per la vita, l'alimentazione, l'economia, l'agricoltura sostenibile, gli habitat all'insegna di un cibo buono, sano, pulito e giusto. La 2Ap dello Scappi, in virtù di questo ottimo risultato, sarà premiata il prossimo 8 Maggio a Rimini a Macfrut 2019 nell'ambito della Fiera internazionale dell'ortofrutticoltura alla presenza delle istituzioni, amministratori locali e dei Consorzi di bonifica.

I numeri di questa edizione del concorso sono davvero sorprendenti: in poco meno di un anno dall'avvio del progetto sono state raggiunte ed interessate attraverso l'utilizzo dei social oltre 1.200.000 persone raggiunte, con contatti diretti a 230 istituti dell'Emilia Romagna con 7.500 interazioni, 54000 persone raggiunte su Facebook, 17.000 interazioni e 85.500 persone raggiunte su Instagram, 286.000 contatti su altri media e web.

Internationart: mostra internazionale di fotografia a Venezia, da sabato 6 aprile a sabato 13 aprile 2019 presso il Circolo Artistico di Venezia, che é sede prestigiosa di innumerevoli mostre ed installazioni ed ospita ogni anno il Padiglione Taiwan come evento collaterale della Biennale di Venezia. 

La mostra sarà allestita presso Palazzo delle Prigioni Castello, affacciato sul bacino di San Marco, al di là del Ponte della Paglia e unito a Palazzo Ducale dal celeberrimo Ponte dei Sospiri

Fra gli artisti che esporranno le loro opere più importanti in un contesto unico, pieno di fascino ed attrazione, nella splendida Venezia, segnaliamo la presenza della fotografa parmigiana Francesca Bocchia, con cui abbiamo il piacere di collaborare.

L'ingresso per tutto il periodo della mostra é libero e gratuito.

Di seguito i nomi di tutti i partecipanti: 

CAMILLA BIELLA 

MAURIZIO LIGABUE

FIAMMETTA MAMOLI

GIOVANNA DE FRANCHI

THOLOZAN ISABELLA

BARBARA ARMANI

GIUSEPPE GALLI

ORIETTA BAY

DARIO CEOLDO

MONICA MAZZOLINI

ELENA NICOLETTI

FRANCESCA BOCCHIA

NICOLETTA PRANDI

ROSSANA ZOPPI

DANIELA DE LUCIA

DANIELA DALL'AGLIO

ROBERTO MONTANARI

GIGI MONTALI

FAUSTO BROZZI

CAMELIA OTERO

LOREDANA GIANNUZZI

MIRTA DIMINIC

STEFANO SELMI

MIRELLA VERILE

MASSIMO TURLINELLI

GIULIANO BANDIERI

ANTONIO BARBUTO

PAOLA NICOSIA

BRUNA VIETRI  - PH

GRAZIA NOVELLI - MODEL

PATRIZIA FALCONETTI - make up

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“Remember my name, fame! I'm gonna live forever, I'm gonna learn how to fly, high!”. Sono in pochi ad aver dimenticato il ritornello di una delle canzoni più note di un musical che è tornato prepotentemente alla ribalta a Milano. “Fame-Saranno Famosi” sarà al Teatro San Babila, nella metropoli lombarda, fino al 14 aprile, portando in scena il calore dei suoi protagonisti, la passione della sua storia, l’adrenalina dei suoi ritmi.

Un appuntamento imperdibile perché firmato da uno dei registi più cool del panorama italiano, Federico Bellone che ha a disposizione ciò che di più “famoso” (e non poteva essere altrimenti visto il titolo) c’è nel mondo del musical tricolore. Alle loro spalle, la Wizard Productions, l’unica casa di produzione non inglese ad aver mai esportato in tutto il mondo la versione italiana di un musical americano, l’acclamato “Dirty Dancing”. È lei che ha deciso di produrre questo nuovo allestimento con la collaborazione organizzativa della Compagnia della Rancia.

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PROTAGONISTI – Alcuni nomi capaci di invogliarvi ad assistere allo spettacolo? Luca Giacomelli Ferrarini, Mercuzio in “Romeo e Giulietta”, Giulia Fabbri, protagonista in Mary Poppins, Simona Di Stefano, Maddalena in “Jesus Christ Superstar”, Francesca Taverni, Mrs. Goodman in “Next To Normal”, Simona Samarelli, Ulla in “The Producers”, Marta Melchiorre, Lise in “An American in Paris”, Roberto Tarsi, David in “Newsies”, Beatrice Baldaccini, Ariel in “Footloose”, Rodolfo Ciulla, Neil in “Dirty Dancing”, Monica Ruggeri, Linda Manero ne “La febbre del sabato sera” e Davide Sammartano, Bert in “Mary Poppins”. E poi una curiosità: nel cast c’è anche il direttore artistico del Teatro San Babila, Marco Vaccari. È lui a vestire i panni di Mr. Myers.

LA TRAMA – Un gruppo di ragazzi, ognuno con la propria storia e un sogno in comune, entra nella rinomata ed esclusiva High School of Performing Arts di New York. Il racconto della loro vita che si intreccia a quella dei professori sarà la base di un percorso che, negli anni, ha regalato un film cult, una serie tv indimenticabile e un musical di successo internazionale. Quella di “Fame”è una storia che continua a conquistare ed emozionare nuove generazioni di pubblico e a ispirare i giovani talenti del nuovo millennio. Conclude Federico Bellone: “Nel 1998 ebbi la fortuna di assistere al musical a teatro, con un allestimento e un cast di primissima qualità. Fu uno shock e subito nacque un gran desiderio di metterlo in scena. Nel 2006 ho avuto questa possibilità e ora, a distanza di qualche anno ma con tante esperienze in più maturate anche all’estero, posso ritornare ad affrontare questo spettacolo con occhi un po’ diversi. Alla base, comunque, rimane in me una nostalgia di fondo per le atmosfere anni ’80. Ricordate con noi le vite di Leroy, Coco e dei grandi personaggi di Fame. Identificatevi in esse e lasciatevi ispirare da una storia in cui volere è potere”.

Pietro Razzini

Il focus di questa seconda parte dell'evento con 250 partecipanti, professionisti, esperti del settore e studenti che hanno preso parte alle due giornate dedicate al design ceramico

Si è conclusa con successo l'edizione primaverile del progetto pilota "Terra Ceramica" e tenutasi lo scorso 15 e 16 marzo nei Comuni del Distretto ceramico, evento che fa parte del progetto più ampio Ceramicland, strategia iniziata nel 2014, con l'intento di rappresentare il un Distretto Ceramico (Casalgrande, Castellarano, Fiorano, Formigine, Maranello, Sassuolo) dinamico ed innovativo che fa del design il proprio tratto distintivo.

Questo secondo evento è stato organizzato dal Comune di Sassuolo in collaborazione con Confindustria Ceramica. Duecentocinquanta i partecipanti, tra architetti, studenti del Dipartimento di Architettura dell'Università di Bologna e degli Istituti Secondari Superiori, suddivisi tra i seminari e workshop, veri e propri laboratori di idee in collaborazione con importanti studi di architettura e designers, nelle sedi di alcune importanti realtà del comparto ceramico: Marazzi Group, Marca Corona, Target Group, Stylgraph e Stars&Cows. Di particolare interesse le conferenze sul Design Urbano "Esercizi d'autore" durante le quali due importanti studi di architettura, Alessandro Scandurra presso Marazzi e Studio Park presso Marca Corona hanno presentato idee di design urbano e di come possa essere impiegata la ceramica e il grés oggi, grazie alle nuove prestazioni tecniche. A Marca Corona è stato affidato il progetto di redesign di una pensilina e di barriere urbane da realizzare in collaborazione con Park Associati, studio di progettazione architettonica milanese, celebre per la realizzazione degli Headquarters di grandi aziende multinazionali come Nestlé ed Engie e per i suoi interventi di Hard Retrofitting. Presso Marazzi, invece, l'architetto milanese Alessandro Scandurra ha presentato le sue idee innovative di design urbano applicate a diverse zone della città di Sassuolo. Lo studio di Scandurra realizza progetti in tutto il mondo, sviluppati sui temi dalla pianificazione territoriale, progettazione urbana e architettonica, architettura degli interni.

Questa seconda parte di Terra Ceramica (la prima si è svolta in ottobre 2018) è stata anche l'occasione di sperimentare una prima idea di turismo industriale denominato "Ceramicland Tour" destinato ad architetti, professionisti e studenti, con visite a Villa Vigarani Guastalla, guidate dall'Architetto Vincenzo Vandelli e al Castello di Spezzano, Sezione Manodopera, a cura di Francesco Genitoni e Stefania Spaggiari. Oltre che al complesso monumentale di Palazzo Ducale, il Museo Bertozzi e Casoni, Piazza Piccola e l'antica drogheria Roteglia a Sassuolo.


Nelle due giornate si è parlato anche di innovazione e tecnologia, citando aziende all'avanguardia con forte dedizione alla ricerca e allo sviluppo di nuove forme della ceramica in architettura, nell'interior design, nel design industriale. Fulvio Irace, professore ordinario di "Storia dell'Architettura" presso la Facoltà del Design del Politecnico di Milano, membro del Comitato scientifico della Triennale di Milano e curatore del settore Architettura e Territorio, ha affermato come "il comparto dedicato alla produzione di lastre e piastrelle in ceramica e grés ha saputo ritagliarsi un ruolo da protagonista nello scenario mondiale - ha spiegato il docente - grazie a tecnologie produttive sempre più all'avanguardia e nuovi modi di concepire il materiale. Oggi non si parla più solo di piastrelle, ma di vere e proprie superfici ceramiche che trovano applicazione in ambiti poco esplorati come l'arredamento, il design industriale e, in futuro, anche il design urbano. La peculiarità di questi nuovi materiali sta nel coniugare perfettamente il valore estetico, prestazionale e funzionale".


L'evento è stato reso possibile grazie al contributo di importanti soggetti istituzionali ed economici: BPER, Camera di Commercio di Modena, Edi.Cer, Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, ceramica Marazzi, ceramica Marca Corona, Stylgraph, Target Group. Il sostegno all'evento si è concretizzato anche grazie alla collaborazione tra i Comuni di Casalgrande, Castellarano, Fiorano Modenese, Formigine e Maranello, il coworking d'impresa Stars & Cows, le associazioni di Categoria CNA, Lapam, Confcommercio, Confesercenti, ed il patrocinio della Regione Emilia Romagna.

 

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Turismo e cultura. Emilia-Romagna terra di cinema: ecco i primi tre itinerari a Bologna, Rimini, Reggio Emilia e Parma nel segno di Pasolini, Fellini e Guareschi. Gli assessori Corsini e Mezzetti presentano il nuovo progetto per promuovere "un territorio a naturale vocazione cinematografica"

In tutto saranno 11 gli itinerari pensati per i 'turisti del cinema'. Un progetto nato dal lavoro congiunto di Regione, Apt Servizi, Emilia-Romagna Film Commission, Fondazione Cineteca di Bologna e Ibc

Bologna - Per Pasolini Bologna ha "l'aria barbaricamente azzurra sul cotto", Rimini per Fellini è un "vuoto aperto sul mare" mentre tra Parma e Reggio, raccontava Guareschi, "succedono cose che non succedono in nessun'altra parte del mondo".

Il cinema, le sue storie e i suoi autori possono svelare un territorio e la sua ricchezza in un modo unico. Da questa consapevolezza e per volontà degli assessori regionali al Turismo, Andrea Corsini, e alla Cultura, Massimo Mezzetti, nascono i primi tre itinerari di cine-turismo per condurre i viaggiatori in luoghi evocativi di set cinematografici o che sono stati importanti per la vita o l'universo creativo di un autore e promuovere l'Emilia-Romagna in un modo nuovo, con gli occhi dei grandi personaggi che qui hanno avuto i natali.

Gli itinerari collegano registi, film e storie a città e paesaggi dell'Emilia-Romagna. Le prime tre proposte, presentate oggi in Regione, riguardano "Le Terre di Don Camillo e Peppone" nel "piccolo mondo" tra Reggio Emilia e Parma, la "Bologna di Pasolini" dove l'autore passò "sette anni, forse i più belli", e "La Rimini di Fellini" in cui "nulla si sa, tutto si immagina".

I percorsi fanno parte di un ampio progetto che ne comprende 11 in tutto, con tante tappe per vivere i luoghi che sono stati oggetto di cinema o hanno favorito la creazione artistica di registi o autori. Il team che vi ha lavorato coinvolge Apt Servizi, Emilia-Romagna Film Commission, Fondazione Cineteca di Bologna e Ibc con il coordinamento della cabina di regia "Turismo-Cultura" della Regione.

"Il cine-turismo è un settore di grande interesse e con enormi potenzialità per l'Emilia-Romagna in termini di marketing territoriale e di attrattività turistica e culturale- spiega l'assessore Corsini-. Per mettere a disposizione di viaggiatori e appassionati la vocazione di questa terra di cineasti abbiamo, da un lato, avviato la promozione di itinerari e pacchetti turistici che hanno nel cinema il proprio filo conduttore, proponendo ai turisti luoghi evocativi unici; dall'altro, abbiamo previsto progetti per incentivare a lungo termine l'attrazione di nuove produzioni cinematografiche. L'obiettivo è quello di proseguire definendo nei prossimi mesi anche altri due itinerari: 'Le terre di Novecento', sulle orme di Bernardo Bertolucci, e 'La Bologna del cinema', tra il cinema di Pupi Avati e il set dell'ispettore Coliandro".

"Nessun'altra regione in Italia può vantare una ricchezza di autori e una centralità nella storia del cinema come l'Emilia-Romagna- afferma l'assessore Mezzetti-. Per le origini che accomunano Michelangelo Antonioni, Federico Fellini, Pier Paolo Pasolini, Florestano Vancini, Vittorio Cottafavi, Valerio Zurlini, Bernardo e Giuseppe Bertolucci, Marco Bellocchio, Liliana Cavani, Pupi Avati, Gian Vittorio Baldi, Giorgio Diritti e tanti altri, per non parlare di scrittori e sceneggiatori come Cesare Zavattini e Tonino Guerra. Qui c'è un retroterra culturale, geografico e sociale unico che ne ha fatto una regione a naturale vocazione cinematografica".

Tutti gli itinerari del progetto
Gli itinerari saranno disponibili online in italiano e in inglese sul sito emiliaromagnaturismo.it. A ognuno di essi saranno presto uniti altrettanti pacchetti turistici che completeranno l'offerta con proposte culturali ed enogastronomiche più ampie.

Questi i titoli che saranno proposti:

La Bologna di Pier Paolo Pasolini
La Rimini di Federico Fellini
Le Terre di Don Camillo e Peppone
Le Terre di Novecento
La Bologna del Cinema
La Ferrara di Michelangelo Antonioni
Il Piacentino di Marco Bellocchio
La Ravenna del Deserto Rosso e del Grido
Le Terre del Fiume Po
Le Terre di Zavattini
Suggestioni dall'Appennino

Allegato 1: Bologna_Mappa.pdf
Allegato 2: Le-Terre-DonCamillo-Peppone_Mappa.pdf
Allegato 3: Rimini_Mappa.pdf

Aperta a Milano, MIA Photo Fair, la fiera internazionale dedicata alla fotografia d’arte in Italia. Il comitato scientifico ha selezionato 85 gallerie, per quasi un terzo provenienti dall’estero; a queste si aggiungono 50 espositori suddivisi tra progetti speciali, editoria e progetti a 4 mani portando il numero totale degli espositori a 135. Foto dell'inaugurazione a cura di Francesca Bocchia.

23 marzo 2019

Il rapporto che lega la fotografia a Milano è sempre più saldo! Si è aperta ieri, la IX edizione di MIA Photo Fair la fiera internazionale dedicata alla fotografia d’arte in Italia, ideata e diretta da Fabio Castelli e Lorenza Castelli. Ospitata nuovamente da The Mall, nel quartiere di Porta Nuova a Milano, dal 22 al 25 marzo 2019, MIA Photo Fair garantirà ad appassionati e collezionisti un accesso privilegiato al mondo della fotografia, con la possibilità di approfondire la conoscenza del medium che meglio di ogni altro riesce a interpretare la realtà contemporanea.  

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“In otto anni di storia - afferma Fabio Castelli -, abbiamo assistito alla crescita di MIA Photo Fair, non solo come contenitore espositivo, ma come piattaforma culturale, sempre attenta ad accogliere le ultime istanze che provenivano dall’universo fotografico. Parallelamente abbiamo percepito una sempre più ampia considerazione sia dei visitatori, sia degli appassionati di questa forma d’arte, sia degli addetti ai lavori e degli investitori, soprattutto internazionali. Il fatto che anche all’estero MIA Photo Fair venga riconosciuta come una fiera di riferimento per la sua qualità e la sua serietà è un valore aggiunto di non poco conto”. “Il successo della manifestazione - conclude Fabio Castelli - passa anche attraverso il dato dei numeri. In otto anni sono stati oltre 400 gli espositori di Mia Photo Fair; con i suoi 170.000 visitatori avremmo riempito due volte lo stadio di San Siro”. 

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MIA Photo Fair, col patrocinio del Comune di Milano, della Regione Lombardia, della Città Metropolitana di Milano e il contributo del Main Sponsor BNL Gruppo BNP Paribas e degli Sponsor Eberhard & Co. e Olympus, si presenta con una nuova immagine coordinata, firmata dal fotografo norvegese Rune Guneriussen (Kongsberg, 1977), il cui lavoro è stato esposto in numerose mostre personali e collettive negli USA, in Cina, in Francia, Germania, Inghilterra, Svizzera, Olanda e Norvegia, oltre che in fiere internazionali (Paris Photo, Art Basel). 

Guneriussen utilizza oggetti creati dall'uomo per comporre installazioni temporanee nell’ambiente naturale, rendendole protagoniste delle sue eteree immagini fotografiche. La scelta di Guneriussen è stata guidata, oltre che dalla qualità artistica, anche dall’interesse verso uno dei problemi fondamentali del nostro tempo e cioè l'importanza di mantenere in equilibrio il rapporto tra l'uomo e la natura. L’autore sarà presente alla tavola rotonda - domenica 24 marzo, ore 16.00 - organizzata nell’ambito della XXII Esposizione Internazionale della Triennale di Milano, dal titolo Broken Nature. Design Takes on Human Survival, in programma dal 1° marzo al 1° settembre alla Triennale di Milano, che studia lo stato dei legami che uniscono l’uomo all’ambiente naturale, alcuni dei quali sono stati compromessi – se non definitivamente spezzati – nel corso della storia recente. Oltre a Rune Guneriussen, partecipano all’incontro Lorenza Baroncelli, coordinatore artistico e curatore del settore architettura, rigenerazione urbana e città alla Triennale di Milano e Laura Maeran, curatrice alla Triennale di Milano. 

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Confermato il comitato scientifico, composto da Fabio Castelli, Gigliola Foschi, Roberto Mutti, Enrica Viganò che ha selezionato 85 gallerie, per quasi un terzo (27) provenienti dall’estero, ovvero da 12 paesi europei (Austria, Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Grecia, Montenegro, Olanda, Romania, Spagna, Svizzera, Ungheria) e da 4 nazioni extraeuropee (Cina, Giappone, Israele, USA); il resto (58) giunge dall’Italia. A queste si aggiungono poi 50 espositori suddivisi tra progetti speciali, editoria e progetti a 4 mani portando il numero totale degli espositori a 135. MIA Photo Fair può contare sul supporto di importanti sponsor.  

Per l’ottavo anno consecutivo, BNL Gruppo BNP Paribas è partner di MIA Photo Fair nel ruolo di Main Sponsor, promuovendo il Premio BNL Gruppo BNP Paribas assegnato da una giuria ad artisti che prendono parte alla fiera, esponendo con le proprie gallerie di riferimento. Le opere finaliste verranno pubblicate su @bnl_cultura, l'account Instagram di BN LGruppo BNP Paribas dedicato all’arte e alla fotografia. L’opera vincitrice entrerà a far parte del patrimonio artistico della Banca, che ad oggi conta oltre 5.000 lavori. Il 2019 vedrà la nascita del sodalizio con OLYMPUS che per l’occasione presenta la mostra Dialoghi visivi.  

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Fotografie della Collezione Castelli: 19 immagini in un percorso espositivo diviso in quattro sezioni, che delineano alcuni tra i molti ambiti di indagine della fotografia come il reportage, la natura morta, l’architettura, la moda e la sperimentazione fotografica. Grazie al supporto di Eberhard & Co., anche MIA Photo Fair ricorderà Leonardo da Vincinel 500esimo anniversario. Sono infatti esposti alcuni fogli riprodotti dal Codice Atlantico, conservato in originale alla Biblioteca Ambrosiana di Milano. Tale selezione, curata da Edoardo Zanon del “Centro Studi Leonardo3” di Milano, illustra gli appunti e gli studi sulla prospettiva e sull’ottica del Maestro. 

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Partendo da questi dati sperimentali é allestita, da Beppe Bolchi, una “Camera Obscura”, il cosiddetto “occhio artificiale”, dove il visitatore può diventare vero e proprio protagonista dell’esperienza stenopeica. 

Nuova è anche la collaborazione con LA CUCINA ITALIANA, il mensile di cucina e lifestyle di Condé Nast, che nel 2019 compie 90 anni. Nell'area ristorante di MIA Photo Fair si tiene una mostra con le più belle immagini della rivista che conta tra i fondatori il futurista Filippo Tommaso Marinetti. 

 

LE NOVITÀ DI MIA PHOTO FAIR 2019  

MIA Photo Fair ha sempre cercato di essere una piattaforma su cui discutere di fotografia nei suoi molteplici aspetti. Ecco perché l’edizione 2019 si arricchisce di una nuova sezione dal titolo Beyond Photography, con l’intento di sottolineare cosa vuol dire oggi ‘fotografia’ soprattutto in rapporto al mondo dell’arte contemporanea. All’interno di Beyond Photography si trova un gruppo di gallerie che sono solite esporre in fiere italiane e internazionali non specificatamente dedicate alla fotografia o che rappresentano artisti la cui ricerca contempla altri mezzi oltre alla fotografia; tra queste, A100 gallery conLuca Coclite, Federica De Carlo e Matteo Nasini, CE Contemporary con Rania Matar, la Galleria Clivio con Julien Blaine, Sylvano Bussotti, Giuseppe Chiari, Lamberto Pignotti e Sarenco, Maria Livia Brunelli MLB Gallery con Anna Di Prospero e Jacopo Valentini, la Galleria Massimo Minini con Roger Ballen, Vanessa Beecroft, Elisabetta Catalano, Bertrand Lavier, Matthieu Mercier e Ariel Schlesignere Progetto Arte elm con Ivan Falardi e Giò Pomodoro.  

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Tra le novità più suggestive di MIA Photo Fair 2019 vi è la collaborazione con Photo Independent, la fiera di fotografia di Los Angeles - che quest’anno ha avuto un appuntamento europeo al Carrousel du Louvre a Parigi - che sonda le nuove generazioni di fotografi indipendenti. Lo spazio di Photo Independent propone una selezione dei più interessanti autori, scelti tra i molti che hanno esposto nella rassegna californiana. La Corea del Sud è il paese ospite di MIA Photo Fair 2019.  

Per l’occasione, il Consolato Generale della Repubblica di Corea promuove il Focus Korea, ideato in collaborazione con la Korea Foundation, organizzazione associata al Ministero degli Affari Esteri sudcoreano, curato da Christine Enrile, fondatrice e direttrice artistica della C|E Contemporary, che presenterà una serie di lavori di alcuni dei più importanti artisti coreani della nuova generazione.  

L’intento è quello di promuovere il talento dei giovani fotografi e condividere con il pubblico l’attuale realtà dell’arte contemporanea coreana. L’architettura e il design sono due argomenti che MIA Photo Fair indaga con attenzione, attraverso una serie di appuntamenti di varia natura. 

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Particolarmente interessante é il percorso che Fabio Novembre, uno degli architetti e designer italiani più conosciuti e apprezzati a livello internazionale, nonché grande appassionato e collezionista di fotografia, compone selezionando alcune delle opere esposte a MIA Photo Fair. Nasce la prima edizione del premio MIA Photo Fair Fotografia d’Architettura, in partnership con lo Studio G*AA di Attilio Giaquinto e ArtPhotò di Tiziana Bonomo, che si rivolge a quegli artisti che espongono le loro opere all'interno della sezione Gallerie. Il Premio punta a dare risalto al dialogo costante tra fotografia e architettura, per la capacità della fotografia di documentare e interpretare i cambiamenti della realtà.

Per il terzo anno consecutivo IQOS é presente a MIA Photo Fair con la propria lounge, che ospita il progetto fotografico Everyday Uniqueness, ideato e realizzato appositamente per IQOS da Paolo Pellegrin, fotoreporter italiano di fama internazionale e vincitore di numerosi premi e riconoscimenti, tra cui dieci edizioni del World Press Photo Award. Everyday Uniqueness, attraverso la magia della fotografia, racconta visivamente il concetto di unicità.  

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                                                       Settimo Benedusi e Paolo Pellegrin 

Il pubblico potrà essere protagonista del nuovo progetto performativo di Settimio Benedusi per HP. All’interno di MIA Photo Fair si tiene, infatti, una edizione speciale di RICORDI?, il format creato da Benedusi per riportare in auge il privilegio del ritratto fotografico stampato. Tale progetto nasce dalla presa di coscienza che, con l’avvento delle nuove tecnologie, le immagini hanno iniziato a rivelare la loro precarietà, dimenticate sulle memorie degli smartphone o dei tablet o conservate su sopporti digitali, col rischio non troppo remoto di perdere una buona parte dei ricordi di una vita. Con questa iniziativa Benedusi desidera recuperare la fotografia stampata su carta, nel suo essere oggetto fisico e tattile, che può essere esposto e interagire con le persone che la guardano e con l’ambiente che le accoglie. L’obiettivo dell’esperienza è quindi sottolineare l’importanza della fotografia stampata e farsi pionieri del ritorno del ritratto fotografico d’autore. Gli scatti verranno realizzati durante i giorni di MIA Photo Fair su un set all’interno dello stand “Benedusi per HP”, saranno subito stampati in formato A2 con una stampante HP top di gamma per le stampe fotografiche professionali e infine incorniciati in diretta. 

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La fiera ospita inoltre, per il terzo anno anche il Premio RaM Sarteano, nato dalla collaborazione tra MIA Photo Fair e il Comune di Sarteano (SI), che inviterà alcuni artisti a esporre in una mostra collettiva nei mesi di luglio - settembre 2019, all’interno della Rocca Manenti a Sarteano. 

Il comitato di selezione del Premio sarà formato da Fabio Castelli, Francesco Landi, sindaco del Comune di Sarteano. 

CODICE MIA 

Torna CODICE MIA - VI edizione, l'evento di riferimento per gli artisti mid-careerc he intendono confrontarsi direttamente con esperti del collezionismo a livello internazionale. Gli incontri avranno la forma tipica di una lettura portfolio e solo un selezionato gruppo di 30 fotografi avrà la possibilità d'incontrarsi a tu per tu con personaggi di spicco nel mondo della fotografia, tra cui collezionisti e curatori di collezioni corporate.  

CODICE MIA si completa anche quest’anno con il prestigioso Charles Jing Grant per il miglior portfolio, che si va ad aggiungere al consolidato Premio CODICE MIA. Al primo classificato verrà quindi riconosciuto un premio di 7.000 Euro, in aggiunta alla concessione gratuita di uno stand nell’edizione 2020 di MIA Photo Fair a Milano. Al secondo, sarà assegnato un premio di 3.000 Euro. Proposta MIA Uno degli appuntamenti più attesi di MIA Photo Fair, fin dalla sua prima edizione, è Proposta MIA, la sezione dedicata a fotografi indipendenti selezionati dal comitato scientifico, che si presentano al mondo delle gallerie e al pubblico e che, nel tempo, si è rilevata essere una vera risorsa per gli autori, consentendo a molti di loro di entrare a fare parte della scuderia di prestigiose gallerie. 

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PROGRAMMA CULTURALE 

All’interno del ricco programma culturale di MIA Photo Fair, un posto di riguardo lo ha il format Arte e Scienza, volto a indagare i rapporti tra la fotografia d'arte e le diverse branche della scienza. Già molto apprezzato nella scorsa edizione, quest’anno il dialogo si concentra sul tema delle neuroscienze e viene sviluppato in collaborazione con l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, nuovo partner scientifico del format. 

 

EDITORIA 

L’area dedicata all’Editoria presenta espositori selezionati per il secondo anno dalla curatrice anglo/francese Magali Avezou, tra cui case editrici internazionali, editori indipendenti e librerie specializzate. MIA Photo Fair rinnova la collaborazione con Musement, operatore multipiattaforma per la ricerca e prenotazione di tour e attrazioni in tutto il mondo. Il provider è infatti official booking partner della fiera. 

Che si tratti di estimatori, appassionati o professionisti del settore, tutti potranno unirsi ai programmi culturali, agli eventi e alle conferenze dedicate al mondo dell’arte e della fotografia attraverso il sito www.musement.com  o tramite il sito www.miafair.it

Milano, febbraio 2019 MIA Photo Fair 2019 The Mall – Milano Porta Nuova P.zza Lina Bo Bardi 22 – 25 marzo 2019 

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Modena, 20 marzo 2019 - Poste Italiane, in occasione dell'inaugurazione della mostra "Sintesi", su richiesta della Fondazione Modena Arti Visive, ha approntato un servizio temporaneo con speciale annullo postale che si potrà ottenere venerdì 22 marzo dalle 14.30 alle 19.45 nello spazio allestito in Corso Canalgrande n. 103 a Modena.

Nei giorni successivi alla manifestazione, i marcofili e coloro che volessero richiedere l'annullo possono inoltrare le commissioni filateliche a Poste Italiane / U.P. Modena Centro / Sportello Filatelico Via Modonella, 8 – 41121 Modena (tel. 059 2053939).

Poste Italiane attiva Servizi Filatelici Temporanei dotati di bolli speciali che riproducono con scritte e immagini il tema di manifestazioni legate ad eventi di notevole interesse culturale, economico e sociale: convegni, congressi, raduni, fiere, mostre, celebrazioni di eventi storici, manifestazioni filateliche, sportive, culturali, umanitarie, anniversari di personalità non viventi, inaugurazioni di opere pubbliche di particolare rilevanza locale o nazionale.

Il servizio è rivolto a chi intenda pubblicizzare e storicizzare il proprio evento con la realizzazione del bollo speciale (Enti Pubblici o privati, Associazioni, Società, Partiti Politici, Organizzazioni sindacali, comitati promotori o organizzatori di manifestazioni).

 

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Tornano le Giornate Fai di Primavera: sabato 23 e domenica 24 marzo in Emilia-Romagna aperti al pubblico 51 siti in 25 località, con oltre 2mila studenti dei licei guide 'apprendisti ciceroni' per far conoscere le bellezze del territorio. Appuntamento dedicato alla scoperta e alla valorizzazione del patrimonio storico, artistico e paesaggistico. 

Bologna -

Tornano le Giornate Fai di Primavera. Sabato 23 e domenica 24 marzo sarà un week-end dedicato all’immenso patrimonio artistico e naturalistico del nostro Paese, in cui vengono aperti al pubblico in tutta Italia palazzi, musei, residenze, parchi e siti solitamente chiusi ai visitatori. Luoghi sconosciuti e spazi spesso “segreti”.

In Emilia-Romagna i beni fruibili sono 51 in 25 località, con più di 2mila studenti dei licei che faranno da guida - gli “apprendisti ciceroni” - in un incontro e uno scambio fra generazioni. Volontari del progetto “Fai ponte tra culture”, proporranno visite speciali in lingua.

Tra i luoghi aperti in Emilia-Romagna (nell’allegato qui sotto sono indicati indirizzi, orari di apertura e modalità di accesso) si segnalano in particolare: il Palazzo Ducale a Modena; Villa Aldrovandi Mazzacorati e il teatro settecentesco a Bologna; Palazzo Romagnoli a Cesena; il Santuario della Beata Vergine della Suasia a Civitella di Romagna, in provincia di Forlì-Cesena; la Rocca Pallavicino-Casali a Monticelli d’Ongina (Pc); il Castello della Maggia di Gariga a Podenzano, sempre nel piacentino; Palazzo San Giacomo a Russi di Ravenna; la Chiesa dei SS. Girolamo e Vitale a Reggio Emilia; la Torre Campanaria a Pieve di Cento. 

 

FAI, PONTE FRA CULTURE

In particolare, quest’anno è stata data particolare rilevanza a un progetto che è divenuto nel tempo organico alla Fondazione. Si tratta di “Fai ponte tra culture”, che intende mettere in massimo rilievo l’importanza che l’accoglienza e la diffusione delle culture di diversa provenienza hanno portato al nostro patrimonio culturale. Il patrimonio viene valorizzato non solo dal punto di vista storico artistico ma anche antropologico, riscoprendo i legami, antichi o recenti, tra l’Italia e il resto del mondo, le reciproche influenze e connessioni.

Secondo Andrea Carandini, presidente Fai, “la nostra patria appare come un amalgama di metalli preziosi, di origine ora indigena, ora forestiera e ora perfino esotica, prodottosi nell’espressione geografica che viene considerata ancora oggi il più significativo e bel crogiolo del Pianeta. Nello spirito di questa lega specialissima di cui è composta la Nazione, il Fai presta al paese la sua opera sussidiaria in armonia con l’articolo 118 della Costituzione, essendo convinto che una pubblica opinione informata e attiva sia essenziale al Paese al fianco delle sue rispettate istituzioni. Proprio a partire dalla concretezza dei suoi beni, il Fai ha appreso che il carattere della patria sta nelle contaminazioni e nelle influenze che si sono rivelate non infezioni e malattie, ma opportunità molteplici da comporre come i colori: separati sulla tavolozza, e miracolosamente integrati nella pittura”.

Per questo in tutta Italia sono stati riscontrate connessioni e contaminazioni che saranno messe in evidenza dalle stesse comunità straniere che vengono coinvolte nel progetto. In Emilia-Romagna sono state individuate influenze culturali straniere a Reggio Emilia nella Chiesa del Cristo e a Ravenna nella Chiesa dello Spirito Santo di rito ortodosso dove saranno cittadini rumeni, ucraini e moldavi ad accogliere il pubblico.

Il progetto “Fai ponte tra culture” si realizza anche nelle numerose visite dei beni aperti nelle Giornate Fai di Primavera a cura dei mediatori culturali che, dopo un corso di approfondimento sulla storia e cultura delle città in cui risiedono, contribuiscono alla diffusione all’interno delle loro comunità d’origine della conoscenza della stessa iniziativa Fai.

 

I NUMERI FAI IN EMILIA-ROMAGNA

Il Fai in Emilia-Romagna è rappresentato dalla presidenza regionale, dal referente regionale e da 10 delegazioni, 11 Gruppi Fai, più di 14.000 aderenti e 8 Gruppi Fai Giovani con oltre 1.400 ragazzi e ragazze coinvolti.

 

TUTTI I LUOGHI APERTI IN EMILIA ROMAGNA

BOLOGNA (BO)

Complesso di San Martino *

Via Guglielmo Oberdan, 25

* Bene fruibile a persone con disabilità fisica

Apertura: Sabato: 10:00 - 18:00 (ultimo ingresso 17:30) Domenica: 14:00 - 18:00 (ultimo ingresso 17:30)

Visite a cura di: Apprendisti Ciceroni Liceo "Galvani" e studenti dell'Università di Bologna

Villa Aldrovandi Mazzacorati e Teatro Settecentesco * Via Toscana, 19

Apertura: Sabato: 14:00 - 17:30 (ultimo ingresso 17:00) Domenica: 09:30 - 17:30 (ultimo ingresso 17:00)

Visite a cura di: Apprendisti Ciceroni Liceo "Fermi",Liceo "Malpighi", Istituto Tecnico "Salvemini", Istituto Tecnico "Majorana". Visite in lingua: russo e spagnolo (progetto FAI "Ponte tra culture")

Palazzo Fava Da San Domenico * Via del Cane, 9

Apertura: Sabato: 10:00 - 18:00 (ultimo ingresso 17:30) Domenica: 10:00 - 18:00 (ultimo ingresso 17:30)

Visite a cura di: Apprendisti Ciceroni Liceo "Da Vinci", Liceo "Sabin", Liceo "San Luigi", Liceo "Boldrini", guide Associazione Didasco Visite in lingua: albanese e giapponese (progetto FAI "Ponte tra culture")

Palazzo Marescotti Brazzetti * Via Barberia, 4

Apertura: Sabato: 10:00 - 18:00 (ultimo ingresso 17:30) Domenica: 10:00 - 18:00 (ultimo ingresso 17:30)

Visite a cura di: Volontari FAI Giovani Bologna
Verificare orari di apertura informazioni ed eventuali iniziative speciali sul sito www.giornatefai.it

CASTEL SAN PIETRO TERME (BO)

Tra santuari, carillon e fortificazioni: le unicità di Castel San Pietro Terme

Cassero di Castel San Pietro: Da Baluardo Difensivo A Teatro * Via Giacomo Matteotti, 2

Apertura: Sabato: 10:00 - 13:00 / 15:00 - 18:00 (ultimo ingresso 17:30) Domenica: 10:00 - 13:00 / 15:00 - 18:00 (ultimo ingresso 17:30)

Visite a cura di: Apprendisti Ciceroni di Castel San Pietro Terme

Iniziative Speciali: Cassero di Castel San Pietro, venerdì 22 marzo ore 20.30 ANTEPRIMA delle aperture con SPETTACOLO TEATRALE. EVENTO DI RACCOLTA FONDI. L'attore sinfonico MATTEO BELLI ci condurrà tra testi giullareschi italiani medioevali e moderni, novelle trecentesche, giochi linguistici e un omaggio all'antica tecnica del grammelot. PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA all'indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Santuario del Ss.Crocifisso: 55 Campane Per Un Carillon Unico * Piazza XX Settembre

Apertura: Sabato: 10:00 - 13:00 / 15:00 - 17:30
Domenica: 10:00 - 13:00 / 15:00 - 18:00 (ultimo ingresso 17:30)

Visite a cura di: Apprendisti Ciceroni di Castel San Pietro Terme

IMOLA (BO)

Palazzo Tozzoni * Via Garibaldi, 18

Apertura: Sabato: 10:00 - 18:00 (ultimo ingresso 17:30) Domenica: 10:00 - 18:00 (ultimo ingresso 17:30)

Visite a cura di: Apprendisti Ciceroni Liceo "Alessandro Da Imola"
Visite in lingua: Inglese
Iniziative Speciali: Domenica 24 marzo - ore 18:00 Concerto Rossini e dintorni Soprano: Valentina Domenicali Arpa: Irene De Bartolo

Complesso Sante Zennaro * Via Pirandello, 12

Apertura: Sabato: 14:00 - 18:00 (ultimo ingresso 17:30) Domenica: 10:00 - 18:00 (ultimo ingresso 17:30)

Visite a cura di: Apprendisti Ciceroni scuola media "Sante Zennaro" e volontari CIOFS

Archivio Carducci - Archivio Storico Scolastico Ic2 * Via Cavour, 26

Apertura: Sabato: 14:00 - 18:00 (ultimo ingresso 17:30) Domenica: 10:00 - 18:00 (ultimo ingresso 17:30)

Visite a cura di: Apprendisti Ciceroni scuola media "Innocenzo da Imola"

Rocca Sforzesca

Piazza Giovanni delle Bande Nere

Apertura: Sabato: 10:00 - 18:00 (ultimo ingresso 17:30) Domenica: 10:00 - 18:00 (ultimo ingresso 17:30)

Visite a cura di: Apprendisti Ciceroni Istituto "Francesco Alberghetti"

Visite in lingua: Inglese

* Bene fruibile a persone con disabilità fisica

Palazzo Vacchi Suzzi

Via Appia, 37

Apertura: Sabato: 10:00 - 18:00 (ultimo ingresso 17:30) Domenica: 10:00 - 18:00 (ultimo ingresso 17:30)

Visite a cura di: Apprendisti Ciceroni Liceo "Alessandro da Imola"

PIEVE DI CENTO (BO)

Collegiata S. Maria Maggiore * Piazza Andrea Costa

Apertura: Sabato: 10:00 - 12:30 / 14:00 (ultimo ingresso17:30) Domenica: 12:30 - 17:30 (ultimo ingresso 17:00)

Visite a cura di: Visite guidate a cura di: Volontari del Gruppo FAI di Pieve di Cento e Apprendisti Ciceroni Liceo Scientifico "Keynes" di Castel Maggiore (sabato mattina).
Visite in lingua: Sabato e domenica alle ore 16.30 , visite guidate in lingua albanese sulla storia della chiesa e delle sue opere d' arte.

Apertura Straordinaria della Torre Campanaria

Piazza Andrea Costa

Apertura: Domenica: 10:00 - 12:30 (ultimo ingresso 12:00)

Solo su prenotazione Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Accesso solo per i maggiorenni.
Visite a cura di: Congregazione dei Campanari di Pieve di Cento e Volontari, Volontari FAI

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                      Pieve di Cento BO, Collegiata di Santa Maria Maggiore  ∏ FAI - Fondo Ambiente Italiano

FERRARA (FE)

Palazzo Scola - Camerini, Sede della Questura di Ferrara *

Corso Ercole I d'Este, 26

Apertura: Sabato: 10:00 - 18:00 (ultimo ingresso 17:30) Domenica: 10:00 - 18:00 (ultimo ingresso 17:30)

Visite a cura di: Apprendisti Ciceroni Liceo Scientifico "A. Roiti" - classe 5G - Corso Scienze della Conservazione dei Beni Culturali Visite in lingua: Inglese

Chiesa di Santa Maria del Suffragio

Via San Romano, 64

Apertura: Sabato: 10:00 - 18:00 (ultimo ingresso 17:30) Domenica: 10:00 - 18:00 (ultimo ingresso 17:30)

Visite a cura di: Apprendisti Ciceroni Liceo Statale "G. Carducci"

* Bene fruibile a persone con disabilità fisica

CESENA (FC)

Palazzo del Ridotto *

Piazza Almerici, 12

Apertura: Sabato: 10:00 - 12:30 / 14:30 - 18:00 (ultimo ingresso 18:00) Domenica: 10:00 - 18:00 (ultimo ingresso 18:00)

Visite a cura di: Apprendisti Ciceroni Liceo "Ilaria Alpi" di Cesena Visite in lingua: Inglese

Iniziative Speciali: Su richiesta saranno organizzate visite guidate in lingua. Verificare eventuali informazioni aggiuntive sul sito www.giornatefai.it"

Antico Ospedale - Sede Itt Pascal

Piazzale Macrelli, 100

Apertura: Sabato: 14:30 - 18:00 (ultimo ingresso 18:00) Domenica: 10:00 - 12:00 / 14:30 - 18:00 (ultimo ingresso 18:00)

Visite a cura di: Apprendisti Ciceroni Istituto Superiore "Pascal Comandini"

Palazzo Romagnoli

Contrada Uberti, 48

Apertura: Sabato: 10:00 - 12:00 / 15:00 - 17:00 Note: dalle ore 11:00 alle ore 12:00 le visite saranno limitate al piano nobile e sarà impossibile accedere al piano primo
Domenica: 10:00 - 17:00 Note: dalle ore 12:00 alle ore 15:00 le visite saranno limitate al piano nobile e sarà impossibile accedere al piano primo

Verificare orari di apertura sul sito www.giornatefai.it 
Visite a cura di: Apprendisti Ciceroni del Liceo Vincenzo Monti di Cesena

CIVITELLA DI ROMAGNA (FC)

Santuario Beata Vergine della Suasia

Viale Martiri Partigiani

Apertura: Sabato: 10:00 - 12:30 / 14:30 - 16:30
Domenica: 10:00 - 12:30 / 14:30 - 17:00 (ultimo ingresso 16:30)

Visite a cura di: Apprendisti Ciceroni Scuola Secondaria di 1 grado Istituto Comprensivo di Civitella di Romagna

Iniziative Speciali: Sabato 23 Marzo, ore 17.30 Concerto per organo a cura della Prof. Annamaria Cortini

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                           Civitella di Romagna FC, Santuario Beata Vergine della Suasia  ∏ FAI - Fondo Ambiente Italiano

Chiesa del Castello di Cusercoli

Via S. Biagio, 37

Apertura: Sabato: 10:00 - 12:30 / 14:30 - 17:00 (ultimo ingresso 16:30) Domenica: 10:00 - 12:30 / 14:30 - 17:00 (ultimo ingresso 16:30)

Visite a cura di: Apprendisti Ciceroni Scuola Secondaria di 1 grado Istituto Comprensivo di Cusercoli

Iniziative Speciali: venerdì 22 Marzo 2019 ore 20:30 per i soli aderenti FAI concerto d'archi del gruppo "ENSEMBLE ORPHEUS". A seguire visita guidata a cura di delegati FAI ed al termine buffet.

FORLI' (FC)

Parco della Resistenza *

Piazzale della Vittoria, 18

* Bene fruibile a persone con disabilità fisica

Apertura: Sabato: 10:00 - 12:00 / 14:30 - 17:00 Domenica: 10:00 - 12:00 / 14:30 - 17:00

Visite a cura di: Apprendisti Ciceroni Istituto Tecnico "Matteucci" di Forlì classe 3 A Tur

Palazzo del Merenda (Ex Pinacoteca Civica)

Corso della Repubblica, 72

Apertura: Sabato: 10:00 - 12:30 / 14:30 - 17:00 (ultimo ingresso 16:30) Domenica: 10:00 - 12:30 / 14:30 - 17:00 (ultimo ingresso 16:30)

Visite a cura di:Alunni Ciceroni classe 3 B Liceo classico "G.B. Morgagni".

Chiesa di San Giacomo In San Domenico * Piazza G.da Montefeltro

Apertura: Sabato: 10:00 - 12:30 / 14:30 - 17:00 (ultimo ingresso 16:30) Domenica: 10:00 - 12:30 / 14:30 - 17:00 (ultimo ingresso 16:30)

Visite a cura di: Apprendisti Ciceroni Liceo Classico "G.B. Morgagni" classe 4 A SANTA SOFIA (FC)

Parco delle Sculture All'Aperto di Santa Sofia * Piazza Matteotti, 4

Apertura: Sabato: 10:00 - 12:30 / 14:30 - 17:00 (ultimo ingresso 16:30) Domenica: 10:00 - 12:30 / 14:30 - 17:00 (ultimo ingresso 16:30)

Visite a cura di: Apprendisti Ciceroni Scuola Secondaria di 1 grado Istituto Comprensivo "Santa Sofia"

Iniziative Speciali: Domenica 24 Marzo, ore 10-12.30 e 15-18 Visita guidata alla mostra "Moreni ospita Afro" allestita presso galleria d'arte contemporanea "Vero Stoppioni".

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                                     Santa Sofia FC, Parco delle Sculture all'aperto ∏ FAI - Fondo Ambiente Italiano

SAVIGNANO SUL RUBICONE (FC)

Museo del Compito *

Via S. Giovanni, 7

Apertura: Sabato: 10:00 - 18:00 (ultimo ingresso 18:00) Note: Nella giornata di sabato la visita al museo sarà arricchita dalla visita guidata alla pieve di San Giovanni e alle fornaci
Domenica: 10:00 - 18:00 (ultimo ingresso 18:00) Note: Nella giornata di domenica, a partire dalle 11:15, la visita al museo sarà arricchita dalla visita guidata alla pieve di San Giovanni

Le fornaci saranno visitabili solo ed esclusivamente nella giornata di sabato.
Visite a cura di: Apprendisti Ciceroni Liceo "Marie Curie" di Savignano sul Rubicone

Iniziative Speciali: Venerdì 22 marzo, alle ore 17:30 inaugurazione ufficiale delle Giornate FAI. Dopo i saluti istituzionali i ciceroni più meritevoli accompagneranno quanti interverranno in una visita guidata speciale. Seguirà piccolo buffet.
Sito riqualificato e valorizzato grazie a fondi europei - Fondo europeo di sviluppo regionale.

* Bene fruibile a persone con disabilità fisica

FINALE EMILIA (MO)

Dall'Architettura Eclettica di Villa Angela All'Architettura Industriale Dell'Ex-Bellentani

Via per Modena Ovest, 44 - Massa Finalese (MO)

Apertura: Sabato: 10:00 - 18:00 (ultimo ingresso 18:00) Domenica: 10:00 - 18:00 (ultimo ingresso 18:00)

Visite a cura di: Apprendisti Ciceroni Liceo Scientifico Statale "M. Morandi" di Finale Emilia

Casino del Vescovo - La Ghina

Via per Modena Ovest, 38 - Massa Finalese

Apertura: Sabato: 10:00 - 18:00 (ultimo ingresso 18:00) Domenica: 10:00 - 18:00 (ultimo ingresso 18:00)

Visite a cura di: Apprendisti Ciceroni Liceo Scientifico Statale "M.Morandi" di Finale Emilia

MODENA (MO)

Palazzo Ducale - Sede Dell'Accademia Militare di Modena

Piazza Roma, 15

Apertura: Venerdi: 17:00 - 19:00
Sabato: 09:00 - 18:00 (ultimo ingresso 18:00)
Domenica: 09:00 - 18:00 (ultimo ingresso 18:00)
Non è possibile accedere con zaini, borse, caschi o ombrelli. Non sono disponibili né armadietti né guardaroba

Iniziative Speciali: Venerdì pomeriggio dalle 17 alle 19 apertura straordinaria con visite guidate per i soli iscritti FAI. Per info e prenotazioni www.eventibrite.it 

Agevolazione per gli Iscritti FAI: sconto del 15% sul biglietto per accesso alla Galleria Estense di Modena

Per accedere a Palazzo Ducale è necessario presentarsi al banchetto muniti di documento d'identità in corso di validità. IMPORTANTE: non è possibile accedere con zaini, borse, caschi o ombrelli. Non sono disponibili né armadietti né guardaroba

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                          Modena, Palazzo Ducale - Foto Giancarlo Vaccaro FAI - Fondo Ambiente Italiano

PARMA (PR)

Palazzo Ducale del Giardino *

Viale Piacenza

Apertura: Sabato: 09:00 - 13:00 / 14:30 - 18:00 (ultimo ingresso 17:30) Domenica: 09:00 - 13:00 / 14:30 - 18:00 (ultimo ingresso 17:30)

Visite a cura di: Apprendisti Ciceroni Liceo Artistico Statale "Paolo Toschi", Liceo Classico Statale "Romagnosi", Istituto Comprensivo Statale "Parmigianino", Istituto Tecnico Economico "Macedonio Melloni", Istituto Statale di Istruzione Secondaria Superiore "Pietro Giordani"

Palazzo Rangoni - Sede Prefettura * Strada Repubblica

Apertura: Sabato: 09:00 - 13:00 / 14:30 - 18:00 (ultimo ingresso 17:30)

Visite a cura di: Apprendisti Ciceroni Liceo Artistico Statale "Paolo Toschi", Liceo Classico Statale "Romagnosi", Istituto Comprensivo Statale "Parmigianino", Istituto Tecnico Economico "Macedonio Melloni", Istituto Statale di Istruzione Secondaria Superiore "Pietro Giordani"

* Bene fruibile a persone con disabilità fisica

BOBBIO (PC)

I tesori di Bobbio

Archivi Storici Diocesani

Piazza Duomo, 5

Apertura: Sabato: 10:00 / 15:00 Note: Sono previste una visita alle ore 10 e una visita alle ore 15. Domenica: 10:00 / 15:00 Note: Sono previste una visita alle ore 10 e una visita alle ore 15.

Visite a cura di: dott. Pietro Scottini, direttore degli Archivi storici diocesani di Piacenza-Bobbio, dott. Paola Agostinelli, archivista, Apprendisti Ciceroni Istituto Superiore I.T.S. "Alessio Tramello".
Iniziative Speciali: Domenica 24 marzo, a diversi orari, l'ensemble Schola Sancti Columbani, diretta da Maddalena Scagnelli, eseguirà brani dagli Antifonari trecenteschi dello Scriptorium bobbiese.

Palazzo Tamburelli

Contrada dell’Ospedale, 12

Ingresso esclusivo per gli Iscritti FAI. possibilità di iscriversi al FAI in loco
Apertura: Venerdi 16:00
Apertura solo al venerdì alle ore 16.00 come anteprima su prenotazione riservata agli iscritti FAI. Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Visite a cura di: Volontari FAI
Iniziative Speciali: Al termine della visita rinfresco offerto dal Gruppo FAI Bobbio.

GOSSOLENGO (PC)

Ad quartum lapidem

Chiesa di San Savino A Quarto * Via A. Calciati, 5

Apertura: Sabato: 10:00 - 13:00 / 15:00 - 17:00 (ultimo ingresso 16:30) Domenica: 15:00 - 18:00 (ultimo ingresso 18:00)

Visite a cura di: Volontari FAI

Iniziative Speciali: Punto ristoro nei pressi della Chiesa di S. Savino a Quarto (via Calciati 5) con stand gastronomici a cura del Circolo ANSPI: apertura cucine dalle 12.00 alle 18.00

Villa Soprani Calciati A Quarto

Via A. Calciati, 3 - Frazione Quarto di Gossolengo

Apertura: Sabato: 10:00 - 13:00 / 15:00 - 18:00 (ultimo ingresso 18:00) Domenica: 10:00 - 13:00 / 15:00 - 18:00 (ultimo ingresso 18:00)

Visite a cura di: Volontari FAI

Iniziative Speciali: Punto ristoro nei pressi della Chiesa di S. Savino a Quarto (via Calciati 5) con stand gastronomici a cura del Circolo ANSPI: apertura cucine dalle 12.00 alle 18.00

MONTICELLI D'ONGINA (PC)

Monticelli tra arte e storia

Rocca Pallavicino-Casali

Piazza Casali

Apertura: Sabato: 10:00 - 13:00 / 14:30 - 15:30 (ultimo ingresso 15:30)

* Bene fruibile a persone con disabilità fisica

Domenica: 10:00 - 13:00 / 15:00 - 18:00 (ultimo ingresso 18:00)

Visite a cura di: Volontari FAI

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                                      Monticelli D'Ongina (PC), Rocca Pallavicino Casali ∏ FAI - Fondo Ambiente Italiano

Basilica di San Lorenzo * Piazza Massimo D'Azeglio

Apertura: Sabato: 10:00 - 12:00 / 14:30 - 18:00 Domenica: 14:30 - 16:30 (ultimo ingresso 16:30)

Visite a cura di: Volontari FAI

Chiesa di San Giorgio * Via Garimberti

Apertura: Sabato: 10:00 - 13:00 / 15:00 - 18:00 (ultimo ingresso 18:00) Domenica: 10:00 - 13:00 / 15:00 - 18:00

Visite a cura di: Volontari FAI

PODENZANO (PC)

Ad quartum lapidem

Castello della Maggia di Gariga

Strada Privata - Gariga di Podenzano

Apertura: Sabato: 10:00 - 13:00 / 15:00 - 18:00 (ultimo ingresso 18:00) Domenica: 10:00 - 13:00 / 15:00 - 18:00 (ultimo ingresso 18:00)

Visite a cura di: Volontari FAI

Iniziative Speciali: Punto ristoro nei pressi della Chiesa di S. Savino a Quarto (via Calciati 5) con stand gastronomici a cura del Circolo ANSPI: apertura cucine dalle 12.00 alle 18.00

CASTEL BOLOGNESE (RA)

Canale dei Mulini. Lugo, parco del Loto, ponte delle lavandaie, parco Golfera, Mulino Scodellino.

Mulino di Scodellino, Canale dei Mulini * Castel Bolognese, Via Canale, 7

Apertura: Sabato: 09:30 - 12:30 / 14:30 - 17:30 (ultimo ingresso 17:00) Domenica: 09:30 - 12:30 / 14:30 - 17:30 (ultimo ingresso 17:00)

Visite a cura di: Apprendisti Ciceroni del Liceo di Lugo e del Polo tecnico professionale di Lugo, Associazione Amici del mulino Scodellino, Amici del Senio, Volontari FAI
Iniziative Speciali: Per tutti i punti di visita lungo il Canale dei Mulini, contributo cumulativo suggerito euro 5
Gli iscritti FAI, come di regola, presentando la tessera, hanno la precedenza in caso di lunghi tempi di attesa.

* Bene fruibile a persone con disabilità fisica

CERVIA (RA)

Magazzino del Sale Darsena *

Via Oriani

Apertura: Sabato: 15:00 - 18:00 Domenica: 10:00 - 12:00 / 15:00 - 18:00

Visite a cura di: Apprendisti Ciceroni IPSEOA di Cervia FAENZA (RA)

Lo Studiolo di Dionigi Strocchi Dipinto Da Felice Giani

Corso Garibaldi, 19

Apertura: Sabato: 10:00 - 12:30 / 15:00 - 18:00 (ultimo ingresso 17:30)
previsto solo il pomeriggio.
Domenica: 10:00 - 12:30 / 15:00 - 18:00 (ultimo ingresso 17:30) Note: L'intervento musicato e danzato è previsto solo il pomeriggio.

Visite a cura di: Apprendisti Ciceroni Liceo "Torricelli - Ballardini", I.P. "Persolino - Strocchi", I.T.C. "Oriani"

Iniziative Speciali: Sabato 23 e Domenica 24 Marzo, pomeriggio Intervento musicato e danzato.

Sala del Settecento della Biblioteca Comunale Manfrediana

Via Manfredi, 14

Apertura: Sabato: 10:00 - 12:30 / 15:00 - 18:00 (ultimo ingresso 17:30) Domenica: 10:00 - 12:30 / 15:00 - 18:00 (ultimo ingresso 17:30)

Visite a cura di: Apprendisti Ciceroni Liceo "Torricelli - Ballardini", I.P. "Persolino - Strocchi", I.T.C. "Oriani"

Podenzano_PC_Castello_della_Maggia_di_Gariga__Solaxart.jpg

                              Podenzano PC, Castello della Maggia di Gariga ∏ Solaxart

LUGO (RA)

Canale dei Mulini. Lugo, parco del Loto, ponte delle lavandaie, parco Golfera, Mulino Scodellino.

Ponte delle Lavandaie - Canale dei Mulini * Canale dei Mulini attraversamento Via Villa

Apertura: Sabato: 09:30 - 12:30 / 14:30 - 17:30 (ultimo ingresso 17:00) Domenica: 09:30 - 12:30 / 14:30 - 17:30 (ultimo ingresso 17:00)

Visite a cura di: Apprendisti Ciceroni del Liceo di Lugo e del Polo tecnico Professionale di Lugo. Collaborazione ed accompagnamento dell'Associazione Nordic Walking Bassa Romagna. Collaborazione della Associazione Storia e Memoria della Bassa Romagna
Iniziative Speciali: Per tutti i punti di visita lungo il Canale dei Mulini, contributo cumulativo suggerito, euro 5

RAVENNA (RA)

Palazzo Guiccioli *

Via Conte di Cavour, 54
Ingresso esclusivo per gli Iscritti FAI. possibilità di iscriversi al FAI in loco
Apertura: Venerdi: 16:30 - 18:30 Note: Questo orario di apertura è esclusivo per i prenotati, non sarà possibile accedere senza prenotazione alla mail di delegazione (75 posti disponibili)Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Visite a cura di: Apprendisti Ciceroni

* Bene fruibile a persone con disabilità fisica

Chiesa Dello Spirito Santo * Vicolo degli Ariani

Apertura: Domenica: 14:30 - 17:00 (ultimo ingresso 16:30)

Visite a cura di: FAI "Ponte tra culture" Visite in lingua: moldavo, ucraino e romeno a cura dei mediatori artistico culturali FAI ponte tra culture

RUSSI (RA)

Palazzo San Giacomo

Via Carrarone

Apertura: Sabato: 14:00 - 18:00 Note: Orari soggetti a variazioni in base alla disponibilità di volontari e ciceroni Domenica: 10:00 - 13:00 / 14:00 - 18:00 (ultimo ingresso 16:30) Note: Orari soggetti a variazioni in base alla disponibilità di volontari e ciceroni, soprattutto in orario di pranzo

Visite a cura di: Pro Loco di Russi e Apprendisti Ciceroni

REGGIO EMILIA (RE) -> VEDI LINK

Scrigno Barocco e Ponte Tra Culture: La Chiesa del Cristo *

Piazzale Roversi, 4

Apertura: Sabato: 10:00 - 16:00 (ultimo ingresso 15:30) Domenica: 15:00 - 18:00 (ultimo ingresso 17:30)

Visite a cura: Apprendisti Ciceroni Liceo Scientifico "A. Moro", Liceo Classico-Scientifico "Ariosto-Spallanzani", Liceo Artistico "G. Chierici", Comunità ortodossa moldavo-rumena Visite in lingua: Inglese, rumeno

Un Percorso Mistico: La Chiesa dei Santi Girolamo e Vitale * Via San Girolamo, 24

Apertura: Sabato: 10:00 - 18:00 (ultimo ingresso 17:30) Domenica: 10:00 - 18:00 (ultimo ingresso 17:30)

Visite a cura di: Apprendisti Ciceroni Liceo Scientifico "A. Moro", Liceo Classico-Scientifico "Ariosto-Spallanzani", Liceo Artistico "G. Chierici". Visite in lingua: Inglese

RIMINI (RN)

I tesori nascosti di Rimini

Palazzo Ripa

Corso d'Augusto, 115

Apertura: Sabato: 15:30 - 18:30 (ultimo ingresso 18:00)
Domenica: 09:30 - 12:30 / 14:30 - 18:30 (ultimo ingresso 18:00)
Ingresso privilegiato "salta fila" per gli iscritti FAI muniti di tessera in corso di validità.
Visite a cura di: Apprendisti Ciceroni Liceo ClassicoPedagogicoEconomico "Giulio Cesare - M. Valgimigli", Liceo

* Bene fruibile a persone con disabilità fisica

Scientifico "A. Einstein", Liceo ScientificoArtistico "A. Serpieri", Liceo ScientificoArtistico "A. Volta - F. Fellini"

Iniziative Speciali: Presso il palazzo è allestita la mostra "Sguardo a sei occhi: indagine sulle connessioni interculturali tra persone e luoghi riminesi", a cura di Kristallo Casadei, Sara Borghesi e Andrea Serrau.

Biblioteca Gambalunga * Via Gambalunga, 27

Apertura: Sabato: 15:30 - 18:30 (ultimo ingresso 18:00)
Domenica: 09:30 - 12:30 / 14:30 - 18:30 (ultimo ingresso 18:00)
Ingresso privilegiato "salta fila" per gli iscritti FAI muniti di tessera in corso di validità.
Visite a cura degli Apprendisti Ciceroni dei seguenti istituti: Liceo ClassicoPedagogicoEconomico "Giulio Cesare - M. Valgimigli" - Liceo Scientifico "A. Einstein" - Liceo ScientificoArtistico "A. Serpieri" - Liceo ScientificoArtistico "A. Volta - F. Fellini".

Oratorio di San Giovannino * Via Dante, 18

Apertura: Sabato: 15:30 - 18:30 (ultimo ingresso 18:00)
Domenica: 09:30 - 12:30 / 14:30 - 18:30 (ultimo ingresso 18:00)
Ingresso privilegiato "salta fila" per gli iscritti FAI muniti di tessera in corso di validità.
Visite a cura degli Apprendisti Ciceroni dei seguenti istituti: Liceo ClassicoPedagogicoEconomico "Giulio Cesare - M. Valgimigli" - Liceo Scientifico "A. Einstein" - Liceo ScientificoArtistico "A. Serpieri" - Liceo ScientificoArtistico "A. Volta - F. Fellini".

* Bene fruibile a persone con disabilità fisica

 

INFORMAZIONI Si ricorda di verificare sul sito www.giornatefai.it gli orari delle aperture in quanto possono subire variazioni.

 

"Com’eri vestita?" - Una mostra itinerante per riflettere sulla violenza di genere presso l'ex Oratorio di San Quirino di Parma.
 
Parma -
 
Ha inaugurato sabato scorso,nell'ex Oratorio di San Quirino, "Com’eri vestita?", una mostra itinerante per riflettere sulla violenza di genere, alla presenza di Nicoletta Paci, assessora alla Partecipazione e ai Diritti dei Cittadini. 

La mostra, inserita nel programma del Comune di Parma “30 giorni in città per raccontare le donne”, è stata portata in città dal Centro Antiviolenza di Parma e realizzata da Cerchi d'Acqua Centro antiviolenza di Milano, grazie al sostegno di Casone e con il patrocinio del Comune di Parma.

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L’Associazione Centro Antiviolenza ha voluto l’installazione della mostra a Parma soprattutto per i temi di grande attualità che porta con sé e in ragione degli eventi che, in particolare, negli ultimi mesi hanno avuto luogo nella nostra città. 

Infatti “Com’eri vestita?” è un’installazione in cui gli abiti esposti rappresentano, simbolicamente, quelli indossati durante le violenze subite da parte di donne e sono accompagnati da brevi suggestioni che le donne hanno voluto condividere, raccontando alcuni elementi della loro esperienza. Nasce dal bisogno di scuotere l’attenzione del pubblico e sfatare gli stereotipi sulla violenza sessuale. Troppo spesso infatti, la domanda "Cosa indossavi? Com’eri vestita?“ sottende una sfumatura accusatoria, come a dire "te la sei cercata...", puntando i riflettori su chi subisce violenza e non su chi la agisce. 

Uno spunto per riflettere, e per farlo in maniera consapevole e rispettosa. 

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INFORMAZIONI 

Com’eri vestita? 16-24 marzo, Ex-oratorio di San Quirino, via Ospizi Civili 1, Parma. 

Orari di apertura: 10.00-12.30; 17.00-19.30 

La mostra s’inserisce nelle attività di informazione, sensibilizzazione e prevenzione che il Centro Antiviolenza svolge da sempre con le proprie operatrici e volontarie allo scopo di poter continuare a creare momenti di riflessione sui temi della violenza in un contesto come quello del nostro territorio in cui il numero di donne che chiedono aiutano non accenna a diminuire: infatti, le donne accolte nel 2018 sono state 326, di cui 290 hanno subito violenza. La maggior parte italiane, le straniere sono 90. 

La violenza psicologica (196) e quella fisica (169) sono quelle più diffuse mentre le donne che hanno subito anche violenza sessuale sono 40 e quella economica 88. 

La richiesta principale fatta dalle donne alle operatrici è quella di poter fare un colloquio di accoglienza, hanno poi chiesto per la maggior parte sfogo, ed informazioni ma anche informazioni specifiche di tipo legale.

 

Galleria fotografica a cura di Francesca Bocchia

 

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“The Artist Is Present” - Parma ospita dal 26 al 31 marzo Enrico Valenti del Gruppo 80. A conclusione l’incontro - spettacolo Back to the 80s” con i fondatori Enrico Valenti e Kitty Perria e i conduttori di “Bim Bum Bam” Carlotta Pisoni Brambilla e Roberto Ceriotti

 

Parma -

Il Comune di Parma promuove la seconda edizione di “The Artist Is Present”: progetto che prevede, ogni anno, la permanenza nella nostra città di un artista invitato a lavorare in uno spazio pubblico per lasciare in dono, alla fine del periodo, una sua creazione alla nostra comunità.

Dopo il successo dello scorso anno, con l'ospitalità in città del re dei pupari Mimmo Cuticchio, questa edizione vedrà protagonista Enrico Valenti del Gruppo 80, che si fermerà in residenza artistica a Parma da martedì 26 a domenica 31 marzo.

L’iniziativa, promossa in collaborazione con l’Università di Parma, il Teatro delle Briciole e Unima – Unione Internazionale della Marionetta, animerà la città con svariati appuntamenti, tra cui incontri, spettacoli e dimostrazioni, consentendo al pubblico, per quasi una settimana, di avvicinarsi all’arte di Valenti per conoscere a fondo questo straordinario artista.

 

LABORATORIO A VISTA 

A fianco del Castello dei Burattini, in via Macedonio Melloni 1, verrà ricostruito un laboratorio a vista dove Enrico Valenti, il “papà” dei pupazzi protagonisti di molti programmi televisivi degli anni ‘80, si dedicherà a creare e modellare, raccontandosi intanto al pubblico.

Enrico Valenti, che, anche durante la conferenza stampa, ha “dialogato” con le sue creazioni, ha espresso la sua soddisfazione nel partecipare al progetto nella nostra città: “dietro queste opere c'è tanto lavoro e tanta passione e sono felice di poter condividere i segreti delle mie mani con il pubblico che verrà a trovarmi”. 

L’inaugurazione del laboratorio, che resterà aperto al pubblico fino a domenica 31 marzo, si terrà martedì 26 marzo alle ore 17.30. Sarà quindi possibile scoprire le tecniche con cui sono stati costruiti ed animati Uan, Five, Ambrogio e tanti altri loro “colleghi”, ripensare il loro ruolo all’interno della televisione commerciale degli anni ‘80 e la loro interazione con personaggi quali Paolo Bonolis, Licia Colò e Gerry Scotti.

Per l’occasione Enrico Valenti sarà coadiuvato, nelle attività di laboratorio e nelle dimostrazioni, da Donatella Sturla, una delle animatrici che hanno reso famose le creature del Gruppo 80.

Durante la settimana saranno inoltre esposti i bozzetti e le tavole dello scenografo Enrico Dusi: collaboratore del Gruppo 80 fin dagli esordi, Dusi è autore delle scene di molte edizioni dei programmi della fascia ragazzi come Bim Bum Bam, Ciao Ciao e Super 7, nonché, in tempi più recenti, di svariati allestimenti di Zelig; attualmente è docente di scenografia all’Accademia Santa Giulia di Brescia.

 

APPUNTAMENTI

Il periodo di permanenza sarà inoltre arricchito, giovedì 28 marzo alle ore 11.30 presso l’Aula Ferrari dell’Università di Parma, da un incontro in cui Valenti racconterà la nascita del Gruppo 80 agli albori della tv commerciale. A dialogare con Valenti sarà Sara Martin, docente di Televisione e nuovi media presso il Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali dell’Università di Parma. 

Domenica 31 marzo, alle ore 11 alla Galleria San Ludovico, si terrà l’incontro - spettacolo Back to the 80s” con i fondatori del Gruppo 80 Enrico Valenti e Kitty Perria e i conduttori di “Bim Bum Bam” Carlotta Pisoni Brambilla e Roberto Ceriotti

 

ORARI DI APERTURA LABORATORIO:

Martedì 26 marzo dalle 17.30 alle 19.30

da mercoledì 27 a sabato 30 marzo dalle 9.30 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00

domenica 31 marzo dalle 15.00 alle 19.00

 

Programma Iniziative

Martedì 26 marzo, ore 17.30, via Melloni 1/A

Inaugurazione Residenza Artistica

 

Giovedì 28 marzo, ore 11.30

Università di Parma Aula Ferrari, plesso di via D’Azeglio

Il Gruppo 80 e la tv commerciale

Incontro con Enrico Valenti.

 

Domenica 31 marzo, ore 11.00

Galleria San Ludovico, Borgo del Parmigianino 2

Back To The 80s

Incontro - spettacolo

Interverranno i fondatori del Gruppo 80 Enrico Valenti e Kitty Perria e i conduttori di “Bim Bum Bam” Carlotta Pisoni Brambilla e Roberto Ceriotti.

Nel corso dell’evento i pupazzi saranno animati da: Stefania Buzzetti (attrice e doppiatrice di “Ullallà”, un personaggio della trasmissione Passaparola), Laura Franzoso, Donatella Sturla, Enrico Valenti e, per una dimostrazione di teatro su nero, Kitty Perria.

Ingresso libero fino ad esaurimento posti.

 

Domenica 31 marzo, ore 16.00 

Castello dei Burattini, via Melloni 3/a

Donazione delle opere realizzate nel laboratorio di via Melloni 1/a durante la residenza a Parma.

 

Per informazioni: 

Castello dei Burattini 0521.031631/218925

www.castellodeiburattini.it

Ieri, Domenica 17 marzo, in occasione della fiera di San Giuseppe in Oltretorrente, si è svolta presso l'Oratorio San'Ilario di via D'Azeglio, la premiazione dei vincitori del Concorso Fotografico legato al Palio di Parma.

Presenti, per il consueto momento musicale, il soprano Halla Margret ArnadottirilCoro delle Tradizioni Popolari 'Renzo Pezzani'.

Oltre alle tre fotografie decretate vincitrici secondo la giuria del concorso, tutti i visitatori hanno potuto votare la foto preferita.

 

Servizio fotografico a cura di Francesca Bocchia 

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È trascorso oltre mezzo secolo dal momento in cui è stato lanciato sul mercato l'ultimo orologio Calibro 321. Ebbene, dopo tutto questo tempo, questo famoso movimento non è mai stato dimenticato. Nel caso in cui siate dei veri e propri appassionati degli orologi Omega, su www.fabioferro.eu  potrete trovarne tantissimi modelli. Altrimenti, potreste aspettare il ritorno sul mercato del famoso Omega 321, che arriverà a breve.

Calibro 321, il movimento iconico che sta per tornare
Chi ha la passione per gli orologi non potrebbe darvi una risposta diversa: il movimento storico che varrebbe davvero la pena "restaurare" è, senza ombra di dubbio, il ben noto Calibro OMEGA 321. Si tratta di un movimento cronografico che denota fin dal primo momento tutta la sua eleganza e robustezza. La sua fama incanta tantissimi appassionati fin dagli anni Quaranta e, ancora oggi, i ricercatori fanno a gara per portarsi a casa un modello di questo genere. Ebbene, l'ultimo Calibro 321 che è stato prodotto risale addirittura a oltre cinquant'anni fa: per questa ragione, OMEGA ha scelto di dare nuovo lustro a questo movimento storico.

Calibro 321 OMEGA, un design impossibile da scordare
Un design che ha sempre ricevuto tantissimi apprezzamenti, soprattutto il fatto di essere stato il primo movimento che è stato impiegato all'interno dell'orologio da uomo OMEGA Speedmaster, lanciato nel lontano 1957. Prima ancora, era stato sfruttato per diversi cronografi OMEGA che facevano parte della splendida collezione Seamaster. Tra le principali caratteristiche di questo movimento, l'impiego di una ruota a colonne monoblocco, una peculiarità che venne realizzata da un singolo pezzo che aumentava esponenzialmente il suo valore. I collezionisti di orologi hanno un vero e proprio debole per i movimenti con ruota a colonne per un motivo molto semplice: durante le operazioni di design e di realizzazione, infatti, sono frutto di una notevole precisione, pazienza e lavoro.

Una storia di primo piano
Non è, però, solo per la sua particolare modalità di costruzione che il mitico Calibro 321 è riuscito ad essere apprezzato in tutto il mondo. Infatti, c'è un altro aspetto che lo ha reso ancora più celebre. Si tratta del fatto che questo movimento venne impiegato in diversi segnatempo molto famosi. Tra gli altri, ci sono lo Speedmaster ST 105.003 (un modello che subì diversi test della Nasa, che lo certificò e poi venne usato anche da Ed White, il noto astronauta a stelle e strisce che compì la prima passeggiata nello spazio), ma anche lo Speedmaster ST 105.012, ovvero il primo orologio che venne utilizzato dagli astronauti sbarcati sulla Luna.

Un nuovo progetto
Il fatto di lanciare sul mercato nuovamente un movimento così famoso, però, ha anche un lato molto rischioso, visto che ci vuole una precisione estrema nella sua realizzazione. Per reintrodurre il Calibro 321, OMEGA ha formato un gruppo di esperti che da ben due anni sta lavorando, avvolti da un certo segreto, per riportare agli antichi splendori questo movimento. Addirittura, il progetto in fase di sviluppo è stato ribattezzato con il nome di "Alaska 11".

 

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