Civiltà e rispetto. Due termini molto usati ma che spesso rimangono solo parole fini e a se stesse.
E' il caso di Colorno, meraviglioso paese della bassa parmense, conosciuto per la dimora imperiale (la reggia) di Maria Luisa d'Asburgo e gentil consorte di Napoleone. In questo comune purtroppo esiste una sala civica che di civico ha ben poco se non nulla. Per "civico" s'intende l'appartenenza di un cittadino allo stato e ad una collettività organizzata; un serio modo di vivere con senso del dovere e molteplici virtù positive nei confronti di tutti, anche dei meno fortunati.
La sala civica del comune di Colorno è situata nel bellissimo ristorante/pizzeria "al vecchio mulino" ed è locata alla fine di due scomodissime rampe di scale. Stessa cosa per i bagni, che si trovano anch'essi alla fine di ripide scale in discesa.
Un chiaro esempio di barriere architettoniche che non è possibile in alcun modo superare. Non vi sono presenti rampe per le carrozzine, e non vi è la presenza di nessun ascensore. Una situazione davvero poco piacevole che nella giornata odierna ci ha permesso, purtroppo, di vedere persone anziane con gravi difficoltà motorie, raggiungere a fatica il piano superiore, grazie all'aiuto di più persone volenterose che li sorreggevano. Una situazione talmente surreale che ci ha fatti vergognare, nei confronti di coloro, che si sono recati a Colorno anche da altre regioni. A tal punto siamo costretti a chiederci come mai nessuno ha mai segnalato una cosa del genere? Abbiamo una stazione a cui i disabili non possono accedere ed una sala "civica" che funziona allo stesso modo.
Dov'è il rispetto per la disabilità da parte delle istituzioni?
Il gruppo
AMO - COLORNO