Ieri si è consumata l'ultima tragedia sul posto di lavoro. Tre operai morti e altri tre ricoverati dei quali uno in gravissime condizioni. Mentre si accingevano a operare nel forno sotterraneo di una società metallurgica di Milano sono stati intossicati, presumibilmente dall'alta concentrazione di cloro utilizzato per le lavorazioni.
di Lamberto Colla Parma 17 gennaio 2018 - Dalle prime informazione sembra che gli impianti fossero stati revisionati da non più di un mese dalla stessa ditta costruttrice e che l'attenzione verso la sicurezza fosse un plus per l'azienda in cui è avvenuto il dramma.
Fatto sta che tre persone sono decedute e una quarta, peraltro fratello di uno dei deceduti, versa in gravissime condizioni.
Ma il dato sconvolgente è il numero esagerato di morti sul lavoro e il loro costante incremento. Basti pensare che, stando all'Osservatorio Indipendente di Bologna, sono già 29 (ventinove) i decessi da inizio anno - quasi 2 al giorno - e 13.000 quelli censiti negli ultimi 10 anni.
Una strage difficilmente comprensibile allo stato attuale e, stando ai dati l'INAIL, nei primi 11 mesi del 2017, i decessi (952 denunciati) sono cresciuti dell'1,8% rispetto al periodo precedente. Anche le denunce per infortuni sono cresciute (+1.900 casi). Sono infatti 589.495 le denunce pervenute all'INAIL nei primi 11 mesi del 2017 con Lombardia ( +2.340 denunce) e Emilia Romagna (+1.696 denunce) drammaticamente in testa alla classifica.
Oltre a trovare una soluzione per incrementare il lavoro, occorre trovare soluzioni per arginare questo drammatico fenomeno, possibilmente senza dover alimentare il consumo di ulteriore carta e tempo per la compilazione di documenti spesso inutili.