Ad oggi è detenuto in una Rems (Residenza per le Esecuzioni delle Misure di Sicurezza), strutture che hanno sostituito gli ospedali psichiatrici. Per l'esattezza è "ospitato" presso la Rems di Mezzani, entrata nella storia più recente per le continue fughe dei suoi residenti. Guiling Fang, ha ricevuto una condanna "temporanea" di 10 anni, soggetta a revisione. 10 anni che oggi sono già diventati 8. Tra 8 anni si valuterà se il soggetto ha recuperato la propria stabilità psicologica e se è in grado di ritornare in società, così come prevede da sempre lo scopo di queste particolari residenze.
Mentre per Fang c'è la speranza di ritornare ad essere libero, i famigliari di Filomena, scontano un'ingiusta condanna a vita e convivono con il dolore e la delusione, sentendosi abbandonati dallo stato e dalla giustizia. La figlia di Filomena, ad oggi è turbata a tal punto che è costretta a proprie spese a farsi seguire da uno psicologo. La sorella Rosangela, legatissima da sempre alla sorella, non si arrende e continua nel silenzio assordante di istituzioni e della giustizia, ad urlare "giustizia per filo". Siamo un un paese dal grande paradosso, dove un assassino non fa un giorno di carcere e nel contempo un senzatetto costretto a rubare per fame viene messo dietro le sbarre. Forse la classica "sparata" da populista o da bar, ma con un reale fondo di verità.
In un paese normale, una famiglia che ha subito così tanta sofferenza, non sarebbe mai costretta a pagarsi le spese legali o a doversi accollare anche le spese per le cure psicologiche del caso. Ciò a dimostrare che di malagiustizia si può anche morire. Una giustizia con supremo cinismo ed assoluta mancanza di pietas, che spesso sul dolore di certi, se ne lava le mani. Una giustizia spesso lenta, macchinosa, lunghissima; fatta di procedimenti talmente lenti che sono una condanna per migliaia di innocenti ed un calvario per tantissime famiglie che vorrebbero almeno ricevere la magra consolazione di vedere punito colui che ha tolto la vita a un proprio caro.
Alla famiglia Cataldi, che continua a subire ingiustizie, nel più solitario dolore, vogliamo dedicare il nostro più affettuoso abbraccio virtuale. Avremmo voluto organizzare un momento di preghiera collettiva per ricordare Filo e farle gli auguri più sinceri di buon compleanno, ma la situazione Covid-19 ancora non ce lo permette.
Siamo certi che Filomena ci perdonerà e che da lassù continuerà a vigilare su chi ha sempre amato, proteggendolo. Noi non ci arrenderemo, e continueremo a chiedere reale "giustizia per filo" e per tutte quelle famiglie che ad oggi si trovano nella medesima condizione della famiglia Cataldi.
Buon compleanno Filomena.
Il gruppo civico
Amo - Colorno