'Ndrangheta: sequestro preventivo di beni ai sensi del codice antimafia tra Reggio Emilia, Parma, Crotone, Aosta e Verona. La stima complessiva si aggira intorno ai 30 milioni di euro. Un'azione che si va ad aggiungere alle tante intraprese nell'operazione Aemilia attiva sul territorio. -
Parma, 30 Ottobre 2015 -
Nuovi sviluppi nell'indagine Aemilia, la massiccia operazione che in questi mesi è andata a scoprire e bloccare una fitta rete di infiltrazioni mafiose stanziata sul territorio. Gli ultimi provvedimenti hanno visto eseguire, da parte dei carabinieri del ROS e dei comandi provinciali di Reggio Emilia e Parma, un massiccio numero di sequestri di beni tra Reggio Emilia, Parma, Crotone, Aosta e Verona: la stima complessiva si aggira intorno ai 30 milioni di euro.
Il provvedimento preventivo è stato emesso dal Tribunale di Reggio Emilia, su richiesta del D.D.A. di Bologna, a carico dei fratelli Palmo e Giuseppe Vertinelli, originari di Cutro, ed attualmente detenuti presso il Carcere di Bologna. A loro sono stati imputati i reati di associazione mafiosa, riciclaggio ed intestazione fittizia di beni. I due fratelli sono ritenuti una vera e propria emanazione imprenditoriale del sodalizio di matrice mafiosa attiva sul territorio emiliano, operante anche in Calabria, e collegato alla cosca "Grande Aracri di Cutro".
Più in generale, questa misura di prevenzione patrimoniale ha interessato, oltre all'azienda "Sime Srl." Di Verona, altre 11 aziende, 71 immobili, 22 veicoli e numerosi rapporti bancari e finanziari.