di Matteo Landi
Concerti, fuochi d'artificio, star a bordo pista, ma a mancare è la sostanza. Succede così che una F1 che si affida totalmente a sensori ed informatica perda completamente il bandolo della matassa. Conclusa la gara Aston Martin ha presentato reclamo: a suo dire i commissari non avrebbero conteggiato correttamente tutte le violazioni dei piloti, in particolare tutte le violazioni dei track limits. La classifica viene quindi posta sub judice, viene riesaminata la gara e, notizia di pochi minuti fa, fioccano le penalità. Fra queste vi è quella di Sainz, che perde la quarta piazza e scala fino al sesto posto. Risulta paradossale che lo sport forse più costoso al mondo, seguito in tutti i continenti, si ritrovi schiavo delle sue stesse regole astruse, sconfitto da dei sensori.