Giovedì, 24 Agosto 2023 10:03

Individuare, riconoscere e affrontare le teorie del complotto In evidenza

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Di Nicola Comparato Felino, 23 agosto 2023 - Come le leggende metropolitane sono storie che ci accompagnano da sempre, e con l'avvento di internet e la diffusione dei social network, sono diventate una realtà alternativa affascinante agli occhi di chi preferisce dare una spiegazione cinematografica a fatti che non sono mai accaduti o forse realmente successi ma molto più semplici da spiegare.

Le teorie del complotto, o se vogliamo della cospirazione, in genere sono alimentate da fattori politici, che attribuiscono ai cosiddetti "Poteri Forti" (un non ben identificato gruppo di persone che dietro alle quinte manovra gli eventi e le sorti della popolazione mondiale), le cause e le conseguenze di fatti di vario genere senza prendere in esame le spiegazioni concrete e plausibili fornite dagli esperti del settore, preferendo a queste delle verità dal sapore leggendario e quasi totalmente prive di prove. Forse perché essere complottisti è molto più bello, facile e veloce.

Le teorie del complotto sono contraddistinte da un presunto complotto segreto portato avanti da un gruppo di cospiratori, che presentano potenziali prove che in qualche modo sembrano confermare la loro teoria. In genere queste persone, su fatti apparentemente inspiegabili, tendono a coinvolgere i loro potenziali seguaci partendo dal presupposto che secondo loro ogni evento strano non accade per caso e che ogni fatto è collegato e organizzato da altri individui nascosti nell'ombra.

Così facendo, il risultato ottenuto è quello di dividere l'opinione pubblica tra buoni e cattivi, tra chi ci crede e chi invece no. Queste teorie prendono piede inizialmente con un sospetto in merito ad una serie di avvenimenti, poi si avvia il processo di manipolazione delle informazioni, fino ad arrivare alla conferma della teoria che viene poi diffusa in rete dove assume infine l'aspetto di una nuova verità. In genere queste teorie vengono diffuse per attaccare determinati gruppi o persone a livello finanziario e politico, per semplice provocazione o semplicemente perché ci si crede.

Molti sono i metodi utilizzati per individuare queste teorie, che fondamentalmente possiamo suddividere in due modi: se l'autore dei testi diffusi è una persona qualificata e riconosciuta in materia, e a livello scientifico e accademico presenta prove e fatti assolutamente verificabili, allora non abbiamo a che fare con una teoria del complotto. In caso contrario, se l'autore possiede titoli dal quale è stato sospeso, che non superano le verifiche di controllo, che non appartiene ad alcuna istituzione autorevole o che addirittura si è autoproclamato esperto di un determinato settore, allora molto probabilmente abbiamo a che fare con un complottista. Anche se il più delle volte queste teorie sono solo favole, è importante saperle riconoscere, soprattutto se a causa del loro contenuto queste diventano un problema e un rischio per l'incolumità delle persone.

Negli ultimi anni abbiamo visto una notevole diffusione di queste teorie, soprattutto dopo la pandemia di Covid-19 che ha colpito tutta la popolazione mondiale. Tra le teorie del complotto più famose possiamo citare: il finto sbarco sulla Luna organizzato dalla NASA, la terra piatta, le scie chimiche, il cambiamento climatico, il finto naufragio del Titanic, la presenza di extraterrestri tenuta segreta dai governi e la sostituzione etnica, al quale si aggiungono le presunte morti violente dei vip sostituite per anni dai loro sosia, come nel caso dell'ex Beatle Paul McCartney e tante altre.

Degna di essere citata (purtroppo), è anche la teoria del gruppo statunitense di estrema destra Qanon (tra i protagonisti dell'assalto al Campidoglio a Washington il 6 gennaio 2021, per presunti brogli elettorali in merito alla vittoria di Biden su Trump), che racconta di una guerra segreta contro satanisti e pedofili presenti nei maggiori luoghi di potere americani, messa in atto secondo loro dall' attuale ex presidente Donald  Trump.

Il modo migliore per contrastare una teoria del complotto è ovviamente quello di ignorarla, di non diffonderla, ma soprattutto di combatterla una volta individuata, fornendo informazioni verificate agli autori dei vari siti, blog e giornali che le diffondono, magari anche in buona fede.

Non sempre però le teorie del complotto raccontano favole, come nel caso della Volkswagen e della falsificazione dei collaudi sulle emissioni dei motori diesel, la violazione della privacy su molti utenti in rete da parte della National security agency degli USA, l'inganno messo in atto dall'industria del tabacco in merito ai reali effetti del fumo sulla salute dei consumatori...

E qualche complottista in base a questi esempi penserà di aver sempre avuto ragione su tante altre storie raccontate e mai verificate, senza tener conto di un fattore molto importante: le prove.

Infatti siamo a conoscenza di questi complotti grazie ad indagini accurate dei governi e ai documenti che attestano la veridicità dei fatti. Due cose impossibili da trovare nelle tante teorie del complotto presenti da anni sul web. Ma forse è un complotto anche questo. Se si, vogliamo le prove. 

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