È l’antivigilia di Natale, ma per molti, troppi ancora, sarà un Natale con il cuore e il pensiero verso quel proprio caro, detenuto nella terra degli scomparsi.
L’11 febbraio del 2009 Marco Manzini uccise la moglie Giulia Galiotto colpendola alla testa e gettandone il corpo nel fiume Secchia scrivendo poi un finto biglietto di addio. Ora gode della semilibertà e offre alla famiglia 50 euro al mese come mediazione. Ma la madre della vittima non ci sta
Si dice che un elettricista di 67 anni abbia aggredito sessualmente i corpi di donne e ragazze per anni.
Si tratta di Pierluigi Barbieri, 53 anni, conoscente del marito della vittima, Claudio Nanni. Pluripregiudicato, era uscito dal carcere lo scorso 10 agosto, dopo aver scontato la pena per una rapina con lesioni aggravate ed estorsione ai danni di un 52 enne disabile.
Bondeno (FE) 23 febbraio 2021 - Alle quattro di questa mattina 23 febbraio 2021, in Ferrara (Fe), presso il Comando Provinciale dei Carabinieri, i militari del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo, coadiuvati dai colleghi della Compagnia di Cento (Fe) e della Stazione di Bondeno (Fe), in esito alle attività investigative sviluppate immediatamente dopo l'omicidio di Placati Rossella, avvenuto nella notte di ieri 22 febbraio 2021 in Bondeno, davano esecuzione al decreto fermo indiziato di delitto.
La 59 enne è stata ritrovata morta all’interno di un frigorifero. Il corpo era legato e imbavagliato e recava segni di violenza. L’ipotesi è che sia morta congelata. Arrestato il 46 enne dominicano Antonio Lantigua, reo confesso, che però avrebbe agito su commissione. Sotto la lente degli inquirenti l’ex socia di Claudia Lepore, la modenese Ilaria Benati, e l’immobiliarista Jacopo Capasso.
Oggi ricorre il compleanno di Filomena Cataldi. Filomena era una donna meravigliosa, sensibile, generosa e dal grande cuore, a cui fu strappata la vita da un vicino di casa di origini cinesi che approfittando del suo gracile fisico la assalì senza pietà nell'estate del 2018. L'omicidio avvenne a San Polo di Torrile e sconvolse l'intero parmense e non solo. Il suo assassino non ha scontato un giorno di galera, giudicato incapace d'intendere e volere.
La voglia di libertà e il desiderio di interrompere per sempre una relazione ormai finita da tempo. Una storia senza lieto fine, quella di Elisa Pavarani, strangolata e uccisa a coltellate dal suo ex fidanzato Luigi Colla nel monolocale in Largo Carli, zona via Sidoli a Parma, il 10 settembre del 2016.
Elisa voleva andare ad un concerto con una sua amica, ma il suo ex fidanzato non accettava la sua voglia di indipendenza. In un attimo la vita di Elisa è stata spezzata per sempre, colpita con inaudita violenza in vari punti vitali del suo corpo, tanto da spezzare la lama del coltello da cucina utilizzato come arma del delitto. La donna non sapeva di essere in pericolo, e si era recata nell'appartamento per un ultimo chiarimento con il suo futuro assassino, decisa a voltare pagina per sempre. Una decisione fatale per lei, che le è costata la vita.
Dopo 4 anni da quel tremendo giorno di fine estate, è del 15 febbraio 2020 la notizia della decisione della Cassazione che ha condannato in modo definitivo Luigi Colla a 30 anni di reclusione. Colla, un uomo considerato un tipo normale, taciturno e tranquillo da molti, che ha sempre negato la premeditazione, non è mai riuscito a spiegare a se stesso il motivo della sua tremenda furia omicida.
Avri "Associazione Vittime Riunite d'Italia sezione di Parma" (Nicola Comparato, Domenico Muollo e Laura Rossi)