Cerchi lavoro? Archimede Spa, Agenzia per il lavoro, propone ogni settimana delle posizioni aperte in diversi settori e con diverse mansioni. 

Zona ceramiche 20/05/2019

Saldatore a Casalgrande (RE)
Si richiede esperienza pregressa, anche breve, nella mansione, conoscena dei primi rudimenti di saldatura a filo, proattività, serietà, volontà di crescere e di professionalizzarsi completano io il profilo.
Info e candidature al seguente link http://bit.ly/2VQ3RFv 

Addetto alle macchine di stampa a Casalgrande (RE)
Il candidato/a verrà inserito all'interno del reparto produzione e si occuperà di gestire le macchine di stampa digitale.
Info e candidature al seguente link http://bit.ly/2w63HL8 

Parrucchiera a Casalgrande (RE)
Si ricerca risorsa da inquadrare in apprendistato per un salone di bellezza. Si richiede preferibile studio professionale per acconciatori, preferibile minima esperienza nel ruolo, disponibilità oraria part time, disponibilità immediata, Patente B/automunita.
Info e candidature al seguente link http://bit.ly/2w63HL8 

Impiegato amministrativo a Casalgrande (RE)
L'impiegata inserita in supporto all'ufficio amministrativo si dovrà occupare di registrazione fatture, prima nota, contabilità ed essere autonoma fino alle scritture per la predisposizione del bilancio.
Info e candidature al seguente http://bit.ly/30yOCQg 

Fuochista addetto forni Fiorano Modenese (MO)
Si richiede preferibile precedente esperienza nella conduzione di forni per il settore ceramico e disponibilità al lavoro su turni a ciclo continuo.
Info e candidature al seguente link http://bit.ly/2LSpAbh 

Elettricista cablatore tasfertista a Fiorano Modenese (MO)
Si richiede titolo elettrotecnico, buona autonomia di cablaggio bordo macchina sulla base degli schemi elettrici, ottima manualità, precisione, problem solving
Info e candidature al seguente link http://bit.ly/2WZTwDO 

Perito Meccanico/Meccatronico a Fiorano Modenese (MO)
Si richiede diploma di Perito Meccanico o Meccatronico, flessibilità oraria, Patente B/automunito.
Info e candidature al seguente link http://bit.ly/2LU8f1T 

Operaio carrellista a Sassuolo (MO)
L'operaio carrelista si occuperà di carico e scarico con utilizzo del carrello elevatore per spostamento merce.
Info e candidature al seguente link http://bit.ly/2Vzj0X2 

Responsabile del personale a Sassuolo (MO)
Il responsabile del personale si occuperà della gestione dei dipendenti diretti, rapporto con agenzia di somministrazione, mansionari, formazione, gestione presenze, selezione del personale per nuovi inserimenti.
Info e candidature al seguente link http://bit.ly/2JR8IiB 

Addetto taglio lamiera a Scandiano (RE)
L'addetto si dovrà occupare di taglio e lavorazione lamiera per preparazione pannelli, movimentazione e taglio coils acciaio, inserimento distinte di taglio.
Info e candidature al seguente link http://bit.ly/2JMK4Qi 

Disegnatore meccanico a Scandiano (RE)
La risorsa, inserita in un percorso di crescita professionale, dovrà occuparsi del disegno e della messa in tavola di impianti d'automazione industriale e disegni per carpenteria metallica.
Info e candidature al seguente link http://bit.ly/2WWtMIm 

Addetto scelta manuale e inscatolamento a Scandiano (RE)
La risorsa si occuperà di scelta manuale, inscatolamento e preparazione bancali.
Si richiede preferibile esperienza nella mansione o in mansioni affini, disponibilità immediata, residenza in zone limitrofe.
Info e candidature al seguente link http://bit.ly/2HsQv9C 

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Mercoledì 22 maggio in occasione del transito della tappa Carpi-Novi Ligure, che attraverserà Fidenza e Fiorenzuola, il territorio guareschiano sarà oggetto di una bella intervista a tre personaggi che andrà in onda alle 14.00 su Rai Due “Speciale Giro d’Italia”.

L’intervista si terrà presso il Bar Guareschi a Roncole, e saranno protagonisti Giovanni Annoni, il genero di Guareschi, di Sauro Ferrari, il suo idraulico e la signora Fermi di Fiorenzuola, che con Guareschi ballò una volta il Charleston, scoprendo in lui un virtuoso ballerino. L'iniziativa, nata da Rai Due, si è concretizzata con questa intervista, organizzata dal sindaco di Busseto Giancarlo Contini, fervido estimatore del grande scrittore.

Mercoledì 22 Maggio 2019, per la competizione ciclistica “102° Giro d’Italia” e per l’11esima tappa Capri-Novi Ligure che vedrà Parma sul percorso di gara, sono previste le seguenti modifiche alla viabilità.

Destituzione degli stalli di sosta e/o sosta a pagamento, carico/scarico, invalidi, riservato Taxi, ciclomotori, motocicli, invalidi e contestuale istituzione del divieto di sosta con rimozione forzata ambo i lati dalle ore 08:00 alle ore 15:00 per i seguenti tratti stradali:

•          Via Emilio Lepido;

•          Via Emilia est;

•          Piazzale Vittorio Emanuele II;

•          Strada della Repubblica;

•          Piazza Garibaldi;

•          Strada Mazzini;

•          Ponte di Mezzo;

•          Piazza Corridoni;

•          Strada Massimo d’Azeglio;

•          Piazzale Santa Croce;

•          Via Gramsci;

•          Piazzale Caduti del Lavoro;

•          Via Emilia Ovest;

dalle ore 11:00 alle ore 14:00 circa e comunque fino a cessate esigenze:

In funzione della sospensione temporanea della circolazione prescritta da Ordinanza Prefettizia, da attuarsi nei seguenti tratti stradali:

•          Ponte Enza;

•          Via Emilio Lepido;

•          Via Emilia est;

•          Piazzale Vittorio Emanuele II;

•          Strada della Repubblica;

•          Piazza Garibaldi;

•          Strada Mazzini;

•          Ponte di Mezzo;

•          Piazza Corridoni;

•          Strada Massimo d’Azeglio;

•          Piazzale Santa Croce;

•          Via Gramsci;

•          P.le Caduti del Lavoro;

•          Via Emilia Ovest;

•          Ponte sul Taro

Istituzione del senso unico alternato in tutte le strade afferenti al percorso di gara.

Strada dei Farnese – da Borgo Tanzi a Ponte Verdi

Istituzione del doppio senso di circolazione.

Istituzione del divieto di sosta con rimozione forzata sul lato Ovest e del senso unico alternato in prossimità dell’intersezione con Borgo Tanzi (“voltone”).

Destituzione dell’isola ambientale di Borgo Santa Chiara, Borgo Tommasini e Via Sauro e contestuale spegnimento del sistema di rilevamento dei transiti in isola ambientale.

Sarà consentito ai residenti della Zona 1 al transito in ZTL 1 ed isola ambientale relativa alla ZTL1

Destituzione della Z.T.L. 3; destituzione della Z.T.L. 1 di Via Corso Corsi, Borgo Valorio e Via Dalmazia

Tangenziale Sud SS9 VAR/A tratto compreso tra lo svincolo n°17 di strada Traversetolo e lo svincolo n°19 di via Emilio Lepido:

Istituzione del divieto di circolazione della corsia sud direzione Reggio Emilia.

Il traffico in uscita dalla Tangenziale Sud SS9 VAR/A diretto a Reggio Emilia verrà deviato sulla S.P. 513 della Val d’Enza (str. Traversetolo) e quindi su strada Montechiarugolo direzione Monticelli ed S.P.18 del Pilastrello.

Svincolo n°2 “via Mantova” della Tangenziale Nord (Tangenziale Unione Europea):

Istituzione del divieto di circolazione nel ramo di ingresso in tangenziale direzione Reggio Emilia.

Il Traffico in uscita sulla Tangenziale Nord (Tangenziale Unione Europea) diretto a Reggio Emilia verrà deviato su strada Burla, via Venezia quindi su via Mantova direzione Brescello-Strada Cispadana.

Destituzione della corsia preferenziale bus e relativa disattivazione del sistema di controllo elettronico degli accessi ove esistente per i seguenti tratti stradali:

•          Str. della Repubblica;

•          P.za Garibaldi;

•          Str. Mazzini.

•          Ponte di Mezzo

•          Piazzale Corridoni

•          Strada D’Azeglio

•          Viale Toscanini, Viale Mariotti

L’Azienda TEP SpA provvederà alla deviazione dei bus interessati, dando opportuna comunicazione dei percorsi alternativi delle linee di trasporto pubblico locale alla cittadinanza.

I provvedimenti di cui alla presente ordinanza possono essere suscettibili di variazioni temporali e di modifiche all’estensione/localizzazione sulla base delle disposizioni degli organi di Polizia Municipale – unitamente agli altri soggetti individuati dall’art. 12 del Codice della Strada – in particolare relativamente alle deviazioni da effettuare in ottemperanza all’Ordinanza Prefettizia di sospensione temporanea della circolazione al transito della competizione ed alla progressiva riapertura delle strade a seguito del termine effettivo della manifestazione.

Fonte: Comune di Parma

Il 20 maggio 2012 la prima scossa del terremoto che causò la morte di 28 persone, cui si aggiunse un volontario deceduto nella fase della ricostruzione, e oltre 300 feriti. A Medolla, alla presenza delle famiglie delle vittime, la presentazione del prototipo della scultura "Riconciliazione", monumento ai caduti del terremoto. Il progetto artistico è stato realizzato dagli studenti del liceo Venturi di Modena. Il presidente Bonaccini: "Il primo pensiero alle vittime, ai feriti e ai famigliari. Anche per questo prosegue ogni giorno l'impegno condiviso per la ricostruzione, che è stato ed è di tutti" 

Bologna -

Sette anni fa, il 20 maggio 2012, alle 4.03, l’Emilia tremò lasciando un segno indelebile nel cuore della comunità regionale e nel Paese. Era la prima scossa di un terremoto che vide un bilancio finale pesantissimo in termini di perdite umane: morirono 28 persone, cui si aggiunse un volontario deceduto nella fase della ricostruzione. I feriti furono oltre 300.

Il presidente della Regione e commissario delegato alla Ricostruzione, Stefano Bonaccini, ricordando le vittime, sottolinea come “a loro, e alle loro famiglie, continua ad andare il pensiero dell'Emilia-Romagna e di tutti noi. È anche per questo che ogni giorno proseguiamo a mettere tutto il nostro impegno per completare la ricostruzione. E lo faremo fino all'ultima pietra, insieme alle comunità locali. Resta tanto da fare, ma siamo allo sforzo finale. Perché la nostra forza, dai primi giorni dell'emergenza a oggi, sono stati il coraggio e la volontà di questa terra e delle persone che qui vivono e lavorano, per un impegno condiviso che è stato ed è di tutti”.

E proprio col pensiero rivolto alle vittime, questa mattina a Medolla c’è stata una cerimonia di commemorazione alla quale ha partecipato anche l’assessore regionale alla Ricostruzione post sisma, Palma Costi, in rappresentanza della Regione Emilia-Romagna.

Durante l’iniziativa, alla presenza anche dei famigliari delle vittime, è stato presentato il work in progress “Riconciliazione”, un monumento ai caduti del terremoto realizzato dagli studenti del liceo artistico Venturi di Modena su un progetto di Lisa Buffagni, che oggi studia all’Accademia di Carrara. Dal prototipo si passerà ad una scultura in bronzo, dal peso complessivo di 600 chilogrammi, che sarà realizzata con tecnica a cera persa. Alta 2,7 metri e profonda 2, sarà posta su un basamento in cemento armato già realizzato nel giardino pubblico a fianco del teatro ‘Facchini’ di Medolla, in pieno centro storico. Sarà illuminato da un gruppo di fari posti circolarmente intorno alla scultura.

Fonte: Regione ER

Il mezzo è stato donato a Pedemontana Sociale grazie al progetto Mobilità Garantita e alla sensibilità di 38 aziende. Il presidente Dall'Orto: «Traguardo raggiunto insieme»
Quello inaugurato nel pomeriggio di lunedì 13 maggio alla Corte Agresti di Traversetolo, non è soltanto un nuovo pulmino al servizio del Taxi Sociale. È il simbolo di un territorio generoso, capace di fare squadra per sostenere i bisogni dei più deboli.

La donazione del Fiat Ducato a nove posti in comodato d'uso per quattro anni, attrezzato con un elevatore per poter caricare fino a tre carrozzine, è il frutto della solidarietà di 38 aziende del territorio, di cui 18 traversetolesi, che hanno deciso di contribuire alla causa aderendo al "Progetto Mobilità Garantita". Un virtuoso accordo pubblico-privato sottoscritto tra Pedemontana Sociale e P.M.G. Italia Spa, che da anni si occupa della raccolta fondi nei comuni dell'Unione Pedemontana Parmense (Collecchio, Felino, Montechiarugolo, Sala Baganza e Traversetolo), per permettere il rinnovamento dei mezzi.

"Progetto mobilità garantita" è una testimonianza di solidarietà, sottolineata anche da don Giancarlo Reverberi al momento della benedizione del pulmino, quando ha ribadito la frase di Madre Teresa di Calcutta stampata sul manifesto di ringraziamento alle aziende: "Non importa quanto doniamo, ma quanto amore mettiamo in quello che doniamo". Alla benedizione ha fatto seguito il taglio del nastro da parte del presidente di Azienda Pedemontana Sociale e sindaco di Traversetolo, Simone Dall'Orto, affiancato da Aldo Spina, assessore ai Servizi alla Persona dell'Unione e sindaco di Sala Baganza, dal direttore generale dell'azienda del welfare, Adriano Temporini, e dai rappresentanti di PMG Italia, Steven Bracci e Matteo Sartorato. 

«È doppiamente emozionante, da sindaco e presidente di Azienda Pedemontana Sociale, inaugurare questo mezzo che servirà la nostra comunità – ha sottolineato Dall'Orto –, peraltro dopo aver sostituito, l'anno scorso, quello per il trasporto degli anziani del Centro diurno di Traversetolo. Centro diurno che a giugno si trasferirà in una sede più accogliente insieme al Centro socio-occupazionale per le persone disabili. Ringrazio le aziende che hanno contribuito, perché spesso non si riesce a percepire il lavoro qualitativo che c'è dietro ai Servizi sociali – ha aggiunto –, che per noi sono sempre al primo posto, come testimoniano le risorse che vengono stanziate dai Comuni dell'Unione. È importante che le aziende del territorio siano al nostro fianco, perché insieme possiamo raggiungere questi importanti traguardi».

«Il fatto che questo mezzo sia arricchito con tutti i loghi delle realtà imprenditoriali che hanno contribuito – ha osservato Spina –, dà il senso di quanto le nostre comunità siano attente ai bisogni dei più deboli e facciano sentire concretamente la loro vicinanza a queste necessità».

Il direttore generale di Pedemontana Sociale Temporini ha ringraziato insieme alle aziende anche PMG Italia, per essersi dimostrata ancora una volta «un partner serio, affidabile e trasparente. Parlando di chilometri, i numeri del Taxi Sociale sono da capogiro. Negli 11 anni di attività, i nostri pulmini ne hanno percorsi 5 milioni, 125 volte il giro del mondo, trasportando 3.000 persone. E questo grazie ai volontari di Auser e del Circolo Verdi di Monticelli, che quotidianamente si mettono alla guida dei nostri 26 mezzi. Volontari che non sono semplicemente dei "tassisti", ma che costruiscono relazioni umane con le persone che trasportano. Vorrei inoltre ringraziare Monia Anelli e Gabriella Pesce – ha concluso il direttore – che organizzano i viaggi svolgendo un lavoro efficace ed efficiente».
La cerimonia è terminata con la consegna degli attestati di ringraziamento ai titolari delle aziende che hanno contribuito al successo del progetto, che permetterà agli utenti del Taxi Sociale viaggi comodi e sicuri.

L'elenco degli sponsor
2T Food, Alcar Uno, All Food, C.B.M., Casa di Riposo "Villa Benedetta", Chierici Antonio & C., Ediltecno, Emiliana Trasporti, F.A.B.O., Farmacia Rizzoli, Farmacie Comunali di Felino, FBF Italia, Fornovo Gas, Frigomeccanica, GLAS-VER Trasporti, Greci Enzo, Guidoparma. I.C.M., Kemimpex, Latteria Sociale San Lucio., M.B., Maria Luigia, Morganti, Mutti, Nuova Bert Salumi, Ombellini Dario, Pianza Renzo e Figli, Sabbiatura Fontana, Sidermeccanica Inox, Sipa, Special Stamp, Stagionatura Montefiore, Tec-Al, Tecno Meccanica, Tecnomec, Tecnostampi, Tipolitotecnica, Wab.

Editoriale: - Elezioni europee 2019 - I programmi, questi sconosciuti - Lattiero caseari. Latte in forte salita, Grana e Parmigiano stabili da due mesi. - Cereali e dintorni. Sopraggiunti i fattori esterni a scombussolare i mercati - Stop al fake Parmesan: a Genova bloccate 7.560 confezioni di prodotto contraffatto dalle Filippine -

SOMMARIO Anno 18 - n° 20 19 maggio 2019
1.1 editoriale
Elezioni europee 2019 - I programmi, questi sconosciuti
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Latte in forte salita, Grana e Parmigiano stabili da due mesi.
2.1 Bis lattiero caseario Lattiero tendenze 14 maggio 2109
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. USDA tranquillizzanti ma fondi molto corti
3.1 bis cereali e dintorni Cereali e dintorni. Sopraggiunti i fattori esterni a scombussolare i mercati
6.1 ambiente piacenza Il progetto di Ronchi nasce da un impegno durato 15 anni
6.2 ambiente appennino della Val d'Enza": weekend con le geoesplorazioni della Bonifica
8.1 maltempo emilia romagna Emilia Romagna, Maltempo. Situazione meteo migliora
9.1 fake parmesan Stop al fake Parmesan: a Genova bloccate 7.560 confezioni di prodotto contraffatto dalle Filippine
9.2 maltempo emilia I 100 Lambruschi di Viadana
10.1 acqua Acqua: la tutela del territorio passa attraverso la conoscenza
12.1promozioni "vino" e partners
13.1 promozioni "birra" e partners

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Civiltà e rispetto. Due termini molto usati ma che spesso rimangono solo parole fini e a se stesse.

E' il caso di Colorno, meraviglioso paese della bassa parmense, conosciuto per la dimora imperiale (la reggia) di Maria Luisa d'Asburgo e gentil consorte di Napoleone. In questo comune purtroppo esiste una sala civica che di civico ha ben poco se non nulla. Per "civico" s'intende l'appartenenza di un cittadino allo stato e ad una collettività organizzata; un serio modo di vivere con senso del dovere e molteplici virtù positive nei confronti di tutti, anche dei meno fortunati.

La sala civica del comune di Colorno è situata nel bellissimo ristorante/pizzeria "al vecchio mulino" ed è locata alla fine di due scomodissime rampe di scale. Stessa cosa per i bagni, che si trovano anch'essi alla fine di ripide scale in discesa.

Un chiaro esempio di barriere architettoniche che non è possibile in alcun modo superare. Non vi sono presenti rampe per le carrozzine, e non vi è la presenza di nessun ascensore. Una situazione davvero poco piacevole che nella giornata odierna ci ha permesso, purtroppo, di vedere persone anziane con gravi difficoltà motorie, raggiungere a fatica il piano superiore, grazie all'aiuto di più persone volenterose che li sorreggevano. Una situazione talmente surreale che ci ha fatti vergognare, nei confronti di coloro, che si sono recati a Colorno anche da altre regioni. A tal punto siamo costretti a chiederci come mai nessuno ha mai segnalato una cosa del genere? Abbiamo una stazione a cui i disabili non possono accedere ed una sala "civica" che funziona allo stesso modo.

Dov'è il rispetto per la disabilità da parte delle istituzioni?

Il gruppo

AMO - COLORNO

 

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Il Re dei Formaggi, protagonista del talk show "Il Parmigiano Reggiano e le sue qualità nutraceutiche", si conferma un autentico alimento del futuro grazie alle sue proprietà: digeribilità, alto contenuto di calcio presente in forma biodisponibile, assenza di conservanti, fonte di minerali, arricchisce il microbiota intestinale dell'uomo.

Milano, 18 maggio 2019 – Sabato 18 maggio il Re dei Formaggi è stato protagonista del talk show "Il Parmigiano Reggiano e le sue qualità nutraceutiche". L'incontro, moderato dalla giornalista del Corriere della Sera Manuela Croci, si è tenuto presso la Fabbrica del Vapore di Milano, location che ha ospitato l'edizione 2019 di Cibo a Regola d'Arte dedicata al "futuro".

Il talk show ha visto la partecipazione di Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano, la nutrizionista Sara Farnetti e l'atleta Paolo Venturini, protagonista della Monster Frozen: la corsa in solitaria di 39 chilometri in Jakutia, il luogo abitato più freddo del pianeta, nella Siberia orientale.

Gli ospiti hanno analizzato le qualità del Parmigiano Reggiano dai rispettivi, differenti, punti di vista, confermandone la vocazione ad essere un autentico "alimento del futuro" grazie alle sue molteplici qualità intrinseche: digeribilità, alto contenuto di calcio presente in forma biodisponibile, assenza di conservanti, fonte di minerali, piacevolezza e gradimento organolettico.

"Il Parmigiano Reggiano non è solo buono – ha affermato il presidente del Consorzio, Nicola Bertinelli – fa anche bene. La nostra DOP è un'icona della tradizione, ma è allo stesso tempo un prodotto estremamente contemporaneo, in linea con uno stile di vita sano e dinamico. Gli ingredienti sono solo tre: latte crudo, sale e caglio. È privo di additivi e conservanti, è facilmente digeribile - i processi di proteolisi che avvengono all'interno della forma scompongo le proteine in porzioni più piccole, fino ai singoli amminoacidi, aumentandone quindi la digeribilità - è anche naturalmente privo di lattosio già dopo 48 ore dalla nascita dal momento che tutto lo zucchero (lattosio) viene trasformato in acido lattico ad opera dei batteri lattici".

"Il Re dei Formaggi ha conquistato la vetta dell'Everest – continua Bertinelli – è andato nello spazio, ha attraversato i ghiacci della Siberia ed è presente alle competizione sportive più estreme. La Dop è da sempre un'eccellenza che, grazie alle sue doti, accompagna i pionieri del genere umano nelle loro imprese più rivoluzionarie. Bastano 25g di Parmigiano Reggiano per apportare all'organismo una quantità di proteine che contribuisce alla crescita e al mantenimento della massa muscolare".

Un recente studio dell'Università di Parma – pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica Nature Communications – ha altresì dimostrato che il Parmigiano Reggiano svolge un importante ruolo di alimento funzionale nella dieta umana. Il Re dei Formaggi è infatti un vettore di ceppi microbici che arricchiscono il patrimonio batterico residente nel tratto gastrointestinale, modulando e arricchendo il microbiota intestinale umano.

È il primo lavoro che fornisce un'immagine molta dettagliata della composizione delle comunità batteriche (microbiota) che risiedono nel Parmigiano Reggiano, mostrando l'esistenza sia di specie batteriche ubiquitarie sia di differenze legate al sito di produzione. I dati ottenuti hanno evidenziato l'esistenza di batteri che vengono trasmessi dal latte vaccino all'uomo attraverso l'assunzione di Parmigiano Reggiano. Tra questi batteri che vengono trasmessi per via orizzontale ricadono anche alcune specie di bifidobatteri, microrganismi probiotici comunemente considerati capaci di espletare effetti salutistici sull'uomo. La ricerca mette in luce come l'assunzione del Parmigiano Reggiano possieda quindi non solo un importante ruolo nutrizionale nella dieta umana, ma anche un effetto salutistico operato tramite il trasferimento di microrganismi in grado di modulare ed arricchire il microbiota intestinale dell'uomo.

Le eccezionali qualità della Dop non finiscono qui: ne bastano infatti 10g per coprire tutto il fabbisogno giornaliero di calcio di una adulto. L'apporto di calcio è molto importante nelle fasi di crescita e negli anziani che sono a rischio di osteoporosi. Una porzione di soli 25g di Parmigiano Reggiano apporta una quantità di calcio che contribuisce alla normale funzione muscolare e del metabolismo energetico.

Grazie ai suoi amminoacidi liberi al calcio altamente assimilabile, ai sali minerali e alle proteine, il Parmigiano Reggiano è inoltre un prezioso alleato degli sportivi.

L'atleta delle fiamme oro Paolo Venturini ha corso per 39 km nel luogo più freddo del pianeta, nella Siberia orientale: «Molta pasta e Parmigiano Reggiano sono state alla base della mia dieta in vista della Monster Frozen data la loro facilità di digestione. Durante la gara mi sono alimentato con Parmigiano Reggiano sia per l'apporto di sali minerali sia per il fatto che, anche se ghiacciato, si sbriciola e si può mangiare».

 

L'allarme Piemonte di ACADI – Associazione Concessionari di Giochi Pubblici – affiliata a Confcommercio Imprese per l'Italia

ACADI porta all'attenzione dei candidati al Consiglio della Regione Piemonte l'allarme delle conseguenze sul territorio dell'effetto espulsivo del gioco regolamentato e l'esigenza di un intervento immediato.

Le conseguenze della proibizione sulla sostanziale totalità del territorio si registrano sul piano della diffusione dell'offerta illegale, della perdita di gettito erariale della cancellazione di posti di lavoro e di aziende sane.

Il tutto in un contesto in cui la misura del distanziometro in sé è indimostrato sia efficace ed in cui la proibizione sulla sostanziale totalità del territorio – provocata in concreto dall'errore tecnico che vizia il distanziometro - è unanimemente considerata inefficace (sia sul piano della prevenzione, sia sul piano curativo) nonché addirittura dannosa per le conseguenze sulla compulsività dei giocatori problematici e patologici.

Cardia (ACADI) lancia l'allarme delle conseguenze dell'effetto espulsivo e dunque del proibizionismo in concreto inflitto al gioco pubblico sulla sostanziale totalità del territorio del Piemonte che si completerà il 20 maggio 2019 con l'entrata in vigore della Legge Regionale anche per gli apparecchi installati nelle sale, dopo che stessa sorte è toccata nel novembre 2017 a Bar, Tabacchi ed esercizi generalisti.
ACADI – Associazione Concessionari di Giochi Pubblici – affiliata a Confcommercio Imprese per l'Italia, con le filiere dei propri associati rappresenta oltre il 70% del sistema di controllo del gioco pubblico e regolamentato in Italia, generando e versando oltre 7 dei circa 10 miliardi di euro all'anno di gettito erariale, riveniente dalla spesa degli utenti pari a circa 18,5 miliardi di euro.

L'allarme è lanciato all'attenzione dei candidati al Consiglio Regionale del Piemonte affinché valutino un intervento immediato per scongiurare le conseguenze ampiamente previste e prevedibili sul piano della diffusione dell'offerta illegale, della perdita di gettito erariale, della cancellazione di posti di lavoro e di aziende sane.
Peraltro, da un lato, la misura del distanziometro in sé è indimostrato sia efficace e, dall'altro, la proibizione sulla sostanziale totalità del territorio - provocata in concreto dall'errore tecnico che vizia il distanziometro - è unanimemente considerata inefficace (sia sul piano della prevenzione, sia sul piano curativo) nonché addirittura dannosa per le conseguenze sulla compulsività dei giocatori problematici e patologici.

La pretesa e non dimostrata tutela degli utenti porterà, in poche settimane, alla perdita di migliaia di posti di lavoro di persone altamente formate e specializzate, con significativa percentuale di lavoro femminile e under 35, capaci di gestire i prodotti di gioco regolamentati in un contesto sicuro e severamente verificato.
Conseguenza inevitabile di ciò sarà la sostanziale espulsione dal territorio dei punti vendita e delle aziende selezionate per gestire l'offerta di gioco con vincite in denaro tramite le reti telematiche pubbliche.
ACADI ricorda che la finalità primaria del gioco regolamentato è quella della tutela del consumo di gioco con approccio responsabile ed in quadro di pubblica fede e sicurezza pubblica, ma soprattutto, in questo momento storico, di gestione delle soluzioni di prevenzione delle dipendenze centrate sulle persone, superando un controproducente accanimento avente ad oggetto proprio i luoghi di gioco autorizzati.

Sulla base di queste premesse, ACADI si augura che i candidati di tutti i movimenti politici approfondiscano adeguatamente i rischi esistenti con la desertificazione dell'offerta di gioco pubblico assicurata dal sistema concessorio e con la perdita delle professionalità dei lavoratori del settore in Piemonte.

 

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Consumo di suolo: dai dati ufficiali il Comune di Parma secondo in regione con 61 km2. La provincia parmense ottava in Italia, a causa della Tibre autorizzata nel 2015

Intervento di Verdi e Possibile, anime della lista Europa Verde. L'intervento è firmato da Isidoro Colluto , coordinatore dei Verdi di Parma, e Silvia Massera, coordinatrice di Parma Possibile.

Nell'intento di dare un contributo positivo al dibattito sul consumo di suolo riportiamo i dati ufficiali del Rapporto consumo di suolo 2018 emesso dall'Ispra 2018 , riferiti al 2017. L'Ispra è l'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, ente pubblico di ricerca italiano, istituito con la legge n. 133/2008, e sottoposto alla vigilanza del Ministro dell'ambiente.
Si tratta degli unici e ultimi dati certificati disponibili.
Qui il link: http://www.isprambiente.gov.it/public_files/ConsumoSuolo2018/Rapporto_Consumo_Suolo_2018_2.pdf 

I dati evidenziano una realtà ben diversa da quella espressa dal sindaco Pizzarotti. Nel 2017 il Comune di Parma risulta secondo in regione per consumo di suolo assoluto con 61 km2, con un incremento percentuale ricompreso nella seconda peggior fascia, quella tra il 15 e il 30% (tabelle e grafici a pagina 126 del Rapporto).

Per inquadrare compiutamente la portata dell'impatto delle scelte (o non scelte) operate dall'Amministrazione comunale di Parma in questi anni occorre focalizzare altri due dati: quello della provincia di Parma, che vede un incremento di 135 ettari di suolo consumato tra il 2016 e il 2017, piazzandosi ottava assoluta in Italia; questo aumento è dovuto per metà dal comune di Sissa Trecasali che vede cementificati 74 ettari: il peggiore di tutta Italia, dovuto all'inizio della costruzione del moncone di 10 km dell'autostrada Tibre.
Giova ricordare come il sindaco Pizzarotti, con la sua grave defezione fece saltare l'assemblea provinciale dei sindaci nell'ottobre 2015, chiamata a deliberare su una mozione contro la Tibre, che ne avrebbe fermato il progetto. E questo nonostante vi fosse una mozione del Consiglio comunale approvata all'unanimità che lo impegnava a farlo.
Oggi il cemento presenta il conto e non è sanabile.

Avremmo confrontato volentieri i dati dell'Ispra con quelli del rapporto Icity lab citato dal sindaco ma, purtroppo, questi dati non sono disponibili pubblicamente in modo trasparente. E qui ci fermiamo, non avendo potuto leggere il rapporto.

La vantata riduzione di consumo di suolo peraltro rimane teorica e su un doppio livello: sotto il profilo normativo il nuovo PSC elaborato dalla giunta Pizzarotti è stato adottato nel 2017 ma non ancora approvato. Da un punto di vista semantico non si può parlare di riduzione ma casomai di cambio di destinazione di aree che da previsione erano edificabili e tornano agricole sulla carta, mentre nella realtà sono finora sempre state agricole, terreno naturale. Non è un sofisma come può sembrare. Per spiegarlo compiutamente dovremmo distinguere tra aree POC e non. Cosa che diventa di difficile comprensione per molti cittadini, non esperti di urbanistica. Una domanda però la facciamo: quante aree POC (Piano operativo comunale), già quindi edificabili in pieno diritto, sono effettivamente state cancellate nei sette anni di questa Amministrazione Comunale? In quanti casi sono pendenti ricorsi al TAR?

Detto questo è senz'altro positivo che le previsioni esagerate dell'epoca Ubaldi, che voleva raddoppiare la città da 200 a 400mila abitanti, siano state cancellate. E di questo diamo atto a Pizzarotti.
Proprio alla luce di questa presa d'atto della realtà non capiamo perché il sindaco insista in progetti cementificatori fuori posto (in aree verdi) e su progetti molto discutibili come per l'aeroporto. Da stime più che attendibili si ipotizza una cementificazione di 40 ettari, poiché non ci sarebbe solo il nuovo sedime aeroportuale, ma tutta la viabilità per raggiungere le Fiere da rifare ex-novo.

Vorremmo rassicurare, infine, il sindaco e il suo partito: siamo cittadini di Parma e conosciamo i progetti dell'Amministrazione. Sappiamo quello di cui parliamo perché ci documentiamo, così come fanno i consiglieri comunali di opposizione, le associazioni ambientaliste e le tante altre realtà che hanno a cuore Parma e tentano di difenderla da progetti scellerati che la deturperebbero.

La pensiamo diversamente su molti temi che vengono sbandierati: purtroppo non vediamo risultati nell'efficientamento energetico degli edifici, non vediamo nuove piste ciclabili ma marciapiedi pitturati color amaranto, la rigenerazione urbana è ferma al Wopa, i parchi monumentali ridotti a parco giochi o chiusi tristemente, e quando in inverno il pm10 era altissimo i cittadini hanno visto per un mese il modello di un'auto in vetrina in piazza.
Sui rifiuti, tacendo dell'inceneritore, dopo la raccolta differenziata, di cui riconosciamo gli ottimi risultati raggiunti nel primo mandato con l'assessore Folli, i progetti di riduzione sono minimali.
Non siamo sciocchi da dire che è tutto sbagliato. Però siamo delusi, fortemente. I provvedimenti ambientali della giunta sono di facciata, come l'accetta.

Invece è ora, per contrastare l'emergenza climatica, che ogni atto sia consequenziale ai macro obiettivi per la riduzione delle emissioni di gas serra. In questo senso è fortemente contraddittorio stringere la ztl in centro se poi si amplia l'aeroporto per i voli cargo. È contraddittorio voler spostare il gattile in un'area industriale (e infatti il bando è andato deserto), è contraddittorio dire di essere contro i centri commerciali e autorizzarne uno gigantesco che poi viene sequestrato perché "macroscopicamente illegittimo", è truffaldino chiamare "parco fluviale" un percorso di 1,9 km con "soletta di cemento" nell'alveo di un fiume.

Siamo orgogliosi che la candidata di Parma che sosteniamo – si chiama Chiara Bertogalli, sindaco – sia espressione di quell'ecologismo di base, delle associazioni, di cui è fortunatamente ricca la città e il territorio, che affronta i problemi studiando e approfondendo, con metodo scientifico. Saprà farsi valere in Europa.

 

 

Il Presidente della Provincia di Parma ringrazia il Ministro per la visita e conferma l'apertura prevista per il 5 giugno 2019. In programma anche la riasfaltatura delle parti più ammalorate dell'Asolana prima della riapertura del ponte.

Parma, 17 maggio 2019 – In occasione del sopralluogo del Ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli al cantiere del Ponte sul Po di Colorno – Casalmaggiore di oggi pomeriggio, il Presidente della Provincia di Parma Diego Rossi ha dichiarato:

"Ringraziamo il Ministro per la sua presenza e per la sua attenzione al nostro territorio. Confermiamo che il 5 giugno prossimo, salvo imprevisti, contiamo di riaprire al traffico il ponte, con la conclusione dei lavori di ripristino secondo i tempi preventivati.
Ringrazio i tecnici della Provincia e le imprese aggiudicatarie per l'impegno profuso per arrivare a questo risultato.

Ricordiamo che questo è l'unico cantiere che si avvia a conclusione tra quelli delle 5 Province finanziate col Decreto ministeriale del dicembre 2017.

Oggi prendiamo atto dell'affermazione del Ministro circa il finanziamento della progettazione del nuovo ponte e, a nome di tutto il territorio, gli chiediamo un impegno preciso per l'avvio della realizzazione.

Da parte nostra, avevamo programmato da tempo anche un consistente intervento sull'Asolana – circonvallazione di Colorno – Torrile, di pavimentazione dei tratti maggiormente ammalorati. In considerazione degli elevati volumi di traffico che la strada sopporta, con forte incidenza del trasporto merci, l'occasione della chiusura del Ponte sul Po non poteva essere persa. Pertanto, esperite tutte le procedure richieste dal Codice degli Appalti, possiamo annunciare che, prima della riapertura del ponte, riusciremo ad intervenire con asfaltature per un importo di oltre 100 mila euro, che miglioreranno sicurezza e transitabilità dell'Asolana. Questo è uno degli interventi più significativi che la Provincia attua quest'anno su un singolo tratto dei 1400 km della rete stradale provinciale. "

Nella foto: un momento del sopralluogo, Annoni, Bertocchi, Rossi, Toninelli sul ponte

Bacino della Val d'Enza, presentate le attività svolte dall'autorità distretto del po tra opportunità, criticità e azioni possibili per dare risposte al territorio - (in allegato le schede tecniche in pdf).

Reggio Emilia (RE), 17 Maggio 2019 – Si è svolto stamane – presso la Sala del Consiglio della Provincia di Reggio Emilia – il secondo incontro pubblico di presentazione al territorio delle attività sul bacino idrografico dell'Enza realizzate dall'Autorità di Distretto del Fiume Po da gennaio ad oggi all'indomani del primo incontro tenuto nel Comune di Vetto.

Davanti ad un folto pubblico composto perlopiù da sindaci, amministratori locali, associazioni agricole di categoria, portatori di interesse e media i tecnici del Distretto hanno illustrato il quadro complessivo delle opportunità e criticità mostrando le analisi delle disponibilità della risorsa idrica nell'area esaminata, il bilancio idrico e la valutazione degli scenari e delle proposte progettuali oggi all'attenzione di una comunità che ha necessità in tempi utili di porre rimedio adeguato ad uno stato sempre più endemico di carenza di acqua per i diversi utilizzi compreso quello essenziale per le colture di pregio.

La fotografia realistica dello scenario possibile, basata su contributi tecnico scientifici dell'Autorità e di diversi enti che hanno collaborato alla stesura del piano, è stata generalmente condivisa dai presenti.

Le azioni presentate, tra cui anche l'opportunità di creare un invaso integrato da una serie di azioni praticabili nel breve medio e lungo periodo per coprire il fabbisogno (che, in sostanza, si conferma quello stimato dal tavolo tecnico che ha lavorato nei due anni precedenti incrementato dalle annate più siccitose, come per esempio il 2017) hanno visto le relazioni dettagliate di approfondimento dei tecnici distrettuali Fernanda Moroni e Andrea Colombo (VEDI ALLEGATO TECNICO) e l'apprezzato intervento conclusivo del Segretario Generale Meuccio Berselli.

L'apertura dei lavori è stata tenuta dal padrone di casa Giorgio Zanni, Presidente della Provincia di Reggio Emilia, seguito da Gianmaria Manghi, Sottosegretario di presidenza della Regione-Emilia Romagna.

Nel corso della mattinata di lavori, coordinati dal giornalista Andrea Gavazzoli, molti sindaci, rappresentanti delle associazioni agricole (Coldiretti, Confagricoltura e CIA) e accademici come il professor Renzo Valloni del Centro Acque dell'Università degli Studi di Parma sono intervenuti in modo mirato e particolarmente collaborativo e propositivo.

Da rimarcare il lavoro tecnico di spessore fatto in questi mesi dal Consorzio di Bonifica Emilia Centrale e dal Consorzio della Bonifica Parmense ad integrazione delle possibili azioni strategiche da percorrere per dare risposte alle necessità del territorio della Val d'Enza.

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Il Giro d'Italia torna in Emilia-Romagna: domenica 19 maggio la Riccione-San Marino, dalla Costa al Titano la tappa si colora di rosa. Una nuova importante occasione per promuovere il territorio regionale e le sue eccellenze: dal mare all'Appennino, paesaggi, monumenti, storia, enogastronomia per una crono che è anche 'Sangiovese Wine Stage' di questa edizione. E all'inizio della prossima settimana toccherà a Ravenna, Modena, Carpi.

Bologna -

Un suggestivo percorso che dal cuore della Riviera Romagnola si snoda verso l’Appennino, fino al Monte Titano nel centro storico della Repubblica di San Marino. Una nuova, suggestiva tappa che riporta il Giro d’Italia in Emilia-Romagnaregione protagonista di questa ventiduesima edizione della Corsa Rosa, dopo il successo della Grande Partenza con la Bologna-San Luca e prima della Ravenna-Modena e della Carpi-Novi Ligure (il 22 e il 21 maggio).

Dunque, domenica 19 maggio ci sarà la Riccione-San Marino. Alle ore 13,15 lo start dalla rampa di piazzale Roma per una cronometro individuale di 34,7 chilometri, di cui i primi 22 in leggerissima ascesa fino alla salita finale di 12 km. Interamente in rosa il primo tratto della gara, parallelo al Lungomare con due tribune che permetteranno di godere al meglio lo spettacolo in zona porto e viale Angeloni. L’arrivo è previsto in piazzale Lo Stradone, a San Marino.

Il mare e l’entroterra collinare; le tante opportunità di svago e divertimento della Riviera, ma anche la storia,l’arte, la cultura, le tradizioni enogastronomiche della Romagna più autentica. La Riccione-San Marino – che è anche Sangiovese Wine Stage del Giro 2019  – non è solo un appuntamento sportivo atteso da tifosi e appassionati, ma anche una nuova, importante occasione per raccontare e promuovere il territorio e le sue eccellenze. 

Nelle sole città tappa si stima che l’indotto economico superi 1,5 milioni di euro considerando le sole 2mila persone (tra atleti, giornalisti accreditati, organizzatori) della Carovana Rosa. Numeri che crescono ulteriormente considerando le ricadute turistiche, come dimostrano i primi dati diffusi all’indomani della tappa bolognese di apertura: 15 mila presenze nel week end e un indotto di circa 3milioni di euro.

La 102esima edizione del Giro d’Italia è un progetto frutto della collaborazione tra Rcs/Gazzetta dello Sport e Regione Emilia-Romagna con i Comuni di BolognaRiccioneRavennaModenaCarpi e il Governo della Repubblica di San Marino.

 

Una grande vetrina per il territorio

Una copertura televisiva in 198 Paesi nei cinque continenti per un’audience potenziale superiore agli 800 milioni di personeSessantacinque milioni di pagine web visualizzate sul portale del Giro, dove l’Emilia-Romagna, le sue bellezze e le sue eccellenze sono in primo piano in una sezione dedicata alle regioni della Corsa Rosa; 48 milioni di visualizzazioni video sui social; 2.054 tra giornalisti e fotografi nazionali ed esteri, una social community da 2,8 milioni di utenti. Senza dimenticare gli oltre 10 milioni di spettatori dal vivo lungo il percorso, nelle partenze e negli arrivi. Questi, in sintesi, i numeri della copertura mediatica del Giro d’Italia 2018. Una copertura che ha il suo punto di forza nelle dirette televisive  – con una media di 2milioni di telespettatori sulla Rai  – in cui la cronaca sportiva si  mescola al racconto delle città, dei paesi, dei territori attraversati. 

Tante le azioni messe in campo dalla Regione in collaborazione con Rcs e Apt Servizi: le informazioni sul territorio emiliano-romagnolo  – dalle testimonianze artistiche e architettoniche, ai prodotti tipici  – presenti sulla Guida Tecnica del Giro, il cosiddetto "Garibaldi", che giornalisti e appassionati possono scaricare da giroditalia.it; l’ampio approfondimento dedicato alle eccellenze dell’Emilia-Romagna nello speciale di Bell'Italia “Sulle Strade del Giro” distribuito in 100mila copie; le proposte di soggiorno legate all’evento sul sito  www.emiliaromagnawelcome.com; il materiale promozionale sulle vacanze attive e il cicloturismo in Emilia-Romagna distribuito nelle città di partenza – oltre a Bologna dunque anche Riccione e Ravenna – presso lo stand di Apt Servizi.

 

Riccione San Marino si colorano di rosa e si preparano ad accogliere atleti e turisti

Tante le iniziative nel week end del Giro, promosse dal Comune di Riccione e dalla Repubblica di San Marino che sicolorano di rosa per accogliere atleti e turisti. A partire dallo spettacolo di fuochi d’artificio sul Lungomare della Perla Verde sabato 18 maggio alle 21.30: una grande festa per dare il benvenuto alla Carovana rosa. Mentre sul ponte del Porto Canale è visibile una maxi riproduzione della coppa del Giro, il "Trofeo senza fine".
E poi le mostre dedicate a uno sport in cui l’agonismo incontra la storia e il costume. 

Ecco gli scatti di Secondo Casadei, storico fotoreporter della bici che ha immortalato le imprese di un grande campione come Ercole Baldini, vincitore anche di un Giro D’Italia, ma anche di Pierino Primavera, atleta degli anni ’70 che ha corso con i più grandi, tra cui Eddy Merckx. Passando per Gimondi, Zandegù, e tanti altri miti del ciclismo (“Il ciclismo in Romagna secondo Casadei”, a Riccione, Villa Mussolini fino al 16 giugno).  O “La Bici tattile. Due ruote per apprendere” a cura di Fernanda Pessolano e della Biblioteca della Bicicletta Lucos Cozza, con il suo corollario di laboratori tattili e creativi (Galleria della Biblioteca comunale fino al 15 giugno). 

Ancora a Riccione sabato 18 maggio il giornalista sportivo Marino Bartoletti (ore 18.30, Indaco, viale Gramsci 33,) presenta l’Almanacco del Ciclismo 2019 (Gianni Marchesini Edizioni), firmato da Davide Cassani, commissario tecnico della Nazionale azzurra, mentre domenica 19 maggio, a conclusione della cronometro (ore 18.30, Indaco, viale Gramsci 33, ingresso libero), Paolo Alberati presenta il libro Gino Bartali. Mille diavoli in corpo (Giunti Editore).  

Uno spettacolo da non perdere quello offerto in questi giorni dalla Repubblica di San Marino ai tanti visitatori e ciclisti che scalano il Titano. 

Tante le scenografie urbane realizzate: dalla superstrada, alla funivia panoramica, dall’ultimo chilometro fino ad arrivare in centro storico, dove una contrada intera ti tinge di rosa e ridisegna delle frasi celebri dedicate ai corridori nelle più classiche scalate di montagna. Piazza della Libertà, cuore pulsante delle istituzioni sammarinesi, ospita fino al 19 maggio la biglia gigante che è già diventata una delle attrazioni più instagrammabili del territorio. Tra le iniziative la mostra “artColorBike” (presso La Prima Torre Guaita, fino al 23 maggio) con 12 biciclette destinate alla rottamazione e trasformate in installazioni da 12 studenti.

Regione ER

Elezioni 2019. Alle amministrative in corsa 656 candidati sindaco in 235 comuni dell'Emilia-Romagna, sostenuti da 816 liste. L'età media 50,7 anni, in 15 piccoli centri in lizza un solo nome. Le curiosità sugli aspiranti primo-cittadino.Tutti i dati sulla tornata elettorale per le comunali sul sito informativo online della Regione dedicato alle prossime consultazioni del 26 maggio. Chiamati alle urne oltre 2 milioni di elettori emiliano-romagnoli.

Bologna –

Sono 816 le liste a sostegno di 656 candidati sindaco, con un’età media di 50,7 anni in corsa per uno dei 235 posti da primo-cittadino in palio nelle elezioni amministrative che si svolgeranno domenica 26 maggio. Si vota dalle ore 7 alle 23 in 2.624 sezioni elettorali dell’Emilia-Romagna.

Comuni oltre i 15 mila abitanti
Nei 35 comuni al voto con una popolazione superiore ai 15 mila abitanti, i candidati alla carica di sindaco sono 151, sostenuti da 311 liste (in media 9 liste per comune). In media 4,3 candidati sindaci per comune, ciascuno appoggiato da circa 2 liste.
I 151 candidati hanno in media 49,5 anni: sono 123 uomini e 28 donne (il 18,5%). L’età media degli uomini è di 50 anni, delle donne di 47,6 anni. Il 33,1% (50 candidati) è nato nello stesso comune nel quale si candida, il 32,4% (49) nella stessa provincia, il 17,2% (26) nel resto dell’Emilia-Romagna, il 13,9% (21) in un’altra regione italiana e il 3,3% (5) all’estero.
I comuni con solo 3 candidati a sindaco sono Castelmaggiore, Castel San Pietro Terme, San Lazzaro di Savena, Molinella, Argenta, Savignano sul Rubicone, Mirandola, Sassuolo, Scandiano, Bellaria-Igea Marina. I comuni con più candidati sono Ferrara (8), Cesena e Modena (7).
I comuni con solo 5 liste sono Castelmaggiore, San Lazzaro di Savena e Nonantola. I comuni con più liste sono Reggio Emilia (12), Forlì (13), Modena (14) Cesena (15), Ferrara (17).

Comuni sotto i 15 mila abitanti
Nei 200 comuni al voto con una popolazione inferiore ai 15 mila abitanti, i candidati alla carica di sindaco sono 505, sostenuti da altrettante liste (in media 2,5 liste per comune). Hanno in media 51 anni (l’età media degli uomini è di 51,7 anni, delle donne di 48,9 anni), sono 382 uomini e 123 donne (pari al 24,4%). Il 18,4% (93) è nato nello stesso comune nel quale si candidata, il 61,2% (309) nella stessa provincia, l’8,1% (41) nel resto dell’Emilia-Romagna, l’11,7% (59) in un’altra regione italiana e lo 0,6% (3) all’estero.
In 15 comuni su 200, è in corsa un solo candidato e una sola lista. Si tratta di: Alseno, Baiso, Besenzone, Calestano, Campagnola Emilia, Castel d’Aiano, Casteldelci, Compiano, Lizzano in Belvedere, Maiolo, Montese, Pianello Val Tidone, San Giorgio Piacentino, Sant’Agata sul Santerno, Talamello.
In 6 comuni (Castenaso, Fiscaglia, Riva del Po, Spilamberto, Novellara, Reggiolo) si scontrano 5 candidati e 5 liste.

Tutte le informazioni sul sito della Regione Emilia-Romagna dedicato alle elezioni, all’indirizzo www.regione.emilia-romagna.it/elezioni, realizzato in collaborazione tra l’Agenzia di Informazione e Comunicazione della Giunta regionale e l’Ufficio stampa dell’Assemblea legislativa. L’elaborazione dei dati è curata dal servizio statistico della Giunta e dalla Direzione Generale dell’Assemblea legislativa emiliano-romagnola.

Fonte: Regione Emilia Romagna

In gran parte già liquidate le risorse per imprese, abitazioni e opere pubbliche. Ora l'obiettivo è lavorare sul 'cratere ristretto' dei 30 Comuni (su 59) e rivitalizzare i centri storici; a disposizione 35 milioni di euro dai finanziamenti a fondo perduto.

La Giunta, in Commissione Territorio, ambiente e mobilità, ha fatto il punto sulla ricostruzione a sette anni dal terremoto che ha colpito l'Emilia.

"Tutte le preoccupazioni relative alla nostra economia che avevamo nel 2012 non si sono avverate, anzi abbiamo assistito a processi di investimento e attrazione di nuove aziende anche dall’estero", è la prima nota di soddisfazione. "Quest'area che prima rappresentava il 2% del Pil nazionale oggi è passata al 2,4%, e c'è stato un aumento di occupazione con 22mila posti di lavoro in più" si aggiunge riportando i dati dell'analisi realizzata con Unioncamere. Non sono gli unici fattori positivi. Nel Report sui sette anni di ricostruzione realizzato dalla Giunta emerge anche che "per quanto riguarda il mondo delle imprese, due anni fa abbiamo finito di dare le concessioni destinando 1,9 miliardi alle aziende e abbiamo già liquidato 1,4 miliardi. Sono ancora attivi due presidi a Mirandola e Cento a disposizione degli imprenditori per confrontarsi sulle pratiche".

Riguardo alle abitazioni, il primo dato importante che si sottolinea dalla Giunta è che "9 famiglie su 10 sono tornate nelle loro case messe in sicurezza, ovvero su 16.500 famiglie solo 1.533 sono ancora in assistenza". La ricostruzione abitativa non riguarda solo le case ma anche le piccole attività produttive delle quali "5mila sono già state ripristinate", annuncia l'esecutivo regionale, aggiungendo che "dei 4 miliardi destinati alle ricostruzioni private, 2,7 miliardi sono già stati liquidati".

Anche sulle opere pubbliche l'attività di ricostruzione va avanti grazie ai cofinanziamenti e alle risorse dei soggetti privati. Su 1.227 progetti, 741 sono stati approvati e quasi tutte le opere sono coperte, in fase di realizzazione o finite. "Ci tengo a sottolineare", aggiunge la Giunta, "che fra le opere pubbliche sono compresi anche gli edifici di culto: abbiamo riaperto 21 chiese e fra queste anche il Duomo di Mirandola, uno dei Comuni più colpiti".

"Si può dire che dal 2019 l'area del cratere si è ridotta; su 59 Comuni, 29 hanno già completato la ricostruzione" spiega la Giunta. Tutti gli sforzi ora sono concentrati sui 30 Comuni del cosiddetto 'cratere ristretto', in particolare sui centri storici. "L'obiettivo", continua l'esecutivo regionale, "è quello di rafforzare tutte le azioni per renderli sicuri e rivitalizzarli anche dal punto di vista organizzativo". Per questo sono stati destinati 35 milioni di euro dai finanziamenti a fondo perduto per progetti di recupero e rafforzamento, da distribuire in tre diverse tranche fino al 2020. Ulteriori risorse sono destinate ai Comuni interessati per facilitare il lavoro di collegamento, alle piccole e medie imprese per progetti di ricerca e innovazione e alle start-up.

"Oggi possiamo dire con orgoglio che la nostra comunità ha reagito e lo ha fatto positivamente", è il commento del Partito democratico, "dalle istituzioni pubbliche ai cittadini, dalle associazioni ai partiti politici: l'impegno ha coinvolto tutti. Non abbiamo dimenticato le vittime e i loro familiari, ma siamo riusciti a ricostruire case, scuole e imprese; ora manca il rush finale sui centri storici". 

"L'auspicio è che si riesca a chiudere tutto entro 8 anni dal sisma" aggiunge la Lega Nord che chiede anche di dare più rilievo e pubblicità possibile all'ordinanza sulle pertinenze che la Giunta comunica essere in uscita. Altra richiesta quella di "ricavare ulteriori fondi, oltre ai 35 milioni di euro, a beneficio delle attività dei centri storici per dare la giusta spinta a un mercato che ha sofferto molto". Si chiede anche di fare luce sulle tempistiche di erogazione dei contributi per i centri abitati, poiché in alcuni, come in quello di Cento, molte strutture sono ancora chiuse.

Forza Italia interviene per sottolineare, fra gli aspetti positivi della ricostruzione, la mancata perdita delle aziende del territorio e chiede come funzionino i controlli per le attività di finanziamento.

"I controlli vengono fatti dalla giunta in fase di attività istruttoria", è la risposta del tecnico dell'Agenzia regionale per la ricostruzione che riporta "solo un'ottantina di casi dove la documentazione o le modalità di presentazione delle domande non sono risultate idonee". In una seconda fase vengono eseguite anche verifiche sui cantieri, ma anche qui i numeri sulle difformità sono molto bassi. "Oltretutto", aggiunge, "abbiamo messo a disposizione delle forze dell'ordine tutte le banche dati; il percorso trasparente ed estremamente parcellizzato che abbiamo adottato ha scoraggiato eventuali infiltrazioni di grandi organizzazioni malavitose. Possiamo quindi affermare che si tratti di una ricostruzione sana e di qualità".

(Francesca Mezzadri)

Regione Emilia Romagna

 

In occasione della partita Parma Calcio 1913 contro Fiorentina di domenica 19, alle 15, sono previste le seguenti modifiche alla viabilità.

Dalle ore 10:00 alle ore 18:00 è in programma Istituzione del divieto di sosta con rimozione forzata lungo le seguenti strade : Via Torelli, Viale Duca Alessandro (nel tratto compreso da Piazzale Risorgimento a Via Viotti); Via Puccini; Via Pezzani; Via Scarlatti; Viale Partigiani d’Italia da Piazzale Risorgimento alla rotatoria con viale Campanini o nel parcheggio (lato Sud) compreso tra Viale S. Michele, Piazzale Risorgimento e Viale P. M. Rossi, escluso venditore ambulante autorizzato; Viale San Michele (eccetto veicoli accreditati con apposito permesso “Parma Calcio “); Viale Pier Maria Rossi (eccetto invalidi primi tre stalli di sosta righe blu da P.le Risorgimento, in direzione Piazzale Vittorio Emanuele. II e veicoli accreditati con apposito permesso “Parma Calcio “); Via Paganini, da Via Furlotti a Viale Partigiani D’Italia.

 

Dalle ore 07:00 alle ore 18:00: Istituzione del divieto di sosta con rimozione forzata Parcheggio scambiatore Nord - Largo Maestà del Taglio, su tutta l’area.

 

Dalle ore 10:30 circa, fino a cessate esigenze, (per montaggio strutture temporanee a servizio della manifestazione sportiva): Istituzione del divieto di circolazione veicolare in via Torelli da Via Puccini a Piazzale Risorgimento.

 

Dalle ore 11:00 circa fino a cessate esigenze (per montaggio strutture temporanee a servizio della manifestazione sportiva): Istituzione del divieto di circolazione veicolare nella bretella di collegamento di via Torelli con viale Partigiani d’Italia. Istituzione del divieto di circolazione veicolare in viale Partigiani d’Italia da Piazzale Risorgimento a Via Puccini (corsia Sud) fronte ingresso Curva Nord dello Stadio “E. Tardini”. Istituzione del divieto di circolazione pedonale in viale Partigiani d’Italia marciapiede lato est fronte ingresso Curva Nord dello Stadio “E. Tardini”. I pedoni dovranno servirsi del marciapiede lato opposto.

 

Dalle ore 13:00, fino a cessate esigenze, è prevista l'istituzione del divieto di circolazione veicolare, da attuarsi a richiesta del Funzionario Dirigente i servizi di Ordine Pubblico, all’interno dell’area delimitata dalle seguenti strade e piazze, che manterranno la transitabilità:Viale Campanini; Str. Zarotto (nel tratto compreso tra Via Mantova e Via Montebello); Via Montebello(da Via Galimberti a Str. Zarotto); Via Galimberti (da Via Montebello a Via Anna Frank); Via A. Frank da Via Martiri di Cefalonia a Via Galimberti; Via Martiri di Cefalonia da Via Anna Frank a Sette F.lli Cervi; Via Sette Fratelli Cervi (nel tratto compreso tra Via Martiri di Cefalonia e Viale Duca Alessandro); Viale Duca Alessandro (nel tratto compreso tra Via Sette Fratelli Cervi e Via Pizzi); Via Pizzi;Viale Solferino (nel tratto compreso tra Via Pizzi e Viale Martiri della Libertà); Viale Martiri della Libertà (non transitabile); Viale San Michele (non transitabile); Viale Pier Maria Rossi da Viale Campanini a P.le Vittorio Emanuele II; Via Paganini, da Via Furlotti a Viale Partigiani D’Italia. Viale Delle Rimembranze – tratto ricompreso tra Via Passo Buole e Via Vitali – Istituzione del senso unico con direzione da Est a Ovest.

 

Dal provvedimento di divieto di circolazione sono esclusi i residenti che esibiscono un documento d’identità (fatto salvo quanto disposto dal Funzionario Dirigente i servizi di Ordine Pubblico) fatta eccezione per Via Torelli il cui transito è consentito ai soli residenti titolari di posto auto interno, i veicoli delle Forze di Polizia e di pubblica assistenza e di soccorso, i mezzi Azienda TEP SpA destinati al trasporto dei tifosi locali, i taxi, i velocipedi, i ciclomotori, i pullman dei giocatori delle due Società calcistiche interessate alla manifestazione sportiva, i veicoli accreditati Parma Calcio 1913 con apposito permesso diretti ai posti auto dedicati in Viale Pier Maria Rossi e Viale San Michele (totale 20 stalli riservati), i veicoli con autorizzazione cat. invalidi nazionale.

 

Istituzione del divieto di circolazione anche pedonale, dalle ore 13:00, per i tifosi locali in: o Via Torelli (nel tratto compreso tra da P.le Risorgimento all’intersezione con Via Anna Frank); o Via Viotti (tra Via Torelli e Via Duca Alessandro); o Via Massari (nel tratto compreso tra Via Montagnana e Via Torelli eccetto residenti).

 

Istituzione del divieto di circolazione anche pedonale, dalle ore 13:00, per i tifosi ospiti in: o Via Duca Alessandro (nel tratto compreso tra P.le Risorgimento e Via Viotti). 

 

Dalle ore 12:00 alle ore 18:00: istituzione di area di sosta riservata ai veicoli che espongono l’autorizzazione invalidi nazionale in Via Puccini (nel tratto compreso tra Viale Partigiani d’Italia e Via Bandini).

 

Dalle ore 11:00 alle ore 19:00: destituzione della corsia preferenziale di strada Zarotto e contestuale disattivazione del sistema elettronico di rilevamento dei transiti.

 

I provvedimenti di cui alla presente ordinanza possono essere suscettibili di variazioni temporali e di modifiche all’estensione/localizzazione sulla base delle disposizioni dei Responsabili i Servizi di Ordine Pubblico – unitamente ai soggetti individuati dall’art. 12 del Codice della Strada – in particolare relativamente alla progressiva riapertura delle strade a seguito del termine effettivo della manifestazione.

Comune di Parma 

 

 

A partire dal 25 maggio, fino al 28 luglio, il Palazzo del Governatore di Parma ospiterà la più grande mostra italiana dedicata all’arte cecoslovacca con oltre 200 opere tra dipinti, disegni, acquerelli, lavori di grafica e di stampa, fotografie, oggetti di design e proiezioni cinematografiche.

A cura di: Gloria Bianchino, FrancescoAugusto Razetto, Ottaviano Maria Razetto 

Parma -

Dal 25 maggio al 28 luglio 2019 sarà ospitata aParma la più grande mostra italiana dedicata all’arte cecoslovacca.La Forma dell’Ideologia. Praga: 1948-1989” porterà nella storica sede del Palazzo del Governatore oltre 200 opere tra dipinti, disegni, acquerelli, lavori di grafica e di stampa, fotografie, oggetti di design e proiezioni cinematografiche.

Promossa da Fondazione Eleutheria, Collezione Ferrarini-Nicoli e Comune di Parma, in collaborazione con il Museo di Arte Decorative di Praga, la mostra è curata da Gloria Bianchino, FrancescoAugusto e Ottaviano Maria Razetto

L’esposizione, allestita su entrambi i piani del Palazzo, proporrà al pubblico un percorso temporale, a partire dagli anni ’20 del Novecento fino agli anni ’80, in cui verrà approfondita l’atmosfera culturale di Praga e dell’intera nazione cecoslovacca, altamente influenzata dalle vicende storico-politiche, che portò a una particolarissima produzione artistica, parte della quale trovò espressione nella pittura realista di artisti di primo piano come Josef Štolovský (1879-1936), Josef Brož (1904-1980), Adolf Žábranský (1909-1981), Jaromír Schoř (1912-1987), Sauro Ballardini (1925-2010) ed Alena Čermáková (1926-2009). 

Dalla pittura alla scultura, dalla fotografia al cinema fino al design, l’arte di quel periodo è declinata nelle sue variegate sfaccettature sottolineando, in particolare, l’impatto che ebbe lo “stato di regime”, dal ’48 in poi, sulla cultura della città e dell’intera nazione.

“Questa mostra – ha introdotto l'assessore alla Cultura Michele Guerra – rappresenta un gemellaggio culturale tra Parma e Praga, primo passo di un percorso che mette in luce una eredità europea molto significativa, pur nelle differenze tra le due realtà, e che speriamo si rafforzi con risultati tangibili anche nel prossimo futuro. E' una mostra della quale siamo molto soddisfatti, non solo per la quantità ma anche per la varietà delle opere esposte, che ci raccontano vari decenni della cultura visuale del paese cecoslovacco: una cultura che possiamo ormai guardare con la giusta distanza per comprenderla”.

FrancescoAugusto Razetto, curatore e Presidente della Fondazione Eleutheria, ha spiegato: «Sono passati ormai quarant’anni dalla fine delle dittature comuniste dell’est Europa; questo lungo periodo permette ora di poter vedere con più obbiettività e meno coinvolgimento ideologico le opere di quegli artisti che seppur al “servizio” di un “partito cliente” hanno saputo esprimere una propria originalità e un’indubbia capacità artistica. Nei primi anni novanta eravamo in pochi, ad acquistare e in qualche modo a preservare dalla distruzione le opere di quegli anni. Ognuno di noi era alla ricerca di un bel quadro o di una scultura. I più ci vedevano con sospetto. Ho cercato di rendere giustizia a quegli artisti condannati alla damnatio memoriae al seguito della caduta del sistema socialista promuovendo, attraverso la Fondazione Eleutheria, mostre e studi sul quel periodo. Questa esposizione rappresenta di fatto un giusto riconoscimento di quel sentimento di conservazione, guidato dall’amore per l’arte che mosse me, e gli altri collezionisti che hanno prestato le loro opere per questa rassegna, a raccogliere la memoria artistica di quegli anni».

«La mostra – spiega Ottaviano Maria Razetto, curatore e vicepresidente della Fondazione Eleutheria – è un viaggio all’interno di oltre un settantennio di arte e cultura cecoslovacca. In questo senso il visitatore sarà accompagnato a scoprire una Praga diversa da quella che risplende davanti al turista di oggi, ma anche meno lontana di quanto dovesse emergere dalle scarse cronache “Oltrecortina” antecedenti il 1989. Il percorso che ha portato a questa mostra parte però da lontano, e precisamente nel 2016, quando la Fondazione Eleutheria iniziò a pensare di realizzare una serie di iniziative che portassero Parma a Praga ad essere sempre più unite in un rapporto di amicizia e collaborazione. A questo scopo nel 2018 la Fondazione Eleutheria organizzò, nella capitale ceca, una tre giorni di presentazione della città di Parma. In quella occasione oltre all’apertura di una mostra sul Parmigianino, alla redazione di due libri editi per l’occasione e incentrati sul rapporto tra le due città nella storia e a vari incontri istituzionali, fu soprattutto tracciata una strada che vedeva, a fianco della nostra Fondazione, le istituzioni politiche, amministrative ed economiche delle due città. Questa mostra a Palazzo del Governatore è quindi una “risposta” di Praga a Parma in quello che ormai si è costruito come un rapporto stabile e forte tra le due realtà».

Gloria Bianchino, nel testo pubblicato in catalogo, propone una lettura della mostra a partire dal «confronto che si determina nell’immediato dopoguerra fra i fautori della ricerca artistica legata alle avanguardie e un’altra idea dell’arte, un’arte attenta a proporre un linguaggio comprensibile immediatamente, subito leggibile da parte del popolo». «Da una parte – prosegue la curatrice – coloro che intendono lasciare liberi gli artisti di utilizzare linguaggi diversi, all’altra coloro che credono sia indispensabile proporre una sola lingua, e che dunque ritengono che si debba puntare sulla comprensione da parte del maggior numero di cittadini e che intendono usare le lingue popolari, e dunque subito comprensibili, piuttosto che le lingue ritenute di una élite, di una minoranza certo all’avanguardia». In questo confronto, la storica dell’arte si mantiene entro limiti precisi, ovvero «il dibattito a Praga negli anni Venti e oltre, il dialogo con la Russia sovietica da parte di alcuni intellettuali, la progressiva trasformazione del dibattito nel dopoguerra in qualcosa di diverso, con l’imposizione in apparenza di una sola lingua, ma, in realtà, di diverse lingue del realismo».

“Questa mostra – ha sottolineato Vittorio Ferrarini, Collezione Ferrarini-Nicoli – nasce da una concomitanza di intenti che quasi mai si verificano e della quale siamo molto soddisfatti: il fatto che più di un collezionista della nostra città si sia interessato e abbia raccolto tanto materiale relativo ad un periodo storico di una città e di un Paese e la possibilità, grazie al Comune e agli attori del territorio, di poter esporre questo ricco materiale”.

La mostra è realizzata con il patrocinio di: Ambasciata della Repubblica Ceca a Roma, Ambasciata d’Italia a Praga, Ministero per i Beni e le Attività Culturali della Repubblica Italiana, Ministero della Cultura della Repubblica Ceca, Regione Emilia-Romagna, Praga Città Capitale, Provincia di Parma, Municipio di Praga 1, Istituto Italiano di Cultura di Praga, Centro Ceco di Roma, Archivio di Stato di Parma, Museo delle Arti Decorative di Praga, Camera di Commercio e dell’Industria italo-ceca, Famu (Film and TV School of the Academy of Performing Arts in Prague). Main sponsor: UniCredit bank, Architectural Consulting, s.r.o., Opem, Ferrarini porte blindate. Sponsor: Carebo, Terra d’Ombra. Partner: Rufa, GVERDI Eccellenze Italiane, Art Cafè, Ceci, Hotel Farnese. 

Informazioni 

Il Palazzo del Governatore (Piazza Garibaldi, 19) è aperto al pubblico con i seguenti orari: dal martedì al venerdì: 10,00-19,00, sabato e domenica: 10,30-19,30, primo e ultimo sabato del mese aperto fino alle ore 24.00. Biglietto intero € 7, biglietto famiglia € 10, ridotto € 5, ridotto speciale € 4, scolaresche e gruppi € 3. Catalogo edito da Eleutheria e a cura di FrancescoAugusto Razetto e Ottaviano Maria Razetto, con testi di Gloria Bianchino, FrancescoAugusto Razetto, Vittorio Sgarbi, Magdalena Kracik Storkanova e ricco apparato iconografico. Per informazioni: T. +39 0521 218929, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Fonte: Comune di Parma

 

 

 

Presentata a Palazzo del Governatore un'approfondita e ricca ricerca documentale sul ruolo dell'acqua nella storia di Parma e della Bassa dal 1530 ad oggi
Parma (PR), 16 Maggio 2019 – Una ricerca approfondita che affonda le sue radici nella storia del nostro territorio e che grazie a quanto emerso proietta nel futuro un'analisi fino ad ora sconosciuta ai più e grazie alla quale anche la programmazione degli interventi sul territorio sarà sicuramente più chiara e fruibile.

Quella della raccolta, conservazione, catalogazione di un ricchissimo e variegato archivio documentale dei corsi d'acqua del parmense realizzato dal Consorzio della Bonifica Parmense su supervisione della Soprintendenza dei Beni Archivistici e Bibliografici dell'Emilia Romagna e grazie all'opera dello staff della ricercatrice Franca Manzini sarà ora ospitato all'Archivio di Stato di Parma a disposizione di chiunque voglia consultarlo sia per ragioni strettamente tecnico-professionali sia dagli storici o semplicemente dagli appassionati su esplicita richiesta.

La raccolta mirata di mappe, documenti catastali, fascicoli amministrativi, registri delibere, contabilità disegni e planimetrie riguardanti dal XIV secolo ad oggi lo sviluppo e il funzionamento delle reti di canalizzazione delle molteplici attività di bonifica nella nostra provincia rappresenta un'opera unica in grado di offrire ai più una nuova prospettiva sulla gestione e governo delle acque locali.

Nel corso della mattinata, a Palazzo del Governatore, di presentazione alla cittadinanza e alla stampa dell'articolato e lungo lavoro sono stati numerosi i relatori che, intervistati dal giornalista Andrea Gavazzoli, hanno voluto portare il loro contributo dopo aver partecipato al processo di stesura della abbondante ricerca: per primo il presidente della Bonifica Parmense Luigi Spinazzi, Fiorella Ceccarelli della Soprintendenza Beni Archivistiche Bibliografici Emilia Romagna, la coordinatrice del team di archivisti ricercatori Franca Manzini insieme ai colleghi Alessandro Andreoli e Marica Balocchi, il Direttore dell'Archivio di Stato di Parma Graziano Tonelli e in conclusione l'Assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Parma Michele Alinovi che ha offerto un panoramica capillare sull'imprescindibile ruolo giocato dall'acqua nella nascita e nello sviluppo del territorio.

Nell'occasione si sono potute ringraziare anche Gabriella Olari e Anna Sarti del Consorzio di Bonifica che, rispettivamente nel coordinamento del progetto e nella raccolta dei materiali, si sono prodigate affinché il lavoro si potesse realizzare nei tempi previsti.

Nel complesso i fondi archivistici denominati Archivio del Consorzio unico per la bonifica della Bassa parmense ed archivi aggregati dal 1530 al 1979 si compongono di 1673 registri, 13 volumi, 2921 fascicoli pari a 74 metri di materiali catalogati. Un sunto della ricerca svolta sarà presto pubblicato sul portale del Consorzio della Bonifica Parmense www.bonifica.pr.it .

 

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Venerdì, 17 Maggio 2019 10:06

Legacoop Bologna presenta tre nuove startup

15.000 euro ai vincitori di coopstartup - Sabato presentazione e premiazione nell'ambito dello Startup Day dell'Università di Bologna

• I progetti vincitori: una risposta etica a Airbnb; una piattaforma cooperativa per musicisti del settore lirico sifonico; una agenzia per la rigenerazione ad alta sostenibilità sociale
• Alla call promossa da Legacoop Bologna e Coopfond hanno aderito in 168
• Ghedini: La forma cooperativa è una risposta al bisogno dei giovani di fare impresa in modo responsabile e sostenibile

Bologna, 16 maggio 2019 – Tre assegni da 15.000 euro per le tre startup cooperative vincitrici del bando Coopstartup Bologna, promosso da Legacoop Bologna e Coopfond con il sostegno di diverse cooperative, tra le quali Coop Alleanza 3.0, Granarolo e Camst.
Il premio verrà consegnato sabato 18 maggio, nel corso di un evento all'interno dello Startup Day, il più importante evento italiano per lo sviluppo dell'imprenditorialità giovanile, organizzato dall'Università di Bologna con la partnership di Legacoop Bologna.

"La risposta a Coopstartup Bologna è stata estremamente positiva, sia per i numeri che per la qualità dei progetti – commenta Rita Ghedini, presidente di Legacoop Bologna – Una conferma del fatto che la forma cooperativa è una risposta al bisogno di tanti giovani di fare impresa in maniera responsabile. Se i giovani hanno bisogno di cooperazione, anche la cooperazione ha bisogno di giovani: continueremo a puntare sull'innovazione per restare competitivi, per rispondere ai bisogni di milioni di soci e per creare valore per il territorio, operando in maniera sostenibile".
Le tre startup cooperative vincitrici sono:

Fairbnb, una piattaforma digitale, che opera a livello internazionale nel rispetto di alcuni selezionati principi etici. La piattaforma non speculativa consente ai viaggiatori/turisti l'accesso a stanze e alloggi proposti in affitto a breve termine. Le offerte di locazione devono garantire il minor impatto socio-ambientale. I ricavi dell'attività della piattaforma sono destinati al finanziamento di progetti sociali.

DyonisoS, una cooperativa che nasce dall'esperienza dell'Orchestra Senzaspine, associazione di quasi 450 giovani musicisti che ha sede al Mercato Sonato di Bologna. È una piattaforma di consulenza, servizi, progettazione, produzione e distribuzione artistica che nasce con l'obiettivo di tutelare e migliorare la professione del musicista e stimolare la creatività artistica per la generazione di opportunità e diffusione della cultura, con un focus particolare al settore lirico-sinfonico.

Kiez agency, una cooperativa fondata da tre giovani architetti che promuove processi di trasformazione e rigenerazione urbana ad alta sostenibilità sociale, attraverso l'urbanistica e l'architettura. L'agenzia ha le competenze per gestire l'intero processo di rigenerazione, dall'ideazione alla definizione di un modello di servizio gestionale, passando attraverso le fasi di realizzazione e attivazione delle comunità di supporto.

COOPSTARTUP: I NUMERI E IL PROGETTO
Alla prima edizione di Coopstartup Bologna hanno partecipato 168 giovani under 40; per tutti i partecipanti formazione on line; per i finalisti 30 ore di formazione in aula e 22 ore di sessioni formative one to one.
Il progetto Coopstartup non è limitato all'erogazione di fondi. È stato pensato come un percorso articolato di sviluppo di idee di impresa in forma cooperativa: tutti i partecipanti al bando hanno avuto accesso a programmi di formazione finalizzati alla creazione di startup. I gruppi che hanno superato la prima selezione, hanno avuto accesso ad un percorso di affiancamento e tutoraggio per la trasformazione dell'idea in progetto di impresa. Ai tre migliori progetti di impresa, oltre al contributo di 15.000 euro, sarà garantito un accompagnamento post startup di 36 mesi e la possibilità di accedere a servizi e spazi a costi ridotti.

"L'obiettivo di promuovere nuova cooperazione, la necessità di innovare il sistema cooperativo e di coinvolgere i giovani, si incrociano in Coopstartup. I numeri – dichiara Simone Gamberini, direttore di Legacoop Bologna – ci dicono che c'è bisogno di sostegno alle startup cooperative e ai giovani. Potenzieremo il nostro impegno in questa direzione, estendo la rete di partnership con imprese, Università italiane e estere e Business School per formare i cooperatori del futuro e supportare le cooperative nel percorso di digital transformation".

L'evento di premiazione di Coopstartup Bologna è in programma sabato 18 maggio, alle ore 15.30, nella Sala Re Enzo di Palazzo Re Enzo, in piazza del Nettuno 1C, a Bologna.

Sono due studentesse di Moro e Canossa le vincitrici della 'sfida' che, nelle scorse settimane, ha coinvolto 1.800 studenti attraverso "What Europe does for me? Cosa fa l'Europa per me?", il modulo formativo che la Provincia di Reggio Emilia, in collaborazione con la Fondazione per la progettazione internazionale E35, ha predisposto per illustrare agli studenti delle scuole superiori l'importanza e il funzionamento dell'Unione europea e le opportunità offerte in particolare ai giovani. Le due ragazze, insieme ai migliori studenti di tutte le scuole reggiane coinvolte, sono state premiate oggi pomeriggio, in Sala Consiglio, dal presidente e dalla vicepresidente della Provincia di Reggio Emilia, Giorgio Zanni ed Ilenia Malavasi.

Letizia Della Casa del Canossa e Matilde Bertani del Moro saranno dal 19 al 21 maggio a Praga, per partecipare al progetto Crossover, cofinanziato dalla Commissione europea nell'ambito del programma Europa per i cittadini, che mira ad attivare strategie di promozione della cittadinanza europea attiva a livello locale, mettendo a confronto partner provenienti da diversi Paesi, alcuni dei quali più favorevoli all'Ue, altri decisamente meno. Insieme ad Andrea Poluzzi della Fondazione E35, che illustrerà le attività realizzate a livello locale in merito alla promozione dell'Ue e al contrasto all'euroscetticismo, Letizia e Matilde presenteranno proprio il progetto "What Europe does for me" promosso dalla Provincia di Reggio Emilia e il percorso che gli permesso loro di prendere parte alla missione a Praga.

Tra aprile e la prima metà di maggio, sono stati ben 1.800 gli studenti – di quarta e, soprattutto, quinta superiore – coinvolti in una ventina di incontri da "What Europe does for me?". Il format - studiato da Martino Soragni e Francesca Tamburini della Fondazione E35, che hanno tenuto gli incontri – prevedeva un test preventivo attraverso la piattaforma Kahoot!, una breve parte teorica e una seconda di diretto coinvolgimento degli studenti attraverso quiz e talk. Proprio in base ai punteggi ottenuti nel quiz finale, i due studenti che hanno ottenuto il miglior risultato sono stati premiati con il viaggio a Praga di tre giorni.

"In un anno importante che, il prossimo 26 maggio, vedrà anche gli italiani chiamati ad eleggere il nuovo Parlamento europeo, con questa iniziativa abbiamo voluto informare gli studenti circa il funzionamento dell'istituzione e dei suoi organi elettivi, anche al fine di promuovere una buona partecipazione al voto, perché tanto l'Italia quanto l'Europa hanno bisogno dell'impegno e del protagonismo dei nostri giovani", ha detto il presidente della Provincia di Reggio Emilia, Giorgio Zanni, complimentandosi con i ragazzi e con i loro compagni per "l'impegno con il quale hanno aderito ad una iniziativa attraverso la quale abbiamo voluto avvicinare le istituzioni, quella europea, ma anche quella provinciale, ai nostri giovani cittadini, dai quali uscirà la nostra futura classe dirigente".
"Grande attenzione è stata anche dedicata a tutti gli aspetti relativi alle opportunità che l'Unione europea offre ai giovani in termini di formazione, tirocini e lavoro grazie ai programmi Erasmus + e My first EURES job ed anche attraverso il Corpo europeo di solidarietà, una sorta di servizio civile continentale", ha aggiunto la vicepresidente Ilenia Malavasi, che ha anche ricordato le centinaia di ragazzi ai quali la Provincia, nel corso di questi anni, "ha permesso di svolgere importanti esperienze, di studio, ma anche di vita, all'estero".

Questa la graduatoria finale: Letizia Della Casa (Canossa), Matilde Bertani (Moro), Benedetta Ferri (Motti), Zoe Braglia (D'Arzo), Artur Grigorian (Scaruffi-Levi-Tricolore), Annalisa Magnani (Cattaneo-Dall'Aglio), Martina Ferrari (Einaudi), Martina Falbo (Galvani-Iodi) Marco Marongiu (Zanelli), Gabriele Barbaro (Secchi), Gabriele Guidetti (Convitto-Corso), Andrea Morieri (Filippo Re).

 

Ha aperto al pubblico nella sede della Provincia di Reggio Emilia, una delle tante novità previste dal Piano triennale di progetti di orientamento finalizzati a favorire il successo formativo.

Reggio Emilia 

Uno sportello provinciale come punto d’informazione e di ascolto per giovani, famiglie e operatori della scuola. Ma anche percorsi di orientamento e ri-orientamento individuali e a piccoli gruppi; 34 laboratori formativi destinati a ragazzi delle scuole medie; 50 seminari sui temi dell’orientamento e dell’adolescenza rivolti a studenti delle superiori, genitori e insegnanti; 88 appuntamenti tra laboratori, visite aziendali e incontri con esperti e testimoni per far conoscere, in particolare alle ragazze, le potenzialità degli studi e delle attività lavorative in ambito scientifico.

Sono le novità previste dal Piano triennale di azioni predisposto dalla Provincia di Reggio Emilia - avvalendosi del supporto di scuole, enti di formazione professionale, Università, Ufficio scolastico, enti locali, associazioni di categoria ed istituti di ricerca – che è stato finanziato da un bando della Regione Emilia-Romagna per progetti di orientamento finalizzati a favorire il successo formativo. Dei 4 milioni complessivi, cofinanziati dal Fondo sociale europeo, ben 510.000 euro sono stati destinati al territorio reggiano, dove sono quasi novemila i ragazzi (3.634 di quinta superiore e poco più di cinquemila di terza media) che a breve saranno chiamati a una scelta fondamentale per il loro futuro. 

Il dettaglio degli interventi previsti è stato illustrato questa mattina dal presidente e dalla vicepresidente della Provincia, Giorgio Zanni ed Ilenia Malavasi, in occasione dell’apertura di Orienta.Net, il nuovo sportello territoriale che da oggi sarà a disposizione di studenti delle medie e delle superiori, delle loro famiglie e di tutti gli operatori del mondo della scuola. Con loro anche la dirigente del Servizio Programmazione delle politiche dell'istruzione e della formazione della Regione Emilia-Romagna Francesca Bergamini e, tra gli altri, Cinzia Ruozzi dell’Ufficio Scolastico Provinciale, il direttore di Ifoa Umberto Lonardoni e Matteo Ruozzi della Camera di Commercio di Reggio Emilia.

“E’ una nuova dimostrazione che la Provincia di Reggio Emilia esiste e continua a lavorare, con professionalità, e intende essere di aiuto ai giovani e al mondo del lavoro, nella convinzione che studio, preparazione e formazione siano fondamentali per creare una futura classe dirigente”, ha detto il presidente Giorgio Zanni.  

Collocato al piano terra di Palazzo Allende, sede dell’ente provincialeOrienta.Net continuerà ad assicurare quei servizi di orientamento che la Provincia aveva attivato, ormai una ventina d’anni fa, attraverso Polaris e tornerà a rappresentare, anche ‘fisicamente’, un fondamentale punto di riferimento per favorire il successo formativo dei giovani reggiani. Analizzando i loro bisogni e proponendo loro percorsi di orientamento e ri-orientamento individuali e a piccoli gruppi, laboratori formativi e seminari, visite in laboratori o aziende, incontri con esperti. “E’ una delega che da tempo vede la Provincia di Reggio Emilia promuovere un’attività di eccellenza per  sostenere i ragazzi in una scelta consapevole, che si era un po' persa a seguito delle trasformazioni legislative ed ora potrà ripartire con nuovo slancio, dando continuità alle competenze specialistiche anche degli enti di formazione con i quali lavoriamo insieme per rispondere meglio alle esigenze di tutto il territorio”, ha aggiunto la vicepresidente Ilenia Malavasi ricordando gli “oltre mille colloqui individuali e i quasi settemila visitatori al Salone dell’orientamento che la Provincia ha comunque continuato ad assicurare ogni anno”.

Lo sportello Orienta.Net (in corso Garibaldi 59), sarà aperto al pubblico il martedì, giovedì e venerdì dalle 10 alle 12.30, il martedì anche dalle 15 alle 17.30 (telefono 0522.444196; mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., sito web: http://orientanet-provincia-re.it). L’attività sarà assicurata da personale dell’Ifoa, ente attuatore del progetto in collaborazione con Aeca, Cis, Demetra, Ecipar, Res, Enaip, Formart, Ial, Irecoop, centro Simonini, Cfp Bassa reggiana.
 
Fonte: Provincia di Reggio Emilia  

 

 

II lavori erano iniziati il 18 febbraio. Costo: 245 mila euro, di cui 173 mila finanziati dalla Regione Emilia-Romagna e 72 mila euro con risorse della Provincia. Presenti all'inaugurazione il Sindaco Fadda e il Delegato Bertocchi.

Parma, 15 maggio 2019 – Oggi, mercoledì 15 maggio, alle 16, con un giorno di anticipo sulla tabella di marcia, è stato riaperto al traffico il Ponte di San Siro, in Comune di Torrile.
Il ponte era stato chiuso al transito veicolare il 18 febbraio scorso per permettere importanti lavori di rifacimento.
La conclusione dei lavori è stata solennizzata da una inaugurazione ufficiale a cui hanno preso parte il Sindaco di Torrile Alessandro Fadda, Giovanni Bertocchi Delegato alla Viabilità della Provincia di Parma con il Dirigente dott. Annoni e i tecnici del Servizio Viabilità provinciale.

"Poiché si tratta di un intervento in una zona ad elevata intensità di attività industriali, fin dal progetto abbiamo pensato a soluzioni tecniche che permettessero di contenere i tempi di chiusura del ponte – spiega il Delegato provinciale alla Viabilità Bertocchi – Il monitoraggio costante dei ponti aveva evidenziato serie problematiche, che si è deciso di risolvere immediatamente, anche per prevenire successivi aggravamenti, che avrebbero richiesto poi maggiori risorse e tempi più lunghi. Grazie all'impegno dei tecnici della Provincia e dell'impresa esecutrice riusciamo oggi a riaprire il ponte addirittura un giorno prima del previsto. "

"Ringraziato la Provincia per l'intervento, contenuto in tempi davvero limitati, e per le risorse che ha messo in campo per completare il contributo regionale" ha dichiarato il Sindaco di Torrile Alessandro Fadda.

Gli assessori regionali Gazzolo e Donini hanno fatto pervenire i loro complimenti per la positiva conclusione dell'intervento.

SCHEDA TECNICA
Il ponte di San Siro, posto sul torrente Parma lungo la Strada Provinciale 96 "Matteotti", è costituito da 3 campate, è lungo 70 metri ed era stato danneggiato dall'onda di piena del dicembre 2017.

La Provincia di Parma, proprietaria del manufatto, dopo la fase di progettazione, ha aggiudicato già a fine dicembre 2018 i lavori per l'intervento urgente di messa in sicurezza, per un costo complessivo di 245 mila euro, di cui 173 mila finanziati dalla Regione Emilia-Romagna e 72 mila euro con risorse della Provincia stessa.
I lavori per migliorare le prestazioni del ponte, la circolazione e soprattutto la sicurezza erano partiti il 18 febbraio 2019 e la conclusione era prevista dopo 90 giorni, il 16 maggio.

La Dallara Costruzioni di Varano Melegari ha eseguito gli interventi di ripristino e messa in sicurezza delle strutture e delle componenti di carreggiata lungo il manufatto: realizzazione di giunti di deformazione sulla muratura, tenuta e di pluviali di raccolta delle acque, ripristino dei calcestruzzi degradati e sostituzione dei parapetti con barriere a norma, illuminazione.
La Montaggi di Fontanellato ha fornito e messo in opera le barriere stradali di sicurezza.

Nella foto: l'inaugurazione, con Bertocchi e Fadda.

Controlli gratuiti al Santa Maria Nuova di Reggio Emilia, domenica 19 maggio, in occasione della Giornata di Prevenzione per la lotta all’Ictus Cerebrale. Con l’obiettivo di sensibilizzare e informare dalle ore 8.30 a mezzogiorno, ai Poliambulatori dell’Arcispedale in Viale Risorgimento 80, saranno effettuati accertamenti gratuiti dei parametri collegati ai più importanti fattori di rischio vascolari: glicemia, colesterolo, pressione arteriosa e determinazione del ritmo cardiaco.

Ci sarà anche la possibilità di una valutazione multidisciplinare e individualizzata del rischio cerebrovascolare, corredata dall’indicazione delle strategie di modifica dello stile di vita e di controllo dei fattori di rischio che aiutano a prevenire le manifestazioni delle malattie cerebrovascolari. In presenza di un rischio cardio-vascolare elevato saranno consigliati adeguati approfondimenti.

L’iniziativa di prevenzione è organizzata nella nostra provincia da A.L.I.Ce. Reggio Emilia (Associazione per la lotta all’ictus cerebrale), in collaborazione con il reparto di Neurologia dell’Ausl Irccs di Reggio Emilia. Sono stati coinvolti attivamente ilDipartimento di Cure Primarie dell’Ausl con Luoghi di Prevenzione e numerosi medici e infermieri dell’Arcispedale Santa Maria Nuova. “La prevenzione è la strategia più efficace per diminuire l’incidenza dell’ictus – ricorda il presidente dell’associazione Paolo Viappiani -. Nel 2017 si sono registrati oltre 1000 pazienti con ictus ischemico e oltre 250 pazienti con ictus emorragico solo nella provincia di Reggio Emilia. L’ictus è la patologia che causa oggi il più alto numero di disabili. Risultano pertanto importanti le giornate che organizziamo per sensibilizzare la popolazione sul tema”.

L’ictus è un disturbo improvviso della circolazione cerebrale che colpisce sedi differenti del cervello determinandone la perdita di funzione (spesso irreversibile) e i deficit neurologici avvertiti dal paziente. Esso si manifesta di solito senza sintomi dolorosi, spesso con interessamento di importanti funzioni (linguaggio, motricità, vista, sensibilità e coordinazione). Ogni anno, nel nostro Paese, vengono registrati circa 200mila nuovi casi di ictus cerebrale, dei quali 4.200 riguardano soggetti con età inferiore ai 45 anni. La mortalità a 30 giorni dopo un ictus ischemico è pari al 20% mentre in caso di ictus emorragico la percentuale di mortalità sale al 50%. Tra i fattori di rischio dell’ictus ci sono, oltre all’ipertensione arteriosa, il fumo, il diabete, l’ipercolesterolemia e la fibrillazione atriale (FA), quest’ultima responsabile di circa il 20% di tutti gli ictus ischemici.

“E’ fondamentale – sottolinea il dottor Franco Valzania, direttore della Neurologia - che nella popolazione cresca la consapevolezza che per le malattie cerebrovascolari la conoscenza dei fattori di rischio e la conseguente modificazione dello stile di vita (abolizione fumo, controllo abitudini alimentari e peso corporeo, promozione dell’attività motoria) possono ridurre in maniera sensibile il rischio di ictus. In quest’azione di esecuzione di controlli periodici e di prevenzione il paziente ha quindi un ruolo attivo e responsabile nel determinare la propria salute futura”.

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A seguito del persistere di condizioni meteo avverse, il Comune di Parma con ordinanza sindacale autorizza la proroga dei termini per l'accensione degli impianti termici di riscaldamento fino a venerdì 24 maggio.

Il funzionamento degli impianti deve avere un limite massimo di 7 ore giornaliere e nella fascia oraria dalle ore 5.00 alle ore 23.00. Nel provvedimento si invita la cittadinanza a limitare l’accensione nelle ore più fredde, ricordando l’obbligo di legge di non superare la temperatura di 18°C+2°C di tolleranza per gli edifici adibiti ad attività industriali, artigianali e assimilabili e di 20°C +2°C di tolleranza per gli altri edifici.

Fonte: Comune di Parma

 

Due appuntamenti da non perdere nell'ambito della rassegna "Maggio 2019 con la Bonifica Parmense". Il climatologo Luca Mercalli a Parma ospite d'eccezione.

Parma, 14 maggio 2019. Due appuntamenti da non perdere nell'ambito della rassegna "Maggio con la Bonifica Parmense", si tratta di due giornate di studio in programma a Parma rispettivamente giovedì 16 maggio e giovedì 23 maggio all'Auditorium del Palazzo del Governatore.

La rassegna è promossa dal Consorzio della Bonifica Parmense e vede il coinvolgimento di Comune di Parma, Associazione Nazionale Consorzi Gestione e Tutela del Territorio e Acque Irrigue; con il patrocinio del Ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare; si tratta di un'azione cofinanziata dall'Unione Europea. Le due giornate di studio sono state illustrate dal Vice Presidente del Consorzio della Bonifica Parmense, Giovanni Grasselli; dall'Assessore alle Politiche di Sostenibilità Ambientale, Tiziana Benassi e dall'Assessore alle Politiche di Pianificazione e Sviluppo del Territorio e Opere Pubbliche, Michele Alinovi.

Il Vice Presidente del Consorzio della Bonifica Parmense, Giovanni Grasselli, ha ricordato come le due giornate di studio rientrino nella rassegna "Maggio con la Bonifica Parmense" ed hanno come obiettivo quello di approfondire e far conoscere l'attività messa in campo dal Consorzio a livello territoriale sia da un punto idraulico che di difesa del suolo con interventi legati alla tutela idrogeologica. Giovedì 16 e giovedì 23 maggio verranno affrontati argomenti di carattere culturale e di attualità legati a doppio filo al tema dell'acqua.

"L'acqua è un bene prezioso, elemento indispensabile per la vita. Per la nostra salute, il nostro benessere, le nostre attività. E' una risorsa da proteggere – ha sottolineato l'Assessore alle Politiche di Sostenibilità Ambientale, Tiziana Benassi -. Ma l'acqua non è una risorsa infinita. E' seriamente minacciata dal cambiamento climatico. Nella nostra società, nella nostra realtà quotidiana - dove l'acqua è sempre a disposizione - è difficile pensarlo. Invece dobbiamo fermarci e riflettere, perché non sarà sempre così. Consumare ogni giorno meno acqua, consumare ogni giorno acqua in modo responsabile, ha un significato profondo: ci permette di imparare a rispettare una risorsa scarsa e di inquinare meno. Nel contempo, l'azione decisa delle istituzioni è importante, fondamentale, perché le istituzioni devono agire oggi, progettare oggi gli scenari del futuro. E come rappresentante delle istituzioni sostengo e sottolineo con forza che non possiamo farci trovare impreparati! Dobbiamo agire con lungimiranza, realizzando ora le infrastrutture e gli invasi che ci garantiranno l'acqua di domani. L'incontro con Luca Mercalli, a cui invito la cittadinanza a partecipare, sarà un momento importante per fare queste riflessioni insieme. Come cittadini, come amministratori, come studiosi. L'appuntamento è il 23 maggio a palazzo Governatore - in apertura del Festival dello sviluppo sostenibile 2019 - per dare insieme un colpo di accetta al riscaldamento globale! Come ci ricorda ogni giorni l'opera installata in piazza Garibaldi."

L'Assessore alle Politiche di Pianificazione e Sviluppo del Territorio e Opere Pubbliche, Michele Alinovi, si è concentrato sulla giornata di studio di giovedì 16 dedicata alla storia di Parma e della bassa attraverso i canali di bonifica. "Si tratta – ha sottolineato – di una rassegna di tipo storiografico e documentale che illustra quanto fatto sul territorio di Parma e della bassa dal 1300 in avanti, in tema di bonifica, canali e sul governo delle acque per rendere abitabile il nostro territorio ed a favore dell'agricoltura. Si tratta di un modo per prendere coscienza della complessità della rete dei canali, per guardare al futuro con attenzione e con particolare riguardo al tema della non dispersione della risorsa acqua".

Vediamoli nel dettaglio. Giovedì 16 maggio, alle 10, è in programma, all'Auditorium del Palazzo del Governatore, la giornata di studio: "Dal XIV secolo ad oggi: storia di Parma e della bassa attraverso i canali di bonifica". Il momento sarà aperto da Luigi Spinazzi, Presidente del Consorzio della Bonifica Parmense; seguirà l'intervento di Elisabetta Arioti, Soprintendente Beni Archivistici e Bibliografici Emilia Romagna, e di Franca Manzini Archivista. Seguono gli interventi di Graziano Tonelli, Direttore dell'Archivio di Stato di Parma, e quello dell'Assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Parma, Michele Alinovi.

Modera l'incontro il giornalista Andrea Gavazzoli. Il momento sarà l'occasione per ripercorre la storia dei canali di bonifica, una storia complessa che è stata ricostruita attraverso un lavoro attento, frutto dell'indagine che ha interessato diversi archivi del territorio. Proprio grazie alla sinergia tra i diversi soggetti coinvolti è stato possibile fornire un quadro esaustivo legato a questo importante aspetto, quello del territorio in relazione ai canali di bonifica.

Giovedì 23 maggio, alle 15.30, all'Auditorium del Palazzo del Governatore, in piazza Garibaldi, il tema al centro della giornata di studio sarà: "L'acqua preziosa". Il momento prevede l'intervento del Presidente del Consorzio di Bonifica Parmense, Luigi Spinazzi, in apertura a cui seguirà, quello dell'Assessore alle Politiche di Sostenibilità Ambientale del Comune di Parma, Tiziana Benassi.

Ospite d'eccezione Luca Mercalli, Presidente di Nimbus, il più autorevole portale italiano della meteorologia e del clima, che terrà una lectio sull'argomento. Luca Mercalli è meteorologo, climatologo, divulgatore scientifico e accademico, conosciuto al grande pubblico grazie alla sua partecipazione alla trasmissione televisiva "Che tempo che fa". Ha svolto una pluriennale attività scientifica e divulgativa collaborando con diverse testate giornalistiche nazionali e attraverso diversi contributi editoriali.

A seguire: Alessandro Ragazzoni, docente della Facoltà di Agraria dell'Università di Bologna; Sergio Vallesi, Ingegnere delle Risorse Idriche ed Ecologo del Paesaggio; Nicola Bertinelli, Presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano e Michele Alinovi, Assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Parma. Modera l'incontro il giornalista Andrea Gavazzoli. Acqua non è solo un elemento naturale fondamentale per l'uomo e per il pianeta, ma ha anche importanti risvolti legati all'agricoltura, all'industria, al mondo produttivo. La sicurezza idrogeologica rientra fra le priorità dei territori e si collega ai mutamenti climatici. L'acqua, quindi, come risorsa fondamentale al centro del momento di studio.

 

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 Il 18 e 19 Maggio due momenti nella natura tra Reggio Emilia e Parma organizzati dai Consorzi della Bonifica Parmense e dell'Emilia Centrale nell'ambito delle iniziative del #FuoriMaggio di "Maggio con la Bonifica Parmense"

Parma (PR), 13 Maggio 2019 – "Narrazioni e cammini nel paesaggio irriguo della Val D'Enza": con questo suggestivo titolo i consorzi della Bonifica Parmense e dell'Emilia Centrale organizzano per il weekend del 18 e 19 maggio due geoesplorazioni in collaborazione con il Circolo ARCI "La Ricreativa" di Tortiano di Montechiarugolo e il patrocinio dei Comuni di Bibbiano, Cavriago, Montechiarugolo, San Polo D'Enza. Le iniziative rientrano nell'ambito della Settimana della Bonifica Parmense 2019".

Si parte sabato 18 da Bibbiano alle ore 15:30, con la geoesplorazione lungo la Canalina che sarà presentata dal geostorico Antonio Canovi. Il percorso si snoderà ad anello in direzione della Cornacchia di S. Polo d'Enza: ci si incamminerà nel paesaggio secolare dei prati stabili, osservando le chiaviche, gli antichissimi ponti e i suggestivi canali e facendo sosta presso le aziende agricole del territorio in compagnia del guardiano del Consorzio dell'Emilia Centrale Sauro Grasselli, lungo un percorso pianeggiante della durata di tre ore.

Domenica 19 sarà invece la volta di "Di qua e di là dl'Èinsa voladóra", due eventi tra mattino e pomeriggio. A partire dalle ore 9:30 il geostorico Antonio Canovi presenterà la giornata presso il Circolo Arci "La Ricreativa" a Tortiano di Montechiarugolo. La geosplorazione avrà inizio alle ore 10: accompagnati dal geometra della Bonifica Parmense Umberto Bandini i partecipanti prenderanno parte al cammino che si snoderà lungo il Canale della Spelta procedendo in località Scarnavacca e costeggiando il canale in un paesaggio agricolo tra vecchi prati, campi di pomodoro e numerose coltivazioni orticole per una durata di tre ore. Al termine, ritorno al Circolo "La Ricreativa" dove, con un contributo di 5 euro, sarà possibile prendere parte ad una gustosa degustazione di ricette locali a base di erbe spontanee: strigoli, luppolo, borragine, crescione, ricotta, confetture di frutta, torta di riso e Parmigiano-Reggiano dei caseifici del territorio. Nel pomeriggio, dalle ore 15.30, visita alla "fattoria delle vacche rosse" dell'Azienda agricola Grana d'Oro di Cavriago accompagnati dal titolare Matteo Catellani.

 

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Il 18 e 19 Maggio due momenti nella natura tra Reggio Emilia e Parma organizzati dai Consorzi della Bonifica Parmense e dell'Emilia Centrale nell'ambito delle iniziative del #FuoriMaggio di "Maggio con la Bonifica Parmense"

Parma (PR), 13 Maggio 2019 – "Narrazioni e cammini nel paesaggio irriguo della Val D'Enza": con questo suggestivo titolo i consorzi della Bonifica Parmense e dell'Emilia Centrale organizzano per il weekend del 18 e 19 maggio due geoesplorazioni in collaborazione con il Circolo ARCI "La Ricreativa" di Tortiano di Montechiarugolo e il patrocinio dei Comuni di Bibbiano, Cavriago, Montechiarugolo, San Polo D'Enza. Le iniziative rientrano nell'ambito della Settimana della Bonifica Parmense 2019".

Si parte sabato 18 da Bibbiano alle ore 15:30, con la geoesplorazione lungo la Canalina che sarà presentata dal geostorico Antonio Canovi. Il percorso si snoderà ad anello in direzione della Cornacchia di S. Polo d'Enza: ci si incamminerà nel paesaggio secolare dei prati stabili, osservando le chiaviche, gli antichissimi ponti e i suggestivi canali e facendo sosta presso le aziende agricole del territorio in compagnia del guardiano del Consorzio dell'Emilia Centrale Sauro Grasselli, lungo un percorso pianeggiante della durata di tre ore.

Domenica 19 sarà invece la volta di "Di qua e di là dl'Èinsa voladóra", due eventi tra mattino e pomeriggio. A partire dalle ore 9:30 il geostorico Antonio Canovi presenterà la giornata presso il Circolo Arci "La Ricreativa" a Tortiano di Montechiarugolo. La geosplorazione avrà inizio alle ore 10: accompagnati dal geometra della Bonifica Parmense Umberto Bandini i partecipanti prenderanno parte al cammino che si snoderà lungo il Canale della Spelta procedendo in località Scarnavacca e costeggiando il canale in un paesaggio agricolo tra vecchi prati, campi di pomodoro e numerose coltivazioni orticole per una durata di tre ore. Al termine, ritorno al Circolo "La Ricreativa" dove, con un contributo di 5 euro, sarà possibile prendere parte ad una gustosa degustazione di ricette locali a base di erbe spontanee: strigoli, luppolo, borragine, crescione, ricotta, confetture di frutta, torta di riso e Parmigiano-Reggiano dei caseifici del territorio. Nel pomeriggio, dalle ore 15.30, visita alla "fattoria delle vacche rosse" dell'Azienda agricola Grana d'Oro di Cavriago accompagnati dal titolare Matteo Catellani.

 

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Piacenza, 14 maggio 2019 - Il MIT (Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti) ha premiato da poco il lavoro di progettazione e di concertazione con il territorio fatto in questi anni da tecnici e da amministratori ma sono circa 15 anni che il Consorzio di Bonifica ci lavora.

Tra gli altri Giampiero Cremonesi (candidato sindaco per Caorso), consigliere oggi come allora del Consorzio Bacini Piacentini di Levante a cui è succeduto - a seguito del riordino - l'attuale Consorzio di Bonifica di Piacenza ed Emilio Bottazzi Dirigente consortile nel 2005.

Con il nuovo impianto a Ronchi si punta all'efficientamento del sistema di distribuzione irrigua dell'areale e il ricircolo del torrente Chiavenna in rispondenza alle esigenze ambientali di Caorso.

"Facendo questo impianto, da una parte creiamo una circolazione inversa dell'acqua, dando ossigenazione all'ambiente acquatico e risolvendo quei problemi di acqua stagnante che da decenni condizionano il periodo estivo; dall'altra diamo valore alle produzione locali ad alto reddito come aglio, pomodoro e scalogno piacentino già peculiari per tipologia e salubrità". Commenta Fausto Zermani, Presidente del Consorzio di Bonifica di Piacenza.

Nel 2005 tecnici e amministratori stavano affrontando il tema della necessità idrica in Val d'Arda e tra le varie soluzioni erano emersi due studi di fattibilità: l'impianto di Ronchi ora finanziato e l'interconnessione dei sistemi irrigui dell'alta e bassa pianura Arda per il sollevamento delle acque dalla bassa fino a Fiorenzuola con un notevole risparmio idrico per la vallata (derivante dalla redistribuzione delle porzioni di territorio servite da diga ovvero da Po).

"Il nostro Paese ha molte contraddizioni però conserva valori importanti. Come territorio, abbiamo intrapreso un percorso virtuoso che sta portando i primi frutti ma dobbiamo continuare a guardare al futuro, avere visione e perseguire con coraggio quelle azioni che mirano a contribuire al benessere e alla felicità" Conclude Fausto Zermani.

Maltempo. Il presidente della Regione Bonaccini stamattina a Cesena, poi a Villafranca di Forlì per verificare la situazione: "Chiederemo lo stato di emergenza nazionale per l'Emilia-Romagna". In mattinata riunione operativa dell'assessore alla Protezione civile, Paola Gazzolo, a Villafranca dove ha ceduto l'argine del fiume Montone: arrivate 13 squadre con idrovore e attrezzature per la pulizia di strade e case, in azione non appena le acque si abbasseranno.

Bologna –

Proseguono gli interventi del sistema della Protezione civile della Regione per mettere in sicurezza le diverse zone del territorio dell’Emilia-Romagna nelle quali in maniera più rilevante ha colpito il maltempo degli ultimi due giorni.

Il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, è giunto in tarda mattinata a Cesena, dove ieri si è verificata l’esondazione del Savio.

Insieme al sindaco Paolo Lucchi ha fatto il punto della situazione. Il presidente Bonaccini ha innanzitutto voluto rivolgere “un grazie sincero a tutti gli operatori, ai tecnici e ai volontari del sistema regionale di protezione civile, così come ai vigili del fuoco, alle polizie locali e a tutti gli uomini e le donne dei corpi dello Stato impegnati da domenica nella gestione dell’emergenza”.

“Siamo loro vicini- ha proseguito il presidente- così come lo siamo alle persone, alle comunità locali colpite, ai sindaci e agli amministratori locali. Per questo sono voluto venire qui, come sempre faccio e come siamo abituati a fare, per rendermi conto direttamente di quale sia la situazione e di quali i problemi da risolvere: lo ripeto, per essere vicini alle persone”.

Sul tema dei danni, il presidente ha confermato che la Regione chiederà lo stato di emergenza nazionale. "Ho già sentito al telefono il capo del Dipartimento nazionale di Protezione civile, Angelo Borrelli, e non appena sarà possibile partiremo con la conta dei danni per ottenere tutti i risarcimenti. Là dove i danni a persone e imprese non dovessero essere coperti da fondi nazionali, interverremo con fondi regionali, anche se già fin d’ora auspico il massimo impegno da parte del Governo. Le previsioni meteo non sono buone, ma sono qui per ribadire il fatto che la Regione è e sarà al fianco di tutti coloro che hanno bisogno di assistenza, aiuto e che si troveranno a dover ripartire una volta passata l’emergenza. Ho letto di qualcuno che polemizza, anche in queste ore- ha concluso- ma occuparmene è un lusso che in questo momento non mi posso permettere. Lavoriamo tutti per aiutare chi in questi giorni e in queste ore ha davvero bisogno".

Dopo Cesena, il presidente Bonaccini sarà a Villafranca di Forlì dove si è creata la situazione forse più complessa dopo il cedimento – nei pressi del ponte dell’A14 – dell’argine in sponda sinistra del Montone, che ha provocato l’allagamento dell'intero abitato.

E proprio a Villafranca, nel corso della mattinata, si è svolto un summit operativo, alla presenza dell’assessore regionale alla Protezione civile, Paola Gazzolo. Nel corso dell’incontro, i tecnici hanno ricostruito gli eventi che hanno portato alla situazione che oggi si sta cercando di risolvere.

In particolare, si è ricordato che ieri verso le 17 si è verificata la prima apertura dell’argine, fronteggiata con interventi di tamponamento sia sul versante di Faenza che di Forlì con la messa in opera di massi ciclopici e terra, intervento svolto dalla Società Autostrade (i piloni del ponte autostradale si trovano sull’argine del Montone), con il supporto della Regione. A lavori conclusi, si è registrata una sostanziale tenuta, che non ha retto però al transito dell'onda di piena, che ha causato la fuoriuscita delle acque verso l’abitato di Villafranca.

Sono arrivate da tutta la regione a Villafranca 13 squadre con idrovore e attrezzature per la pulizia di strade e case, pronte ad intervenire appena le acque si abbasseranno.

Il tavolo tecnico ha stabilito che le priorità sono chiudere la falla nel più breve tempo possibile, assistere la popolazione che è rimasta nelle case, posizionare sacchetti di sabbia, verificare la possibilità di collaborare con il Consorzio di bonifica per lo svuotamento dell'acqua attraverso la rete dei canali.

Nelle prossime ore, e nei prossimi giorni, è previsto un consistente arrivo di volontari per svuotare da acqua e fango le circa 600 abitazioni interessate dall’alluvione.

Fonte: Regione ER

Donazione di sangue, al via la campagna 2019 di Regione Emilia-Romagna, Avis e Fidas. I donatori come testimonial, per rendere 'contagioso' un gesto di solidarietà e altruismo. Tutti i dati 2018 e l'andamento del primo trimestre 2019, per provincia, illustrati oggi a Bologna. La presentazione alla stampa con i donatori protagonisti, che nel 2018 hanno superato quota 139.000. Locandine, opuscoli, manifesti, ma soprattutto la possibilità di continuare a raccontare sui social l'esperienza di chi il sangue lo dà e lo riceve. L'anno scorso quasi 214.000 unità raccolte, e crescono quelle inviate alle regioni non autosufficienti: 8.763. 

Bologna -

Donare sangue mi fa stare bene. Donare sangue è una delle mie passioni. Non è la dimensione del dono che conta, ma la dimensione del cuore che lo dà. Per i donatori di sangue la vaccinazione è gratuita”.

A raccontare le mille buone ragioni che li hanno spinti a compiere questo gesto di altruismo sono loro, i donatoriprotagonisti della campagna di comunicazione 2019 di Regione Emilia-Romagna, Avis e Fidas#IoTiRaccontoChe. Uomini e donne, giovani e meno giovani, che hanno con orgoglio ed entusiasmo prestato il proprio volto, e scelto il messaggio da trasmettere, per far sì che sempre più persone vengano “contagiate” dalla volontà di donare.

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Lanciata lo scorso anno, la campagna regionale “Chi dona sangue inizia un nuovo racconto” ha messo a disposizionequesto hastag, ovvero l’etichetta che sui social network funge da aggregatore tematico, per chi voleva raccontare, e socializzare, la propria esperienza. Le tante testimonianze dei donatori sono state raccolte e nove di loro, partecipando ad un vero e proprio set fotografico, sono diventati testimonial della campagna di quest’anno. Che prevede manifesti, locandine e, nelle sedi di Avis, Fidas e al Centro Regionale Sangue, totem e corner informatividove, chi vorrà, potrà continuare a offrire la propria testimonianza di donatore su una lavagna rossa, fotografarsi e condividere l’esperienza sui social. A maggior ragione in un momento, come quello estivo ormai alle porte, in cui èparticolarmente importante sostenere la donazione. Infatti,un messaggio della campagna recita “Ricordati di prenotare la tua donazione”, per essere sicuri di andare in vacanza solo dopo avere donato.

contenuti della campagna e i dati 2018 sulla donazione di sangue in Emilia-Romagna, con l’andamento del primo trimestre 2019, sono stati illustrati alla stampa oggi in Regione, a Bologna, dalla direttrice generale Cura della persona, salute e welfare, Kyriakoula Petropulacos, dal responsabile del servizio Assistenza ospedaliera, Anselmo Campagna, e dalla direttrice del Centro regionale sangue, Vanda Randi. Presenti anche i presidenti di Fidas e Avis Emilia-Romagna, Michele Di Foggia e Maurizio Pirazzoli, e come ospiti d’eccezione alcuni dei donatori di sangue protagonisti della campagna.     

 

Il sistema regionale sangue

Grazie innanzitutto ai donatori - arrivati nel 2018 a toccare quota 139.250, in crescita rispetto allo scorso anno - ai volontari delle associazioni e a un sistema regionale sangue solido e innovativo, anno dopo anno l’Emilia-Romagna è in grado di mantenere l’autosufficienza: ciò significa che nessun intervento né alcun tipo di attività sanitaria in cui fosse necessaria una trasfusione è stato rimandato. Non solo, perché la regione continua a donare sangue ad altre, non autosufficienti, che soprattutto in caso di emergenze devono essere aiutate: un dato anch’esso in aumento, con 8.763 unità inviate rispetto alle 6.159 del 2017. Ma non si può abbassare la guardia, e proprio per questo motivo la Regione conferma il proprio impegno anche sul fronte della comunicazione, per sensibilizzare sempre più i cittadini rispetto a un gesto così importante per la collettività.

 

Sangue: i dati 2018 in Emilia-Romagna
Aumentato, nel 2018, il numero totale di donatori in Emilia-Romagna, che hanno un'età media di 40/42 anni: 139.250contro i 137.039 del 2017. E sono state 197.194 le unità di sangue trasfuse, a fronte di 213.890 unità raccolte; la diminuzione dell’utilizzo del sangue trasfuso (-2% rispetto alle unità del 2017, che erano state 201.552) è frutto di un impiego sempre più appropriato di questa risorsa in relazione alle necessità e alle condizioni del paziente, di tecniche operatorie all’avanguardia e dell’introduzione di strategie di contenimento della terapia trasfusionale.  
Buono anche l’andamento del primo trimestre 2019, in cui si registra un aumento delle unità raccolte in aferesi:15.714, contro 14.672 nello stesso periodo 2018; restano complessivamente stabili le donazioni di sangue intero(822 unità in meno rispetto allo scorso anno). Anche il totale delle donazioni, sangue intero più aferesi, è complessivamente stabile: 69.719 nel primo trimestre 2019, contro 69.499 del primo trimestre 2018.

 

Come si diventa donatore
Donare il sangue è semplice. Chi intende diventare donatore può recarsi, possibilmente a digiuno, nei centri di raccolta o nei punti di raccolta sangue della propria città dove sarà accolto e accompagnato da un medico per un colloquio, una visita e un prelievo del sangue necessario per eseguire gli esami di laboratorio prescritti per accertare l’idoneità al dono. L’idoneità verrà comunicata con lettera o telefonicamente.

Per informazioni sulla donazione e sul centro o punto di raccolta della propria città è possibile telefonare al numero verde gratuito del Servizio sanitario regionale 800 033 033 (attivo tutti i giorni feriali dalle ore 8,30 alle ore 18 e il sabato dalle ore 8,30 alle ore 13); utilizzare la e-mail del sito sangue: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; contattare le Associazioni Avis e Fidas: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.  -  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., consultare i siti di Avis e Fidas Emilia-Romagna. /EC

 

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