MODENA – Blitz della Polizia di Stato e della Polizia Locale di Modena ai locali dell’ex Fazenda, tra il capoluogo e Castelnuovo Rangone, dopo l’ennesima segnalazione di persone che vivevano nei locali senza averne diritto. Con le Forze dell’Ordine c’erano anche i nuovi proprietari dell’immobile, una società di Roma, e un Ufficiale Giudiziario.
All’interno sono state trovate diverse persone, che sono state identificate e allontanate. Si tratta di tre uomini di nazionalità marocchina e un giovane turco che ha riferito agli agenti di vivere da tempo nell’edificio insieme alla madre, che però non era presente al momento dei controlli.
Tutti e quattro gli stranieri sono risultati in regola con il permesso di soggiorno e tutti hanno un impiego. Sono stati invitati a raccogliere le proprie cose e ad andarsene, dove non si sa, mentre la proprietà ha provveduto a fare immediatamente cambiare tutte le serrature e a chiudere con robuste catene tutti gli accessi.
Al vaglio, invece, la posizione dell’uomo che era in possesso delle chiavi e che concedeva l’utilizzo degli alloggi a stranieri e sbandati, dietro pagamento di somme di denaro o di veri e propri affitti in nero. La segnalazione è stata inviata all’Agenzia delle Entrate mentre il Nucleo Antievasione Fiscale ha avviato nuovi accertamenti.
La situazione, infatti, era nota da tempo e già negli anni passati l’immobile era stato oggetti di sgomberi a cui erano seguiti denunce e processi. Inoltre, nell’agosto dello scorso anno, qui era anche avvenuto l’omicidio di Nico Hozu, un 34 enne di origine romene che era stato ucciso a colpi di spranga. Il delitto era avvenuto in un contesto di droga e degrado e il processo si sta svolgendo presso il Tribunale di Modena proprio in queste settimane.
Per quel fatto di sangue sono stati rinviati a giudizio due degli indagati con l’accusa di omicidio volontario, mentre altri due hanno patteggiato pene inferiori all’anno. Un quinto uomo è stato invece rinviato a giudizio in attesa dell’aggiornamento del processo a fine dicembre.