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Editoriale: - Gli italiani non esistono? - "O famo strano?". Farm Run, la corsa con ostacoli all'aperto, fuori dai centri cittadini, finalmente in campagna.- Richiamo europeo per noto formaggio francese - Alla conquista del primo maggio - Cereali e dintorni. Cosa è cambiato nel mercato delle materie prime? - La più grande via d'acqua d'Italia diventa navigabile. -

SOMMARIO Anno 17 - n° 18 06 maggio 2018

1.1 editoriale
Gli italiani non esistono?
2.1 sport e benessere "O famo strano?". Farm Run, la corsa con ostacoli all'aperto, fuori dai centri cittadini, finalmente in campagna.
3.1 allerta alimentare Richiamo europeo per noto formaggio francese
4.1 1° maggio Alla conquista del primo maggio
5.1 Po e navigabilità La più grande via d'acqua d'Italia diventa navigabile.
6.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Cosa è cambiato nel mercato delle materie prime? .
7.1 cibus 2018 Cibus 2018 - modifiche alla viabilità
7.2 etichettatura Etichettatura alimentare: come essere a norma
8.1 CIBUS OFF Cibus OFF - a Parma il fuorisalone del gusto dal 5 al 13 maggio
9.1 vino tendenze Nuove tendenze al Vinitaly 2018
10.1 etichettatura InnoER 2018 – L'innovazione come sistema di valore
12.1 Economia fluviale La più grande via d'acqua d'Italia diventa navigabile.
13.1 ambiente L'Acqua "Vittel" prosciuga il territorio
14.1 promozioni "vino" e partners
15.1 promozioni "birra" e partners(per seguire gli argomenti correlati clicca QUI)

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Domenica, 06 Maggio 2018 14:43

Gli italiani non esistono?

Il Governo non si riesce a fare, salvo l'ipotesi di un "Governo del Presidente che raccolga il consenso "trasversale" dei neo eletti (per ragioni di opportunismo personale). Intanto però ogni occasione è buona per trarne sterili discussioni politiche, condite magari con infiltrazioni di complottismo internazionale.

di Lamberto Colla Parma 6 maggio 2018 -

Ormai frantumata l'ipotesi di un Governo M5S-PD in attesa di conoscere quale soluzione estrarrà dal cappello a cilindro il Presidente Sergio Mattarella, a stuzzicare la fantasia degli italiani, e al tempo stesso a preoccuparli, sono due notizie che stanno circolando in queste ultime ore.

Due notizie che, in qualche misura, sono tra esse correlate e riguardano il drastico calo demografico, che nel 2045 conterà 6 milioni di italiani in meno, e la "scoperta" sensazionale, rilanciata dal Corriere della Sera, che gli italiani non esistono.

Il risultato al quale sono giunti i ricercatori del Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali dell'Università di Bologna, mette in luce che le diversità sono molto più marcate da EST a OVEST piuttosto che da NORD a SUD, ad esclusione della Sardegna che ha una sua specifica identità genetica.
Un lavoro che peraltro non è così sconvolgente come qualcuno ha tentato di fare apparire anche perché, già nel 2014 venne pubblicato (riportato anche da AffariItaliani.it e Eunews.it ), dopo 7 anni di ricerca, uno studio coordinato dalla Sapienza di Roma che rivelava la ricchezza della biodiversità umana nel Belpaese: "c'è maggiore distanza genetica tra i Sardi o le popolazioni Alpine e i loro gruppi vicini che tra Portoghesi e Ungheresi".

Quello che sembrava informazione, più di costume, che scientifica è diventata, secondo la lettura che ne fa il professor Paolo Becchi (ideologo della prima ora del M5S), una informazione politica - d'impronta complottista - intenta a minare la riaccesa forza identitaria della nostra cara nazione.

Il filosofo ligure, su lospecialegiornale.it,, ha infatti così tuonato: "Io sono davvero senza parole. Ma come si fa? Nel momento in cui in Italia si sta creando un polo sovranista che potrebbe andare al governo con lo slogan 'prima gli italiani', ecco che spuntano scienziati e biologi a dirci che gli italiani non esistono". Il professor Becchi quindi ha chiosato che "un'ottica globalista più rivolta a favorire la disgregazione dei popoli dal loro tessuto storico, culturale e sociale, in favore di quella mescolanza di culture tipica dell'ideologia mondialista".

In conclusione, siamo quasi al ridicolo. Una notizia di costume, che di fatto non è nemmeno una novità. è riuscita a scatenare una discussione politica di valenza addirittura "mondiale".

Nel mentre l'Italia resta ultima, a onor del vero è seguita solo dalla Grecia, su tutti gli indicatori economici e sociali all'interno della UE, le altre potenze economiche europee Francia, Germania e Regno Unito, fanno il bello e cattivo tempo all'interno e all'esterno della UE, mentre la Spagna, a parte "qualche problemino indipendentista", sta lavorando alacremente e in rigoroso silenzio, riportando successi su successi dal punto di vista economico (PIL al 3,1 nel terzo trimestre 2017 e al +2,8% quello stimato dal FMI per il 2018).

Pur partendo da una posizione ben peggiore della nostra, la Spagna, nei 5 anni scorsi, è riuscita a:
- abbattere il debito pubblico (il rapporto è sceso da 165 a 114%);
- sistemare (almeno in buona misura) i crediti deteriorati delle banche;
- abbattere la disoccupazione (dal 50 al 20%);
- a innalzare il PIL (superiore al 3% negli ultimi 4-5anni);
- ridurre la spesa pubblica.

E noi, invece, qui a farci delle s...e mentali.

Forse dipende dal fatto che di questa crisi non abbiamo capito un bel nulla?

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Editoriale: -Il Totogoverno - Lattiero caseari. Gran scivolone del latte spot. - Con le fette di prosciutto sugli occhi - Nuovo scandalo sulla carne in Italia? - La "Spergola" - presentate le idee per il rilancio. - Cereali e dintorni. Segnali di rialzo. - 

SOMMARIO Anno 17 - n° 17 29 aprile 2018
1.1 editoriale
Il Totogoverno
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Gran scivolone del latte spot.
3.1 DOP e controlli Con le fette di prosciutto sugli occhi
3.2 siccita' Carenza idrica in val d'Enza. Incontro con le organizzazioni agricole sul fabbisogno
4.1 sicurezza alimentare Nuovo scandalo sulla carne in Italia?
4.2 ambiente Ripuliamo la campagna. Gli Econtadini
4.3 25 aprile - Liberazione Il 25 aprile nelle parole della Presidente Saliera
5.1 eventi La "Spergola" - presentate le idee per il rilancio.
6.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercati tranquilli.
7.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Segnali di rialzo.
8.1 imprese emilia romagna Cresce l'attività, ma si riducono le imprese
9.1 parmigiano reggiano Record di produzione e export
11.1 salute e benessere Elogio del "Mais Viola", straordinario contro l'ipertensione e per prevenire il cancro.
12.1 cibus 2018 I nuovi prodotti alimentari in esposizione a CIBUS 2018.
13.1 ambiente "QUI S'IMPARA POGRANDE" - Sabato 28 aprile a Guastalla il lancio della candidatura MAB Unesco
14.1promozioni "vino" e partners
15.1 promozioni "birra" e partners

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Editoriale: - Tra Bullismo e cattiveria gratuita. - Lattiero caseari. Decisa ripresa del burro e della Panna - Allerta aflatossine: anche Auchan richiama un lotto di Farina di Nocciole - vinitaly il bilancio dell'Emilia Romagna - Un Muschio svedese che digerisce l'arsenico - Ponte sul Po ...

SOMMARIO Anno 17 - n° 16 22 aprile 2018
cibus16-cop.jpg1.1 editoriale
Tra Bullismo e cattiveria gratuita.
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Decisa ripresa del burro e della Panna
3.1 sicurezza alimentare Allerta aflatossine: anche Auchan richiama un lotto di Farina di Nocciole.
3.2 Vinitaly Vinitaly 2018: il bilancio dell'Emilia Romagna
4.1 ambiente Un Muschio svedese che digerisce l'arsenico
4.2 viabilita' Ponte sul Po Colorno–Casalmaggiore: il 26 aprile Conferenza dei Servizi
4.3 zucchero italiano' Emilia-Romagna e Veneto uniti in difesa dello zucchero italiano.
5.1 eventi VINNATUR – Fra passione e riscoperta
6.1 eventi sportivi FARM RUN 2018 - Tra tecnica e divertimento.
7.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Quasi digeriti problemi Argentini e dei dazi.
8.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. I prossimi "ponti" scaldano i mercati.
9.1 Bonifica parmense Naviglio navigabile, tane di nutrie e cunicoli nei tratti di argine crollati a Pizzolese
9.2 Bonifica centrale RE-MO Elezioni Consortili Emilia Centrale
10.1 Vinitaly UniCredit: Il settore del vino in Italia: tendenze, dinamiche competitive e prospettive di sviluppo
10.2 vinitaly Tanti vini dell'Emilia Romagna premiati al Vinitaly 2018 e inseriti nella guida "5 Star Wines"
10.1 Innovazione A Bologna l'Open innovation day sull'agroalimentare.
11.1promozioni "vino" e partners

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Domenica, 22 Aprile 2018 08:35

Tra Bullismo e cattiveria gratuita.

E' raro che tra allievo e insegnante corra buon sangue, salvo qualche rara eccezione come ad esempio gli ultimi ospiti dell'Eliseo, ma gli eccessi di cui siamo quotidianamente testimoni devono finire.

di Lamberto Colla Parma 22 aprile 2018 -

Fatto salvo qualche raro caso, la matita blu e rossa è stato il simbolo del potere, lo scettro in mano al sovrano assoluto, il "prof." Quello stesso che salutavamo coralmente e diligentemente in piedi, sull'attenti e che per contestarlo occorrevano certezze molto ben documentate altrimenti la punizione arrivava ancor più pesante, direttamente dai genitori.

Ma questo è passato remoto. Oggi l'insegnante non fa più paura. Viene aggredito dai genitori dentro e fuori la scuola, viene deriso o bullizzato dagli allievi senza che nessuno intervenga, anzi, come nell'ultimo caso di Lucca, i compagni ridono, filmano e postano su web la registrazione (Video).

Ma i casi sono purtroppo all'ordine del giorno e perfettamente ben distribuiti geograficamente sulla penisola.

Negli ultimi 20 giorni nelle civilissime Piacenza e Parma si sono verificati due casi di violenza ai danni di insegnanti o educatori. Come non essere d'accordo con Salvatore Pizzo, coordinatore di Gilda insegnanti di Parma e Piacenza, quando pretende "il rispetto del codice penale e del codice civile: i cittadini che hanno superato gli anni 14 sono penalmente perseguibili, i responsabili dell'Amministrazione scolastica sono tenuti a segnalare questi comportamenti alle competenti autorità giudiziarie, è bene ricordare che qualora ciò non avvenisse sarebbe una grave omissione e non solo la magistratura, ma anche l'Ufficio Scolastico Regionale dell'Emilia Romagna sarebbe chiamato a dover agire contro eventuali omissioni.
La Gilda degli insegnanti di Parma e Piacenza, visto che si tratta di un cittadino minorenne, pretende che l'Amministrazione scolastica per il tramite dell'Avvocatura dello Stato di Bologna agisca anche civilmente contro chi è responsabile delle azioni e dei danni compiuti dal soggetto violento, che nel caso di un minore sono i genitori o chi esercita la potestà genitoriale".

Gli insegnanti devono riprendere in mano le redini dell'educazione dei giovani e l'Istituzione scolastica tornare a fare rispettare le regole, prima ancora dell'autorità giudiziaria ove dovesse venir coinvolta.

A sorprendere non è solo la frequenza di episodi di violenza scolastica ma anche quella riservata ai più indifesi da parte di educatori o assistenti sanitari. Con esagerata frequenza le cronache mostrano testimonianze filmate di pura e gratuita violenza, verbale e fisica, rivolta a bambini dell'asilo o anziani in case di riposo. Strutture protette e anche ben remunerate che si trasformano in lager.

Anche qui ci troviamo di fronte a professionisti che scaricano, vigliaccamente, le loro frustrazioni su chi devono assistere, custodire e in alcuni casi proteggere e educare. Sempre in questa settimana che si è appena conclusa, ad Arezzo ad esser presi di mira erano gli anziani, mentre a Varese i bambini di un asilo come, drammaticamente mostra il video pubblicato da Il Giorno, raggiunti dagli zoccoli dell'"educatrice" e un altro sollevato come uno straccio e portato in altra stanza.

Ma perché tanta violenza? Una domanda che non può trovare risposta solo dalla crisi economica e sociale. Un rimedio però va trovato per non andare totalmente e rapidamente alla deriva sociale e dare spazio all'illusione che la violenza, o la giustizia, privata sia la soluzione unica rimasta per ricevere soddisfazione dei presunti o reali danni subiti.

asilo_varese.jpg

(Video "Prof bullizzato a Lucca": https://youtu.be/B77ggMgXaAM  - Video Varese: https://qnvideo-s1.hwucdn.it/v/1/2/7/127479/65e9c89e70288e50d4d4acf09743e2ca028b8b8c.mp4 
Video Arezzo: https://www.huffingtonpost.it/2018/04/18/6-dipendenti-di-una-casa-di-riposo-di-castel-san-niccolo-arezzo-sono-stati-arrestati-per-violenze-su-anziani_a_23414017/ )

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Editoriale: - Battaglia navale. Il dramma siriano senza fine - Lattiero caseari. Formaggi stabili e derivati in ripresa - Parma City of Gastronomy, calendario delle attività e degli eventi 2018. - Piacenza - Bonifica e Iren insieme per colmare il fabbisogno idrico - Cereali e dintorni. Da USDA forte calo del seme di soia. - Festival Franciacorta a Bologna – La Franciacorta si mette a nudo - Pomodoro Nascita Italtom, Rabboni: "Risultato importante

1.1 editoriale
Battaglia navale. Il dramma siriano senza fine
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Formaggi stabili e derivati in ripresa
3.1 Vinitaly Vinitaly 2018: il Parmigiano Reggiano a Sol & Agrifood
3.2 burro Il burro: un inibitore dell'ictus
5.1 City of Gastronomy Parma City of Gastronomy, calendario delle attività e degli eventi 2018.
6.1 sicurezza alimentare Sfogliatine chips e patatine Multipack Chips richiamate dal mercato
6.2 fabbisogno idrico Piacenza - Bonifica e Iren insieme per colmare il fabbisogno idrico
7.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Da USDA forte calo del seme di soia.
8.1 eventi franciacorta Festival Franciacorta a Bologna – La Franciacorta si mette a nudo
9.1 POGRANDE PoGrande - Parte l'ultimo miglio della candidatura per ottenere il riconoscimento di riserva MAB Unesco
10.1 pomodoro Nascita Italtom, Rabboni: "Risultato importante
11.1promozioni "vino" e partners
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15 navi russe nel mediterraneo orientale si fronteggeranno con le navi statunitensi e i sottomarini britannici fatti convergere in zona per "farla pagare" a Assad. La speranza che il "risiko" siriano si consumasse a tavolino si è vanificata questa notte poco dopo le 3,00, quando Trump e la May hanno dato l'annuncio dell'attacco. Manca la dichiarazione di Macron.

di Lamberto Colla Parma 14 aprile 2018 -
Un nuovo presunto attacco delle milizie governative di Assad con gas chimici ha scatenato le ire occidentali e la Russia alza le barriere difensive attorno al suo protetto.

La speranza che, oltre a pavoneggiarsi i "tre dell'Ave Maria" Trump, May e Macron, null'altro avrebbero ordito, si è vanificata stanotte quando, poco dopo le 3,00, Trump e poi la May annunciarono di avere dato ordine di attacco.

attacco-USA-GB-FR-a_siria-IMG_9766.jpg120 missili sono caduti sulla Sira su 3 centri "strategici" (un centro di ricerca chimico, un deposito presumibilmente vuoto perché gli arsenali furono consegnati nel 2014 e un posto di comando) allo scopo di salvare la faccia, presumibilmente, ma esponendosi alle ritorsioni di Russia e Iran che hanno immediatamente annunciato che gli alleati non la passeranno liscia.

Appena ieri mattina  avevo predisposto un editoriale "ottimista" sulla questione che stava surriscaldando e che avrebbe visto la luce di stampa domattina che in forza delle novità è stato parzialmente bruciato.

A seguire il testo dell'editoriale sfumato ma ancora valido per il contributo di speranza che non può e non deve venir meno.

In fondo il genere umano dovrebbe possedere intelligenza... o no?

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Un nuovo presunto attacco delle milizie governative di Assad con gas chimici ha scatenato le ire occidentali e la Russia alza le barriere difensive attorno al suo protetto.

Macron, che a parte cercare un po' di consenso internazionale, schierandosi sempre con la Merkel in Europa e con Trump nelle vicende globali, non si capisce bene cosa stia combinando, ha dichiarato di avere le prove di un attacco chimico sulla popolazione civile siriana.

La May, la premier britannica "vorrei ma non posso essere la Thatcher", alle prese con una onerosa e sempre più impopolare "Brexit", sposta immediatamente i sottomarini nel teatro potenziale di guerra, in quel mediterraneo orientale dove Trump ha fatto convergere alcune navi da guerra.
Una reazione rapidissima degli alleati franco-britannici che però questa volta non ha ottenuto il sostegno tedesco di Angela Merkel, rallentando, forse, le decisioni interventiste scatenate da un "cinguettio" sibillino di Donald Trump che si dice pronto alla guerra; "Potrebbe essere molto presto o non così presto!"

Intanto in Italia si discute se mettere o meno a disposizione degli alleati le basi militari, in particolare quella di Sigonella. La solita pantomima italica che serve solo a far parare qualche opinionista e che inesorabilmente si conclude con una autorizzazione anche perché non si potrebbe fare diversamente.

Non ha perso tempo Putin a riferire che ogni missile americano sarà abbattuto e che se un attacco fosse giunto a destinazione avrebbe attaccato a sua volta l'origine del fuoco nemico.

Nel caos generale ci ricade anche la Turchia di Erdogan, recente alleata di Putin ma appartenente alla NATO e con una gran voglia di "finire" i curdi, potrebbe paradossalmente uscirne come il vero e proprio negoziatore tra Putin e Trump alla faccia di Macron e May.

E questa sarebbe la sola buona notizia della settimana che si sta concludendo!

Ma la questione centrale è che non c'è pietà per il popolo siriano, obbligato da quasi 10 anni a vivere (si fa per dire) una guerra civile devastante, una diaspora in ogni dove del globo, che lascerà traumi e cicatrici per sempre al popolo che è stato la culla delle civiltà e oggi vittima dell'inciviltà globalizzata.

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Traduzione post D.Trump
"Mai detto quando un attacco alla Siria avrebbe avuto luogo. Potrebbe essere molto presto o non così presto! In ogni caso, gli Stati Uniti, sotto la mia amministrazione, hanno fatto un ottimo lavoro nel liberare la regione dall'ISIS. Dov'è il nostro "Grazie America?""

(Foto di copertina: Teatro Romano di Palmira. Foto di Gianfranco Gazzetti - 2004 - Gruppo Archeologico Romano)

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Editoriale: - Chiuso per lutto - Lattiero caseari. L'andamento del primo trimestre 2018. - Buona la qualità delle acque per l'agricoltura parmense - Cereali e dintorni. Confusione sui mercati - Ecosostenibilità - un imperativo adatto non solo per l'agricoltura. - Il potere curativo nascosto dello zucchero. - sicurezza alimentare -

SOMMARIO Anno 17 - n° 14 8 aprile 2018
1.1 editoriale
Chiuso per lutto
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. L'andamento del primo trimestre 2018.
3.1 Bonifica elezioni Convocazione Elezioni Consortili Consorzio di Bonifica Emilia Centrale
3.2 Bracconaggio ittico Stop al bracconaggio ittico nel bacino del Po
4.1 acqua irrigazione Buona la qualità delle acque per l'agricoltura parmense
5.1 formazione e lavoro GREEN Green jobs: boom di richieste
5.2 sicurezza alimentare Migros richiama gli spaghettini di semola integrale bio
6.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Confusione sui mercati.
7.1 ecosostenibilità Ecosostenibilità - un imperativo adatto non solo per l'agricoltura.
7.2 scoperte Il potere curativo nascosto dello zucchero..
8.1 biodiversità educazione Nuovi appuntamenti con la biodiversità
9.1 export Vola la domanda giapponese di Italian food & Wine
11.1promozioni "vino" e partners
12.1 promozioni "birra" e partners

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Domenica, 08 Aprile 2018 09:15

Chiuso per lutto

Una tragedia senza fine. Il 2018 è iniziato male e sta proseguendo peggio. Le morti sul lavoro crescono e questi ultimi sono sono stati segnati, indistintamente da nord a sud, da troppi decessi sul lavoro.

di Lamberto Colla Parma 8 aprile 2018 -

La statistica sottolinea che sono 1,67 i decessi registrati quotidianamente da inizio d'anno, con un +11% rispetto lo scorso anno.

Ma dietro a questi sterili numeri ci sono le tragedie familiari dei cari che hanno perduto il loro babbo, fratello o sorella o addirittura due congiunti, come nel caso dei due fratelli deceduti, insieme a altri due operai, mentre facevano manutenzione in una azienda lombarda, la Lamina, peraltro ben nota per l'elevata attenzione alla sicurezza.

Con l'ultimo incidete mortale plurimo, due uomini "deceduti sul campo" (un terzo è in gravissime condizioni) a Crotone, travolti da un muro di cemento armato, al quale si aggiunge la morte del Vigile del Fuoco lombardo delle scorse ore, i primi 90 giorni del 2018 hanno già raccontato di oltre 150 morti bianche.

Un trend in crescita proporzionalmente con l'aumento del lavoro che rimane comunque inaccettabile e vuol significare che qualcosa è venuto a mancare, nelle normative, nelle conoscenze sui rischi da infortuni sul lavoro.

Nel terzo millennio non si può essere ancora testimoni di una simil mattanza.

Tre morti in Toscana, due a Livorno e uno ad Arezzo, uno in Emilia, poi ancora due a Catania e due nel giorno di Pasqua in Lombardia ai quali si è aggiunto il Vigile del Fuoco deceduto venerdi scorso (ben 20 da inizio d'anno) e infine i due di Crotone. Questa la macabra geografia degli ultimi 15 giorni.

Eppure nel nostro paese, stando al parere degli esperti, esiste una legge l'81/2008 "Testo unico sulla salute e sicurezza sul lavoro" sarebbe una "buona legge". Ma, perché un "ma" esiste sempre, alla fine c'è la crisi che spinge gli ultrasessantenni a fare ancora lavori per i quali non sarebbero più idonei, o la sempre più spinta precarizzazione del lavoro che costringe sempre più lavoratori a "accettare" lavori con più alto tasso di rischio.

Infine, ma non da ultimo, la riduzione dei controlli, spesso determinati dalla necessità di contenere i costi della pubblica amministrazione.

Nonostante la "buona legge", "Vita.it" richiama le "responsabilità" governative segnalando che, a dieci anni dalla introduzione del testo Unico, sono ancora una ventina i provvedimenti da attuare e alcuni riguardano materie anche di grande rilievo. E nemmeno l'introduzione del Jobs Act, che con i suoi decreti attuativi ha modificato direttamente e indirettamente la normativa sulla sicurezza sul lavoro, non è riuscito ad affiancare obiettivi di semplificazione e razionalizzazione a quello di completamento del relativo quadro normativo.

Insomma, in Italia o si muore per mancanza di lavoro e qui si dovrebbe aprire il capitolo dei suicidi. o per eccesso di lavoro.

E... se si ha la fortuna di non perire, spesso si è nelle condizioni di soffrire per la precarizzazione e l'inadeguatezza dei salari al costo della vita.

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I dati sugli infortuni
Secondo gli ultimi dati disponibili rilevati dall'Open Data INAIL, in Italia nel 2017 le denunce d'infortunio sul lavoro sono state 635.433 (a fronte delle 636.812 del 2016 con variazione rispetto al 2017 del -0,21%), ben 1.029 quelle relative ai casi con esito mortale (a fronte delle 1.018 del 2016 con una variazione rispetto al 2017 dell'1%) e 58.129 quelle riguardanti le malattie professionali (a fronte delle 60.347 del 2016 con una variazione rispetto al 2017 del -3,6%).

 

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Editoriale: - Buona Pasqua. - Lattiero caseari. Listini stabili per Parmigiano e Grana Padano - Mai abbassare la guardia. Sottoscritto il tavolo permanente della crisi idrica - Rischio vongole veraci. Ecco i lotti. - Lotta al dissesto idrogeologico: monitoraggio, pianificazione e interventi mirati - Parmigiano Reggiano: approvato il bilancio 2017 e il nuovo piano di regolamentazione dell'offerta -

SOMMARIO Anno 17 - n° 13 1 aprile 2018
1.1 editoriale
Buona Pasqua.
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Listini stabili per Parmigiano e Grana Padano
3.1 acqua - Crisi idrica Mai abbassare la guardia. Sottoscritto il tavolo permanente della crisi idrica
5.1 parmigiano reggiano Parmigiano Reggiano: fusione tra i caseifici di Spilamberto e Vignola
5.2 sicurezza alimentare Rischio vongole veraci. Ecco i lotti.
6.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Chiusure al rialzo nella settimana appena conclusa.
7.1 ambiente difesa idraulica Lotta al dissesto idrogeologico: monitoraggio, pianificazione e interventi mirati
8.1 danni da gelo killer Gelo killer: con punte di -5 gradi a rischio albicocche, susine e kiwi
8.2 agevolazioni montagna Montagna e Collina - Dalla Regione 15 milioni di euro per le indennità compensative.
9.1 parmigiano reggiano Parmigiano Reggiano: approvato il bilancio 2017 e il nuovo piano di regolamentazione dell'offerta
10.1 Finanziamenti giovani Ismea, 70 milioni di euro per l'accesso alla terra da parte dei giovani
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