Il Parlamento Europeo ha approvato l’accordo volto a semplificare e velocizzare le procedure di autorizzazione del cosiddetto “Novel Food”: sulle nostre tavole potrebbero arrivare insetti, larve, cibi prodotti in laboratorio e nuovi coloranti alimentari
Di Chiara Marando – Sabato 07 Novembre 2015 -
La sperimentazione in cucina è sempre un elemento positivo, un fattore di crescita che può portare a piacevoli scoperte in fatto di gusto, profumi ed abbinamenti stuzzicanti. Ci tengo a sottolineare che parlo di “piacevoli scoperte” e rimarco il concetto perché sembra che ormai tutto sia permesso e più una cosa è strana più la si rincorre.
In sintesi, per quanto importante, anche la sperimentazione deve avere qualche limite. Parliamoci chiaro, nessuno riuscirà mai a convincermi che un pasto a base di insetti possa essere goloso quanto una teglia di lasagne, una pizza fragrante oppure, proprio perché sono parmigiana, un piatto fumante di cappelletti in brodo . No, le tradizioni gastronomiche hanno una loro ragione di esistere, raccontano la storia dei vari Paesi, le loro radici più profonde e sono un patrimonio da preservare. Poco importa se si parla di carne, pesce, verdura o legumi, quello che conta è fare tesoro dell’ambiente in cui viviamo, rispettarlo e rendere sostenibile il “fattore cibo” senza stravolgere la nostra cultura.
Poi certo, ci sono quelli che vogliono fare gli alternativi a tutti costi, quelli che “io non mi schifo di nulla” e si lanciano in discorsi da intenditori riempiendosi la bocca di paroloni che poco hanno a che fare con la realtà delle cose. Persone che comunque mi piacerebbe osservare durante una degustazione di vermi, larve, scarafaggi ed altre delizie di questo tipo.
Infatti, secondo un’indagine Doxa effettuata per conto di Coop, un italiano su due è pronto ed incuriosito dall’idea di assaggiare gli insetti e, cosa ancora più incredibile, molte più persone sarebbero disposte a provare carne sintetica, pillole, barrette e, udite udite, plancton.
Non si tratta di ipotesi, ma di una eventualità concreta che si potrebbe palesare sulle nostre tavole dopo che il Parlamento Europeo, con un totale di 359 si, 202 no e 127 astenuti (e qui mi chiedo come si possa non solo dire SI, ma anche astenersi), ha approvato l’accordo volto a semplificare e velocizzare le procedure di autorizzazione del cosiddetto “Novel Food”.
Cos’è il Novel Food?
Letteralmente i “nuovi alimenti”, quelli di cui fanno parte insetti, scorpioni e larve, ma anche cibi prodotti in laboratorio, nanomateriali e nuovi coloranti che si andranno ad aggiungere a quelli già in commercio.
In altre parole, una sorta di “morte della cucina”.
Fortunatamente manca ancora il via libera da parte dell’Efsa, ovvero l’Agenzia europea per la sicurezza alimentare, che si occuperà di valutare attentamente gli eventuali effetti che queste introduzioni nella dieta possono avere sulla salute umana.
Ovviamente, nel grande circo mediatico che è stato EXPO 2015 non ci siamo fatti mancare neppure la prima degustazione di insetti, autorizzata dal Ministero della Salute. Gli invitati hanno così potuto pasteggiare con pietanze a base di grilli, preventivamente controllati ed analizzati dall’Asl, preparate dalle mani esperte dello chef Marco Ambrosino: dall’antipasto al dolce il tutto, nemmeno a dirlo, da leccarsi le dita.