Giovedì, 04 Marzo 2021 15:24

Omicidio di Ilenia Fabbri, il killer è di Reggio Emilia In evidenza

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Pierluigi Barbieri - chiamato "Lo zingaro" Pierluigi Barbieri - chiamato "Lo zingaro"

Si tratta di Pierluigi Barbieri, 53 anni, conoscente del marito della vittima, Claudio Nanni. Pluripregiudicato, era uscito dal carcere lo scorso 10 agosto, dopo aver scontato la pena per una rapina con lesioni aggravate ed estorsione ai danni di un 52 enne disabile.

Reggio Emilia 4 marzo 2021 (M.F.) – Svolta nelle indagini per l’omicidio di Ilenia Fabbri, la 46 enne trovata sgozzata nella sua casa di Faenza lo scorso 6 febbraio. Sono stati arrestati ieri mattina l’ex marito, Claudio Nanni, 53 anni, di professione meccanico, considerato il mandante dell’omicidio, e l’esecutore materiale, Pierluigi Barbieri, coetaneo, residente a Rubiera, in provincia di Reggio Emilia, con precedenti penali. 

Secondo le indagini magistralmente condotte dalla Squadra Mobile di Ravenna, con l’ausilio del Servizio Centrale Operativo di Roma (SCO), coordinate dalla Procura di Ravenna, il movente è da ricercare nelle pretese economiche di Ilenia, alla quale in seguito alla separazione, era andata la casa coniugale, del valore di circa 300 mila euro, dove la donna viveva con la figlia Ilenia. La vittima aveva poi avviato una causa di lavoro contro l’ex marito per vedersi riconosciuti 500 mila euro per l’impiego svolto presso l’officina di famiglia e per la cessione di una gelateria. La cifra era poi stata oggetto di trattative ed era scesa a 100 mila euro. Nanni era convinto che l’ex moglie lo volesse rovinare e aveva maturato verso di lei un astio profondo, tanto che più di un testimone ha dichiarato di come l’ex marito, in più occasioni, avrebbe espresso l’intenzione di “fare la festa” a Ilenia e di “fargliela pagare”. Intenzioni e minacce che purtroppo non sono rimaste tali. 

Claudio Nanni ha anche tentato di costruirsi un alibi, mettendosi in viaggio verso Milano per ritirare una nuova auto insieme alla figlia Arianna, avuta con la Fabbri, proprio la mattina dell’omicidio. Alcuni mesi prima, tuttavia, come ha testimoniato la titolare di un negozio di ferramenta, l’uomo avrebbe fatto fare un duplicato di una chiave “a spinotto”, assai simile a quella che apre il garage di via Corbara, da dove il sicario sarebbe poi entrato nell’abitazione di Ilenia. Nanni non aveva però tenuto conto che un’amica della figlia Arianna era invece rimasta a dormire nella casa di Ilenia e ha visto il killer, poi descritto come “un uomo robusto”. La ragazza, rimasta chiusa in camera terrorizzata, avrebbe poi lanciato l’allarme al 112. 

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Ma chi è Pierluigi Barbieri, il killer di Ilenia e come si è arrivati a lui?

Se su Claudio Nanni i sospetti degli investigatori si erano concentrati fin da subito, poiché nella vita della vittima non c’erano ombre che potessero fare sospettare di altri e, in più, pendeva quel movente economico con l’udienza fissata per il prossimo 26 marzo, per arrivare a Barbieri le indagini si sono basate su testimonianze, filmati e intercettazioni. 

Il presunto esecutore materiale del delitto, 51 anni, è originario di Cervia, ma da tempo residente a Rubiera, in provincia di Reggio Emilia. La conoscenza con Claudio Nanni è di lunga data e legata alla passione che entrambi avevano per le moto. Barbieri, pluripregiudicato, è uscito dal carcere lo scorso 10 agosto, dopo che, insieme ad altre tre persone, era stato arrestato per avere preso parte a un raid punitivo nei confronti di un 52 enne disabile di Predappio, in provincia di Forlì-Cesena, poi sfociata in rapina, lesioni aggravate ed estorsione. Dopo la scarcerazione, Barbieri aveva ripreso i contatti con Nanni, come testimoniano le immagini di una telecamera posizionata nelle vicinanze dell’officina di quest’ultimo. 

Tra i due erano poi intercorsi contatti telefonici nelle settimane prima del delitto. In particolare, il 19 gennaio, il telefono di Nanni era stato localizzato a Rubiera, in provincia di Reggio Emilia, proprio nei pressi dell’abitazione di Barbieri. Nelle giornate del 20 e del 29 gennaio, poi, l’auto del presunto killer, di color grigio metallizzato, veniva segnalata a Faenza dal sistema di lettura delle targhe. Risale poi allo stesso giorno l’incontro tra i due ripreso dalle telecamere di sorveglianza posizionate vicino all’officina di Nanni. 

Le indagini hanno poi accertato che l’auto di Barbieri si trovava a Faenza la notte dell’omicidio di Ilenia, in orari compatibili con l’uccisione della donna, sgozzata nella sua abitazione in via Corbara la mattina del 6 febbraio. Un altro indizio che ha portato alla misura di custodia cautelare per Barbieri è stata l’analisi del traffico telefonico. La mattina dell’omicidio, il suo cellulare ha agganciato una cella nei pressi di Bologna e una successiva in direzione di Faenza. Successivamente, il telefono è risultato spento fino al giorno seguente, quando è stato di nuovo riacceso e segnalato di nuovo in provincia di Reggio Emilia. 

A chiudere definitivamente il cerchio ci sono poi state la testimonianza chiave dell’amica della figlia di Ilenia Fabbri, di una persona molto vicina a Barbieri e di altre quattro persone. Non è ancora chiaro quanto Barbieri, che tra gli ambienti malavitosi veniva spesso assoldato come “picchiatore” per il recupero crediti, abbia percepito da Nanni per l’omicidio di Ilenia. Dalle prime indiscrezioni non si tratterebbe di una grossa cifra, che gli sarebbe stata pagata in contanti. Gli interrogatori di entrambi sono in corso in queste ore. 

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