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Giovedì, 25 Febbraio 2016 15:18

“Romiao e Micetta sui tetti di Verona”

L'amore sui tetti di Verona: la storia di Romeo e Giulietta raccontata dai loro gatti. Al Teatro del Cerchio un nuovo, poetico e incantato spettacolo per bambini, con la regia del maestro Antonio Zanoletti.

Parma, 25 febbraio 2016

La storia d'amore (tragica) più famosa di tutte è l'ispirazione per la nuova produzione del Teatro del Cerchio che all'interno della mini-rassegna "Shakespeare IeriOggiDomani" propone "Romiao e Micetta sui tetti di Verona", lo spettacolo che concluderà la Stagione Ragazzi 2015/2016. L'appuntamento è per Domenica 28 Febbraio alle ore 17 al Teatro di Via Pini, quando gli attori Mario Aroldi, Gabriella Carrozza, Anna Lisa Cornelli e Chiara Casoli porteranno in scena il tormentato amore dei due amanti di Verona raccontato, però, dai gatti delle due famiglie rivali, Montecchi e Capuleti. Tratto da un racconto di Annamaria Piccione, "Romiao e Micetta" parla dell'amore più puro e coraggioso, quello che non bada alle convenzioni, supera le differenze e si rafforza nelle difficoltà.

«In questo mondo anestetizzato, la magia sta negli occhi di chi guarda, sta nella continua meraviglia di chi osserva le cose con l'innocenza dei bambini. È proprio dal senso di stupore, dall'incantamento con cui i bambini ascoltano le favole che nasce questa idea – spiega Antonio Zanoletti, attore, doppiatore e regista teatrale di fama, che spesso collabora col Teatro del Cerchio e cura la regia di questo spettacolo; - ecco allora che Romiao, gatto scapestrato dei vicoli veronesi, e Micetta, la bella e coccolata gattina di Giulietta, con l'aiuto dei loro amici gatti, diventano gli eroi di questi bambini, i messaggeri dei sentimenti che questa infanzia, sempre più smarrita, fatica a trovare, sommersi come sono di telefonini, i-Pad, TV sempre più becere e chiassosamente insulse, per ritrovare col Teatro quel rapporto così unico, così vero, così speciale che l'arte del palcoscenico sa comunicare». E, questa volta, al capolavoro di Shakespeare non mancherà il lieto fine.

Per informazioni e prenotazioni: 3318978682 e Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

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Da Nan Goldin a Pistoletto, da Tillmann a Galimberti, Magistretti: "contemporaneo", il nuovo volto di Mercanteinfiera. In arrivo centinaia di buyer provenienti da tutto il mondo. E il richiamo arriva fino al Texas.

Parma, 24 febbraio 2016

Mercanteinfiera cambia volto: design, arte contemporanea, fotografia in un viaggio tra passato e modernità interpretato attraverso i diversi linguaggi espressivi. Dal 27 febbraio al 6 marzo, le Fiere di Parma si animeranno con l'edizione primaverile della prestigiosa kermesse internazionale dedicata ad antiquariato, modernariato, nonché al più raffinato collezionismo vintage. Questa volta, ad arricchire l'evento saranno una serie di appuntamenti collaterali che guardano al contemporaneo mettendo in vetrina le opere di artisti di fama mondiale: da Nan Goldin a Pistoletto, da Vico Magistretti a Ulrich Tillmann, Maurizio Galimberti e Mario Sironi.

Un totale di 45.000 metri quadrati di superficie espositiva nei quali gli elementi riescono ad emergere in tutta la loro bellezza: pezzi di antiquariato (troumeau, porcellane, ebanisteria settecentesca), arredi, gioielli e oggetti vintage, autentici conversation pieces. Saranno 1.000 gli espositori presenti, a beneficio delle centinaia di buyer provenienti da Stati Uniti, Turchia, Francia, Germania, ma anche Danimarca, Norvegia, Russia e Argentina. Un richiamo giunto in questa edizione fino al Texas.

Forme d'arte esaltate in questa edizione dalle due mostre collaterali in programma: "Sole o accompagnate? L'opera fotografica come opera singola e come serie" è il titolo del percorso, realizzato grazie alla prestigiosa collaborazione di Fabio Castelli, ideatore di MIA Photo Fair.
"Il mio intento - afferma Fabio Castelli - è quello di offrire al pubblico di "Mercanteinfiera" uno sguardo diverso sulla fotografia al fine di sensibilizzarlo su questo mezzo espressivo. La mostra infatti vuole sottolineare la differenza tra la fruizione di un'immagine autoriale singola e la serie di cui fa parte in quanto rappresentativa di un progetto complesso. In tal senso intende anche offrire uno stimolo: quello della "fotografia anonima", cioè immagini di cui non si conosce l'autore ma alle quali può essere attribuito dall'acquirente un valore e un significato diverso da quello originale. Un mercato ancora inesplorato in Italia, ma che all'estero presenta già nuove forme, tendenze e prospettive".
Protagonisti assoluti della mostra, gli scatti della statunitense Nan Goldin, classe 1953, nota per una fotografia utilizzata come un "diario in pubblico" e del tedesco Ulrich Tillmann. Ma nel complesso sono 13 gli artisti in mostra con opere che provengono dalla collezione privata di Fabio Castelli.

Il secondo appuntamento collaterale di Mercanteinfiera è "Parma 360 on view", ovvero una serie di immagini, video e performance, che anticiperanno i temi portanti del Festival sull'arte creativa, in programma a Parma dal 2 aprile al 15 maggio, accogliendo negli spazi del polo fieristico le opere di artisti del calibro di Michelangelo Pistoletto, Vico Magistretti, Enrico Robusti, Paolo Ceribelli il visual artist C999 e Maurizio Galimberti. "Parma 360 on view" è realizzata in collaborazione con Federica Bianconi, Chiara Canali, Simona Manfredi e Camilla Mineo.

"Per la nostra rassegna di arte, che fino allo scorso anno aveva abbracciato con successo il terreno delle sperimentazioni, il 2016 sarà l'anno del cambiamento – afferma Ilaria Dazzi, Brand Manager di Mercanteinfiera -. Per Fiere di Parma aprirsi ai nuovi linguaggi non è frutto di una suggestione momentanea, bensì una strategia finalizzata a riposizionare Mercanteinfiera sulle scene internazionali, valorizzandone contenuti di antichità e modernità".

Significativa, in tal senso anche la scelta di ospitare, a cinquantacinque anni dalla morte, una mostra dedicata a Mario Sironi, pittore simbolo del Novecento italiano. L'esposizione è curata da Estemio Serri e Alan Serri per Edizioni Cinquantasei Bologna e Galleria d'arte Cinquantasei, che sarà allestita all'interno della sezione "ArtParma Fair".

I visitatori di Mercanteinfiera, presentando il biglietto di ingresso avranno accesso, ad un prezzo agevolato, all'Archivio-Museo CSAC ( www.csacparma.it ). Per i termini della promozione mercanteinfiera.it/area-stampa/comunicati-stampa.

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Il termine del giorno è "petaloso": un bambino di 10 anni, impegnato nel compito in classe conia questo nuovo termine. Approvato dall'Accademia della Crusca conquista tutti e si diffonde sul web. Impazza sui social al punto da essere primo fra gli hashtag twitter.

Parma, 24 febbraio 2016

Non si finisce mai di imparare e questa volta, a ricordare che spesso possono essere i più piccoli a insegnare qualcosa agli adulti è la parola "petaloso". Il nuovo vocabolo è infatti frutto della mente creativa e a quanto pare, alquanto logica, di un bambino di 10 anni. A raccontare la storia è la maestra Margherita Aurora, su Facebook, fiera del suo piccolo alunno. Matteo, infatti, che frequenta le scuole elementari di Copparo in provincia di Ferrara, ha dato libero sfogo alla fantasia e coniato questo nuovo termine per descrivere un fiore pieno di petali, durante un compito sugli aggettivi.

"Qualche settimana fa, durante un lavoro sugli aggettivi, un mio alunno ha scritto di un fiore che era "petaloso". La parola, benché inesistente, mi é piaciuta, così ho suggerito di inviarla all'Accademia della Crusca per una valutazione. Oggi abbiamo ricevuto la risposta, precisa ed esauriente. Per me vale come mille lezioni di italiano. Grazie al mio piccolo inventore Matteo." - si legge nel post su Facebook della maestra.

L'Accademia della Crusca ha risposto al piccolo Matteo che la parola composta da petalo + oso ovvero pieno di petali, quindi petaloso, è "bella e chiara" ma per entrare nel vocabolario "bisogna che non sia conosciuta solo da chi l'ha inventata ma la usino tante persone e tante persone la capiscano".

Oggi su tutti i social impazza questa nuova parola - prima fra gli hashtag di twitter - e non solo. Complice la delicatezza del racconto, la creatività e l'innocenza che solo un bambino possiede, ma anche la brillante intuizione di una maestra che ha saputo valorizzare il suo piccolo alunno. E se "quando una parola è sulla bocca di tutti (o di tanti)" - come conclude la celebre accademia fiorentina - allora "lo studioso la mette nel vocabolario", tanti complimenti a Matteo per la nuova parola e alla maestra per la brillante intuizione.

petaloso accademia della crusca scuola bambini parole risposta

Immagine tratta dalla pagina Facebook di Margherita Aurora

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Laboratorio "La manomissione delle parole", promosso dall'ateneo, insieme alla cooperativa Sirio e al carcere di Parma: lo scrittore Gianrico Carofiglio ha analizza la politica attuale attraverso l'imbarbarimento della lingua italiana che conduce al caos.

Foto ph. Francesca Bocchia

Parma, 23 Febbraio 2016 

E' stato un appuntamento importante quello che ha visto intervenire lo scrittore Gianrico Carofiglio all'interno dell'aula dei Filosofi dell'Università di Parma, in occasione del laboratorio "La manomissione delle parole", promosso dall'ateneo, insieme alla cooperativa Sirio e al carcere di Parma, coinvolgendo studenti e detenuti.
Una riflessione che ha toccato argomenti di politica, con parole negative nei confronti del Movimento 5 stelle, seppur non citato in modo esplicito, espresse con la frase "Un parlamentare non può passare da una lotteria on-line". Ma anche un approfondimento sull'importanza dell'espressione "la verità", che in un gioco di parole può essere anagrammata in "evitarla", "rivelata", "relativa", e sul suo personale parere che non esiste verità condivisa senza una libera discussione.
Durante il suo intervento l'autore, che ha dialogato con il direttore di Repubblica Parma Antonio Mascolo, ha tenuto a sottolineare l'importante concetto della "Manomissione delle Parole", presente nel suo libro, rispondendo ad una lettera inviata da un detenuto. Una sorta di botta e risposta arguto e profondo.
Ed è proprio da questa manomissione delle parole e dalla confusione sulla lingua italiana che nasce la crisi della politica, una realtà che considera i cittadini solo come possibili elettori da controllare: "Il continuo vituperio contro i partiti è un grave scadimento della vita democratica. La società, così, non può che fallire."

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Un grandioso concerto teatrale multimediale che regala al pubblico più di quaranta canzoni, scelte tra i grandi successi dei Beatles. "Revolution The Show" ha emozionato il pubblico lombardo trasportandolo nei mitici anni '60.

Di Pietro Razzini

Parma, 23 febbraio 2016

La "Beatlemania" dilaga anche a Milano. The Beatbox, cover band del leggendario gruppo di Liverpool, raccoglie applausi e consensi al Teatro della Luna di Assago. Il loro spettacolo, "Revolution The Show", si è rivelato una emozionante macchina del tempo che ha portato il pubblico negli anni '60, quando il twist e lo shout dominavano i weekend di folle divertimento. Il merito è da attribuire ad Alfio Vitanza (Ringo Starr), Mauro Sposito (John Lennon), Riccardo Bagnoli (Paul McCarteny) e Guido Cinelli (George Harrison), capaci di andare oltre gli italici confini, consegnando al pubblico lombardo un concerto british, dal sapore assolutamente internazionale.

MIX VINCENTE - Lo show si è dimostrato essere un connubio di luci e musica, suoni ed emozioni. Filmati d'epoca hanno inquadrato il periodo storico nel quale la band è nata e ha creato il suo mito, sviluppando un fil rouge che ha condotto per mano gli spettatori. Il cuore pulsante della notte milanese, tuttavia, porta il nome di John Lennon, Paul McCartney, George Harrison e Ringo Star. Let it be, Yesterday, Strawberry fields ed Help sono solo alcuni dei celebri brani intonati dal gruppo. Impossibile per la platea rimanere incollata alle poltrone, evitando di shakerare il proprio bacino.

THE SHOW - "Revolution" é un grandioso concerto teatrale multimediale che regala al pubblico più di quaranta canzoni, scelte tra i grandi successi dei Beatles. Sul palco rivive la loro storia, dalle origini del Cavern Club di Liverpool, passando attraverso gli anni della Beatlemania, fino ai capolavori firmati in studio e ai racconti degli artisti contemporanei che ne hanno ripreso le canzoni, rivisitandole. Il finale, con John Lennon al pianoforte a intonare Hey Jude, ha coinvolto tutti i presenti in un lungo e condiviso insieme di note, di sorrisi e di abbracci. "All you need is love": forse i Beatles avevano ragione.

 

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Per tutti gli amanti della montagna qualche utile consiglio su come arredare la propria da casa di villeggiatura. Sia per chi debba ancora iniziare da zero sia per dare un volto nuovo agli ambienti, con alcuni facili accorgimenti.

Di Giulia Santoro

Anche se quest'anno ne è venuta veramente pochina, la neve è la protagonista indiscussa dei nostri inverni.
Molti di noi ne sono così attratti che non resistono a scappare tra le nostre bellissime montagne per godersi qualche ora di relax in ogni momento libero.
Tra questi, certamente, c'è che finalmente ha realizzato il sogno di acquistare o prendere in affitto la tanta desiderata "Casa per le Vacanze" in montagna!

arredo montagna design

Il primo divertente impegno da prendersi in questo caso è "come arredarla"?
Il primo indicatore è "seguire il nostro istinto". Ognuno di noi ha gusti e preferenze più o meno dettagliate, ed è giusto che anche la nostra casa rifletta quello che siamo attraverso l'arredamento. Senza dimenticare che questa però è una casa di montagna, dove trascorreremo per lo più momenti sereni, lontani dalla caotica realtà quotidiana.
Provate a chiudere gli occhi un momento e cercate con la mente di essere tra quelle montagne. Immaginate ora di entrare nella vostra casa, in un posto che avete solo sognato, un posto che è il massimo delle aspettative. Quali oggetti sta immaginando la vostra mente e quali colori e quali sapori?
Benissimo, partiamo da qui e tenente a mente le sensazioni provate durante questo esercizio e cosa avete visto.
L'arredamento ideale per voi sarà proprio quello!

casa di montagna arredamento design

Non temete di osare troppo perché in montagna tutto è concesso, anzi, è d'obbligo.
Per ricreare il vostro splendido " chalet di montagna", si trattasse anche di un appartamento nel centro storico del paese, vi consiglio di sfruttare gli elementi che la natura già vi mette a disposizione: legno e pietra faranno da padrone ed è doveroso renderne omaggio anche in casa.

Benissimo dunque i travoni a vista grezzi, le boiseries imponenti dovranno abbracciare la maggior parte delle pareti della casa.
Pietre, o pietroni, saranno l'elemento principale nelle zone della sala da bagno, in cucina e attorno al caminetto.
Per un arredamento di montagna è necessario lasciare tutto come natura l'ha fatto, senza apportare modifiche ai colori del legno o delle pietre.

Andate a trovare qualche oggetto naturale tra i boschi: pigne, rami di abete, ceppi dimenticati infatti saranno l'ideale come seduta attorno ad un tavolo, come porta lumière o come centro tavola per le vostre cene.

montagna arredo design 2

Tappeti di pelo, grossi cuscini con ricami tirolesi o dell'alta savoia, copertone ripiegate su divani, divanetti, puff e letti saranno l'ideale per ricreare un atmosfera calda e accogliente.

I colori dominanti dovranno essere i complementari di quelli che sono all'esterno, di conseguenza gli opposti del marrone, del grigio e del verde. Esagerate dunque con bianco, rosso, panna, con tutto quello che riguarderà biancheria del soggiorno, della camera da letto e del bagno. Esagerate con le essenze da ambiente, candele, abat-jour, luci soffuse e tutto ciò che vi aspettereste di trovare in una baita di alta montagna.
Se invece opterete per un arredamento più freddo ed elegante invece vi consiglio il "tone sur tone" il cui effetto sarà sicuramente più soft.

Non abbiate timore di "riempire". Le case di montagna vanno assolutamente riempite. Ogni sorta di suppellettili, oggetti d'arredamento o di design vanno tutti benissimo, ma con l'unico imperativo: rigorosamente acquistati o raccolti in loco!
Sarebbe una vera caduta di stile portare qualcosa di non autoctono in un contesto così incontaminato.
Il mio augurio però è che possiate riempire i vostri spazi di mille ricordi indimenticabili, di sorrisi, di brindisi e relax, a prescindere dall'arredamento che avrete scelto.

With the courtesy of chaletdimontagna.net  

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Lunedì, 22 Febbraio 2016 15:28

Mille Miglia, presentata la tappa parmigiana

Per il secondo anno consecutivo Parma sarà sede d'arrivo della penultima tappa della "Freccia Rossa". La Mille Miglia arriverà sabato 21 maggio a Parma per poi ripartire alla volta di Brescia, passando per Colorno.

Parma, 22 febbraio 2016 -

foto ph. Francesca Bocchia

Anche quest'anno la nostra città sarà sede d'arrivo della penultima tappa. La trentaquattresima rievocazione della Mille Miglia, la corsa su strada più celebre di ogni tempo, sarà disputata da Giovedì 19 a Domenica 22 maggio 2016 e proveniendo da Roma, arriverà sabato 21 a Parma per poi ripartire alla volta di Brescia, passando per Colorno.

Tradizione, innovazione, creatività, eleganza, bellezze paesaggistiche e stile di vita del nostro Paese: anche nel 2016 la Mille Miglia resta un simbolo dell'eccellenza italiana nel mondo e dopo essere stata tante volte di passaggio, per il secondo anno ha scelto Parma com sede della spettacolare ma fugace sosta per la punzonatura. La città si presta ad accogliere 438 bolidi d'epoca selezionati dalla commissione in base ai risultati sportivi conseguiti e preceduti anche quest'anno delle 150 Ferrari e Mercedes che faranno da apripista.

2016 mille miglia presentazione parma autostoriche

La carovana della Freccia Rossa, al termine di un percorso di giornata di circa 600 chilometri, "invaderà" le strade del centro storico nella serata di sabato, con arrivo previsto della prima vettura in gara sulla pedana di Piazza Duomo attorno alle ore 20,30 (con mezz'ora di anticipo rispetto all'anno passato) e transito dell'ultima automobile attorno alle ore 23.

Le vetture sbucheranno in serata da via Emilia est, transitando dall'Arco di San Lazzaro, quindi attraversando viale Basetti e strada Garibaldi, prima di giungere in piazza Duomo, dove le eleganti "signore a quattro ruote" sfileranno, una dopo l'altra, in passerella per la gioia di appassionati e curiosi. Le vetture si muoveranno successivamente in direzione di via Repubblica, completando il circuito cittadino con l'arrivo al Parco Ducale, che per una notte si trasformerà in un vero e proprio museo all'aperto, capace di ospitare auto "da sogno".

Da lì la carovana, preceduta dalle 150 Ferrari e Mercedes del "tribute", prenderà il via, alle ore 7 di domenica 22 maggio, alla volta di Brescia, attraversando anche Colorno.

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La tappa parmigiana è stata presentata in una conferenza stampa in Municipio. Insieme al sindaco Federico Pizzarotti e all'assessore Cristiano Casa, in rappresentanza del Comune che ha organizzato la tappa in partnership con la società "1000 Miglia s.r.l.", erano presenti Giuseppe Cherubini della società organizzatrice, Alessandro Cocconcelli, di ACI Parma, che mette a disposizione 90 ufficiali di gara volontari, e Pierluigi Spagoni di Ente Fiere, che collabora all'organizzazione della tappa.

"Per il Comune di Parma – ha affermato il Federico Pizzarotti - è motivo di orgoglio collaborare con la 1000 Miglia e ci fa piacere consolidare questo rapporto in una terra che ha importanti tradizioni motoristiche. Ricordiamo tutti il grande successo dell'anno scorso, con l'esordio della sede di tappa, il passaggio nelle strade del centro e l'apprezzatissima cena ai voltoni del Guazzatoio, che riproporremo con analoghe modalità. Sarà un'occasione importante per far conoscere al mondo cultura, bellezza e sapori di Parma".

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"Prima dell'anno scorso – ha sottolineato l'assessore Cristiano Casa – la Mille Miglia era passata tante volte, ma non aveva mai "dormito" a Parma. E' un marchio noto in tutto il mondo e un ottimo veicolo per promuovere la città e il territorio. Quindi ci fa particolarmente piacere riportare l'evento nella nostra città".

Anche quest'anno lo spettacolo non mancherà per i parmigiani e per i turisti, ma non mancherà neppure per gli ospiti della carovana, provenienti da tutto il mondo, che già l'anno scorso, nel loro breve soggiorno hanno avuto modo di apprezzare la straordinaria ospitalità di Parma. Con loro ci saranno anche mille vetture al seguito della gara di regolarità e la folta carovana di addetti ai lavori e giornalisti da tutto il mondo, che pernotteranno a Parma.

Non sono ancora noti i nomi dei tanti i personaggi conosciuti che già hanno deciso di legare il loro nome a queste mille miglia da percorrere in quattro giorni sulle strade del Bel paese da Brescia a Roma e ritorno: fra di loro ci saranno uomini e donne di spettacolo, principi e vip provenienti da tutti i continenti.

La corsa in 4 tappe

La Mille Miglia si disputa su quattro tappe, dal 19 al 22 maggio. La prima tappa prevede la partenza, in programma giovedì 19 maggio, alle 14.30, da Brescia, per toccare Ravenna e Ferrara e concludersi a Rimini. Il giorno dopo, venerdì 20 maggio, si riparte alla volta di Macerata, la seconda tappa porterà i concorrenti, come tradizione, nella serata di venerdì a Roma,dove, in concomitanza con il Giubileo, sono previste alcune modifiche nella consueta passerella notturna nella capitale. Sabato 21 maggio, si riparte da Roma alla volta della Toscana, con pausa a Poggibonsi. La Mille Miglia 2016 tornerà, poi, a scalare i Passi della Futa e della Raticosa, teatro di epiche imprese ad opera di assi del volante. Protagonista della terza tappa sarà Parma dove la "Freccia Rossa"sosterà nella serata di sabato 21 maggio, con arrivo alle 21. Risalendo da Parma, da dove partiranno il giorno successivo – domenica 22 maggio, i concorrenti attraverseranno Cremona, proseguendo verso Brescia. Lungo questo tratto la Mille Miglia tornerà a disputare alcune prove nell'Autodromo Nazionale di Monza. Le vetture attraverseranno, poi, Bergamo e la Franciacorta, prima del rientro a Brescia, previsto nella giornata di domenica 22

Pubblicato in Cronaca Parma

Il profumo di cioccolato diffuso nell'aria ha richiamato numerosi golosi parmigiani fra gli stand dislocati in Piazza Garibaldi per l'ottava edizione di "Cioccolato Vero", organizzato da CNA Parma in collaborazione con Acai, con il patrocinio e la preziosa co-organizzazione dell'Assessorato alle Attività Commerciali e Turismo del Comune di Parma e il contributo di Prefina ed Ecipar Parma.

Foto ph. Francesca Bocchia

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Oltre agli stand era presente il grande laboratorio nel quale assistere alle varie fasi della lavorazione del prodotto partendo dal cacao grezzo sino alla creazione di vere e proprie opere d'arte.

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A coinvolgere e stupire tutti i presenti le performance urbane dell'esilarante clown cileno Murmuyo. Il suo teatro di strada irriverente si prende gioco degli spettatori-passanti attraverso un gioco di immaginazione ed improvvisazione esilarante.

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Spazio alle centinaia di piccoli editori italiani, e non solo, che ogni anno presentano al festival la loro ricca offerta culturale. Questo fine settimana si tiene la IX edizione della kermesse dedicata alla piccola e media editoria con oltre 100 case editrici, anteprime nazionali e incontri con gli autori. Ad ingresso libero.

Di Manuela Fiorini – foto Claudio Vincenzi

Modena, 20 febbraio 2016

Oltre 100 case editrici piccole e medie, più di 60 iniziative collaterali, incontri con gli autori e grandi anteprime nazionali. Forte di un successo da più di 20.000 visitatori e oltre 50.000 visualizzazioni sui siti dedicati, torna al Foro Boario di via Bono da Nonantola, a Modena, BUK Festival della Piccola e Media Editoria. Il Festival, a ingresso libero, è alla sua IX edizione e si potrà visitare dalle 9.30 alle 19.30 di sabato 20 e domenica 21 febbraio.
BUK nasce da un'idea dello scrittore, giornalista e regista Francesco Zarzana ed è organizzata dall'associazione culturale Progettarte di Modena con l'obiettivo di dare spazio e voce alle centinaia di piccoli editori italiani, e non solo, che ogni anno presentano al festival la loro ricca offerta culturale. BUK, non è una semplice esposizione di libri, sono molte, infatti le iniziative collaterali tra presentazioni di testi, conferenze e dibattiti sui temi di attualità, reading letterari e atelier creativi, incontri con gli autori e personaggi di spicco del mondo della cultura, per i quali BUK è diventato un punto di riferimento a livello nazionale e internazionale. Al punto da essere insignito, nel 2015 dalla Medaglia del Presidente della Repubblica dal Capo dello Stato Sergio Mattarella. Nel 2014, invece, il festival ha contribuito a fare entrare Modena nella rete de Le Città del Libro.
Le sale che ospiteranno gli incontri e le conferenze saranno dedicate ai Caduti di Brema, cioè alle giovani promesse del nuoto italiano che persero la vita insieme al loro allenatore e a un giornalista RAI nella tragedia aerea del 28 gennaio 1966. Ci saranno, quindi, la Sala De Gregorio – Massenzi, la Sala Bianchi- Rora, la Sala Longo-Samuele-Chimisso e la Sala Costoli-Sapio.
Sempre per ricordare i giovani atleti scomparsi, di cui quest'anno ricorre il 50° anniversario, sabato 20 febbraio, alle ore 21, presso La Tenda di via Monte Kosica, sarà proiettato in anteprima nazionale, il docufilm Tra le onde del cielo, scritto e diretto da Francesco Zarzana con Claudia Campagnola, Marco Morandi, Lucia Fossi, Elena Polic Greco, Lucia Bendia e la partecipazione straordinaria di Laura Efrikian.
Tra gli eventi clou del programma, sabato 20 febbraio alle 10.30, c'è la conferenza Creative Girls, nell'ambito della quale Mélanie Chappuis e Marie-Christine Horn, tra le più note rappresentanti della letteratura svizzera francofona, dialogheranno con la conduttrice di Sky TG24 Raffaella Cesaroni sul tema del rapporto tra le donne e le tecnologie digitali.
Manu LJ cantante, produttrice e regina della dance internazionale, domenica 21, alle 10, condurrà un imperdibile incontro sul futuro della musica insieme ad alcuni dei massimi rappresentanti dell'industria discografica italiana come Paolo Romani consulente per Universal Music Italia Roma, Andrea Marco Ricci, Presidente Note Legali Bologna e il dj e produttore Besford.
I protagonisti in assoluto, tuttavia, saranno i libri, con tante presentazione e novità editoriali. Tra gli incontri in programma, sabato 20 alle 16.30, c'è quello con la blogger Angela Pavese, autrice di Like, ci sono blogger su Mercurio che dialogherà con l'attrice e conduttrice Alessandra Casale raccontando esperienze e cercando risposte su un mondo di frivolezze dove la ricerca di Like diventa quasi un'ossessione per affermare se stessi.
Domenica 21, alle 11.30, si parla di legalità con Io non taccio. 8 storie di giornalisti che non mollano, di e con Federica Angeli, con la quale hanno collaborato Giuseppe Baldessarro, Paolo Borrometi, Arnaldo Capezzuto, Ester Castano, Marilù Mastrogiovanni, David Oddone e Roberta Polese, per raccontare l'esperienza di giornalisti e blogger che ogni anno subiscono minacce e intimidazioni a causa di inchieste coraggiose. Modera l'incontro Cinzia Franchini.

Tra le novità 2016 c'è anche BUKids, uno spazio completamente dedicato ai più piccoli con tante presentazioni divertenti e istruttive e la mostra Sudden hush dell'artista Idoutorei cui disegni sono popolati da caratteristici e unici animali fantastici e suggestive immagini.

Il programma completo della manifestazione sul sito www.bukfestival.it 

INFO
BUK Festival della piccola e media editoria
20 e 21 febbraio 2016 – dalle 9.30 alle 19.30
Presso Foro Boario, via Bono da Nonantola 2
Ingresso libero

BUK 2016 locandina

Pubblicato in Dove andiamo? Modena
Venerdì, 19 Febbraio 2016 17:09

"Mansfield Park" - Jane Austen

Per il fine settima un buon libro della scrittrice inglese Jane Austein: "Mansfield Park". Un romanzo dalla grande complessità e profondamente diverso rispetto a tutti gli altri romanzi della scrittrice inglese, da cui è stato tratta anche un film.

Di Cecilia Novembri

Janeites!! Il 2015, appena concluso, ha ricordato il romanzo forse più amato di Jane Austen "Emma". Ma c'è un altro romanzo, sicuramente meno plateale di "Orgoglio e Pregiudizio" e meno "capriccioso" di "Emma", il più sfuggente, e forse proprio per questo il più incompreso e spiazzante dei romanzi austeniani, penso però che la sua bellezza stia nella grande complessità ma anche nella sua profonda diversità rispetto a tutti gli altri romanzi della scrittrice inglese.
Sto parlano di "Mansfield Park".

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La protagonista è Fanny Price, che viene affidata, ancora bambina, agli zii che l'accolgono nella tenuta di Mansfield Park dove vivono. Fanny cresce insieme ai cugini, malgrado spesso sia infelice, matura con un forte senso della virtù e della compostezza, mantenendo rapporti epistolari con la famiglia.
Considerata la parente povera in un ambiente d'élite Fanny raffronta il proprio modello educativo, fondato sul senso del dovere, l'abnegazione, la virtù, a quello della spregiudicata Mary Crawford.
Diventa osservatrice involontaria dei giochi ed intrecci amorosi tra i Bertram ed i Crawford, non riuscendo a formarsi una buona opinione né di Henry né di Mary Crawford e soffrendo in silenzio per la predilezione che Edmund dimostra nei confronti di Mary.

romanzo libro jane austen 2

Alla fine la protagonista coronerà il suo sogno e sposerà il cugino Edmund, figlio di Sir Thomas, e con lui si stabilirà definitivamente a Mansfield Park.

Accanto alla vittoria della morale tradizionale nella narrazione si può cogliere un'implicita critica alla cultura del primo Ottocento: Fanny realizza infatti l'ascesa sociale al prezzo della negazione della propria libertà e spontaneità. Con "Mansfield Park", l'intramontabile scrittrice inglese, dimostra ancora una volta ai suoi lettori una grande modernità.
Il cardine del romanzo di Jane Austen resta sempre il tema dell'educazione femminile!

Pubblicato in Cultura Emilia
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