Modena, 20 settembre 2013 
 
Cna e Lapam di Modena preparano un triplo appuntamento dedicato ai professionisti dell'acconciatura e dell'estetica -

"Aggiornamenti fiscali e nuove opportunità di lavoro per gli acconciatori" è il titolo dell'incontro che si terrà in tre sedi diverse, per andare incontro ai professionisti di tutte le località della Provincia: lunedì 23 settembre a Castelfranco Emilia (Biblioteca Comunale – piazza della Libertà, 5 – ore 18.00); lunedì 30 settembre a Zocca (Sala del Municipio – via del Mercato, 104 – ore 18.00); e lunedì 7 ottobre a Vignola (Biblioteca Auris – via San Francesco, 165 – ore 20.30).
In tutte le serate Saranno presenti Luana Franzoni, presidente provinciale di CNA Benessere e Sanità, e il collega Giancarlo Santunione di Lapam Benessere.
Franco Spaggiari, responsabile provinciale di CNA Benessere, illustrerà i contenuti della proposta di "affitto della poltrona – cabina", una nuova modalità operativa che può consentire notevoli risparmi sia a chi già gestisce un salone che a chi sta inziando ad intraprendere autonomamente questa attività, mentre il collega di Lapam Luciano Martinelli approfondirà i temi normativi e fiscali legati alle procedure di accertamento legate a studi di settore e redditometro.
Non mancherà il dibattito, che consentirà agli addetti ai lavori di approfondire eventuali dubbi.

Per informazioni è possibile contattare Franco Spaggiari (CNA) allo 059 418.111 o all'indirizzo e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., oppure Daniele Casolari (Lapam) allo 059 893.111 o all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

(fonte: Ufficio Stampa CNA
 Mo)
Piacenza, 19 settembre 2013  
 
Due fornitori distinti, quelli individuati dalla gara d' appalto dei servizi di movimentazione delle merci presso il polo logistico di Piacenza che era stata indetta ad agosto da IKEA Italia Distribution. Uno solo piacentino, Cooperativa San Martino che faceva parte del consorzio Euroservizi titolare del vecchio appalto. L'altra azienda incaricata è la Sigest srl di Cernusco sul Naviglio, impegnata nel settore del magazzinaggio e della logistica degli impianti. I due fornitori si occuperanno rispettivamente della movimentazione delle merci nel deposito 1 di Strada Caorsana e nel deposito 2 in Strada Torre della Razza.
La selezione ha visto la partecipazione di una decina di società del settore e oltre la Casa Madre ha visto il coinvolgimento di tecnici esterni, tra consulenti e illustri professionisti del settore. Un lungo processo di selezione iniziato nel mese di agosto a cui non ha preso parte il Consorzio CGS, al quale dal 2005 sono appaltati i servizi logistici presso il polo logistico IKEA, bensì le tre società che lo compongono, e cioè le Cooperative Cristall, San Martino ed Euroservizi.
Modena, 18 settembre 2013 -
 
Giovedì 19 settembre, dalle ore 9.00 alle 16.00, un seminario professionale dedicato a periti, geometri e installatori -
Visto il gran numero di iscrizioni pervenute, CNA Installazione e Impianti ha deciso di spostare nella sala Leonelli della Camera di Commercio di Modena (via Ganaceto 134) il seminario di formazione dal titolo: "L'integrazione energetica nel sistema edificio-impianto".
Un'analisi dettagliata dei benefici economici e delle opportunità connesse alla cosiddetta "edilizia efficiente": vale a dire, innovativa nei materiali e attenta ai consumi energetici. Meccanismi di convenienza rafforzati pure dall'esistenza di importanti detrazioni fiscali (fino al 55%) da sommare ai benefici economici già connessi all'efficientamento energetico degli edifici.
L'appuntamento è fissato per domani giovedì 19 settembre, con inizio alle ore 9.00 e conclusione alle ore 16.30.
Nel corso dell'incontro verranno forniti strumenti per la valutazione della fattibilità economica di un lavoro di efficientamento sul complesso edificio-impianto, e spiegate alcune tecniche innovative per realizzarlo. Si parlerà, tra gli altri, di impianti fotovoltaici e termici integrati, di pompe di calore per condizionamento e produzione di ACS, gestione dei carichi energetici e sistemi d'illuminazione LED.
La partecipazione dà diritto a 6 crediti formativi per i Periti e 4 per i Geometri, essendo l'evento patrocinato dai rispettivi Collegi della Provincia di Modena.
 
(Fonte: ufficio stampa CNA MO)
Modena, 17 settembre 2013 -
 
Ecipar Modena e Bologna insieme con un nuovo strumento per le attività legate al benessere e all'estetica-acconciatura -
L'acconciatura, il make up, l'arte – perché ormai di questa si tratta - di decorare le unghie, il benessere: oggi sono davvero tanti i modi in cui può essere declinata la bellezza, ed ognuno di questi necessità di conoscenze specifiche.
Non è casuale, quindi, che Ecipar di Modena e Bologna, gli enti di formazione delle due CNA provinciali, abbiano chiamato "i mestieri della bellezza" il nuovo sito dedicato a tutte le attività di questo settore, che meno di altri ha subito le conseguenze della crisi.
Un solo sito per due realtà che, nelle rispettive province, rappresentano un punto di riferimento autorevole e qualificato per chi vuole avvicinarsi ai mestieri legati all'estetica professionale e all'acconciatura. Del resto, nel corso degli anni il mestieri della bellezza ha sviluppato una gamma di corsi professionali in grado di soddisfare le esigenze più diverse, con ottimi risultati sia in termini di occupazione all'interno dei centri estetici, che come avviamento all'attività imprenditoriale.
Ma il nuovo sito non si propone solo come calendario di corsi formativi per chi lavora, o vuole farlo, nell'ambito dell'estetica e dell'acconciatura. Infatti, questo strumento – disponibile anche su facebook, sempre con la denominazione "i mestieri della bellezza" - sarà utile agli addetti ai lavori per condividere dubbi, esigenze e domande, cercando di offrire sempre risposte mirate e precise ad ogni problematica di tipo normativo, commerciale e riguardante il mercato dell'estetica in generale.
(Fonte: Ufficio Stampa CNA Mo)
Martedì, 17 Settembre 2013 08:10

FIREM, qualche passo in avanti



Partenza a ranghi ridotti entro 8-15 mesi e nuovo incontro istituzionale il 1° di ottobre.

di Virgilio -

Formigine, 17 settembre 2013 --

Tutto cominciò un mese fa quando l'azienda di Formigine decise di "traslocare" tutti gli impianti in Polonia durante la chiusura estiva dell'attività.

Solo un rapido passaparola e l'istituzione di un presidio di lavoratori davanti ai cancelli dell'azienda consentì di bloccare la partenza dell'ultimo camion verso la nuova destinazione polacca.

Dopo la decisione di salvaguardare un sito produttivo e 16 unità lavorative su 40 nel comune è stato deciso l'avvio dell'attività nell'arco dei prossimi 8-15 mesi. Il tempo presumibilmente utile per finanziare l'operazione attraverso la cessione di un'immobile, da sostituire con un altro in affitto.

E' quanto prevede l'accordo sul piano industriale della Firem srl, siglato nel pomeriggio di ieri in Regione.

"Un punto di partenza – ha detto l'assessore regionale alle Attività produttive Gian Carlo Muzzarelli – è solo iniziato il confronto sul piano industriale. Il nostro auspicio è che, dopo quanto successo, l'approccio dell'azienda sia serio e concreto e che dia nuove prospettive ai lavoratori e al territorio".
L'azienda, su sollecitazione delle organizzazioni sindacali e delle istituzioni, ha confermato il proprio impegno per il riconoscimento di tutte le forme di sostegno al reddito consentite dalla legislazione vigente in caso di crisi aziendale, e ha dichiarato la propria disponibilità ad esaminare anche l'utilizzo del contratto di solidarietà dopo aver verificato le condizioni organizzative, e a collaborare con le Istituzioni e i sindacati per costruire prospettive di reimpiego per tutti i lavoratori.
La Firem si è impegnata a versare entro il 30 settembre la cifra complessiva di 11 mila euro, da ripartire per ogni lavoratore, come quota di ulteriore acconto della retribuzione di luglio 2013, e ha inoltre proposto di saldare interamente la mensilità di luglio e di agosto con quattro rate mensili a partire dal 15 ottobre 2013. "Abbiamo già verificato la disponibilità delle banche modenesi ad anticipare la cassa integrazione relativa all'ultima settimana di agosto e al mese di settembre – spiega l'assessore Muzzarelli – Una opportunità che possiamo realizzare grazie al protocollo d'intesa sottoscritto da Regione e Provincia di Modena con le banche del territorio".
Con la firma dell'accordo di oggi, l'azienda potrà ritirare i componenti e le parti meccaniche di proprio interesse dallo stabilimento di Formigine. Le istituzioni, valutando positivamente la prosecuzione del confronto si sono impegnate ad accompagnare l'azienda ed i lavoratori nell'utilizzo del più appropriato degli ammortizzatori sociali e ad accompagnare l'attuazione del piano anche nel confronto con gli istituti di credito.
Le parti hanno accettato di incontrarsi nuovamente alla presenza delle istituzioni il prossimo 1 ottobre.

Reggio Emilai, 16 settembre 2013 -

Mercoledì 18 settembre l'incontro dal titolo "Il futuro del lavoro, il lavoro del futuro" -

La dott.ssa Jessica Giusti, biologa nutrizionista titolare della società Spire Srl di Scandiano, e Vice Presidente provinciale CNA con delega a scuola e università, mercoledì 18 settembre dalle 9 alle 13 presso il Centro Sociale Primo Maggio di Guastalla, in via G. di Vittorio 2/a, spiega come si fa impresa agli studenti delle classi quinte, davanti a una platea di oltre 200 ragazzi provenienti da diversi indirizzi (Liceo Scientifico, Liceo delle Scienze Umane, Istituto Tecnico Industriale, Istituto Tecnico Commerciale e Istituto Tecnico per Geometri) dell'Istituto Superiore B. Russell. L'iniziativa, che la vedrà coinvolta insieme ad altri rappresentanti del mondo dell'imprenditoria, è intitolata: "Futuro giovane – incontri, riflessioni e dibattiti per giovani in cerca di futuro".

Una tre giorni di incontri che nella seconda giornata di mercoledì 18 settembre vedrà affrontare il tema "Il futuro del lavoro, il lavoro del futuro", incentrato su bisogni e prospettive di imprese e aziende e le risorse necessarie in un'epoca di crisi.

L'originale iniziativa dell'Istituto Russell, uno degli appuntamenti dedicati all'orientamento più attesi della provincia, rientra nella già consolidata collaborazione tra CNA Reggio Emilia e le Scuole Secondarie di Secondo Grado della provincia per orientare concretamente i giovani per il loro imminente futuro.

Non si tratta, infatti, della prima volta per Jessica Giusti di offrire la sua testimonianza di imprenditrice e incontrare i ragazzi delle scuole per aiutarli nelle loro scelte e nella loro visione del domani: "L'obiettivo di questo progetto è tentare di fornire agli studenti delle quinte una panoramica sul mondo sociale ed economico nel quale vivono, suggerendo alcuni strumenti per affrontarlo e per poter partecipare attivamente alle scelte per il loro futuro".

"Credo che – continua la Vice presidente CNA - iniziare l'anno conclusivo del percorso di studi superiori con una sollecitazione su tematiche rilevanti riguardanti le loro prospettive di vita, potrebbe essere uno stimolo interessante per vivere l'esperienza scolastica da un'altra prospettiva, appassionandosi alle opportunità culturali e professionalizzanti che una buona istruzione ha da offrire. Sono particolarmente felice di poter contribuire a infondere loro un po' di fiducia nel futuro".

(Fonte: ufficio stampa CNA RE)

Bibbiano, 16 settembre 2013 -

E' Manuela Bedogni, titolare della fioreria "Fiori di Campo" in via Cirillo Rasori a Barco di Bibbiano, la giovane imprenditrice premiata domenica dal Sindaco di Bibbiano Sandro Venturelli e dalla Presidente provinciale di CNA Impresa Donna Paola Ligabue nell'ambito della Fiera Bibbiano Produce, come riconoscimento per aver promosso e qualificato l'economia del Comune.

Alla premiazione erano presenti anche Sonia Masini, Presidente della Provincia di Reggio Emilia, e Umberto Beltrami, Assessore alle Attività Produttive.

Manuela Bedogni nata e cresciuta nelle campagne di Bibbiano ha sempre apprezzato i colori e i profumi della collina reggiana. "Fiori di Campo" è nato nel 2012 principalmente dall'idea di coniugare la sua passione con l'esigenza lavorativa. La sua attività non è la tradizionale fioreria al dettaglio, poiché propone oggetti unici creati a mano, che vanno dalla semplice composizione floreale a bomboniere originali e insolite, progettate a tavolino con il cliente stesso. "In un momento così difficile per la nostra economia – ha commentato Manuela dopo la premiazione - il mio ingresso nel mondo dell'imprenditoria poteva sembrare una follia, tanto più che ho abbandonato un posto fisso da impiegata per farlo, con due figlie da crescere e mantenere. Ho voluto seguire la mia passione e realizzare le mie idee".

"Credo che entusiasmo e passione – ha concluso la Bedogni - siano le chiavi vincenti per un'attività di successo e incoraggio tutte le donne che hanno la stessa voglia di fare, creatività e determinazione a mettersi in proprio e diventare imprenditrici di se stesse".

"Consegnare a Manuela questo premio è motivo di grande orgoglio per la nostra Associazione, - ha dichiarato la Presidente Ligabue - che è fiera di avere socie imprenditrici così qualificate e apprezzate. Per me in particolare, in qualità di imprenditrice e di Presidente di CNA Impresa Donna, è doppiamente importante che simili riconoscimenti siano valorizzati pubblicamente, perché sono un segnale forte e un esempio da seguire per tante donne che sognano di intraprendere una propria attività o che l'hanno già fatto e non devono arrendersi di fronte alle difficoltà e ai sacrifici, ma lottare con l'entusiasmo e la voglia di andare avanti".

(Fonte: ufficio stampa CNA RE)

Hai bisogno del tuo spazio? Hai bisogno di tempo? Ti piace lavorare in “compagnia” senza rinunciare ad essere indipendente?

Se hai risposto si anche alla terza domanda, allora il coworking fa per te. 

By Walter, Emilia 14 settembre 2013 -

In fondo diciamolo, chi davvero vuole lavorare da solo? La mia risposta è nessuno. Da soli si finisce per impazzire lentamente. Si diventa estranei al mondo esterno per eccesso di autorefrenzialità. Però non sono certo questi gli unici motivi che orientano a  scegliere di lavorare in uno spazio comune con postazioni di lavoro pronte e servizi di segreteria da grande azienda. Anche un giovane freelance vuole sognare. Chi già conosce il coworking sa perfettamente che non si tratta di sogni ma di una realtà che potrà solo espandersi. Nelle principali città metropolitane italiane l’utilizzo di spazi condivisi sono una realtà sin dal 2005 mentre, nelle città cosiddette di provincia, questo metodo di lavoro è una realtà in espansione negli ultimi due anni.

Ecco la voce di un coworker: 

“Prima lavoravo a casa, alla fine mi sembrava di essere ai domiciliari”

Tra le voci sentite ho trovato sempre frasi aperte e la parola che ho sentito inneggiare di più è stata: Creatività.

Una certa percentuale di Effetti positivi.

Ricordo di un articolo di qualche tempo fa su di un settimanale che aveva effettuato diverse interviste su soggetti che lavoravano da tempo in una soluzione condivisa.

Età media degli intervistati 25-35 anni. Nel 94% dei casi il lavoro in coworking ha avuto effetti positivi sulla vita privata. Nel 53% in modo lieve e nel 43% molto evidente. In molti casi ha fatto leva il meno stress nella gestione della propria attività e il far parte di una comunità che, non di rado, si muove per risolvere un problema “singolare” usando la comune pluralità del coworking.

Per quanto riguarda invece la situazione lavorativa, la quasi totalità degli intervistati ha parlato di un incremento dei propri guadagni e maggiore visibilità nel mercato, la possibilità di spazi ad uso flessibile in base alle proprie necessità, l’economicità, la possibilità di avere risposte in tempo reale da diverse figure professionali e diverse occasioni di scambio e sviluppo di nuove idee.

Ovviamente non sono tutte rose e fiori, ma l’articolo che ho citato prima è servito come base per gli sviluppi dei nuovi spazi di coworking i quali, ormai da tempo, sono tutti dotati di spazi comuni dedicati a scopi diversi d’utilizzazione. Spazi lavorativi, creati da scrivanie, zone più riservate per ricevere clienti o fare telefonate senza essere disturbati (o disturbare), sale riunioni e area relax dove pranzare e socializzare.

Pillole di coworking

I coworker possono, scambiarsi sevizi: io faccio il sito a te tu fai la consulenza a me!Condividere contatti: l’ingresso in un coworking amplifica istantaneamente il bacino di potenziali clienti. Progettare in comune: all’interno dello spazio comune si possono trovare professioni in grado di sviluppare proposte e progetti comuni.

I coworker sono portatori di conoscenza, i coworking possono divenire luoghi di condivisione di questa conoscenza, luoghi dove i coworkers diventano docenti.

Spesso i coworker sono startupper, per cui il coworking può diventare anche incubatore d’aziende.

coworking2-2

Riassumendo, cos’è il coworking?

Un opzione sostenibile da tutti i freelance, una postazione per lavoratori nomadi come, freelance, consulenti, manager, progettisti, scrittori, ecc.

Sei un lavoratore nomade? Unisciti sotto il segno del coworking ed espandi il tuo network. Collaborare conviene!

Modena, 6 settembre 2013 -

Tutti i settore col segno meno; l' analisi di CNGI-Confesercenti Modena rileva in controtendenza solo la ristorazione -

Binomio sempre più difficile essere giovani ed imprenditori al tempo stesso; in Italia, ma anche a Modena. Sul territorio nei primi sei mesi dell'anno sono state 149 le imprese guidate da under 30, in tutti i settori nessuno escluso, a cessare l'attività. Tra le cause, la crisi in primo luogo, ma pure l'accesso al credito, la pressione fiscale ed una burocrazia farraginosa. "Il fatto che sempre meno giovani scommettano sul lavoro autonomo, non può non stimolare riflessioni preoccupanti circa le prospettive della nostra imprenditoria – fa notare CNGI, il Coordinamento dei Giovani Imprenditori di Confesercenti Modena – C'è la necessità di contrastare questo fenomeno con l'impegno corale di ogni soggetto. Enti, Istituzioni, ed Associazioni". Riflessioni quelle di CNGI-Confesercenti che arrivano a seguito dei dati rilevati dal Centro Studi e Statistica della Camera di Commercio di Modena sull'andamento e la situazione dell'imprenditoria modenese under 30.

Dall'analisi emerge in primo luogo che: Il numero complessivo delle imprese, registrate nel I° semestre 2013 presso la Camera di Commercio, sale a 75.219 unità (in aumento rispetto all'analogo periodo precedente di 316 imprese). Cala invece quello delle imprese giovanili che si assestano a 5.452 unità (erano 5.601): poco più del 7% del totale. Tra le forme giuridiche utilizzate dai giovani imprenditori, preferite le società di capitali (SRL e SPA) che aumentano di 13 unità. In diminuzione invece le società di persone (SNC) -62, unità ed in particolare le ditte di tipo individuale -88 unità.

Tra i comparti economici più in crisi ci sono: quello delle costruzioni (-64 imprese); quello delle attività manifatturiere (-58); l'agricoltura (-10) e il commercio che registra 12 cessazioni di attività nel periodo compreso tra gennaio e giugno 2013. L'unico al momento in controtendenza risulta il settore delle attività di accoglienza e ristorazione passato da 478 a 485: 7 nuove imprese in più guidate da giovani imprenditori). Guardando a ciascun comparto nel dettaglio emerge anche che: a) nel settore commerciale aumentano di 5 unità i grossisti, mentre calano vistosamente i dettaglianti di ben 17 unità; b) in quello alle strutture ricettive e di ristorazione, perdono quota le attività di alloggio (- 3 unità) mentre aumentano, +10 unità, quelle relative alla ristorazione.

"Si riduce ulteriormente il peso degli imprenditori under 30, rispetto ai loro colleghi "senior": la diminuzione in un anno è stata quasi di un punto percentuale – evidenzia CNGI-Confesercenti Modena – Questa flessione, purtroppo costante, nella nostra provincia è sicuramente determinata dalla crisi come dalle incerte aspettative sul futuro dell'economia. Ad incidere però sono anche altri fattori, quali: il calo demografico, la difficoltà di accesso al credito, la pesante pressione fiscale e gli eccessivi adempimenti burocratici. Non solo però. Ad allontanare i giovani dal mondo dell'impresa, c'è con ogni probabilità anche il fatto che quello dell'imprenditore è sicuramente un mestiere irto di difficoltà, a maggior ragione se si è giovani. Si fatica ad avviare infatti un progetto imprenditoriale in una situazione di scoramento generale come quella attuale, gravata per certi versi anche della componente caratteriale che caratterizza le nuove generazioni: scarsa propensione al rischio e un'altrettanta scarsa capacità e voglia di mettersi in gioco".

"Diventa quindi importante alimentare, fin dall'età scolastica, una cultura d'impresa nelle fasce giovanili incrementando e strutturando i rapporti tra il mondo dell'impresa e quello dell'istruzione e della formazione. Direzione verso cui Enti ed Istituzioni per primi, unitamente ad istituti bancari ed alle Associazioni imprenditoriali, dovrebbero seriamente orientarsi ed impegnarsi. Promuovere e sostenere l'imprenditoria, riportando la questione giovanile al centro dell'agenda dei governi locali e di quello nazionale, dovrebbe essere un obiettivo prioritario per contrastare un fenomeno deleterio e ridare nuovi slanci alla nostra economia", conclude CNGI Confesercenti.

MODENA E PROVINCIA: SITUAZIONE ATTIVITA' IMPRENDITORIALI GUIDATE DA UNDER 30

Settore I semestre 2012 I semestre 2013 Differenza 2012/2013
Agricoltura 263 253 -10
Attività manifattutriere 665 607 -58
Costruzioni 1541 1477 -64
Commercio 1315 1303 -12
Alloggio e ristorazione 478 485 7
Altre attività 1339 1327 -12
Totale 5601 5452 -149

 

 

(Fonte: ufficio stampa Confesercenti Mo)

Reggio Emilia, 5 settembre 2013 -

Primi segnali positivi dai dati dei Centri per l' impiego: gli avviamenti al lavoro prevalgono sulle cessazioni. Saccardi: "Occorre un lavoro di squadra per uscire dalla crisi" -

"Siamo di fronte ad un'inversione di tendenza nel flusso crescente di iscrizioni alle liste di disoccupazione, anche se la situazione occupazionale rimane difficile", dichiara il Vicepresidente Pierluigi Saccardi, commentando i dati estrapolati al 30 Giugno 2013 dai Centri per l'impiego.
Inoltre i dati rilevano sul versante delle crisi aziendali un rallentamento nell'utilizzo degli ammortizzatori sociali che interessano le unità produttive e i lavoratori, anche se sussiste un aumento di situazioni di difficoltà nella ripresa dell'attività produttiva, soprattutto nei comparti trainanti dell'economia industriale provinciale, cioè il metalmeccanico, le costruzioni e la ceramica.
Ci sono segnali positivi anche per la crescita dell'export, che costituisce un fattore di tenuta, purtroppo ancora non compensato dalle produzioni per gli ordinativi e i consumi interni.

Nel dettaglio i Centri per l'impiego della Provincia di Reggio Emilia registrano un numero di 28.780 iscritti, con un calo del 2% rispetto a marzo 2013, che ne vedeva 29.343; la percentuale più alta è rappresentata sempre dalle donne, che sono oltre il 56%, mentre gli stranieri rappresentano il 28,7% degli iscritti; quelli che mantengono l'iscrizione da oltre 12 mesi sono il 51,6%, con un incremento lieve ma costante; i giovani dai 20 ai 29 anni sono oltre il 16%, con un lieve calo rispetto ad un anno prima.
Per ciò che concerne gli avviamenti al lavoro, si registra un numero di 44.363 unità, con una lieve prevalenza delle donne sugli uomini, dato analogo a quello del mese di Giugno 2012, ma positivo di oltre 3.800 unità se si raffrontano gli avviamenti rispetto alle cessazioni.
Infatti, a Dicembre 2012, avevano un segno negativo (-2.670), cioè erano più coloro che terminavano la propria attività lavorativa rispetto a quelli che la iniziavano.
Relativamente alla tipologia di avviamento, si rileva che le assunzioni o trasformazioni a tempo indeterminato costituiscono il 20% di tutti gli avviamenti, confermando la percentuale degli anni passati, mentre aumenta il lavoro part-time, che passa dal 25 % di un anno prima, al 28%; aumentano le somministrazioni di lavoro (interinali), passando in un anno dal 15% al 17,7%, mentre si contrae la percentuale dei CO.CO.PRO (dal 4,6% al 3,3%), e rimane abbastanza costante l'apprendistato, attorno a poco più del 3%.
Rispetto al settore di attività non si registrano novità: quasi il 7% viene avviato in agricoltura, poco più del 28% nell'industria e quasi il 65% nei servizi, all'interno del quale spicca il dato di oltre il 17% di avviati nell'attività collegata all'istruzione.

"Confidiamo per l'autunno in una ripresa con il segno positivo dell'attività economica, grazie anche ai recenti provvedimenti messi in cantiere dal Governo per lo sviluppo economico e l'occupazione – aggiunge il vicepresidente Saccardi - accompagnati anche dalle opportunità conquistate a livello europeo sui fondi per l'incentivo e la garanzia occupazionale dei giovani. Ricordo le opportunità offerte alle imprese che assumono lavoratori che usufruiscono dell'assicurazione sociale per l'impiego, nel caso specifico dei territori colpiti dagli eventi sismici dello scorso anno, trattandosi di incentivi, sgravi fiscali e opportunità formative offerte alle imprese di quei territori che assumono nuovo personale. Importanti anche i provvedimenti adottati dalla nostra Regione in materia di azioni formative e incentivi all'occupazione che danno valore aggiunto alle imprese del nostro territorio. A livello provinciale è significativo anche il costante lavoro sviluppato dai nostri Centri per l'impiego, che offrono opportunità di politica attiva per gli inoccupati, i disoccupati, lavoratori in difficoltà, disabili e coloro che vivono situazioni di disagio sociale, attraverso i colloqui individuali, i percorsi di orientamento e le azioni di incontro domanda e offerta di lavoro.
Sono convinto - conclude Saccardi - che soltanto attraverso un lavoro di squadra che veda un impegno e uno sforzo combinato ai vari livelli (nazionale, regionale e locale) sarà possibile uscire dall'attuale situazione di forte difficoltà in cui versa il nostro Paese e la nostra realtà provinciale".


(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)


Bologna, 5 settembre 2013 -

Andrea Leoni - Popolo della Libertà – rivolge un'interrogazione alla Giunta a proposito dell'annunciato trasferimento della Maserati a Torino, all'interno del cosiddetto "polo del lusso".
Il consigliere esprime rammarico per questa prospettiva, affermando che fra Maserati e la città di Modena si era stabilito un legame assai solido, "in quanto la città della Ghirlandina ha visto nascere, crescere ed affermarsi nel mondo i bolidi col Tridente vanto e orgoglio dell'Italia".
Leoni ritiene che andrebbe attivato un confronto fra Regione, dirigenza Fiat, Provincia e Comune di Modena, al fine di verificare in modo chiaro ed inequivocabile il destino non solo a breve ma a lungo periodo dello stabilimento ex Maserati e degli attuali livelli occupazionali. Intanto, chiede alla Giunta una valutazione sulle scelte dell'azienda e se intenda assumere qualche iniziativa urgente, e denuncia che questa scelta fatta dalla Fiat sarebbe "il segnale di un depauperamento non solo della città di Modena ma della eccellenza che ha da sempre contraddistinto uno dei più grandi prodotti italiani di tutti i tempi".
(rg)

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

Piacenza, 4 settembre 2013 -


Il progetto riguarda lavoratori prossimi alla pensione e giovani disoccupati tra i 18 e i 29 anni. Paparo: "I centri per l'impiego della Provincia disponibili a fornire tutte le informazioni" -

Anche in Emilia-Romagna arriva la "Staffetta generazionale". Una recente delibera della Giunta di Bologna ha infatti lanciato il progetto, promosso dal ministero del Lavoro, per favorire l'assunzione dei giovani nelle aziende attraverso l'affiancamento a colleghi più anziani e prossimi alla pensione che, volontariamente, chiedono di ridurre il proprio orario di lavoro.
Le aziende potranno, fino al 30 giugno 2014, presentare le domande alla Regione. I fondi a disposizione, a livello regionale, ammontano a tre milioni di euro: sono coinvolti i lavoratori con più di 55 anni e che raggiungano il diritto alla pensione in un arco di tempo da 12 a 24 mesi, occupati con un contratto di lavoro a tempo pieno e indeterminato (in questo caso il lavoratore maturo, a fronte del riconoscimento di un incentivo pubblico a titolo di contribuzione volontaria, chiede al datore di lavoro la trasformazione a tempo parziale del proprio contratto di lavoro fino alla data del pensionamento) e i giovani inoccupati o disoccupati tra i 18 e i 29 anni, da assumersi con un contratto a tempo pieno indeterminato (anche di apprendistato).
"I Centri per l'Impiego della Provincia di Piacenza – ha spiegato l'assessore alle Politiche del Lavoro Andrea Paparo - garantiscono a lavoratori ed imprese la più ampia informazione sui vari benefici. Le aziende sono supportate da consulenti ed associazioni di categoria. L'impegno dei nostri uffici diviene più significativo nei confronti delle persone alla ricerca di occupazione, al fine di fornire una conoscenza dettagliata della "dote" che può essere eventualmente essere offerta al datore di lavoro in caso di assunzione".

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Piacenza)


Bagnolo, 3 settembre 2013 -

Le premiazioni all' imprenditoria femminile alla Fiera di Bagnolo nell'ambito dell'evento organizzato da CNA e il Comune -

Vincenza Valentino, titolare del negozio di parrucchiera unisex V Style, Dina Melegari, titolare della Pelletteria Il Torrazzo e Rosanna Beccari, commercialista che quest'anno festeggia il 25° anniversario dell'apertura del suo studio, tutte operanti a Bagnolo in Piano, sono le imprenditrici premiate nell'ambito dell'iniziativa "La vie en rose", l'appuntamento promosso da CNA Impresa Donna e Comune all'interno della Fiera di Bagnolo in Piano giunto alla sua settima edizione.

La premiazione è arrivata a seguito dell'incontro: "Indipendenti e creative: le artigiane", durante il quale si è trattato il tema dell'imprenditoria femminile con interessanti testimonianze e spunti di riflessione alla presenza del Sindaco di Bagnolo Paola Casali e della Presidente provinciale di CNA Impresa Donna Paola Ligabue, e con la partecipazione di Roberta Mori, Coordinamento Nazionale Commissioni di Parità, Vera Romiti, Consigliera Provinciale e Presidente del Forum delle donne, e Katia Pizzetti, Consigliera delegata alle Pari Opportunità del Comune di Bagnolo.

Numerosi gli spunti di riflessione, tra cui spiccano il bisogno di un impegno comune alla lotta alla discriminazione e un aiuto concreto per incentivare l'occupazione femminile attraverso una legge sulla parità di genere. Oltre agli interventi in programma anche Cristina Ferraroni, neo Presidente CNA dell'Area Padana Ovest, ci ha tenuto a sottolineare l'importanza di non mollare, perseverare sempre anche e soprattutto nei momenti di difficoltà per fare emergere il potenziale delle donne, soprattutto nei ruoli di potere.

Alle 21.15 è iniziata la premiazione delle tre donne scelte dal Comune di Bagnolo in Piano e CNA Impresa Donna come miglior imprenditrici dell'anno per aver saputo mettersi in competizione sul mercato del lavoro, spendendo le loro migliori energie nella qualificazione della professione, conciliando gli aspetti della vita lavorativa e familiare.

"La nostra scelta – ha spiegato la Presidente di CNA Impresa Donna Paola Ligabue – è stata dettata dalla volontà di valorizzare l'importanza del ricambio generazionale. È un tema che ci sta molto a cuore perché aiuta a creare lavoro e nuove prospettive per i giovani custodendo allo stesso tempo il valore degli antichi mestieri. Questa sera abbiamo premiato il coraggio e la voglia di indipendenza di una giovane imprenditrice ma anche la saggezza di una donna che ha trasmesso una passione e dato un futuro alla sua attività e alla sua amica".

L'imprenditrice premiata da CNA è Vincenza Valentino, parrucchiera unisex e giovane titolare di V Style a Bagnolo in Piano, in via Don Minzoni 10. Vincenza ha trasformato il suo sogno in realtà: a 14 anni ha conosciuto Marisa Sueri, la sua prima e unica titolare, che le ha insegnato tutto ciò che aveva imparato in tanti anni di lavoro instaurando un rapporto vero e profondo che va ben oltre gli obblighi professionali. A fine 2011 infatti avviene il passaggio generazionale e Marisa cede il suo negozio a Vincenza che oggi prosegue con successo la sua attività: "Oggi è molto difficile gestire un'attività – dichiara la Valentino subito dopo la premiazione – e a volte mi chiedo se ne valga la pena. Poi quando vedo i miei clienti soddisfatti mi riprendo e sento una grande carica per andare avanti e non mollare".

Il Comune ha voluto premiare Dina Melegari, storica commerciante di Bagnolo, che 37 anni fa dopo essersi appena sposata ha rilevato un'attività commerciale che stava chiudendo per raggiunti limiti di età dei titolari e, seppur già in dolce attesa, ha portato avanti il nuovo negozio di pelletteria con grinta, apportando continui miglioramenti strutturali e di servizio. Vita professionale e personale si muovono in parallelo: oggi, diventata felicemente nonna, lavora ancora e sta servendo la terza generazione di Bagnolesi, i nipoti dei suoi primi clienti. Dina ha dichiarato che per lei il giorno più brutto della settimana è la domenica perché il suo negozio è chiuso.

La terza imprenditrice premiata è Rosanna Beccari, che festeggia i 25 anni del proprio studio di commercialista. Dopo le scuole dell'obbligo ha subito iniziato a lavorare, ma il suo sogno di continuare a studiare non l'ha mai abbandonata e dopo il matrimonio ha continuato gli studi come privatista, fino a realizzare il proprio obiettivo aprendo uno studio tutto suo. Oggi continua a lavorare, ha diversi dipendenti, tra cui la figlia, e ricopre ruoli di consulente fiscale in importanti aziende ed associazioni del territorio. Dopo aver ringraziato la sua famiglia e in particolare i suoi figli per il sostegno ricevuto in questi anni, Rosanna ha annunciato che la sua voglia di studiare non si è ancora esaurita e di essere iscritta all'Università di Modena e Reggio Emilia.

Nota di merito anche per un gruppo di donne di Rubiera, le "Rose di sera", che, grazie ad una iniziativa del Sindaco di Rubiera, da alcuni anni producono e vendono oggettistica, abbigliamento e tutto quanto è possibile realizzare da materiali di riciclo. Il ricavato delle vendite è devoluto in beneficienza.

Infine, è stato conferito un riconoscimento al Comitato Fiera di Bagnolo, composto da volontarie che hanno curato tutta l'organizzazione della manifestazione insieme alla Pro-loco locale.

 

(Fonte: ufficio stampa CNA RE)


Bologna, 2 settembre 2013 -

Una selezione pubblica per la scelta del nuovo direttore generale dell'Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna. L'attuale direttore, Luigi Benedetti, nelle prossime settimane lascerà infatti l'incarico per andare a ricoprire un altro importante ruolo dirigenziale nella sua città, Modena.
L'Assemblea ha dunque pubblicato un avviso per la manifestazione di interesse a ricoprire la posizione di direttore generale: le candidature, con allegato curriculum vitae, potranno essere spedite entro il prossimo 22 settembre esclusivamente via mail all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Successivamente, potranno esserci colloqui di approfondimento, considerato che la data di assunzione indicativa è il 1^ novembre 2013 (fatte salve eventuali variazioni concordate sulla base delle necessità del candidato).
La sede di lavoro è Bologna, il contratto sarà triennale a tempo determinato (con periodo di prova di 6 mesi), rinnovabile, con qualifica dirigenziale. È richiesto il possesso del diploma di laurea e requisito indispensabile per concorrere è l'aver svolto attività certificabile in qualità di dirigente nel settore pubblico o privato, con contenuti attinenti alla posizione da ricoprire, ovvero in attività professionali di particolare qualificazione.
Il prescelto guiderà la Direzione generale dell'Assemblea legislativa, cioè la struttura che opera a supporto tecnico delle funzioni e delle attività svolte dall'Ente: approvazione delle leggi riguardanti le materie e i temi riservati alla competenza regionale, determinazione degli indirizzi di programmazione generale, approvazione dei piani della Regione, controllo sull'attività della Giunta e sull'attuazione delle leggi, valutazione degli effetti delle politiche regionali. Nell'esercizio delle proprie funzioni, l'Assemblea legislativa gode di autonomia funzionale, organizzativa, finanziaria e contabile.
Il direttore generale ha la responsabilità amministrativa delle attività svolte, della gestione del budget e del personale assegnato e suo compito primario è quello di coordinare e integrare tutte le attività dell'Assemblea; a lui fa capo la gestione del processo di pianificazione, programmazione e controllo. Inoltre, partecipa ai lavori degli organi associativi delle Assemblee legislative a livello nazionale, così come ai tavoli tecnici, sempre in sede nazionale.
L'avviso completo per la manifestazione di interesse al link: http://www.assemblea.emr.it/selezione-dirgen

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

Reggio Emilia, 30 agosto 2013 -

Non possiamo che manifestare soddisfazione nell'apprendere che il Governo, nella giornata di mercoledì 28 agosto, non ha definito solo la questione dell'IMU sulla prima casa, ma ha anche deliberato un importante impiego di risorse a favore dei cassintegrati in deroga e degli "esodati", categoria quest'ultima particolarmente sfortunata, in quanto formata da lavoratori con licenziamento individuale deciso unilateralmente dalle aziende ed impossibilitati ad andare in pensione, per le sopraggiunte novità introdotte dalla legge Monti-Fornero. La cassa integrazione in deroga in questo modo dovrebbe avere copertura fino al prossimo autunno, rendendo possibile l'erogazione a tutti i lavoratori che ne hanno fatto domanda.
Con l'attuale provvedimento anche il numero degli esodati salvaguardati sale a 136.010. Va quindi evidenziata l'attenzione del governo Letta nei confronti di questa categoria: oltre all'ultimo stanziamento, in base alle dichiarazioni rilasciate dal Ministro del Lavoro Giovannini, sembra ci sia la volontà di garantire copertura finanziaria per tutti questi sfortunati lavoratori.
Non possiamo poi non porre l'accento sull'impegno di questo governo sul tema lavoro in generale: 1 miliardo e 500 milioni per la cassa integrazione in deroga; 1 miliardo e 500 milioni per incentivi ad assunzioni od altre agevolazioni; 700 milioni per gli esodati.
Il totale risulta essere 3 miliardi e 700 milioni in 3 mesi di attività governativa. Con le difficoltà che ci sono oggi a reperire risorse, non è un fatto da poco!
Sulle ripercussioni che questi provvedimenti hanno su lavoratori e imprese della nostra Provincia: intanto tutti coloro che hanno diritto alla cassa integrazione in deroga, possono incassare il dovuto, di mano in mano che esso matura, (fino ad oggi la copertura e di conseguenza l'autorizzazione all'erogazione di fermava al 31/05/13).
Anche qualche esodato reggiano dovrebbe rientrare nei 6.500 salvaguardati dal provvedimento approvato mercoledì scorso.
Anche se è difficile dare dei numeri certi, tuttavia alcune migliaia di lavoratori hanno ora la certezza di avere la copertura finanziaria per ciò che riguarda gli ammortizzatori in deroga, con la sicurezza di avere l'erogazione a scadenza fissa e puntuale.
Per gli esodati che a Reggio Emilia si sono organizzati in un gruppo battagliero e solidale, oltre alla messa a disposizione di ulteriori 700 milioni di euro per l'intero territorio nazionale, c'è un'iniezione di fiducia dovuta alla sensibilità mostrata nei loro confronti dall'attuale esecutivo, che, come giàdetto, con una dichiarazione del Ministro Giovannini sembra garantire ulteriori interventi, si spera, fino all'esaurimento di tutte le richieste pervenute.

Pierluigi Saccardi
Vicepresidente della Provincia

(Fonte: ufficio stampa Provincia Reggio Emilia)


L'assessore regionale Muzzarelli scrive ai Ministri Zanonato e Bonino: "Iniziativa discutibile nel metodo e nel merito, apriamo un tavolo di confronto in sede di Governo"

di LGC --
Emilia 28 agosto 2013 - -
Se non ci fosse di mezzo il futuro di un centinaio di famiglie si potrebbe pensare alla trama di una commedia all'italiana con protagonista una fascinosa svedese.
Invece le due aziende, l'una di proprietà italiana e l'altra, la Dometic, di proprietà svedese sono, purtroppo, accomunate da un incredibile quanto drammatico comportamento. Un vero e proprio tentativo di fuga all'estero con tutti gli armi e i bagagli. Destinazione Cina per Dometic e Polonia per Firem. Comportamenti padronali ingiustificabili e sui quali ci sarebbe non solo da commentare ma da analizzare. La punta di un icberg, molto probabilmente, che dovrebbe segnalare un pericoloso substrato di difficoltà reali ed estese ben oltre l'immaginabile per il tessuto delle piccole e media imprese nazionali. Ed i dati diffusi oggi dall'istat confermano un crollo dei consumi che intacca pesantemente anche gli acquisti presso i discount. Un -3% su base annua che la dice lunga sulla pesantezza della crisi.
Bene ha fatto l'assessore regionale Muzzarelli a richiede un tavolo di confronto governativo.


Il Comunicato stampa della Regione Emilia Romagna sul caso DOMETIC.
Delocalizzazione della ditta Dometic di Forlì: l'assessore regionale Muzzarelli scrive ai Ministri Zanonato e Bonino: "Iniziativa discutibile nel metodo e nel merito, apriamo un tavolo di confronto in sede di Governo".
Bologna - L'iniziativa della multinazionale svedese EQT di dislocare in Cina la produzione di generatori elettrici (in prevalenza per camper) svolta negli stabilimenti Dometic di Forlì "appare discutibile nel metodo e nel merito". Lo scrive l'assessore regionale alle attività produttive Gian Carlo Muzzarelli in una lettera inviata oggi ai ministri allo Sviluppo economico Flavio Zanonato e agli Affari esteri Emma Bonino. Muzzarelli precisa che le intenzioni della multinazionale svedese non sono state illustrate alle istituzioni e alla controparte sindacale, ma si sono tradotte in un tentativo (fallito per l'intervento dei lavoratori) di mettere tutti di fronte la fatto compiuto, smobilitando e trasferendo le attrezzature e i materiali durante il periodo di chiusura dell'azienda.
EQT ha giustificato le proprie decisioni adducendo l'alto costo del lavoro e l'insostenibilità della tassazione in Italia, ma secondo le informazioni pervenute all'Assessore risulta che l'azienda presenta un conto economico positivo, dispone di un mercato solido e non ha dato segnali di crisi.
"Siamo consapevoli- precisa l'Assessore - che la penetrazione nel mercato cinese possa richiedere processi di internazionalizzazione e investimenti in loco, ma riteniamo che, come dimostrano altri esempi di imprese regionali, tali processi siano compatibili con il mantenimento delle attività produttive nel nostro territorio, con la loro diversificazione e innovazione". "Peraltro – ha aggiunto - ci pare inaccettabile la prassi dei colpi di mano, che aggiunge ai già gravi pericoli per la produzione e l'occupazione il rischio di distruggere un sistema di relazioni industriali e di alimentare crescenti tensioni sociali".
L'assessore propone quindi di aprire, con la multinazionale EQT, un tavolo di confronto in sede di Governo, dove affrontare la situazione in tutti i suoi aspetti (comprese le prospettive degli stabilimenti di Bologna e Torino di proprietà della medesima) e di segnalare al massimo livello anche del Governo Svedese, l'intenzione del "sistema Italia" di non subire passivamente i processi di delocalizzazione e internazionalizzazione.


Il Comunicato di CGIL Emilia Romagna
Dopo la Firem di Formigine anche la Dometic Italy di Forlì cerca di "scappare" dall'Italia, smontando di nascosto i macchinari, lasciando per strada 80 lavoratori.


Non è possibile che nella nostra Regione e nel nostro paese i lavoratori e le lavoratrici finiscano la loro giornata di lavoro, o inizino il loro periodo di ferie, con il rischio che la mattina dopo, o alla ripresa, non ci sia più la fabbrica.
Questo è quanto è accaduto alla Firem e quanto stava accadendo alla Dometic di Forlì, azienda di 80 dipendenti dei quali la maggior parte operanti nella sede di Forlì (7 lavorano in Piemonte e 10 in provincia di Bologna).
La Dometic è un'azienda che produce condizionatori per camper, economicamente stabile, il cui Amministratore delegato ha pensato bene, insieme ad una decina di soggetti non dipendenti, di tentare di smontare gli impianti nella notte di Venerdì scorso per trasferirli in Cina.
Solo il presidio dei lavoratori ha impedito che il tentativo della Dometic andasse a buon fine.
E' indecente, inaccettabile, che il lavoro continui ad essere trattato in questo modo e che queste azioni possano restare impunite.
Per qualcuno forse questo rappresenta il nuovo modello di sviluppo (scappo,guadagno, metto in ginocchio centinaia di famiglie e faccio quello che voglio senza assumermi nessuna responsabilità etica e sociale), ma il resto del territorio, del paese, non può stare alla finestra a guardare: dalle associazioni d'impresa alle istituzioni.
La Dometic deve restare a produrre a Forlì, garantire i livelli occupazionali, spiegare al territorio le ragioni di questo atto irresponsabile
Quanto sta accadendo mette a rischio, soprattutto in questa situazione di crisi, la tenuta sociale, alimentando una tensione i cui effetti sono imprevedibili.
Per queste ragioni vanno isolati, da tutta la rappresentanza sociale e istituzionale, questi soggetti e vanno immediatamente prese iniziative atte ad impedire il saccheggio del nostro territorio.
Il lavoro merita rispetto e dignità!



Antonio Mattioli
 Responsabile Politiche contrattuali
 Segreteria Cgil Emilia Romagna


Piacenza, 28 agosto 2013 -

L'assessore Paparo: "Nel contesto di crisi è fondamentale favorire tutte le iniziative che possano essere volano di sviluppo e innovazione" -

Sono stati recentemente resi disponibili da Italia Lavoro (Agenzia tecnica del Ministero del Lavoro) incentivi tesi a favorire la collocazione di manager che, a causa della crisi in atto, hanno perso l'occupazione. L'iniziativa "Manager to Work", nata in collaborazione con le associazioni Federmanager e Manager Italia, vede la disponibilità di 9.715.000 euro a livello nazionale.
"L'iniziativa – ha spiegato l'assessore provinciale alle Politiche del Lavoro Andrea Paparo - prevede due linee di intervento: da un lato l'uso di "bonus assunzionali", a favore delle imprese che assumono manager senza occupazione e dall'altro il riconoscimento ai manager disoccupati di incentivi per la creazione di impresa. La finalità è quella di utilizzare l'esperienza dei manager per favorire l'innovazione, l'internazionalizzazione e la competitività delle imprese. Un patrimonio di professionalità, quello maturato dai dirigenti, che non deve andare perso".
I bandi relativi all'iniziativa - disponibili sul portale di Italia Lavoro ( www.italialavoro.it) - riguardano due distinte linee di incentivazione. La prima si rivolge ai datori di lavoro interessati a inserire nella propria azienda un manager in stato di disoccupazione; la seconda è rivolta invece a dirigenti e quadri (senza occupazione da oltre 6 mesi) che vogliano mettere in valore le proprie competenze attraverso la costituzione di una nuova impresa - in forma individuale o associata - o l'avvio di una attività professionale.
"Nel quadro dell'attuale congiuntura - continua l'assessore Paparo - diventa importante rendere disponibili sul territorio tutte le misure che possano divenire volano di sviluppo e di innovazione. Con i responsabili nazionali e regionali di Italia Lavoro abbiamo sempre positivamente collaborato alla puntuale diffusione di informazioni sui vari progetti attivati negli ultimi anni. Penso al più complessivo progetto "Welfare to Work", al filone A.M.V.A per l'apprendistato e i tirocini nelle "Botteghe di mestiere", all'intervento "FIxO", che ha portato all'attivazione di una importante esperienza di placement nel polo scolastico di Fiorenzuola".

(Fonte: ufficio stampa provincia di Piacenza)


Parma 23 agosto 2013 -
Via libera della Giunta Comunale alla delibera con cui si offrono opportunità lavorative occasionali ai disoccupati, in vista del loro reinserimento nel mercato del lavoro.


A partire da settembre, in funzione anti degrado, grazie ad un progetto che l'Amministrazione comunale ha approvato e che prevede il coinvolgimento di cooperative sociali di tipo B (che nello svolgimento delle loro attività hanno come fine quello del reinserimento nel mercato del lavoro delle fasce deboli).
Offrire occasioni di occupazione, seppur occasionale, rientra nel più ampio progetto avviato con la definizione de "Il Nuovo welfare di Parma come percorso di sviluppo di comunità".
La Giunta Comunale ha approvato la delibera volta a favorire l'occupazione temporanea, anche in vista di un reinserimento lavorativo, di circa una decina di persone disoccupate, con uno stanziamento di 200 mila euro.
Una misura che rientra nella volontà dell'Amministrazione - anche alla luce delle trasformazioni del contesto sociale della città, su cui si è "abbattuta" la crisi economico finanziaria che ha investito fasce sempre più ampie di popolazione - di rafforzare l'impegno a sostegno del reddito e di una politica attiva del lavoro rivolta alle persone più deboli in quanto in difficoltà per aver perso il posto di lavoro o per essere ad oggi inoccupate. Un provvedimento che può contribuire a prevenire e contrastare la disoccupazione di lunga durata e il cronicizzarsi di condizioni di indigenza.
L'Amministrazione, per dare opportunità di impiego, seppure temporaneo, ai soggetti che hanno perso il lavoro o che sono inoccupati, ha ritenuto, quindi, di avviare una collaborazione con le società cooperative al fine intervenire proprio nell'ambito della manutenzione del decoro urbano e della città a garanzia della fruibilità degli spazi pubblici. Si tratta di servizi che si prestano, per la loro natura, alla stipula di contratti a tempo determinato, stagionale e occasionale in modo da fornire opportunità di impiego a tempo parziale a più persone.
Sarà il Settore Lavori Pubblici e Manutenzione del Comune ad individuare, nello specifico, le attività ed i lavori di manutenzione del verde pubblico nei parchi urbani ed i lavori di ripristino e piccola manutenzione, in funzione anti degrado, negli spazi giochi delle aree verdi.
Si tratta di attività che verranno realizzate dai soggetti coinvolti per tramite delle cooperative social di tipo B a cui verranno affidati, in ragione del loro valore sociale, i lavori con la clausola per quest'ultime di assumere, per la realizzazione dei suddetti servizi, il 70% dei lavoratori dalle liste di disoccupazione del Centro per l'Impiego.
Sempre al Settore Lavori Pubblici e Manutenzione del Comune spetterà la predisposizione e la stipula della convenzione al fine di realizzare quanto previsto dall'atto deliberativo di indirizzo della Giunta Comunale. Aggiornamenti verranno forniti in settembre con l'avvio effettivo del progetto.

Reggio Emilia, 22 agosto 2013 -

Ingegneri e tecnici in campo ingegneristico, specialisti in scienze matematiche, informatiche, chimiche, fisiche e naturali o delle scienze gestionali, commerciali e bancarie, artigiani ed operai specializzati metalmeccanici e delle lavorazioni alimentari. Sono queste le figure professionali per le quali si evidenziano le maggiori difficoltà di reperimento da parte delle imprese reggiane, così come emerge dalle analisi che l'Ufficio Studi della Camera di Commercio ha effettuato sui dati dell'indagine Excelsior realizzata da Unioncamere e Ministero del Lavoro.
Per questi ruoli – come emerge dagli approfondimenti camerali – nel 24,8% dei casi è richiesta la laurea e nel 14% il diploma di istruzione superiore secondario o post secondario; si tratta, in sostanza, di figure altamente qualificate, che vanno ad alimentare quella quota di personale di difficile reperimento che, nella nostra provincia, rappresenta ben il 13% sul totale delle assunzioni previste dagli imprenditori per il 2013.
Rispetto al 2012, questa percentuale si è sostanzialmente dimezzata, ma la flessione è in buona parte da imputare, secondo le analisi dell'Ufficio Studi della Camera di Commercio, ad una contrazione che riguarda sia la quota percentuale di imprese che prevedono nuovi ingressi (13,8% nel 2013 contro il 14,6% del 2012) sia il numero di assunzioni previste; considerando esclusivamente quelle non stagionali, queste sono infatti passate dalle 6.920 del 2011 alle 4.200 del 2012 fino alle 3.670 dell'anno in corso.

Assunzioni non stagionali per difficoltà di reperimento e relativo tempo di ricerca – 2013

 

Assunzioni non stagionali (v.a.)

di cui: di difficile reperimento (%)

 

 

Difficoltà di reperimento imputabile a  (%)

ridotto numero di candidati

 

 

 

 

inadeguatezza dei candidati

tempo di ricerca (mesi)
Reggio Emilia 3.670 13,0 7,0 6,0 4,6
Emilia Romagna 36.240 12,7 5,1 7,6 4,3
Italia 367.530 12,8 5,5 7,3 3,8

Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior 2013

"L'indagine – sottolinea il presidente della Camera di Commercio, Enrico Bini – conferma uno scarto abbastanza evidente tra le esigenze degli imprenditori e il tipo di formazione dei candidati all'assunzione, con l'aggiunta di fragilità sull'adeguatezza della loro preparazione rispetto ad un tessuto imprenditoriale che richiede figure tecniche in grado di supportare i processi di innovazione richiesti e programmati in alcuni settori portanti della nostra economia".

"Così come più volte si è evidenziato in questi anni – conclude Bini – resta allora aperto il tema di un approccio alla formazione e a percorsi professionalizzanti che rivalutino le discipline tecniche e scientifiche e, contemporaneamente, quei percorsi di formazione sul campo che anche come Camera di Commercio proponiamo ai giovani con iniziative che li portano a lavorare fianco a fianco con gli stessi imprenditori. Anche quest'anno abbiamo in programma la realizzazione del JobDay, giornata in cui i giovani avranno la possibilità di coniugare la formazione ricevuta a scuola con la realtà del mondo produttivo e professionale, verificando il proprio progetto lavorativo".
E proprio gli imprenditori, nell'ambito dell'indagine camerale, hanno indicato, fra i principali fattori di difficoltà nel reperimento di personale specializzato, il ridotto numero di candidati nonché l'inadeguatezza degli stessi.
Una conferma viene anche dal tempo impiegato nella di ricerca di personale ritenuto idoneo, che si attesta mediamente a 4,6 mesi (contro i 4,3 dell'Emilia-Romagna e i 3,3 dell'Italia), con una punta di 5,4 mesi per le assunzioni nelle industrie metalmeccaniche.

(Fonte:  Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)


di Virgilio -
Emilia, 22 agosto 2013 - -
Alla fine il titolare della Firem ha disertato l'incontro che FIOM CGIL aveva promosso per discutere la crisi della azienda con Provincia, Comune e proprietà appunto.
Un assenza che ha irritato il sindacato dei lavoratori che chiede l'attivazione della Regione Emilia Romagna e del Ministero dello Sviluppo Economico.


Il Comunicato stampa di CGIL Emilia Romagna
L'atteggiamento irresponsabile del titolare della Firem di Formigine mette in ginocchio decine di famiglie.
Chiudere la fabbrica per ferie, trasferire i macchinari in Polonia durante la chiusura, mettere sul lastrico decine di famiglie, è stata la scelta "illuminata" di uno che si definisce imprenditore come Fabrizio Pedroni, titolare della Firem di Formigine.
Come se ciò non bastasse il Pedroni si permette di disertare gli incontri convocati dalle istituzioni locali adducendo come motivazione la condizione di "poca serenità" con la quale si avvierebbe il confronto: cioè in questo paese uno ti chiude la fabbrica nei denti, "trasloca" in Polonia, produce un trauma sociale di cui è l'unico responsabile, e se la cava dicendo che "c'è poca serenità". Oltre al mancato rispetto della dignità di chi lavora, insopportabile, nei nostri territori siamo di fronte ad un'arroganza senza precedenti che non può essere sottovalutata: da nessuno. Chiediamo l'immediata attivazione della Regione Emilia Romagna per ricondurre il Pedroni ad atteggiamenti civili e per attivare comunque le procedure per garantire la copertura retributiva dei 40 lavoratori rimasti senza posto di lavoro. Chiediamo l'intervento dei Ministeri del Lavoro e dello Sviluppo economico, anche in riferimento agli accordi commerciali tra Italia e Polonia, per evitare che tali operazioni piratesche come quelle di Pedroni abbiano a ripetersi. Soprattutto chiediamo che venga ripristinata l'attività produttiva a Formigine. Pedroni ha dichiarato ai giornalisti che in casa sua non deve chiedere permesso a nessuno, ma lui sa benissimo che la Firem si è sviluppata nel nostro paese, nella nostra regione, grazie al contributo fattivo di decine di lavoratori che oggi si trovano fuori dai cancelli con un "calcio nel sedere" Aldilà dell'indagine conoscitiva della Procura di Modena, non ci fermeremo ed osteggeremo in tutti i modi possibili la scelta e l'arroganza dell'azienda. La dignità del lavoro non può essere schiacciata sotto i piedi! 
Antonio Mattioli Responsabile Politiche contrattuali Segreteria Cgil Emilia Romagna 

Bologna, 21 Agosto 2013


di Virgilio -
Modena, 19 agosto 2013 --
La FIREM tenta il bliz della delocalizzazione in Polonia durante la chiusura estiva.


Alcuni mesi fa era di moda delocalizzare in Carinzia dove, stando ai vari servizi giornalistici trasmessi su quasi tutte le testate televisive, fare impresa è assai più semplice e le agevolazioni fiscali sembravano accessibili e scontate. Nei mesi a seguire, altre inchieste avevano trovato difficoltà a rilevare quella cinquantina di aziende che pareva fosse pronte a traslocare oltr'alpe.
Dal dire al fare, in effetti, c'è di mezzo il mare.
E dal mare ma anche dai monti e laghi sono rientrati i dipendenti della FIREM di Formigine richiamati dal tam tam che annunciava la partenza di tutti i macchinari verso la Polonia. Il ritorno in massa alla vigilia di ferragosto giusto in tempo per "bloccare" gli ultimi macchinari pronti a raggiungere gli altri partiti dal giorno successivo alla chiusura feriale.
"Nella settimana di Ferragosto - recita il comunicato di FIOM - l'azienda Firem ha deciso di spostare le attività da Modena alla Polonia senza dire nulla a nessuno, approfittando del periodo di ferie dei dipendenti. Durante le notti della scorsa settimana tutti gli impianti sono stati smontati e trasferiti, fatto salvo il carico di un ultimo camion che è stato bloccato. Ora è attivo un presidio giorno e notte da parte dei lavoratori.
Fiom CGIL sta cercando di organizzare un incontro in sede istituzionale con Provincia, Comune e proprietà nella giornata di martedì 20 Agosto 2013."
Seguiremo gli sviluppi della vicenda che interessa un buon numero di famiglie compresa quella dell'imprenditore con alle spalle 50 anni di storia aziendale nella costruzione e progettazione di resistenze.

 

Carpi, 17 agosto 2013 - -
VICINO IL DEBUTTO DEI BIANCOROSSI IN CASA -
Confesercenti: "Occasione di rilancio importante, ma evitare il rischio di farsi trovare impreparati"
L'Associazione avanza alcune riflessioni ed invita l'Amministrazione ad un confronto. "Bene la promozione, ma si tenga conto anche di viabilità e parcheggi"

"L'A. C. Carpi in serie B rappresenta sicuramente un'opportunità per la città, da cogliere. Piena condivisione dunque relativamente alla proposta di un incontro tra Amministrazione Comunale ed Associazioni imprenditoriali al fine di definire una strategia di seria promozione territoriale. Ma è opportuno che il confronto avvenga in tempi brevi e già con idee concrete da sviluppare; anche per superare eventuali problemi che potrebbero insorgere. L'obiettivo principale però, resta quello di non farsi trovare impreparati di fronte a ciò. A maggior ragione se consideriamo che la compagine biancorossa inizierà a disputare le partite casalinghe dalla seconda metà di settembre 2013. E il tempo che rimane non è più di tanto". È questa la riflessione che Massimiliano Siligardi, direttore di Confesercenti Terre d'Argine, muove nel dibattito apertosi nei giorni scorsi riguardo le eventuali opportunità che potrebbero sorgere col Carpi nel Campionato cadetto.

L'occasione per i biancorossi di disputare la serie B, riveste con ogni probabilità nuove possibilità di rilancio per la città dei Pio. "Dal valore doppio – premette Siligardi – dato che questa opportunità arriva un anno dopo il devastante sisma che ha colpito la nostra città. Approfittarne significa soprattutto non dar nulla per scontato e cercare di migliorare quello che già Carpi offre. In primo luogo – precisa Siligardi formulando qualche proposta – pensiamo occorra mettere in rete la nostra offerta alberghiera, gastronomica e culturale con le città le cui squadre saranno ospitate al Cabassi, formulando apposite e mirate convenzioni per quanti si recheranno allo stadio. Offerta che dovrà comprendere naturalmente anche gli eventi che si svolgono in città nel corso dell'anno. Inoltre, tenuto conto che principalmente si giocherà al sabato – giorno privilegiato per lo shopping - si potrebbe estendere anche ai negozi ed agli operatori del mercato cittadino la possibilità di offrire convenzioni ai tifosi. Considerata poi la diffusione di apparecchi smartphone – aggiunge Siligardi - perché non pensare ad una semplice app contenente l'intera offerta carpigiana? Da scaricare, per chi viene da fuori al momento dell'arrivo, così da essere informato su cosa trovare, vedere, etc.".

E continua: "L'auspicio poi è che si sia tenuto debitamente conto della questione di viabilità e parcheggi: per gli ospiti e soprattutto per i locali. Per ovvie ragioni di sicurezza, la zona antitstante l'impianto sportivo verrà limitata al transito ed al posteggio auto per un periodo abbastanza prolungato. Cosa che rischia di creare disagi per le tante attività commerciali che si trovano nelle vie limitrofe al Cabassi ma anche per quanti hanno necessità o desiderano recarsi in centro storico. Vorremmo sapere – dice Siligardi rivolgendosi all'Amministrazione – se a ciò è stato pensato ed in che modo si intende provvedere. La facilitazione della percorribilità delle strade e del parcheggio nei pressi dello stadio o appena poco distante, risultano indispensabili. Inoltre considerando l'estrema vicinanza di quest'ultimo al cuore cittadino, sarebbe quantomeno opportuno come sfruttare questa possibilità di 'stadio nel cuore della città' dato che poche altre in Italia lo vantano. Ed un'idea potrebbe esser quella di un percorso di visita, o più percorsi nel centro medesimo".

"Non sono che alcune proposte, suggerimenti e qualche accorgimento, condivisibili o meno. Resta il fatto che mancano pochi giorni all'avvio del campionato e poco più di un mese al debutto ufficiale del Carpi in casa. Riteniamo sia opportuno non farsi trovare impreparati. Pena il rischio di perdere un'occasione che potrebbe contribuire anch'essa al rilancio post-sisma, oltre che rappresentare una boccata di ossigeno per tante micro, piccole e medie attività imprenditoriali", conclude Siligardi.

(Confesercenti Reggio Carpi)

 

Emilia, 16 agosto 2013 - -


Rischiamo di arrivare a fine anno con 3 milioni e mezzo di italiani senza lavoro. Il numero degli occupati, circa 22 milioni e mezzo, ha raggiunto il valore più basso del nuovo secolo.

La crisi dell'occupazione si sta aggravando. Senza una decisa e tangibile inversione di tendenza che faccia ripartire effettivamente lo sviluppo, la situazione sociale del nostro Paese può diventare critica.
L'analisi del Centro Studi CNA fa riferimento soprattutto ai 548 milioni di ore di cassa integrazione autorizzate nei primi sei mesi del 2013. A peggiorare il quadro, sempre nel primo semestre dell'anno, le pessime condizioni generali del mercato del lavoro. Rispetto allo stesso periodo del 2012 l'occupazione si è ridotta di 407mila unità, che equivalgono all'1,8% in meno. Nel frattempo, il numero dei disoccupati è salito del 16,4% a 431mila unità.

Alla fine dello scorso giugno, il numero degli occupati, 22,5 milioni circa, ha raggiunto il valore più basso del nuovo secolo, mentre il tasso di disoccupazione ha toccato il livello record del 12,1%, con oltre tre milioni di senza lavoro. Numeri da brivido per le donne, con il 12,9% di disoccupate, e per i giovani, tra i quali la media dei senza lavoro tocca addirittura il 39,1%. Una crisi della quale forse non abbiamo ancora toccato il fondo. Nei primi sei mesi del 2013, il numero di ore autorizzate di Cassa integrazione è stato di circa 548 milioni, segnando un incremento consistente, quasi il 4,6%, rispetto al 2012, toccando il livello più alto a partire dal 2009.
Un dato particolarmente preoccupante per la tenuta del mercato del lavoro: se queste ore fossero interamente utilizzate, sottolinea il Centro Studi CNA, si tradurrebbero nella perdita di circa 322mila posti di lavoro. Le costruzioni e l'industria continuano a essere i settori maggiormente affetti dalla crisi. Le ore di Cig autorizzate nelle costruzioni sono aumentate di 7,8 milioni, pari al 13,7% in più. Le ore di Cig autorizzate nell'industria sono cresciute di 22,3 milioni, il 6,4% in più. Negli ultimi cinque anni i due settori hanno perso un numero equivalente di addetti, rispettivamente 370mila e 362mila unità. Ma ben diverso è stato l'impatto sulla base occupazionale: nel caso dell'industria si è ridotta del 7,5%, nelle costruzioni del 18,7%. Se le ore di Cig autorizzate nel primo semestre del 2013 dovessero essere utilizzate per trattamenti salariali a zero ore, i posti di lavoro persi nei due comparti dall'inizio della crisi salirebbero a 400mila nelle costruzioni (-21%) e a 594mila nell'industria (-10%). L'acutizzarsi della crisi in questi due comparti si riflette pesantemente nell'artigianato. Nei primi sei mesi dell'anno, le ore autorizzate di Cig sono state pari a 46,1 milioni con un incremento intorno al 10% (+4,1 milioni di ore) rispetto al 2012. Nell'artigianato l'utilizzo effettivo di queste ore si tradurrebbe in una perdita potenziale di altri 28mila posti di lavoro.
(Fonte Cna)

Mercoledì, 14 Agosto 2013 14:41

Al mercato, tra scelte e risparmio

 

Modena, 14 agosto 2013 -
Al Parco Novi Sad il nuovissimo servizio "Spesa Piuma".


Si rinnova la tradizione del mercato straordinario di Modena, appuntamento fisso della terza domenica del mese, che regala ai cittadini tante giornate di svago da dedicare allo shopping. Domenica 18 agosto il Parco Novi Sad si anima grazie agli oltre 400 operatori del Consorzio Il Mercato, che nei due anelli concentrici del nuovo assetto del Novi Park anche in piena estate non fanno mancare la loro presenza a chi è in città nonostante il periodo di vacanza.
La tranquillità di una giornata festiva, l'opportunità di scegliere e valutare ogni acquisto con calma, facendosi consigliare da imprenditori esperti e attenti alle esigenze del consumatore: la domenica del mercato straordinario offre tutto questo e molto di più, a cominciare dalla gamma di prodotti, tanto vasta e completa da soddisfare i gusti di tutti. Tanti capi d'abbigliamento, tra cui intimo e costumi da bagno e le ultime proposte per uomo, donna e bambino; e poi ancora calzature e borse, prodotti per la persona e per la casa, e tanta oggettistica utile per coltivare i propri interessi. Non mancheranno infine gli alimentari, magari per portare qualcosa di fresco in tavola, e gli articoli di ferramenta per chi approfitta delle domeniche d'estate per dedicarsi al fai da te.
E per tutti coloro che ne hanno bisogno, sarà attivo anche domenica prossima il nuovissimo servizio "Spesa Piuma" offerto dal Consorzio Il Mercato di Modena, ovvero addetti riconoscibili dalle apposite pettorine che aiuteranno a portare le borse della spesa più pesanti alla macchina, alla bici o alla fermata dell'autobus.

Martedì, 13 Agosto 2013 12:02

Modena, casi di irregolarità commerciale

 

Modena, 13 agosto 2013 - -

"Distorsioni che riguardano nello specifico il commercio di prodotti agricoli. Auspichiamo ci sia nei confronti del fenomeno l'intervento degli organi preposti".
"Penalizzate le imprese che svolgono normale attività di vendita. Controlli da intensificare"
"Con ogni probabilità, anche nel territorio della bassa modenese, più d'uno, date le segnalazioni pervenuteci, ha ritenuto opportuno interpretare a modo proprio la legge sulle liberalizzazioni. E tra le principali motivazioni di questa scelta, potrebbe rientrare la volontà di arrotondare le proprie entrate cercando di farla franca. Certo è che in questo modo, si viola più d'una delle normative vigenti in materia di commercio, si favorisce la concorrenza sleale, oltre che l'illegalità, mentre a rimanere penalizzati sono settori commerciali ed imprenditori onesti già costretti a misurarsi con le dure conseguenze di una crisi, da cui emerge in primo luogo il calo dei consumi, che non accenna a mollare la presa. e soprattutto del sisma". E' netta la presa di posizione di Confesercenti Area Nord. Da diversi comuni del territorio sono pervenute all'Associazione imprenditoriale segnalazioni di abusivismo commerciale. "Il nostro auspicio è che gli organi preposti possano intervenire celermente intensificando i controlli e reprimendo tali fenomeni".
In aggiunta ai 'classici' ambulanti itineranti o produttori che abitualmente continuano a collocarsi ai lati delle strade comunali più trafficate, Mauro Bega direttore di Confesercenti per l'Area Nord, tiene a precisare che ora pare esserci, anche chi vende frutta, ortaggi o altro ancora direttamente sul proprio fondo agricolo, o presso la propria abitazione, senza il rispetto dei requisiti utili a svolgere tali attività. "Alcune distorsioni da sempre presenti sul mercato e che in epoche di crescita erano già comunque mal sopportate sono ora diventate, un serio problema di 'turbativa alla libera concorrenza' non più accettabile. E abbiamo ragione di credere, anche dopo le segnalazioni pervenuteci, che tali distorsioni oltre ad essere presenti riguardano nello specifico il commercio di prodotti ortofrutticoli".
"È risaputo che il mondo agricolo – continua Bega - può per legge beneficiare rispetto al commercio di diverse agevolazioni fiscali. Ragione, che dovrebbe indurre chi tra gli imprenditori agricoli ha il desiderio di vendere al dettaglio i propri prodotti - ricavati in misura prevalente dalla propria azienda, per coltura o allevamento e nel rispetto delle norme igienico-sanitarie - di rispettare e attenersi a quanto previsto dal Decreto Legislativo n.228 del 18 maggio 2001. Compresa inoltre, la priorità del rispetto dei seguenti obblighi: le aziende agricole che commerciano i loro prodotti debbono essere iscritte all'anagrafe regionale delle aziende agricole; pubblicizzare i prezzi dei prodotti con cartelli chiari e ben visibili; indicare quelli non di loro produzione e la relativa provenienza; evidenziare l'orario di vendita".

"Apprezzando quindi il lavoro svolto fino ad oggi dalle forze dell'ordine locali, Polizia Municipale in primis, volto a sanzionare e reprimere le irregolarità rilevate siamo a ribadire l'importanza della legalità e della trasparenza anche nello svolgimento di qualsiasi attività commerciale, a maggior ragione in un periodo come quello attuale di difficoltà economiche aggravato anche dagli effetti del sisma. Per questo – conclude Bega – auspichiamo ci sia da parte degli organi preposti l'intenzione di agire nei confronti di questo fenomeno, in modo incisivo e determinato. Pianificando anche operazioni di controllo congiunte tra il Corpo di Polizia Intercomunale e gli Organi di controllo e vigilanza Provinciali, finalizzate a verificare la regolarità dei prodotti e le relative autorizzazioni alla vendita. "
(fonte Confesercenti Modena)

 

Modena,  12 agosto 2013 - -

 Risparmi sulle forniture energetiche, luce e gas, e servizio di consulenza: “Una ‘mano’ agli associati che operano nei territori colpiti dal sisma” 

L’accordo siglato nei giorni scorsi è rivolto ad imprenditori ed aziende dell’Area nord del territorio modenese e dei comuni della zona di Carpi .

“Un’ulteriore agevolazione, ma più concretamente una mano, a favore degli associati Confesercenti che vivono e lavorano nelle zone della provincia colpite dal sisma”. Le parole di Valerio Forghieri e Roberto Bernaroli, rispettivamente Presidenti di Confesercenti Carpi e dell’Area Nord, chiosano bene la convenzione siglata nei giorni scorsi con Sinergas S.p.a, il principale gestore per l’erogazione di energia nella bassa modenese. “Si tratta di una serie di vantaggi infatti, che possono tradursi in un risparmio reale rispetto al consumo energetico delle attività del commercio, dei servizi e del turismo”.

 

L’accordo tra Confesercenti e Sinergas S.p.a in programma da oltre un anno, ma forzatamente ‘sospeso’ a causa del terremoto è divenuto definitivo solo qualche giorno fa. Potranno beneficiarne imprenditori ed aziende aderenti all’Associazione imprenditoriale che ne faranno richiesta operanti nei comuni della zona di Carpi come in quelli dell’Area Nord del territorio modenese, indipendentemente delle dimensioni dell’attività d’impresa: piccola o media.  Le condizioni riservate agli associati prevedono per le forniture di gas riduzioni che vanno dai 2 ai 3 centesimi di euro al metro cubo e tariffe vantaggiose per l’energia elettrica. L’accordo prevede inoltre la possibilità per i soci che ne faranno richiesta, di usufruire di consulenza energetica a livello individuale grazie ad un tecnico Sinergas appositamente designato, presso la propria sede o gli uffici dell’Associazione. Lo scopo è quello di poter fare esaminare gratuitamente le attuali situazioni di contratto e controllare se gli effettivi sconti sulle accise siano correttamente applicati. 

 

“La convenzione vuole essere in primo luogo – spiegano entrambi i Presidenti - un servizio ulteriore, rivolto agli associati. Considerate soprattutto le difficoltà che le imprese si trovano giornalmente ad affrontare, causa la forte recessione in atto a cui si sono assommati i problemi indotti dal sisma. L’affidabilità di Sinergas S.p.a. già nota sul territorio come fornitore di energia si pone in questo caso anche come attività di consulenza mirata. Al fine, di dipanare gli interrogativi che troppo spesso sorgono di fronte alla lettura e al pagamento delle bollette ed in particolare sugli sconti relativi alle accise e sulla loro corretta applicazione. L’auspicio, anche come ricordato dal Presidente di Sinergas S.p.a Adelmo Bonvicini, è quello di consolidare ulteriormente questo positivo rapporto di collaborazione”.    

(Fonte Confesercenti Modena)

Sabato, 10 Agosto 2013 10:51

Nuovi modi di fare impresa.

 

di Nomad Worker - 

Parma, 10 agosto 2013 - -

Uffici a noleggio, una risorsa, una comodità, un risparmio e un’occasione di business.

- Anche l’ufficio viaggia con il managaer -

Dapprima sono sorti nelle città metropolitane poi, pian pian, stanno diffondendosi anche nelle città cosiddette di “provincia”. E’ il fenomeno dei temporary office. Strutture professionali e attrezzate per dare ospitalità a sedi temporanee di imprese, a manager in frequente movimento e a quelle  iniziative imprenditoriali in fase di avviamento (start up).

Acquisire un ufficio temporaneo, arredato ed attrezzato vuol dire disporre, da subito, di una  struttura operativa. Un ufficio pronto all’uso proprio in prossimità degli interessi economici attuali o potenziali dell’azienda. 

I fattori di positività che hanno acconsentito l’affermarsi di queste particolari tipologie di servizio sono riassumibili in:

1. operatività immediata; 

2. flessibilità; sia in termini di spazi sia in termini di tempo. E’ possibile noleggiare un ufficio per poche ore sino a molti mesi. Ma, al crescere del business, è possibile aumentare le superfici o noleggiare le sale convegni e riunioni per il solo tempo utile all’evento.  

3. risparmio. Una parola molto attrattiva in questo tempo di crisi. Ma una parola che dovrà rimanere nel vocabolario da oggi e per sempre. Il risparmio è il primo gradino per una buona gestione aziendale. Alcuni stimano vantaggi  che possono raggiungere quota del  70%.

4. professionalità e immagine. Professionali sono gli addetti ai business center e professionale è l’immagine che l’impresa offre accogliendo i propri ospiti in queste strutture.  Strutture moderne, funzionali e di prestigio;

5. vantaggi fiscali: totale deducibilità dei costi e detraibilità dell’iva;

6Disaster recovery.  con questa terminologia vengono indicate quelle condizioni traumatiche imprevedibili che possono verificarsi nell’impresa. In un mondo fortemente connesso e globale, le interruzioni, anche di pochi giorni, della connettività o della fruibilità dei locali aziendali possono tradursi in migliaia di euro di  mancati ricavi. Costi reali che andrebbero a sommarsi ai danni diretti subiti per calamità atmosferiche piuttosto che da incendi o di inagibilità per diverse cause agli uffici aziendali.

Tutta una serie di vantaggi operativi di incommensurabile valore che, come detto,  incideranno positivamente sui conti gestionali dell’impresa.   Ma se il punto di  osservazione viene spostato, dall’interno dell’impresa verso l’esterno, ecco scoprirsi anche l’orizzonte del business, molto più prossimo a noi di quanto non si fosse sperato o immaginato. 

Un plus che questa relativamente nuova, almeno per il nostro paese, tipologia di servizi offre, e non è ancora adeguatamente promossa, sta proprio nella possibilità di “scambio” di idee, di servizi e risorse professionali con altri imprenditori ospiti del medesimo Business Center. Incontri occasionali ma anche rapporti di “buon vicinato” possono alimentare idee condivisibili e potenzialmente traducibili in occasioni profittevoli per entrambi. Come si suol dire: “da cosa nasce cosa”

A CHI CONVIENE

La soluzione dei Temporary Office è particolarmente interessante per quelle forme di impresa fortemente orientate al digitale che fanno un uso massiccio di internet e delle connessioni per relazionarsi con partner sparsi in ogni luogo. Ma anche per quegli studi professionali che fanno della “creatività” il loro core business senza escludere infine quelle imprese di servizi o commerciali che necessitino di punti d’appoggio per i propri manager o per la propria forza vendita. 

BC Ufficio carpi gde

Subito pronto all’uso. A qualsiasi ora esiste un luogo accogliente, riservato e professionale dove il manager arriva ed è subito operativo. Disporre di una linea telefonica personale, una connessione internet efficace e di un supporto di segreteria con attrezzature sempre efficienti può essere un sogno anche all’interno della propria sede principale.  - Stampanti di rete, scanner, fotocopiatrici sempre efficienti. Un luogo tranquillo e sicuro ottenuto senza sforzo. Quanto sarebbe stato il costo per ottenere tutte le autorizzazioni dai diversi uffici della pubblica amministrazione? Con l’utilizzo dei temporary office tutti questi oneri vengono bypassati. 

Utilissimo per fasi di start up.

Non solo pantofole e pigiama ma anche dignità professionale.

Molti giovani forti di idee e ex giovani, magari esodati, con energie e altrettante idee da vendere possono trovare nell’ufficio a noleggio quella soluzione a basso costo, attrezzata, professionale e soprattutto dignitosa che consenta loro di costruire o ricostruire una posizione lavorativa a basso costo  e ad alto contenuto relazionale.

Nella delicata fase di avviamento di una impresa ex novo o di una nuova fase progettuale collocata in sede diversa dall’originale, quindi vicina al nuovo interesse economico, l’utilizzo di servizi come quelli offerti dai Temporary Office, consente di dedicare totalmente e da subito l’attenzione al core business, al nuovo progetto. Tutte le preoccupazioni e i tempi “morti”, improduttivi e costosi, dovuti alle pratiche amministrative, licenze, autorizzazioni e chi più ne ha più ne metta  non sono neanche da mettere in conto. 

Nel noleggio, infatti, sono compresi gli oneri dovuti a energia elettrica, manutenzione ordinaria e straordinaria, spese condominiali, tasse smaltimento rifiuti, copertura assicurativa dei locali. 

CONCLUSIONI

E’ frequente, soprattutto in clima recessivo,  andare alla spasmodica ricerca di nuove idee e nuovi progetti. Inseguire quell’idea “vincente” che cambierà il corso aziendale o personale.  L’urgenza di realizzare nuovi fatturati e la chimera di intraprendere il percorso che ridarà vitalità all’impresa tendono, spesso, ad offuscare i contorni dei progetti trasformandoli in “miraggi”. Il risultato di un percorso, spesso non sostenuto da un lucido piano di marketing,  frutto di una pressione esterna è  di cadere in quei piccoli fallimenti che, oltre a erodere margini all’impresa, corrodono e  deprimono l’imprenditore. 

Stesso processo psicologico si presenta nei giovani in cerca di prima occupazione o in quei manager fuorisciti dalle imprese e ora disponibili sul mercato del lavoro con il loro bagaglio di esperienza da vendere.

Ognuno di questi è portatore di energia e di doti, chi di creatività e energica esuberanza come i giovani, chi di competenze e  esperienze sostenute dalla capacità relazionali e responsabilità. L’incontro di queste diverse doti a così diverso potenziale potrebbe risultare esplosiva e generare processi di successo professionale e economico per entrambi. 

Perché questo accada devono, però, realizzarsi due condizioni contestuali:

  1. Che i soggetti siano curiosi e  aperti a incontrare generazioni diverse;
  2. che esista un luogo ove questi possano scambiarsi le idee in modo professionale.

Nei Business Center o Temporary Office questo  può accadere. Attraverso il coworking (identificato nello slang anglosassone cowo) molti problemi possono risolversi e, insieme all’abbattimento dei costi, nuovi ricavi possono alimentarsi.

Provare per credere.

 

 

Reggio Emilia, 08 agosto 2013 - -
Comunicato al pubblico ed ai creditori del concordato preventivo a carico della Cmr – Cooperativa muratori di Reggiolo – 


Contrariamente a quanto divulgato da organi di stampa e da TV locali, il Tribunale Fallimentare di Reggio Emilia intende osservare (vedi allegato pdf del tribunale) che:
(i) commissari giudiziali hanno ottenuto quanto spettava loro per legge e comunque meno di quanto prevedeva il piano concordatario proposto dalla Cmr ed approvato dai creditori;
(ii) non c'è stata alcuna sottrazione di risorse destinate ai creditori per provvedere al pagamento del compenso predetto;
(iii) alcuni articoli di stampa, servizi televisivi e blog hanno riportato dati non veritieri con contenuto diffamatorio (al riguardo i componenti della Sezione fallimentare si ri- servano di far valere i propri diritti in tutte le sedi ritenute opportune);
(iv) quanto alle ulteriori illazioni (anch'esse aventi carattere diffamatorio) circa le modalità di nomina dei curatori e dei commissari giudiziali e circa i criteri di liquidazione dei compensi (modalità che, secondo blog, articoli di stampa e servizi televisivi, sarebbero connesse ad interessi, non meglio identificati, dei giudici di questo tribunale), si rappresenta che:
(a) le nomine vengono pubblicate sul sito www.fallimentireggioemilia.com;

(b) i compensi a qualunque titolo pagati in procedure fallimentari vengono resi pubblici mediante i rapporti riepilogativi previsti dalla legge fallimentare (ex articolo 33 ultimo comma), che sono pubblicati nel registro delle imprese.
Il documento nella sua interezza e in allegato è a firma del presidente della sezione fallimentare Rosaria Savastano, del giudice delegato Luciano Varotti, del giudice Giovanni Fanticini

Modena, 7 agosto 2013 - 

È parecchio lo scontento che serpeggia tra ambulanti, cittadini ed operatori in sede fissa per la nuova collocazione – effettiva da domani 7 agosto 2013 – del mercato settimanale di Spilamberto. Trasferimento, giunto dopo anni di confronto tra Associazioni imprenditoriali ed Amministrazione comunale che ha visto prevalere le ragioni di quest'ultima nonostante i disagi a più riprese manifestati riguardo a quanto solitamente comporta un trasloco. "A maggior ragione – premette Anva-Confesercenti Terre dei Castelli - se l'ambito in questione è il commercio, in questo caso quello ambulante, in un periodo oltretutto di serie difficoltà economiche come quello attuale. Il nostro auspicio è che possa attutirsi in tempi brevi. Ma temiamo che questa scelta del Comune, che abbiamo sempre avversato e che ancora oggi ci vede assolutamente contrari, impatterà purtroppo molto negativamente sulle imprese e non solo".

La sofferenza cui sono costretti, causa la crisi, le categorie del commercio nell'area delle Terre dei Castelli, -11% il primo trimestre dell'anno rispetto al medesimo periodo del 2012 (dati Osservatorio Economico Confesercenti Modena) rischia di accentuarsi ulteriormente. E il trasferimento del mercato settimanale di Spilamberto, in un momento in cui pure le imprese dell'ambulantato vedono ridursi progressivamente il lavoro, potrebbe significare un ulteriore flessione all'indotto. "Non deve sfuggire infatti che gli spostamenti, mutando le posizioni dei banchi, incidono e non poco sulle piccole realtà aziendali. Il periodo di assestamento, impossibile da quantificare (la clientela dovrà abituarsi nuovamente), comporterà una certa riduzione degli affari, con tutto quello che potrebbe conseguirne: pensiamo ad esempio a chi ha dei dipendenti", tiene a precisare Anva-Confesercenti.

"Ricordiamo inoltre – aggiunge l'associazione imprenditoriale - che il mercato settimanale del mercoledì aveva già subito un altro trasloco qualche anno fa: da Piazza Caduti della Libertà a Viale Rimembranze. Ora l'attuale Amministrazione comunale, contraddicendo le motivazioni che a suo tempo avevano portato a quello spostamento, ricolloca parte degli operatori in Piazza della Libertà. Senza contare poi i disagi, che tale riorganizzazione del mercato comporterà, a nostro avviso, anche per il commercio in sede fissa. Le modifiche infatti interesseranno anche il sistema della viabilità, rendendo con ogni probabilità più difficoltoso l'accesso al centro storico con conseguenze facilmente immaginabili. I pubblici esercizi invece, in quella giornata, dovranno rimuovere fioriere e dehor per fare posto ai banchi. Da ultimo, ma non per minore importanza, la diminuzione dei parcheggi, nei giorni di mercato, ad uso delle attività commerciali sia in sede fissa che ambulanti; non compensata a sufficienza dai posteggi che si renderanno disponibili a seguito dello spostamento dei banchi".

"Ora alla luce di questo nuovo assetto dell'area mercatale, non mancheremo di attivare un serio monitoraggio, verificando l'andamento effettivo delle imprese. Vigilando inoltre attentamente, rispetto alle problematiche degli operatori che emergeranno, alle quali l'Amministrazione sarà tenuta a trovare debita soluzione in modo rapido. Siamo a ricordare infine – conclude Anva-Confesercenti - che se ci fosse stato un atteggiamento di prudenza maggiore in merito allo spostamento del mercato, alla luce anche dei finanziamenti ottenuti dall' Amministrazione Comunale per la risistemazione di Piazzale Rangoni, sarebbero potute essere valutate ipotesi di collocazione del mercato differenti e con ogni probabilità più funzionali sia agli operatori ambulanti sia al commercio in sede fissa".

Martedì, 06 Agosto 2013 10:38

Tre imprese modenesi in Cina

Modena, 6 agosto 2013 - 

C'erano anche tre aziende modenesi alla "missione" organizzata nei giorni scorsi da CNA Emilia Romagna ad Hangzhou, in Cina, per la presentazione delle proprie collezioni alla più grande platea del mondo di potenziali consumatori. Le carpigiane Donne da Sogno e Vanity (abbigliamento) e Dama Pelletterie di Castelfranco (cinture ed accessori), assieme ad altre sette aziende emiliane, hanno così potuto esporre le loro produzioni nello showroom temporaneo (vedi foto) allestito nel gigantesco Shopping Mall Waow Plaza del gruppo cinese Wahaha. Un'esperienza durata cinque giorni che si è concretizzata dopo che appena un mese fa alcune imprese della regione, tra cui diverse di quelle partecipanti a questa missione, avevano avuto l'opportunità di incontrare una delegazione del gruppo Wahaha.
I riusltati? Ottimi e "tangibili", visto che diverse aziende sono ritornate in Italia con ordinativi concreti.
Spesso, infatti, le missioni all'estero hanno connotati operativi. Questa volta, invece, le imprese sono tornare in Italia con ordini tangibili, fatto che ha reso oltremodo positiva questa esperienza di CNA.

L'Ufficio Stampa CNA

È GRATIS! Clicca qui sotto e compila il form per ricevere via e-mail la nostra rassegna quotidiana.



"Gazzetta dell'Emilia & Dintorni non riceve finanziamenti pubblici, aiutaci a migliorare il nostro servizio e a conservare la nostra indipendenza, con una piccola donazione. GRAZIE"