Martedì, 07 Gennaio 2020 08:13

“+Europa-PSI-PRI” si presenta

Presentazione della lista “+Europa-PSI-PRI” a Parma presso l’Hotel Farnese.

Di Nicola Comparato - 6 gennaio 2020 - Nella giornata di sabato 4 gennaio 2020 presso l’ Hotel Farnese a Parma, è stata presentata la lista “+Europa-PSI-PRI” in occasione delle prossime elezioni regionali in Emilia Romagna. Presenti all’ incontro pubblico i leader nazionali Emma Bonino e Benedetto della Vedova per +Europa e Riccardo Nencini per il PSI ed ovviamente i candidati locali: Marco Maria Freddi Paola Biacchi, Gianpaolo Cantoni e Natasha Fracassi. Riformismo ed europeismo sono i motivi principali che uniscono i candidati della lista, che ci tengono a sottolineare l’importanza dell’Emilia Romagna come regione “europea” evidenziando anche il bisogno di tutela idrogeologica e infrastrutture nel territorio. Un motivo in più per fare tutti insieme un passo avanti senza mai voltarsi indietro.

Conosciamo meglio i candidati:

Marco Maria Freddi, radicale e consigliere comunale di Effetto Parma, imprenditore e attivista in lotta da sempre per i diritti dei più deboli.

Paola Biacchi (PSI), diplomata all’istituto Magistrale e presidente da 20 anni di una associazione di volontariato che opera in campo socio sanitario.

Gianpaolo Cantoni (PSI), consigliere provinciale e vice sindaco di Medesano, che da tantissimi anni ricopre importanti incarichi in ambito politico.

Natasha Fracassi (PSI), consigliera comunale di Sala Baganza che per il 2020 si occupa del programma turistico per far conoscere il nostro territorio e le sue eccellenze.

 

Alla fine sono arrivati anche i Re Magi a concludere la giornata dell'epifania. Anche quest’anno l’Associazione Italiana Amici del Presepio di Parma ha proposto la rievocazione dell’arrivo dei tre Magi che, a cavallo, attraverseranno il centro storico, hanno consegnato i loro doni – oro, incenso e mirra – davanti alla Natività Vivente.

Alla Natività offriranno i loro doni anche l’antica e nobile famiglia dei Farnese di Parma e le famiglie che – nel periodo medievale – hanno dominato i feudi della Provincia, ma anche i più umili contadini, accompagnati alla Natività dagli Zampognari, hanno portato i frutti delle loro terre.

(Foto di Francesca Bocchia)

Epifania all’Ospedale dei Bambini - Doppio appuntamento all’Ospedale dei bambini, Motobefana con moto e carrozze e una moto radiocomandata per la casa di Noi per loro

Altro che scopa! L’indomabile vecchina è giunta all’Ospedale dei Bambini “Pietro Barilla” a bordo di una rombante due ruote in una tappa del tradizionale tour delle Motobefane che da anni anima le strade parmigiane la mattina del 6 gennaio.

Le befane-centauro scenderanno quindi dalle loro moto per consegnare regali ai bambini ricoverati.

Ma non è finita con i regali! I vespisti di Casalmaggiore hanno donato una vespa elettrica radiocomandata all’Associazione Noi per loro.

Un dono che sarà utilizzato nella casa di borgo Tanzi, a disposizione delle famiglie nel periodo di cura dei piccoli pazienti, frutto della raccolta fondi realizzata grazie al viaggio in vespa a Matera ad opera di Salvatore Guido, Francesco Pizzo e Marco Vezzoni nel settembre scorso in ricordo di Roberto Aguzzi.

(Foto Francesca Bocchia)

Canada, aereo perde ruota in fase di decollo: atterraggio d'emergenza. Ecco l’inedito VIDEO

Arrivano le prime immagini tratte da un video caricato su YouTube che ci mostrano la ruota sganciatosi da un aereo della compagnia Air Canada subito dopo il decollo dall’Aeroporto di Montreal in Canada. L’aereo, un Dash 8-300, partito venerdì pomeriggio diretto a Saguenay-Bagotville, dopo avere scaricato il carburante per sicurezza, ha effettuato un atterraggio d’emergenza riportando a terra tutti e 49 passeggeri e tre componenti dell'equipaggio, sani e salvi.

Senza causare danni a cose e persone. Per un piccolo 'miracolo' di Natale la ruota è infatti 'atterrata' su di un'area deserta, a poche centinaia di metri da una strada trafficata. Uno dei tanti decolli che avvengono, quando all'improvviso una ruota interna sinistra del carrello dell'aeromobile si stacca e precipita, fasi dell'incidente tutte riprese dal finestrino da un passeggero. Il carrello è quindi rimasto con una ruota.

Sull'aereo gli altri passeggeri non si accorgono dell'accaduto, se non fosse per l'avviso del comandante: "Abbiamo un guasto tecnico, rientriamo". Scatta la procedura di sicurezza: lo spazio aereo è chiuso e sulla pista si preparano all'atterraggio di emergenza che avviene poco dopo senza problemi. I passeggeri, che scendono regolarmente, sono più spazientiti per il ritardo che per l'incidente, del quale non conoscono subito la dinamica.

Per loro scatta il piano di 'riprotezione' di Air Canada. Sull'accaduto, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è stata aperta un'inchiesta di sicurezza per inconveniente grave. Il velivolo resterà fermo a Montreal fino a quando non saranno completati gli accertamenti tecnici.

Ecco a seguire al link https://www.youtube.com/watch?v=xtbT6IOKDsg il VIDEO che circola sui social network.

(5 gennaio 2020)

 

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Tarasconi sulla chiusura della Boutique del Pane di via Borghetto: “Rivedere la legge 41 per incentivare giovani commercianti e artigiani”

La chiusura della storica Boutique del Pane di Via Borghetto ripropone con urgenza il tema del ricambio generazionale nel piccolo commercio e nell’artigianato. Così Katia Tarasconi, consigliere regionale in quota Pd commenta l’addio delle sorelle Battini e della loro cognata Canevari – incontrate in mattinata - dopo 36 anni di ininterrotta attività.

“Mi unisco alle tante manifestazioni di affetto pervenute in questi giorni e ringrazio tre donne tenaci e dedite al sacrificio per avere contribuito a rendere celebri le eccellenze gastronomiche piacentine, anche all’estero” – commenta Tarasconi - già assessore al commercio del Comune di Piacenza per la giunta Reggi.

“Dal punto di vista politico, però – continua - è necessario che artigiani e piccoli commercianti possano avere a disposizione strumenti legislativi adeguati per rispondere alla crisi del piccolo commercio - specie nel centro storico – così da evitare la progressiva scomparsa delle botteghe storiche. Negli ultimi anni abbiamo assistito ad una progressiva conversione di negozi in box per auto, oltre alla preoccupante diffusione di vetrine sfitte. Dobbiamo ricordarci che ad ogni chiusura non perdiamo solo un patrimonio economico, ma un presidio di sicurezza così come una realtà sociale che vive del rapporto di fiducia tra commerciante e cliente, contribuendo a rendere la nostra città più viva ed appetibile anche dal punto di vista turistico”. Per questo – continua Tarasconi – serve rimodulare le legge regionale 41: “I fondi già messi a disposizione dalla Regione durante la presidenza Bonaccini per la riqualificazione e ristrutturazione di attività commerciali sono meritori, ma occorre un cambio di passo per quel che riguarda gli incentivi per giovani imprenditori che vogliano subentrare ad attività in chiusura. I finanziamenti in fase di avvio di impresa sono fondamentali per controbattere al caro affitti ed evitare di perdere una ricchezza insieme economica e culturale”. Determinante, in ottica di sviluppo futuro, sarà poi un “nuovo patto generazionale” tra proprietari e nuovi commercianti: “Mi auguro – conclude Tarasconi - che i proprietari dei “muri” possano vedere oltre il lato meramente economico, riconoscendo il valore sociale della continuità generazionale nel commercio ed aiutare le nuove leve a resistere alle logiche della grande distribuzione, a beneficio di tutto il panorama urbano”.

Sabato, 04 Gennaio 2020 15:34

Furto al Pronto Soccorso

Giovedì 2 gennaio alle 17.40, operatori della Squadra Volante si recavano presso il Pronto Soccorso per la segnalazione del furto di un portafoglio.

Sul posto la vittima, medico, riferiva di aver notato un soggetto che si aggirava con fare furtivo nel reparto e poco dopo non trovava più il suo portafoglio.

Gli equipaggi rintracciavano il soggetto, M.Y., gambiano ventiduenne, con precedenti penali e di polizia per reati contro la persona, il patrimonio ed in materia di stupefacenti.

L’uomo non aveva con sé la refurtiva né vi erano testimoni in grado di indicarlo come l’autore del reato. Il portafoglio veniva ritrovato in un cestino nelle vicinanze ed al suo interno non mancava nulla.

Tuttavia, successivi accertamenti condotti da personale delle Volanti e del Posto di Polizia dell’ospedale permettevano di verificare, dall’esame incrociato delle telecamere di videosorveglianza, che il soggetto si era impossessato della giacca appartenente ad un altro medico dell’ospedale.

L’uomo veniva dunque deferito all’A.G. per il reato di furto aggravato con riferimento alla giacca.

Sono tuttora in corso ulteriori accertamenti ai fini dell’eventuale attribuzione al soggetto del furto del portafoglio.
#essercisempre

Progetto Europeo “Lemon”: negli edifici residenziali pubblici di sette Comuni lavori di riqualificazione energetica finanziati per 6 milioni di euro

Comune di Reggio Emilia-Quartiere Canalina Motti: investimenti per oltre 3 milioni di euro negli edifici residenziali pubblici per migliorare sicurezza e comfort degli abitanti che risparmieranno circa il 30% sulle bollette energetiche

Proseguono a ritmo sostenuto i lavori di riqualificazione degli edifici residenziali pubblici di proprietà del Comune di Reggio Emilia.
Mercoledì 15 gennaio l’assessore alla Casa e alla Qualità dell’abitare Lanfranco De Franco, il presidente di Acer Reggio Emilia Marco Corradi, e i tecnici dell’Azienda Casa incontreranno i residenti dei condomini di via Bergonzi (numeri civici 2-4-6-8-10) e di via Fenulli (numeri civici 1-3-5-7-9) per condividere con gli abitanti, inquilini e proprietari privati, il cronoprogramma dei lavori di riqualificazione già concordati con loro nel febbraio 2019 e quindi aggiudicati.

I dieci condomini di proprietà mista del quartiere Canalina Motti hanno la medesima struttura: ogni fabbricato è costituito da 5 piani (piano terra più 4 in elevazione) con due alloggi per piano, per un totale di 178 unità immobiliari (174 alloggi più 4 unità diverse), di cui 27 alloggi di proprietà privata, 147 alloggi di proprietà pubblica e 4 unità non residenziali di proprietà pubblica.

L’intervento si pone come obiettivi l’efficientamento energetico, la sicurezza degli edifici e il miglioramento del comfort abitativo mediante la sostituzione delle vecchie caldaie con caldaie stagne ad alta efficienza, la sostituzione dei vecchi infissi in legno a vetro singolo con infissi ad alta efficienza e caratteristiche utili per accedere al “Conto Termico” (Uw≤1.3 W/mqK), l’installazione di vetri di sicurezza nei nuovi infissi e sostituzione degli avvolgibili, la dismissione delle vecchie canne fumarie e l’installazione di nuove canne fumarie esterne, l’installazione di impianti di termoregolazione con valvole termostatiche.
A seguito degli interventi, si stima che gli abitanti otterranno un risparmio sulle future bollette energetiche di circa il 30%.

I lavori, la cui conclusione è prevista entro dicembre 2020, comportano investimenti complessivi pari a 3.373.756,00 euro, finanziati dalla Regione Emilia Romagna e cofinanziati dal Comune di Reggio Emilia.

Grazie ai finanziamenti del Bando europeo “Lemon”, oltre al Comune di Reggio Emilia, in altri sei comuni della provincia – Boretto, Bibbiano, Casalgrande, Castelnovo Monti, Cavriago, San Martino in Rio – stanno per iniziare lavori di riqualificazione energetica su diversi edifici di edilizia residenziale pubblica per un importo complessivo di circa 6 milioni di euro.
Gli interventi variano a seconda delle necessità dei fabbricati, sempre orientati a migliorare l’efficienza energetica, la sicurezza e il comfort abitativo degli edifici tramite la realizzazione di cappotti esterni, la sostituzione di serramenti, l’installazione di impianti di riscaldamento autonomi o centralizzati, il montaggio di sistemi di termoregolazione elettronica e l’isolamento dei solai, oltre a conseguenti interventi di manutenzione straordinaria.

L’Azienda Casa Acer Reggio Emilia ha unito i bisogni dei diversi Comuni, presentando i progetti per la ricerca dei finanziamenti, soltanto dopo aver condiviso le scelte progettuali e la sostenibilità degli interventi con gli inquilini e i proprietari privati nei condomini di proprietà mista. Per questi ultimi, Acer ha individuato anche le soluzioni economico-finanziarie più appropriate per far fronte agli interventi.
Acer, inoltre, si occupa dell’appalto dei lavori e controlla con i propri direttori operativi la qualità e la buona esecuzione degli interventi.

 

 

Guido Picelli, l'eroe delle barricate di Parma, antifascista  deceduto in Spagna dove gli vennero tributati ben tre funerali di Stato, a Madrid, Valencia e Barcellona, è stato ricordato questa mattina alla presenza di molte autorità cittadine e regionali.

(Gallery di Francesca Bocchia)

Prosegue la campagna elettorale di Stefano Bonaccini. Stamattina era a Parma con l'assessore regionale all'agricoltura Simona Caselli al caffè HUB per un evento pubblico  dal titolo "Cibo buono e sostenibile per una Regione a spreco zero". Alle  ore 14:00  a Medesano, aperitivo con Stefano Bonaccini, Bar Meat&Co., Piazza Rastelli, 7; ore 15:30, Borgo Val di Taro, ore 18,30, Bedonia, ore 21:00, Monticelli Terme, incontro pubblico presso Hotel delle rose, Via Montepelato Nord, 4“

Foto di Francesca Bocchia 66527565-8b07-468d-886f-d42d33901520.jpg

Chiuso per sette giorni dal Questore di Parma il bar la Suerte di via D’Azeglio

Parma – Nella giornata del 13 dicembre u.s., a seguito di un intervento per rissa effettuato dalla Squadra Volanti e da due Pattuglie del reparto prevenzione e crimine il Questore di Parma ha emesso il provvedimento amministrativo ex art.100 T.U.L.P.S. con cui è stata sospesa per sette giorni la licenza di somministrazione di alimenti e bevande al titolare del bar ubicato in via D’Azeglio.

Il provvedimento, che è finalizzato a prevenire i pericoli per la tutela dell’Ordine e della Sicurezza Pubblica, ha avuto scaturigine da numerosi controlli avvenuti nel tempo con identificazione abituale di pregiudicati all’interno dell’esercizio da parte di personale della Squadra Volante della Questura ed in particolare per la rissa che si è verificata la sera del 13 dicembre decorso, iniziata per futili motivi all’interno del bar e proseguita nelle immediate pertinenze dello stesso tra tre persone in evidente stato di ebbrezza alcolica, di cui una trovata in possesso di sostanza stupefacente per uso personale.

 

Individuati e denunciati dalla Polizia di Stato gli autori della rissa avvenuta nel centro di Carpi.

Modena 3 gennaio 2020 - Nella giornata di ieri il personale del Commissariato di Polizia di Carpi ha deferito all’Autorità Giudiziaria i partecipanti alla rissa avvenuta a Carpi in via San Francesco, col ferimento con colpi di arma da taglio di un giovane minorenne. Nella circostanza, è stato denunciato per rissa, lesioni personali e porto ingiustificato di armi e oggetti atti ad offendere anche l’autore dell’accoltellamento.

In particolare, gli operatori delle Volanti del Commissariato intervenuti sul posto a seguito di una segnalazione di un’accesa lite tra una decina di persone, tra cui alcuni minorenni, dopo aver soccorso il giovane ferito con arma da taglio, hanno proceduto all’identificazione e all’accompagnamento dei responsabili dell’accaduto presso gli uffici del Commissariato di Polizia.

Gli accertamenti effettuati attraverso la visione delle telecamere di sorveglianza della zona centro e dalle testimonianze acquisite hanno consentito la ricostruzione dei fatti, dai quali si constatava che la disputa era nata in via San Francesco e poi si era spostata nel parco cittadino ubicato davanti al cimitero, ove un maggiorenne al culmine del litigio estraeva un coltello e colpiva al costato un ragazzo di 16 anni.

Le perquisizioni effettuate d’intesa con la locale Procura della Repubblica hanno consentito agli Agenti il ritrovamento e il sequestro dell’arma usata per compiere l’azione criminosa.

Poiché i partecipanti alla rissa risultavano essere sia maggiorenni che minorenni gli stessi venivano deferiti alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Modena e alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Bologna.

 

 

 

Venerdì, 03 Gennaio 2020 10:22

L'ultimo e fatale lancio di Luca Barbieri

Luca Barbieri, 25 anni, era un provetto quanto temerario paracadutista di Fidenza, è deceduto in Sicilia a seguito di un salto nel vuoto dove qualcosa non è andato per il verso giusto.

Espertissimo, con oltre 1000 salti nel vuoto, ci cimentava nelle discipline estreme come il volo con la tuta alare, recentemente era stato sui monti Tienmen in Cina che aveva documentato con un video, o il base jumping.

Questa volta, per commemorare un amico scomparso qualche mese fa, si era cimentato nel salto dal viadotto di Caltanissetta temporaneamente interrotto al traffico in quanto dichiarato instabile.

Purtroppo però qualcosa è andato storto e il giovane nativo di Fidenza ha impattato violentemente al suolo e inutili sono stati i soccorsi tempestivamente intervenuti sull'allarme dato dalla amica che lo accompagnava.

 

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Migranti: tenta di entrare in Spagna nascosto in un trolley della spesa ma viene scoperto. Il giovane palestinese di 11 anni è stato fermato alla frontiera con Melila e riportato dalla madre

Si è nascosto in un trolley della spesa per eludere i controlli nel tentativo di entrare in Spagna, e quindi in Unione Europea, a tutti i costi. È successo al valico di Beni-Enzar, lo scorso 31 dicembre, dove si è concluso il bizzarro tentativo di un bambino di 11 anni palestinese.

Il piccolo, che risiedeva con la madre in un centro d'accoglienza migranti marocchina, pare fosse stato affidato alla coppia di passatori proprio dalla donna. Questa aveva anche pagato la traversata per l'Europa, non è chiaro se, al di là del Mediterraneo, ci fosse o meno qualcuno ad aspettarlo. I due, fermati dalle guardie di confine, sono finiti immediatamente in manette. Il bimbo, invece, è stato riconsegnato alla madre.

Non è il primo migrante che tenta di emigrare in una valigia. Centinaia sono i giovani che provano in questo modo di superare i confini, commenta Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti": oltre le valigie, doppio fondo nelle automobili, di solito nei cruscotti o sotto i sedili, nei materassi, o come nel caso di un 11enne palestinese, sotto alla verdura, dentro a un trolley per la spesa.. Una vera e propria pratica, che spesso uccide.

(2 gennaio 2020)

Non c'è pace per Colorno, e il 2019 di certo non è finito  con i migliori auspici. Ultimamente il paese è sotto attacco da continui episodi di vandalismo.
Questa volta ad essere presa di mira è la palestra del Baseball Colorno di via Pasini.

Ignoti tra la notte del 30 e la mattina del 31 dicembre, hanno fatto irruzione nella palestra telonata del centro sportivo, sfondando una porta laterale, per poi divertirsi a manomettere due batterie di una lavapavimenti, lasciando in quasi tutto il tappeto sportivo, macchie di acido e qualche buco.

Da precisare che nulla è stato rubato dal centro sportivo, e nemmeno il o i vandali, hanno tentato di forzare uffici o altre aree. Così vien da pensare all'ennesimo e solito atto vandalico. Uno dei tanti che da tempo stanno colpendo con forza il nostro bellissimo paese.

Il gruppo
Amo Colorno.

 

A Colorno il 2019 termina così come è iniziato. Termina con un atto vandalico compiuto ancora una volta ai danni di un'utilitaria, in possesso ad una famiglia colornese che sarà costretta a ripagare di propria tasca i danni subiti.
I proprietari dell'autovettura in queste ore stanno provvedendo a svolgere regolare denuncia presso la locale caserma dei carabinieri.


L'episodio è nuovamente avvenuto, presumibilmente nella notte tra domenica 29 lunedì 30 dicembre, presso il parcheggio adiacente alla scuola elementare Belloni, in piazzale Vittorio Veneto. Parcheggio recintato che potrebbe essere chiuso in orario notturno, ma che resta sempre aperto.

Questa volta è stato sradicato un specchietto laterale di un'autovettura e sono stati fatti alcuni graffi sulla carrozzeria.

Diviene sempre più necessario tenere monitorato il territorio con l'occhio elettronico, per garantire maggiore sicurezza alla collettività.

Il gruppo
Amo Colorno

Palazzo del Quirinale, 31/12/2019 -  Questa sera, care concittadine e cari concittadini, entriamo negli anni venti del nuovo secolo.

Si avvia a conclusione un decennio impegnativo, contrassegnato da una lunga crisi economica e da mutamenti tanto veloci quanto impetuosi.
In questo tempo sono cambiate molte cose attorno a noi, nella nostra vita e nella società.
Desidero, anzitutto, esprimere a tutti voi l’augurio più cordiale per l’anno che sta per iniziare.
Si tratta, anche, di un’occasione per pensare – insieme - al domani. Per ampliare l’orizzonte delle nostre riflessioni; senza, naturalmente, trascurare il presente e i suoi problemi, ma anche rendendosi conto che il futuro, in realtà, è già cominciato.

Mi è stata donata poco tempo fa una foto dell’Italia vista dallo spazio.
Ve ne sono tante sul web, ma questa mi ha fatto riflettere perché proviene da una astronauta, adesso al vertice di un Paese amico.
Vorrei condividere con voi questa immagine.
Con un invito: proviamo a guardare l’Italia dal di fuori, allargando lo sguardo oltre il consueto.


In fondo, un po’ come ci vedono dall’estero.
Come vedono il nostro bel Paese, proteso nel Mediterraneo e posto, per geografia eper storia, come uno dei punti di incontro dell’Europa con civiltà e culture di altri continenti.
Questa condizione ha contribuito a costruire la nostra identità, sinonimo di sapienza, genio, armonia, umanità.
E’ significativo che, nell’anno che si chiude, abbiamo celebrato Leonardo da Vinci e, nell’anno che si apre, celebreremo Raffaello. E subito dopo renderemo omaggio a Dante Alighieri.
Incontro sovente Capi di Stato, qui in Italia o all’estero.
Registro ovunque una grande apertura verso di noi, un forte desiderio di collaborazione. Simpatia nei confronti del nostro popolo. Non soltanto per il richiamo della sua arte e dei paesaggi, per la sua creatività e per il suo stile di vita;ma anche per la sua politica di pace, per la ricerca e la capacità italiana di dialogonel rispetto reciproco, per le missioni delle sue Forze Armate in favore della stabilità internazionale e contro il terrorismo, per l’alto valore delle nostre imprese e per il lavoro dei nostri concittadini.


Vi è una diffusa domanda di Italia.
Abbiamo problemi da non sottovalutare.
Il lavoro che manca per tanti, anzitutto. Forti diseguaglianze. Alcune gravi crisi aziendali. L’esigenza di rilanciare il nostro sistema produttivo. Ma abbiamo ampie possibilità per affrontare e risolvere questi problemi. E per svolgere inoltre un ruolo incisivo nella nostra Europa e nella intera comunità internazionale.


L’Italia riscuote fiducia.
Quella stessa fiducia con cui si guarda, da fuori, verso il nostro Paese deve indurci ad averne di più in noi stessi, per dar corpo alla speranza di un futuro migliore.
Conosco le difficoltà e le ferite presenti nelle nostre comunità. Le attese di tanti italiani.
Dobbiamo aver fiducia e impegnarci attivamente nel comune interesse. Disponiamo di grandi risorse. Di umanità, di ingegno, di capacità di impresa. Tutto questo produce esperienze importanti, buone pratiche di grande rilievo. Ne ho avuto conoscenza diretta visitando i nostri territori.
Vi è un’Italia, spesso silenziosa, che non ha mai smesso di darsi da fare.
Dobbiamo creare le condizioni che consentano a tutte le risorse di cui disponiamo di emergere e di esprimersi senza ostacoli e difficoltà.
Con spirito e atteggiamento di reciproca solidarietà.


Insieme.
In particolar modo è necessario ridurre il divario che sta ulteriormente crescendo tra Nord e Sud d’Italia. A subirne le conseguenze non sono soltanto le comunità meridionali ma l’intero Paese, frenato nelle sue potenzialità di sviluppo.
Naturalmente, per promuovere fiducia, è decisivo il buon funzionamento delle pubbliche istituzioni che devono alimentarla, favorendo coesione sociale. Questo è possibile assicurando decisioni adeguate, efficaci e tempestive sui temi della vita concreta dei cittadini.
La democrazia si rafforza se le istituzioni tengono viva una ragionevole speranza.
E’ importante anche sviluppare, sempre di più, una cultura della responsabilità che riguarda tutti: dalle formazioni politiche, ai singoli cittadini, alle imprese, alle formazioni intermedie, alle associazioni raccolte intorno a interessi e a valori.


La cultura della responsabilità costituisce il più forte presidio di libertà e di difesa dei principi, su cui si fonda la Repubblica. Questo comune sentire della società– quando si esprime – si riflette sulle istituzioni per infondervi costantemente un autentico spirito repubblicano.
La fiducia va trasmessa ai giovani, ai quali viene sovente chiesta responsabilità, ma a cui dobbiamo al contempo affidare responsabilità.
Le nuove generazioni avvertono meglio degli adulti che soltanto con una capacità di osservazione più ampia si possono comprendere e affrontare la dimensione globale e la realtà di un mondo sempre più interdipendente.
Hanno – ad esempio – chiara la percezione che i mutamenti climatici sono questione serissima che non tollera ulteriori rinvii nel farvi fronte.
Le scelte ambientali non sono soltanto una indispensabile difesa della natura nell’interesse delle generazioni future ma rappresentano anche un’opportunità importante di sviluppo, di creazione di posti di lavoro, di connessione tra la ricerca scientifica e l’industria.
Torniamo con il pensiero alle popolazioni delle città minacciate, come Venezia, dei territori colpiti dai sismi o dalle alluvioni, delle aree inquinate, per sottolineare come il tema della tutela dell’ambiente sia fondamentale per il nostro Paese.


I giovani l’hanno capito. E fanno sentire la loro voce proiettati, come sono, verso il futuro e senza nostalgia del passato.
Ogni società ha sempre bisogno dei giovani. Se possibile ancor di più oggi che la durata della vita è cresciuta e gli equilibri demografici si sono spostati verso l’età più avanzata.
Questa nuova condizione impone di predisporre nei confronti degli anziani – parte preziosa della società – maggiori cure e attenzioni. Occorre, al tempo stesso, investire molto sui giovani.
Diamo loro fiducia, anche per evitare l’esodo verso l’estero. Diamo loro occasioni di lavoro correttamente retribuito. Favoriamo il formarsi di nuove famiglie.
Dobbiamo riporre fiducia nelle famiglie italiane. Su di esse grava il peso maggiore degli squilibri sociali. Hanno affrontato i momenti più duri, superandoli. Spesso con sacrificio.
Fornire sostegno alle famiglie vuol dire fare in modo che possano realizzare i loro progetti di vita. E che i loro valori – il dialogo, il dono di sé, l’aiuto reciproco – si diffondano nell’intera società rafforzandone il senso civico.
E’ una virtù da coltivare insieme, quella del civismo, del rispetto delle esigenze degli altri, del rispetto della cosa pubblica.
Argina aggressività, prepotenze, meschinità, lacerazioni delle regole della convivenza.
Una associazione di disabili mi ha donato per Natale una sedia. Molto semplice ma che conserverò con cura perché reca questa scritta: “Quando perdiamo il diritto di essere differenti, perdiamo il privilegio di essere liberi”.


Esprime appieno il vero senso della convivenza.
Due mesi fa vicino Alessandria, tre Vigili del Fuoco sono rimasti vittime dell’esplosione di una cascina, provocata per truffare l’assicurazione. Nel ricordare – per loro e per tutte le vittime del dovere – che il dolore dei familiari, dei colleghi, di tutto il Paese non può estinguersi, vorrei sottolineare che quell’evento sembra offrire degli italiani due diverse immagini che si confrontano: l’una nobile, l’altra che non voglio neppure definire.
Ma l’Italia vera è una sola: è quella dell’altruismo e del dovere. L’altra non appartiene alla nostra storia e al sentimento profondo della nostra gente.
Quella autentica è l’Italia del Sindaco di Rocca di Papa, Emanuele Crestini. Nell’incendio del suo municipio ha atteso che si mettessero in salvo tutti i dipendenti, uscendone per ultimo. Sacrificando così la propria vita.
Senso civico e senso della misura devono appartenere anche a chi frequenta il mondo dei social, occasione per ampliare le conoscenze, poter dialogare con tanti per esprimere le proprie idee e ascoltare, con attenzione e rispetto, quelle degli altri.
Alle volte si trasforma invece in strumento per denigrare, anche deformando i fatti. Sovente ricorrendo a profili fittizi di soggetti inesistenti per alterare lo scambio diopinioni, per ingenerare allarmi, per trarre vantaggio dalla diffusione di notizie false.


Il mosaico che compone la società italiana ha tante tessere preziose.
Penso – tra le altre – al mondo delle nostre università, ai centri di ricerca, alle prestigiose istituzioni della cultura.
Ho conosciuto e apprezzato in tante occasioni l’attività che si svolge in questa costellazione di luoghi del pensiero, dell’innovazione, della scienza.
Si tratta di un patrimonio inestimabile di idee e di energie per costruire il futuro.
E’ essenziale che sia disponibile per tutti.
Che sia conosciuto, raccontato, condiviso. Che siano rimossi gli ostacoli e reso più agevole il rapporto tra istituzioni culturali e società e l’accesso al sapere.
In questo senso un ruolo fondamentale è assegnato ai media e in particolare al nostro servizio pubblico.


Abbiamo bisogno di preparazione e di competenze.
Ogni tanto si vede affiorare, invece, la tendenza a prender posizione ancor prima di informarsi.
La cultura è un grande propulsore di qualità della vita e rende il tessuto sociale di un Paese più solido.
Ringraziamo Matera che ha fatto onore all’Italia e al suo Mezzogiorno, in questo anno in cui è stata Capitale della cultura europea.
Con questo spirito rivolgo gli auguri a Parma che, con il suo straordinario patrimonio umano e artistico, da domani sarà Capitale italiana della cultura per il 2020.
Un saluto particolarmente grato e sentito rivolgo a Papa Francesco, Vescovo di Roma, che esercita il suo alto magistero con saggezza e coraggio e che mostra ogni giorno di amare il nostro Paese, a partire da coloro che versano in condizioni di bisogno e da chi, praticando solidarietà, reca beneficio all’intera comunità civile.


Nel rinnovare gli auguri a quanti sono in ascolto in Italia e all’estero, a tutti i nostri concittadini, a quanti il nostro Paese ospita, vorrei rivolgere un saluto particolare a coloro che, in queste giornate festive, assicurano – come sempre – il funzionamento dei servizi necessari alla nostra vita comune.


Rivolgo gli auguri alle donne e agli uomini delle Forze Armate, delle Forze dell’Ordine, a tutti coloro che, con vari ruoli e compiti, operano a beneficio della Repubblica e di tutti noi cittadini.
Per tutti, saluto Luca Parmitano – il primo astronauta italiano al comando della stazione spaziale internazionale – impegnato nella frontiera avanzata della ricerca nello spazio, in cui l’Italia è tra i principali protagonisti. Da lassù, da quella navicella – come mi ha detto quando ci siamo collegati – avverte quanto appaiano incomprensibili e dissennate le inimicizie, le contrapposizioni e le violenze in un pianeta sempre più piccolo e raccolto.


E mi ha trasmesso un messaggio che faccio mio: la speranza consiste nella possibilità di avere sempre qualcosa da raggiungere.
E’ questo l’augurio che rivolgo a tutti voi !
Buon 2020 !

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Il personale della Squadra Volante fermava un’autovettura in Viale Trattati di Roma, nei pressi del casello autostradale, nella giornata di sabato scorso.

I soggetti privi di documenti venivano accompagnati in questura per accertamenti e identificati per M.A. classe 1990 di origine siciliana e T.N. classe 1991 e A.L. classe 1979, originari della Georgia.
I soggetti già gravati da altri precedenti penali, venivano sottoposti a perquisizione personale estesa anche al veicolo e venivano trovati in possesso di oggetti idonei allo scasso (2 cacciaviti, 1set di Grimaldelli e una chiave a pappagallo).

Tutti e tre venivano deferiti per la violazione dell’art. 10 bis del TUI e dell’art. 707 del C.P.

Domenica, 29 Dicembre 2019 07:16

Grave attentato a Mogadiscio

Violento attentato nella capitale somala che ha causato numerosi morti e feriti in una zona molto affollata della città, presso un checkpoint, che entrando o uscendo da Mogadiscio porta a Afgoi. Il Kamikaze alla guida del veicolo ha deciso di farsi esplodere subito dopo aver capito di essere stato intercettato.

Di Nicola Comparato 28 dicembre 2019 - Dalle informazioni in nostro possesso il numero delle vittime sarebbe di 90 morti e circa 100 feriti causati da un' autobomba esplosa nella giornata di ieri a Mogadiscio, capitale della Somalia. Nell'attentato terroristico hanno perso la vita anche bambini e studenti universitari che viaggiavano a bordo di un pullman. I primi sospetti si sono concentrati subito sul gruppo terroristico Al-Shabaab, dal 2012 cellula somala di Al Qaida.

Al-Shabaab, che ha compiuto anche attentati in Kenya, mira a rovesciare il governo somalo per imporre una forma estrema di Shari'a Islamica, e nonostante il gruppo sia stato cacciato dalla capitale somala dalla missione dell’Unione Africana AMISOM, controlla ancora molte zone del territorio ed è considerato il principale ostacolo e pericolo per la pace in Somalia. Secondo i media internazionali il numero dei morti potrebbe aumentare.

Il servizio di EuroNews: https://youtu.be/v_hAD9a_q5U 

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(Foto / Frame tratte dal servizio di EuroNews)

 

I fatti risalgono al 17 dicembre scorso: sono circa le 9.00 del mattino, quando un uomo con un coltello da cucina minaccia la commessa della profumeria Vaccari in largo Garibaldi, la spintona a terra, si fa consegnare le chiavi, si chiude in negozio con lei, la imbavaglia e la lega con la sua stessa sciarpa.

Svuota quindi la cassa, circa 2.000 euro in contanti, si appropria del portafogli della vittima e riempie due borsoni con svariati articoli di profumeria per un valore di circa 8.000 euro.

Solo il suono del campanello da parte di un cliente, che vuole entrare in negozio, lo distoglie dall'intento di abusare della ragazza. Assicuratosi il via libera, prende il bottino e si dà alla fuga.

E qui interviene la Polizia che si mette immediatamente sulle tracce del rapinatore. Il primo fondamentale contributo alle ricerche è dato della Polizia Scientifica: un minuzioso lavoro di squadra e accurati rilievi tecnici sulla scena del crimine permettono infatti di evidenziare due impronte, quella del mignolo e dell'anulare della mano destra, sul retro del computer della cassa, che nella foga il rapinatore aveva afferrato e spostato dalla propria sede e su una scaletta dove aveva messo a sedere la vittima. Lavoro estremamente complesso se si pensa a quante impronte digitali possono sovrapporsi le une alle altre su scaffali ed oggetti all'interno di una attività commerciale. La comparazione delle impronte rilevate con quelle registrate in banca dati e la successiva individuazione fotografica del rapinatore da parte della vittima forniscono l'identikit dell'uomo: un 34enne nigeriano pregiudicato, in Italia senza fissa dimora ed irregolare sul territorio nazionale, ritenuto responsabile anche di un'altra rapina, commessa il 16 dicembre scorso, ai danni di una dipendente di un discount in via Vignolese.

Dopo giorni di incessanti ricerche, senza soluzione di continuità, durante le quali gli investigatori della Squadra Mobile, la cui attività è stata coordinata dalla Procura della Repubblica di Modena, non si sono mai dati per vinti, finalmente nel pomeriggio di ieri, dopo un primo tentativo andato a vuoto presso uno stabile in via Pancaldi, sono riusciti a rintracciarlo in via Paolo Ferrari.

Per lui è scattato l'arresto in esecuzione della misura cautelare in carcere emessa dal G.I.P del Tribunale di Modena.

Il nigeriano, indagato per i reati di rapina, sequestro di persona e tentata violenza sessuale, al termine delle incombenze di rito, è stato associato alla locale Casa Circondariale a disposizione dell'autorità giudiziaria procedente.

 

Domenica, 29 Dicembre 2019 06:54

Arresto per droga

Nella serata del 23 dicembre u.s., verso le ore 23.30 circa, un equipaggio della Squadra Volante, percorrendo Via Emilio Lepido, giunto all’angolo con Via Passo del Lagastrello, notava un giovane intento a urinare sul marciapiede a ridosso di una siepe.

Gli operatori decidevano di controllare il soggetto e di sanzionarlo, identificandolo per V.L.M. classe 1995, italiano, domiciliato in Parma, disoccupato, il quale, oltre che essere gravato da precedenti di polizia e destinatario di rintraccio per notifica provvedimenti, veniva trovato in possesso di un piccolo involucro di cellophane contente sostanza in polvere di colore bianco che il giovane riferiva essere cocaina.

Condotto in Questura e sottoposto a perquisizione personale, il giovane veniva trovato in possesso della somma contanti di circa euro 4.300, di cui 3.790 raccolti in un rotolo unico avvolto da cellophane trasparente occultato all’interno degli slip, somma complessiva circa il possesso della quale non sapeva fornire alcuna plausibile spiegazione.

Considerata la situazione ed i precedenti specifici per detenzione di sostanze stupefacenti, gli operatori decidevano di portarci al domicilio del giovane, dove provvedevano ad eseguira attenta e meticolosa perquisizione locale.

L’attività permetteva di rinvenire e sequestrare quanto di seguito meglio riportato:

- Involucro contenente grammi 3,6 di marijuana;
- Involucro contenente grammi 10, 6 di metanfetamine in cristalli;
- Involucro contenente grammi 6,8 di hashish;
- Involucro contenente grammi 8,9 di ectasy, per un totale di 25 pastiglie;
nonché oggetti e cose utili alla preparazione, consumo e confezionamento di sostanze stupefacenti.

All’esito della perquisizione locale, V.L.M. veniva tratto in arresto per detenzione ai fini di spaccio; a seguito dell’udienza di convalida tenutasi nella mattinata del 24.12.2019 presso il Tribunale di Parma, lo stesso veniva posto agli arresti domiciliari in attesa dell’udienza con la quale verrà giudicato che si terrà in data 20 gennaio 2020.

 

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Colorno 27 dicembre 2019 - L'ex manicomio di Colorno, chiuso nel 1979 a seguito della legge Basaglia, continua a riversare nella più totale decadenza. Luogo abbandonato e agghiacciante testimonianza di sofferenza e isolamento è ormai conosciuto ai colornesi e ai tanti turisti del paese di Maria Luigia come una struttura tetra, buia, polverosa, dalle mura crollate e dalle stanze piene di cartelle cliniche, vecchi presidi sanitari e vecchio abbigliamento. Dalle stanze piene di ragnatele e topi.

Una struttura immensa (22.000 mq di "cemento", ad esclusione dell'ampia area di incolta vegetazione) che nel tempo ha subito diversi crolli del tetto e che tutt'oggi perde di tanto in tanto parti di intonaco e calcinacci. L'umidità è uno dei fattori scatenanti che la stanno facendo marcire rendendola ogni giorno di più una struttura irrecuperabile.

I proprietari dell'area ossia l'Ausl e l'ospedale Maggiore, non sembrano purtroppo in grado di fare molto per ridarle nuova vita e nemmeno sembra riescano a tenerla davvero in sicurezza. Mesi fa dei giovanissimi entrarono ai piani superiori del padiglione che affaccia su via Roma, dove il pavimento era pericolante così come il soffitto, e si divertirono a lanciare in strada pezzi di calcinacci. Nel pomeriggio di Natale qualcuno, sembra sia entrato all'interno dell'ex ospedale psichiatrico, riuscendo addirittura ad accendere un fuoco che ha iniziato ad espandersi in un'intera stanza. Solo la prontezza di una guardia giurata, delle forze dell'ordine e dei vigili del fuoco, è riuscito ad evitare che l'incendio si estendesse a più parti dello stabile.

Ogni giorno si verificano intrusioni nell'area che dovrebbe essere totalmente inaccessibile. L'area è davvero immensa e vi si può accedere indisturbati da tantissimi punti, come dal parco della reggia di Colorno. Bisognerebbe davvero iniziare a riflettere sul come poterla riqualificare oppure qualora fosse impossibile vista la sua stabilità in quotidiano peggioramento ad abbatterla. Per primi vorremmo che la struttura diventasse importante per Colorno e per primi ci teniamo a vederla rifiorire, ma a volte bisogna essere obbiettivi e determinati per tutelare i cittadini e il buon nome turistico di Colorno.

A ridosso di "Parma 2020", con Colorno che avrà di sicuro il suo ruolo chiave nella riuscita dell'iniziativa, non è possibile avere ancora così tante strutture decadenti ed abbandonate. Il riferimento è ad esempio alla torre delle acque, all'ex casa partigiana di via Filippina e a diverse delle nostre chiese. Alla Venaria, attualmente in uso, ma dalla facciata esterna indecente.

Si inizi a pensare in grande, perché Colorno grande lo è da sempre e la storia lo insegna. 

Il gruppo
Amo Colorno

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È stato arrestato dai carabinieri del nucleo operativo radiomobile sezione aliquota operativa un cittadino parmigiano classe 67 residente a Parma, censurato, dirigente d’azienda. Precedenti specifici per droga risalenti a circa trent’anni fa .

L'uomo è stato avvistato in via La Spezia nei pressi del parcheggio del supermercato Lidl dove un extra comunitario si è seduto nella sua vettura al posto del passeggero e presumibilmente ha messo in atto lo scambio.
L’operazione non è però passata inosservata ai militari che hanno rinvenuto 34 gr di cocaina in possesso del cittadino parmigiano.

In seguito a perquisizione personale sono stati rinvenuti 1,5 g di sostanza stupefacente del tipo hashish. Arrestato e tradotto agli arresti domiciliari veniva quindi condannato ad otto mesi con sospensione della pena oltre a 2.400 € di multa

 

 

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Furti in abitazione: la Polizia di Stato ferma due ladri di origine albanese e sequestra il provento di numerosi furti commessi a Parma e provincia nel corso dell’ultimo anno.

Parma, 27 dicembre 2019 - nell’ultimo periodo, in Parma e provincia, si è registrata una recrudescenza di furti in abitazione perpetrati nella fascia oraria tra le ore 17,00 e le ore 20,30. Per tale ragione sono stati disposti alcuni servizi mirati con diverse pattuglie di questa Squadra Mobile.
Alle ore 16,45 circa del 19 dicembre u.s., una pattuglia della Squadra nel transitare in zona via Sidoli, notava sopraggiungere, da uno stradello pedonale, due soggetti di sesso maschile, vestiti di scuro, i cui lineamenti erano sicuramente di cittadini originari dell’Est Europa.

Gli stessi, che camminando continuavano a girarsi guardandosi attorno, salivano a bordo di una VW Golf di colore grigio scuro e si dileguavano velocemente.

Nella circostanza, gli operatori di Polizia riuscivano a rilevare la targa della VW Golf che in seguito risultava essere provento di furto perpetrato il 25 novembre u.s. in occasione di un furto in abitazione avvenuto nella zona di Monticelli Terme.

A quel punto, visto che l’autovettura su cui erano state viste salire le due persone era compendio di furto ed ipotizzando che, le stesse, potessero tornare lasciando l’auto nel medesimo luogo, si allertavano le altre pattuglie di questa Squadra Mobile che si concentravano nella predetta zona.

Alle ore 20,10 circa seguenti, la pattuglia “appostata” in via Da Vinci vedeva sfilare la vettura VW Golf che si fermava, parcheggiando nello stesso posto dove era stata presa in precedenza; i due individui a bordo, scesi dall’auto sempre guardandosi attorno in modo circospetto, come ipotizzato, si incamminavano a piedi e salivano su di una autovettura parcheggiata nel piazzale; qui tutto il personale operante si portava con celerità verso l’autovettura circondandola e bloccando gli occupanti che erano seduti sui sedili anteriori, poi identificati nei cittadini albanesi LOKU Altin cl. 1983 (conducente) e LLESHI Gjok cl 1983 (passeggero). Nel corso della perquisizione, addosso ai due fermati e nell’autovettura, venivano rinvenuti numerosi monili, monete da collezione e capi di abbigliamento sicuramente provento di furto, mentre nell’autovettura compendio di furto da cui erano stati visti scendere, bvenivano rinvenuti degli strumenti di effrazione ed altro armamentario tipico del “topo d’appartamento”.

Nell’immediatezza dei fatti, si riusciva anche ad individuare il domicilio dei due stranieri e venivano effettuate anche le perquisizioni locali che consentivano di rinvenire numerosissima merce di certa provenienza furtiva tra cui orologi, monili in oro, una bottiglia di un pregiato vino, penne da collezione e banconote straniere. Tutto il materiale suindicato veniva contestualmente sequestrato. In particolare, giova evidenziarsi che veniva rinvenuto un “trivellino” solitamente usato da stranieri di origini albanesi per perpetrare furti in abitazioni nelle quali entrano dopo aver praticato un foro nel telaio della finestra attraverso il quale poi inseriscono un ferro che aggancia la maniglia che viene poi ruotata per aprire l’infisso.

LLESHI Gjok e LOKU Altin, irregolari sul territorio nazionale e gravati anche da numerosi precedenti polizia per reati specifici, venivano sottoposti ai rilievi foto dattiloscopici e, al termine della redazione degli atti di rito, su disposizione del PM di Turno dr. Andrea BIANCHI, associati alla locale Casa Circondariale in stato di Fermo con la contestazione del reato di ricettazione in concorso.

Il Fermo di iniziativa, nei giorni successivi, è stato convalidato dal G.I.P. il quale ha applicato nei loro confronti la misura della custodia cautelare in carcere.

Le immediate indagini hanno permesso di individuare subito 6 proprietari di parte della refurtiva sequestrata, tutte vittime di furti in abitazione:

Furto in abitazione perpetrato in zona Monticelli Terme il 25.11.19;
furto in abitazione perpetrato a Colorno il 25.2.19;
furto in abitazione perpetrato a mezzani il 10.12.2019;
furto in abitazione perpetrato a Parma il 27.7.19;
furto in abitazione perpetrato a Parma il 14.12.19;
furto in abitazione perpetrato a Parma località S. Siro tra le ore 16 e le ore 20 del 19.12.19

 

Viene sostenuta la tesi per cui il bene giuridico della salute pubblica non viene in alcun modo pregiudicato o messo in pericolo dal singolo assuntore che decide di coltivare per se' qualche piantina
 
Non costituirà più reato coltivare in minime quantità la cannabis in casa. A stabilirlo una decisione epocale quella delle sezioni unite penali della Cassazione.

Si è sentenziato per la prima volta che "non costituiscono reato le attività di coltivazione di minime dimensioni svolte in forma domestica" e "per le rudimentali tecniche utilizzate, lo scarso numero di piante ed il modesto quantitativo di prodotto ricavabile appaiono destinate in via esclusiva all'uso personale del coltivatore".

In sostanza chi coltiva per se' non compie più reato. Viene sostenuta così la tesi per cui il bene giuridico della salute pubblica non viene in alcun modo pregiudicato o messo in pericolo dal singolo assuntore di marijuana che decide di coltivarsi per se' qualche piantina. I kit per la coltivazione dei semi di cannabis sul balcone di casa sono ormai assai diffusi, venduti anche on line su siti specializzati di internet, ma si incorreva in rischi da un punto di vista legale, finora a livello giuridico non c'era mai stata un'apertura vera in questa direzione.

La Corte costituzionale in passato è intervenuta più volte sul tema, sposando una linea rigorosa, e così la giurisprudenza ha assunto, dopo alcune isolate sentenze controverse sul tema, una posizione netta.

Stabilendo un semplice principio: la coltivazione di cannabis è sempre reato, a prescindere dal numero di piantine e dal principio attivo ritrovato dalle autorità e anche se la coltivazione avviene per uso personale. Si affermava che "la condotta di coltivazione di piante da cui sono estraibili i principi attivi di sostanze stupefacenti" potesse "valutarsi come 'pericolosa', ossia idonea ad attentare al bene della salute dei singoli per il solo fatto di arricchire la provvista esistente di materia prima e quindi di creare potenzialmente più occasioni di spaccio di droga".

E così la Cassazione, adattandosi a quanto chiarito dalla Consulta, ha finora sostenuto che la coltivazione di marijuana, anche se per piccolissime dosi, una o due piantine, è sempre reato, a prescindere dallo stato in cui si trovi la pianta al momento dell'arrivo del controllo.

Dopo questa decisione che è stata sin da subito commentata come un evento epocale, per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti, è giunto il momento che il legislatore prenda una posizione definitiva sulla legalizzazione o meno della cannabis e dei suo derivati.
(26 dicembre 2019)

La Squadra Mobile ha tratto in arresto due cittadini italiani di 36 e 54 anni, pluripregiudicati, responsabili del reato di indebito utilizzo di carte di credito.

Gli agenti, mentre transitavano con auto civetta in via Vignolese, hanno notato un veicolo fermo, ma con motore acceso, all’altezza dell’intersezione con via Zamenhoff, al cui interno vi era un noto pregiudicato.
Nelle vicinanze, allo sportello del bancomat della filiale UNICREDIT, un altro soggetto con cappellino ed occhiali da sole, conosciuto dalle Forze dell’ordine per i suoi trascorsi, era intento ad effettuare alcune operazioni.

Terminato il tentativo di prelievo, l’uomo è stato bloccato dagli agenti ancora in possesso della carta di credito. Contestualmente è stato fermato per un controllo anche il conducente dell’autovettura.
La perquisizione personale ha dato esito positivo in quanto ha permesso di rinvenire un’altra carta di credito, avvolta in un foglio di carta rilasciato dalle banche con il codice PIN, intestata ad un cittadino straniero. All’interno del veicolo, inoltre, vi erano un paio di guanti da lavoro, una torcia di piccole dimensioni e una punta da trapano in acciaio, oggetto utilizzato comunemente dai malviventi per infrangere i finestrini delle auto.

Da successive indagini, si è potuto accertare che le due carte di credito erano state asportate da uno zaino, custodito all’interno dell’abitacolo di un camion, dopo averne infranto un finestrino a Castelnuovo Rangone.
I due malviventi, pertanto, sono stati anche denunciati per il reato di ricettazione di carte di credito oggetto di furto.

Parma 26 dicembre 2019 -  Nel tardo pomeriggio di sabato 23 novembre 2019, all’interno dell’Autobus urbano della linea 3 che percorreva questa via M. D’Azeglio, è stata consumata una tentata rapina in danno di una giovane studentessa universitaria.

I due responsabili hanno sottratto con destrezza il telefono cellulare alla giovane vittima che, accortasi della sottrazione, insieme all’amica ha affrontato i due, chiedendone la restituzione. Accortisi dell’accaduto, due giovani sono accorsi in aiuto alle due ragazze e, notando che i due malfattori si stavano passando il telefono tra di loro, provavano a bloccarli. Ne nasceva un “corpo a corpo” in cui i due ladri colpivano più volte con violenza i due uomini che cercavano di trattenerli e nel prosieguo della concitata azione, venivano costretti a restituire il telefono alla vittima.


I due giovani soccorritori hanno continuato a controllare i due malfattori per trattenerli a bordo dell’autobus in attesa dell’arrivo della Volante ma, trascorsi alcuni minuti, i due rapinatori sono riusciti a forzare una delle porte del veicolo, fuggendo lungo via M. D’Azeglio; Uno dei due soccorritori li ha inseguiti per alcuni metri fino a quando il KEDRI ha estratto un cutter e lo ha colpito al braccio procurandogli una ferita refertata con 12 gg. di prognosi.
Nel corso della successiva attività investigativa, gli investigatori della Squadra Mobile, attraverso la visione delle registrazioni dell’impianto di video sorveglianza dell’autobus, hanno compiutamente identificato i due rapinatori, ricostruendo dettagliatamente i fatti.


In particolare, l’uomo che, spalleggiato dal complice, ha materialmente sottratto il telefono alla giovane vittima è stato identificato in LAMIRI Rochdi cittadino tunisino classe ’89, mentre il responsabile del ferimento di uno dei due soccorritori è stato identificato in KEDRI Heitem anch’egli tunisino classe ’89.
I due, saliti sull’autobus n. 3 lungo via Gramsci, hanno immediatamente puntato la vittima e, atteso il momento opportuno, con destrezza le hanno sottratto il cellulare dalla tasca del giaccone. Nei concitati minuti successivi al fatto, scoperti dalla vittima e braccati dai due soccorritori, iniziavano a dare in escandescenza, correndo lungo il corridoio dell’autobus alla ricerca di una via d’uscita, fino a quando erano costretti a tirar fuori il telefono; a questo punto, inscenavano una lite tra di loro scaricandosi reciprocamente la responsabilità. È in questo momento che il LAMIRI Rochdi si libera di un coltello in suo possesso che, notato da uno dei due soccorritori, viene recuperato dall’autista e, successivamente, sequestrato dagli agenti della Polizia di Stato intervenuti sul posto.


Sulla scorta della complessiva attività investigativa condotta dagli investigatori della Sezione Antirapine della Squadra Mobile, il Sost. Proc. della Repubblica dr. Fabrizio PENSA ha chiesto ed ottenuto l’emissione di Ordinanza di Custodia Cautelare in carcere per entrambi.


Mentre KEDRI Heitem è stato raggiunto dall’ordine di carcerazione all’interno della Casa Circondariale di Bologna, dove era già detenuto a seguito di un arresto in flagranza per una tentata rapina commessa nel centro cittadino del capoluogo felsineo il 30/11/2019 il LAMIRI Rochdi è stato rintracciato a Bolzano e lì tratto in arresto in esecuzione di OCCC dal personale della locale Squadra Mobile.

 

Anche quest'anno i City Angels di Parma hanno allestito il "cenone" di Natale nell'atrio della Stazione Ferroviaria di Parma. Un appuntamento di solidarietà irrinunciabile che testimonia il lavoro che quotidianamente i volontari svolgono a favore degli altri.

Sacrificio e buon cuore, oltre a una ferrea preparazione, sono gli ingredienti necessari per diventare un "City Angel".

Un grazie collettivo  a tutti i volontari che operano, in silenzio, a Parma e provincia.

Foto di Francesca Bocchia

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Ordinanza natalizia dell'imprevedibile Luigi Lucchi Sindaco di Berceto: 

"Guardate tutto il bello che c'è nelle persone! Riempite di gioia tutti quelli che incontrate!" (Luigi Lucchi Sindaco di Berceto)

Di Nicola Comparato - Qualcuno li chiama "deliri da sindaco", qualcun altro "pagliacciate", sta di fatto che in realtà ci troviamo dinanzi ad un vero e proprio genio della politica parmense. Dopo il funerale a Paperon de Paperoni, le foto in mutande, la cittadinanza onoraria ad Abdullah Ocalan e ai Lakota Sioux e via discorrendo, il Sindaco Luigi Lucchi di Berceto è tornato a far par parlare di sé con un comunicato che invita le persone ad essere "più buone". Lo scritto è indirizzato alle Forze dell'ordine del territorio ed al Prefetto di Parma ed ha richiamato l'attenzione di molte testate giornalistiche.

Riproponiamo qui il documento originale.

 

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Mercoledì, 25 Dicembre 2019 14:28

Buon Natale!

Sentiti Auguri di Buon Natale dalla redazione di Gazzetta dell'Emilia e da Nuova Editoriale società Cooperativa. 

Buone Feste!

Il leader della Lega si sottrae, Bonaccini risponde

di Francesca Caggiati Parma 24 dicembre 2019 - Di recente a Parma per la campagna elettore in vista delle prossime elezioni regionali, è venuto Matteo Salvini e mi ha ispirato un’intervista doppia con alcune domande, politiche e non, per lui e per il candidato del centrosinistra, attuale Governatore della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini.
Il leader della Lega, per il tramite del suo portavoce, dapprima sembrava disponibile ad essere intervistato, ma una volta venuto a conoscenza delle domande ha prima procrastinato e poi declinato l’invito, che invece è stato accolto da Stefano Bonaccini.
Non credo di aver posto domande tendenziose, né di aver messo in difficoltà nessuno; in ogni caso non era nelle intenzioni. La finalità era ed è semplicemente quella di conoscere, anche da un punto di vista umano e non solo politico, due avversari.
Sì, perché l’impressione che si ha è che, i due veri candidati alle elezioni regionali in programma per il prossimo gennaio, siano proprio Matteo Salvini e Stefano Bonaccini.


Le domande rivolte ai due politici vengono riportate qui sotto. Buona lettura!


Intervista a Stefano Bonaccini

- Cosa cambierà in Regione Emilia Romagna se viene riconfermato Governatore e cosa succederà invece se vince il centrodestra?
L'Emilia-Romagna è una regione che funziona piuttosto bene, meglio del resto del Paese. Siamo quella che cresce di più da cinque anni, con la disoccupazione pressoché dimezzata, dal 9% è oggi scesa poco sopra il 5%, il tasso di occupazione fra i più alti, soprattutto quello femminile, e il record di export pro-capite. Io propongo però di fare un passo avanti: non solo per risolvere le questioni aperte, ma perché dobbiamo continuare ad essere una regione che investe sul futuro e l'innovazione, dobbiamo creare nuove opportunità. I nostri avversari hanno descritto l'Emilia-Romagna come una terra di raccomandati, da liberare, come la pattumiera d'Italia. E soprattutto, non hanno un progetto per il suo futuro. Finora hanno indicato un solo obiettivo: vincere qui per mandare a casa Conte. Ma il 26 gennaio si vota per l’Emilia-Romagna, non per altro.

- Come è questa campagna elettore il cui avversario politico è una donna? Quali qualità - un paio almeno - pensa che abbia in più o di diverso un uomo rispetto ad una donna e quali difetti invece?
Al momento il mio avversario pare più Salvini della Borgonzoni... Credo che uomo o donna non faccia differenza in sé, io penso che le persone valgano in quanto tali: la differenza la fanno le idee, la capacità, la competenza. In particolare oggi, con l'elezione diretta: prima ancora del voto di appartenenza al singolo partito, ogni elettore è chiamato a scegliere la figura che amministrerà l'Emilia-Romagna per i prossimi 5 anni.

- Quali sono secondo Stefano Bonaccini le tre priorità dell'Emilia-Romagna?
Continuare a crescere, creando lavoro di qualità, stabile, sicuro e pulito. Accelerare nella svolta ecologica, perché dobbiamo garantire una regione sostenibile anche ai nostri figli. Rafforzare ulteriormente i servizi, per assicurare l'accesso a tutti, a prescindere dal loro reddito. Soprattutto in sanità: finché ci sono io, resta pubblica e lavoreremo perché possa garantire le migliori cure a tutti, al povero come al ricco. Come nella passata legislatura, a tutte le associazioni economiche e alle organizzazioni sindacali, alle professioni e al Terzo settore, alle università e alle Camere di commercio chiederò di sottoscrivere un Patto per il Lavoro e contro l'emergenza climatica.

- Come Parma potrà beneficiare della vincita del centrosinistra?
Già in questi anni abbiamo lavorato insieme al Comune su infrastrutture, sanità, agroalimentare, turismo e cultura. Penso all’impegno, anche finanziario, che come Regione siamo pronti a garantire per il rilancio dell’aeroporto Verdi, o al lavoro di squadra per Parma capitale italiana della cultura 2020, che già fra pochi giorni porterà a nuovi risultati concreti, aprendo su una città bellissima come Parma e su tutta la nostra regione una vetrina straordinaria, che porterà qui visitatori da tutta Italia e da ogni Paese.

- Stefano Bonaccini è più della coalizione che rappresenta e sostiene la sua candidatura: nei fatti è un leader. Cosa possono trovare gli elettori in lei?
Spero tutte le cose che ha elencato. Ma soprattutto l’impegno e la volontà di dedicare tutto il tempo possibile all’Emilia-Romagna, ai suoi territori, ai comuni grandi e a quelli piccoli, a chi lavora e a chi fa impresa, a chi qui studia e fa ricerca. In cinque anni sono stato in quasi tutti i 328 comuni emiliano-romagnoli, dal più grande, Bologna, al più piccolo, Zerba, nel piacentino, che ha meno di 100 abitanti. Qualsiasi amministratore, a prescindere dal colore politico, può chiamarmi e io o la mia Giunta risponderemo nel giro di breve. Disponibilità massima, per l’Emilia-Romagna. Perché esserne presidente in questo primo mandato è stato motivo di grande orgoglio, così come lo è il fatto di proporre adesso un progetto per la regione che vogliamo nei costruire prossimi anni, ancora più forte e più giusta.

- Cambiamo completamente argomento.... Stefano Bonaccini tra 20 anni? Come sarà e cosa farà nella vita?
Diciamo che sono concentrato sui prossimi 20, 30 giorni. Su una campagna elettorale faticosa, certo, ma bellissima e entusiasmante, per l’Emilia-Romagna, la nostra regione. Impegnarsi per la propria terra è fantastico, per me un grande onore. Per il resto, oggi come fra vent’anni la cosa più importante sono gli affetti, dei tuoi cari, dei famigliari, degli amici veri.

- Com'è la donna "ideale" di Stefano Bonaccini? Non tanto dal punto di vista fisico, ma caratteriale e di valori.
Faccio una premessa: dovremmo tutti provare a smettere di inseguire e alimentare stereotipi che non hanno alcuna ragion d’essere. Lo ripeto: per me esistono le persone, che valgono in quanto tali.

- Ha un sogno nel cassetto? Una piccola follia che le piacerebbe fare. Ad esempio lanciarsi con il paracadute, scalare una montagna, ecc...
Le follie le lascio ai folli, preferisco la normalità, che come cantava Lucio Dalla, l'impresa eccezionale, dammi retta, è essere normale.

- Nella vita... meglio soli che male accompagnati? Oppure qualcos'altro?
Con la forza di guardare sempre negli occhi la persona che hai di fronte. Perché alla fine una stretta di mano conta più di ogni altra cosa. Sincerità e chiarezza verso gli altri, solo così puoi aspettarti altrettanto.

- Cosa augura per queste festività a lei e alle persone che le stanno più a cuore?
Serenità. Mia moglie e le mie due figlie sono abituate al mio modo di fare il presidente della Regione: poco in ufficio e sempre nel territorio, fuori dal ‘Palazzo’, fra la gente e nelle comunità locali. Il che vuol dire anche sentirsi e raggiungersi ogni volta che si riesce a farlo, ma certo sarà bello durante queste festività trascorrere più tempo insieme. Anche la campagna elettorale, per un po’, potrà attendere.

 

Intervista a Matteo Salvini


- Cosa cambierà in Regione Emilia Romagna se vince Lucia Borgonzoni e cosa succederà invece se vince il centrosinistra?
Risposta non pervenuta.

- Come mai ha scelto una donna come candidata? Che qualità pensa che abbia in più o di diverso rispetto ad un uomo?
Risposta non pervenuta.

- Quali sono secondo Matteo Salvini le tre priorità dell'Emilia Romagna?
Risposta non pervenuta.

- Come Parma potrà beneficiare della vincita del centrodestra?
Risposta non pervenuta.

- La Lega è cresciuta nei consensi e molto è per suo merito, tanto da piacere anche agli elettori del centrosinistra. Cosa trovano in lei?
Risposta non pervenuta.

- Cambiamo completamente argomento.... Matteo Salvini tra 20 anni? Come sarà e cosa farà nella vita?
Risposta non pervenuta.

- Piace molto alle donne.... ma com'è la donna "ideale" di Matteo Salvini? Non tanto dal punto di vista fisico, ma caratteriale e di valori.
Risposta non pervenuta.

- Ha un sogno nel cassetto? Una piccola follia che le piacerebbe fare. Ad esempio lanciarsi con il paracadute, scalare una montagna, ecc...
Risposta non pervenuta.

- Nella vita... meglio soli che male accompagnati? Oppure qualcos'altro?
Risposta non pervenuta.

- Cosa augura per queste festività a lei e alle persone che le stanno più a cuore?
Risposta non pervenuta.

Magari a Matteo Salvini ora verrà voglia o troverà il tempo per essere intervistato e noi pubblicheremo le sue risposte. Per par condicio non sarebbe giusto leggesse prima le risposte di Bonaccini… ma questa è un’altra storia.

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