Il Po ha restituito il corpo di Emil Bondrea, 51 anni, l’autotrasportatore di origine romena che ieri era stato inghiottito dalle acque del fiume mentre tentava di rinfrescarsi dopo una giornata di pesca. I sommozzatori lo hanno portato a riva ieri attorno alle 17. Ancora senza esito, invece, le ricerche del nipote Felix Suciu, 31 anni, che ieri era con lo zio e che non ha esitato a tuffarsi nel tentativo di soccorrerlo.
L’incidente ieri, vicino a Boretto, nei pressi del ponte che collega le province di Reggio e Mantova. Zio e nipote, che vivono a Sorbolo, nel parmense, e lavorano per una ditta di autotrasporti, si erano concessi una giornata di relax per pescare, insieme a un connazionale, l’unico rimasto incolume e che ha dato l’allarme. Quando ha cominciato a fare troppo caldo, Emil e Felix hanno deciso di entrare in acqua per rinfrescarsi. Bondrea, però, è stato subito risucchiato dalle forti correnti del fiume. Il nipote si è immerso per aiutare lo zio, ma anche lui è stato trascinato sott’acqua.
Sul posto sono subito intervenuti i Vigili del Fuoco, con il nucleo sommozzatori, e i sanitari del 118 con l’Elisoccorso da Parma, oltre ai Carabinieri. Attorno alle 17 viene trovato il corpo ormai senza vita di Emil. Si continua invece ancora a cercare Felix, anche con l’ausilio dell’elicottero dei Vigili del Fuoco, ma le speranze di trovarlo ancora in vita sono molto poche.
Un’imprudenza costata molto cara. Lungo tutto il corso del fiume Po, infatti, vige il divieto di balneazione, non tanto per la qualità delle acque, ma soprattutto per le correnti molto forti e impreviste, che possono trarre in inganno anche chi, come Emil e Felix, cercavano un po’ di refrigerio, in una torrida giornata d’estate, a pochi metri dalla riva.